venerdì 5 dicembre 2014

NUDO PROPRIETARIO Recensione

Ghione Produzione
presenta

Rodolfo Laganà

in
NUDO PROPRIETARIO

di Rodolfo Laganà, Paola Tiziana Cruciani, Gianni Quinto

con Gianni Quinto

scene Alida Cappellini e Giovanni Licheri
musiche Andrea Tosi
la canzone NUDO PROPRIETARIO è di Roberto Giglio

"Nudo proprietario"  lo spettacolo che segna il ritorno di Rodolfo Laganà sul palcoscenico fa sorridere e commuovere allo stesso tempo. Sorridere per la sua comicità si surreale, ma che tocca punti appartenenti alla realtà pura, ovvero quella non edulcorata. E commuovere per il coraggio che ha l'artista di mettere davvero la sua anima a nudo davanti al pubblico, sottolineata dai due sentiti applausi appena si è aperta la scena. Solo un mese fa, il 4 novembre, durante un convegno dell'A.I.S.M  Laganà aveva  dichiarato di essere affetto da quattro anni dalla sclerosi multipla, durante lo spettacolo fa outing sull'argomento, ma prima di arrivare alla dichiarazione, fa una lunga e variegata riflessione sul concetto di proprietà, e sull'accezione veritiera che il termine proprietà ha, attualmente, nel nostro paese. Ed è un'accezione ben scarna, purtroppo, in altre parole, non siamo proprietari di nulla. La libertà che è la cosa più importante della vita, si potrebbe acquisire nel momento in cui non si è più proprietari di nulla se non del proprio essere, e vivere serenamente la propria vita. La prima di ieri sera al Ghione era costellata di volti noti da Gigi Proietti a Giampiero Ingrassia, passando per Michela Andreozzi e il maestro Vessicchio , Teo Mammucari,  e Pannofino.
Miriam Comito

Rodolfo Laganà dopo il cinema, la televisione e il teatro va sempre a cena fuori. Da lì nasce l'idea del suo nuovo show, Nudo Proprietario.

"Dopo cinque anni di assenza sentivo il bisogno di ritornare alla forma artistica che mi ha sempre caratterizzato: il one man show".

Tutti gli uomini desiderano sempre avere un'età diversa da quella che hanno: da bambini vogliono diventare grandi, da adulti non vedono l'ora di andare in pensione (se mai ci andranno), da pensionati di nuovo bambini. Perché?
Nessuno vuole fare mai i conti con l'età che ha.

"Ho cinquantasette anni e non me ne pento. Ma dall'alto di quel single scaduto che sono, posso dirvi questo: l'età cambia il carattere. Infatti prima al computer usavo il 12, ora se non metto minimo il 24 vedo solo una macchia nera".

Si, è vero gli anni che passano, possono all'apparenza far perdere smalto, memoria, lucidità. Ma proprio perché uno perde tutto, si ritrova finalmente ad essere il padrone indiscusso della propria vita, e tutto gli sarà giustificato.

"Il tempo passa, il problema è che il tempo passa e nun se ne va. Resta tutto lì e te lo senti addosso, e manco puoi fare finta di non sentirlo, perché il tempo che passa, avoja se lo senti".

Da questa considerazione parte una divertente e surreale analisi sulle varie tappe dell'età, e se è vero che il tempo passa per tutti, tutti si sentiranno partecipi di questo viaggio.

"Prendiamo per esempio le delusioni d'amore: a vent'anni gli amici di portano a ballare per distrarti, a trenta vengono a casa tua per consolarti, a quaranta ti danno l'indirizzo di un avvocato buono, a cinquanta.. sei tu che dai l'indirizzo dell'avvocato buono a un altro".

Tutti vorrebbero essere proprietari della propria vita, e molti si illudono di esserlo, ma allo stato attuale nessuno lo è. La nostra vita appartiene a tutti, stato, banche, istituti di credito, assicurazioni, tranne che a noi. Sarà per questo che col passare degli anni raggiungi la consapevolezza che la vera felicità consiste nel non possedere nulla.

"Se per esempio a trent'anni un uomo compra casa, per i successivi quaranta dovrà solo pagare mutuo, ici, tares, e tasse. A settanta anni, quando finalmente pensa di essere il proprietario di quella casa, la prima cosa che farà è andare dal notaio per decidere a chi la deve lasciare".

In questo misto di comicità, momenti surreali, romanticismo e tanta musica non saranno risparmiati altri importanti argomenti come il sesso, la politica, la religione, il sogno, e inevitabilmente lei: Roma.


TEATRO GHIONE di Roma

Dal 4 al 21 dicembre
Via delle Fornaci, 37, 00165 Roma
Telefono:06 637 2294

Dal giovedì al sabato ore 21,00
Domenica ore 17,00, lunedì 8 dicembre ore 18,00
Prezzi da 28 a 18 euro compresa la prevendita


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