giovedì 27 febbraio 2014

VIA MATRIS

VIA MATRIS


Con
Maria Antonietta D'Erme   Federica Gumina

Fabrizio Rendina   Carlo Studer   Luciano Tribuzi
e
Simone Ballabio   Edoardo Busterna   Salvatore Cuomo   Silvia Petri

Con la partecipazione straordinaria diConcetta Cacace

Adattamento e regia    Carlo Studer

1 e 2 Marzo 2014
Teatro Kopò
Via Vestricio Spurinna 47/49 (metro Numidio Quadrato)
Spettacolo più aperitivo, dalle ore 20,00, 10€Info e prenotazioni: 06 45650052 - 339 5847118 - carlostuder@hotmail.it www.teatrokopo.it


"Tutto ciò che è profondo ama la maschera"
Nietzsche 


Rendere attuale un classico senza tempo. Partire da qui. Contaminazione, sperimentazione, ma nel totale rispetto della sua bellezza ed unicità.
Un classico ancora vivo e pieno di forza, uno dei più longevi e celebrati testi mai scritti, rappresentato ed osannato in tutto il mondo, in cui si sono immerse le più straordinarie attrici internazionali, portarlo in scena attraverso un lavoro accurato e sensibile di riadattamento, contaminarlo, appunto, con sfumature diverse, nuove, al contempo ancor più classiche del classico da cui si parte, creando una fusione con la Tragedia greca, madre immortale di ogni forma di dramma viscerale, struggente.
Farne un grido di protesta attuale, altresì, una denuncia sociale verso ogni forma di assoggettamento femminile, attualizzare il tema portandolo all'oggi, all'ancora arretrata visione della donna, in troppi ambiti, come essere inferiore, subalterno e succube al e dell'uomo, vittima di soprusi e violenze.
Rendere tutto questo attraverso un percorso emozionale ed emblematico, rispettoso, però, di una straordinaria trama già tessuta sapientemente, intrecciandone i fili sublimi con altri più moderni, arricchendola di simboli, di metafore, di immagini.
Questo è Via Matris, è tutto questo e molto altro ancora. E' la sottile linea di demarcazione tra sacro e profano, tra verità e apparenza. E' un viaggio senza tempo nella forza immane della maternità e dell'amore, dell'essere donna e dell'essere uomo. E' la cronaca di una vita, con tutto il suo buio e le sue ombre, con gli ostacoli apparentemente insormontabili, ma anche, e soprattutto, con tutta la sua tenace, fortissima volontà, ripagante, alla fine del viaggio, dei silenzi e delle menzogne, dei dolori e delle sopportazioni più umilianti.
Un viaggio che parte dalla disperazione per approdare, non senza lividi e ferite, al riconoscimento, alla consapevolezza, alla verità di un continuo errare. Perché la meta è un altro viaggio, un viaggio nuovo da intraprendere.

Carlo Studer

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