mercoledì 4 dicembre 2013

SIGNORINETTE Le donne si guardino dal lasciar tracce di rossetto sulle schede-recensione

Dal 3 al 15 dicembre al TEATRO TOR DI NONA (via degli Acquasparta, 16 - Roma) l'Associazione Culturale Musicale Beat 72 presenta SIGNORINETTE Le donne si guardino dal lasciar tracce di rossetto sulle schede di e con Tiziana Avarista, Carmen Giardina, Anna Maria Loliva, Federica Marchettini. Regia di Nuccio Siano


 
"SIGNORINETTE Le donne si guardino dal lasciar tracce di rossetto sulle schede" è uno spettacolo ben costruito dal punto di vista drammaturgico, sia perchè alterna momenti narrativi, a momenti di varietà, funzionali ad un divertente intrattenimento ragionato,sia perchè entrambe i momenti sono sostenuti da una ricerca documentaria che le quattro autrici/attrici hanno fatto nel corso di un anno, per dare una panoramica esaustiva  della condizione femminile negli anni 40', partendo dalle reali lettere scritte a Lina Merlin da delle ragazze costrette a vivere e la vorare nelle case di tolleranza, passando per i racconti dell'adolescenza e prima giovinezza della stessa Merlin e delle altre tre donne: Teresa Noce, Nilde Iotti e Maria Federici, che accomunate dalla lotta antifascista, una volta elette onorevoli portarono avanti battaglie, per il riconoscimento di diritti fondamentali.
Ulteriore punto di forza dello spettacolo è la recitazione, la verve che le quattro co - autrici e protagoniste: Carmen Giadina, Tiziana Avarista, Anna Maria Loliva, e Federica Marchettini, emerge chiara e sonante si vede che non stanno solo lavorando, ma stanno vivendo dentro di loro le vicende di queste 4 grandi donne madri del nostro paese, che vanno ricordate: nello spettacolo ci sono inserimenti di spezzoni di film come "L'onorevole Angelina" di Luigi Zampa con la grande Anna Magnani, e di un'intervista alla Merlin in cui dice che la Costituzione non andrebbe cambiata, ma applicata....
Miriam Comito

Quattro italiane di oggi raccontano le battaglie e le vittorie delle italiane di ieri. Per la prima volta a Teatro si parla della grande avventura del voto alle donne in Italia.
 “Stringiamo le schede come biglietti d’amore. Nelle lunghe file davanti ai seggi, le conversazioni che nascono tra uomo e donna hanno un tono diverso, alla pari” - racconta la giornalista Anna Garofalo. Mentre un fantomatico Vademecum dell'Elettore annota premurosamente: “Le donne si guardino dal lasciar tracce di rossetto sulle schede!”
E' il 2 giugno del '46. Tutto il popolo italiano è chiamato alle urne con suffragio universale, per scegliere fra Monarchia e Repubblica ed eleggere i membri dell’Assemblea costituente: per la prima volta, 12 milioni di donne italiane possono votare e essere elette.
Il paese è devastato da caos e povertà. La disoccupazione è alle stelle. Il divario fra nord e sud è catastrofico. Interi quartieri sono in macerie. Eppure nell'aria c'è un'energia nuova, carica di speranze, di promesse e di avventura.
Signorinette - che nel titolo evoca il sapore di cipria e profumi di tanti fotoromanzi, rotocalchi e film d'antan (l'indimenticabile Luigi Zampa in testa) - vuole, innanzitutto, raccontare questa speranza e questa avventura. Un invito a ritrovare, nel buio della crisi che stiamo vivendo, la luce di tante lotte e di tante conquiste che fanno parte della nostra storia e possono ancora contribuire a disegnare il nostro futuro.
Su 556 deputati eletti, 21 furono donne. Quattro di loro entrarono nella "Commissione dei 75" incaricata di scrivere la Carta Costituzionale: la Democristiana Maria Federici, la socialista Lina Merlin e le comuniste Teresa Noce e Nilde Jotti.
Le loro biografie, la loro passione politica, l’efficacia delle loro azioni in quel parlamento sono davvero entusiasmanti: alcune di loro hanno origini umilissime, quasi tutte hanno combattuto in prima persona durante la resistenza, alcune imprigionate, hanno fondato giornali, sono state protagoniste nei sindacati, tra i partiti, hanno avuto figli, mariti, amori. Si sono battute per la parità salariale, per la tutela della maternità , per la cancellazione dell’N.N. dai documenti anagrafici, per l’equiparazione dei figli adottivi a quelli legittimi, per la partecipazione all’amministrazione della giustizia, contro un’immagine della donna che la voleva remissiva moglie e madre. Senza mai rinunciare a se stesse e non smettendo mai di lottare per ciò in cui credevano.
Queste donne ci hanno dato la possibilità di vivere in una democrazia, traducendo in diritti il sogno di una vita, insegnandoci che l’attenzione per conservarla dovrebbe essere quotidiana.
Attraverso un lavoro di ricerca durato più di un anno Tiziana Avarista, Carmen Giardina, Anna Maria Loliva e Federica Marchettini hanno selezionato articoli di giornali e riviste dell’epoca, foto, canzoni e cinegiornali che raccontano cosa accadde nel momento del fatidico primo voto alle donne e quale fu il lavoro delle madri costituenti. E’ stato un percorso emozionante, un viaggio nella memoria, tra ricordi personali e collettivi. Lo spettacolo che ne è nato, con la direzione di Nuccio Siano, vuole provare a essere un ritratto vivo dell’Italia del ’46 raccontata dal punto di vista delle donne, immergendo il pubblico nell’atmosfera straordinaria di quei giorni, vibrante di speranze e di azioni, appassionata e coinvolgente.
La loro avventura. La nostra storia.
Potete aiutarci a raccontarla online postando le foto d'epoca delle donne della vostra famiglia sulla pagina fb dello spettacolo: https://www.facebook.com/pages/Signorinette/619870188056723?fref=ts
INFO: 06 7004932
BIGLIETTI: € 10,00 / € 7,00
ORARIO: mar/sab h 21.15 dom h 18.00
(riposo lun.9, mar.10, mer.11)

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