venerdì 29 ottobre 2010

VI DICHIARO MARITO E MOGLIE finchè morire dal ridere non vi separi


In scena al Teatro Duse dal 28 ottobre  al 7 novembre 2010 " VI DICHIARO MARITO E MOGLIE finchè morire dal ridere non vi separi" e una divertente commedia scritta e interpretata da Anna Fraioli. Alessandra (Anna Fraioli) e Paolo (Christian Galizia) sono più o meno felicemente sposati tra loro ci sono quelle piccole divergenze che fanno compagnia alla maggior parte delle coppie: la domenica si vede la partita o si va al centro commerciale? Non ti sei accorto che sono ingrassata! Almeno, se mi vuoi davvero bene, fai la dieta con me e via dicendo. La vita della coppia è animata dalla presenza di due inquetanti vicini di casa, Teresa un bravissima Lorenza Ferraro, proprietaria di due telefonini, ma non sempre presente a se stessa e Roberto (Marco Funaro) un intellettuale innamorato della donna ideale. Un susseguirsi di equivoci, nel solco della buona commedia, porteranno i due coniugi  a condurre dialoghi esilaranti tra loro e con i due vicini quasi due alter ego dei protagonisti, o forse la loro parte più nascosta, più estrema fino ad intrecciare la realtà delle cose con le fantasie più aberranti. Una commedia brillante ben scritta e ben recitata con una cadenza ritmica che tiene alta l'attenzione dello spettatore e non solo per l'evidente comicità delle battute, ma anche perchè dietro alle battute ci sono pensieri.
VI DICHIARO MARITO E MOGLIE 
 Finchè morire dal ridere non vi separi
       di
Anna Fraioli
Regia
Fulvio Calderoni
con: Anna Fraioli, Lorenza Ferraro, Christian Galizia, Marco Funaro, Carlo Tollo
dal 28 ottobre al 7 novembre 2010
Teatro Duse
Via Crema 8
info e prenotazioni  347.4522827- 347.8627986- 345.6441115
Miriam Comito

lunedì 25 ottobre 2010

MACRO FALL LABORATORIO SCHIFANO dal 26 ottobre 2010 al 6 febbraio 2011


Mario Schifano,Senza titolo, anni '90 Courtesy Archivio Mario Schifano
 MACRO- Museo d'Arte Contemporanea di Roma- ospita una straordinaria immersione nel cuore della creatività di Mario Schifano, una delle figure più innovative del panorama artistico internazionale della seconda metà del XXsecolo.
Grazie alla collaborazione tra MACRO e l'Archivio Mario Schifano vengono presentate al pubblico per la prima volta più di 2000 immagini realizzate da Mario Schifano, esposte secondo uno speciale allestimento teso al coinvolgimento del pubblico nell'inarrestabile flusso creativo dell'artista. un grande labirinto trasparente e percorribile nel quale si susseguono sospese inedite polaroid, fotografie e fotocopie a colori-spesso dipinte- saranno presentate insieme ad immagini manipolate tratte da giornali e riviste e fogli di appunti, per ricostruire idealmente e fisicamente il laboratorio creativo di Schifano, anche grazie alla presenza di filmati inediti realizzati con materiali audiovisivi originali dell'artista. Laboratorio Schifano  accompagna così lo spettatore nell'istintiva e inarrestabile esigenza espressiva dell'artista, una ricostruzione di come Schifano attraverso la raccolta e la manipolazione di centinaia di imagini avesse creato intorno a sè un luogo genetico e concettuale in cui provare e sperimentare incessantemente segni e colori, accostando e deformando figure e paesaggi. Le fotografie esposte al MACRO sono le stesse che Schifano teneva a lungo sul suo tavolo da lavoro per poterle rinnovare, cancellare e trasformare: in una sorta di vera e propria palestra per la sua mente e i suoi occhi, l'artista registrava le informazioni create per poi dipingerle, creando in questo modo un dialogo sperimentale tra immagini e pittura. A partire dagli anni Ottanta, Schifano usa priam le polaroid e poi le fotografie a colori di piccolo formato come laboratorio concettuale dei suoi lavori pittorici provando e sperimentando segni e colori, accostandoli alle immagini. Nell'ultima fase della sua opera, a partire dagli anni Novanta, l'artista tende ad intervenire sempre di meno sulle immagini fotografiche, dando vita a nuove soluzioni iconografiche solo con la scelta e il taglio delle inquadrature. Il MACRO mette in mostra uno straordinario corpus che l'Archivio Mario Schifano ha raccolto, documentato, e ordinato nel corso di un lungo lavoro di ricerca, oggi per la prima volta presentato al pubblico in chiave autonoma e sistematica,attraverso una preziosa selezione che ne testimonia continuità varianti e significati. Per Schifano la fotografia è strumento e fine di esplorazione dei nuovi linguaggi e statuti dell'informazione e della comunicazione, secondo la straordinaria attualità e contemporaneità della sua visione transmediale, espressa dalle sue immagini manipolate attraverso al pittura e il loro intrecciarsi e ripetersi variando. L'artista interpreta l'epoca della nuova comunicazione massificata rileggendo l'immaginario collettivo e restituendone un'immagine che tende a interpretare con straordinario spirito critico e anticipatore le dinamiche di relazione globalizzata della cultura visiva.
Macro
via Reggio Emilia 54
http://www.macro.roma.museum/
L'Archivio Mario Schifano è nato nel 2003 per volontà dei legittimi eredi con lo scopo di valorizzare, tutelare e autenticare l'opera dell'artista. L'Archivio presediuto da Monica schifano, gestisce tutti i copyrights, colabora con le principali case d'asta internazionali e partecipa con privati e istituzioni alla realizzazione di eventi culturali.
La mostra "Laboratorio Schifano" è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle politiche Culturali e della Comunicazione-Sovraientendenza ai Beni Culturali. Resa possibile grazie al prezioso contributo di Toyota Motor Italia S.P.A.

MACRO FALL 2010: IMMAGINI IN MOVIMENTO dal 26 ottobre 2010 al 6 febbraio 2011

Dopo il successo del ciclo espositivo estivo e l'entusiasmo degli appuntamenti serali MACRO video dirink, MACRO inaugura la stagione autunnale con una nuova serie di mostre che confermano la vocazione del Museo alla trasversalità del contemporaneo, MACRO FALL 2010: immagini in movimento. Prosegue così la linea di diversificazione dell'offerta, che fa del Museo d'Arte Contemporanea Roma un luogo in cui le immagini si muovono attraverso discipline, generazioni, modalità di presentazione e in questo loro incessante transitare creativo riconfermano Roma capitale della contemporaneità. In questa occasione MACRO torna ad aprirsi alla città per rivelare il "dietro le quinte" dell'arte contemporanea e accompagnare il proprio pubblico in un viaggio nella vita del visivo: il Museo diventa così un grande laboratorio, in cui lo spettatore può assistere al movimento dell'immagine, attraverso le sue fasi evolutive, dalla sua genesi al suo divenire opera. Un nuovo sguardo per lo spettatore, non più frontale e passivo bensì interno al flusso creativo dei diversi artisti.
Le mostre autunnali al MACRO sono ben 12
lABORATORIO SCHIFANO A cura di Luca Massimo Barbero e Francesca Pola, e Archivio Mario Schifano in collaborazione con Festival Internazionale del Film di Roma- Fondazione Cinema per Roma, con il sostegno di Toyota. Secondo piano.
ANTONY GORMLEY : DRAWING SPACE a cura di Luca Massimo Barbero e Anna Moszynska. Secondo piano
MACROradici del contemporaneo: L'Attico di Fabio Sargentini 1966-1978. A cura di Luca Massimo Barbero e Francesca Pola in collaborazione con Galleria l'Attico, Festival Internazionale del Film di Roma-Fondazione Cinema per Roma. Primo piano.
Roommates/Coinquilini: Carola Bonfili e Luana Perilli. A cura di Gianni e Gabriele Gaspari. Progettoa  cura di Costanza Paissan in collaborazione con Festival Internazionale del Film di Roma. Fondazione Cinema per Roma. Primo piano.
Jamie Shovlin: Hiker Meat. A cura di Elena Forin in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma- Fondazione Cinema per Roma.Piano terra.
Nico Vascellari: Blonde. Progetto speciale per il MACRO, pareti curve piano terra.
MACROwall: EIGHTIES ARE BACK!/NUNZIO  A cura di Ludovico Pratesi, secodno piano, fino al 12 dicembre 2010.
Mario Ballocco: Odissea dell'Homo Sapiens A cura di MACRO e CRDAV (Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive) in collaborazione con Archivio Marco Ballocco, Biblioteca primo piano (dal 30 settembre 2010)
Incontrati in tv. I documentari di Franco Simongini (sala conferenze piano terra)
Nicola Carrino: Ricostruttivo hall centrale
Origine, Forma, Natura. Opere della collezione MACRO secondo piano
6artista. Riccardo Benassi/Tomaso De Luca
Il cicclo espositivo "MACRO Fall 2010: Immagini in Movimento" è un evento promosso da Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione- Sovraintendenza ai Beni Culturali.
MACRO
Via Reggio Emilia 54

venerdì 22 ottobre 2010

Gabriella Di Luzio La morte ha bussato alla mia porta. Io mi sono barricata e non ho aperto

Gabriella Di Luzio, attrice  e cantante nata a Napoli, ma da anni residente a Roma, definita dalla stampa "L'ultima sciantosa" per la sua passione per la belle- èpoque di cui ha ricercato testi anche inediti facendone una puntuale ricostruzione storico-sociale, mettendone in luce aspetti spesso misconosciuti, ha trasformato la sua esperienza di lotta contro il Cancro nel libro "La morte ha bussato alla mia porta. Io mi sono barricata e non ho aperto."
www.gabrielladiluzio.com
Miriam Comito

giovedì 21 ottobre 2010

Teatro Sala Uno Il decameron- Peste e corna

In scena al Teatro Sala Uno dal 19 ottobre al 7 novembre " Il decameron- peste e corna.", liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio, per la regia di Roberto Della Casa, e l'adattamento di Riccardo Barbera porta in scena il prologo sulla peste scoppiata nel 1348 a Firenze e una delle più celebri e  divertenti novelle dell'intera opera: la III novella della IX giornata. Lo spettacolo si avvale quindi di due registri, nella prima parte, quello più drammatico in cui la fa da padrona la peste, che non risparmia nessuno, baldi giovani, uomini adulti, belle donne, tutti possono essere contagiati dal mortifero morbo, come combatterla, non uscire di casa? Condurre, dunque, una vita morigerata, addirittura vegetare? oppure al contrario sollazzarsi senza tregua? Ma non sono forse forme di morte e distruzione anche quelle?  Esiste una terza via, un efficace rimedio, che ci indica il Boccaccio, chiudersi si, mettersi al riparo dal morbo, ma non in solitudine, in compagnia come fanno, Panfilo, Pampinea e altri  ragazzi e ragazze come loro tra i 18 e i 28 anni, dentro la chiesa di Santa Maria Novella e giorno per giorno uno di loro a turno racconta agli altri una novella...chi novellando va non muore mai. Ed ecco che Messer Boccaccio (Tony Allotta) dopo aver iniziato una partita a scacchi con la peste  (Maria Borgese) di bergamaniana memoria, dà il via al registo più leggero ingannando la peste con l'arte del novellare, narrandogli di come lo stupido Calandrino (Alfredo Oppio) viene truffato dalla moglie Tina (Irma Ciaramella) e dall'amante di lei Buffalmacco (Dario Eros Tacconelli), coadiuvati da altri beoni  e gli fanno credere di essere pregno,per ottenere da lui denaro. Uno spettacolo corale e movimentato in cui emergono comunque le personalità dei singoli attori.
IL DECAMERON (Peste e corna)
Liberamente tratto da Il Decamerone di Giovanni Boccaccio
Adattamento Riccardo Barbera
Regia            Roberto Della Casa
Interpreti : Tony Allotta, Maria Borgese, Irma Ciaramella, Alfredo Oppio, Eduardo Ricciardelli, Dario Eros Tacconelli.
TEATRO SALA UNO
dal 19 ottobre al 7 novembre 2010
P.zza di Porta S.Giovanni 10
Miriam Comito
         

mercoledì 20 ottobre 2010

TANGO DE BURDEL, SALON Y CALLE

La Casa Argentina,  sede "culturale" della ambasciata argentina in Italia, ha ospitato la conferenza stampa dello spettacolo "TANGO, de burdel, salon y calle", alla presenza della prima ballerina Eleonora Cassano, la curatrice della Fundacion Julio Bocca, Carla Juliano, il direttore artistico del Teatro olimpico di Roma Lucia Bocca Montefoschi, e l'incaricato d'affari ministro Eduardo Varela. Lo spettacolo che sarà in scena al Teatro Olimpico di Roma dal 2 al 7 novembre 2010 è diviso in 5 atti, nei quali attraverso il ballo, ma anche il canto e la recitazione verrà narrata la storia del Tango la danza sensuale per antonomasia. Protagonista è l'ètoile  Eleonora Cassano che insieme al Ballet Argentino della fundaction Julio Bocca, alla cantante Karina Levine, all'orchestra China cruel porterà lo spettatore a compiere  un viaggio che partirà dalla nascita del Tango intorno agli anni 60 del XIX secolo, fino ai giorni nostri. Nel 1860 L'Argentina era una sorta di terra promessa per immigrati di diverse nazionalità, ognuno portava il suo modo di ballare, le sue danze popolari, ed è proprio in questo crocevia di etnie, tra una Mazurka e un Pasodoble che nasce una nuova danza intrisa di passione e malinconia: il tango. Ma una danza così' sensuale, per i tempi che correvano, non poteva non essere oggetto di censura, infatti nei primi anni del XX secolo il tango fu proibito alle donne, potevano ballarlo solo gli uomini, era considerato una danza amorale e selvaggia, non adatta alle donne per bene, solo le prostitute erano libere di cimentarsi. Come tutte le avanguardie artistiche, per le loro caratteristiche di innovazione  e male accoglienza da parte delle istituzioni anche il tango, ebbe gran fortuna tra la gioventù dei ceti più abbienti che parteciparono attivamente alla sua diffusione in  dapprima in Europa e poi in America intorno agli anni 20'-30', grazie al fatto che questi rampolli venivano mandati dalle famiglie a studiare in Europa, specialmente in Francia, dove spesso e volentieri si perdevano sperperando i soldi di famiglia nei cabaret di Montmatre e non potendo ritornare a Buenos Aires, si trasferivano in America. In Francia si adatta il ritmo del tango alla versione detta "Apache", mentre in America assume la forma divistico hollywoodiana di Rodolfo Valentino (1895-1926), contribuendo alla nascita dell'icona del "latin lover". Dopo la fina della Seconda guerra mondiale, nuovi ritmi stranieri come il Twist, e il Rock conquistarono il cuore dei giovani, e il tango fu considerato un ballo nostalgico. I pochi appassionati rimasti frequentano i "salones de milonga", fuori dal centro cittadino.
Negli anni 80'  il compositore Astor Piazzolla, inaugura un nuovo filone del tango, ne modernizza il ritmo, portandone la composizione a livelli qualitativi mai raggiunti prima. Le nuove generazioni tornano ad identificarsi con il tango e lo fanno tornare in auge. Canzoni come Balada para un loco, e temi strumentali come Invierno, Otono, Primavera y Verano, Porteno, saranno ascoltati e apprezzati non solo a Buenos Aires, ma in tutto il mondo conferendo al tango vaenza universale. E se il tango colto di Piazzolla affascina molte fasce di pubblico nel mondo, quello elettronico (contaminazioni con sonorità elettroniche) risveglia desideri ancestrali di ballare per le strade. Nel XXI secolo il tango è ballato, nei teatri nelle sale da ballo, alle feste, ai festival internazionali, e nelle strade e piazze delle città. Lo spettacolo si avvale della coreografia di Ana Maria Stekelman allieva della statunitense Marta Graham, impegnata nella ricerca delle integrazioni tra il tango, la danza classica e la danza contemporanea.
TANGO, DE BURDEL, SALON Y CALLE
dal 2 al 7 novembre 2010
TEATRO OLIMPICO
P.zza Gentile Da Fabriano 17
Miriam Comito

domenica 17 ottobre 2010

GIORGIA BASSANO PROGETTO@ MINA 70

                                  L'associazione culturale Step Up!
                                                                     presenta
                               "Progetto Min@ 70"
     omaggio alla più grande interprete della musica italiana

                                 Giorgia Bassano live
                            21 ottobre 2010- Micca Club
                       26 ottobre e 18 novembre- Fonclea
In occasione del settantesimo compleanno della "Tigre di Cremona", la cantante romana Giorgia Bassano, ha voluto omaggiare l'artista con un'iniziativa che va ben oltre il semplice tributo di una cover band. "Progetto Min@70" è un emozionante viaggio che ripercorre le tappe fondamentali della signora Mazzini. L'intento della Bassano è quello di restituire la grandezza di Mina con concerti che ne esaltino oltre alla straordinaria estensione vocale, la versatilità: passando dal pop al jazz, dal soul al blues. Il progetto si compone di tre percorsi musicali che vedono tre differenti formazioni interpretare i titoli più rappresentativi di Mina, e quelli più recenti, per offrire una panoramica a 360° della ricca discografia della strepitosa artista, dagli anni 60 ai giorni nostri.
Nella serata del 21 ottobre al Micca Club la Bassano sarà accompagnata dalla Ials Big Band un'orchestra di 18 elementi diretta da Gianni Oddi, che si avvale al piano di Antonello Vannucchi ( che tutti ricordiamo nella mitica big band del Live 72' o in trasmissioni televisive quali Studio 1 e Teatro 10.) In questa occasione saranno proposti i brani più rappresentativiu di Mina, come "Vorrei che fosse amore", "E penso a te", "Sono come tu mi vuoi","Non gioco più" e altre. Le musiche di quel favoloso periodo verranno eseguite in chiave autentica, grazie a un autentico lavoro di ricerca e alla trascrizione fedele degli spartiti.
21 ottobre Micca Club
Via Pietro Micca 7 Roma
 06/87440079
Le serata del 26 ottobre che si svolgerà al Fonclea la Bassano si esibirà insieme alla band di cui fa parte: "Vitamina" ed eseguirà brani che spaziano dal 58' ai giorni nostri, seppur non mancheranno successi intramontabili come "Ancora ancora ancora" e "Grande grande grande" la serata verterà sopratutto sulla nuova discografia di Mina, con l'obiettivo di far apprezzare dal vivo quei brani che il pubblico può ascoltare solo tramite cd o alla radio.
Il 18 novembre sempre al Fonclea il duo acustico ManiMina formato da Giorgia Bassano e il chitarrista Jacopo Solari si esibirà ponendo l'attenzione su un repertorio più intimo, creando un contatto diretto con il pubblico attraverso l'esecuzione dei brani dei grandi autori che hanno collaborato con Mina su arrangiamenti del chitarrista Solari.
26 ottobre e 18 novembre Fonclea
Via Crescenzo 82/a Roma
06/6896302
Miriam Comito