sabato 30 settembre 2017

QUEL MATTINO D'APRILE 13/04/1944

E' andato in scena dal 26 al 29 settembre 2017 presso il Teatro Lo Spazio QUEL MATTINO DI APRILE 13/04/1944 , uno spettacolo di e con Germano Rubbi, frutto di un accurato studio, su una, purtroppo delle tante, rappresaglie che la Wehrmacht (Forza di difesa tedesca) perpetrò ai danni della popolazione civile italiana al domani dell'Armistizio. il 13 aprile del 1944, infatti, a  Calvi nell'Umbria furono fucilati 16 civili..perchè? Lo spettacolo lo spiega in modo compiuto, facendo un esaustivo excursus su i fatti salienti di quei giorni, e rappresentando bene, anche le sfumature, ovvero le piccolezze umane, le pieghe assunte dalle situazioni, i paradossi. Una narrazione sul palco quindi, che prende le mosse dalla definizione che qualsiasi vocabolario dà del termine rappresaglia:"Diritto di riprendere con la forza quanto bastasse a risarcire del danno patito." Si peccato che la Forza di difesa tedesca non aveva patito nessun danno dalla popolazione di Calvi nell'Umbria. Rubbi con l'aiuto di Amedeo Carlo Capitanelli, Giovanni D'Artibale e Maria Cristina Cerri Ciummei, ci narra quali furono le vere ragioni che portarono all'eccidio di Calvi nell'Umbria, ragioni non legate al raziocinio, ma solo ad una cattiveria di base, che sicuramente esacerbata dal "tradimento italiano" ma che di per se stessa va a fare capo ad una voglia di primeggiare a tutti i costi, e questo non solo da parte dei militari tedeschi, ma soprattutto forse  dai delatori, personaggi che indicavano come fiancheggiatori persone che magari semplicemente avevano dei conti in sospeso con loro, li avevano sbeffeggiati etc.. Sul palco vediamo i quattro attori, interpretare i vari personaggi coinvolti nella triste vicenda, con il filo della narrazione sempre teso, e con Germano Rubbi, che definirei un attore che recita, davvero, con tutto il corpo ed è capace di assumere espressioni assolutamente aderenti al soggetto dello spettacolo.
Miriam Comito

Teatro Lo Spazio Via Locri

PRESENTATA LA STAGIONE 2017-18 DEL TEATRO ARCOBALENO.

Direttore Artistico: Vincenzo Zingaro


“SOSTIENI LA CULTURA…LA CULTURA SOSTIENE TE…”
IL TEATRO ARCOBALENO DIRETTO DA VINCENZO ZINGARO  ANNUNCIA LA STAGIONE TEATRALE 2017/2018. BLAS ROCA REY E MONICA ROGLEDI, GIUSEPPE ARGIRO’, CINZIA MACCAGNANO, JUN ICHIKAWA E MOLTI ALTRI IN SCENA.



Sostieni la Cultura…la Cultura sostiene te…” E’ lo slogan con cui Vincenzo Zingaro promuove la nuova Stagione 2017/18 del Teatro ARCOBALENO(Centro Stabile del Classico), in gemellaggio con il CALATAFIMI SEGESTA FESTIVAL. Una stagione ricca di spettacoli che spaziano dal teatro classico antico ai grandi autori del ‘900, confermando il ruolo di primaria importanza che il Teatro Arcobaleno svolge nel panorama teatrale italiano, come spazio interamente dedicato ai classici. Si apre con L’ASINO D’ORO di Apuleio, regia di Francesco Polizzi, appassionante e fiabesca allegoria del percorso spirituale dell’uomo; un grande ritorno, SONATA A KREUTZER di Tolstoj, con Alvaro Piccardi, spettacolo fortemente emotivo, che ha ottenuto importanti riconoscimenti; poi l’intrigante capolavoro di SchnitzlerDOPPIO SOGNO, da cui Kubrick trasse il suo ultimo film EYES WIDE SHUT, scandalosa favola sull’amore coniugale e sui suoi fragili equilibri, regia di Gianni Leonetti. Per il 150° Anniversario della nascita di PirandelloGiuseppe Argirò propone VESTIRE GLI IGNUDI, il dramma di una donna costretta a subire le prevaricazioni di un mondo maschile, con Silvia Siravo e Massimo Reale. Durante le feste e a capodanno, l’originale edivertentissimo allestimento di Vincenzo Zingaro della commedia plautina AULULARIA, un meccanismo di straordinaria comicità, da cui Molière trasse il suo celebre “AVARO”. Ancora Plauto con IL CARTAGINESE, a firma di Giancarlo Sammartano, che ripropone l’esperienza della lunga collaborazione con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, con le maschere di Giancarlo Santelli. Blas Roca Rey farà rivivere i personaggi dell’ILIADE, nell’innovativa riscrittura di Alessandro Baricco, con musiche dal vivo. Jun Ichikawa sarà la protagonista nell’ANTIGONE di Sofocle, con la regia di Argirò, una delle tragedie più celebri e rappresentate al mondo, in cui le ragioni del cuore e della pietà familiare si scontrano contro le ragioni di Stato. Seguono LE RANE di Aristofane, nella divertente versione di Cinzia Maccagnano, commedia che, nel denunciare la decadenza culturale e politica della società ateniese del V sec. a.C., ci offre spunti di riflessione sulla crisi del nostro tempo.  Ad aprile, Vincenzo Zingaro riporta in scena il suo cavallo di battaglia, la sua storica ed entusiasmante edizione de IL SOLDATO SPACCONEdiPlauto, che ha lasciato un segno del tutto nuovo nell’interpretazione del Miles GloriosusIn chiusura, OTELLO di Shakespeare, regia diIlariaTestoni, con Mauro Mandolini.

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Tel./ Fax 06.44248154 - Cell. 320.2773855

CALENDARIO SPETTACOLI
STAGIONE 2017/2018 

Dal 12 al 22 ottobre 2017
giovedì, venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di Lucio Apuleio
Adattamento e Regia Francesco Polizzi
con Francesco Polizzi, Martin Loberto, Francesca Dinale, Giancarlo Commare, Alessandra De Rosario, Vincenzo Iantorno
Il giovane Lucio, apprendista mago viene trasformato in asino: attraverso una serie di peripezie, in un florilegio di incontri con maghi, briganti, dee ed animali fantastici, finalmente viene restituito alla natura umana grazie all’intervento della dea Iside. Nel mezzo del viaggio il nostro eroe si imbatterà nel racconto di Amore e Psiche, che riproduce in versione di favola esoterica l’intera vicenda e ne svela allo spettatore il carattere iniziatico. L’appassionante avventura si rivela quindi allegoria del percorso spirituale dell’uomo, da bestia ad angelo.

Dal 26 al 29 ottobre 2017
giovedì, venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di Leone Tolstoj
Versione teatrale e Regia Alvaro Piccardi
con Alvaro Piccardi
Uno spettacolo fortemente emotivo, che ha ottenuto importanti riconoscimenti. “Sonata a Kreutzer” è una delle più sofferte opere di Tolstoj, in cui sono contenuti forti elementi autobiografici. Ma la sua grandezza sta nell’avere inventato un personaggio che diventa proiezione del tumulto del suo animo e dei suoi sentimenti. Un uomo, processato e assolto per l’uccisione della moglie, racconta la sua storia, quella di un’ossessione…l’ossessione per la donna, l’incapacità di riconoscerla come essere umano, ma solo come oggetto di desiderio. Un testo ancora oggi vivo e palpitante, in grado di illuminare in modo potente zone inquietanti e scomode della nostra esistenza.

Dal 10 al 26 novembre 2017
venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di Arthur Schnitzler
Adattamento e Regia Gianni Leonetti
Doppio sogno, intrigante capolavoro di Schnitzler, da cui Stanley Kubrick ha tratto il suo film EYES WIDE SHUT, si evolve come un’affascinante e scandalosa fiaba sull’amore coniugale e sui fragili equilibri che lo tengono vivo. Albertine e Fridolin, tranquilla coppia borghese, dopo una festa in maschera, presi da smania di sincerità, finiscono per confidarsi i pensieri più intimi; si confrontano sul piacere della sessualità, sulla gelosia, sulle trasgressioni ed in particolar modo sui tradimenti sognati e vissuti. Saranno proprio queste confessioni a far vacillare il loro ménage, fino ad allora considerato appagante.

Dal 1 al 10 dicembre 2017
venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di Luigi Pirandello (150° anniversario della nascita)
Drammaturgia e Regia Giuseppe Argiro'
con Silvia Siravo, Massimo Reale, Renato Campese, Maurizio Palladino
Il dramma  di Ersilia è il dramma della dignità negata, di una donna costretta a subire le prevaricazioni di un mondo maschile, impietoso di fronte alle legittime richieste di un‘esistenza normale che salvaguardi l’integrità della persona. La protagonista, colpevole di aver ceduto alla bramosia del Console Grotti, diviene causa involontaria della morte della figlia del diplomatico e viene così licenziata. Ersilia assurgerà cosi a capro espiatorio, vittima sacrificale, eroina tragica, abbandonata anche da un presunto fidanzato, che ha giocato con i suoi sentimenti.

Dal 29 dicembre 2017 al 4 febbraio 2018
venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di T.M. Plauto
Adattamento e Regia Vincenzo Zingaro
con Ugo Cardinali, Rocco Militano, Fabrizio Passerini, Annalena Lombardi, Laura De Angelis, Piero Sarpa
Uno dei più divertenti e significativi capolavori della commedia latina, un meccanismo di straordinaria comicità, al quale si ispirò Molière nel suo celebre “AVARO”.
L’originale allestimento di Vincenzo Zingaro restituisce tutti gli aspetti del teatro plautino,proiettando l’opera in una, in una moderna comunità multietnica, fiabesca e surreale, dove si fondono i più svariati elementi linguistici e figurativi (tale d'altronde doveva apparire Roma, per molti aspetti, ai tempi di Plauto). La vicenda del vecchio avaro Tienichiuso (i nomi dei personaggi sono quelli tradotti da Ettore Paratore), diventa così una favola senza tempo, dove è l’aspetto ludico a dettare le sue leggi:  il tema dell’avarizia, diventa oggetto di un’indagine etica condotta “giocosamente” sulle antiche orme tracciate dal più grande commediografo di tutti i tempi.

Dal 9 al 18 febbraio 2018
venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di T.M. Plauto
Adattamento e Regia Giancarlo Sammartano
Maschere Giancarlo Santelli.
con Paolo Floris, Tommaso Lipari, Mattia Perrella, Andrea Puglisi
Lo spettacolo ripropone la modalità scenica della drammaturgia latina originale: quattro attori, attraverso l’uso delle maschere, interpretano - in un vorticoso gioco teatrale - i molteplici ruoli del testo. La formula riprende l’esperienza degli anni ’90 di Giancarlo Sammartano con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa. Le maschere, di Giancarlo Santelli, sono state realizzate sul modello delle terrecotte rinvenute tra il ’60 e il ‘70 negli scavi della necropoli di Lipari, che riproducono fedelmente i tipi della commedia greca nuova di Menandro e per affinità quelli della palliata latina.

Dal 22 al 25 febbraio 2018
giovedì, venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di Alessandro Baricco
Regia Blas Roca Rey
con Blas Roca Rey Monica Rogledi
e con Pino Cangialosi, Fabio Battistelli, MarzoukMejri
L’Iliade di Alessandro Baricco è un testo perfetto per il palcoscenico: una serie di monologhi dei principali personaggi della storia che, a turno, rispettando perfettamente la cronologia della vicenda, raccontano la loro avventura. Achille, Ettore, Andromaca, Elena, Ulisse, prendono vita uno dopo l'altro, in una narrazione emozionante. Lotte, duelli, amori e odi, resi in maniera quasi tribale, in una cornice dalla quale Baricco ha escluso gli Dei. Restano uomini e donne, guerrieri e regine, vittime e carnefici, vittoriosi e sconfitti, che si fronteggiano senza esclusione di colpi.

Dal 9 al 25 marzo 2018
venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di Sofocle
Adattamento e Regia Giuseppe Argiro'
con Jun Ichikawa, Maurizio Palladino, Renato Campese
Antigone è una delle tragedie più rappresentate in ogni parte del mondo, perché meglio d’ogni altra rappresenta l’essenza stessa della tragedia: un conflitto irresolubile che determina le azioni dei protagonisti e una fine ineludibile. La giovane Antigone si ostina a voler seppellire il corpo del fratello Polinice, contro la volontà dello zio Creonte, che ne vuole punire il tradimento. Antigone, che difende i vincoli di sangue e le ragioni della pietà familiare, si scontra con l’ottusità del  potere e della ragione di Stato, che si erge a carnefice ed esige le sue vittime.

Dal 6 al 15 Aprile 2018
venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di Aristofane
Adattamento e Regia Cinzia Maccagnano
con Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Chiara Pizzolo, Cristina Putignano, Oriana Cardaci
Una parodia della decadenza politica e culturale dell'Atene del 405 a.C., ma soprattutto una riflessione sul teatro e sulla vita morale e sociale. Aristofane guarda con nostalgia al passato perché sia evidente il vuoto del presente. Protagonista è Dioniso, il dio del teatro, che qui non è che un patetico personaggio in cerca d’autore, un attore senza ruolo al quale avanzano battute tragiche che, fuori contesto, risultano penose e grottesche. E cosa sono le Rane? Sono la poesia, che non si vede, ma è ovunque la si voglia evocare; sono la natura altra del mondo. Alla fine del viaggio ciò che conta è riconoscersi tra Rane e insieme intonare il bel canto che accompagni l’impresa della risalita o almeno che illuda i sognatori d’essere più vicini al sublime.

Dal 19 Aprile al 6 Maggio 2018
giovedì, venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
IL SOLDATO SPACCONE (Miles Gloriosus)
Di T. M. Plauto
Adattamento e Regia Vincenzo Zingaro
con Vincenzo Zingaro, Fabrizio Passerini, Annalena Lombardi, Rocco Militano, Ugo Cardinali, 
Laura De Angelis, Piero Sarpa, Miriana Minichino
Vincenzo Zingaro ritorna in scena con il suo cavallo di battaglia, la sua storica edizione del Miles Gloriosus, rappresentata in importanti Festival con straordinario successo di pubblico e di critica (TAORMINA ARTE, OSTIA ANTICA, TEATRI DI PIETRA). Zingaro affronta il testo evidenziando il rapporto che ebbe con la Commedia dell'Arte. Dal Miles Gloriosus, infatti,presero vita intramontabili Capitani come Capitan Spaventa, Fracassa, Matamoros. Lo spettacolo narra le gesta del protagonista evocando i molteplici percorsi della sua evoluzione nei secoli, fino a Don Chisciotte, Cyrano de Bergerac e Brancaleone. Un viaggio seguendo il filo conduttore che lega la Commedia antica alla Commedia dell’Arte e, fino ai nostri giorni, alla cosiddetta Commedia all’italiana. Una rappresentazione travolgente che, con il colpo di scena finale, lascia un segno del tutto nuovo nell’interpretazione del Miles Gloriosus.




Dal 10 al 27 maggio 2018
giovedì, venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 17:30
Di W. Shakespeare
Adattamento e Regia Ilaria Testoni
con Mauro Mandolini, Ilaria Amaldi, Paolo Benvenuto Vezzoso
Otello rappresenta l’uomo moderno in balia della parola, che non sa più discernere la realtà dall’apparenza. In un mondo fittizio, senza più ideali, egli crede solo a ciò che viene mostrato con più forza, con più ornamento. Come nel “Re Lear” e nel “Macbeth”, nell’OTELLO ci si invaghisce della parola inghirlandata e niente è più vero delle antiche paure del cuore. Iago è il regista di una storia che diventa la rappresentazione di un crimine: la distruzione del suo antagonista Otello. La gelosia di Iago diventa lo specchio in cui si guarda l’anima di Otello, di cui Iago prende possesso, facendogli fare ciò che desidera, come un burattino, o come un attore che viene manipolato dal suo regista.

ABBONAMENTI

Abbonamento a 11 Spettacoli
€ 110,00 (€ 9 a spettacolo + € 1 prevendita a spettacolo)
Abbonamento a 9 Spettacoli
€ 99,00 (€ 10 a spettacolo + € 1 prevendita a spettacolo)
Abbonamento a 7 Spettacoli
€ 84,00 (€ 11 a spettacolo + € 1 prevendita a spettacolo)
Abbonamento a 5 Spettacoli
€ 65,00 (€ 12 a spettacolo + € 1 prevendita a spettacolo)
L'abbonamento può essere:
libero (valido tutti i giorni)
fisso (valido ven. sab. e dom. della 1ª settimana)

CARD
Card 6 ingressi
€ 78,00 (€ 12 ad ingresso + € 1 prevendita ad ingresso)
Card 4 ingressi
€ 56 (€ 13 ad ingresso + € 1 prevendita ad ingresso)

La CARD LIBERA è un carnet di INGRESSI LIBERI utilizzabile per uno o più spettacoli del cartellone della Stagione 2017/2018, da soli o accompagnati,valido per ogni giorno di spettacolo.
Tutti gli abbonamenti e le card ESCLUDONO la serata di Capodanno.

TEATRO ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico)
Via F. Redi 1/a - 00161 Roma
Tel. 06.4402719 - 06.44248154

venerdì 29 settembre 2017

Il Salotto di pulcinella. Una cena per presentare la stagione. 6/7 ottobre ore 21

Piccolo Teatro - Il Salotto di Pulcinella
Chiamarlo Risto – Teatro è riduttivo

Ne Il Salotto di Pulcinella l'arte culinaria e quella artistica si fondono e si sposano per regalare sensazioni uniche agli spettatori più esigenti”

Un nuovo spazio teatrale sta per dare vita ad una nuova ed esilarante stagione proprio nel cuore della città eterna. Si tratta de Piccolo Teatro - Il Salotto di Pulcinella, un delizioso spazio  diretto da Vincenzo De Vivo. È proprio il direttore artistico che, nel 2015,  ha fatto in modo che quell'ex ristorante riaprisse le sue porte e diventasse uno spazio dedicato alla cultura e all'arte partenopea e non solo. 

Cantante, amante del teatro e della canzone napoletana, Vincenzo De Vivo insieme al fratello, rileva il ristorante Pulcinella, situato proprio di fronte al famoso Teatro Manzoni, dove, tra la fine degli anni trenta e la metà degli anni cinquanta,  il teatro di rivista ospitava artisti come Petrolini, Anna Magnani, Rascel, Macario e il grande Totò.  Non solo grandi attori ma anche assidui frequentatori di quel ristorante antistante il teatro.
Purtroppo, intorno agli anni ‘60, iniziò il declino e il teatro, ormai fatiscente, calò il sipario per sempre. Fino al 1999 i locali vennero utilizzati per stampare il quotidiano ‘Il Messaggero’, e così le rotative, i serbatoi di inchiostro e la carta presero il posto delle tavole del palcoscenico.
Nel quartiere tutti speravano nella rinascita del teatro, ma la proprietà, passata ad un costruttore, ne decise le sorti, facendolo diventare un lussuoso palazzo di abitazioni private tralasciando la memoria del Teatro.

Se oggi le mura del Salotto di Pulcinella potessero parlare, ci racconterebbero come e cosa mangiavano gli artisti che per anni hanno frequentato il ristorante, le curiosità, i loro incontri a cena con impresari, accordi di paghe, malumori, gioie, speranze, in pratica la loro vita di quell’epoca”, spiega i Vincenzo De vivo.
E' per questo che ho deciso di conciliare, negli spazi del mio locale, l’arte del teatro con quella della ristorazione”.

Il Salotto di Pulcinella offre, infatti, agli spettatori un’esperienza unica: prima dello spettacolo ci sarà la degustazione di alcuni piatti tipici della tradizione napoletana, tutto accompagnato da buon vino.
Non vengono, comunque, tralasciate le abitudini dei romani: infatti, nelle serate dedicate al teatro dialettale romano, vengono serviti piatti tipici della tradizione di Roma.

Il cartellone della stagione 2017/2018, la seconda del teatro, offre una serie di spettacoli, la gran parte  dedicati alla grande tradizione del teatro napoletano, con commedie, musica e tanto divertimento. Marco Simeoli, Anna Rita del Piano, Vittorio Marsiglia, Rita Rondinella, Lucia Cassini definita Totò  in Gonnella, Nando Citarella, Enzo Avolio, Francesca Nunzi, Geppi di Stasio e Sandro Scapicchio, Giulia Maglione, Mariano Perrella e Gianni Mauro,  I Pandemonium sono solo alcuni tra gli artisti che arricchiscono il cartellone di Vincenzo de Vivo che è pronto, anche quest'anno, a far vivere ai suoi ospiti un'esperienza unica




IL SALOTTO DI PULCINELLA
via Urbana, 11 - 00184 Roma
tel. 06 48.23.339  - cell. 347.7327033 - email: info@ilsalottodipulcinella.com 
Spettacoli con degustazione menù completo:
h. 20.30 – Euro 25
Spettacoli con degustazione dolci:
h. 18.00 – Euro 20



Stagione artistica 2017/2018 Teatro Palladium

Stagione artistica 2017/2018
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano 8 – Roma

Un teatro dai diversi colori, come quelli del suo design, e dalle poliedriche proposte culturali: prende avvio il prossimo 3 ottobre la stagione 2017/2018 del Teatro Palladium, con un nome celeberrimo dello spettacolo di tradizione orale, Mimmo Cuticchio, che in A singolar tenzone! Duelli tra musiche e parole sul paladino Orlando percorrerà, insieme al figlio Giacomo, un viaggio sulle gesta del valoroso paladino, in un tempo senza tempo, a tratti semplice e armonioso, a tratti spericolato e acrobatico.
Il gioiello degli anni Venti, di proprietà dell’Università degli Studi Roma Tre e gestito dalla neonata Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, istituita dallo stesso ateneo romano, ospiterà anche quest’anno un cartellone multiforme e ricco di eventi, che riflette la volontà di fare di questo spazio non solo una sede di spettacoli di qualità nel campo del teatro, della musica, del cinema e della danza, ma anche un laboratorio di ricerca e un luogo di dibattito artistico e letterario, in cui tradizione e sperimentazione convivano al servizio della formazione culturale. Il programma, risultato del lavoro dei docenti di Roma Tre che fanno parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione, presieduto da Giuseppe Leonelli, si articola in sei sezioni: Teatro d’autore, Voci dal mondo, Musica universitaria, Cinem@, Contemporanea, Laboratori in scena.

La sezione Teatro d’autore, affidata alle cure di Francesca Cantù, offre una selezione equilibrata di autori, registi e interpreti che si muovono, secondo i rispettivi canoni, tra mito, commedia e dramma contemporaneo. Le serve di Jean Genet, inquietante discesa nelle oscure ambizioni dell’immaginario femminile, è interpretato da un trio di donne di forte personalità, Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina e debutta il 19 ottobre. Segue immediatamente (dal 24 al 28 ottobre) il teatro di Chris Torpe, autore di punta del Royal Court Theatre di Londra, con due spettacoli – There has possibly been an incident e Confirmation – curati da Jacopo Gassman, in uno speciale progetto in collaborazione col Teatro di Roma. Una finissima e irresistibile rilettura della forma classica del vaudeville è all’ordine del giorno diSvenimenti, elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso dagli atti unici di Anton Cechov, che vede in scena Le Belle Bandiere il 4 e 5 novembre. Il successivo appuntamento è con Sarah Kane, la cui 4.48 Psychosis ha stimolato la creazione drammatica di Sinfonia per voce sola di Enrico Frattaroli, con Mariateresa Pascale, in prima nazionale nei giorni 19-21 gennaio. Segue Golden He, diretto da Federico Vigorito, che apre con Carlotta Piraino e Fabrizio Bordignon il mese di febbraio (1 e 2) narrando la storia assurda e dolente di due atleti alle Olimpiadi del 1936 nella Germania del Terzo Reich. Fedra e Ippolito è il nuovissimo spettacolo che Walter Pagliaro presenta dal 1° al 4 marzo, protagonista Micaela Esdra: un tormentato studio drammaturgico sull’essere umano che fuoriesce dal labirinto della follia per precipitare nella seduzione della violenza incarnando dispotismi anti-natura. Pirandello arriva a marzo con Vestire gli ignudi, nell’adattamento e regia diGaetano Aronica (dal 15 al 18): una storia di sesso, potere e visibilità mediatica, che sembra scritta oggi.
Vicini temporalmente sono i due innovativi progetti: Caldo (Varmt) di Jon Fosse (23 e 24 marzo), in prima rappresentazione italiana, testo di punta nel progetto diAlessandro Machìa, dedicato al teatro del silenzio e dell’attesa del maggior drammaturgo norvegese vivente; segue En attendant Beckett della consolidata coppiaGlauco Mauri-Roberto Sturno, in programma il 28 e 29 con due capolavori di Samuel Beckett quali L’Ultimo nastro di Krapp e Atto senza parole coniugati con elementi tratti dai suoi folgoranti pensieri in un itinerario di incompiute speranze e dolente umanità. Maggio propone Persone naturali o strafottenti di Patroni Griffi nell’interpretazione principale di Marisa Laurito, dramma crudo e di disperata intensità, che mette a tema l’esperienza dell’identità sessuale vissuta nel contrasto con repressione sociale dei perturbatori dell’ordine costituito.
Conclude la stagione la penetrante leggerezza e l’infinita suggestione della drammaturgia e regia di Lorenzo Loris, che trovano espressione nello spettacolo Le cosmicomiche – La boutique del mistero. Calvino incontra Buzzati, inedito incontro con la letteratura del fantastico, che si snoda su due itinerari diversi: verso luoghi d’iniziazione e scoperta quello di Buzzati, lungo trame leggere intrecciate sul vuoto quello di Calvino (29-31 maggio).

Da evidenziare anche un prestigioso appuntamento con la scena internazionale, il XVI Premio Europa per il Teatro il XIV Premio Europa Realtà Teatrali, altro evento in collaborazione col Teatro di Roma, che torna in Italia dopo più di un decennio e che porterà sul palcoscenico le migliori realizzazioni del teatro europeo della stagione appena trascorsa, in programma dal 12 al 16 dicembre.

Nella sezione Voci dal mondo, la letteratura sarà protagonista di una serie di incontri coordinati dal professor Giuseppe Leonelli sui Ritratti di scrittori e di poeti: letture ed interpretazioni dei testi più significativi del panorama autoriale italiano e internazionale consentiranno di percorrere un itinerario attraverso i secoli su figure significative della storia letteraria e poetica. Apre la serie, il 12 ottobre, un particolare studio su Primo Levi “salvato e sommerso”. Lo stesso mese arriva, dal 15 al 17,Destini incrociati, un progetto a cura del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere e Valentina Venturini, in collaborazione con Università, Enti Penitenziari e Ministeri (Beni Culturali e Giustizia).

Distribuiti tra diverse sezioni del programma, sono i numerosi eventi musicali del Palladium, curati da Luca Aversano: di rilievo la collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma che ospiterà le cantanti protagoniste della stagione dello storico Teatro Costanzi con una rassegna, intitolata alle “Prime Donne”: si alterneranno sul palco, in serate specifiche a loro dedicate, Veronica Simeoni (18 dicembre), Roberta Mantegna (29 gennaio), Maria Grazia Schiavo (19 febbraio), Martina Belli (19 marzo) eCarmela Remigio (16 aprile). Ancora il Teatro dell’Opera, presente al Palladium il giorno della Memoria, 27 gennaio, con un’opera per bambini in due atti: Brundibár, su libretto di Adolf Hoffmeister e musica di Hans Kràsa.
Il palcoscenico della Garbatella ospiterà anche il teatro musicale contemporaneo, con due prime assolute: Novatrix, azione scenica su 14 frammenti delleMetamorfosi ovidiane scritta da Daniele Lombardi e diretta da Marcello Panni su scene di Mimmo Palladino (9 marzo) e Non è un paese per Veggy, opera-panettone in un atto composta da Domenico Turi su libretto di Federico Capitoni  (2-3 dicembre), in collaborazione con Nuova Consonanza, così come i Combattimenti di Claudio Monteverdi e Claudio Ambrosini su testi di Torquato Tasso (in scena l’11 novembre).
Cospicua sarà la stagione concertistica della Roma Tre Orchestra, presente in cartellone con ben nove date – tra queste si segnala il progetto Il paese degli uomini integri di Sandro Cappelletto (17 aprile). Confermata inoltre la partecipazione di festival quali Nuova Consonanza, giunto alla sua 54esima edizione e Flautissimo, al suo diciannovesimo anno, in programma in due serate il 25 e 26 novembre. Da ricordare anche la rassegna Prime esecuzioni, in ricordo di Bruna Liguori Valenti (24 novembre), la performance didattica Quanti sono gli strumenti sul palco? di Selene Framarin (3 febbraio) e la serata dedicata al Coro di Roma Tre, accompagnato dall’orchestra sinfonica diretta da Isabella Ambrosini (19 maggio). Anche l’impegno delle donne nella musica sarà protagonista, con una serata dedicata allecompositrici di ieri e di oggi (26 aprile), a cura di Orietta Caianiello Milena Gammaitoni.
Infine il jazz, presente con la rassegna concepita da Mario Corvini per la New Talents Jazz Orchestra che ha già riscosso forti consensi lo scorso anno e che quest’anno dedicherà, in cinque appuntamenti, speciali omaggi al musical, a Henry Mancini, ai cartoons e ai compositori di Hollywood. Formazione più ristretta ma di eguale livello artistico sarà invece quella guidata da Daniele Pozzovio insieme ad Ares Tavolazzi e Alessandro D’Andrea con il progetto Resurrection (21 aprile).

Di particolare interesse, nella sezione Contemporanea, sarà lo spettacolo Milite ignoto – quindicidiciotto di Mario Perrotta, in programma il 9 e 10 aprile. Alla stessa sezione fa capo la rassegna Aprile in danza, a cura di Luca Aversano, giunta ormai alla sua terza edizione. Quest’anno saranno presentati i lavori di Paola Campagna(Non val acqua al mio gran foco, 6 aprile, con musica dal vivo eseguita dal ContrArco Consort diretto da Gianfranco Russo), Meret Schlegel e Kilian Haselbeck(Komplizen Reloaded, 13 aprile), Adriana Borriello (Col corpo capisco #2, 22 aprile) e il gruppo di lavoro Jim May, Sandra Fuciarelli, Giovanna Summo, con uno speciale approfondimento sulla “necessità dell’arte” di Anna Sokolow (24 aprile).

In linea con il suo DNA di ex nota sala cinematografica della Garbatella, il Teatro Palladium da qualche anno si è aperto anche al Cinema e in questa stagione rinnoverà e amplificherà il suo interesse, presentando un cinema espanso, contaminato, ibridato nelle forme, espresso in cortometraggi, documentari, arti elettroniche e sinergie con teatro e musica. E così il programma di Cinem@, concepito da Vito Zagarrio, farà incontrare e confrontare cineasti di vari generazioni, cementandosi come utile punto di riferimento per i festival romani e nazionali. In tale ambito saranno ospitati, in ordine cronologico, il festival internazionale del cortometraggio socio-giuridico Diritto al corto, iniziativa a cura di Antonella Massaro promossa dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre  (7 novembre); la decima edizione di Visioni fuori raccordo (18 e 19 novembre); la serata finale del concorso 48 Hour Film Project 2017 (23 novembre); Arcipelago, talent scout di tanti giovani cineasti, in programma dal 4 al 10 dicembre; e, last but not least, il Roma Tre Film Festival, nato all’Ateneo di Roma Tre e allargatosi a manifestazione di risonanza nazionale (dall’8 al 13 aprile).
Saranno poi organizzati eventi particolarissimi, tra cui una “serata Sordi”, in occasione del quindicesimo anniversario della morte del grande attore (24 febbraio), una collaborazione tra le Università di Roma Tre e La Sapienza che prevede la proiezione in pellicola di un film restaurato dalla Cineteca Nazionale, oltre a due serate-spettacolo all’interno del convegno internazionale sul Cinema Italiano che vedranno la riproduzione del restaurato film muto Maciste musicato dal vivo dall’Orchestra dell’Università di Parma. La proposta, in contemporanea con altre sale romane, della rassegna #Fuorinorma. La via neo-sperimentale del cinema italiano, a cura del veterano Adriano Aprà, approderà al Palladium con sei pellicole in tre giorni (13,14 e 21 novembre). Infine, come esempi di contaminazione tra i linguaggi, si segnalano lo spettacolo Labirint K, progetto multimediale su Stanley Kubrick di Guido Barlozzetti, con Enzo Pietropaoli in live electronic e contrabbasso (9 marzo) e un omaggio alla Song italiana condita di Pane amore e fantasia, concepito da Fabrizio Russotto, che  ibriderà la tradizione popolare della musica nostrana con un particolarissimo stile cinematografico (7 aprile).

Nella sezione Laboratori in scena emerge l’impegno dell’Università Roma Tre nell’avviare e approfondire laboratori teatrali e progetti di ricerca in collaborazione con gli studenti dell’ateneo e con professionisti esterni. Oltre a Klamata Kardia, riscrittura scenica del monologo del Messaggero tratto dalla Fedra di Seneca (20 aprile) e al laboratorio di teatro cinese dell’Università Roma Tre su Le cronache di Sangshuping (Sangshuping jishi) di Chen Zidu, Yanj Jian, Zhu Xiaoping (22 e 23), si segnalano le produzioni Vajont, quando lassù, diretto da Francesca Satta Flores (16 e 17 febbraio) e  Vita morte e miracoli del 1799, in cui Alfonso Sessa descrive con disincanto e ironia la storia delle vicende sanguinolente che hanno permeato Napoli in quell’anno, facendo precipitare lo spettatore nella Storia che fu (10 marzo).

Si delinea insomma un ricco ventaglio di proposte, all’interno di una densa stagione che si chiuderà a metà giugno, con molte occasioni per riflettere sulle direzioni delle singole arti, in rapporto con gli altri mezzi di comunicazione e con i nuovi modelli di fruizione imposti dalla tecnologia e dalla società contemporanee.

Sito ufficiale: http://teatropalladium.uniroma3.it/
Pagina FB: https://www.facebook.com/search/top/?q=teatro%20palladium

Prezzi spettacoli:
intero € 15 / ridotto € 10 / studenti € 5

Prevendite:
biglietteria.palladium@uniroma3.it - tel. 327 2463456 (orario 10:00-13:00 / 15:00 – 20:00)
http://www.liveticket.it/TeatroPalladium

Organizzazione e promozione Teatro Palladium: Music Theatre International

giovedì 28 settembre 2017

Galleria Varsi inaugura un nuovo spazio espositivo e presenta la mostra personale di Sepe "Sleeping Through The War"

Galleria Varsi
inaugura un nuovo spazio espositivo
e presenta la mostra personale di Sepe
“Sleeping Through The War”

Dal 29 settembre al 12 novembre 2017
Galleria Varsi - Via di Grotta Pinta 38
Ingresso libero

Galleria Varsi, una tra le più importanti realtà che produce street culture nella capitale, il 29 settembre inaugura la nuova sede in via di Grotta Pinta 38 – a pochi passi da quella storica - vicino Campo de' Fiori. 

La continua ricerca verso nuove forme d’Arte Urbana in tutte le sue declinazioni combinato all’impegno nella sua diffusione, fanno di Galleria Varsi una realtà dal respiro internazionale, capace di intercettare le nuove tendenze e gli artisti del momento. Da qui la necessità di uno spazio più ampio e accogliente, la cui sede fa parte di un progetto di riqualificazione dell’area dove una volta sorgeva il Teatro di Pompeo, conosciuto anche per essere stato il luogo dell’assassinio di Giulio Cesare.
 

«La nuova sede rappresenta una nuova consapevolezza e la voglia di crescere con il mio staff, continuando a credere in un gruppo di artisti che come me in questi anni sono maturati. Varsi non si limita a presentare e vendere i lavori di un determinato artista ma cerca di indagare un movimento artistico in divenire. Con il nostro lavoro non cerchiamo di definire quello che sta accadendo oggi ma di comprenderlo, nelle sue contraddizioni. Lo spazio maggiore ci darà la possibilità di incrementare la produzione degli artisti e di spaziare ancor più con le tecniche», ha detto il suo fondatore Massimo Scrocca.

A celebrare il nuovo inizio sarà la mostra personale di Sepe, artista di riferimento della scena dell’Arte Urbana polacca. “Sleeping Through The War” è un “reportage visivo” che raccoglie le considerazioni scaturite da alcuni viaggi, nei quali si è trovato a riflettere sulla natura della guerra.

In particolare l’artista ricorda una domenica di sole un anno fa a Mosca quando recatosi nella Piazza Rossa, incuriosito da un volantino che invitava ad un “Picnic di Famiglia”, si ritrova in un contesto inaspettato: pistole, kalashnikov, fucili di precisione e armi autentiche di ogni tipo passavano disinvolte tra le mani dei bambini che addestravano i loro coetanei al combattimento, sotto lo sguardo incoraggiante delle famiglie.


In Russia le organizzazioni patriottiche di carattere militare per bambini e ragazzi sono molte e diffuse, tra queste la IunArmia (dal russo Iunost, gioventù, e Armia, esercito) fondata nel 2016 dall’attuale ministro della difesa russa Sergej Kužugetovič Šojgu, un’organizzazione già operativa in più di ottanta regioni e in crescita esponenziale, un vero e proprio “esercito dei bambini”, strutturato in diversi distaccamenti (paracadutisti, aviatori, carristi..) nato al fine di istruire alla guerra.

Le opere realizzate per la mostra sono reazioni attive al reale elaborate in immagini oniriche, dove caos e logica convivono in un paradosso. Ecco che Galleria Varsi si fa Teatro dell’assurdo, accoglie i limiti della società spettacolarizzata, estraniata e instabile dove la guerra è un prodotto da distribuire.

«La "retorica della guerra" sempre più vivida e inquietante è presente non solo nel mondo della politica e dei media, ma anche nella vita sociale ed è sempre più vicina a noi. La guerra è il business più redditizio e cinico che ci sia e la morte è la notizia che i media vendono meglio. La violenza e l'ignoranza sono dei bestseller della cultura pop, mentre le armi sono gadget fantasiosi e alla moda - un simbolo di intrattenimento.» (Sepe).

Il conflitto si mostra trasparente nelle sue contraddizioni che invadono i personaggi. Uomini, donne e bambini partecipano allo spettacolo della violenza, alienati e desolati, si perdono nella massa, dominati da forze insensate.
“Sleeping Through The War” è uno specchio stravagante e crudele, ironico e drammatico dove lo spettatore può riflettersi e riflettere.

 Le prossime mostre
 Per l’anno a seguire la Galleria ospiterà le personali di: Ciredz (novembre 2017), artista sardo, spazia dalla scultura, all’illustrazione fino alla street art, sviluppando la variazione sul tema onde e montagne, che scarnifica ai minimi termini, donando un’immagine geometrica che sottolinea un attento studio spaziale; Daniel Muñoz (gennaio 2018), protagonista dell’Arte Urbana spagnola, porta avanti una ricerca fondata sull’autonomia del disegno, nelle sue mani strumento sagace di riflessione, generatore di interrogativi sulla società odierna; Dem (marzo 2018) pioniere dell’Arte Urbana italiana, da sempre attento a tematiche antropologiche crea personaggi bizzarri, creature surreali, abitanti di uno strato impercettibile della realtà umana; Sebas Velasco (giugno 2018), artista spagnolo, alla pittura figurativa affianca una sperimentazione nell’ambito dei graffiti, come un cantastorie contemporaneo racconta attraverso le sue opere scene urbane colme di significato; Andreco (settembre 2018), dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale, parallelamente alla formazione scientifica, porta avanti la sua indagine artistica che ha come tema principale il rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale; Waone (novembre 2018), parte del duo ucraino Interesni Kazki, è noto per i dipinti surrealisti realizzati sui muri di tutto il mondo (India, Marocco, Stati Uniti, Croazia). In programma per aprile 2018 la terza edizione di Livelli, mostra collettiva dedicata alla serigrafia, realizzata in sinergia con il laboratorio serigrafico 56Fili e che vedrà la collaborazione di cinque artisti italiani ed internazionali.

L'artista
Michal Sepe nasce nel 1982 a Varsavia (PL), dove attualmente porta avanti la propria ricerca artistica e lavora come graphic designer freelance e illustratore.
Negli anni '90, affascinato dall'esplosione dei graffiti, inizia a sperimentare il lettering e ad esprimersi sui muri della sua città; in seguito si dedica alla costruzione di uno stile pittorico che possa restituire la sua visione critica della società odierna, concentrandosi sulla distorsione della figura umana.
Sepe dipinge da autodidatta fino ai ventiquattro anni quando decide di iscriversi all'Academy of Fine Arts di Łódź dove la pittura incontra e si fonde con il segno grafico e l'estetica del poster design, generando soluzioni creative originali espresse su carta, tela e superfici murali. Per realizzare le sue opere, utilizza molteplici miscele e strumenti tra i quali spray, acrilici, inchiostri, pasta bituminosa, matite e pennarelli combinando con sapienza tecniche differenti.
L'uomo moderno è al centro dell'indagine dell'artista, frammentato e deformato, ironico e grottesco, raccontato nelle sue sfaccettature schizofreniche attraverso dense composizioni.
Negli ultimi anni ha dipinto grandi murales in Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Norvegia, Georgia, Albania, Stati Uniti, Russia e altri paesi ancora. Ha realizzato quattro mostre personali presso la SOON Gallery di Zurigo, la Lawrence Alkin Gallery di Londra, la Baraka Gallery di Cracovia, la Viuro Gallery di Varsavia e partecipato a mostre collettive in tutto il mondo. 

La Galleria

La Galleria Varsi è tra le più giovani realtà che producono street culture nella capitale dal 2013, rivolgendo il suo sguardo alla scena underground continuando ad accogliere i migliori artisti del momento. Situata nel centro storico di Roma apre le sue porte permettendo ad artisti contemporanei e d’avanguardia di alternarsi con mostre personali. Numerosi sono infatti gli artisti (writer, street artists, illustratori, scultori e fotografi) per lo più appartenenti alla street culture, la cui innovazione ha consacrato la galleria come spazio originale nel panorama romano.La Galleria Varsi è sicuramente riconosciuta a livello internazionale - dichiara Massimo Scrocca, il fondatore - grazie alle continue collaborazioni con artisti internazionali del calibro degli Etam Cru, Herakut, Dulk, Etnik, Run, Alice Pasquini, Nosego, M.City, Solo, Daniele Tozzi, Mr. Thoms, Jacopo Mandich, Diamond e due leggende sacre nella scena dei graffiti americana anni 80, Blade eSkeme. Fin dall’inizio, la Galleria ha infatti puntato sull’importanza di comunicare con l'estero tramite i propri canali (sito web, shop online, social, etc) divenendo, soprattutto per i turisti americani, tappa fissa durante un viaggio a Roma”.


 “Sleeping Through The War” 
Mostra personale di Sepe
a cura di Chiara  Pietropaoli
Opening: venerdì 29 settembre dalle ore 18.30 alle 21


DOVE: Galleria Varsi – Via di Grotta Pinta 38, Roma
QUANDOdal 29 settembre al 12 novembre 2017

ORARI: da martedì a sabato dalle ore 12 alle 20, domenica dalle ore 15 alle 20, lunedì chiuso
CONTATTIinfo@galleriavarsi.it | www.galleriavarsi.it | 06 68309410

I BONOBO Recensione

26 Settembre | 19 Novembre 2017 – Prima Nazionale

Fabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti, Giorgio Borghetti, Milena Miconi,

Jun Ichicawa, Stefania Papirio.

I BONOBO

di Laurent Baffie

Adattamento e Regia Virginia Acqua
Scena Alessandro Chiti
Costumi Mara Gentile
Una produzione di Gianluca Ramazzotti per Ginevra Media prod srl



Decisamente scoppiettante l'inizio di stagione del Teatro Roma con lo spettacolo I BONOBO, per la regia e l'adattamento dal  testo francese  di Laurent Baffie di Virginia Acqua. Fabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti e Giorgio Borghetti danno vita, incarnano, le tre famose scimmiette della saggezza, ognuno di loro ha una diversa disabilità: Andrea (Giorgio Borghetti) è non vedente, Daniele (Fabio Ferrari) è non udente e Leo (Gianluca Ramazzotti) è muto. Queste tre disabilità se da una parte li tengono al di fuori del vivere comune, per quanto riguarda la sfera affettiva/sessuale, dall'altra gli aguzza l'ingegno per far sparire come per incanto le loro disabilità. Lo spettacolo è una commedia, inconsueta, almeno per il nostro Paese, perchè tocca temi delicati, ma lo fa con leggerezza ed ironia, dove l'autore non pone i personaggi come macchiette o suscitando nel pubblico compassione , ma come quello che sono nella realtà: uomini con le loro debolezze, piccole manie etc etc proprio come i normodotati. Lo spettacolo ha un buon ritmo, sostenuto dai sei attori, perchè si ci sono anche tre donne, tre donne con caratteristiche particolari: Tina (Jun Ichicawa), una ragazza che sa quello che vuole, Giulia(Stefania Papirio) una poliziotta tutta d'un pezzo e Angelica( Milena Miconi) una ragazza piena di sorprese. Si ride con I BONOBO, ma allo stesso tempo si riflette su come i pregiudizi siano di quanto più sbagliato al mondo e che a volte il caso, o destino che dir si voglia possa aprire strade che no volevamo vedere, di cui non volevamo sentir parlare, o non volevamo noi stessi immaginare. Questo spettacolo, senza dubbio innovativo per le platee italiane, vuole spezzare una lancia, in favore dell'arrivo della nuova drammaturgia contemporanea internazionale in Italia, progetto che grazie a Gianluca Ramazzotti sta guadagnando terreno nel nostro Paese. La coordinazione tra gli attori, assolutamente necessaria per uno spettacolo come questo è un altro dei punti di forza de I BONOBO, che in buona sostanza è uno spettacolo diverso da quelli che siamo abituati a vedere nei grandi teatri italiani.
Miriam Comito



Al via la stagione teatrale 2017/2018 del Teatro Roma. Il sipario si apre con una grande scommessa: a differenza di quello che avviene in tante altre realtà, non solo romane, dove gli spettacoli restano in scena per pochi giorni, al Teatro Roma si inverte questa tendenza, programmando la maggioranza degli spettacoli per 5 o 6 settimane, alzando, quindi, il livello produttivo ed imprenditoriale. Per un progetto simile bisogna unire le forze, ed è quello che hanno fanno i due direttori artisti, Pietro Longhi e Gianluca Ramazzotti.  Una città come Roma non può non avere un teatro in cui le produzioni siano presentate per un lungo periodo di tempo.  Oramai è un dato di fatto che in tutta Europa le produzioni di quasi tutti i teatri europei restino in cartellone per tante settimane, a volte molti mesi. Quattro prime nazionali, tre riprese della scorsa stagione, due novità italiane, un musical attualmente in scena a Londra, giovani registi ed esperte conferme, beniamini del pubblico ed artisti da scoprire e riscoprire  per un nuovo cartellone fresco dinamico e di grande divertimento.

La stagione del Teatro Roma si apre con la prima produzione dal 26 Settembre al 19 Novembre – in prima nazionale: I BONOBO  di Laurent Baffie, adattamento e regia di Virginia Acqua. Protagonisti: Fabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti, Giorgio Borghetti, Milena Miconi, Jun Ichicawa, Stefania Papirio.

Una commedia irriverente, al di la dei classici stereotipi, con un linguaggio divertente che vi farà ridere a crepapelle delle vicende dei tre protagonisti maschili, tre adorabili canaglie, per i quali vi sarà impossibile non parteggiare.

Andrea, cieco, Daniele, sordo e Leonardo, muto, sono tre amici d’infanzia disabili, che incarnano in tutto e per tutto la saggezza delle tre famose scimmiette. Stanchi per la loro disabilità, di fare sesso a pagamento, perché impossibilitati a sedurre delle vere donne, decidono di mettere un annuncio in una chat per incontrare delle ragazze, elaborando un piano per nascondere il loro handicap e abbordarle tranquillamente senza che queste si rendano conto della loro  disabilità. Grazie a questo piccolo stratagemma e ad un sito di incontri creato dai tre uomini, i tre si alternano nei tre differenti appartamenti per incontrare le tre donne, Tina, Angelica e Giulia che si sono iscritte alla chat. Per non far scoprire le loro disabilità i tre uomini inventeranno i più incredibili stratagemmi che permetteranno a Leonardo il muto di parlare ad Andrea  il cieco di vedere e a Daniele sordo di sentire. Ma malgrado questo, niente andrà come previsto. Uno dei più importanti ed esilaranti successi francesi per la prima volta in una versione tutta italiana.





Note Di Regia



BONOBO: Scimpanzé di piccole dimensioni (Pan panicus), detto anche scimpanzé nano o pigmeo... La specie si caratterizza rispetto alle altre per la lunghezza degli arti inferiori, le usanze matriarcali e un’accentuata attività sessuale non solo a scopo riproduttivo, ma anche ludico e come rafforzamento dei legami sociali... ci somigliano molto!

Le tre scimmie sacre del santuario shintoista di Toshogu in Giappone, con la loro famosissima posa di coprirsi gli occhi, le orecchie e la bocca, rappresentano il monito a non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male. Ora grazie a queste interessanti premesse scientifiche e culturali sarà per tutti semplice e logico dedurre che la commedia parli di tre uomini, un cieco, un sordo e un muto che pensano sempre al sesso. Questa è la commedia di Laurent Baffie, uno degli autori più geniali e sicuramente il più dissacrante e spregiudicato della drammaturgia francese, che diverte sfidando i tabù. Le situazioni in cui i tre amici cercano di conquistare tre ragazze così dette “normali” nascondendogli i loro rispettivi handicap con vari stratagemmi sono irresistibili. La comicità è travolgente e liberatoria perché ci spoglia dei nostri pregiudizi, come quello di percepire i disabili come delle figure asessuate e angelicate. I nostri protagonisti sono invece tre ragazzacci, goliardici, dispettosi e assolutamente “normali” in tutti, ma proprio tutti i loro istinti! Ma siamo poi sicuri che siano sempre e solo i “normodotati” a nutrire pregiudizi? E se fosse anche chi ha una disabilità a proiettare sugli altri una presunzione di pregiudizio che lo riguarda, che di fatto è a sua volta un pregiudizio? I tre Bonobo credono infatti che le donne non sono capaci di amarli per come sono: è un pregiudizio anche questo! La commedia di Baffie è un gioco di ribaltamenti, una prova di bravura per gli attori, una esperienza divertentissima al sapore di peperoncino per il pubblico. 

Virginia Acqua





Teatro Roma, Via Umbertide 3 (P.zza S. Maria Ausiliatrice)   00181 Roma Tel. 06 785.06.26 info@ilteatroroma.it   

Info e prenotazioni:   Tel. 06 785.06.26  https://www.ilteatroroma.it/

Orario Spettacoli: dal Martedì al Venerdì: ore 21.00secondo Giovedì di spettacolo ore 19.00, 1° e 2° sabato di spettacolo ore 17.00 ed ore 21.00. Domenica ore 17.30. Lunedi riposo

Biglietti (comprensivi di prevendita): Intero € 27,00 - Ridotto € 25,00 - Cral (per gruppi di almeno 10 persone) - Ospiti Abbonati  € 18,00 - Centri Anziani (per gruppi di almeno 10 persone) - Giovani (da 12 a 18 anni) € 14,00 - Bambini (fino a 11 anni) € 12,00

Orario Botteghino: Lunedì dalle 10.00 alle 15.00, dal Martedì al Sabato dalle 10.00 alle 20.00. Domenica dalle 11.00 alle 13.00  e dalle 15.00 alle 20.00



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