giovedì 1 marzo 2012

Quaderni di scena: Marzia Ercolani-Luigi Severi

Il 29 febbraio 2012 presso la sala Squarzina del Teatro Argentina nell'ambito di "Quaderni di scena" una serie di incontri tra poeti e drammaturghi, organizzati, dai Quaderni del Teatro di Roma  ha visto protagonisti l'attrice, scrittrice e drammaturga Marzia Ercolani e il professore e poeta Luigi Severi.
Il progetto di Marzia Ercolani "Sono morta anch'io" nasce da un lavoro scenico e da una serie di improvvisazioni. il centro del suo progetto é: l'educazione come forza di potere, l'amore familiare che ha una grande conflittualità con l'educazione. L'imprinting dell'educazione,  di qualunque tipo essa sia, ha insita una sorta di violenza psicologica, seppur lievissima che essa possa essere, che i genitori esercitano sul bambino. Queste sono le asserzioni di Alice Miller una psicanalista polacca di recente scomparsa. L'Ercolani ha assimilato le teorie della Miller, e le ha trasposte sul famoso libro di Collodi "Le avventure di Pinocchio" che finisce con le seguenti parole pronunciate da Pinocchio oramai bambino in carne e ossa, vedendo il burattino inanimato abbandonato sulla sedia: "Come sono contento di essere diventato un bambino per bene...." ma quei puntini di sospensione potrebbero voler dire..mah? Pinocchio è il seme di pinolo, attivo, curioso, allegro, vivace e ribelle. I padri tendono a formare i figli per estendere il loro potere. La protagonista dello spettacolo di Marzia Ercolani  che andrà in scena al Teato in Scatola dall'8 al 13 maggio 2012 è Fetocchia, un seme  germogliato, femmina, umano, che si confronterà con la sua solitudine di figlia unica, nella lotta conto il potere genitoriale, e che nel suo percorso incontrerà i suoi plurali. Il titolo "Sono morta anch'io" si riferisce ad una frase realmente scritta da Collodi, e pronunciata dalla bambia dai capelli turchini, con il viso di bambola ...e che non poteva muovere la bocca che Pinocchio vede in una casa mentre sta scappando dagli assassini.
 Severi ha letto il suo "Specchio d'imperfezione" incentrato sulla figura di Ferdinando Tartaglia un eretico moderno, un tologi, un filosofo,e un sacerdote,nativo di Parma, un pazzo  visionario, che aveva una conoscenza enciclopedica, un vero e proprio uomo del rinascimento trasportato nel ventesimo secolo, che vive la tragedia della Seconda guerra mondiale a Firenze dove fonda un suo movimento, sxomodo alla cupola e per questo viene colpito da scomunica. Tartaglia era un intellettuale, ossessivo, ma la cui ossessione lenticolare, un po' come la pittura fiamminga lo portava verso gli ultimi, verso i reietti, anello di congiunzione questoi misticismo terreno che lo congiunge alla seconda protagonista degli scritti letti da Severi. "Corona" narra della Beata Angela Da Foligno, vissuta nel corso del 13° secolo, a cui presto morirono i famigliari e che ebbe la conversione ed entrò nell'ordine delle clarisse, Angela si calò fisicamente nel male storico, iniziò a curare i reietti, i lebbrosi, e a berne l'acqua di lavatura.
Miriam Comito

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