venerdì 27 ottobre 2017

E' questa la vita che vogliamo? L'eternità dolcissima di Renato Cane. Un testo poetico al Brancaccino



In scena al Brancaccino fino al 29 ottobre L'ETERNITA' DOLCISSIMA DI RENATO CANE. Il testo di Valentina Diana è poesia pura, in grado di volare, sulla quotidianeità della vita, sorvolandone a volo d'uccello, le grandi piccolezze a cui l'essere umano, contemporaneo è costretto a far fronte. Una riflessione quindi, su quanto sia davvero straziante dover lasciare questa vita, oppure non lo è così tanto, anzi potrebbe essere una cosa dolcissima. Lo spettacolo interpretato da Marco Vergani, per la regia di Vinicio Marchioni, è, davvero, molto bello, la storia parte quasi  dalla fine della vicenda, con un Renato cane che ci si presenta e ci annuncia con Giubilo che sta per morire. Perchè è felice, quando qualsiasi persona al suo posto sarebbe disperata. Piano piano scopriamo come la vita di Renato sia bruttissima: non gli piace il lavoro che fa, non ha rapporti veri con la moglie e con il figlio. Quando durante un controllo medico scopre di essere malato terminale, si scopre a riflettere, dopo aver visto un metaforico cartellone pubblicitario in cui un cane orinava su una lapide, sul fatto che, è meglio non pesare sugli altri per il proprio funerale, e che questa sia l'ennesima prova del fatto che questa vita non sia così desiderabile, per cui di conseguenza non sia così drammatico abbandonarla. Unico suo punto di luce, l'incontro, sul treno, con una bambina che vende pitture schiacciate. La Bambina, come anima pura è il simbolo di un ponte, di un passaggio, attraverso la sua pittura naif quasi automatica, ma rivelatrice di noi stessi. Marco Vergani è bravissimo, riesce a dare a Renato Cane una dimensione profonda, e a coglierne tutte le sfumature, dalla rabbia, alla delusione, alla consapevolezza, alla gioia, è un cenno lo voglio fare anche alle sue capacità di rumorista, dalla macchinetta del caffè al  battere a macchina al computer. La scenografia, è essenziale ed evocativa al contempo. Una sedia con il numero 19, di cui solo a fine spettacolo si capisce il significato, ai tubi di luce colorata appesi ai lati del palco, in connessione con i colori a tempera, che servono a fare le pitture schiacciate, segno di libertà, la libertà di compiere un passaggio, anche se la vita ci si dovesse mettere di mezzo.
Miriam Comito

Spazio del Racconto
rassegna di drammaturgia contemporanea 2017/2018
III edizione
dal giovedì al sabato ore 20.00; domenica ore 18.45

26 – 29 ottobre 2017
Khora Teatro
L’ETERNITÀ DOLCISSIMA DI RENATO CANE
di Valentina Diana
regia Vinicio Marchioni
con Marco Vergani
costumi Fujiko Hishikaua
disegno luci Andrea Burgaretta
supervisione artistica Milena Mancini



Marco Vergani dopo la laurea Specialistica in Arti e Scienze dello Spettacolo presso La Sapienza di Roma, frequenta numerosi corsi di perfezionamento per attori come Drama in Scena, Ecole des Maitres con Giancarlo Cobelli, Centro teatrale Santacristina, diretto da Luca Ronconi. In teatro ha interpretato Edoardo II di Andrea Baracco, Falstaff di Andrea De Rosa, Becket in camera da letto di Giancarlo Sepe, Macbeth di Andrea De Rosa, A Bocca Piena (Napoli Teatro Festival) di Emanuela Giordano, Ubu Roi di Roberto Latini, Processo a Gesù di Maurizio Panici, Dracula di Sandro Mabellini, Al mercato di A. R. Shammah, Lulù di A. R. Shammah, Hameline di Manuela Cherubini (premio UBU 2008/09 come migliore novità straniera), Nel bosco degli spiriti di Luca Ronconi, Il ventaglio di Luca Ronconi, Lo specchio del diavolo di Luca Ronconi, Troilo e Cressida di Luca Ronconi, Woyzech di Giancarlo Cobelli e tanti altri. 

Valentina Diana è nata a Torino nel 1968. Lavora in teatro come attrice e drammaturga. Per il teatro ha scritto: Fratelli, Ricordati di ricordare cosa? (Premio nazionale di drammaturgia contemporanea Il centro del discorso 2009), La bicicletta rossa (Premio Eolo Awards 2013 per la drammaturgia), Swan,La comitragedia spaziale, Senza Voce - Storia di Ciccilla, La palestra della felicità, Opera Nazionale Combattenti. Come scrittrice ha pubblicato Smamma (Einaudi 2014) e Mariti o Le imperfezioni di Gi (Einaudi 2015).  

Vinicio Marchioni, diplomato come Attore nel 2000 presso la Libera Accademia dello Spettacolo di Roma, e ha debuttato nel 1995 in teatro, dove vanta un ricco curriculum. Nel 2005 ha studiato con Luca Ronconi presso il Centro Santa Cristina. Frequenta la facoltà di Lettere indirizzo Spettacolo dell'Università La Sapienza seguendo la sua passione per la scrittura, per poi dedicarsi completamente al teatro. Del 2008 è la sua partecipazione, nel ruolo de Il Freddo, nella fortunata serie televisiva Romanzo criminale (2008-2010), diretta da Stefano Sollima, ispirata alla vera storia della cosiddetta Banda della Magliana. Nel 2009 debutta sul grande schermo con Feisbum! Il film, pellicola in otto episodi ispirata al social network Facebook. Nello stesso anno gira da protagonista, il film 20 sigarette, tratto dal libro Venti sigarette a Nassiriya, scritto da Aureliano Amadei, uno dei superstiti della strage di Nassiriya del 2003 e regista del film. A settembre il film viene presentato alla 67ª Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sezione Controcampo Italiano, di cui vince il premio e una menzione speciale è dedicata a Marchioni per la prova d'attore. Nel 2011, per la sua interpretazione in 20 sigarette, ottiene una candidatura come miglior attore protagonista ai David di Donatello 2011.


BRANCACCINO Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Biglietto: 14,00 € + 1,50 € d. p.
card open 5 ingressi: 55 €
Prevendita su Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali
BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it

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