giovedì 29 marzo 2012

RomaCittàteatro III Edizione

Piccolo Eliseo Patroni Griffi

10 aprile/27 maggio
Immagine in linea 2 

Rassegna dedicata all’arte dell’attore e del racconto

direttore artistico
Orazio Torrisi

in cartellone
Mariangela D'Abbraccio  Eleonora Danco  Davide Enia  Cristian Giammarini  Valentina Lodovini Giorgio Lupano  Francesco Montanari  Lunetta Savino

Per la 3a edizione di RomaCittàTeatro il direttore artistico Orazio Torrisi propone due mesi di rassegna totalmente dedicati alla drammaturgia contemporanea italiana, ai suoi successi consolidati e alle sue più recenti sperimentazioni. Una drammaturgia che, malgrado difficoltà epocali, è stata ed è capace di raccontare il nostro presente con sorprendente immediatezza, dimostrando ancora una volta l’attualità del linguaggio teatrale.
Questa piccola ma ricca vetrina di nuove proposte tenta, come altre iniziative analoghe, di sfidare le barriere e gli ostacoli che tutta la scena italiana sta attraversando oggi.
La rassegna "RomaCittàTeatro" pone al centro l'arte dell'attore e del racconto.
“L’organizzazione del sistema teatrale nel nostro paese”  - afferma il direttore del Piccolo Eliseo, Massimo Monaci – “fotografa una realtà ferma agli anni settanta. Questo sistema va scardinato e cambiato.” Deve nascere una massa critica reale, che attraverso un fronte comune, possa arrivare ad avere la forza e il peso necessario ad instaurare un rapporto dialettico e propositivo con le istituzioni.
"Nell'arco dell'ultimo triennio" - dichiara Torrisi - "abbiamo cercato di portare il nostro contributo, lavorando per dare un senso profondo al sottotitolo della nostra rassegna di primavera: l'arte dell'attore e del racconto. La sola arte che, in questo momento di profondissima crisi, può dare al teatro una nuova vitalità, fondata sul ritorno ai valori originari del palcoscenico."
Non è un caso che ad aprire la programmazione sia proprio un attore-autore-regista come Davide Enia, in qualche modo legato alla tradizione del cunto siciliano. L'artista, presenterà al pubblico, in un reading che diventa a pieno titolo racconto, la sua prima opera letteraria, Così in terra, percorrendo 50 anni della nostra storia, in una "Palermo sporca,violenta e luminosa."
Eleonora Danco, con Intrattenimento violento, racconterà, insieme a Lunetta Savino e Valentina Lodovini, la difficile, tragica e comica relazione tra  città e adolescenza nella vita adulta di uomini e donne: "Mi sono ispirata a Roma, a quello che percepisco della città. A Roma è tutto  esposto, tutto fuori, come in un teatro, ma allo stesso tempo non succede niente, è tutto fermo. Una visione reale, diretta, attraverso un linguaggio poetico."
Seguiranno due veri e propri 'classici' del repertorio contemporaneo nazionale: Maratona a New York di Edoardo Erba, con l'interpretazione e la regia di Giorgio Lupano e Cristian Giammarini, e Teresa la ladra di Dacia Maraini che - grazie alle canzoni originali di Sergio Cammariere e all'interpretazione dirompente e funambolica di Mariangela D'Abbraccio diretta da Francesco Tavassi - trasforma in un pirotecnico e divertentissimo mini-musical le vicende dell'Italia più povera e disperata, tra guerra, dopoguerra, boom economico e anni 70. 
Si chiude con uno fra i più promettenti talenti del nostro palcoscenico,  il giovane Francesco Montanari che proporrà Il Pigiama, un monologo pieno di cinica ed esilarante ironia, scritto e diretto da Daniele Prato, di cui francesco Montanari è anche produttore.

sabato 24 marzo 2012

VISITA GUIDATA A S.AGOSTINO- NON SOLO CARAVAGGIO E RAFFAELLO

Alla scoperta di una delle chiese più belle di Roma, che al suo interno cela non solo opere d'arte come "La Madonna dei Pellegrini" di Caravaggio e "Il profeta Isaia" di Raffello














ma anche di opere come "La madonna del parto"di Jacopo Tatti detto "Il Sansovino"


E il gruppo della Madonna con il Bambino e S.Anna di Andrea Contucci

Entrambe opere appartenti al periodo del Rinascimento maturo

E ancora da ammirare sono le opere del Guercino e  del Lanfranco che nel loro percorso artistico hanno attraversato dopo una prima fase naturalistica periodi di adesione  sia al barocco, che ad uno stile più classico e riposato.
 
La chiesa di S.Agostino è famosa anche per essere stata la chiesa delle Cortigiane, tra cui la famosa Fiammetta amante di Cesare Borgia.
Dopo aver preso in esame la chiesa la visita proseguirà con una breve passeggiata nelle vie adiacenti: Via dei Pianellari, dal nome di venditori di scarpe per donne. Via dell’Orso  con la torre della scimmia, e la sua famosa locanda che affaccia sul lungo Tevere, per giungere attraverso via dei soldati a Piazza Fiammetta,e a via degli Acquasparta.
La visita sarà tenuta da una guida abilitata per la provincia di Roma
Il costo della visita è di 6 euro a persona più 1.30 euro per l’affitto dell’audioguida
L’appuntamento è per il 30 marzo alle ore 16 davanti alla chiesa di S.Agostino, in Piazza S.Agostino.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a miriamcomito@gmail.com


venerdì 23 marzo 2012

L'INCREDIBILE ED ALTRE CIRCO-STANZE

L’INCREDIBILE ED ALTRE CIRCO-STANZE
Mostra di Gianluca Esposito
Inaugurazione 3 Aprile 2012 ore 18
Palazzo Valentini

‘L’Incredibile ed altre circo-stanze’  è il titolo della mostra di Gianluca Esposito, la sua prima personale a Palazzo Valentini,  sede della Provincia di Roma.
L’esposizione sarà inaugurata il 3 aprile, alle ore 18, accompagnata dalla melodia dell’arpa di Linnea Malmberg, nella prestigiosa Sala Egon von Furstenberg.
La selezione di sculture in terracotta policroma rimar esposta dal 4 al 9 aprile, festività pasquali incluse.
Le opere dell’artista romano rimandano a due ambiti di ricerca distinti e complementari, per i quali è cifra comune, oltre al carattere fortemente narrativo dei soggetti, la riflessione sul contrasto insanabile che sempre sussiste tra intima confessione e pubblica rappresentazione del proprio spazio interiore: tappe imprescindibili di ogni percorso esistenziale.
I lavori intitolati all’Incredibile - alter ego dell’autore stesso, maschera e feticcio della sua ispirazione - pongono l’accento sulla qualità implicita del costume e dell’abito di farsi codice e strumento per il racconto di se stessi.
La scelta di soggetti su cui fortemente agisce la suggestione della ritrattistica settecentesca, in particolare nella declinazione che di questo genere pittorico fornirono Francia ed Inghilterra, va ricercata essenzialmente nell’adesione emotiva ed estetica ad un secolo che di tale prerogativa del vestire ha fatto regola imprescindibile. Un secolo dove ha cominciato a manifestarsi con una certa virulenza il conflitto tra l’essere per se stessi e l’essere per gli altri.
Le figure che animano la serie delle “Circo-stanze”, ritratte con il taglio discreto della favola morale, illustrano invece il tentativo di dare un più ampio orizzonte di senso alla sfera dell’interiorità, attraverso la formula dell’esibizione, con i conflitti d’intenzione che questa conciliazione comporta: indagano, sotto la lente di un’intenerita ironia, la contraddizione che è propria dell’essere sociale e dell’essere artista.  Queste opere, che si raccolgono sotto l’egida dell’immaginario circense, rappresentano un omaggio commosso a quel mondo che, per antonomasia, ha fatto propria la sfida di cambiar segno al reale attraverso la spettacolarizzazione del difetto, dell’abnorme, dell’eccesso, dell’inconsueto.
La mostra, patrocinata dalla Provincia di Roma, dall’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio e dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dalle ore 10 alle 19 nei giorni feriali e dalle ore 10 alle 18 sabato e festivi (comprese le festività pasquali).

TI RICORDI DI ME?

In scena al Teatro Ambra alla Garbatella dal 20 marzo al 1 aprile 2012 "Ti ricordi di me?" una commedia sull'amore, e sul significato più puro e intimo della parola. Roberto Marino (Edoardo Leo) e Beatrice Benassi (Ambra Angiolini), vanno dalla stessa psicanalista. Beatrice ha una  vera e propria repellenza per i colori smorti, secondo lei nessuna donna dovrebbe indossare capi grigi, ruggine, bèige, a meno che non voglia sembrare molto meno giovane di quello che è. Roberto bada poco all'abbigliamento la sua attenzione è tutta rivolta alle favole per bambini che scrive e, che per il momento, nessuno ha pubblicato. I loro primi incontri sono casuali, o almeno apparentemente sembrano esserlo, poi piano piano prendono forma, una forma ben definita: quella di una coppia, certo, entrambe hanno dei piccoli problemi, Beatrice è narcolettica, Roberto cleptomane...ma riescono a sistemarsi e dal loro amore nasce un bambino: Ruben. Beatrice porta sempre con se un librone pieno di ritagli di giornali, appunti foto...perchè? Nel  testo di "ti ricordi di me?" non è difficile cogliere, nello stile, nella forma, la mano di Massimiliano Bruno, che ancora una volta riesce a coinvolgere lo spettatore, sia facendolo divertire, in particolare con le battute scritte per il personaggio di Roberto, ma anche a portarlo su altre tematiche,  come quelle di cui si fa portavoce il personaggio di Beatrice, una donna che soffre di disturbi di memoria, e a cui è stato costruito un passato falso, contro cui Roberto si dovrà scontrare. Il personaggio di Beatrice può essere una metafora di tutte quelle persone a cui coattivamente  viene tolta l'identità tramite una rimozione del loro passato, e gli si crea, o gli si vorrebbe creare una vita standard fatta soprattutto di formalità protettive ma anche castranti ,che non riusciranno mai ad appiattire una personalità, una vita dimostrazione del fatto è già ricordato odio di Beatrice per i colori smorti . Elemento questo ben espresso da Bruno, nel modo in cui fa parlare, usando termini desueti, ma più altisonanti delle "volgarizzazioni" correnti Beatrice, a cui il libero Roberto cercherà di ovviare, con il suo modo di vivere reale e non indotto da un passato artificiale che lo porterà a combattere per amore di Beatrice, per danzare insieme leggeri.
La regia di Sergio Zecca, segue perfettamente nella sua essenzialità, sul palco oltre agli attori troviamo solamente delle sedie e folgoranti luci colorate, il testo di Massimiliano Bruno. Il personaggio di Roberto calza a pennello su Edoardo Leo, tanto da indurmi a pensare che sia stato scritto per lui.
Miriam Comito
TI RICORDI DI ME?
di
Massimiliano Bruno
Regia
Sergio Zecca
con
Ambra Angiolini, Edoardo Leo
dal 20 marzo al 1 aprile 2012
Teatro Ambra alla Garbatella
P.zza M da Triora

giovedì 22 marzo 2012

"UN NEMICO DEL POPOLO" ANNULLATA LA TOURNEE' DI GIANMARCO TOGNAZZI

comunicato stampa

La Pragma srl - società produttrice dello spettacolo “Un nemico del Popolo” di Ibsen con Gianmarco Tognazzi - in seguito alla comunicazione del verbale relativo a una riunione di compagnia svoltasi a Chiasso il 16 marzo (ore 19.45), ha preso atto della decisione unilaterale degli attori di “sospendere provvisoriamente le repliche dello spettacolo”.
La motivazione addotta dagli interpreti è stata “l’inadempienza contrattuale della Pragma srl”, con riferimento al ritardo del pagamento delle ultime spettanze. Per questa ragione gli attori hanno dichiarato sciopero 45 minuti prima della rappresentazione prevista nel teatro di Chiasso, creando un grave danno sia economico che di immagine al teatro, alla produzione e al pubblico, ed innescando una situazione di insanabile rottura del rapporto di fiducia intercorso fino ad allora tra di essi ed il loro impresario, nonché violando le regole di cui al contratto collettivo nazionale di lavoro.
Di fronte a questo comportamento, che non ha precedenti nella prassi del nostro palcoscenico, la società è stata costretta ad annullare tutte le date successive della tournée.
Questa decisione è stata presa, con sofferenza e rammarico, proprio per segnalare con forza lo stato di disagio in cui si trova tutto il sistema produttivo dello spettacolo dal vivo, pressato dal ritardo endemico dei proventi dovuti alle produzioni da Ministero, Regioni, Comuni, Teatri e Circuiti, da una parte, e dalle esigenze del personale artistico in tournée, dall’altra.
Questi fattori, unitamente alla mancanza di liquidità determinata dalla stretta creditizia delle banche, rendono ormai impossibile una gestione corretta e serena anche degli spettacoli di maggior successo.
La società ha intenzione di farsi promotrice, nei prossimi giorni, di un documento condiviso da produzioni, distribuzioni, agenzie, teatri stabili pubblici e privati, circuiti territoriali e quanti altri vorranno aderire, per denunciare pubblicamente questo inaccettabile stato delle cose.
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mercoledì 21 marzo 2012

Camere da letto

Chièdiscena
Presenta

CAMERE DA LETTO
Liberamente tratto dall’omonima opera di A. Ayckbourn

Con
Giovanna D’Avanzo, Alessandra Di Tommaso, Claudia Filippi, Cristina Longo, Francesco Del Verme, Guido Lomoro,  Alessandro Morresi Zuccari, Daniele Trovato

Adattamento e regia: Marta Iacopini
Organizzazione e produzione: Guido Lomoro

Dal 20 al 25 marzo 2012

Debutta martedì 20 marzo al Teatro Trastevere di Roma, Camere da Letto tratto dall’omonima opera di A. Ayckbourn. Lo spettacolo, diretto da Marta Iacopini, sarà in scena fino a domenica 25 marzo.

È  la storia di quattro coppie che, tra equivoci e contrattempi, si intrecciano nell’arco del tempo di un sabato sera, nello spazio fisico e mentale di tre diverse camere da letto. Tra le pieghe di situazioni dall’indubbio ed elegante umorismo affiorano puntuali le lotte che le coppie moderne combattono nell’intimità delle mura domestiche. Una commedia brillantemente amara che pone l’accento sulle incomprensioni, sulle reciproche sopportazioni ed indifferenze che maturano nell’abitudine della convivenza. Un lavoro di grande e sottile ironia  utilizzata come lente d’ingrandimento e come mezzo per sdrammatizzare le problematiche senza sminuirle.

La camera da letto diventa punto di osservazione della vita di coppia, posto di “lavoro” dove si costruisce, si demolisce o si tenta di salvaguardare la vita coniugale spesso minacciata dal pericolo della precarietà, dalla difficoltà di relazionarsi, da nevrosi o gelosie, da problemi di comunicazione, da una sessualità irrisolta o vissuta come tabù.

“…da una camera da letto si capiscono tante cose”, lo afferma una delle protagoniste della commedia. E’ proprio da qui che parte tutto.

Il testo di Ayckbourn è senza ombra di dubbio piacevole e divertente, lasciando però allo spettatore la possibilità di riflettere, sulla reale difficoltà di mantenere un rapporto amoroso, salvaguardandolo dagli acquitrini che la convivenza può portare. l'ironia è la chiave di tutto, la capacità peculiare di Aycbourn è quella di creare personaggi in ui non è difficile immedesimarsi. La camera da letto è il rifugio sempre presente, per lo meno per chi ha un tetto sula testa, dove pensare, dialogare, ricaricarsi e riconciliarsi. La compagnia, che lo porta in scena al Teatro Trastevere dal 20 al 25 arzo 2012 è  una compagnia amatoriale, da cui non si può pretendere un'immedesimazione completa nel personaggio, anche se tra loro una nota di merito la darei a Claudia Filippi, che mi è sembrata, tra gli attori quella più nella parte.
Miriam Comito











NOTE DI REGIA

Nelle vicende di Delia, Ernest, Kate, Malcom, Jan, Nick, Susannah e Trevor tutti ritroviamo qualcosa che ci appartiene, nel bene o nel male: seguendo la storia sarà sempre un sorriso a spingerci verso una riflessione più profonda. L’abilità di Ayckbourn è proprio questa: accompagnare il pubblico sulla strada della profondità di pensiero con una leggerezza che non è mai superficialità, senza mai una esasperazione drammatica ma altresì senza mai togliere il peso esistenziale ad un racconto che nel suo svolgersi sarà capace di farci sorridere e ridere di gusto.
Nella vita tutto passa, tutto cambia, tutto è provvisorio, ma la camera da letto è sempre lì ad accogliere la nostra essenza e a salvaguardare, vivere, sognare, a volte con fatica, l’unica cosa che muove noi e il mondo che ci circonda: l’amore.

Marta Iacopini

CAMERE DA LETTO
Di Ayckborun
Regia Marta Iacopini
Con Giovanna D’Avanzo, Alessandra Di Tommaso, Claudia Filippi, Cristina Longo, Francesco Del Verme, Guido Lomoro, Alessandro Morresi Zuccari, Daniele Trovato
Scene: Marta Iacopini e Cristina Longo
Disegno luci: Adalia Caroli
Tecnico luci: Giuliana Raucci
Foto di scena: Aurora Leone
Organizzazione e produzione:Guido Lomoro

Teatro Trastevere
Via Jacopa de’ sette soli 3
Dal 20 al 25 marzo 2012
Ore 21.00 -  domenica ore 18.00
Info e prenotazioni 0683664400 – 3333256289
Biglietti: Intero 11.00 + 2.00 (tessera associativa)
             Ridotto 8.00 + 2.00 (tessera associativa)

martedì 20 marzo 2012

2 Premiere ufficiali per "ByMySide" web series creata da Flavio Parenti

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Al Rocket di Milano (26 Marzo) e alla Casa Clementina di Roma (27 Marzo) i due “Premiere Party” di #ByMySide, la Web Serie creata da Flavio Parenti.
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Lunedì 26 marzo al Rocket di Milano e martedì 27 marzo alla Casa Clementina di Roma le due Premiere ufficiali di #ByMySide, la Web Serie creata da Flavio Parenti.
Il regista, nonché co-autore e protagonista, presenterà in anteprima alla stampa e al pubblico il primo episodio, dei tredici complessivi che andranno in onda con cadenza settimanale su YouTube a partire da giovedì 29 marzo, di questa web serie che, in meno di una settimana con il solo lancio del primo teaser, ha già raccolto straordinari riscontri in rete.
Durante i parties, con inizio alle 21:30 ad ingresso libero e gratuito, verranno inoltre proiettati diversi special features ed il videoclip, diretto da Parenti con scene tratte dalla web serie, di “Time of The Signs”, primo singolo dell’album omonimo della band Hate Boss, in uscita su RedLed Records / Venus il prossimo 30 marzo.
#ByMySide rappresenta un vero e proprio viaggio generazionale capace di mixare il disorientamento di Ecce bombo con lo spirito punk di Paranoid park.
Una web series dall’anima rock e per tale motivo la musica non poteva certo mancare: il 26 marzo al Rocket di Milano gli stessi Hate Boss suoneranno in anteprima dal vivo i brani del loro album di debutto ed entrambe le serate proseguiranno con l’aftershow electro&rock di Noiz-P, dj resident dell’Apartamènto Hoffman (TV).

Nel sito ufficiale di ByMySide, potete trovare le interviste a Flavio Parenti e Pier Luigi Pasino.
www.bymysidewebseries.com


lunedì 19 marzo 2012

OCCIDENTE SOLITARIO (Recensione)

E' difficile rimanere insensibili di fronte a questo spettacolo. I due fratelli Coleman e Valene, nati dalla penna di Martin Mc donagh, non possono lasciare indifferente lo spettatore, il loro modo continuo di litigare di combattersi l'un l'altro in una sorta di gara dove non c'è un vincitore, possono si dare fastidio, irritare, o anche far nascere un sentimento di pietà, o ancora suscitare la presa in giro la risata, ma di certo non lasciare indifferenti. Perchè in ognuno di noi, seppur remoto c'è un pezzettino di Coleman o di Valene. La vicenda è ambientata in una cittadina della costa ovest dell'Irlanda: Leenane e si svolge quasi completamente in un interno: la casa dei due fratelli all'indomani della morte del padre avvenuta per un colpo di fucile.Coleman (Claudio Santamaria) ha per precipuo interesse il mangiare e il bere a scrocco tanto da voler partecipare ai funerali solo per poter mangiare salsicce e vol-au-vent. Valene (Filippo Nigro) ha come unico scopo di vita collezionare statuette religiose, e bere whisky, che gli viene portato a casa  da ragazzina (Nicole Murgia), Valene "marchia" con le sue iniziali tutte le cose presenti in casa che lui ha comprato dal forno alle patatine, per ribadire al fratello che tutto quello che è là è suo, e che Coleman non possiede assolutamente nulla, e deve chiedere a lui il permesso per poter utilizzare, mangiare o bere qualcosa. La casa dei due fratelli è frequentata da padre Welsh (Massimo De Santis), un prete depresso, che si sente inadeguato alla sua "missione" non riesce a trovare il bandolo della matassa. La lotta si farà sempre più acerrima, se da una parte la dipartita di Padre Welsh porta Coleman e Valene ad un reciproco scusarsi annoverando le varie malefatte che si sono fatti reciprocamente, il combattimento si fa più aspro, con in mano fucile e coltello perchè i due fratelli, seppur entrambi con comportamenti al limite del patologico combattono perchè si vogliono bene, se uno dei due vincesse realmente sull'altro, e fosse riconosciuto dall'altro vincitore, perchè nel giusto e quindi rispettato, riuscirebbe a togliere entrambe da quell'impasse, da quella vita in cattività, da quelle frasi ripetute, perchè sentite da  altri, e non perchè ragionate, e la vita si affaccerebbe a loro. Il merito del regista Juan Puerta Lopez è a mio avviso quello di rendersi conto che un testo del genere, facente parte della triologia "The Leenane trilogy" e si ambientato in Irlanda, ma poteva benissimo essere ambientato in un altro luogo, perchè come Puerta Lopez afferma nelle note di regia "C'è la necessità e la scelta di rappresentare testi contemporanei che non descrivono una realtà territoriale, ma un'indefinita società." Lo stato di solitudine indifferenza è presente dappertutto, e questo è un testo di denuncia.
Parte fondamentale della buona riuscita dello spettacolo è la bravura degli attori, la passione che mette Claudio Santamaria nel recitare a teatro, e non solo, ma ora si sta parlando di teatro la conosco bene, e su  di lui scommetteri a occhi chiusi, ma anche il resto del cast a partire da Filippo Nigro che è la prima volta che vedo in teatro sono stati all'altezza del tipo di testo.
Miriam Comito
OCCIDENTE SOLITARIO
di
Martin Macdonagh
traduzione
Luca Scarlini
Regia
Juan Diego Puerta Lopez
Personaggi                 Interpreti
Coleman                   Claudio Santamaria
Padre Welsh             Massimo De Santis
Valene                      Filippo Nigro
Ragazzina                 Nicole Murgia
Foto                        Pino Le Pera

Lo spettacolo, diviso in 2 atti – durata complessiva di due ore (intervallo incluso), ha debuttato in prima nazionale il 20 gennaio 2012 al Teatro Manzoni di Pistoia.

Tournée stagione 2012 Occidente Solitari0
Martina Franca (TA) – Teatro Verdi 7 marzo 2012
Gioia del Colle (BA) – Teatro Rossini 8 marzo 2012
Mesagne (BR) – Teatro Comunale 9 marzo 2012
Grottaglie (TA) – Teatro Grottaglie 10 marzo 2012
Manfredonia (FG) – Teatro Comunale 11 marzo 2012
Fermo – Teatro dell’Aquila 13 e 14 marzo 2012
Roma – Teatro Ambra Jovinelli dal 15 al 25 marzo 2012
Napoli – Teatro Nuovo dal 27 marzo al 1 aprile 2012
Cosenza – Teatro Alfonso Rendano 3 e 4 aprile 2012
Chiusi (SI) – Teatro Mascagni 10 aprile 2012
Pescara – Teatro Massimo 11 aprile 2012
Teramo – Teatro Comunale 12 aprile 2012
Trecastagni (CT) – Teatro Comunale 14 e 15 aprile 2012
Modica (RG) – Teatro Garibaldi 16 aprile 2012
Enna – Teatro Garibaldi 17 e 18 aprile 2012
Catania – Zō Centro Culture Contemporanee 20 – 21 e 22 aprile 2012

 

sabato 17 marzo 2012

L'UOMO DELLA SABBIA (Recensione)

Quanto mai nell'ambito di Liberi Esperimenti Teatrali, è in scena dal 16 al 18 marzo  al Teatro Cometa Off  "L'uomo della sabbia", spettacolo ispirato al racconto di E.T.A. Hoffmann, con testo e Regia di Luca De Bei. Perfettamente inserito in quella temperie romantica, che affonda le sue radici nel sublime, nell'attrazione per l'orrifico, più che per una gioiosa comunione con la natura. Hoffmann che è stato anche musicista e pittore, analizza l'invisibile, l'altra dimensione, il subconscio, quello che poi in seguito Freud ha chiamato "Il perturbante" che non è solo una sensazione di paura per un qualcosa che può farci del male, ma una sensazione di straniamento nei confronti di ciò che normalmente ci è o dovrebbe esserci familiare, e che ad u n certo punto ci procura un turbamento che interno a noi stessi, qualcosa che avevamo nascosto dentro di noi e inconsciamente rimosso, all'improvviso riaffiora e può essere distruttivo. Il racconto è stato scritto nel 1815, siamo nel 2012, ma come si è ben accorto  Luca De Bei, e lo ha dimostrato scegliendo questo testo e strutturandone la drammaturgia, l'inquietudine di vivere del protagonista Nathaniel (Mauro Conte) è assolutamente attuale, lo scontrarsi con le proprie paure, identificando con l'uomo nero o della sabbia, personaggio da sempre, malamente ma inconsapevolmente usato dai genitori per mandare  a dormire i bambini, quello che ci colpisce agli occhi o perchè è nero ...assenza di luce..e quindi ci impedisce di vedere o perchè ci tira la sabbia negli occhi, e ci costringe a chiuderli altrimenti ce li ruba, la paura di affrontare la vita quotidiana, e se siamo senza occhi ne siamo dispensati, ma allo stesso tempo segnati, controllati a vita da un qualcuno che ci perseguita, ma allo stesso tempo ci sfugge, qualcuno che non esiste se non nella nostra fantasia, o per lo meno non con le connotazioni che gli abbiamo dato. Queste paure rimangono insite dentro specialmente se rimosse forzatamente e possono uscire fuori all'improvviso per andare a nutrire pericolose immaginazioni. E le cronache ne sono triste testimonianza. L'uomo nero, l'uomo della sabbia educatori forse? Figure senza dubbio create da qualcuno, per tenere buoni i bambini, senza rendersi conto che è proprio nel buio di un lettino, che alla mente di un bambino un qualsiasi lieve rumore può sembrare sinistro, il bambino quando ha paura e sta nel proprio lettino sta immobile con gli occhi spalancati come quelli di un automa e la paura che prova può  portare al proliferare anche in età adulta un immaginazione negativa. Ben riuscita l'atmosfera che si respirava ieri sera grazie anche all'intensa e sentita recitazione  degli attori.
Miriam Comito

COMETA OFF
LET – Liberi Esperimenti Teatrali VIII edizione
dal 16 al 18 marzo 2012
Una produzione I Magi srl
L’UOMO DELLA SABBIA
Ispirato al racconto di E.T.A. Hoffmann

testo e regia
Luca De Bei

con:
Mauro Conte, Riccardo Francia, Fabio Maffei, Giselle Martino

Costumi: Lucia Mariani
Luci: Marco Laudando
Grafica: Paolo Camilli
 Foto di scena: Pietro Pesce

venerdì 16 marzo 2012

MOLOTOV

Nell'ambito della rassegna teatrale L.E.T. è stato in scena dal 13 al 15 marzo 2012 "Molotov" di Pier Paolo Fiorini, un'analisi lucidissima della situazione attuale del nostro Paese, vista da un angolazione particolare, ma non troppo, forse meglio dire personale nel senso più puro del termine: di una persona normale senza un lavoro particolarmente rilevante, senza una fede politica dichiarata,  e non sappiamo se questa persona sia credente o meno, in poche parole una persona neutra, senza connotazioni o colori particolari. Sappiamo solo che è una donna. Una spugna che assorbe ciò che ha intorno e se ne riempie fino a scoppiare.Lei mentre faceva una passeggiata senza una meta precisa, pensando ai propri affari, a testa bassa, si ritrova appena passata sotto  Piazza del Popolo a Roma in un atmosfera magica, Il Pincio a sinistra e davanti il Tridente: Via del Corso, Via del Babbuino, Via di Ripetta, la magnificenza di Roma le è davanti, senza curarsi troppo sia di dove è, e sopratutto di dove stia andando la donna continua a camminare meccanicamente sempre più avviluppata nei soi pensieri personali, scegliendo solo perchè le era esattamente davanti Via del Corso. Da Via del Corso con una leggerissima deviazione si arriva a Piazza Augusto Imperatore, dove è situata la tomba del primo e forse il più grande, con buona pace di Traiano, Adriano e Marco Aurelio tra gli imperatori romani. Il suo Mausoleo è lasciato a se stesso, niente a che vedere con il trattamento ricevuto dalla vicina Ara Pacis. Di chi è la colpa di tanto decadimento...dello stato...certo e facile dirlo. Ma chi è in realtà lo stato? O meglio chi permette allo Stato di essere in questo stato? Lo stato nella sua composizione è come l'uomo, ma in proporzioni più grandi, e l'uomo è composto come lo stato ma in proporzioni ridotte. Noi abbiamo permesso che la nostra Nazione di cui la bellissima città di Roma è specchio si riducesse alle condizioni attuali, noi siamo i neutri, che camminiamo a testa bassa, perchè ci fa paura la bellezza da cui siamo circondati. Solo quando, come è successo a questa donna davanti al decadimento del Mausoleo di Augusto, ci  troviamo faccia  faccia con la realtà ci indignamo seriamente,e  forse diamo anche di matto, o ci deprimiamo come la protagonista dello spettacolo. Non si dovrebbe arrivare a questo punto, l'indignazione dovrebbe partire molto prima, perchè tutti sanno  che le stragi, sono stragi di stato, che le brigate rosse e nere erano pilotate dall'alto, che p coprire scandali veri s'inventano problemi falsi e scandali falsi per coprire problemi veri. Siamo tutti responsabili. Alla lucida analisi che il testo di Fiorini fa si aggiuge la strepitosa interpretazione di Paola Campos, grande presenza scenica e magnifica capacità di arrivare al pubblico.
Miriam Comito
MOLOTOV
di
Pier Paolo Fiorini
Regia
Marco Maltauro
con
Paola Campos
dal 13 al 15 marzo 2012
Teatro Cometa Off
Via Luca Della Robbia 47

giovedì 15 marzo 2012

EVITA la DUARTE

In scena al Teatro Olimpico dal 13 al 18 marzo 2012 "EVITA la DUARTE", all'interno del Festival Internazionale della Danza,  spettacolo di danza-teatro scelto dalla grande ètoile argentina Elenora Cassano per il suo addio alla danza. Evita Duarte Peron donna venuta dal popolo, che con il suo coraggio e la sua passione ha cambiato l'Argentina a 60 anni dalla sua morte rivive nell'nterpretazione della Cassano. Partendo dall'infanza nel povero borgo di Los Toldos, lasciato per la grande città Buenos Aires, all'incontro con Peròn. L'impegno, la lotta per migliorare le condizioni della classe operaia (i descamisados) e delle donne del suo paese, Evita non si risparmiò, ma combattè fino all'ultimo giorno della sua breve vita.
In occasione dello spettacolo tutti i giorni a parire dalle ore 20.00 presso gli spazi del teatro verrà proiettato un documentario storico inedito commissionato nel 1947 all'Istituto Luce dal prsidente argentino Juan Domingo Peròn, in occasione del viaggio in Italia della Prima donna Evita.
Lo spettacolo è stato creato da Silvia Vladimivsky, per Eleonora Cassano da un'idea di Lino Patalano e musica di Sergio Vainikoff, e dà uno sguardo particolare su Evita esaltandone la personalità, lasciando in secondo piano il racconto storico-politico e cronologico. Si riscatta la Eva donna, lasua sessualità la sua passione, conflitti, amori, odi e soprattutto il suo scopo di vita. Una donna che potendo rimanere nella comodità del lussuoso abbigliamento e gioielli, a preferito cambiarli per un  tailleur per dare, attraverso la sua lotta, un'identità alla popolazione chefino a quel momento era soffocata da una potente classe aristocratica e ignorata da una classe media indifferente.
Miriam Comito
EVITA la DUARTE
con
ELEONORA CASSANO
Ballerini: Julio Arias, Belen Lopez Ortiz, Giorgina Giovannoni, laura Gerolimetti, Cecilia Vilencio, Samanta vibart, Karina Filomena, Ricardo Sabatini, Jhonatan Pena, Matias Santander, Juan Maunuel Gene, Mariano Zozaya.
Direzione,soggetto e coreografia : Silvia Vladimivsky
Musica. Sergio Vainikoff

dal 13 al 18 marzo 2012
Teatro Olimpico
Piazza Gentile da Fabriano 17

Le tappe della tournée italiana a marzo 2012:

ROMA: dal 13 al 18 marzo al Teatro Olimpico al interno del Festival Internazionale della Danza dell'Accademia Filarmonica Romana
FERRARA:  20 marzo Teatro Nuovo di Ferrara
TORINO:  22 marzo Teatro Nuovo di Torino
MILANO: 23/24/25 marzo Teatro della Luna, Assago - Milano
BOLOGNA: 27 marzo Teatro delle Celebrazioni, Bologna

mercoledì 14 marzo 2012

VENTO E PIOGGIA


Teatro dell’Angelo
Dal 13 marzo al 5 aprile 2012
13 e 14 marzo, anteprime - 15 marzo, prima

Nina Produzioni
Presenta
“VENTO E PIOGGIA”
Soluzione finale
Dal libro “Vento e Pioggia” di Patrizio La Bella

In scena al Teatro dell'Angelo da 13 marzo al 5 aprile 2012 "Vento e pioggia" soluzione finale, una commedia nera tratta dall'omonimo libro di Patrizio La Bella.  I tre fatelli Luca (Giorgio Caputo), Patrizio (Edoardo Pesce) e Valentino (Brenno Placido) sono costretti loro malgrado a far da genitori al loro padre Gianni detto "Er belletta", eroinomane. La vicenda drammaturgicamente si svolge in due momenti bene distinti sia temporalmente che geograficamente. Nel primo atto si vedono i tre fratelli, in compagnia della ragazza di Patrizio Alessia (Elda Alvigini) aspettare l'arrivo del padre, in un ambiente reale, e per noi occidentali surreale allo stesso tempo: La sala di aspetto di un carcere Thailandese, nelle interminabili ore che precedono l'arrivo di Er belletta, i quattro, divisi dalla vita e riunitisi per quell'occasione si confrontano come possono farlo apertamente e senza peli sulla lingua e false formalità uomini e donne vissuti in queartieri periferici della capitale, dove e lecito sognare, ma c'è chi deve sgobbare. I tre fratelli sono quanto di più diverso si possa immaginare, il più grande Luca ha un banco al mercato, Gianni lo ha avuto quando aveva solo 16 anni, potevano essere fratelli, invece no Luca si è dovuto caricare il peso di tutta la famiglia. Patrizio fa l'attore...quindi e che è un lavoro..?  E' un sogno... Valentino il più piccolo non capisce, non accetta la personalità del padre, e somatizza con attacchi di mal di pancia. Nel secondo atto, ambientato anni dopo,ci si cala in una stanza d'ospedale, reparto oncologia dove Gianni è ricoverato, la paura della morte c'è ma non lo ha cambiato, i figli ognuno con isuoi tempi e modi si riuniscono attorno a lui, e l'amore sottaciuto piano piano si fa strada per emergere prepotente.Per uno che va via un'altra arriva....
Il testo ben scritto è recitato con ritmo, tra gli attori ce ne uno che intervistai anni fa: Giorgio Caputo, fu una delle mie primissime interviste, non lo avevo ancora visto recitare in teatro, e devo dire nel ruolo di Luca burbero dal cuore tenero, mi è piaciuto molto, ha saputo ben interpretare la durezza esterna e la bontà interna di questo personaggio.
Miriam Comito


Con
Elda Alvigini  -  Alessia, moglie di Patrizio
Brenno Placido  -  Valentino, figlio di Gianni
Giorgio Caputo - Luca, figlio di Gianni
Patrizio La Bella  -  Gianni, detto er Belletta
Edoardo Pesce  -  Patrizio, figlio di Gianni
Tiziano La Bella -  Barone

Regia Patrizio La Bella

Musica: Roberto Angelini
Aiuto regia: Leonarda Imbornone - Direzione artistica: Lorenzo Terranera
Scenografia: Alessandra Ricci - Scenotecnica e allestimento scenico: Eventi in Scena di Paolo Iacoangeli
Costumi: Giorgia Zoratti – Aiuto costumista: Rita Sacchetti - Disegno luci: Giovanna Bellini
Direttore di Scena: Adriano Caldiero – Foto: Pino Le Pera –  Progetto grafico: Ran
Produzione: B5 srl - Organizzazione: Patrizia Zoratti – Pubbliche relazioni: Elisa La Bella



 TEATRO DELL'ANGELO
Via Simone di Saint Bon 19