venerdì 25 marzo 2011

Finale di partita

Massimo Castri si cimenta, da regista, per la prima volta con l'opera  di Samuel Beckett e lo fa portando in scena al Teatro India di Roma dal 22 marzo al 3 aprile 2011 "Finale di partita". Il titolo dell'opera scritta dal drammaturgo irlandese nel 1957, fa chiaro riferimento al gioco degli scacchi, ma il " Finale di partita" non esiste in tutte gli incontri ma solo in quelli dove gli avversari si equivalgono, non si verifica quindi, nel caso in cui uno dei due giocatori vince facilmente sull'altro, in quel caso infatti la partita si può chiudere nel "mediogioco" o addirittura nella fase di apertura. Nel "finale di partita" non solo i pezzi sulla scacchiera sono rimasti pochi, ma il re non è più solo una figura da difendere, ma diventa anche da attacco. Beckett era un discreto giocatore, e lui stesso parlò di analogie tra il gioco degli scacchi e la sua seconda opera teatrale.
Il protagonista di questo atto unico è Hamm (Vittorio Franceschi) un vecchio signore cieco e paralitico che vive nella sua casa con il suo fedele servitore Clov (Milutin Dapcevic). Hamm sa che la sua vita sta finendo...la sta per perdere, ma come il re in un "finale di partita" non è solo più una pedina da difendere,può attaccare, l'opera fluisce in continuo botta e risposta tra il padrone e il servitore, che non può sedersi per una malformazione alle gambe, e che dopo una vita passata a chinare la testa tormenta il suo padrone, con cui c'è anche un evidente legame affettivo, con un "me ne vado- no resto". In uno scenario apocalittico: una grande stanza con due sole piccole finestre poste molto in alto, dalle quali si vede, con l'ausilio di una scala, da una parte solo terra e dall'altra solo acqua. Se non fosse per i due vecchissimi genitori di Hamm:  Nell (Diana Hobel) e Nagg (Antonio Giuseppe Peligra)  nascosti dal figlio in due bidoni della  spazzatura, senza gli arti inferiori, e che parlano come se fossero bambini, ricordando però i tempi felici del loro fidanzamento e anelando ad un biscottino. I due duellanti sembrerebbero gli unici sopravvissuti ad una catastrofe nucleare, come se fuori di quella casa non ci fosse più nulla. "Finale di partita" Specchio dell'umanita abbruttita dalla Seconda Guerra Mondiale, rimane un testo estremamente attuale, il nonsenso che permea le vicende del mondo e le azioni dei suoi abitanti purtroppo è molto vicino ai nostri tempi.
FINALE DI PARTITA
            di
   Samuel Beckett
         Regia
Massimo Castri
Personaggi            Interpreti
Hamm                  Vittorio Franceschi
Clov                     Milutin Dapcevic
Nell                      Diana Hobel
Nagg                    Antonio Giuseppe Peligra
Teatro India dal 22 marzo al 3 aprile 2011
Lungo tevere dei Papareschi
Miriam Comito

Nessun commento:

Posta un commento