mercoledì 30 settembre 2015

IL METODO Recensione

PRODUZIONE OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO- OTI
presenta


GIORGIO PASOTTI FIORELLA RUBINO GIGIO ALBERTI
e con ANTONELLO FASSARI
in
IL METODO


di JORDI GALCERAN
versione italiana di PINO TIERNO


regia di LORENZO LAVIA


SCENE GIANLUCA AMODIO
COSTUMI ALESSANDRO LAI 




SALA UMBERTO
Via della Mercede 50 -Roma


Dal 29 SETTEMBRE al 18 OTTOBRE 2015



Lo spettacolo  il metodo  tratto dalla Commedia Il metodo Gronholm di Jordi Galceran ha un  respiro universale,tanto da poter essere ambientato ovunque,infatti, pur svolgendosi in una sala di attesa di una grande multinazionale il sottotesto richiama ad una dimensione ben più ampia, quella ahimè dell'intera società in cui abbiamo l'avventura di vivere.
In una scenografia fatta di trasparenze architettoniche e ikeosi oggetti di arredamento saturi di colore si incontrano quattro  candidati per l'ultimo colloquio congiunto per l'ambitissimo posto di manager. Tutti ben caratterizzati nei loro personaggi che  attraverso una attenta osservazione e successiva riflessione ne è possibile decifrare, la loro essenza ultima, ma non nell'immediato...velare per svelare...
L'inquietante tubo trasparente attraverso cui dall'alto scendono "le prove" a cui sono sottoposti i candidati dà l'idea di una vera e propria sperimentazione imposta dall'alto a cui non è possibile sottrarsi, anche perché dà l'ingenua impressione di essere noi stessi a decidere il da farsi, e là che facendo leva sull'emotività, scatta la trappola della falsa credenza di essere liberi e attivi: la cosiddetta  Intelligenza creativa. Tra le varie prove a cui sono sottoposti i candidati c'è anche quella dei cappelli, ognuno di loro dovrà indossare un cappello a caso tra quelli forniti....uno da pagliaccio, uno da politico, uno da vescovo, e uno da torero. Ognuno dovrà dimostrare che se si trovasse a bordo di un aero in picchiata e esistesse un solo paracadute, proprio lui dovrebbe salvarsi, perché più utile al mondo degli altri. Il Torero chiaramente finisce la sua arringa dicendo che è impossibile salvare un personaggio tale.
Per tutto lo spettacolo mi sono chiesta, ma i candidati sono tutti quattro veri? Tanto il testo riesce coinvolgente, e il pensiero ricorrente era....in che società siamo costretti a vivere, dove è così radicata la convinzione di un unico simbolo che ci sovrasta, ma se si è ribelli di natura, ci si accorge dell'inganno e si pensa con la propria testa
Miriam Comito



La commedia dell’autore catalano Jordi Galceran racconta la crudeltà che spesso si manifesta nei rapporti di lavoro. Quanto può essere crudele un ambiente lavorativo? Fino a che punto possiamo permettere alle aziende di applicare gerarchie ingiuste e sottoporci a prove umilianti, pur di ottenere una posizione socialmente rispettata? E se rappresentato a teatro, fin dove arriviamo a crederlo verosimile? È su questi temi, quanto mai attuali che si sviluppa Il metodo.
In una sala riunioni asettica, si trovano, per l’ultimo colloquio “congiunto”, quattro candidati ad un incarico di manager per una importante multinazionale. I quattro personaggi si rivelano subito persone ciniche, disposte a tutto pur di ottenere l’unica cosa che per loro davvero conta: il solo posto disponibile.
In una busta chiusa arrivano delle prove e qui comincia il gioco, il thriller.
La drammaturgia è scorrevole e permette un vivo coinvolgimento del pubblico che si trova continuamente a dover valutare ciò a cui assiste: qual è la reale personalità dei candidati? Dov’è la verità e dove la menzogna? Lo spettacolo ha il grande pregio di riprodurre in scena ambienti e situazioni comuni a tutti, che viviamo ripetutamente nella quotidianità e ritroviamo sul palco con tutta un’altra suspense.
Un cinismo maieutico, che riesce a far risultare chiara, ma mai banale, la possibilità di rispondere “no” alle ingiustizie.


Note di regia:
Il Metodo Gronholm, questo è il titolo originale, anche se ho preferito chiamarlo semplicemente il Metodo, non solo per la sua immediatezza nella singola parola, ma anche per cercare di astrarre il più possibile ogni riferimento geografico o alla persona, come se questo “Metodo” di giudizio che servirà per scegliere uno dei quattro personaggi per un impiego, fosse anche un “Metodo” archetipo della società.
Una società che cerca sempre di sapere chi siamo, per poterci meglio controllare, una società pronta ad elevarci, per poi rigettarci verso il fondo. Uomini costretti ad umiliarsi per poter far parte della comunità globale in cui viviamo tutti quanti noi.
Nella commedia, viene usato il lavoro, come fondamento della nostra società, con tutti i suoi difetti di sessismo, razzismo, odio, menzogna, dove ci si deve velare per potersi svelare e una ipotetica multinazionale che qui diventa un simbolo religioso ed unico, che poi è in fondo il nostro fondamento culturale, quello giudaico cristiano che ci mette al di sotto di ciò che non vediamo.
Garcelan la chiama Dekia questa fantomatica multinazionale svedese, ed è chiaro che il gioco di parole con L’Ikea non è casuale, perché viene presa come la multinazionale assoluta, simbolo unico della nostra collettività. Ogni casa ha il suo crocifisso o l’immagine di Maometto o una stella di David o anche nessun simbolo religioso, ma è certo che la cosa che gli accomuna che in tutte queste case in qualunque parte del mondo, anche se sono in guerra tra loro, hanno almeno un oggetto dell’Ikea o “Dekia” in questo caso per noi.
Ed ecco perché ho scelto di far svolgere la storia in un luogo non luogo, che possa essere una stanza o il mondo intero e dove l’unico contatto con l’esterno, ovvero quello che non vediamo e non sentiamo, come tutte le cose di cui abbiamo fede o temiamo, viene dall’alto. Un luogo del profondo dove gli unici colori che esistono, arrivano dalle cose che noi usiamo ed indossiamo e consumiamo.
A parte il colore di un cielo che ogni tanto ci ricorda cosa siamo veramente
Lorenzo Lavia


SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. 06 6794753
Martedì ore 21, mercoledì ore 17, giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 17 e 21 domenica ore 17
Prezzi da 32€ a 23€

martedì 29 settembre 2015

TEATRO STUDIO UNO STAGIONE 2015/2016

Teatro Studio Uno
Stagione 2015/2016
Il Teatro di Torpignattara riparte dal quartiere per una nuova stagione di spettacoli tra nuove drammaturgie, sperimentazione e classici del teatro.

Al via la stagione 2015 - 2016 del Teatro Studio Uno di Roma che ha inaugurato la sera del 25 settembre il suo nuovo anno di spettacoli con uno Swing Party per le vie di Torpignattara, una festa con e per il quartiere, animata dalla musica del gruppo “Stefano Coppari Quartet” e da tutte le compagnie protagoniste del nuovo cartellone. Oltre 60 spettacoli in programma da ottobre a giugno nelle sue sale del teatro, tra prime assoluteprogetti speciali, residenze artistiche, teatro ragazzi, tutto all’insegna del nuovo e del contemporaneo.

Il Teatro Studio Uno, Casa Romana del Teatro indipendente, divenuto negli anni un punto di rifermento per un quartiere in continuo fermento sociale e culturale, apre le sue porte ad artisti e compagnie che desiderano, confrontarsi, contaminarsi e crescere in un luogo aperto e libero con la voglia di avvicinare e avvicinarsi al pubblico di Torpignattara e della Capitale.
 “Mai come quest’anno – spiega la Direzione Artistica – la scelta delle compagnie selezionate è stata difficile e impegnativa. La nostra chiamata alle arti per la nuova stagione ha suscitato una risposta elevatissima, che incoraggia e incentiva gli sforzi fatti in questi anni. Non solo ci fa capire, a livello generale, quanto ci sia bisogno di spazi per esprimersi, ma lo riteniamo il segno che il nostro lavoro è stato compreso e che esiste l’urgenza di ripartire dall’essenziale, percorrendo anche strade alternative come la nostra.”

Ad inaugurare la stagione sarà la compagnia Amaranta Teatro/ Orma Fluens con “Augenblick – L’istante del possibile” (Residenza 2014-15), primo esperimento in Italia di teatro immersivo costruito appositamente per gli spazi del Teatro Studio Uno che ha conquistato pubblico e critica lo scorso febbraio e che ritorna in scena dal 1 all’11 ottobre 2015. Un successo quello del “Progetto Residenze” che si rinnova per il quinto anno consecutivo e che vede protagonisti anche in questa stagione sei compagnie romane chiamate a realizzare il loro progetto site-specific.

Primo lavoro in residenza sarà “Echoes” della compagnia Marabutti in scena dall’12 al 22 Novembre con un’interessante analisi sull’uomo e le sue paure, in un faccia a faccia con se stesso dopo un’azione sconcertante di cui si è reso protagonista. In scena dal 10 al 20 dicembre il nuovo lavoro diSimone Giustinelli, Fuckin Idiot”, un’indagine complessa e originale sulle dinamiche con cui il Potere esercita la sua forza. Caterina Gramaglia dal 28 gennaio al 7 febbraio sarà in scena con “Trilogia – Omaggio a Giulietta Masina”, i suoi due successi “White Room” e “Le lacrime di Giulietta” insieme al nuovo atto unico “Kabala” che chiude un percorso ispirato dalla poetica Felliniana in cui l'artista e performer racconta anche se stessa. I Cavalieri Mascherati presentano dal 18 al 28 febbraio “Peter Pan Begins”, uno studio che gioca sul parallelismo tra le tre età, cercando di sviscerare i momenti chiave nella vita di un archetipo di uomo moderno. Dal 7 al 17 aprile protagonista la Compagnia Labit con “Nessuno ci Perdonerà”, un lavoro che prende spunto dal romanzo di Federigo Tozzi “Tre croci”, di cui rispecchia la trama e alcune fosche atmosfere, un requiem lento ma inesorabile, verso la sconfitta di tre generazioni. Alessandra Fallucchi, chiude il ciclo delle residenze con “Declinazioni d’amore”, in scena dal 28 aprile all’8 maggio con un’indagine sul significato dei sentimenti nella nostra epoca, non per trovare o dare risposte, ma per aprire le domande, ribaltarle, illuminarle, renderle vive come la vita.
Tante le altre proposte in stagione che spaziano dalla nuova drammaturgia, alla danza ai classici del teatro, portando in scena nuovi lavori e spettacoli già rodati della passata stagione tra cui “Tetro” produzione Natascha Von Braun dal 29 ottobre la 1 novembre; DoveComeQuando con “Il sogno di Gretel” dal 5 all’8 novembre; Il misterioso collettivo del Nano Egidio con “Batman Blus” dal 26 al 29 novembre; Matros con “Cute” dal 10 al 13 dicembre; “Antigone” di Matuta Teatro dal 17 al 20 dicembre; Venti Chiavi Teatro di Ferdinando Vaselli con “Lady Oscar” e Giorgia Mazzuccatocon “Viviamoci” dal 14 al 17 gennaio; Rosy Bonfiglio con “Storia di una capinera” dal 28 al 31 gennaio; “Avrei Voluto essere Pantani” con Davide Tassi dall’11 al 14 gennaio; Toy Boy” di Blu Teatro dal 10 al 13 marzo; “Sonòriter | Armònikem | Melòdikes | Rìtmiken | Formàtikon” di Francesco Leineri dal 31 marzo al 3 aprile; Maria Teresa Berardelli e Quattro Quinte con “3 Novembre” dal 21 al 24 aprile.
Non mancheranno anche quest’anno i Progetti Speciali con una proposta di spettacoli dal respiro internazionale. La compagnia Patas Arriba Teatro in collaborazione con l’istituto Polacco di Roma presenta dal al 17 gennaio “La casta morta – senza il potere si muore” testo di Adriano Marenco, soggetto di Luigi Marinelli e Michele Sganga. “La casta morta – senza il potere si muore” è entrata nel repertorio del Teatr Nowy W Krakowie, già rappresentata a Cracovia e pubblicata per la Lithos in italiano e polacco, andrà inoltre in scena in occasione del Congresso kantoriano “Kantor 100”.
Dal 3 al 20 marzo la Kyo Art Productions presenta in prima nazionale lo spettacolo campione d’incassi a Parigi con oltre 300 repliche “Il Colloquio” di Serge Da Silva, diretto in questo nuovo allestimento italiano da Virginia Acquagiovane regista che si divide tra Roma e Parigi. Una commedia brillante, semplice e attualissima che con ironia e leggerezza permette di ridere anche del più grande incubo dei nostri tempi: un colloquio di lavoro.

Seconda edizione per “Scene Under 25  - Non è un teatro per giovani" progetto che cerca di aprire un confronto tra le generazioni di artistiattraverso incontri e seminari con registi, attori, professionisti del settore e i giovani under 25 ai quali è dedicato un focus in stagione dal 12 al 29 maggio.

Novità di quest’anno è la collaborazione con “Carrozzerie n.o.t.” per il sostegno e la produzione di giovani compagnie indipendenti di talento. Uno spazio quello di via Panfilo Castaldi che per dichiarazione di intenti e progetti si sposa perfettamente con la politica del Teatro Studio Uno e che in questa stagione sperimenta una prima forma di cooperazione, promuovendo insieme “DU-ET” il nuovo lavoro del Collettivo Sch. Vincitori del Roma Fringe Festival 2015 con “FÄK FEK FIK” diretto da Dante Antonelli, il Collettivo Sch dopo un primo periodo ospiti di Carrozzerie n.o.t. grazie al bando “Odiolestate”, risiederà in prova al Teatro Studio Studio Uno nel mese di dicembre presentando la seconda fase di lavoro con un incontro informale il 23, per poi tornare a Carrozzerie n.o.t. per il debutto di “DU-ET” a fine gennaio 2016.

Prosegue la collaborazione con il Comitato di Quartiere di Torpignattara per la seconda edizione di #TuttoATorpigna, dopo il successo dello scorso anno, si rinnova l’idea di portare direttamente nelle piazze del quartiere una serie di eventi culturali per moltiplicare le occasioni d’incontrosvago edivertimento per il pubblico di Torpignattara.
Infine la stagione del Teatro Ragazzi, immancabile appuntamento mensile del sabato pomeriggio dedicato ai più piccoli e tutta a tutta famiglia che quest’anno sarà animato dalle compagnie: Il misterioso collettivo del Nano Egidio, Teatro dei Dis-occupati, Divisoperzero, AlbAli e Karibù Teatro.
                        

SALA TEATRO/SALA SPECCHI 2015-2016

1-18 OTTOBRE
Amaranta/Orma Fluens
AUGENBLICK –l’istante del possibile –
Regia Riccardo Brunetti

SALA TEATRO
29 OTTOBRE-1 NOVEMBRE
Natascha Von Braun
TETRO –#Batman/#Joker/#Leopardi/#Laing
Regia Antonio Sinisi – Con Gabriele Linari

SALA SPECCHI
29 OTTOBRE-1 NOVEMBRE
Hearts
PROMEMORIA – Monologo per persona sola
Di e con Gloria Gulino

SALA TEATRO
5-8 NOVEMBRE
DoveComeQuando
IL SOGNO DI GRETEL
Regia Pietro Dattola – Con Flavia Germana De Lipsis, Marcello Paesano, Letizia Barone Ricciardelli

SALA SPECCHI
5-8 NOVEMBRE
Karibù Teatro
ROSALINA
Di e con Maria Assunta Salvatore

SALA TEATRO
12-22 NOVEMBRE
I Marabutti
ECHOES
Regia Stefano Patti – Con Fabrizio Milano, Stefano Patti



SALA SPECCHI
12-15 NOVEMBRE
RAGAZZA IN ERBA
Regia Loris Di Pasquale – Con Fabrizio Alessia Bellotto

SALA SPECCHI
19-22 NOVEMBRE
VALLI A PRENDERE
Di e con Giovan Bartolo Botta

SALA TEATRO
26-29 NOVEMBRE
Il Nano Egidio
BATMAN BLUES
Regia Il Nano Egidio – Con Marco Ceccotti, Simona Oppedisano, Francesco Picciotti

SALA SPECCHI
26-29 NOVEMBRE
Biberkoff
CON ARIDO AMORE – Piero Gobetti
Regia Francesca Guercio – Con Claudio Di Loreto

SALA TEATRO
3-6 DICEMBRE
Upnos
ASSOLUTAMENTE DELIZIOSE
Regia Emiliano Russo – Con Flaminia Cuzzoli, Ottavia Orticello

SALA SPECCHI
3-6 DICEMBRE
LunAria
FINALMENTE SOLA
Di e con Paola Giglio

SALA TEATRO
10-20 DICEMBRE
FUCKIN’IDIOT
Regia Simone Giustinelli – Con Federico Cianciaruso – Video Cristiano Di Nicola

SALA SPECCHI
10-13 DICEMBRE
Compagnia Matroos
CUTE
Di e con Lisa Rosamilia

SALA SPECCHI
17-20 DICEMBRE
Matuta Teatro
ANTIGONE
Di e con Julia Borretti e Titta Ceccano

SALA TEATRO
7-17 GENNAIO
Patas Arriba Teatro
LA CASTA MORTA
Regia Simone Fraschetti – Con Raffaele Balzano, Marco Bilanzone, Valentina Conti, Francesca Romana Nascè, Mersia Valente, Marco Zordan

SALA SPECCHI
7-10 GENNAIO
BEATS ME (BOH)
Regia Gabriele Linari – Con Francesco Andolfi e Giulia Bisinella

SALA SPECCHI
14-17 GENNAIO
Venti Chiavi Teatro
LADY OSCAR
Regia Ferdinando Vaselli – Con Alessia Berardi e Riccardo Floris

SALA SPECCHI
21-24 GENNAIO
VIVIAMOCI
Di e con Giorgia Gigia Mazzuccato

SALA TEATRO
28 GENNAIO-7 FEBBRAIO
TRILOGIA –White Room, Le lacrime di Giulietta, Kabala-
Di e con Caterina Gramaglia

SALA SPECCHI
28-31  GENNAIO
STORIA DI UNA CAPINERA
Di e con Rosy Bonfiglio

SALA SPECCHI
4-7 FEBBRAIO
Compagnia Matroos
CHORISIA
Di e con Lisa Rosamilia

SALA TEATRO
11-14  FEBBRAIO
IL CALAPRANZI
Regia Giuseppe Mortelliti – Con Giuseppe Mortelliti e Sergio Brenna

SALA SPECCHI
11-14 FEBBRAIO
Rapsodie
AVREI VOLUTO ESSERE PANTANI
Regia Francesca Rizzi – Con  Davide Tassi

SALA TEATRO
18-28 FEBBRAIO
Compagnia  Cavalieri mascherati
PETER PAN BEGINS
Di e con Alessandro De Feo, Matteo Cirillo, Tiziano Caputo

SALA SPECCHI
18-21 FEBBRAIO
KIRKOS KIRKES KIRKE
Di e con Rosaria Iovine

SALA SPECCHI
25-28 FEBBRAIO
UN TRANQUILLO WEEK-END DI COMPLOTTO
Di e con Daniele Fabbri

SALA TEATRO
3-20 MARZO
Kyo art
IL COLLOQUIO
Regia Virginia Acqua – Con Tommaso Arnaldi, Luca Basile, Ermenegildo Marciante

SALA SPECCHI
3-6 MARZO
L'UNA DELL'ALTRA
Regia Valentina D'Andrea – Con Valentina D'Andrea e Flavia Germana De Lipsis

SALA SPECCHI
10-13 MARZO
Blu Teatro
TOY BOY
Regia Massimo Odierna

SALA SPECCHI
17-20 MARZO
Semintesta Teatro
MY GENERATION
Di e con Matteo Davide

SALA TEATRO
31 MARZO-3 APRILE
SONORITER|ARMONIKEM|MELODIKES|RITMIKEN|FORMATIKON
Di e con Francesco Leineri

SALA SPECCHI
31 MARZO-3 APRILE
L'ORGASMO DI CRISTO
Di e con Simone Castano

SALA TEATRO
7-17 APRILE
Compagnia  LABit
NESSUNO CI PERDONERA’
Regia Gabriele Linari – Con Guglielmo Poggi, Alessandro Porcu, Matteo Quinzi

SALA SPECCHI
7-10 APRILE
  Teatro Cargo
LA STREGA
Regia Laura Sicignano –  con Fiammetta Bellone

SALA SPECCHI
14-17 APRILE
IN FOLLE
Regia Lorenzo Misuraca – Con ErmenegiLdo Marciante

SALA TEATRO
21-24 APRILE
Un rigo si e uno no
CON LA BOCCA PIENA DI SPILLE
Regia Raffaele Balzano – Con Marco Zordan

SALA SPECCHI
21-24 APRILE
  Quattro quinte
3 NOVEMBRE
Regia Camilla Brison, con Irene Lamponi

SALA TEATRO
28 APRILE-8 MAGGIO
Il Carro dell’orsa
DECLINAZIONI D’AMORE
Di Alessandra Fallucchi

SALA SPECCHI
28 APRILE-1 MAGGIO
DONNE D'ACQUA DOLCE
Di e con Viviana Alteri e Elisabetta Mandalari

SALA SPECCHI
5-8 MAGGIO
RADIO LOVE TEST
Di Andrea Ciommiento, Enoch Marrella, Anna Elena Pepe

SALA TEATRO
12-15 MAGGIO
TI STAVO ASPETTANDO
Regia Laura Nardinocchi – Con Chiara De Concilio, Claudia Guidi, Ilaria Orlando, Leonardo Bianchi,  Livio Berardi, Nicole Petruzza

SALA SPECCHI
12-15 MAGGIO #Under 25
SORELLE
Di e con Lucia Rea e Marta Salandri

SALA TEATRO
19-22 MAGGIO
Patrie Verticali
IO, L’UNA
Di e con Luisa Banfi, Clara Morlino, Giuditta Pascucci, Giulia Sucapane

SALA SPECCHI
19-22 MAGGIO #Under 25
OPZIONE SMART
Di Carlo Galiero

SALA TEATRO
26-29 MAGGIO
GUARDATE IL PAZZO
Regia Luca Pastore

SALA SPECCHI
26-29 MAGGIO #Under 25
FIN.
di e con Alessandro Businaro e Barbara Venturato

SALA TEATRO
2-5 GIUGNO
Brema81
GLI SCARTI DEL CANARO – Tranci di teatro
Di e con Adriano Marenco, Raffaele Balzano, Valentina Conti, Francesca Romana Nascè, Daniele Casolino, Alessandra Caputo, Marco Bilanzone, Flora Contoli, Rodolfo Valentino Puccio

SALA SPECCHI
2-5 GIUGNO
Terre Vivaci
DIARIO ELETTORALE
di e con Mario Migliucci

SALA SPECCHI
9-12 GIUGNO
Odysseia Teatro
TI MALEDICO

IL FOLLE VOLO CONTINUA... STAGIONE TEATRALE 2015/2016


    IL FOLLE VOLO CONTINUA…
Stagione teatrale 2015/2016

Il Folle Volo Continua, questo è il tema scelto per la nuova stagione artistica 2015/2016 dell’Argot Studio. Un ponte con la scorsa stagione - Il Folle Volo - che annunciava un nuovo percorso artistico e progettuale legato all’anniversario dei trent’anni di attività dello storico spazio di Trastevere, ancora oggi uno dei luoghi più importanti per la diffusione del contemporaneo. Nato nel 1984 sotto la direzione artistica di Maurizio Panici, ideatore e fondatore, affiancato da altri due importanti soci fondatori, Marco Delogu e Sergio Colabona, dal 2008 la gestione dello spazio è affidata alla nuova direzione artistica Francesco Frangipane e Tiziano Panici, affiancati per un breve periodo dal regista Francesco Giuffrè.

Anche quest’anno Argot Studio costruisce la sua programmazione sulla nuova drammaturgia nazionale e internazionale riconfermando la forte attenzione per le nuove leve di attori che ogni anno contribuiscono a cambiare e rinnovare il modo di fare teatro.

Saranno in tutto dieci gli spettacoli di lunga tenitura che guideranno la programmazione dell’Argot Studio, tra questi quattro novità assolute e cinque produzioni Argot. Due le rassegne teatrali, La Scena Sensibile, storica rassegna rivolta alla scena femminile curata da Serena Grandicelli e Dominio Pubblico Officine – La città agli Under 25, dedicata alle giovani generazioni; iniziativa nata all’interno del progetto di stagione congiunta Dominio Pubblico in collaborazione con il Teatro dell’Orologio di Roma.

Si inizia ufficialmente il 6 ottobre 2015 alle ore 21.00 con EFFIMERA, testo inedito di Stefano Benni produzione Argot interpretato dalla giovanissima Dacia D’Acunto, in scena fino al 18 di ottobre. Si prosegue con NOVE, testo mai rappresentato di Edoardo Erba che ha debuttato questa estate nella prestigiosa vetrina del Todi Festival 2015. Gli interpreti Massimiliano Franciosa e Claudia Crisafio, diretti dal regista Mauro Avogadro, saranno in scena dal 10 al 29 novembre.  

Nel mese di dicembre e di febbraio è il momento di altre due nuove produzioni Argot che portano la firma di Giampiero Rappa, come regista nello spettacolo ALBANIA CASA MIA in programma dall’1 al 13 dicembre scritto dal giovane autore albanese Aleksandros Memetaj, e come autore di NESSUN LUOGO È LONTANO (debutto nazionale) in scena dal 2 al 21 febbraio 2016.

Durante le feste natalizie all’Argot Studio saranno protagonisti tre spettacoli dedicati a un pubblico di tutte le età e per questo presentati anche in matinée e pomeridiana: dal 21 fino alla mattina della vigilia del 24 dicembre il CANTO DI NATALE di Charles Dickens, ormai storica produzione di Argot per la regia di Tiziano Panici, ripreso per il quinto anno consecutivo e per la prima volta a Roma. Seguono due progetti firmati da Giovanna Mori: lo storico MI LASCIO, scritto con la collaborazione del drammaturgo Jean-Claude Carriere per la regia di Maurizio Panici in scena dal 27 al 31 dicembre. Per la serata di capodanno, replica straordinaria accompagnata da molte sorprese.
Per finire dal 7 al 10 gennaio 2016 ospiteremo una residenza creativa dello spettacolo PREGO, vincitore della IV edizione del PREMIO FEDERGAT I TEARI DEL SACRO di cui Giovanna Mori è sia interprete che autrice.

Continua inoltre la fruttuosa collaborazione con il gruppo Uffici Teatrali, ensamble artistico riconosciuto e in residenza stabile presso l’Argot Studio di cui fanno parte Pier Giorgio Bellocchio, Massimiliano Benvenuto, Vincenzo De Michele, Beppe Filipponio, Francesco Frangipane, Filippo Gili, Arcangelo Iannace, Omar Sandrini, Vanessa Scalera. Dal 12 al 24 gennaio 2016 presenteranno ANGELI di Filippo Gili, che ne firma anche la regia. In scena Arcangelo Iannace e Pier Giorgio Bellocchio.

A seguire un omaggio al grande artista Carmelo Bene, firmato da una delle sue più storiche collaboratrici, Stefania De Santis che per l’occasione porta in scena AMLETO-QUALIS ARTIFEX PEREO! dalla penna di Jules Lafourge. In scena dal 1 al 13 marzo con due giovani interpreti d’eccezione: Luca Micheletti e Eva Riccobono.

Ancora Uffici Teatrali presenterà una nuova fase del progetto SISTEMA CHECOV che ha ottenuto grande riscontro di critica e pubblico nella passata stagione. Dal 22 marzo al 17 aprile si alterneranno sul palco la ripresa di Tre Sorelle e la nuova rilettura di Zio Vanja.

Chiude la stagione Elena Arvigo con lo spettacolo DONNA NON RIEDUCABILE di Stefano Massini, ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja.

In dieci mesi ospiteremo più di cinquanta gruppi artistici. In contemporanea mondiale festeggeremo inoltre i 400 anni dalla scomparsa di Shakespeare. Lo faremo con un festival internazionale dal titolo Shakespeare Re-Loaded in collaborazione con Sycamore T Company, Cantina Shakespeare, Kit Theatre.  Dal 19 aprile al 2 maggio il bardo sarà celebrato attraverso sei riscritture di grandi classici firmate da altrettanti giovani autori europei e internazionali da Amleto, passando per Il Mercante di Venezia, Romeo e Giulietta, il Machbeth, l’Otello e la Tempesta. Ospiti d’eccezione la Bedlam Theatre Company di New York in Italia grazie alla collaborazione con Keiros Italy Theatre Company e In Scena! Italian Theatre Festival NY.

All’interno della ricca stagione di Argot Studio non mancano laboratori e progetti speciali.

Per la sezione ARGOTLAB ricordiamo il laboratorio di scrittura a cura di Stefano Benni, il laboratorio di scrittura creativa e drammaturgica di Filippo Gili, il laboratorio di scrittura critica a cura di Teatro e Critica Lab e infine CinemArgot, workshop intensivi per registi e attori professionisti condotti da Edoardo Leo, Massimiliano Bruno e Rolando Ravello, ideato da Francesco Frangipane e Massimiliano Franciosa.


Per ARGOTPROJECT: Free Music Factory, progetto musicale curato dal musicista Francesco Leineri che riunisce in questo contenitore sei musicisti di prim’ordine, provenienti da diverse parti d’Italia, di solida formazione accademica in una vera e propria officina musicale riunendo insieme i più diversi linguaggi musicali, dal free jazz al math rock, dai canti popolari al minimalismo.
In ultimo Incontra il tuo autore format dedicato agli autori e al loro pubblico. Una volta al mese, all’ora del tramonto, nell’accogliente foyer dell’Argot Studio, gli autori di questa stagione incontrano il pubblico per raccontarsi e raccontare la propria poetica in una chiave del tutto nuova.

Da quest’anno, in occasione dei trent’anni di attività le due strutture Argot Produzioni e Argot Studio annunciano alla città un evento importante; due entità si fondono per ripartire insieme: “dopo cinque anni di Teatro Stabile di Innovazione ad Orvieto l’Argot torna a riunirsi nella sede storica di Argot Studio. Argot Produzioni e Argot Studio diventano di fatto una realtà stabile nella città di Roma con un nuovo meccanismo produttivo e un nuovo pensiero; per un teatro di ricerca teso al rinnovamento dei linguaggi e della scena teatrale contemporanea italiana. Dopo grandi riconoscimenti vissuti non come punto di arrivo ma come una ripartenza.
Ripartire significa lavorare insieme al nuovo patto generazionale che vede saldarsi due strutture all’interno di un progetto unico, comune, condiviso”.                        
Maurizio Panici

Un stagione quasi stabile..
Nel mezzo del cammin di nostra vita.  Ecco dove ci troviamo ora.
E aveva ragione il buon Dante Alighieri: oggi questo luogo dell’anima appare oscuro e intricato, pieno di deviazioni e scelte da prendere.
Il mondo in cui viviamo sembra essere un eterno presente in cui sembra difficile rintracciare una possibilità di futuro. A fare da scenario a questa commedia, una città anch’essa eterna: eternamente rinviata, eternamente stanca e corrotta, eternamente potente e immobile. Eppure in mezzo al suo frastuono, al suo traffico, alla sua fretta si muovono e si trasformano negli anni le identità dei luoghi, specie quelli dove si fa spettacolo, dove si celebra l’arte. L’Argot, nel suo continuo mutare, nel suo non essere mai stabile, ha attraversato tre generazioni e approda oggi alla sua trentesima stagione proponendo un ulteriore cambiamento: presenta un cartellone ‘fuori misura’ con otto titoli di lunga tenitura. Quasi tutti testi inediti firmati da alcuni degli autori più importanti della scena italiana: Benni, Massini, Erba, Rappa, Gili. Come sempre portati in scena da interpreti eccellenti o da giovani talenti emergenti. Quattro di questi titoli sono produzioni Argot e questo dato indica una precisa scelta, ovvero di tornare ad essere un luogo di produzione oltre che di sperimentazione.
Oltre ad essere una casa accogliente per gli artisti, Argot potrebbe tornare ad essere una stazione importante da cui partono grandi progetti, come in passato, destinati ad essere il teatro del futuro. Oltre a questo si rinnovano percorsi e collaborazioni importanti, come Dominio Pubblico o la Scena Sensibile. Si inaugurano nuove vetrine di respiro internazionale - è il caso del progetto Shakespeare Re-Loaded - e allo stesso tempo si aprono le porte a progetti residenti come per l’orchestra Free Music Factory o per l’ensamble Uffici Teatrali.
Tutto questo è stato possibile negli anni solo grazie alla passione e alla dedizione di tutti i collaboratori che hanno fatto di questo luogo una casa e oggi è ancora possibile grazie ad un nuovo staff che sa gestire e tenere in ordine questa casa: la ama e la abita tutti i giorni tenendola aperta per ogni spettatore, cittadino, straniero che citofonerà al n°27 di via Natale del Grande.
Oggi questo viaggio sembra più che mai sensato e resta una realtà concreta, un fatto tangibile che in una piccola stanza nascosta in un cortile di Trastevere, passino ogni anno più di 10.000 persone.
Per questo continueremo sulla strada che abbiamo intrapreso, continuando a sostenere il nostro ruolo in questa comedìa, che forse oggi ha poco di divino ma ancora troppo di umano. Il folle volo continua...


La direzione artistica
follevolo

STAGIONE

6 | 18 OTTOBRE 2015
ARGOT PRODUZIONI
EFFIMERA
di Stefano Benni
con Dacia D’Acunto
scene e costumi Pietro Perotti
regia Stefano Benni e Viviana Dominici

Ha delle meravigliose ali, ma deve ancora imparare a volare. È una farfalla, o forse una giovane fata, o una strega, o una ragazza come tante. Buttata nel bosco del mondo. Sapendo che la sua vita sarà breve, e che bisogna goderne ogni attimo, in bilico tra l’ironia e la paura.                                                        (Stefano Benni)
Un monologo inedito di Stefano Benni con Dacia D’Acunto e i costumi di Pietro Perotti, una riflessione profonda e ironica sul tema dell’apparire.
[durata: 1h e 15 min.]
Stefano Benni: Scrittore. Giornalista. Poeta. Umorista. Attore. Ha pubblicato una ventina di libri molti dei quali sono stati tra i grandi best-seller degli ultimi anni. Benni è un autore poliedrico e tra i suoi scritti troviamo romanzi, racconti, poesie come anche drammaturgie, articoli di vario genere e ancora scritti di diversa natura e disegni. Soprannominato Lupo perché da piccolo, non riuscendo a dormire, usciva di soppiatto, la notte con i suoi  cani, per la montagna. Debutta nel 2012 nella regia teatrale con Le Beatrici, liberamente tratto dal suo testo e presentato al Festival di Spoleto. Ha portato in scena Lolita, La Terra Desolata di Eliot, Poe e ha lavorato con moltissimi musicisti jazz e classici.
10 | 29 NOVEMBRE 2015
COMPAGNIA UMBERTO ORSINI
NOVE
di Edoardo Erba
con Massimiliano Franciosa e Claudia Crisafio
regia Mauro Avogadro

Lo spettacolo si compone di nove frammenti. Non sono sketch o schizzi, sono invece commedie  concentrate in dieci minuti. In poche battute, dopo aver delineato nitidamente i personaggi, l'autore tira dritto al punto di svolta, al colpo di scena. I temi e i soggetti delle scene sono diversi, ma lo stile è comune: l'autore parte da situazioni quotidiane, concrete, molto riconoscibili e "flettendo" la realtà fa decollare la vicenda, che in pochi minuti sconfina nel surreale. L'abilità della scrittura sta tutta nella rapidità della costruzione:  nessun  mattone  è  sprecato,  e  ogni  dettaglio ha  una  doppia lettura, che si rivela appieno solo nel finale.
[durata: 1 h e 20 min.]
Edoardo Erba è nato a Pavia, si è formato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e vive a Roma. Maratona di New York è il titolo più conosciuto fra i suoi scritti teatrali insieme a Muratori e Margherita e il Gallo. Maratona è stata tradotta in diciassette lingue, pubblicata in otto e rappresentata in tutto il mondo. Muratori è un cult alla tredicesima stagione di repliche. Margarita e il gallo è stata presantata nei maggiori teatri italiani. E’ docente di Scrittura per la Scena all’Università di Pavia e patron per l’Italia al Theatre Biennial of Staatstheater Wiesbaden.                  È considerato tra i talenti più brillanti della sua generazione. Nelle sue trame si intrecciano tutte le sfumature, dal giallo alla vena comica della commedia.
(Dizionario dello spettacolo del 900 - Baldini e Castoldi, 1998).

1 | 13 DICEMBRE 2015
ARGOT PRODUZIONI
ALBANIA CASA MIA
di e con Aleksandros Memetaj
regia Giampiero Rappa  
aiuto regia Alberto Basaluzzo                                                                                                                                                                                                

25 febbraio 1991, Albania. Il regime comunista che per 40 anni aveva controllato e limitato la libertà dei cittadini albanesi è ormai collassato. Il malcontento del popolo si esprime in sanguinose manifestazioni, in sabotaggi, criminalità. Il centro della violenza si stabilisce a Nord, in Kosovo, ma si espande come un cancro in tutta la nazione e raggiunge le città principali di Tirana, Durazzo e Valona. In questo scenario il presidente Ramiz Alia riapre i confini dello Stato e permette l'espatrio. Migliaia di persone cercano in qualsiasi modo di scappare verso il mondo occidentale partendo dai porti di Valona e Durazzo con navi, pescherecci e gommoni diretti verso l’Italia. Tra questi c'è anche Alexander Toto, uomo di 30 anni che scappa da Valona a bordo del peschereccio "Mirdita" (Buon giorno) e giunge a Brindisi. In quel peschereccio c'è anche Aleksandros Memetaj, bimbo di 6 mesi. Albania casa mia è la storia di un figlio che crescerà lontano dalla sua terra natia, in Veneto, luogo che negli anni non gli darà mai un pieno senso di appartenenza.
[durata 1 h]
Aleksandros Memetaj attore e autore. Nasce il 19-6-1991 a Valona (Albania). A soli 6 mesi viene portato in Italia, in provincia di Venezia. Dopo aver conseguito il diploma frequenta inizialmente la Facoltà di Filosofia dell’ "Università degli studi di Padova". Dal 2011 al 2014 frequenta l’Accademia di recitazione "Fondamenta". Non appena esce dall'Accademia sono tre gli incontri che gli permettono lo slancio nel mondo dello spettacolo: primo in ordine di tempo è l'incontro con l'agente Flavia Benedetto che lo inserisce nel suo entourage (Film Studio Effe). Poi l'ingresso nella compagnia Nogu Teatro di Roma. Infine sancisce il sodalizio con Giampiero Rappa, conosciuto durante l'ultimo anno di accademia, con il quale cura il progetto "Albania casa mia", come autore e attore, affidandogli la regia.

21 | 24 dicembre 2015
ARGOT PRODUZIONI
A CHRISTMAS CAROL
CANTO DI NATALE
di Charles Dickens
traduzione e adattamento teatrale di Tiziano Panici e Alice Spisa
regia Tiziano Panici
con Renato Campese, Emanuele Avallone, Rosa Diletta Rossi,
Daniele Spadaro, Eugenio Di Vito
musiche originali Gabriele Rendina
Canto di Natale è una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens. Una favola sull’importanza del Natale e sulla riscoperta dei sentimenti. Charles Dickens scrisse quest’opera col desiderio di coinvolgere grandi e bambini attraverso una favola, cercando di risvegliare sentimenti puri come l’amore e la tolleranza, il rispetto per gli altri e la capacità di apprezzare le piccole cose della vita. A Christmas carol per la regia di Tiziano Panici, ripercorre attraverso la messa in scena il medesimo stile letterario di Dickens, un linguaggio immediatamente teatrale che mantiene sul suo pubblico una presa emotiva ininterrotta.
[durata 1h e 15min]
Tiziano Panici giovane regista e interprete, nato a Roma nel 1985. Dedica molte delle sue prime messe in scena alla nuova drammaturgia italiana e straniera. Dal 2010 è responsabile della direzione artistica del teatro Argot Studio di Roma. Nel 2013, condivide la direzione artistica del progetto Dominio Pubblico: una speciale programmazione artistica che ha come principale obbiettivo quello di diffondere e promuovere le arti sceniche contemporanee e di implementare il coinvolgimento di un pubblico attivo all'interno del progetto stesso.
28 | 31 dicembre 2015
ARGOT PRODUZIONI
MI LASCIO
di Giovanna Mori e Rosa Mascipinto
con la collaborazione di Jean-Claude Carrière
regia Maurizio Panici
produzione Argot Produzioni

Uno spettacolo tenero, crudele, sentimentale e feroce. È il bisogno di tutti di prendere una pausa, un respiro per uscire fuori dai meccanismi di un quotidiano che sempre più ci soffoca con i suoi ritmi insostenibili e con competizioni sfibranti. Lo spettacolo è anche un veloce esercizio fonetico, ci ricorda il migliore Raymond Queneau di “Esercizi di stile”. Mi lascio è anche il racconto della protagonista in cerca di un possibile incontro con un lui che fatica a trovare la propria identità. È una storia che ci riguarda tutti, resa con semplice virtuosismo da Giovanna Mori. Lo spazio è un luogo altro, una pista circense dove poesia e humor offrono un diverso punto di vista della realtà.
[durata 1h]                        
Giovanna Mori attrice e autrice per il teatro e per il cinema. Nata in Austria da una famiglia di musicisti, studia a Parigi. Ecole du Cirque e all’Ecole J. Lecoq. Da fine anni ’80 al 2000 è parte insieme a Rosa Masciopinto  del duo Opera Comique. Lo spettacolo Prego da lei scritto e interpretato vince il Premio Federgat 2015. Dal 2000 è docente e co/direttrice della scuola del Teatro di Anghiari (Arezzo). Tiene regolarmente seminari presso l’Università di Nantes, Central Saint Martins College of Art and Design London, Wansee Forum Berlino, San Pietroburgo, Torino, (master teatro sociale 2011/ 2013), Roma,  Aosta,  Roma, Anghiari. Dal 2000 oltre che per il teatro scrive sceneggiature per il cinema: Riprendimi di Anna Negri, Italian movie di Matteo Pellegrini Leone nel basilico di Leone Pompucci.
7 | 10 gennaio 2016
TEATRO DI ANGHIARI
PREGO residenza creativa
di e con Giovanna Mori
luci Gianfranco Lucchino
costume  Anna Lenti
scelte  musicali Leone Pompucci
tutor Giorgio Testa
produzione Compagnia Teatro di Anghiari
spettacolo vincitore della IV edizione del Premio Federgat | Teatri del sacro

Quattro giorni di residenza creativa intorno allo spettacolo Prego, vincitore della IV edizione del Premio Federgat | Teatri del Sacro. Prego è la storia dell’incontro tra una donna e una gallina. La donna capisce quello che la gallina dice. Non ci  può credere. La donna e la gallina si mettono a parlare. Escono. Camminano insieme. E quando la donna chiede alla gallina: “Tu che di sicuro sai chi è nato prima tra l’uovo e la gallina e che quindi conosci il mistero, dimmelo per favore, ne ho bisogno”. E la gallina dice: “Zitta e ascolta”.
[durata 1 h]
Giovanna Mori attrice e autrice per il teatro e per il cinema. Nata in Austria da una famiglia di musicisti, studia a Parigi. Ecole du Cirque e all’ Ecole J. Lecoq. Da fine anni ’80 al 2000 è parte insieme a Rosa Masciopinto  del duo Opera Comique. Lo spettacolo Prego da lei scritto e interpretato vince il Premio Federgat 2015. Dal 2000 è docente e co/direttrice della scuola del Teatro di Anghiari (Arezzo).Tiene regolarmente seminari presso l’Università di Nantes, Central Saint Martins College of Art and Design London, Wansee Forum Berlino, San Pietroburgo, Torino, (master teatro sociale 2011/ 2013), Roma,  Aosta,  Roma, Anghiari. Dal 2000 oltre che per il teatro scrive sceneggiature per il cinema: Riprendimi di Anna Negri, Italian movie di Matteo Pellegrini Leone nel basilico di Leone Pompucci.




12 | 24 gennaio 2016
UFFICI TEATRALI
ANGELI
di Filippo Gili
con Pier Giorgio Bellocchio, Arcangelo Iannace
regia Filippo Gili
un progetto di Uffici Teatrali
E se essere uno dei pochi uomini nella storia ad avere l’impressionante privilegio di stare accanto a un vicario di Dio rappresentasse il più beffardo degli eventi? Se quest’ala di Dio venuta dall’alto per rendere felice un uomo si dimenticasse, al dunque, la formula della felicità? Due attori, una mise en scene giocata su uno spazio che sarà la stramba casa intorno alla quale, disseminati, “invisibili”, gli spettatori si ritroveranno a spiare, da dentro, come fantasmi silenziosi, la strana vicenda dell’apparente fortuna di Angelo Colautti, e di questo sprovvedutissimo, incauto, disgraziato angelo.
[durata 1h e 30 min.]
Filippo Gili diplomato come attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma. Ha recitato diretto da Luca Ronconi in “Besucher” di B. Strauss, ‘Gli ultimi giorni dell’umanità’ di K. Kraus, “La pazza di Chaillot” di J. Giradoux, ‘Misura per misura’ di W. Shakespeare, “Sturm und drang” di F. Von Klinger. Ha diretto i lungometraggi “Casa di Bambola”, “Prima di andar via”, “L'ultimo raggio di luce”, ed è in fase di montaggio “Il gabbiano”. Ha firmato le recenti regie di “Porte chiuse”, da Sartre, “Spettri”, da Ibsen, “Oreste” da Euripide/Bellocchio scritto a quattro mani con Marco Bellocchio. All'interno della stagione #Argot30 con la compagnia Uffici Teatrali ha messo in scena “Sistema Cechov: Tre sorelle | Il Gabbiano”. Tratta da una messa in scena di Francesco Frangipane, una nuova versione del suo “Prima di andar via” è stata girata (e presto sarà in uscita al cinema) da Michele Placido.
2 | 21 febbraio 2016
ARGOT PRODUZIONI
NESSUN LUOGO È LONTANO
scritto e diretto da Giampiero Rappa
con Valentina Cenni, Totò Onnis, Giuseppe Tantillo
aiuto regia Alberto Basaluzzo                                                                                             
musiche Stefano Bollani
Una baita sperduta tra le montagne. Una ragazza giovane e misteriosa affronta un lungo viaggio per entrare in contatto con Mario, uomo di mezza età, burbero e cinico che da tre anni ha chiuso ogni rapporto con il mondo. Che cosa vuole ottenere la ragazza da lui? E che cosa cerca e nasconde Ronny, il giovanissimo e irruento nipote di Mario che a sorpresa e con entusiasmo torna a trovarlo dopo tanto tempo? Perché l’entusiasmo si trasforma a poco a poco in rabbia e rancore?  Riuscirà l’uomo a difendere la sua baita dall’intrusione dei due ragazzi? O forse è proprio quell’intrusione che sta attendendo da tempo senza saperlo? Mistero, leggerezza, silenzi, ritmi serrati, colpi di scena e comicità in un testo che parla di orgoglio, conflitti tra genitori e figli, amore, perdono.
[1h e 30 min.]
Giampiero Rappa autore e regista, docente di recitazione. Nato a Genova nel 1973, frequenta nel 1994 la Scuola di Recitazione del Teatro dello Stabile di Genova. Il suo primo lavoro, “Gabriele”, scritto con Fausto Paravidino vincitore della Terza Rassegna di Drammaturgia Emergente, nel 2005 è Finalista ai Premi Olimpici del Teatro dell’ ETI come novità italiana. Ha scritto inoltre i testi “Zenit” (con Barbara Petrini), “Tutta colpa di cupido” (scritto con Lello Arena e Fausto Paravidino), “Il Riscatto”, “Prenditi cura di me” (vincitore del Premio Enrico Maria Salerno per la Drammaturgia Europea - XIII Edizione), la commedia “Sogno d’amore” ed infine “Il coraggio di Adele”. I suoi testi sono stati tradotti in sei lingue. Ha diretto “Gabriele”, “Zenit”, “Il riscatto”, “Sogno d’amore”, “Prenditi cura di me”, “Il coraggio di Adele”, “La macchina dei desideri”, “Adele’s Heart”  per il Fringe Festival di Edimburgo, “Mr.Placebo” di Isabel Wright e “A Slow air” di David Harrower.

1 | 13 marzo 2016
STEFANIA DE SANTIS
QUALIS ARTIFEX PEREO!
da Jules Laforgue
un progetto di Stefania De Santis e Luca Micheletti
con Luca Micheletti e Eva Riccobono
regia Stefania De Santis

Nell’Amleto di Laforgue (divenuto un testo cardine del teatro contemporaneo grazie alle plurime reinvenzioni di Carmelo Bene) l’originale di Shakespeare viene riattraversato come un rebus e assume la forma d’una piccola “moralità leggendaria”. L’enigma, celato sotto il velo della parodia, è quello contraddittorio della sottrazione di sé: tema “amletico” e “teatrale” insieme, che induce a riflettere tanto sulle forme dell’essere attore, quanto sullo stigma del “sapere” (Amleto è chiamato al sapere “senza essere nato per questo”). Amleto attraversa la psicosi della pietà filiale (che lo indurrebbe all’azione) ma il suo vero dramma, in Laforgue, non è quello di agire, ma quello di recitare bene, alla ricerca dello spazio più congeniale per farlo: la corte di Elsinor, infatti, annoia tremendamente il principe in cerca d’evasione dalla “camera della tortura delle parole”.
durata [1 h e 15 min.]
Stefania De Santis attrice/casting/regista/acting-coach. Studia a Roma dal 1977 al 1980 alla scuola di mimo di Angelo Corti e Marise Flach. Nel 1980 si trasferisce a Parigi e frequenta la scuola Internazionale di Teatro di Jacques Lecoq. Studia danza contemporanea (con insegnanti quali Gillian Hobart, Bob Curtis, Roberta Garrison) e segue stages con diversi artisti e compagnie teatrali (Maria Fux, Michiko Hirayama, Philippe Gaulier, l’Odin Teatret). Collabora come attrice, drammaturga, aiuto regia e casting con alcuni dei più grandi artisti e intellettuali italiani, Carmelo Bene, Marco Travaglio, Filippo Timi, Marco Bellocchio, Anna Negri, Wilma Labate, Paolo Franchi, Abel Ferrara, Michele Placido, Fausto Brizzi, Antonietta De Lillo, Angelo Antonucci, Carlo Mazzacurati, Stefano Grossi, Gianluca Fumagalli.
22 marzo | 17 aprile 2016
UFFICI TEATRALI
SISTEMA CECHOV: TRE SORELLE, ZIO VANJA
di Anton Cechov
un progetto di Uffici Teatrali
regia Filippo Gili

Unire Zio Vanja alle Tre sorelle, significa pescare dal mazzo inesauribile di Cechov altri quattro jolly da infilare in un ecosistema identico a quello di casa Prozorov. Più che mai, anche qui, il Tempo come Chrono, che scardina goccia dopo goccia le aspettative di realizzazione, soffoca il Tempo come Kairos, confonde le topiche della vita in attimi qualsiasi, le annichilisce e le fa fuggire lasciando in una perenne stazione i viaggiatori. E in Zio Vanja, particolarmente, è il fuoco massimo di questa confusione, sì, ma soprattutto il luogo massimo di un perché non fatale, ma vile, di quella fuga mancata, di quel rimanere a terra col peso di eternare non un senso, una ragione, una individualità, ma il punto interrogativo dietro a tutto questo.
[durata spettacoli: 2 h]   
Filippo Gili diplomato come attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma. Ha recitato diretto da Luca Ronconi in “Besucher” di B. Strauss, ‘Gli ultimi giorni dell’umanità’ di K. Kraus, “La pazza di Chaillot” di J. Giradoux, ‘Misura per misura’ di W. Shakespeare, “Sturm und drang” di F. Von Klinger. Ha diretto i lungometraggi “Casa di Bambola”, “Prima di andar via”, “L'ultimo raggio di luce”, ed è in fase di montaggio “Il gabbiano”. Ha firmato le recenti regie di “Porte chiuse”, da Sartre, “Spettri”, da Ibsen, “Oreste” da Euripide/Bellocchio scritto a quattro mani con Marco Bellocchio. All'interno della stagione #Argot30 con la compagnia Uffici Teatrali ha messo in scena “Sistema Cechov: Tre sorelle | Il Gabbiano”. Tratta da una messa in scena di Francesco Frangipane, una nuova versione del suo “Prima di andar via” è stata girata (e presto sarà in uscita al cinema) da Michele Placido.
3 | 15 maggio 2016
TEATRO DELLE DONNE
DONNA NON RIEDUCABILE
Memorandum teatrale di Anna Politkovskaja
di Stefano Massini
un progetto di e con Elena Arvigo

Donna non rieducabile è un memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, giornalista russa nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. Tutt'oggi l'inchiesta è ancora aperta. Appena ho letto Donna non rieducabile mi è sembrato subito evidente che non si trattava di un testo semplicemente da mettere in scena ma piuttosto di un progetto di studio, un cammino per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. sia di Stefano Massini che ha scritto il testo ispirandosi a questi appunti disordinati ai margini della vita in Russia. È una goccia nell'oceano che diventa una riflessione assieme e con il pubblico sulla libertà di stampa, sul mestiere di giornalista, sulla responsabilità di sapere e continuare a farsi domande.  (Elena Arvigo)
[durata: 1h e 40 min.]
Stefano Massini, laureato in Lettere Antiche, si avvicina al teatro come assistente ospite di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano. Nel 2005 decolla la sua attività di drammaturgo, vincendo all'unanimità con "L’odore assordante del bianco" il Premio Pier Vittorio Tondelli, massimo riconoscimento per la scrittura teatrale in Italia. Nel 2007 al Piccolo Teatro di Milano riceve il Premio Nazionale della Critica, mentre la prestigiosa casa editrice Ubulibri di Franco Quadri pubblica in successione ben tre libri con i suoi testi teatrali: "Una quadrilogia", "Trittico delle gabbie" e "Donna non rieducabile", memorandum su Anna Politkovskaja. Quest’ultimo testo in Italia è diventato anche un mediometraggio, applaudito alla 66° Mostra del Cinema di Venezia e poi messo in onda sugli schermi RAI. Ma il più grande riconoscimento della drammaturgia di Stefano Massini giunge per un’ambiziosa trilogia teatrale sulla storia della banca Lehman Brothers: il testo debutta a Parigi nel novembre 2013 (Premio della Critica miglior spettacolo francese 2013-2014), viene pubblicato in italiano da Einaudi e viene scelto dal Piccolo Teatro di Milano come nuova produzione 2015 diretta da Luca Ronconi, in una stagione in cui già debutta "7 minuti" con la regia di Alessandro Gassmann e un cast di 11 attrici capitanate da Ottavia Piccolo. Da quest’anno è stato scelto alla guida del Piccolo Teatro di Milanoargotevento.


18 aprile 2016 | 2 maggio 2016
SHAKESPEARE RE-LOADED un progetto di
SYCAMORE T COMPANY (Roma) | CANTINA SHAKESPEARE (Verona) | KIT THEATRE (NY)
Quest’anno nel mese di aprile 2016, festeggeremo una ricorrenza davvero speciale: i 400 anni dalla scomparsa del creatore del Teatro Moderno, in contemporanea mondiale attraverso un festival internazionale dal titolo Shakespeare Re-Loaded. Si tratta di un unicum che punta a creare un fil rouge in grado di unire Roma a Verona, città di Shakespeare per antonomasia. Per celebrare l’unicità della ricorrenza la direzione artistica del Teatro Argot Studio in collaborazione con la Sycamore T Company di Cinzia Storari e Kit Theatre ha deciso di coinvolgere la Fondazione Casa Shakespeare di Verona. In entrambe le città, il Bardo sarà celebrato attraverso sei riscritture di grandi classici firmate da altrettanti giovani autori europei ed internazionali da Amleto, passando per Il mercante di Venezia, Romeo e Giulietta, Macbeth, Otello e La Tempesta. Ospiti d’eccezione la Bedlam Theatre Company (NY), presenti grazie alla collaborazione con Kairos Italy Theater, la realtà teatrale italiana di New York Indicata dal quotidiano Huffington Post come “compagnia che dovrebbe essere seguita da tutti”.
30 maggio | 5 giugno 2016
DOMINIO PUBBLICO_La città agli Under 25
Nell'ambito del progetto di stagione congiunta Dominio Pubblico il Teatro Argot Studio e il Teatro dell'Orologio danno il via per il terzo anno consecutivo il progetto Dominio Pubblico - Under 25. Un percorso di formazione che coinvolge 50 ragazzi, nati dopo il 1 gennaio 1990.  Ognuno di loro sarà chiamato ad operare attivamente nell'organizzazione del Festival Dominio Pubblico Officine - La città agli under 25, dedicato a giovani artisti under 25, che verrà realizzata a Roma dal 31 maggio al 5 giugno 2016. Nei mesi precedenti il gruppo sarà seguito regolarmente da un gruppo formato dallo staff di Dominio Pubblico e dal mese di gennaio 2016 i 50 ragazzi avranno l'opportunità di seguire 12 spettacoli delle stagioni teatrali di Argot e Orologio, incontrando gli artisti prima e dopo gli spettacoli.
6 | 26 giungo 2016
SCENA SENSIBILE _a cura di Serena Grandicelli
Scena Sensibile, rassegna di teatro al femminile, arriva quest’anno alla sua 22 edizione. Sposta la classica data da Marzo a Giugno e inizia una ricerca di Sostenitori e Sponsor privati per garantire come ogni anno un perfetto equilibrio tra arte ed economie.
Quest’anno il tema della rassegna punterà all’espressione del femminile in tutte le sue varie forme: dall'orrore per la guerra alla bellezza dell'essere umano come solo e unico possibile riscatto al degrado, passando per personaggi che trovano dentro di sé la forza e il coraggio di andare a testa alta, ma con sensibile ironia, incontro al loro destino.argotproject


FREE MUSIC FACTORY a cura di Francesco Leineri
Free Music Factory è il contenitore caleidoscopico nel quale si inserisce un collettivo di liberi musicisti molto particolare: Francesco Leineri, pianista e compositore, riunisce per la prima volta sei fra i suoi più fidati musicisti - fil rouge la loro particolare propensione ad un linguaggio free e di improvvisazione radicale - con i quali la collaborazione professionale e il rapporto affettivo si è consolidato negli anni in modo straordinariamente sanguigno. Su suggerimento del teatro Argot di Roma, Leineri ha unito come sei tessere di un domino sei musicisti di prim’ordine, provenienti da diverse parti d’Italia, di solida formazione accademica ma sensibili ai più eterogenei fra i linguaggi, dal free jazz al math rock, dai canti popolari al minimalismo: una vera e propria officina musicale, un caravanserraglio nel deserto, una rayuela le cui singole caselle si uniscono in un unico grande  percorso, dalla Terra al Cielo.
Francesco Leineri Compositore, pianista, polistrumentista e performer, Francesco Leineri intraprende nel 2008 gli studi in Composizione presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, sotto la rigorosa e preziosa guida del M° Matteo d’Amico. Rilevanti sono state le svariate esperienze di scrittura in ambito di musica per il teatro, ambiente nel quale opera anche a livello performativo da diversi anni, collaborando con istituzioni, teatri, registi e compagnie emergenti. Svariate sono state le tournèe in piano solo e le prime esecuzioni assolute di sue composizioni all’interno di rassegne concertistiche e cartelloni teatrali (in Italia e all’estero) che gli hanno permesso di riscuotere apprezzamenti dalla critica, commissioni e pubblicazioni discografiche. Free Music Factory, collettivo caleidoscopico di musicisti da lui selezionati, è il suo ultimo e neonato progetto.
INCONTRA IL TUO AUTORE a cura di Argot Studio
Incontra il tuo autore è un’iniziativa di Argot Studio. Una volta al mese, all’ora del tramonto, nell’accogliente foyer dell’ Argot Studio, gli autori della stagione Argot Studio Il Folle Volo Continua incontrano il pubblico per raccontarsi e raccontare la propria poetica in una versione totalmente inedita. Prima dello spettacolo dalle ore 19.00 Stefano Benni, Edoardo Erba, Giovanna Mori, Stefania De Santis, Giampiero Rappa, Aleksandros Memetaj,  Filippo Gili, Stefano Massini / Elena Arvigo daranno il proprio contributo artistico e personale per un momento di riflessione intorno all’arte, all’incontro e al contemporaneo. Gli incontri, gli autori e il pubblico saranno accolti e coordinati dalla direzione artistica Argot Studio Francesco Frangipane e Tiziano Panici che veicoleranno l’interazione tra gli ospiti attraverso racconti, aneddoti sulla storia del teatro e della letteratura. L’iniziativa ha come obiettivo quello di creare sempre più forte un rapporto esclusivo con i nostri artisti e il nostro pubblico
Gli incontri sono a ingresso gratuito solo per i soci Argot Studio. argotlab
Novembre 2015
LA VOCE NARRANTE a cura di Stefano Benni

La voce narrante è un seminario già tenuto in varie città d'Italia. E' una riflessione e un approfondimento sulla lettura da alta voce, sul suo rapporto con  gli strumenti tecnici, con la musica ,con i diversi spazi . Cerca di dare spunti a attori professionisti, ma anche a persone che vogliano organizzare nelle scuole o a casa piccoli esperimenti di lettura. non è una scuola di teatro ma spinge a aver coraggio nell'usare la propria voce, la propria esperienza di lettore, la propria voglia di comunicare. Una parte e teorica, ma alla fine chi ne ha voglia può salure sul palco, da solo o in gruppo. All'inizio verranno forniti una ventina di testi suggeriti per lavorare,  preferendo libri e poesie a testi scritti per il teatro, ma possono nascere suggestioni nuove. Oltre a Benni che spiega le possibilità e le difficoltà d passare dal libro al reading, ci sono musicisti, tecnici del suono, registi, a dare il loro contributo. Venite!                                                                    (Stefano Benni)
Stefano Benni Scrittore. Giornalista. Poeta. Umorista. Attore. Ha pubblicato una ventina di libri molti dei quali sono stati tra i grandi best-seller degli ultimi anni. Benni è un autore poliedrico e tra i suoi scritti troviamo romanzi, racconti, poesie come anche drammaturgie, articoli di vario genere e ancora scritti di diversa natura e disegni. Soprannominato Lupo perché da piccolo, non riuscendo a dormire, usciva di soppiatto, la notte con i suoi  cani, per la montagna. Debutta nel 2012 nella regia teatrale con Le Beatrici, liberamente tratto dal suo testo e presentato al Festival di Spoleto. Ha portato in scena Lolita, La Terra Desolata di Eliot , Poe e ha lavorato con moltissimi musicisti jazz e classici.
Novembre 2015 / Maggio 2016
REGOLE, AUTONOMIA, PENSIERO a cura di Filippo Gili
laboratorio di scrittura creativa e drammaturgica
Tarkowsky diceva che il cinema è una scultura del tempo. Parafrasandolo, potremmo dire che la drammaturgia è l’organizzazione di un’anima. Il tabù della scrittura è uno dei più antichi; nell’era postmoderna s’è fatto pesante, con implicazioni e risvolti di censura sessuale, sociale, affettiva. Una grande opera non è sempre frutto di una grande anima: ma dell’orizzonte grande che la società gli offre. Scrivere è affrontare un tabù: che lo si diventi o meno, drammaturghi o romanzieri di successo, scrivere è scolpire non un pensiero, ma la sua libertà a procedere, a ramificarsi, a sorprendere. Scrivere, più che parlare, è libertà di pensiero. Perché si è soli. Liberi, cioè. Il nostro è un corso per aiutare un mondo interno a divenire esterno: individuandone la specificità. Perché si scrive con delle regole; perché il pensiero, senza regole, rimane petrolio: ma non si pensa con delle regole. E la scrittura, senza pensiero, senza autonomia, può, delle regole, fare quello che fa un vaso senza la terra dentro.
Regole, autonomia, pensiero, perciò. I tre orizzonti della scrittura. Per imparare, prima ancora di scrivere, a sapere quel che non si deve scrivere, lì dove non siamo noi, lì dove, ad arte o sgamati, non si parla, non si scrive, non si pensa: semplicemente, si imita.                                   (Filippo Gili)
Filippo Gili diplomato come attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma. Ha recitato diretto da Luca Ronconi in ‘Besucher’ di B. Strauss, ‘Gli ultimi giorni dell’umanità’ di K. Kraus, “La pazza di Chaillot”di J. Giradoux, ‘Misura per misura’ di W. Shakespeare, ‘Sturm und drang’ di F. Von Klinger. Ha diretto i lungometraggi 'Casa di Bambola', 'Prima di andar via', 'L'ultimo raggio di luce', ed è in fase di montaggio 'Il gabbiano'. Ha firmato le recenti regie di 'Porte chiuse', da Sartre, 'Spettri', da Ibsen, “Oreste” da Euripide/Bellocchio scritto a quattro mani con Marco Bellocchio. All'interno della stagione #Argot30 con la compagnia Uffici Teatrali ha messo in scena ‘Sistema Cechov: Tre sorelle | Il Gabbiano’. Tratta da una messa in scena di Francesco Frangipane, una nuova versione del suo 'Prima di andar via' è stata girata (e presto sarà in uscita al cinema) da Michele Placido.
*Per tutti gli studenti e frequentatori del corso di drammaturgia abbiamo previsto una speciale CARD STUDENTI acquistabile presso il botteghino Argot che permetterà di avere una vantaggiosa riduzione sul biglietto per tutti gli spettacoli in stagione (5 euro a spettacolo anziché 12 euro + la tessera gratuita che prevede a sua volta uno sconto presso due ristoranti di Trastevere).
CINEMARGOT workshop intensivi per attori e registi a cura di Massimiliano Franciosa e Francesco Frangipane
CinemArgot è un progetto di workshop intensivi sulla recitazione cinematografica affidati alla nuova generazione di registi cinematografici: Rolando Ravello, Edoardo Leo, Massimiliano Bruno in quel luogo magico, l’Argot Studio, in cui cinema e teatro si fondono indissolubilmente rinnovando ogni sera il miracolo del ‘Cinema Vivo’. Due giorni a contatto con chi il cinema lo fa e dove il cinema prende vita. E’ un progetto a cura di Massimiliano Franciosa e Francesco Frangipane.
TEATRO E CRITICA LAB workshop di visione e scrittura critica a cura di Teatro e Critica
La scena ha bisogno di sguardi aperti per poter essere osservata, interpretata e messa in crisi; la scrittura può essere il mezzo adatto per ragionare sulle arti performative. Teatro e Critica da Gennaio 2016 attraverserà con occhi nuovi la trentesima stagione del Teatro Argot, cercherà di riflettere su quel “folle volo” che dà il titolo al cartellone. Un workshop di visione che attraverso lo strumento della scrittura si confronterà con prospettive di analisi e comprensione. Lavoreremo con tutti quegli spettatori che non si accontentano e che hanno bisogno di svelare i meccanismi teatrali. Il workshop si terrà 2 volte al mese negli spazi del Teatro Argot e comprenderà la visione di 10 spettacoli in stagione.
Teatro e Critica in questi ultimi due anni ha avuto la possibilità di applicare il proprio metodo di lavoro (Teatro e Critica LAB) in diversi contesti: accademici (con un laboratorio svolto per tre anni presso l’Università La Sapienza di Roma) e all’interno di rassegne o festival (è il caso di Short Theatre 2012, Teatri di Vetro 2013, stagione Teatro Palladium 2013, Testimonianze Ricerca Azioni 2013, Dominio Pubblico, Ric – Rieti festival 2014, Dominio Pubblico, Zoom Festival 2014, Teatro dell’Orologio 2014/2015, Orizzonti Festival 2015)