giovedì 11 ottobre 2018

Gennaro Cannavacciuolo ci racconta le memorie di Louis Treumann in Allegra era la vedova? Al Teatro della Cometa

Stagione teatrale 2018 | 2019

9 OTTOBRE | 4 NOVEMBRE 2018

GENNARO CANNAVACCIUOLO in ALLEGRA ERA LA VEDOVA?

ONE-MAN SHOW PER UNA MILIARDARIA

autore Gianni Gori, da un’idea di Alessandro Gilleri
regia Gennaro Cannavacciuolo e Roberto Croce

ballerini Giovanni De Domenico e Fulvio Maiorani

pianoforte Dario Pierini - clarinetto/sax contralto Andrea Tardioli - violino Piermarco Gordini
scene Alessandro Chiti
costumi Giuseppe Tramontano e Claudio Cinelli
coreografie Roberto Croce
assistente alla regia Gianluca Delle Fontane
disegno luci Michele Lavanga
fonica Alfonso D’Emilio
produzione Elsinor


Gennaro Cannavacciuolo sarà il protagonista al Teatro della Cometa dal 9 ottobre al 4 novembre di ALLEGRA ERA LA VEDOVA? one-man show per una miliardariaautore Gianni Gori, da un’idea di Alessandro Gilleri. Regia di Gennaro Cannavacciuolo e Roberto Croce.

Ad accompagnare in scena Gennaro due ballerini, Giovanni De Domenico e Fulvio Maiorani e tre musicisti: pianoforteDario Pierini - clarinetto/sax contralto Andrea Tardioli - violino Piermarco Gordini.




ALLEGRA ERA LA VEDOVA? in scena fino al 4 novembre 2018 al Teatro della Cometa di Roma è uno  spettacolo che vuole raccontare gli splendori e la fine di un'epoca: la Belle Epoque, e lo fa in un modo particolare attraverso i ricordi di Louis Treumann, nome d'arte di Alois Pollitze. All'inizio dello spettacolo troviamo un Alois in procinto di partire, ha con se una valigia molto piccola,dice che è tempo di andare, ma prima di partire si lascia andare ai ricordi. Lui è stato il re dell'Operetta viennese, quel genere derivato dall'opera comique francese da cui trae il carattere disimpegnato l'inserto di dialoghi parlati e la grande presenza di balli, in particolare il Valzer .  Vienna e Parigi nei primi anni del 900 erano la patria rispettivamente elettiva e nativa di questo tipo di spettacoli. Louis Treumann fu il primo e il più importante interprete di Danilo Danilowitch, il protagonista maschile, dell'operetta più famosa al mondo: La vedova allegra. Cannavacciuolo, in questo spettacolo, alternando momenti di puro divertimento con altri di smarrimento e profondità ci racconta i fasti, e la fine di un'epoca, forse una delle più belle dell'era umana, spazzata via della Prima guerra mondiale, resuscitata per poco tempo all'inizio degli anni Venti seppur con connotati diversi per poi morire definitivamente. Ma non è solo questo, qui si narra anche della vicenda artistica e umana di Treumann che essendo ebreo verrà colpito dalle leggi razziali, a nulla valse per lui,  come del resto per gli altri artisti ebrei residenti in Germania o in Austria, il valore artistico, fu deportato nella "stazione termale" di Theresienstadt.

Miriam Comito




ALLEGRA ERA LA VEDOVA? Debuttò nel 2005 a Cividale del Friuli, ottenendo grandi consensi e rimase quindi “nel cassetto” per 12 anni. Ora ripresa, con il sottotitolo One-man-show per una miliardaria”, rivisita lo spirito dell’operetta in modo assolutamente originale, tramite la La Vedova Allegra di Lehàr. Un capriccio scenico interpretato da un versatilissimo attore e cantante della scena italiana, Gennaro Cannavacciuolo, ormai consacratosi come ideatore di one-man-show, che interpreta i personaggi simbolo della Vedova Allegra (il conte Danilo, Hanna Glawari, il Njegus, Valentienne, Barone Zeta), alternando sapientemente momenti comici, sentimentali e drammatici.

Il narratore, Louis Treumann, primo Danilo Danilowich nel 1905 e prediletto di Lehàr, ci conduce in questo viaggio storico tramite le arie più famose del mondo operettistico: attraversa il ‘900, rievocando la Belle Epoque, la prima guerra mondiale, gli anni 20, sino all’inferno della deportazione, suo ultimo viaggio. Il protagonista, alle soglie di un autentico colpo di scena, di un epilogo impressionante negli anni più cupi della Germania nazista, rievoca e ripercorre non solo i propri successi, ma la fortuna stessa dell’operetta viennese e del “mondo di ieri” prossimo allo sfacelo.

Uno spettacolo di indiscutibile virtuosismo, tratto da un testo inedito ritrovato nell’archivio di un teatro lirico del nord Italia, e che viene eseguito in una riduzione musicale con un trio di formazione classica.

Una mise-en-abyme per mezzo secolo di storia e per un fantasista come Gennaro Cannavacciuolo in grado di coniugare con grande equilibrio il talento comico e quello drammatico.

Uno spettacolo di sicura eleganza e di forte impatto visivo, grazie ad una scenografia essenziale, di sviluppo verticale e lineare, con il supporto di inserti audio-visivi.



A questo link il trailer dello spettacolo https://www.youtube.com/watch?v=wdo6SU1Gg7w



IL PROTAGONISTA

Gennaro Cannavacciuolo è un attore, cantante e fantasista italiano.  Nel 1981, Eduardo De Filippo, scrive nell’ordine del giorno del suo teatro: “Ringrazio Gennaro Cannavacciuolo per la sua collaborazione, ma soprattutto per il suo impegno e la grande professionalità con cui egli ha affrontato situazioni impreviste; è l’inizio di un lungo cammino.

Gennaro Cannavacciuolo scopre il teatro all’età di 8 anni ed a 18 riesce a farsi notare da Eduardo De Filippo che, per cinque anni, sino alla sua morte, lo prende sotto la sua ala. Saranno cinque anni fondamentali per la sua formazione anche perché incontra allora Pupella Maggio di cui diventerà grande amico e con cui dividerà anche la scena.

Alla morte di Eduardo, si cimenta nel canto e nel ballo e le sue scelte artistiche diventano sempre più impegnative, portandolo ad interpretare ruoli in spettacoli in qualità di protagonista o co-protagonista che hanno fatto storia: si pensi a “Cabaret”, a “Concha Bonita” , alle “Notti di Cabiria”, al ”Bacio della Donna Ragno”, a ”Carmela e Paolino”, a ”Questa sera Amleto”, “Novecento Napoletano”, per citarne solo alcuni.

Dal 1996, lavora per vari enti lirici ricoprendo il ruolo del brillante in numerose operette quali Vedova Allegra, Cincilà, La Principessa della CzardasRosemarieLa Contessa Maritza. Calca le scene dei teatri lirici più importanti, il Teatro Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli, il Filarmonico di Verona, il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste ciò che gli vale nel 2002 il premio “Trieste Operette”.

Dal 1988, partecipa anche a numerose trasmissioni televisive nonché a fiction e film sia per il cinema che la televisione. Ha lavorato con Giuseppe Patroni GriffiGina LollobrigidaPippo BaudoPaolo LimitiMireille MathieuMarisa Laurito,Nicola PiovaniAlfredo AriasGianni MorandiSaverio MarconiGiulio ScarpatiCarlo Vanzina e molti altri. Nel 2018 è protagnista nella co-produzione internazionale, “the Clash of future”, per la regia di Jan Peter, serie TV di 8 episodi.

Per i critici più esigenti del settore, Gennaro Cannavacciuolo è sinonimo di talento, di classe, di eclettismo e di fantasia insuperabili, uno degli ultimi eredi della grande scuola teatrale-attoriale legata ad Eduardo, che lo rende capace di affrontare il comico, il tragico, la rivista, il cabaret con uno stile inconfondibile. Nel 2018 ricopre un ruolo da co-protagonista in una serie internazionale, The Clash of Future, per la regia di Jan Peter.

Gennaro Cannavacciuolo ha vinto numerosi premi fra cui, nel 2005 e 2009, il Premio ETI Olimpici del Teatro. Sito:www.gennarocannavacciuolo.com






Teatro della Cometa  - Via del Teatro Marcello, 4 – 00186 Orario prenotazioni, vendita biglietti e info per apericena: dal martedì al sabato, ore 10:00 -19:00 (lunedì riposto), domenica 14:30 – 17:00 - Telefono: 06.6784380

Orari spettacolo: dal martedì al venerdì ore 21.00. Sabato doppia replica ore 17,00 e ore 21,00. Domenica ore 17.00. Costo biglietti: platea 25 euro, prima galleria 20 euro, seconda galleria 18 euro.



Riduzioni per lettori di MEDIA&SIPARIO, CULTURAMENTE, SALTINARIA eGUFETTO

           



e PER GLI ASCOLTATORI DI 




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Ufficio Stampa Teatro della Cometa

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