venerdì 21 febbraio 2014

M.E.D.E.A. BIG OIL- Brancaccino e Tournèe

20/23 febbraio
TEATRO BRANCACCINO - ROMA
(e tournée nazionale)
COLLETTIVO INTERNOENKI
presenta
M.E.D.E.A. BIG OIL
PREMIO SCENARIO PER USTICA 2013
scritto e diretto da Terry Paternoster
con gli attori del Collettivo InternoEnki:
Mariavittoria Argenti, Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry Paternoster, Mauro Cardinali, Gianni D’Addario, Donato Paternoster, Alessandro Vichi

 M.E.DE.A. BIG OIL è uno spettacolo di una potenza enorme, sia per l'argomento trattato: la tragedia che imprigiona la regione Basilicata in un presente senza futuro, sia per il modo in cui questa tragedia viene resa sul palco. Forse non tutti sanno che la Basilicata è la maggior produttrice di petrolio in Italia, e allora perchè non è una regione ricca? Le motivazioni sono molteplici. La Paternoster sceglie di raccontare questa storia attraverso il mito di Medea e Giasone. Medea-Basilicata, donna barbara, primitiva, attaccata alle tradizioni, ma che subisce il fascino di Giasone-Big Oil, l'oro nero quello che porta i danari, e che permette il finire dell'emigrazione. Ma Giasone tradirà Medea: i lavoratori verranno direttamente dal nord, gli autoctoni non troveranno un impiego nella propria terra, ma solamente la vedranno inquinata a tal punto da raggiungere il triste primato del maggior numero di incidenza tumorale nazionale. Medea-terra Medea-madre che uccide i propri figli li avvelena grazie alla noncuranza dell'Eni, alla convivenza degli organi governativi lucani (scelti ad hoc dall'Eni) ma anche grazie alla natura di buona parte del popolo lucano che bonariamente aspetta una risoluzione che venga dall'alto, ancora in buona parte prigioniero di una mentalità che non permette un reale rinnovamento.  "M.E.D.E.A BIG OIL"  fa scorrere l'occhio freneticamente da un personaggio all'altro ben rendendo il garbuglio in questione.
Miriam Comito

La Valle dell’Agip: il Petrolio d’Italia sul palco del Teatro Brancaccino di Roma. La denuncia di 9 attori con la forza di un coro tragico contemporaneoDopo il successo al teatro Franco Parenti di Milano, va in scena al Teatro Brancaccino di Roma, dal 20 al 23 febbraio, lo spettacolo vincitore del Premio Scenario per Ustica: “M.E.D.E.A. BIG OIL” scritto e diretto dalla giovane regista appulo-lucana Terry Paternoster
L’energia contagiosa e “in-civile” del Collettivo InternoEnki, compagnia fondata e diretta dalla Paternoster, riceve il prestigioso riconoscimento nazionale “Premio Scenario per Ustica” con un progetto nato proprio in Basilicata (la Valle dell’Agip): una vibrante denuncia sul devastante dominio monopolistico delle multinazionali del petrolio. Il Collettivo è composto da ragazzi e ragazze che lavorano coraggiosamente e incessantemente alla costituzione di un teatro dissacrante e politico, civile e di ricerca, alla riscoperta di un linguaggio in grado di comunicare l’oggi e di trasformare la scena in uno strumento d’arte e controinformazione.
9 attori in scena, con la forza di un coro tragico contemporaneo, per una rielaborazione piuttosto anticonvenzionale ma attuale del mito di Medea: siamo nella Basilicata di oggi, sventrata dalle trivellazioni. L’eroina barbara diventa allora una donna lucana disattesa nelle promesse e tradita da Big Oil-Giasone, sullo sfondo del dissesto ambientale della Val d’Agri. La promessa d’amore dello straniero in questo caso coincide con la crescita economica e di progresso in un paese: regala ricchezza in cambio di povertà. Mentre Medea è metafora di una chiusura mentale che la fa vittima e carnefice insieme. A riverberare la sua stoltezza, il mormorio animalesco di un popolo-branco, un Coro che è evocazione di un’umanità divisa fra miseri e potenti.
Il tragico che si racconta è quello del Sud dei nuovi sottoproletari, secondo un filtro politico: il contrasto fra cultura barbara e primitiva con la cultura moderna e neocapitalistica. Si tratta di “realtà del tragico” annichilenti: in Val d’Agri l’incremento dell’incidenza tumorale supera largamente la media nazionale. La documentazione concernente la crisi geo-politica lucana è stata raccolta in un archivio di testimonianze che i cittadini lucani hanno messo a disposizione del progetto. Oggi M.E.D.E.A. è il nome di un Master organizzato e gestito dalla Scuola Enrico Mattei e fortemente voluto da Eni. Fatalità.
IL COLLETTIVO INTERNOENKI: "Siamo un'Associazione di Promozione Sociale per la Ricerca, diretta da Terry Paternoster, in residenza permanente presso il centro sociale ZONA RISCHIO (in via di Pietralatella, s.n.c - Roma, sede del BI.POP TEATRO "ZACCARIA VERUCCI). Un gruppo, di recente formazione, un collettivo autogestito e indipendente. Ci siamo uniti perché spinti da una comune esigenza di rinnovamento, perché desiderosi di proporre un nuovo teatro: ignorante, scortese, rinnovato e ‘in-civile’, un teatro dissacrante e ‘politico’, un teatro che parli di ‘fatti’. Abbiamo definito il nostro teatro IN-CIVILE perché rifiutiamo la retorica dei buoni costumi. Ricerchiamo un teatro che nasca e respiri in mezzo alla gente, un teatro epico che non sia rinuncia al “qui ed ora” e che mantenga fissamente il suo sguardo al passato, a quella Polis che era partecipazione dei cittadini al governo e che, non casualmente, poneva un teatro al centro della vita quotidiana. La nostra è una drammaturgia che non insegue regole conclamate, è anti-grammaticale, un quadro in movimento, una drammaturgia attenta alla cronaca e a ciò che in essa si trascura e censura. Ricerchiamo un linguaggio capace di comunicare l’oggi, impedendo che il teatro venga vissuto come qualcosa di criptico e avariato ma che diventi, al contrario, uno strumento d’arte e controinformazione. Siamo un gruppo di voci e menti accordate al motto del fare i fatti. Ci siamo buttati ad occhi chiusi nel calderone, spesso osando un pizzico di incoscienza. La vittoria del Bando Napoli Fringe Festival di quest’anno ha rappresentato un grande incoraggiamento, la conferma che la nostra è 'una' direzione, magari opinabile per scelte di stile o gusto, ma sicuramente una realtà che vive e che vuole/deve farsi ascoltare. Rifiutiamo l’effetto fine a se stesso ma proponiamo, oltre al fatto, la metafora del fatto, la cruda poesia dell’amaro. Che fa scoprire i denti, nel bene o nel male."
TEATRO BRANCACCINO
(Via Merulana, 244 - tel. 06 80687231)
ORARIO SPETTACOLI: giovedi/sabato h.21.30 - domenica h.17.30
PREZZO BIGLIETTO (INTERO): €.22,00

PROSSIME TAPPE

9 marzo Modugno (BA) Teatro Comunale -  15 marzo Bologna ITC Teatro di San Lazzaro di Savena - 11 aprile Mira (VE) Teatro Villa Dei Leoni - 12 aprile Udine CSS Udine Teatro Palamostre - 9 maggio Genova Teatro della Tosse - 7/8 giugno Roma Teatro Quarticciolo



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