venerdì 9 giugno 2017

Stagione 2017 2018 del Teatro Roma: tante prime nazionali e spettacoli a lunga tenitura

Stagione teatrale 2017 | 2018

Scopri il progetto artistico della stagione 2017/2018 del Teatro Roma


Direzione Artistica

Pietro Longhi & Gianluca Ramazzotti



E... NON SEI MAI STATO AL TEATRO ROMA?


CHE ASPETTI?


Il Teatro Roma - con i suoi 1300 affezionati abbonati - e con otto stagioni alle spalle , presenta quest’anno  una collaborazione artistica di assoluto rilievo: Gianluca Ramazzotti, attore e produttore teatrale che con grande entusiasmo ha accolto il mio invito a programmare insieme il Teatro Roma.
A differenza di quello che avviene in tante altre realtà, non solo romane, dove gli spettacoli restano in scena per pochi giorni, intendiamo invertire questa tendenza e provare a programmare spettacoli per 5 o sei settimane , alzando, quindi, il livello produttivo ed imprenditoriale. E’ chiaro che per un progetto simile bisogna unire le forze, l’esperienza e la voglia di fare sempre meglio per il nostro pubblico. Il Cartellone che proponiamo per la stagione 2017/18 va in questa direzione e speriamo di contagiare con il nostro entusiasmo anche tanti spettatori che non hanno avuto ancora  l’opportunità di conoscere il Teatro Roma.
Pietro Longhi

Una città come Roma non può non avere un teatro in cui le produzioni siano presentate per un lungo periodo di tempo.  Oramai è un dato di fatto che in tutta Europa le produzioni di quasi tutti i teatri europei  restino in cartellone per tante settimane, a volte molti mesi. Per questo quando Pietro Longhi  mi ha chiesto di occuparmi insieme a lui della stagione del teatro Roma ho pensato che un teatro di quartiere potesse diventare un piccolo gioiello per la città restituendole quello che manca, dopotutto i romani hanno bisogno di tempo per andare a teatro sentirsi rassicurati  e avere modo di far crescere il passaparola; ecco perché abbiamo deciso di presentare una stagione con artisti  e con commedie internazionali, successi importanti che hanno divertito e infiammato il pubblico in giro per il mondo, come Baffie, Camoletti, Lawrence Mark White e Bill Manhoff, attraversando ed esaltando anche la nostra drammaturgia  con gli italiani di stazza come Clementi, Skerl, Reali e Quartullo che infiammino altrettanto la nostra platea  con qualità divertimento e intelligenza. Quattro prime nazionali, tre riprese della scorsa stagione, due novità italiane, un musical attualmente in scena a Londra, giovani registi ed esperte conferme, beniamini del pubblico ed artisti da scoprire e riscoprire  per un nuovo cartellone fresco dinamico e di grande divertimento per tutti e soprattutto a lunga tenuta.  Passate parola!

Gianluca Ramazzotti

26 Settembre | 19 Novembre 2017 – Prima Nazionale

Gianluca Ramazzotti, Fabio Ferrari, Milena Miconi, Jun Ichicawa

I BONOBO

di Laurent Baffie

Versione italiana e Regia Virginia Acqua
Con Stefania Papirio

21 Novembre | 3 Dicembre 2017

Gabriella Silvestri, Antonio Conte 

Con Enzo Casertano e Lorenza Guerrieri 

LA PROTESTA

di Roberta Skerl

Regia di Maria Cristina Gionta


5 Dicembre 2017 | 7 Gennaio 2018  – Prima Nazionale

Giorgio Lupano, Gianluca Ramazzotti

BOEING BOEING

di Marc Camoletti

Versione italiana di Luca Barcellona e Francis Evans

regia di Matthew Warchus e Mark Schneider


9 Gennaio | 11 Febbraio 2018 – Prima Nazionale

Antonio Catania Maurizio Mattioli

Con Nicolas Vaporidis

Con la partecipazione di Gabriella Silvestri

IN BARCA A VELA CONTROMANO

Scritto e diretto da Stefano Reali


13 Febbraio | 28 Marzo 2018 – Prima Nazionale

Gli you tubers Giulia Penna e Luca Valenti 

ROMEO L'ULTRAS E GIULIETTA L'IRRIDUCIBILE

Scritto e diretto da Gianni Clementi


3 | 15 Aprile 2018

Rita Forte e Pietro Longhi

IL GUFO E LA GATTINA 

Di Bill Manhoff

regia di Silvio Giordani







17 | 29 Aprile 2018

Francesca Bellucci, Annabella Calabrese, Matteo Cirillo, Tiziano Floreani

QUANDO ERAVAMO REPRESSI 3.0

Scritto e diretto da Pino Quartullo 

3 | 20 Maggio 2018

Daniele Derogatis Piero Di Blasio Stefania Fratepietro Valeria Monetti

DOMANI TI SPOSO …DOMANI TI LASCIO

Il Musical di Lawrence Mark Whyte

Regia Di Marco Simeoli



Speciale THRILLER D’ ESTATE

Un mese di thriller d'autore per un'estate da brivido!


Il thriller d'autore manca spesso nei nostri palcoscenici italiani. Creare tensione attraverso dei Noir o polizieschi  con continui colpi di scena sarà la prerogativa della compagnia del thriller che verrà fondata per l'occasione. Una compagnia nazionale alla quale affidare un genere amato dal pubblico ma spesso poco presente nei  cartelloni teatrali .  La letteratura poliziesca o Noir o thriller ha fatto epoca in tutto il mondo con grandi autori internazionali e nostrani che hanno scritto dei veri capolavori della suspense. Nel nostro paese tanti sono gli affezionati che siamo certi gradiranno un cartellone estivo creato per l'occasione.



E... NON SEI MAI STATO AL TEATRO ROMA?


CHE ASPETTI?

















26 Settembre | 19 Novembre 2017 – Prima Nazionale

Gianluca Ramazzotti, Fabio Ferrari, Milena Miconi, Jun Ichicawa

I BONOBO

di Laurent Baffie

Versione italiana e Regia Virginia Acqua
Con Stefania Papirio
Costumi Francesca Brunori
Scena Alessandro Chiti
Una produzione di Gianluca Ramazzotti per Ginevra Media prod srl


Andrea, cieco, Daniele, sordo e Leonardo, muto, sono tre amici d’infanzia handicappati dalla nascita, che incarnano in tutto e per tutto la saggezza delle tre famose scimmiette. Stanchi per la loro disabilità, di fare sesso a pagamento, perché impossibilitati a sedurre delle vere donne, decidono di mettere un annuncio in una chat per incontrare delle ragazze, elaborando un piano per nascondere il loro handicap e abbordarle tranquillamente senza che queste si rendano conto della loro  disabilita. Grazie a questo piccolo stratagemma e ad un sito di incontri creato dai tre uomini, i tre si alternano nei tre differenti appartamenti per incontrare le tre donne, Tina, Angelica e Giulia che si sono iscritte alla chat.

Per non far scoprire il loro handicap i tre uomini inventeranno i più incredibili stratagemmi che permetteranno a Leonardo il muto di parlare ad Andrea  il cieco di vedere e a Daniele sordo di sentire. Ma malgrado questo, niente andrà come previsto.

Uno dei più importanti ed esilaranti successi francesi per la prima volta in una versione tutta italiana.


Note Di Regia


BONOBO- Enciclopedia Treccani:  Scimpanzé di piccole dimensioni (Pan panicus), detto anche scimpanzé nano pigmeo... La specie si caratterizza rispetto alle altre per la lunghezza degli arti inferiori, le usanze matriarcali e un’accentuata attività sessuale…
Questa la definizione istituzionale. A voler approfondire un po’ di più si apprende che questa specie di scimmie in effetti non utilizza la sessualità solo a scopo riproduttivo, ma anche come rafforzamento dei legami sociali e ne apprezza l’aspetto ludico… insomma gli danno giù e ci somigliano un bel po’!
Ma torniamo alla cultura. Le tre scimmie sacre del santuario shintoista di Toshogu in Giappone, con la loro famosissima posa di coprirsi gli occhi, le orecchie e la bocca, rappresentano il monito a non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male. Significati complessi e profondi, su cui riflettere… Molto bene. E’ importante perché il teatro non è solo divertimento, è soprattutto cultura e noi lo vogliamo dimostrare! Bene. Ora grazie a queste interessanti premesse sarà per tutti semplice e logico dedurre che la commedia parli di tre uomini, un cieco, un sordo e un muto che pensano sempre al sesso!
Perché se il sesso è una naturale tendenza degli animali, non è più che naturale che lo sia per qualsiasi essere umano, anche se disabile? Questo è Laurent Baffie, uno degli autori più geniali e sicuramente il più dissacrante e spregiudicato della drammaturgia francese. Un autore che diverte sfidando i tabù. E diverte moltissimo! Le situazioni in cui i tre amici cercano di conquistare tre ragazze così dette “normali” nascondendo loro le loro rispettive disabilità attraverso stratagemmi geniali sono irresistibili.  La comicità è travolgente e assolutamente liberatoria perché ci spoglia dei nostri pregiudizi. Ma Baffie fa di più, perché ribalta il senso comune del pregiudizio. Pregiudizio è sicuramente quello di percepire i disabili come delle figure asessuate e angelicate. Buone e caste solo perché hanno un handicap. I nostri protagonisti sono invece tre simpaticissimi ragazzacci, goliardici, dispettosi, e assolutamente “normali” in tutti, ma proprio tutti i loro istinti! Ma siamo poi sicuri che siano sempre e solo i “normodotati” a nutrire pregiudizi? E se fosse anche chi ha un handicap a proiettare sugli altri una presunzione di pregiudizio che lo riguarda, che di fatto è a sua volta un pregiudizio? I tre Bonobo credono che le donne non potranno amarli per come sono: è un pregiudizio ed  è ingiusto, come lo sono tutti i pregiudizi. Insomma la commedia di Baffie è un vorticoso gioco di ribaltamenti di punti di vista che sul palco prenderanno forma anche “letteralmente” grazie a una scenografia che… Ma non sveliamo troppo! 

Virginia Acqua

























21 Novembre | 3 Dicembre 2017

Gabriella Silvestri, Antonio Conte 

Con Enzo Casertano e Lorenza Guerrieri 

e con Fabio Avaro e  Pietro Morachioli

LA PROTESTA

(mia nonna odia Silvana)

di Roberta Skerl

Regia Maria Cristina Gionta

scene LolloZolloArt

costumi Marco Maria Della Vecchia

musiche Eugenio Tassitano



La Protesta racconta la storia di una famiglia alle prese con i comportamenti “stravaganti” dell'anziana madre.
Elsa, una mattina, si chiude dentro l'armadio e decide che da quel momento  sarà la sua nuova casa.
Perchè Elsa  compie questa azione … contro chi o cosa protesta?!!!!
La figlia Paola, il genero e il nipote Andrea, che vivono con l'anziana donna, allibiti e sorpresi da questo comportamento, fanno di tutto per tirarla fuori, ma invano. Rendendosi conto che non è uno scherzo  o un semplice  capriccio, Paola  chiama  a raccolta anche i suoi fratelli Vittorio e Carlo per cercare di risolvere questa situazione anomala. Ritrovandosi tutti intorno ad un armadio nel tentativo di far uscire Elsa, riemergono antichi e vecchi rancori, recriminazioni, gelosie.... che danno vita ad una miriade di situazioni esilaranti e paradossali.
Sopraggiunge nell'appartamento  anche Don Eusebio il prete della parrocchia che Elsa frequenta, di cui ha una profonda ammirazione. Viene messo prontamente al corrente dell'avventura che la famiglia sta vivendo, nel cercare di mettere a suo agio l'anziana madre e di tranquillizzarla,  entra anche lui  nell'armadio!
Sarà l'azione risolutiva ?!!!!
Una deliziosa commedia sulla famiglia, sui rapporti tra parenti e su come questi particolari e complessi legami restino importanti e fondamentali anche quando la vita li rende complicati.











5 Dicembre 2017 | 7 Gennaio 2018  – Prima Nazionale

Giorgio Lupano, Gianluca Ramazzotti

BOEING BOEING

di Marc Camoletti
E con Sonja Bader e Grazia Schiavo
Versione italiana di Luca Barcellona e Francis Evans
Regia di Mark Schneider sulla regia originale di Matthew Warchus
Scene e Costumi Rob Howell                                                                                            Musica originale Claire van Kampen                                                                                                          
Disegno Luci Stefano Lattavo
Allestimento scenico originale prodotto da Sonia Friedman LTD vincitore del TONY  AWARD 2008 come miglior revival anni 60'
Una produzione di Gianluca Ramazzotti per Ginevra Media prod srl

Il nuovo allestimento della commedia Boeing Boeing, di Marc Camoletti, ritorna dopo quarant'anni sui nostri palcoscenici come una delle commedie più divertenti e rappresentate nel mondo; entrata di diritto nel Guinness dei primati - solo a Londra, dal 1965 è rimasta in cartellone per ben sette anni consecutivi, tanto che la Paramount ne produsse un film con Tony Curtis, Jerry Lewis e Thelma Ritter -Boeing -Boeing è tornata sui palcoscenici londinesi nel 2007 per starvi fino al 2009, dopo quarant'anni, con un restyling anni 60' ad opera di uno dei più rappresentativi e giovani registi europei: Matthew Warchus che ne ha curato uno spassosissimo revival adattando scene e costumi a quegli anni. Il risultato è stato sorprendente: pubblico e critica hanno decretato il successo di questa commedia che, nonostante l'età, dimostra ancora di avere le gambe per camminare a lungo. Nel 2007 è stata nominata agli Oliver Awards come miglior revival e miglior attore, vincendo il Drama Desk Award come miglior spettacolo, miglior rivisitazione anni 60' e come miglior interpretazione maschile a Mark Rylance. La stessa produzione ha poi portato lo spettacolo a Broadway nel 2008, dove ha riscosso un altro enorme successo vincendo, anche qui, il Tony Award come miglior revival e ancora Mark Rylance come miglior attore protagonista.


Lo spettacolo viene ora riproposto anche in Italia, dopo l'ultima grande produzione allestita nel 1966 da Lucio Ardenzi, con gli allora giovani Carlo Giuffrè, Vittorio Sanipoli, Marina Bonfigli e Valeria Fabrizi. Lo spettacolo ebbe un grande successo per tre stagioni consecutive. Dopo una trionfale tournéé di qualche anno fa con in scena Gianluca Guidi e Gianluca Ramazzotti, che questa volta dividerà la scena con un nuovo protagonista, per dar vita ad un nuovo duo esplosivo di grande comicità, Il tutto condito dalla regia di Mark Schneider che riprende la messa in scena scoppiettante e divertente di Matthew Warchus, in una rivisitazione dal vecchio sapore anni sessanta per una commedia che, come hanno dimostrato gli amici americani e londinesi, ha  più di quarant'anni… ma non li dimostra!



9 Gennaio | 11 Febbraio 2018 – Prima Nazionale

Antonio Catania Maurizio Mattioli

E con Nicolas Vaporidis

Con la partecipazione di Gabriella Silvestri

IN BARCA A VELA CONTROMANO

Scritto e diretto da Stefano Reali
Scene Carlo De Marino
Costumi Mara Gentile
Disegno Luci Stefano Lattavo
Direzione tecnica Stefano Orsini

Una produzione di Gianluca Ramazzotti per Ginevra Media prod srl


Roma, Estate 1990. Un grande ospedale romano. Nel luglio caldissimo di quell'anno, nelle "notti magiche" in cui infuria la passione per i mondiali di calcio, Massimo, un ragazzone sui trentacinque anni, grazie ad una raccomandazione, riesce a farsi ricoverare nel reparto Ortopedia.

Massimo deve sottoporsi ad una operazione quasi "voluttuaria", la ricostruzione dei legamenti del ginocchio, altrimenti dovrà smettere di giocare al calcio, la sua passione. Ma la presenza del suo compagno di stanza Luigi, un lungodegente "veterano" dell'ospedale, lo induce a riflettere sulla futilità del suo caso: Luigi, profondo conoscitore delle regole del gioco del microcosmo ospedaliero, gli racconta delle sofferenze delle centinaia di pazienti che non potendo permettersi una clinica privata sono costretti ad aspettare anche degli anni , in lista d'attesa, prima che si liberi un posto letto. In più la tragica situazione dello stesso Luigi, costretto a letto da sette anni con le gambe straziate da ripetuti e vani interventi chirurgici, inocula lentamente a Massimo dei dubbi sul buon esito del suo intervento, al punto da farlo esitare sull'opportunità di operarsi.

Ma chi è Luigi, in realtà? E' veramente malato come sembra, o è un simulatore che ha trovato vitto ed alloggio sine die a spese dello stato, come sostiene il dottor Cupreo, giovane e rampante chirurgo ortopedico, che non vede l'ora di operarlo, per scoprire la verità?

E chi è Massimo, in realtà? Com' è riuscito a farsi ricoverare in ospedale, scavalcando tutta la lista d 'attesa, per farsi fare un 'operazione che in clinica privata costerebbe decine di milioni di lire di allora?


In realtà, Luigi è un "venditore di letti" di professione; uno che sfrutta la sua malattia, con la complicità di un infermiere,  per spaventare i neo ricoverati ed indurli a rinunciare all'operazione, in maniera da poter poi "rivendere" il posto letto liberatosi ai pazienti in lista d'attesa. 

Ed anche stavolta, l'operazione sembra che gli stia andando bene, a Luigi: Massimo vacilla, non è più tanto sicuro di volersi operare.

Ma Luigi non sa che Massimo, in realtà, non ha affatto bisogno di essere operato al ginocchio: perché non è un paziente, è un medico mandato dalla Direzione Sanitaria con il compito di prendere con le mani nel sacco  il "venditore di letti". Laureato in medicina, ma disoccupato, a Massimo è stato offerto un lavoro in ospedale se riesce a smascherare Luigi. Anche se gli ripugna fare la spia, è la sua unica possibilità di essere assunto nella ASL dove da anni lavora come precario non pagato.

Tormentato dai suoi dubbi, Massimo si accorge che i disperati con cui entra in contatto non hanno la possibilità di "sdegnarsi" per lo sfascio delle situazioni in cui vivono, per il semplice motivo che essi devono, innanzitutto, sopravvivere. A causa della sua lunghissima degenza, Luigi è diventato praticamente un boss, in grado di intimorire lo stesso personale paramedico.

Luigi trova simpatico Massimo, lo crede un ingenuo, un buono, e comincia lentamente ad aprirsi, a confidargli, le regole del gioco che governano la vita interna di ogni reparto d'ospedale. Non si rende conto che sta parlando con l'unica persona che gli potrebbe usare contro tutto quello che gli sta rivelando. Ma forse il bisogno di amicizia di un uomo come Luigi,  che è riuscito a tenere nascosto a tanti un tumore alle ossa che gli lascia ormai poco da vivere, è più forte anche del rischio di essere scoperto.

Ma sarà poi vero, che è condannato?

O anche questo fa parte dell’imbroglio?

Massimo non sa più da che parte girarsi, sa solo che deve mettere nel sacco quell'uomo, se vuole lavorare. 

Il problema è che quell'uomo gli è simpatico….


Dal Teatro al Cinema, e poi ancora a Teatro
Di Stefano Reali
Questo testo nasce nel 1989, come atto unico a tre personaggi, dal titolo "Operazione", all'interno della rassegna: "Attori in cerca d'autore", diretta da Ennio Coltorti, ed è stato rappresentato, nella sua versione più lunga, in due tempi, più volte dal 1991 al 1994 in Italia, e all'estero. In particolare è stato messo in scena in Inghilterra dal commediografo inglese Alan Ayckbourne, ed ha vinto il prestigioso “Be Bold Award” come miglior testo straniero nel 1993.  Dalla commedia, ho tratto un film, da me scritto e diretto, distribuito da Medusa nel 1997, dal titolo "In Barca a Vela Contromano", interpretato da Valerio Mastandrea, Antonio Catania, Maurizio Mattioli e Emanuela Rossi.
La fortuna di questo testo, semiautobiografico, forse dovuta anche al suo mix di tragedia e commedia brillante, e ai suoi continui colpi di scena, è durata negli anni, ma soprattutto nella memoria delle persone, più a lungo di quanto non ci si potesse aspettare.
È perciò con particolare soddisfazione che ho accolto l'offerta di Gianluca Ramazzotti di rimettere in scena il testo, conservando ben due protagonisti dell'operazione cinematografica di vent'anni fa. Fin da quando è stato scritto, In Barca a Vela Contromano non voleva essere solo un testo, peraltro profetico, sui problemi della malasanità. È piuttosto una storia di amicizia, di tradimenti, di slealtà, ma anche di generosità inaspettate. E di un certo modo di fare italico, che può essere riassunto sul motto che Longanesi sosteneva essere impresso sulla bandiera italiana: "Tengo Famiglia". Un motto che sembra governare il modo di fare italico da sempre. Ma che però, a volte,  può generare delle sorprese inaspettate...

13 Febbraio | 28 Marzo 2018 – Prima Nazionale

Gli you tubers Giulia Penna e Luca Valenti 

ROMEO L'ULTRA’ E GIULIETTA L'IRRIDUCIBILE

Scritto e diretto da Gianni Clementi

15 attori in scena, di cui 11 ragazzi

Una produzione di Gianluca Ramazzotti per Ginevra Media prod srl e Simone Giacomini per Mind Entertainment da un progetto di Simone Giacomini 


Due ragazzi, giovani, immaturi, ma pieni d’amore, come è giusto alla loro età. In cerca d’amore. Dell’ “Amore”, quello con la A maiuscola. Due giovani destinati a incontrarsi, a incrociare i loro sguardi, e quando questo avviene il destino è segnato. Romeo non può che innamorarsi perdutamente di Giulietta e la ragazza altrettanto.  Montecchi e Capuleti, Borghesia e proletariato, Bianchi e Neri…la riscrittura dell’opera shakespeariana ha da sempre stimolato autori e registi in tutto il mondo, spingendoli ad adattamenti e modernizzazioni.  “Romeo l’Ultrà e Giulietta l’Irriducibile” è l’ennesima scommessa, che però, oltre all’azzardo artistico, vuole provare ad avere anche una funzione “sociale”. L’idea nasce da una considerazione di fondo: l’uomo (Ma anche l’animale), per sua natura, sviluppa fin da piccolo l’istinto “all’appartenenza”. La classe, il branco. La religione. La fazione politica. La razza. Ma in anni come questi, di grande confusione e incertezza socio-politica, una fede ha trovato e trova a moltissime latitudini milioni di adepti, pronti a tutto pur di assaporare il trionfo: il Calcio. Una passione da sempre molto presente nel nostro Paese, ma mai come in questi ultimi anni cresciuta esponenzialmente al diluvio di informazione che, in ogni momento della giornata, inocula nel tifoso un’inquietante dipendenza, che spesso sfocia nell’ossessione. Aggiungiamo a questo il clima difficile, in termini socio-economici, che si respira da tempo nella nostra società e che contribuisce non poco a generare incertezza e paura,  e la miscela diventa davvero esplosiva. La violenza delle “Curve” diventa allora una costante dei fine settimana italiani (Ma anche nel mondo intero non si scherza mica!), quasi che lo Stadio sia diventato ormai l’unico luogo di ritrovo di un popolo di disperati, ma soprattutto il vero, fondamentale momento di appagante sensazione d’appartenenza a qualcosa. Anche Romeo l’Ultrà e Giulietta l’Irriducibile sono ragazzi dei nostri tempi e, come la maggior parte di loro, soffrono le incertezze proprie della giovinezza e del futuro. Anche loro sono creature delle Curve, abituati a gridare al cielo un odio preconcetto e spesso predeterminato dai vari Capipopolo. E’ possibile morire per un gioco, anche se affascinante come il calcio? Uno spettacolo che, senza sconti, vuole porre sul piatto questo incredibile interrogativo, cui le cronache sportive spesso rispondono purtroppo e tragicamente in modo positivo: sì, è possibile. Ma Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile moriranno non certo per loro scelta. Altri hanno deciso per loro. Il testo  adotta il linguaggio crudo delle curve, ma al contempo tenta di  “volare alto” usando il verso. Una storia coatta, scanzonata, ma soprattutto piena d’amore e di passione. 15 attori in scena, di cui 11 ragazzi, che vogliono raccontare ai loro coetanei, in una chiave mai vista prima, la più straordinaria delle storie d’amore.   

3 | 15 Aprile 2018

Rita Forte e Pietro Longhi

IL GUFO E LA GATTINA 

Di Bill Manhoff

regia di Silvio Giordani

C.T.A. Centro Teatrale Artigiano



“Il  gufo  e  la  gattina”  è  una  straordinaria  macchina  per  attori.  Una  favola moderna basata  su  una  comica  astrazione.  Due  mondi  opposti  che  finiranno inevitabilmente per   avvicinarsi. Temi   importanti   come,   sesso, incomunicabilità,   solitudine, frustrazione,  vengono  trattati  con  una  mano  di vernice  così  brillante  che  riescono a farci ridere e divertire anche mentre riflettiamo. Felix,  il  gufo,  con  la  sua  scontrosa  tenerezza  e  sogni sproporzionati  alle  proprie capacità  e  Doris,  la  gattina,  cantante  di  piano  bar ma  anche  attricetta  squillo  con poca  cultura  e  tanta  ingenuità,  si  incontrano  e si  scontrano  imparando  a  farsi compagnia  e  forse,  ad  amarsi.  Commedia  di fresca  e  travolgente  simpatia  con Pietro   Longhi,   nella   parte   del   gufo apparentemente   insensibile   al   fascino femminile e Rita Forte, gattina svampita dalla voce suadente e melodiosa.

























17 | 29 Aprile 2018

Francesca Bellucci, Annabella Calabrese, Matteo Cirillo, Tiziano Floreani

QUANDO ERAVAMO REPRESSI 3.0

Scritto e diretto da Pino Quartullo

Produzione Ferruccio Barone


La commedia “Quando eravamo repressi” si snoda tra due camere comunicanti di un albergo, dove due giovani coppie cercano di risolvere il problema del calo del desiderio aprendosi e scambiandosi secondo una complessa serie di combinazioni. Petra e Massimiliano, due disinibiti e collaudati scambisti, vengono contattati da Isabella e Federico, una giovane ed elegante coppia in crisi, nel tentativo di risolvere i loro problemi attraverso lo scambio. Il confronto tra i quattro, inevitabilmente, scatena situazioni imprevedibili, contrasti, erotismo e comicità.


Nel 1990, nell’ambito delle attività del sindacato attori, Pino Quartullo frequenta Alessandro Gassman e Francesca d’Aloja, giovanissima coppia di attori, fidanzati da tempo. Diventano amici e Quartullo comincia a pensare ad una storia da portare insieme ai due in teatro.

In primavera Quartullo ultima la commedia; cominciano a cercare un titolo, consultano produttori teatrali interessati, provinano alcune attrici per il ruolo di Petra.

Vittorio Gassman legge la commedia, ne è entusiasta e si propone come produttore teatrale dello spettacolo, con la sua società Olimpo 84. Quartullo propone il titolo “Ci siamo fatti in quattro” ma Vittorio Gassman commenta “non è ancora trionfale”

La giovanissima Lucrezia Lante della Rovere, reduce dal film “Speriamo che sia femmina” viene scelta per il ruolo di Petra. Sarà il suo debutto a teatro.

Il titolo “Quando eravamo repressi” piace a tutti e il 14 Settembre 1990 la commedia viene presentata in prima nazionale al festival Benevento Città Spettacolo.

Il 30 Agosto 1990, al bar della Pace di Roma, in collaborazione con lo studio Lucherini, viene indetta una conferenza stampa. Tutti i giornali il giorno dopo riportano articoli con bellissime foto di Carlo Bellicampi dei quattro giovani interpreti. Il giorno dopo, il 31 Agosto il produttore Claudio Bonivento legge quegli articoli e chiama Quartullo per proporgli di realizzare un film dalla sua commedia.

Nella primavera del 1991 i quattro ultimano le repliche e iniziano le riprese del film a Cinecittà (esterni nel parco di Fogliano e a Roma). Nel cast, Vittorio Gassman, nel ruolo del sessuologo, apre il film analizzando la coppia in crisi, formata da suo figlio e da Francesca d’Aloja. Vittorio arricchisce il suo ruolo dotandolo di citazioni colte esilaranti. Nel film, per la prima volta sullo schermo, Raoul Bova, che si fa notare in un piccolo ruolo, come cliente della jeanseria, dove viene messo a nudo dalla proprietaria Lucrezia Lante della Rovere.


A fine 1991 il film è pronto ma la censura pone il divieto ai minori di 18 anni. Viene bloccata l’uscita nelle sale. Scoppia il caso. Walter Veltroni interviene per far togliere il divieto. Il film, senza tagli, esce nelle sale.

Nel Gennaio 1992, il film viene distribuito dalla Columbia. Al cinema Quirinale di Roma, lunghe file di spettatori si susseguono al botteghino. Quartullo riceve chiamate da molti produttori interessati a suoi nuovi progetti: Dino De Laurentiis (di passaggio a Roma al Grand Hotel, vuole incontrarlo), Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori, Giovanni Bertolucci, ecc.. Rita Rusic accompagna al cinema Quirinale Oliver Stone a vedere il film.

Dopo il successo della prima versione dello spettacolo e del film, nel 1998 Pino Quartullo decide di rimettere in scena la sua commedia con un nuovo cast, al teatro Parioli di Roma. Oltre Quartullo, Chiara Noschese (nel ruolo di Petra), Giampaolo Morelli (al suo debutto teatrale, poi in futuro famoso come ispettore Coliandro), Federica Di Martino

Nel 2016 Pino Quartullo decide di realizzare la terza versione dello spettacolo, che per questa ragione prende il nome di "QUANDO ERAVAMO REPRESSI 3.0". Nel cast nuovi interpreti nati tutti nello stesso periodo in cui fu scritta la commedia: Francesca Bellucci nel ruolo di Isabella, Annabella Calabrese nel ruolo di Petra, e Matteo Cirillo e Tiziano Floreani che interpretano rispettivamente Federico e Massimiliano. La regia è di Pino Quartullo, la produzione è di Ferruccio Barone e lo spettacolo va in scena al Teatro Ghione di Roma. QUANDO ERAVAMO REPRESSI 3.0 è un grande successo e riscuote un ottimo riscontro dalla critica e dal pubblico, collezionando numerosi SOLD OUT






















3 | 20 Maggio 2018

Daniele Derogatis Piero Di Blasio Stefania Fratepietro Valeria Monetti

Ovvero, la compagnia A.M.O. DOMANI TI SPOSO …DOMANI TI LASCIO

Il Musical di Lawrence Mark Whyte

Regia Di Marco Simeoli

Costumi: Valentina Giura
Scenografia: Gianluca Amodio
Direzione Musicale: Marco Bosco


TOMORROW MORNING” è una commedia musicale inglese del compositore e autore Laurence Mark Wythe, che ha debuttato a Londra nel 2006. Il successo di pubblico e critica è stato talmente clamoroso che lo spettacolo si è subito
spostato in America dove, nel 2009, viene premiato come Miglior Spettacolo Off ai Jeff Awards di Chicago e nel 2011 gli vale la nomination ai famosi Outer Critics Circle Awards di New York. Ma questo fortunato show ha visto la luce anche in altre parti del pianeta: Connecticut, Melbourn, Tokyo, Vienna e anche in Germania e Portogallo.

Il 2017 vedrà, per la prima volta, il debutto in Italia di questo splendido musical prodotto, su licenza di Janet Fillingham Associates di Londra, da A.M.O. srls (Attori Momentaneamente Occupati) che, dopo il successo di Ti Amo Sei Perfetto…Ora Cambia, alla sua quarta stagione, continua il filone delle commedie musicali / musical da camera.

A.M.O. srls è, ad oggi, l’unica produzione professionale italiana a specializzarsi in questo genere di “mini musical” di importazione straniera. Si, perché anche questa volta si tratta di un mini musical con solo 4 attori in scena.

La storia, ricollocata in Italia, è semplice solo in apparenza: Marco e Jessica sono una coppia di circa trentacinque anni nella notte che precede il loro appuntamento dall’avvocato per il divorzio; Mummi e Jay sono una coppia di circa venticinque anni nella notte che precede il loro matrimonio. Entrambe le coppie mostreranno le paure, le gioie e i dolori di una firma su un pezzo di carta, sia che si tratti di divorzio, sia che si tratti di matrimonio. Ognuno di loro, inoltre, nasconde un segreto: piccolo e innocente o grande ed esplosivo. Ma, soprattutto, la storia stessa nasconde un segreto più grande. Una chiave di lettura che cambierà il modo stesso di vedere lo spettacolo. Due atti pieni di risate, riflessioni e belle canzoni, tutte originali ed adattate in italiano da Piero Di Blasio (già traduttore di “Ti Amo
sei perfetto ora cambia”, “Appuntamento al buio”, “Annie Jr” e “Shrek il musical”), con un finale a sorpresa che poi, forse, tanto sorpresa non è.
La regia sarà affidata, come sempre, alle mani esperte ed abili di Marco Simeoli, che
saprà regalare al musical la tipica comicità ed ironia italiana, oltre ad un tocco di profonda riflessione e, perché no, malinconia. In fondo la prima causa di divorzio è proprio il matrimonio!



FORMULE DI ABBONAMENTO

Stagione Teatrale 2017/2018



ABBONAMENTO A 8 SPETTACOLI



INTERO € 140,00

RIDOTTO € 110,00

MARTEDI-MERCOLEDI € 94,00

(Mamma e papà abbonati possono portare i figli minori a € 5,00)



BIGLIETTI (comprensivi di prevendita)



INTERO € 27,00

RIDOTTO € 25,00

CRAL (per gruppi di almeno 10 persone) - OSPITI ABBONATI  € 18,00

CENTRI ANZIANI (per gruppi di almeno 10 persone) - GIOVANI (da 12 a 18 anni) € 14,00

BAMBINI (fino a 11 anni) € 12,00

BIGLIETTO CORTESIA € 3,00



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