mercoledì 5 febbraio 2014

DUE DI NOI alla SALA UMBERTO dal 4 febbraio recensione


TEATRO SALA UMBERTO

Dal 4 febbraio 2014

Roberto Toni per ErreTi Teatro 30 in collaborazione con LeART’

 LUNETTA SAVINO
EMILIO SOLFRIZZI

DUE DI NOI

di Michael Frayn

scene Antonio Panzuto
costumi Barbara Bessi
luci Alessandro Verazzi
regia Leo Muscato

La commedia "Due di noi" di Michael Frayn che vede protagonisti Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi, si apre con due atti "preparatori" al terzo. L'opera, pur essendo concepita come un contenitore che racchiude tre atti unici e autonomi tra loro, può essere interpretata nelle prime due parti come una sorta di preparazione alla terza parte. Nei primi due "episodi" ci troviamo di fronte allo studio, ironico e divertente che Frayn fa della coppia: nella prima pone l'accento su una coppia che decide di avere un bambino, non nei primi anni di matrimonio, e in compagnia del neonato, tornare nel'albergo di Venezia dove avevano trascorso la luna di miele. Nel secondo su una coppia arrivata al capolinea, che non riesce più a comunicare se non attraverso un tic nervoso del piede di lui. Quello che viene messo in evidenza dall'autore è il paradosso e il nonsense che pervade la vita di coppia, dopo un po'di anni di matrimonio, quando le passioni si affievoliscono, oppure come nel caso del primo episodio si va alla ricerca cieca di ciò che si è perso.  La terza parte è quella drammaturgicamente e scenicamente più costruita, e che permette agli attori di mostrare tutta la loro bravura, sia Lunetta Savino che Emilio Solfrizzi impersonano più personaggi, in un continuo andirivieni di entrate e uscite, e sono credibili in tutti. 
Miriam Comito
 
Questa commedia fu rappresentata per la prima volta a Londra nel 1970. Era l'esordio teatrale di Michael Frayn, un autore allora sconosciuto, che solo una decina d'anni dopo sarebbe diventato famoso in tutto il mondo grazie al successo di Rumori fuori scena.
Due di noi è il titolo che racchiude tre atti unici, concepiti per essere recitati da un'unica coppia d'attori che raccontano tre emblematiche e paradossali situazioni matrimoniali. Nella prima  un marito e una moglie, entrambi col sistema nervoso logorato da un pargoletto insonne e urlante, tornano in vacanza a Venezia nella stessa camera d'albergo dove avevano trascorso la luna di miele. Il confronto  passato/presente è inevitabilmente comico, tenero, con una punta d'amarezza.
Nella seconda,  la comunicazione di coppia è praticamente azzerata: la moglie sopperisce dialogando in modo surreale con il piede del marito, l'unica parte del corpo che ne tradisce qualche sprazzo emotivo, ad onta della sua ostentata e glaciale indifferenza.
L'ultima situazione, consiste in un vero e proprio virtuosismo drammaturgico e attorale: marito e moglie si ritrovano a dover gestire una cena alla quale hanno invitato, per errore, una coppia di amici da poco separati e il nuovo boyfriend di lei. Qui il meccanismo comico, spinto al limite della farsa, è potenziato dal fatto che gli stessi due attori, grazie ad un diabolico meccanismo di entrate, uscite e travestimenti, si trovano ad interpretare ben cinque ruoli diversi, dando vita ad un vorticoso crescendo di equivoci fino al paradosso finale.
Sono passati ormai quarant'anni da quel felice esordio, ma la freschezza di queste piccole pièces è rimasta intatta, a riprova del loro valore teatrale e della bravura dell’autore.
PREZZI BIGLIETTI (interi)
platea €.32,00
balconata 23,00

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