mercoledì 1 marzo 2017

NUOVA RASSEGNA AL FEMMINILE -UNA STANZA TUTTA PER LEI AL BRANCACCINO

Marioletta Bideri per Bis Tremila srl
presenta

UNA STANZA TUTTA PER LEI
Rassegna teatrale per immaginare il femminile del terzo millennio
Direzione artistica Daniele Salvo
In collaborazione con Marioletta Bideri Melania Giglio
Al Teatro Brancaccino, Roma
9 marzo – 14 maggio 2017

Era da tanto tempo che desideravo creare un evento dedicato alle donne, trovare un luogo dove le attrici più note (e anche le più giovani) potessero esprimere il loro talento raccontando con dei reading, con il canto, con monologhi e attraverso brani di letteratura, l’universo femminile. Volevo si potesse fare un viaggio nel cuore, nella mente, nelle emozioni delle donne, che riuscisse a parlare alla pancia degli spettatori.
Da questa idea e dalla collaborazione con Daniele Salvo e Melania Giglio nasce la rassegna “Una stanza tutta per lei”, che al Teatro Brancaccino vede la sua terza edizione.
A conclusione della rassegna ci sarà un concorso dedicato a 16 attrici, che potranno presentare venti minuti di storie inedite. Alla vincitrice, decretata da una giuria di addetti ai lavori, verrà assegnato un piccolo contributo per la realizzazione dell’intero spettacolo.
“Una stanza tutta per lei” non vuole essere soltanto un format teatrale, ma anche un mezzo per far conoscere e sostenere le tante ONLUS e Associazioni che lavorano ogni giorno per aiutare le donne in difficoltà.
Marioletta Bideri


Per il secondo anno consecutivo siamo orgogliosi di presentare questa rassegna tutta al femminile. Otto attrici, otto donne che cercano incessantemente una nuova identità. L’essenza delle donne del terzo millennio.
Due sono le grandi rivoluzioni che vedremo in questo nuovo secolo appena iniziato: la rivoluzione tecnologica e la rivoluzione femminile. La prima si sta affermando con più facilità, poiché è una rivoluzione "strumentale", "funzionale", anche se credo che pochi si rendano conto di quanto essa muterà nel profondo le nostre categorie etiche, mentali e culturali.
La rivoluzione femminile sarà più lenta, contrastata e sofferta. Ma è un'onda anomala che non si può fermare. Alle donne verranno affidati sempre più spesso ruoli di responsabilità e di potere. Le donne del terzo millennio non saranno mai più quelle che noi abbiamo conosciuto. Tentare di frenare quest'onda è demenziale, anacronistico, ottuso.
Cos'hanno da dire gli uomini a questo proposito? Sono evidentemente spaventati e confusi. Sono evidentemente in crisi di identità. Ma qualche domanda dovremo pur farcela.
Come ci immaginiamo le donne del terzo millennio? Cosa sarà essere madri? Cosa significherà avere il potere? Come fermeremo lo scempio del femminicidio? Come sarà il loro mondo emotivo? Quali nuovi linguaggi inventeranno? E noi uomini? Come resteremo loro accanto? Come verremo cambiati da tutto questo?
Al Teatro Brancaccino di Roma esploreremo possibili risposte a queste domande, attraverso storie drammatiche, attraverso sogni di resistenza, attraverso il potere rivoluzionario di una risata. Lo faremo grazie ad artiste di solida formazione ma di provenienze diversissime. Otto weekend, da marzo a maggio, dedicati a otto attrici, a otto donne straordinarie. Saranno loro a condurci per mano in questo nuovo, affascinante viaggio.
Una grande novità di questa seconda edizione romana è rappresentata dal concorso “L’alba che verrà, 16 attrici per raccontare le nuove voci del terzo millennio”. Sarà un’occasione unica per dare voce a proposte di drammaturgia contemporanea inedite e a nuove interpreti che sapranno raccontare con occhi acuti e freschi il femminile nostro contemporaneo. Al testo e all’attrice vincitori del concorso verrà assegnato un piccolo contributo alla produzione e la possibilità di essere inseriti nella prossima edizione della rassegna.
Daniele Salvo


Tra le protagoniste femminili: MICHELA ANDREOZZI, VALERIA PERDONO’, MARIA PAIATO, MELANIA GIGLIOLADYVETTE, 

Dal 9 al 12 marzo 2017
da giovedì a sabato ore 20.00-domenica ore 18.00
MICHELA ANDREOZZI

in

L’AMORE AL TEMPO DELLE MELE
regia Paola Tiziana Cruciani

uno spettacolo di Michela Andreozzi, Paola Tiziana Cruciani e

Giorgio Scarselli

musiche dal vivo Alessandro Greggia

Dopo il successo di “A letto dopo Carosello” una sorta di "primo tempo" del suo esilarante e tenero viaggio nella memoria collettiva, Michela Andreozzi è pronta ad accompagnarci ancora una volta indietro nel tempo, in quel momento in cui, a nostre spese, abbiamo iniziato a capire le prime tragiche, irresistibili e divertentissime conseguenze dell’amore.

Ti vuoi mettere con me mantiene la stessa formula del varietà, con canzoni dal vivo e il coinvolgimento del pubblico, come se fosse un vecchio amico. Ma quest'anno c'è di più: Azzurra Doff Bolazzi e altri nuovi personaggi faranno capolino sul palco.
«Dreams are my reality…». Era il tempo delle mele, il sabato pomeriggio, una palla di specchietti girava sul soffitto del salotto: poche coppie dondolavano al centro della stanza.Lei gli teneva le mani sulle spalle, lui le teneva a pinza sui fianchi e tutte le mani erano sudate. Poi arrivava qualcuno con una scopa e la coppia scoppiava fino al lento successivo. Sul sesso circolavano poche notizie e annosi quesiti restavano insoluti: “Si può rimanere incinta con un bacio?”. Le confuse spiegazioni dei genitori riuscivano solo ad alimentare i dubbi… Non restava che scrivere alla Posta del Cuore.
L’adolescenza e la cameretta, il diario, il telefono, la gita scolastica e il primo amore: indimenticabili, drammatici e involontariamente esilaranti momenti che hanno segnato lavita di ciascuno di noi. Ma come siamo diventati?
Ma siamo davvero cambiati? E se potessimo per un attimo tornare indietro a quell’incantevole istante in cui non eravamo  carne  pesce, ma in cui tutto stava per accadere?


Dal 16 al 19 marzo 2017
da giovedì a sabato ore 20.00-domenica ore 18.00
VALERIA PERDONÒ

in

AMOROSI ASSASSINI
Facciamo finta di niente, dai…
regia Paola Tiziana Cruciani
uno spettacolo di Valeria Perdonò
musiche al pianoforte Marco Sforza

Art Director FEDERICA RESTANI Produzione ARS CREAZIONE E SPETTACOLO


“Amorosi assassini” è il titolo di un saggio edito da Laterza nel 2006: 13 giornaliste e scrittrici raccontano casi di violenza su donne avvenuti in quell’anno.
Da quando mi è capitato per caso questo libro tra le mani, non ho più smesso di leggere, scrivere, recitare, parlare della questione “femmina“. Cercare di non farefinta di niente insomma.
Purtroppo il tema della violenza sulle donne diventa, ogni giorno di più, protagonista delle nostre vite e delle più crudeli vicende di cronaca. Ma non perché prima non ci fossero così tanti episodi come negli ultimi anni, solo perché finalmente se ne parla.
Qualche anno fa il Telefono Rosa di Mantova mi chiese di occuparmi della questione, parlarne a teatro, dare vita al problema, raccontare episodi,commentare e metterci del mio, ma io non sapevo da dove cominciare. Erano e sono troppi i casi!
Partiamo da una statistica però, esiste un comune denominatore: mariti, compagni o ex amanti che uccidono, e famiglie che spesso sotterrano e nascondono.
Cominciai a leggere resoconti degli omicidi, guardare video-interviste, analizzare i dati, e poi mi capitò tra le mani quel libro.
In Amorosi assassini - Ed Laterza mi ha colpito una storia in particolare, quella di Francesca Baleani, perché era l’unica che aveva un lieto fine, se così si può dire: Francesca è stata quasi uccisa dal suo ex marito ma si è salvata per miracolo ed è riuscita a ricominciare una nuova vita. Per questo ho deciso di scrivere un monologo proprio su di lei, partendo dalla sua storia, dalle sue stesse parole così piene di disperazione e, nonostante tutto, di meraviglioso attaccamento alla vita, di rinascita.
L'episodio della Baleani, però, mi ha colpito più di altri anche perché si è consumato in un ceto sociale benestante e culturalmente molto elevato, e così viene menoanche il luogo comune per il quale siamo portati a credere che la maggior parte delle violenze sulle donne avvenga in sfere economico-sociali basse o ai margini.

Una donna che parla di donne con un uomo e insieme al pubblico. Una donna che pensa alle donne e a se stessa. Fogli e un pianoforte, documenti e musica, cronaca e poesia, l’attualità col sorriso dell’ironia. La storia di Francesca Baleani fa da filo conduttore insieme a citazioni, canzoni eriflessioni. Da Esiodo alla Merini, da De Andrè a Gaber passando per il Trio Lescano. Per dare una voce in più. Per non fare finta di niente, o almeno provarci.

Per aprire una piccola riflessione sulla violenza sulle donne, sull'amore o sulle donne e basta. Con tutta la violenza che comporta, e con tutta l’ironia e la leggerezza che mi contraddistinguono come donna e come attrice.


Dal 23 al 26 marzo 2017
da giovedì a sabato ore 20.00-domenica ore 18.00
MELANIA GIGLIO

in

VOCE DI DONNA
uno spettacolo di Melania Giglio

"L'uomo che non ha musica dentro di sé,
ed è insensibile agli accordi delle dolci melodie,
è pronto per tradimenti, stratagemmi e rapine"
William Shakespeare, Il Mercante di Venezia

Una donna sola in scena. Vestita di un enorme abito da sposa che occupa quasi tutto il palco.
Racconta la sua storia fatta di vittorie e sconfitte, gioie e dolori. Una storia comune a molte. Ma questa donna percepisce il mondo in un modo molto particolare. Per lei solo il suono, le voci, la musica danno un senso agli eventi. Solo il suono mette ordine in un universo che altrimenti sarebbe percepito come caos. Attraverso le voci di donna che l'hanno guidata ed ossessionata riesce persino a raccontarci quell'assurdo susseguirsi di ore che qualche sprovveduto si ostina a chiamare vita.

NOTE DI REGIA
Io sono la sposa che non ha vissuto, quella che nessuno ha voluto.
Non so se ancora vivo. Non so se esisto.
Ma so che prima ancora di nascere io ero suono.
Della mia infanzia non mi ricordo nulla. Ore e ore senza sapere che farsene del tempo.
L'unica cosa che mi è restata nelle ossa di quegli anni senza forma è la voce di mia madre. E naturalmente la voce di mia nonna.
Solo il suono era il mio mondo. Solo sentirlo mi placava.
Poi è arrivata la musica. Anzi: è arrivato il canto. A dare finalmente un senso a tutta quella confusione.
Il mio mondo solitario finalmente si è popolato di voci. Voci di donne che hanno dato un nome a tutti i miei fantasmi.
Eros, Solitudine, Dolore, Amore, Nascita, Lotta, Fede sono diventati musica.
Universo senza fine.
Canto eterno ed invincibile.

Melania Giglio


Dal 30 marzo al 2 aprile 2017
da giovedì a sabato ore 20.00-domenica ore 18.00
CINZIA SPANÒ

in

LA MOGLIE
Viaggio alla scoperta di un segreto
regia Rosario Tedesco
uno spettacolo di Cinzia Spanò
con la collaborazione di Teatro Elfo Puccini


 “Ogni uomo ha dei ricordi che racconterebbe solo agli amici.
Ha anche cose nella mente che non rivelerebbe neanche agli amici, ma solo a se stesso, e in segreto.
Ma ci sono altre cose che un uomo ha paura di rivelare persino a se stesso, e ogni uomo perbene ha un certo numero di cose del genere accantonate nella mente.”
 Fedor Dostoevskij

Un soffio di vento rapisce un giorno Psiche, la bella figlia del re, per portarla in un luogo lontano e solitario. Nella dimora dove il vento l’ha portata le fa visita alcalar delle tenebre il suo sposo e con lui trascorre nel piacere le ore che la separano all’alba. Nella notte Psiche non vede il volto del suo amante e questa è l’unicacondizione che le viene data per poter continuare a vivere in quel luogo incantato assieme all’uomo che ama… Anno 1942. Stati Uniti, New Mexico. Inpochissimi mesi viene costruito in mezzo al deserto un laboratorio scientifico, e attorno a questo laboratorio abitazioni sempre più numerose per ospitare le famigliedegli scienziati che vi lavorano. Nasce così una cittadina senza nome, senza indirizzo, non segnata sulle mappe, alla quale non è possibile accedere senza speciali permessi e dalla quale non è possibile uscire. Non ci sono telefoni e tutto è presidiato e strettamente controllato dai militari dell’esercito americano. E’ quello a cui gli scienziati stanno lavorando nel laboratorio ad essere oggetto di tanta segretezza. Nessuno sa di che cosa si tratti. Il mondo è in guerra. E in guerra il livello dimassima segretezza prevede il divieto di parlare del lavoro che si sta svolgendo persino alle proprie mogli. Esse, come Psiche, in quel- la cittadina lontana e senza nome attendono che arrivi la sera per incontrare i loro ma- riti di ritorno dal laboratorio. E, come Psiche, anche a loro viene chiesto di non conoscere fino in fondo il vero volto dell’uomo che hanno sposato. Il mito racconta che la fanciulla una notte prende un piccolo lume e si prepara a far luce sul volto del suo sposo, scegliedi disobbedire, sceglie di conoscere. E così anche La Moglie vuole scoprire cosa si nasconde dietro al segreto di suo marito. Un segreto che ha cambiato per sempre la storia degli uomini e sui cui moventi e conseguenze non smettiamo ancora oggi di interrogarci.




Dal 6 al 9 aprile 2017
da giovedì a sabato ore 20.00-domenica ore 18.00
MARIA PAIATO

in

IL GATTOPARDO
Lettura in 4 serate
regia Giulio Costa
uno spettacolo tratto da Giuseppe Tomasi Di Lampedusa
                                             
“Tutto è partito da Giorgio Bassani. Il celebre autore ferrarese, in qualità di consulente e direttore editoriale per la Feltrinelli, riuscì a far pubblicare "il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il romanzo, che altrove aveva ricevuto resistenze e rifiuti, si rivelò un assoluto capolavoro e la sua fortuna dura ancora oggi. E ancora tutto è partito da Giorgio Bassani perché in questo 2016 molte città italiane, ma soprattutto Ferrara, hanno reso omaggio ai 100 anni dalla sua nascita. Giulio Costa che ha curato la regia di queste quattro puntate di lettura, mi ha offerto questa bellissima e un po' rischiosa occasione di lavoro. Bellissima perché ho riscoperto la potenza di un romanzo che avevo letto in gioventù a scuola e davvero è stato sorprendente misurarsi con la ricchezza di una lingua italiana sontuosa, con un tema attualissimo, con il gusto per l'ironia e il paradosso... un romanzo magistrale che racconta come siamo diventati italiani, e perché lo siamo diventati in questo modo, contraddittorio, eroico, ipocrita, generoso e disarmante. Rischiosa perché si trattava di chiedere in qualche modo al pubblico di tornare la settimana dopo per la seconda e poi la terza e la quarta puntata... una lettura a puntate? I sabato sera? Di giugno? Non sarà chieder troppo? Ma se non si prova non si può sapere e così mettendoci al servizio solo del romanzo senza aspettarci niente abbiamo cominciato ed è andata benone. 4 sabati in cui io e il pubblico entravamo in un mondo lontano nel tempo ma nostro e per questo era bello, necessario e curioso farci i conti. Ora questa piccola sfida mi piace proporla al pubblico di Roma e questa rassegna intelligente e coraggiosa, "Una stanza tutta per lei", che ha a cuore la letteratura il teatro, le attrici e soprattutto di offrire al pubblico proposte nuove, immediatamente l'ha colta”.




Dal 20 al 23 aprile 2017
da giovedì a sabato ore 20.00-domenica ore 18.00
FEDERICA BERN

in

IL VIAGGIO DI FELICIA
regia Marco Simeoli

uno spettacolo di  Claudio Pallottini

                                             
Felicia è una ragazza rumena, ma potrebbe essere di un qualsiasi altro paese dell'est, o una migrante africana, o asiatica, molto sognatrice e con i piedi poco piantati per terra. Il crollo del regime comunista e la miseria crescente l'hanno spinta a lasciare la sua patria ed emigrare in Italia. Come per molte sue connazionali anche per Felicia l'Italia è prima di tutto ciò che ha visto in televisione: la famigliola del Mulino Bianco, i milioni di euro in palio ogni giorno nei quiz serali, il paese dei balocchi dove la ricchezza basta saperla prendere o volerla, per acciuffarla, ma anche, il luogo ideale dove realizzare il suo sogno d'integrazione.
Felicia con il visto turistico viene in Italia, a Roma, con la certezza che trovare un lavoro e ben retribuito sarà una barzelletta, così come essere accettata. Ma la realtà è diversa: il lavoro onesto è duro, mal pagato e, spesso, sfruttato e c'è sempre qualcuno pronto a specularci sopra. Per non parlare del costo della vita e dell'affitto pel buco di casa dove abita. E l'integrazione, poi, non è così ovvia e scontata.


NOTE DI REGIA
Il monologo di Claudio Pallottini è un viaggio la cui partenza e il cui arrivo non sono soltanto un luogo geografico definito, ma un luogo della mente.
Il luogo deove la protagonista fa i conti con la realtà che si infrange con il suo sogno d'integrazione e di successo. 
Il luogo della delusione della protagonista che accetta la sua vita per ciò che è, per la parte di destino che le è stata assegnata.
Rendere questo viaggio è stato il compito della regia, che lo ha fatto facendo ricorso a linguaggi extra teatrali come il fumetto e la tv; o il racconto in terza persona di stampo Brechtiano.
Felicia ci racconta così il suo viaggio con semplicità, senza rancore, ma anzi, con leggerezza e ironia, grazie alla sua capacità di confondere e confondersi la realtà che vive con l'immaginazione e il sogno.

Marco Simeoli

Dal 27 al 30 aprile 2017
da giovedì a sabato ore 20.00-domenica ore 18.00
LADYVETTE

in

LESCANO
Le dive dello swing
regia Giorgio Serafini Prosperi
uno spettacolo di Giorgio Serafini Prosperi e Teresa Federico
musiche al pianoforte Giorgio Gori

Tre giovanissime acrobate olandesi Alexandra, Judith e Kitty Leschan giungono con la madre in Italia durante la guerra e in brevissimo tempo conquistano il cuore degli italiani con le loro splendide voci perfettamente amalgamate. Nonostante o forse grazie al loro accento straniero, il successo è dirompente. La Cetra e l’Eiar se le contendono. Le Lescano diventano il trio vocale più ascoltato d’Italia. Danno vita a successi memorabili come “Tulipan” e “Marameo perché sei morto”.
Quando arrivano le leggi razziali, la situazione cambia radicalmente. Neanche il successo e l’amore del pubblico possono salvare le sorelle Lescano e la madre, di origine ebraica, dall’antisemitismo crescente. Tentano qualsiasi strada per salvare la vita alla madre, costretta a fuggire fuori dall’Italia.
La buona stella delle Lescano si spegne.  Improvvisamente, come erano apparse, scompaiono, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama musicale italiano.


Dal 4 al 7 maggio 2017
da giovedì a sabato ore 20.00-domenica ore 18.00
ATHINA CENCI

in

LA DONNA GIGANTE

a cura di Marco Mattolini

uno spettacolo di Lidia Ravera


“La nostra vita è divisa in tre tempi. La vostra in due soltanto. Voi siete bambini, poi uomini. Restate uomini fino alla morte. Noi siamo bambine, poi donne, poi donne vecchie. Il terzo tempo nessuna ha voglia di viverlo”.  Così dice di sé la protagonista di questo racconto che Athina Cenci aveva interpretato molti anni fa nelle sue prime due parti. Oggi, non a caso,  l’attrice sceglie questa divertente e densa  trilogia per tornare sulla scena a Roma. Il 3 aprile nel 1985, nel 1995, nel 2005. Il racconto di un giorno nella vita di una donna a distanza di 10 anni. Il bisogno di tempo che si intreccia coi legami familiari, la carriera, l’impegno politico, i dubbi. Donna sull’orlo di una crisi di identità, appassionata, intelligente, contraddittoria, esigente e paziente, ironica,  ambiziosa a disagio, materna, leggera. Consapevole della propria fragilità e per questo più forte: donna gigante.






BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Dal giovedì al sabato ore 20, domenica ore 18

Biglietto: 15,50 €

BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it

UFFICIO PROMOZIONE tel 06 80687232 | promozione@teatrobrancaccio.it

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