venerdì 3 giugno 2016

LA FANCIULLA CON LA CESTA DI FRUTTA Recensione

 Nell'ambito dell festival Dominio Pubblico- la città degli Under 25, è andato in scena ieri al Teatro dell'Orologio LA FANCIULLA CON LA CESTA DI FRUTTA  di Francesco Colombo con Grazia Capraro, Marco Celli, Adalgisa Manfrida, e Michele Ragno.
L'idea geniale è quella di dar voce a chi non l'ha mai avuta, a chi è chiuso in una galleria, in una chiesa, o in qualche casa privata, e non solo non può parlare, ma oltretutto è costretto ad ascoltare le voci altrui, tra turisti e guide e straziarsi con il silenzio notturno...i protagonisti dei quadri famosi. Ad aprire un Mario Minniti ( Marco Celli) stanco di essere conosciuto solo attraverso Caravaggio, e di essere descritto dalle guide come il probabile amante..."Si vede dalla spalla nuda" del celebre pittore lombardo. L'arrivo delle sue "creature" . Gesù che mostra le stimmate e due angeli del Minniti stesso, pala d'altare conservata nella chiesa di S.Antonio ad Agira in provincia di Enna, dà il via ad un rocambolesco processo di liberazione di ciascun personaggio dal giogo paterno/autoriale. Il registro cambia quando entrano in scena un autoritratto e una ballerina, lei è assolutamente felice di essere stata immortalata da Degas, che le ha così regalato una giovinezza senza fine. Lui...l'autoritratto, vuole sentire di nuovo l'emozione di avere un pennello e una tavolozza tra le mani, il suo genio assoluto si è potuto esprimere solamente per una decina di anni, tanto da lasciarlo insoddisfatto, insofferente, in altre parole pazzo, e poi Elisabeth Siddal la musa ispiratrice dei Preraffaelliti, ma anche modella di Millais per l'Ofelia, che scambia Van Gogh per Amleto, pazzo per pazzo, e gli inveisce contro. Creazioni e creatori, personaggi reali e di fantasia, chi è più importante? a mettere a tacere tutti arriva Monna Lisa, ma che non discute con Leonardo, perchè tra il capolavoro e il proprio creatore non c'è discussione ma unione. lo spettacolo è davvero molto divertente, sarcastico al punto giusto, senza diventare pensante, si ride e si riflette: due attività importanti nella vita.
Miriam Comito



Giovedì 02 Giugno presso il Teatro dell' Orologio alle ore 20:00
LA FANCIULLA CON LA CESTA DI FRUTTA
di Francesco Colombo
Cosa accadrebbe se un quadro prendesse  vita? Cosa direbbe? Che rapporto esisterebbe tra modello e pittore? Attorno a questi quesiti si sviluppa “La fanciulla con la cesta di frutta” . Siamo presso la Galleria Borghese il personaggio del quadro di Caravaggio “Il fanciullo con la canestra di frutta” rompe il silenzio portando in scena il proprio dramma, nessuno infatti lo conosce. E' Mario Minniti, pittore siciliano modello di Caravaggio . Prende vita un esilarante dialogo tra modello e pittore caratterizzato da comicità e poesia. Giungono sulla scena altri tre bizzarri personaggi: Gesù, un angelo muto e un angelo animato dal desiderio di peccare, anch'essi avanzano dubbi circa la loro creazione e la loro vita sulla tela. La barriera tra attori e pubblico viene infranta, si sviluppa  un gioco comune e ogni volta differente. A concludere lo spettacolo, la figura della Gioconda che risolverà le molteplici domande degli altri personaggi circa la loro eterna esistenza.
   

Nessun commento:

Posta un commento