mercoledì 30 marzo 2016

BUKOWSKI A NIGHT WITH HANK Recensione

DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro - 
a cura di Angela Telesca e Cecilia Bernabei

in collaborazione con
L’Artigogolo - concorso di drammaturgia contemporanea

8 marzo -  20 marzo 2016
29 marzo - 10 aprile 2016

TEATRO PLANET
Via Crema, 14 - ROMA


Otto compagnie in concorso, incontri con il pubblico e la critica,
eventi speciali, performance e presentazioni editoriali.


Il 29 marzo ricomincia l’avventura del DOIT Festival - Drammaturgie Oltre Il Teatro -  con il suo cartellone ricco di teatro, danza, performance, narrazione, dibattiti con giovani critici e progetti per il sociale.

Molto più che un classico festival di teatro contemporaneo, il DOIT è un giovane e ambizioso progetto di promozione culturale che supera i confini del genere teatrale tradizionale, per abbracciare il mondo letterario e dell’editoria e quello dell’impegno civile e della contaminazione artistica tra i generi.
29 | 30 MARZO

BUKOWSKI
A NIGHT WITH HANK

scritto da Francesco Nikzad
diretto e interpretato da Roberto Galano

Premio “Miglior testo” Festival Voci dell’Anima 2013

Teatro dei Limoni - PUGLIA

BUKOWSKI A NIGHT WITH HANK, scritto da Francesco Nikzad vuole raccontare il Bukoswki più intimo, e lo fa immaginando di far  passare al pubblico una notte con Hank. L'interpretazione di Roberto Galano ci porta, a contatto con i dubbi, le riflessioni, le spigolature, le debolezze di un essere umano. Un essere umano particolare, sicuramente non piatto, che scelse di vivere la vita in modo libero, senza piegarsi alle convenzioni, che  rimase per tutta la vita un outsider, un antieroe, che però era in grado con la sua poesia cruda di dire, specialmente su alcuni argomenti, esattamente le cose come stavano. Ora è un mito, molti lo citano, pochi lo conoscono davvero. Il merito di questo spettacolo, è quello di mostrarci un Bukoswki intimo, appunto: Hank, mettendo in luce la differenza tra quello che si è e quello che gli altri vedono di te, specialmente se sei un artista. Sicuramente uno spettacolo di impatto che senza dubbio non annoia, anzi, lascia spazio ad una voglia di maggiore conoscenza, uno stimolo per chi non lo ha ancora fatto a leggere libri di Bukowski, perchè non tutto quello che si racconta è vero, o meglio lo è solo parzialmente, e credo che gli spettacoli teatrali riguardanti, scrittori, poeti, pittori, comunque artisti in genere servano proprio a questo ad aprire una finestra da cui poter far entrare la luce e vedere il resto dell'ambiente.
Miriam Comito





Io non sono Bukowski. Charles non era Bukowski. E nessuno sarà mai Bukowski. C’è qualcosa di nascosto, protetto dai litri di alcol che marciscono nel fegato, dalle perversioni e dall’odio per il mondo (Roberto Galano)
Bukowski. Un fragile ubriacone perdente o un angelo con le ali di carta che si bagnano alla prima goccia di pioggia.
Esiste una notte per scoprirlo. La notte ipotizzata dall’autore Nikzar in cui succede qualcosa di particolare nella vita del celebre scrittore americano, qualcosa che lui non ha mai raccontato.
Una sua presa di coscienza, intima e appassionata, che divide il mito dell’autore dal fragile ubriacone perdente.
Una notte con Hank.



domenica 27 marzo 2016

YESUS CHRISTO VOGUE Recensione

Prima nazionale
Roma _ Teatro dell’Orologio
dal 16 al 26 marzo 2016

VUCCIRÌA TEATRO

presenta

YESUS CHRISTO VOGUE
Tragedia impossibile in atto unico

drammaturgia e regia Joele Anastasi

con

Joele Anastasi
Enrico Sortino
Federica Carruba Toscano

SALA ORFEO
da martedì a sabato ore 21 | domenica ore 18


Un'esperienza totale, un viaggio dentro se stessi questo è YESUS CHRISTO VOGUE. Il testo di Joele Anastasi trascina, assorbe, contamina, permea lo spettatore stesso, che è chiamato, ancora prima dell'inizio dello spettacolo vero e proprio ad assistere, in piccoli gruppi, ad un video, con immagini di repertorio tratte dalla realtà, che contrappone la superficialità umana dell'uomo, tutto involucro e niente contenuto all'esplosione che gli fa da contrappasso....impersonificata dai kamikaze. Si entra in sala, in una nicchia laterale Anastasi è già in scena novello Cristo abbandonato dal padre, dagli uomini e anche da se stesso, nel tentativo di risvegliare l'essere umano dal suo torpore inizia una litania cupa, e senza speranza, appellandosi alla natura descrivendo gli uomini come votati alla sofferenza, alla disperazione ma comunque privi di volontà suicida, in altre parole degli inetti alla vita, ma anche alla morte. Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano sono due novelli Adamo ed Eva unici due sopravvissuti alla distruzione, che nella prima parte dello spettacolo, diviso in capitoli, sono ridotti specialmente la donna in quanto archetipo della grande madre generatrice ad uno stato di nichilismo e sordità alla speranza. E il buio che sta  arrivando grazie a delle nuvole che copriranno per sempre il sole  è metafora dell''impossibilità di arrivare a guardarsi davvero dentro senza spaventarsi, incapaci di trovare una risoluzione. Lo spettacolo è una commistione tra teatro e performance del tutto attuale, in questi tempi di terrore o strategia del terrore. il messaggio è quello realmente cristologico, che purtroppo è stato nel corso dei secoli travisato, mercificato, trasformato all'abbisogna dell'essere umano il messaggio originale era un messaggio di amore del Gesù/uomo. I Vucciria Teatro ci hanno abituato a spettacoli a spettacoli profondamente laceranti, che vanno ad indagare nella parte più intima dell'animo umano e anche questa volta hanno colto nel segno.
Miriam Comito

Continua la ricerca teatrale della compagnia siciliana Vuccirìa Teatro, che, dopo i successi di stampa e pubblico dei primi due spettacoli, debutta ora, con una nuova opera
YESUS CHRISTO VOGUE al debutto nazionale a Roma, Teatro dell’Orologio dal 16 al 26 marzo 2016.

Uno spettacolo denso di contenuti e di ispirazioni che la compagnia restituisce creando e elaborando in accordo con il suo caratteristico approfondimento e impatto scenico.
Un incontro tra teatro e performance art che approda a un’opera “in movimento” per rispecchiare la contemporaneità frammentata i cui confini si rideterminano istante dopo istante.
Un ibrido per natura, che sia experience per lo spettatore.
YESUS CHRISTO VOGUE è un indagine aperta sul cristianesimo e sul rapporto tra finito infinito.
YESUS CHRISTO VOGUE si scontra con l’impossibilità tutta contemporanea di generare nuovi miti e lo fa nel terreno della tragedia, ‘archetipo’ per eccellenza del teatro stesso.
YESUS CHRISTO VOGUE è la volontà di riportare in vita una trascorsa ed eroica sacralità ed una riflessione sull’accettazione del dolore nel tentativo – impossibile - di generare dei nuovi miti.

YESUS CHRISTO VOGUE racconta del desiderio di autodeterminazione e del mutevole e conflittuale rapporto tra uomo e mondo.
YESUS CHRISTO VOGUE incarna il “grande assente”, la divinità 2.0: l’assoluto e il divino lungamente atteso che coincide con l’essere umano stesso. Così, il grande assente adesso è l’uomo, è Yesus Christo Vogue.
YESUS CHRISTO VOGUE è il tentativo di descrivere un particolare momento del processo di ricerca spirituale: la crisi.
YESUS CHRISTO VOGUE rappresenta un viaggio dentro la continua ricerca spirituale.
YESUS CHRISTO VOGUE è scritto e diretto da Joele Anastasi, in scena ancora una volta con Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano
https://www.facebook.com/yesuschristovogue/?fref=ts
http://www.vucciriateatro.com/


l
Prima nazionale
Roma _ Teatro dell’Orologio
dal 16 al 26 marzo 2016
VUCCIRÌA TEATRO
in
YESUS CHRISTO VOGUE
drammaturgia e regia Joele Anastasi
con
Joele Anastasi
Enrico Sortino
Federica Carruba Toscano

contributo drammaturgico Enrico Sortino  Federica Carruba Toscano
scene Giulio Villaggio

costumi   Alessandra Muschella
disegno luci Davide Manca
video e graphic design Giuseppe Cardaci
foto Dalila Romeo
realizzazione scene  Alessandra Muschella  Giulio Villaggio
effetti speciali  Chiara Mariani
aiuto regia Nathalie Cariolle
organizzazione Chiara Girardi
responsabile tecnico Omar Scala
mediapartner Saltinaria.it
produzione Progetto Goldstein – Teatro Orologio
co-produzione Vuccirìa Teatro

INFO E PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente consigliata
06 6875550 | biglietteria@teatroorologio.com
le prenotazioni possono essere effettuate dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00
INTERO //  15 euro
RIDOTTO // 12 euro
ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 3 euro

Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A
00186 - Roma


sabato 26 marzo 2016

NAKED Recensione

Naked è crudo.
Naked è claustrofobico.
Naked è vero

 “AST COMPANY” presenta

NAKED

Il 25 e 26 marzo alle 21
Al Teatro Stanze Segrete

Con Patrizio Cossa e Fabrizio Lobello
Regia e training attori: Giorgia Giuntoli
Luci e suono improvvisato:  Barbara Sperandii 

NAKED ovvero nudi è uno spettacolo, una prova performativa per attori che nasce da un progetto di lunga data, ben tre anni e che arriva a suo compimento davvero, in effetti come un'epifania, perchè non c'è nulla di preordinato se non le indicazioni di regia,ma poi per il resto i due attori Patrizio Cossa e Fabrizio Lobello, sono davvero nudi in scena, non hanno a loro disposizioni quinte attraverso le quali poter fare le uscite, men che mai quarta parete, nessun testo, quindi in assoluta libertà ma con l'attenzione di dover rimanere in modo verticale sul personaggio e sapendo di avere 50 minuti ne di più ne di meno per raccontare al pubblico una storia a due. Per portare in scena un spettacolo del genere bisogna avere grandi doti attoriali, di adattamento e capacità espressiva al personaggio che si sta costruendo in quel momento, ma anche grande ascolto dell'altro, intuizione conoscenza, rispetto dei silenzi, delle posizioni dei movimento. Tutto questo a favore della creazione di una storia possibile, credibile. Non è uno spettacolo che possono fare tutti, per farlo bisogna essere esperti di improvvisazione quindi essere, in continuo allenamento sull'esplicare un'immaginazione coerente con se stessa e su un livello molto alto di ascolto dell'altro.
Miriam Comito


Due attori, un luogo, cinquanta minuti a disposizione.

Il progetto “Naked” nasce da uno studio teatrale sperimentale basato sull'esasperazione del lavoro dell'attore.
Gli attori sono spogliati da tutto ciò che contribuisce normalmente alla messa in scena: non ci sono costumi, non c'è quarta parete, non c'è scenografia.
Ma Naked si spinge oltre.

Non c'è  il testo scrittoTutto è rigorosamente improvvisato.
Gli attori ogni sera saranno nudi con la propria capacità di creare personaggi e storie, senza nessuna rete di protezione.
In scena non c'è altro se non la vita.
L'essenza stessa delle relazioni moderne, ogni sera diversa da quella precedente, ogni volta unica e irripetibile.
Il pubblico partecipa così ad una vera e propria epifania: gli attori a nudo con loro stessi non potranno fare altro che immergersi e vivere i loro personaggi senza più confini di immedesimazione; diventano al contempo attori, sceneggiatori, autori, registi.
 
Naked è uno spettacolo sperimentale di improvvisazione teatrale con Patrizio Cossa e Fabrizio Lobello e con la regia di Giorgia Giuntoli, che nasce dopo tre anni di lavoro sul training degli attori  e sulla narrazione all'improvviso. 
Gli attori creano una storia senza alcun testo o canovaccio a disposizione.
Un'unica storia con un unico spazio per 50 minuti ininterrotti, senza possibilità di uscita.







Il progetto Naked stilisticamente avvicina il più possibile l'improvvisazione teatrale al piano 
sequenza cinematografico, ponendo gli attori in una condizione nuova che li spinge ad un lavoro  estremo sulla verticale dei personaggi, sulla storia e sulla regia. Tutto improvvisato.
I due attori lavorano in uno spazio scenico a pianta circolare (o a due ali) che permette la totale vicinanza del pubblico, che si trova così immerso completamente nella performance.
Senza ausilio di oggetti, se non due sedie e un tavolo che verranno collocati all'interno dello spazio  scenico dal pubblico prima dell'entrata degli attori stessi, i due improvvisatori dovranno creare  immediatamente relazioni, verticale del personaggio e ambiente senza poterlo modificare nel tempo a disposizione.
Il risultato è uno spettacolo nuovo e irripetibile ad ogni replica.

 
NAKED - Teatro Stanze Segrete
25-26 marzo 2016 alle ore 21
Via Della Penitenza, 3 (Trastevere) - tel. 06.6872690 / 3889246033
e-mail: 
info@stanzesegrete.it  

giovedì 24 marzo 2016

LA STORIA DI MEZZO al TEATRO SAN LUIGI GUANELLA

Dall’8 al 10 aprile 2016 presso il Teatro San Luigi Guanella

La Compagnia Degli Arti
in
LA STORIA DI MEZZO
di Gabriele Mazzucco

Dopo aver appreso del suo licenziamento, un uomo tenta il suicidio senza riuscirvi, dando il via a una serie di situazioni comiche e surreali, che si riveleranno poi, il corpo di un’unica esperienza spirituale. Spettacolo comico, dal grande ritmo narrativo, dalla facile fruibilità, eppur con un impianto originale, ambizioso e profondo. La Storia di mezzo è una favola per adulti, che racconta la storia di un ragazzo qualunque, in un’epoca, la nostra, che ha una serie incredibile di nevrosi sulle quali poter ridere. Vale la pena rinunciare a tutti i nostri sogni? Si devono per forza accontentare i desideri di una società che ci vuole tutti perfettamente insoddisfatti e omologati? Uno spettacolo che dopo un’ora e trenta minuti di vivace intrattenimento, rimane profondamente impresso nello spettatore.
Situazioni comiche a ripetizione, le tematiche mai ordinarie, un ritmo veloce ed un soffio di follia surreale, sono le prerogative che contraddistinguono i testi di Gabriele Mazzucco, autore e regista anche degli spettacoli Il fantasma della Garbatella e M’iscrivo ai terroristi, fin qui seguiti sempre con grande affetto dal pubblico e dalla critica.
Già in scena presso il Teatro Ambra alla Garbatella, dove fu record di presenze ed incassi nella stagione teatrale 2014 – 2015, la Storia di mezzo torna in una nuova veste, con un cast in parte rinnovato e con la partecipazione straordinaria, tra gli altri, di Gigi Palla.  

Vincitore del Premio Thealtro 2012 Teatro Araldo di Torino, come miglior testo originale e miglior spettacolo.

Il cast è composto da: Luca Restagno, Andrea Alesio, Chiara Fiorelli, Federica Orru’, Gigi Palla, Luigi Pennino, Paola Raciti, Armando Sanna.      

Prezzi
15,00 euro intero
10,00 euro ridotto
Orari spettacoli: Ven e Sab ore 21:00 – domenica ore 18:00
Teatro San Luigi Guanella via Girolamo Savonarola 36 Roma 
Per info e prenotazioni botteghino 3357194572
www.teatrosanluigiguanella.it

PINOCCHIO VOL.1 REDUX Recensione

Teatro dell’Orologio
stagione 2015 – 2016
CAMBIAMENTO REALE

PINOCCHIO vol.1 - Redux
CARVELLI / CUSATO
dal 22 al 25 marzo 2016

di Andrea Carvelli
con Anton De Guglielmo
e la partecipazione di Francesco Turi, Emilio Barone e Alessandra Chieli
regia Matteo Cusato
musiche Marco Cinquegrana
disegno luci Rosa Martini
scenografia e costumi Andrea Carvelli
produzione Andrea Carvelli, Matteo Cusato, Francesco Turi e Ass. Cult. Rialto Sant’Ambrogio

SALA GASSMAN
da martedì a venerdì ore 20:00

PINOCCHIO VOL.1 REDUX è uno spettacolo, davvero particolare, che va oltre la drammaturgia per andare a sconfinare nel mondo della poesia metropolitana. L'adattamento di Andrea Carvelli de "Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi ci presenta un burattino primigenio e senza tempo metafora del passaggio dall'adolescenza all'età adulta che però non ha la possibilità di arrivare all'età adulta, perchè finisce i suoi giorni impiccato ad un albero nel campo dei miracoli. Dapprima si ode la sigla del Pinocchio di Comencini, poi come soffiate da un vento scuro le voci di Mastro Ciliegia e Geppetto, non  a caso,ancora la sala non viene illuminata ed ecco arrivare Pinocchio: un doppio Pinocchio uno in carne e ossa seppur chiaramente vestito da automa: quasi una divisa, asettica, bianca e nera, abbottonata sulla schiena, che fa da pendant ai movimenti di Anton De Guglielmo assolutamente robotici, preordinati, inquietanti. Attorno all'attore una serie di scatole che costituiscono la scenografia che egli stesso muove e trasforma e poi l'altro Pinocchio, quello di legno: l'avventuriero. Quindi già una dicotomia, il binomio tra essere umano/automa e marionetta/ immagine del giovane avventuriero, in altre parole, coazione/libertà o anche interno, famiglia, valori, sicurezza, da una parte e esterno, solitudine, egoismo, avventura dall'altro. La scelta da parte di Andrea Carvelli di rendere il testo in endecasillabi e rime baciate recitate da Anton De Guglielmo in un modo che ricorda ma non copia del tutto le rime dei rapper ci porta in una dimensione urbana, attuale, dove, effettivamente è difficile per un ragazzo capire quali siano i consigli giusti da seguire, è chiaro che in cuor proprio primeggia la voglia di bighellonare ed e questo il motivo per cui Pinocchio è un personaggio senza tempo e perso in una notte senza tempo.
Miriam Comito

Adattamento in endecasillabi a rima baciata del libro di Collodi.  Diviso in tre parti, questo “vol. 1” affronta la storia così come volle concluderla l'autore in prima scrittura, dove il percorso di Pinocchio, altro non è se non l’attraversamento dell’Erebo, del Regno dei Morti. La trasformazione del burattino in bambino, è vista sotto l’ottica di un vero e proprio incubo dal quale Pinocchio non potrà più svegliarsi. Il suo processo di formazione è una via nella notte, la strada dentro il sonno eterno degli esseri. Una variante al mito di fondazione della morte, dove il corpo (bambino) ha l’inevitabile destino della fine e l’anima (burattino) tutto il tempo dell’immortalità.

ANDREA CARVELLI
Andrea Carvelli si occupa di drammaturgia in versi. Ha collaborato con Ck Teatro in vari spettacoli. E’ stato tra gli organizzatori della riapertura del Rialto Sant’Ambrogio dell’aprile 2014.


MATTEO CUSATO
Montatore e documentarista, ha realizzato cortometraggi, videoclip e documentari tra cui Terra di transito, con cui ha vinto il Contest 014 organizzato dal Nuovo Cinema Aquila.
Pinocchio vol.1 è la sua prima regia teatrale.

ANTON DE GUGLIELMO
Attore e performer, ha intrapreso un variegato percorso artistico spaziando dal teatro alla danza, alle arti performative circensi; alla ricerca di un unico linguaggio narrativo fatto di sintesi.



INFO E PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente consigliata
le prenotazioni possono essere effettuate dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00
INTERO // 15 euro
RIDOTTO // 12 euro
ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 3 euro

Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A
00186 - Roma



PETER PAN IL MUSICAL in tourneè

PETER PAN VI PORTA SU
L’ISOLA CHE NON C’È”

« […] e nei sogni di bambino
la chitarra era una spada
e chi non ci credeva era un pirata»



Grande attesa per la nuova edizione di Peter Pan - il Musical, che festeggia nel 2016 i dieci anni dal suo primo debutto. Lo spettacolo, che ha affascinato migliaia di spettatori, insignito di prestigiosi premi come il Premio Gassman e il Biglietto d’Oro Agis 2006/2007 e 2007/2008, è in preparazione nelle sale prova del Teatro Brancaccio per arrivare in anteprima nazionale al Teatro Verdi di Montecatini il prossimo 9 aprile, quindi Peter Pan volerà su Milanodal 14 aprile al Teatro Linear Ciak.

Il cuore pulsante di questo spettacolo è rappresentato dalla colonna sonora di Edoardo Bennato: uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan, con alcune tra le più famose canzoni tratte dal mitico album del 1978 Sono solo canzonette e con altri brani come "Il rock di Capitan Uncino", "La fata", "Viva la mamma" e molte altre, fino a "L'isola che non c'è". I brani sono stati riarrangiati dallo stesso cantautore per lo spettacolo teatrale, oltre all’inserimento dell’inedito "Che paura che fa Capitan Uncino".

Altro punto di forza dello spettacolo sono i 20 performer in scena, diretti dal regista Maurizio Colombi che, insieme, animano un mondo magico arricchito di effetti speciali come il volo di Peter. Sullo sfondo, la fatina Trilli, gli immancabili duelli con Capitan Uncino e i suoi pirati, il simpatico Spugna, la vivace compagnia dei Bimbi Sperduti, Giglio Tigrato e il sinistro ticchettio dell’astuto Coccodrillo che terrorizza Uncino.

Altra grande sorpresa dello spettacolo sarà proprio la piccola fata che accompagna Peter nelle sue avventure: un drone, che, librandosi in platea, renderà ancora più suggestiva e indimenticabile l’esperienza a teatro.





Tratto dal romanzo di James Matthew Barrie che ha conquistato generazioni di ragazzi e non, PETER PAN – Il Musical non è un semplice spettacolo teatrale, ma un vero e proprio sogno da condividere con tutta la famiglia: un viaggio verso “l'isola che non c'è”, per vivere tante emozioni con i protagonisti dello spettacolo.

Coraggioso, avventuroso, sognatore: Peter Pan, il bambino che non vuole crescere mai, in questa nuova edizione dello spettacolo ha il volto e l’incontenibile energia di Giorgio Camandona, 30 anni, genovese, con un curriculum nel mondo del musical che lo ha visto in Frankenstein Junior,Pinocchio e Grease solo per citare alcuni titoli.“Sembrerà banale, ma Peter Pan è il ruolo che da sempre desideravo interpretare. È proprio vero che non bisogna mai smettere di sognare, perché solo chi sogna può imparare a volare. Seconda stella a destra… non vedo l’ora di arrivare su‘l’isola che non c’è’!”.

PETER PAN – Il Musical, lo spettacolo tutto italiano entrato di diritto nei grandi classici del musical d’eccellenza, in questa nuova edizione è coprodotto da Viola Produzioni (Teatro Brancaccio Roma) insieme a NewStep per Edoardo Bennato e Show Bees (Teatro LinearCiak Milano).





LE DATE

Sabato 9 aprile, Teatro Verdi MONTECATINI (PT)   anteprima nazionale
Tel. 0572 78903 | www.teatroverdimontecatini.it
La biglietteria del teatro è aperta tutti i giorni orario 10-12.30 e 15.30-19.30



Dal 14 aprile, Linear Ciak Teatro MILANO
Tel. 02 5466367 | www.linearciak.it
La biglietteria del teatro è aperta esclusivamente nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio dello show.

Riduzioni per gruppi, cral, under 14 e over 65 UFFICI GRUPPI
CST 02 80687232 | info@centroserviziteatrali.it
GRATTACIELO 02 33605185| info@grattacielo.net
PROGETTO TEATRO 02 5466367 info@progettoteatro.org

> PACCHETTI FAMIGLIA a partire da 99 € + prev. (2 adulti e 1 bambino)
> ACQUISTA I TUOI BIGLIETTI IN POLTRONISSIMA VIP: solo per te un esclusivo incontro con il cast al termine dello spettacolo, foto con i personaggi più amati di questa favola e una locandina edizione limitata con tutti gli autografi!














Dal 4 novembre, Teatro Brancaccio ROMA
Tel. 06 80687231 www.teatrobrancaccio.it
La biglietteria del teatro è aperta nei seguenti orari: lunedì/sabato 10-19; domenica 10-18
Riduzioni per gruppi, cral, under 14 e over 65
UFFICIO PROMOZIONE 06 80687232 | promozione@teatrobrancaccio.it

> PACCHETTI FAMIGLIA a partire da 81 € (2 adulti e 1 bambino)

In tour nella stagione 2016/2017




BIGLIETTI
I biglietti sono in vendita in tutti i punti vendita TicketOne, on line su www.ticketone.it, telefonicamente chiamando l’892101 (numero a tariffazione specifica).

martedì 22 marzo 2016

CUTE Recensione

DOIT  DRAMMATURGIE OLTRE IL TEATRO

SPETTACOLO OSPITE



19 MARZO –  ore 21
20 MARZO – ore 17.30

CUTE
ideazione scenografica e coreografica Lisa Rosamilia
sonorizzazioni Giada Bernardini
tecnico alla scenografia Fabio Sabaino
Matroos Compagnia TeatroDanza - LAZIO

Premio Special Off Roma Fringe Festival 2015
Selezionato dalla stagione 2015/16 del Teatro Studio Uno per la rete dei teatri promossa dal DOIT Festival

CUTE è una vera e propria performance che va, in modo assoluto, al di là dello spettacolo teatrale, della pantomima, del balletto e anche del teatro-danza. CUTE è qualcosa di diverso dove la compagnia Matroos mette in scena qualcosa di veramente differente. Una tela, quindi materia viva e dietro un essere vivente. I due, anzi le due si fronteggiano, complici e nemiche allo stesso tempo. Perchè la pelle  si ci protegge, è il nostro organo più esteso, può essere molto fragile a volte, ma anche  dura  coriacea, e soprattutto costituisce la barriera tra interno e esterno, quante volte si sente dire "Quella persona non mi piace a pelle" oppure "Hai la pelle dura." Anni fa uscì un film "Senza pelle" di Alessandro D'Alatri con Kim Rossi Stuart nei panni di un ragazzo con problemi psichici, il titolo andava ad indicare la fragilità del protagonista  perchè senza schermo protettivo ovvero la pelle. 
La pelle però può essere anche, in senso metaforico una prigione da cui si vuole uscire, una trasformazione, un cambiamento, una rinascita. CUTE riesce a raccontare tutto questo attraverso la commistione di  linguaggi non verbali, mentre Lisa Rosamilia , pittrice, danzatrice, coreografa, impersona questo essere primitivo che cerca in tutti modi a lei conosciuti di uscire dal bozzolo, uscire al di fuori di una realtà già preordinata per andare verso un'ignota libertà a lei preclusa dalla presenza della tela che funge sia da protezione che da prigione, si odono le suggestioni sonore di Giada Bernardini, che segue i movimenti dell'essere che da dietro la tela, e che piano piano riuscirà mostrando anche il suo volto ferino nei suoi scomposti, ma al termine vincitori tentativi di liberarsi dalla barriera a passare oltre. Quello che la Compagnia Matroos fa è portare alla luce qualcosa di primitivo e materico, non ancora contaminato dalla società. lo spettacolo è veramente suggestivo e non può lasciare indifferenti.
Miriam Comito
  


Uno spettacolo originale, elegante, magnificamente concepito ed eseguito,
che costituisce, per chi ha la fortuna di assistervi, un'esperienza visivo uditiva di rara intensità, comunicando direttamente con l'inconscio individuale degli
 spettatori e delle spettatrici. Uno spettacolo da vedere e rivedere.
A. Paesano - Teatro.it

 La compagnia Matroos stimola felici convergenze di linguaggi, confermando
l'enorme potenziale della performance quale arte della contaminazione.
G. Sonno - Paper Street Rivista


Un quadro vivente, un racconto di immagini e metafore legate alle sensazioni e ai vissuti di una superficie cutanea, confine tra il mondo interiore e la realtà esterna.
Il corpo porta con sé segni, resti, cicatrici, tracce, impronte. La performance vuole narrare del segno tracciato sulla propria pelle, seppur invisibile, di incontri, parole, sensazioni.
La cute riveste e protegge, assorbe e rilascia, regola e partecipa, conosce attraverso il tatto, sente e comunica, esprime, respira, custodisce e conserva.
Sul tessuto di un’enorme tela, appaiono i movimenti interiori, le pieghe della pelle, ferite come solchi, a narrare le visioni, le emozioni, le trasformazioni, le separazioni e i ricordi, necessari a un ciclico ricambio di pelle.
La danza si muove in silenziosa comunicazione con un tessuto creato con materiali di riciclo assemblati in maniera pittorica. Gesti e inaspettate apparizioni di forme emergono dalla tela, in un continuo dialogo con la musica e le sonorizzazioni eseguite dal vivo.

domenica 13 marzo 2016

PAGAMENTO ALLA CONSEGNA Recensione

PAGAMENTO ALLA CONSEGNA

di Michael Cooney

Regia Emilia Miscio

con
Simone Giulietti    Flaminia Grippaudo    Massimo Sconci    Emiliano Pandolfi    Claudio Bianchini Albamarina Dei     Alessandro Coppola     Alessandro Bonì     Letizia Floreani     Paola Moscelli

Dall’8 al 20 marzo 2016
Teatro San Genesio – Roma


Dall’8 marzo la commedia all’inglese sale sul palco del Teatro San Genesio di Roma con “Pagamento alla consegna” l’irriverente opera di Michael Cooney, adattata e diretta da Emilia Miscio. Ricca di gag e colpi di scena come nella miglior tradizione del teatro brillante anglosassone, lo spettacolo, molto popolare a Londra con il titolo “Cash on delivery”, ci mostra in modo ironico e grottesco i paradossi legati alla previdenza sociale e al sistema sanitario della nostra società.

PAGAMENTO ALLA CONSEGNA è uno spettacolo che mette a nudo uno dei paradossi più tipici della società,  quello della previdenza sociale, bene inteso non solo nel nostro paese, infatti il testo originale è inglese, dove evidentemente tutto è perfetto, anzi no, noi italiani da sempre abbiamo il mito dell'Inghilterra dove è tutto è possibile, come se fosse un'isola che non c'è  dove andando non là non si rimane bambini per sempre, ma si vive in una società ordinata, bella confortevole. Probabilmente come tutte le cose, si conoscono solo vivendole internamente e Michael Cooney ci dice che L'Inghilterra non è così perfetta come noi la vediamo, perchè questo testo nasce, ha la sua genesi nel fatto che Eric perde il lavoro e non riesce più trovarne un'altro, quindi da necessità virtù essendo subissato continuamente da lettere di sussidi etc per una persona che non abita più nel suo stabile, decide di trarne profitto.  Questo spettacolo richiede da parte degli attori una grande capacità di coordinamento tra loro, il mantenimento di un dinamismo che è basilare per la riuscita dello stesso, ancora una caratterizzazione precisa di ciascun personaggio, devo dire che la compagnia è stata in grado puntualmente di onorare tutti i punti necessari alla riuscita di uno spettacolo che credo non sia facile portare in scena.
Miriam Comito


Londra. Eric, disoccupato da due anni, riceve in continuazione le lettere della previdenza sociale indirizzate a Rupert Thompson, il vecchio inquilino dell’appartamento in cui vive. Stanco della sua situazione, all’ennesima lettera ricevuta gli viene una brillante idea: assumere l’identità di Rupert, ormai emigrato in Canada, per incassarne le sue indennità, truffando così la previdenza sociale. Eric rimane però intrappolato nella rete della burocrazia e non riesce a fermare il flusso di assegni e sussidi che iniziano ad arrivare ininterrotti, neanche in seguito alle sue esplicite richieste. Fino a che un giorno un ispettore della previdenza sociale si presenta a casa di Eric per una verifica. Lo stesso giorno, Linda, sua moglie, ha organizzato un incontro con un consulente di matrimoniale. Inizia così un via vai frenetico di goffi personaggi, tra cui anche un impiegato delle pompe funebri e un assistente sociale, che darà vita ad situazione sempre più surreale. Per quanti sforzi Eric possa fare, chiedendo anche l’aiuto del vicino di casa Norman, e di suo cugino George, la situazione s’ingarbuglierà sempre di più fino a creare una serie di malintesi che metteranno anche a rischio un imminente matrimonio.

NOTE DI REGIA
L’autore Michael Cooney, ripercorrendo le orme di suo padre, il famoso commediografo inglese Ray Cooney, ha dato vita ad una commedia ricca di situazioni paradossali, bugie, scambi di persona, travestimenti, finte morti, secondo la tradizione della commedia brillante inglese. La rappresentazione, ambientata negli anni ‘80 in un appartamento londinese vede sulla scena ben 10 personaggi umoristici e fortemente caratterizzati nei loro ruoli. I ritmi sono molto frenetici, con porte che si aprono e si chiudono sulla scena come fossero esse stesse delle battute da copione. La recitazione, fortemente serrata va di pari passo con la grande dinamica degli attori sulla scena che vivono situazioni caotiche, avvenimenti ironici e paradossali. E’ una farsa che ironizza sul sistema sanitario e sui paradossi della nostra società che purtroppo vede molto spesso il denaro sprecato a favore di finti invalidi o disoccupati che truffano la sanità pubblica o la previdenza sociale, danneggiando chi di quel denaro avrebbe davvero bisogno. E’ una farsa che ironizza anche su quelle pratiche burocratiche spesso lente e ingarbugliate, che mettono in secondo piano i reali bisogni della società, laddove la soluzione talvolta potrebbe essere davvero immediata e semplice.


CREDITI
Pagamento alla consegna di Michael Cooney
Regia di Emilia Miscio
Traduzione Maria Teresa Petruzzi
Direttore di scena Simona Borrazzo
Scene Giorgio Miscio
Fonica Martina Carlini
Costumi Giulia Magionami
Disegno luci Adalia Caroli
Riprese video e foto Riccardo Dell’Era

Teatro San Genesio, Via Podgora, 1 - Roma
Repliche dal martedì a sabato ore 21.00; domenica ore 17.00.
Biglietti: intero € 15,00; ridotto ridotto € 12,00.