martedì 22 aprile 2014

QUESTO NON E' PAESE- Recensione

QUESTO NON È PAESE
di FRANCESCO APOLLONI
Dall’8 al 18 maggio
Teatro Spazio Uno
Con
In ordine alfabetico
DANIEL BONDÌ
MASSIMILIANO CAPRARA
CATRINEL MARLON

Regia di
MASSIMILIANO CAPRARA E FRANCESCO APOLLONI

A seguito dello straordinario successo di Angelo e Beatrice
FRANCESCO APOLLONI e MASSIMILIANO CAPRARA portano in scena, dopo gli Anni di piombo, un TESTO INEDITO: una nuova ed inquietante Pagina Oscura della Storia del nostro Paese: le Sette religiose facenti capo a Lobby che muovono le fila dell’Economia e della Politica, una struttura sociale ai cui vertici ci sono quelli stessi Poteri Forti che hanno contraddistinto buona parte della Storia italiana.
                           
ESORDIO TEATRALE DELLA BELLISSIMA ATTRICE PROTAGONISTA DE
LA CITTÀ IDEALE DI LUIGI LO CASCIO:
CATRINEL MARLON

"Questo non è paese" è uno spettacolo che si dipana apparentemente su due registri, ma che cela in se molteplici piccoli rivoli, che vanno tutti a congiungersi nel mare magnum che dilania il nostro paese . Un mare fatto di impossibilità reale di riuscire con le proprie e genuine forze a condurre una vita onesta e che lasci un segno....positivo. Questa impossibilità porta i tre personaggi ad assumere comportamenti contrastanti, che ce li mostrano nelle loro varie sfaccettature, lasciandoceli scoprire nel loro essere non univoco a poco a poco. All'iniziale bonomia che li pervade, subentra in ciascuno di essi il proprio doppio, se nel personaggio del vecchio scrittore paralitico interpretato in modo perfetto da Max Caprara si scorgono da subito pertugi oscuri, nella descrizione didascalica con cui spiega al giovane gionalista, nonchè aspirante scrittore quali sono le peculiarietà di ciascun tipo di tuffo, e soprattutto che , in tutti i casi anche in quelli più spericolati è come si esegue l'entrata in acqua che decreterà la riuscita o meno, del tuffo, paragonando questo sport alla letteratura, e citando brani  e poesie dei maggiori autori mai esistiti. Uno per tutti Arthur Rimbaud, che 18 anni non sapeva di essere il più grande poeta francese.  Se questo suo indugiare fa intuire un tragico segreto, anchei perosnaggi dei due giovani subiscono una trasformazione negativa, meno evedente ma più improvvisa. "Questo non è paese" è uno spettacolo che vuole mettere in evidenza da una parte ciò che profondamente logora il nostro paese, facendo non velate allusioni  storiche al governo delle lobby e delle sette, ma anche scavare profondamente in un animo umano che la consapevolezza di non essere in grado di scrivere , di inventare qualcosa di sensazionale non esita a prendere decisioni estreme.
Miriam Comito 

Sinossi
Un vecchio e famoso scrittore, ridotto alla sedia a rotelle, concede ad un giovane giornalista (aspirante scrittore) un’intervista, dopo anni di silenzio. Il giovane scrittore andrà all’appuntamento accompagnato dalla sua bellissima fidanzata. Il vecchio, che nasconde un segreto, li attirerà nella sua trappola di seduzione e morte, come un moderno Riccardo III.
E’ la storia della discesa agli inferi di un Giovane Scrittore, che arriverà a perdere non solo la sua purezza ma la vita stessa.
 Il Vecchio Scrittore, appartenente ad una “Setta”, voyeur e mefistofelico, è un Re solo, alienato nella frustrazione e nella psicosi del suo fallimento per non essere riuscito a realizzare il suo sogno: inventare un personaggio che fosse alla pari con quelli nati dalle penne dei più grandi Autori letterari.
 E infine c’è lei: Bellissima ragazza dell’est sedotta dal potere che gioca abilmente con il suo fascino. Una ragazza cinica ed indurita dalla guerra e dalla fame, che l’hanno trasformata in una Pantera pronta ad afferrare tutto con i suoi artigli per non precipitare. Dall’altronde, il successo ha sempre il suo prezzo da pagare.

Note dell’autore
Questo non è un paese perché ha rubato il futuro e i sogni alle generazioni più giovani. Questo non è un paese perché se non appartieni ad una lobby, un partito politico, un sindacato, Massoneria, Mafia, Opus Dei… sei destinato, con molta probabilità, a fallire. Questo non è un paese perché si basa sulla bugia, gli intrighi, la corruzione e il clientelismo. Questo non è un paese, perché ha paura dei suoi migliori talenti. Tutto questo è Questo non è paese.

Note di regia
L’atmosfera surreale e asfittica di una villa proiettata in 3D sul fondale, contiene un trittico morboso di seduzione e pericolo immanente che avvolge i tre protagonisti. Il vecchio scrittore celebre, il giovane giornalista rampante e desideroso di successo e la sua giovane fidanzata non meno intrigante e determinata. Proiettati verso la platea con una recitazione vera e credibile dal taglio cinematografico, come del resto le proiezioni che la supportano, questa commedia noir fagocita i propri protagonisti in un ventre di immoralità, desiderio di potere e sottile sopraffazione. La regia corre sul filo ineluttabile che conduce all’omicidio e alla scabrosa seduzione, con una dinamica serrata che trapassa le scene senza indugi né alternative. Questa costruzione è avvolta a spirale dietro le ambiguità della parola, la vuota pericolosità dei meccanismi formali ed attorno alla fisicità, prorompente in gioventù e bellezza, dei due ospiti sulla quale si strugge, smanioso capriccioso e letale, il vecchio costretto in sedia a rotelle e quindi monumento mobile a se stesso e alla propria impotenza, quell’impotenza che è il tragico prezzo per aver troppo a lungo adorato il potere.

Una produzione Sidecar - Sale multimediali d'arti performative in collaborazione con Ulisse Benedetti Produzioni.

SCENOGRAFIA VIRTUALE IN MAPPING 3D
a cura di
ASSOCIAZIONE 00100STUDIOLAB
Francesco Milizia e Pasquale Labollita sono due giovani artisti che vantano collaborazioni internazionali in questa forma d’arte audio/visiva che giunge direttamente dalle più importanti scene europee:
una scenografia virtuale che permetterà agli attori ed al pubblico di immergersi completamente nell’universo decadente e affascinante di personaggi d’ibseniana memoria.


Teatro Spazio Uno, Vicolo dei Panieri 3
TEL. 06.45540551 – Roma (Trastevere)
Dall’8 al 18 maggio 2014 ore 21.00 – domenica ore 18.00

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