mercoledì 28 settembre 2016

PAROLE PAROLE PAROLE Recensione

CARLOTTA PROIETTI e MATTEO VACCA

PAROLE PAROLE PAROLE
di Adriano Bennicelli

regista assistente MARCO SIMEOLI
aiuto regia FRANCESCA CIOCI
scenografie FABIANA DI MARCO
costumi ISABELLE CAILLAUD
organizzazione ALESSANDRO FIORONI

regia GIGI PROIETTI

produzione Politeama srl  


27 SETTEMBRE – 9 OTTOBRE 2016






PAROLE PAROLE PAROLE  è uno spettacolo, divertente, leggero al punto giusto firmato dalla riconoscibile penna di Adriano Bennicelli. Le vicende dei due protagonisti: Laura e Valerio vengono presentate in un primo momento in modo speculare  e opposto. Laura durante le sue 8 ore lavorative non ha possibilità alcuna di scambiare quattro chiacchiere con nessuno lei che ha studiato linguistica,  si è ridotta a discorrere da sola, pur di non arrendersi e far passare le fatidiche 8 ore in cui deve stare inchiodata alla sedia, davanti alla telecamera che riprende il suo mezzobusto. Valerio, di contro, ha sempre litigato con le parole, la sua balbuzie lo ha accompagnato fino all'adolescenza, più che il guru della madre lo hanno aiutato a guarire le canzoni e le poesie. La parola, quindi, al centro del testo, come il titolo di certo non nasconde. L'apparente leggerezza porta lo spettatore  a comprendere quanto possano essere difficili, vite a cui apparentemente non  manca nulla, entrambe i protagonisti infatti godono di buona salute ed hanno un lavoro, ma non sono vite felici, gli manca qualcosa, questo qualcosa potrebbe essere definito amore, ma ricordiamoci bene che entrambe non sono, appunto, appagati dalla loro vita e che hanno un rapporto particolare con il verbo. Come andrà a finire? Se sono rose fioriranno, è un modo di dire si, ma è in sintonia con il fatto che i due protagonisti spesso si esprimono attraverso la poesia, che "arriva all'improvviso" come dice Valerio, o con testi di canzoni, e questo perchè spesso il dialogo tra due persone, volenterose di conoscersi, può essere difficile. Molto interessante la soluzione scenografica affidata in gran parte a delle proiezioni grafiche che formano i vari ambienti dove si svolge la vicenda. Spettacolo molto gradevole in cui si intreccia prosa, poesia e musica.
Miriam Comito

Laura e Valerio sono i protagonisti di una storia d’amore molto, molto particolare.
Per amarsi bisogna conoscersi e gli occhi e il cuore sono fondamentali, ma non sono tutto. Bisogna parlarsi. Ecco: le parole.
La parola, il terminale sonoro dell’anima, della mente e dei sentimenti. L’uso della parola. Questo hanno fatto i Poeti di sempre. Grandi: Pascoli, D’Annunzio, Dante, piccoli o piccolissimi. Sì, anche autori di parole per le canzoni che, senza che ce ne accorgiamo, riempiono le nostre ore, i nostri giorni. Parole, che possono essere usate come pret-a porter nell’esternare i nostri sentimenti nel quotidiano. E c’è il rischio di mescolare queste con quelle dei Grandi. Far combaciare l’”alto” col “ basso”. Purchè si parli.
Con gli occhi Valerio si innamora di Laura. Egli la vede ogni giorno, fissa, nel monitor della security della banca dove anche lui lavora. Non l’ha mai sentita parlare, né si conoscono. Quindi non si è mai dichiarato. Inoltre, c’è un ostacolo apparentemente insormontabile: Lui è balbuziente. Ma anche questo fa parte del tema delle parole anche se le sue sono un po’ più faticose….
La storia d’amore, comunque, nasce. Step by step. Si conoscono, si frequentano, si amano. Ma tutto in un clima quasi di sogno. E i sogni possono essere sereni, agitati, o addirittura incubi; l’importante è svegliarsi con la voglia di continuare ad assaporare la vita.
E la vita, a volte, può anche essere inventata. Proprio come per i nostri due protagonisti…

Gigi Proietti


SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. 06 6794753
dal martedì al venerdì ore 21, 2 mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17
Prezzi da 32€ a 23€


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