martedì 15 gennaio 2019

Un viaggio iniziatico al Cometa Off. PFF-Piano Forte Forte

Stagione teatrale 2018 | 2019

Compagnia Cidda|Infuso

Presenta

     _

PFF - Piano Forte Forte

Trisonata per corpo femminile e pianoforte

Scritto e diretto da  Valentino Infuso 
Interpretato e musicato da Valentina Cidda

Luci Giovanni Monzitta


"Prendete la forza espressiva di Jessica Biel, la carica devastata di Lana Del Rey, il rock di Sheryl Crow, la schiettezza di Alanis Morrissette, centrifugate... Ecco ci avviciniamo a questa interprete...

Il poderoso testo è un apertura a cuore sanguinante messa in prosa dal regista e drammaturgo con enorme sensibilità e allo stesso tempo crudezza..."

Tommaso Chimenti



PFF- Piano Forte Forte  Trisonata per corpo femminile e pianoforte, vuole raccontare il viaggio di un'anima racchiusa dentro ad un corpo, un viaggio iniziatico alla scoperta della formula magica per trovare la propria posizione nel mondo, sia in senso fisico, ma soprattutto metaforico. La società ben sappiamo, non è di per se accogliente, essendo essa stessa formata ahimè da famiglie, che sono il nucleo centrale primigenio e propagatore della società, e che non sempre sono formate in modo corretto e completo, da persone adeguate e capaci di fare i genitori. Se sommiamo questo bug della società, alla pretesa della stessa che ciascun individuo debba essere omologato agli altri, e quindi che il singolo individuo cresca con sulle  spalle già da piccolino aspettative non sue ecco che il singolo si ritrova affannosamente a cercare la posizione giusta da cui partire per ogni impresa gli si ponga davanti. In questo spettacolo, diviso in tre fasi, che rispecchiano le tre fasi alchemiche della Nigredo, Albedo, Rubedo. Quindi attraverso il dolore e la consapevolezza si raggiunge l'oro, quell'oro che è già in tutti noi, non dobbiamo cercare una posizione, fisica o metaforica che sia, qualsiasi posizione va bene, perchè da essa possiamo assumerne un'altra.

PFF, è quindi un viaggio, che l'interprete Valentina Cidda, compie insieme ad un pianoforte, che non verrà solo suonato, ma assumerà esso stesso, valenza fisica, diventa una casa, un letto, un rifugio, uno strumento, verrà spostato e rispostato di nuovo, come se fosse un secondo corpo della protagonista o una sua continuazione. L'uso che la Cidda fa del corpo in scena, già solo quello sarebbe sufficiente per annoverare questo spettacolo fra i migliori monologhi tenuti nei teatro off, il testo di Infuso, con la sua profondità lo completa.
Dobbiamo essere come siamo, e scoprire l'oro che c'è in noi stessi, non importano i dolori, o meglio essi vanno usati nel migliore dei modi per far risplendere la nostra luce interna.
Miriam Comito





Un'opera teatrale perfettamente compiuta che ti ferisce e ti accarezza, fusione ed equilibrio fra vena drammatica e comica, che arriva a vertici inaspettati e travolgenti in un turbinio di emozioni, il tutto impreziosito da momenti di grande virtuosismo interpretativo e brillantezza musicale. Uno spettacolo capace di coniugare con grande sensibilità artistica parole, musiche e movimento in un racconto intenso, sconvolgente. Tutto questo è PFF - Trisonata per corpo femminile e pianoforte, scritto e diretto da Valentino Infuso, con Valentina Cidda, che – oltre che interprete - ne compone anche le musiche originali.

Lo spettacolo che sarà in tournée fino a maggio 2019, e debutterà in prima nazionale a Roma al Cometa Off dal 15 al 20 gennaio.


PFF, pronunciato con la f prolungata, come un lungo sospiro che contiene ogni sfumatura emotiva, dal pianto al sollievo, dalla fatica alla resa, dalla disperazione alla speranza, dall' illusione al disincanto, dalla dolcezza al dolore, dall'inizio alla fine, dalla fine ad un nuovo inizio...è il racconto di una donna, è la storia di una vita, narrata per narrare tante vite...narrata per parlare a tutti, donne e uomini.

PFF è una favola tenebrosa e delicata, rude e dolcissima, spietata e amorevole...una favola i cui personaggi prendono vita plasmati dall’invisibile ad ogni istante, dove tutto è all’ultimo fiato, senza tregua, dove la storia di una vita si fa tessuto intrecciato di dolore e bellezza, un segreto di liberazione, un' affresco intimo e profondissimo sull'anima umana... 


PFF – Trisonata per corpo femminile e Pianoforte” è un opera alchemica,  e, come tale, drammaturgicamente si compone appunto, di “tre sonate” che insieme incarnano una sinfonia complessa, coraggiosa, sfrontata. Tre parti, tre fasi dell’esistenza, i tre stadi di mutamento dal piombo esistenziale alla ricerca dell'oro che siamo e possiamo Essere…


Nella prima sonata, “Origini” (del male), si narra la nascita, “la caduta dell’angelo”, l’inizio del viaggio terrestre di una piccola donna che comincia a poco a poco ad essere piegata, logorata, congelata, dalle grandi bugie del mondo degli “adulti”: le aspettative, il giudizio, l’inganno, la prima violenza, la vergogna, la fuga da se stessi, lo smarrimento, la paura, il senso di colpa, la ricerca disperata di un respiro d’amore autentico che manca, manca sempre, manca ovunque, manca da sempre, …


La seconda sonata, “Inferno”, si apre con l’avvio verso la vita da “signorina”, e percorre, attraverso i passaggi del diventare donna, gli schemi che, dal primo germe di dolore originario, vanno a crearsi e ripetersi ostinatamente, sciami di demoni evocati e nutriti costantemente in un anelito inarrestabile di autodistruzione…la tensione alla vita, l’omicidio continuo di ognuno per mano di ognuno, il disincanto, il dolore, la fuga, la rabbia che salva dalla disperazione ma lo fa avvelenando inesorabilmente il cuore…


La terza sonata
, è "Guarigione". La trasformazione. E’ la dissoluzione dell’ego, la fine di ogni pretesa, la consapevolezza incarnata, la responsabilità riconosciuta, l’accoglienza della Bellezza, la resa. E' un monologo muto, dove il vuoto purifica la parola…e la restituisce scarnificata e leggera, libera e solenne nella sua trasparenza inafferrabile.


PFF è uno spettacolo così perfettamente tessuto da sembrare un essere vivente di per sè, palpitante, bruciante, urgente, divorante e fecondo, fiero, vero.


"Avevo da tempo il sogno di mettere in scena un monologo che raccontasse una Vita,  attraverso l’interazione unica con il pianoforte, ma non avrei mai potuto realizzarlo senza la geniale scrittura e la straordinaria, folle, pazzesca regia di Valentino Infuso…" dichiara l'attrice Valentina Cidda. 

Il Pianoforte, si fa essere in carne ed ossa, fedele compagno di scena, vissuto, attraversato, suonato e suonato magicamente, con le mani, i piedi, il corpo, l'anima, penetrato, abitato, logorato dal sangue e dal sudore e glorificato dalla pace di una trasformazione che è catarsi reale, nuda, e senza filtri.

Note di Regia e drammaturgia.


Scrivere uno spettacolo per corpo (e anima) femminile e pianoforte. Ecco. Una bella scommessa in principio.

Il viaggio di Piano, Forte, Forte, è iniziato così, "semplicemente", da un "discorso" intorno all'essere umano. Che si tratti di un viaggio nel femminile, questo è un "dettaglio", è semplicemente un colore, una sfumatura, ma una sfumatura intensa, potente, di quelle che emanano odore proprio, che ha richiesto a me - e lo ha fatto senza mezzi termini - non la comprensione della sensibilità femminile ma l'emersione spudorata del mio femminile profondo. E di questo ringrazio tutte le donne che sono stato nelle vite precedenti. Ogni esperienza raccontata e rivissuta in scena da Valentina, infatti, è stata scritta attraverso la mia Verità, nulla di quello che racconto io in parole e lei in corpo, voce e sudore, è arrivato nelle sue vene senza che sia transitato per le mie, e, contemporaneamtne PFF è PFF proprio perché creato e vivente attraverso ciò che Valentina Cidda è, nel corpo, nella voce, nel sentire, nella musica. Nessun altro potrebbe interpretare questo testo ed incarnare questa regia.”


Valentino Infuso 


durata: 105 minuti circa



Trailer di presentazione dello spettacolo:

https://youtu.be/eskL5MedPqo


Link al servizio e intervista a Valentina Cidda e Valentino Infuso per la trasmissione “Retroscena”: 



Tournée

-Roma, Cometa off (15-20 gennaio da martedì a sabato 20,30 – domenica 18.00 biglietti 12 e 8 euro + tessera associativa)

-Ancona, Teatro Sperimentale (3 febbraio ore 20.30 biglietti 13 e 9 euro)

-Torino, Officine caos (16 febbraio ore 21.00 biglietti 13 e 9 euro)

-Verona, Modus (3-4 marzo ore 20.30 biglietti 13 e 9 euro)

-Firenze, Teatro delle spiagge (8 marzo ore 21.00 biglietti 13 e 9 euro)

Bologna, Ateliersi (6-7 aprile sabato ore 21.00 domenica ore 18.00 biglietti 13 e 9 euro)

-Napoli, Nuovo teatro nuovo (10-11 maggio ore 21.00 biglietti 13 e 9 euro)

-Milano, Elfo-Puccini, Sala Bausch (28-30 maggio ore 20.00 biglietti 13 e 9 euro)


per info e prenotazione

cell. (anche Whatsapp): 328.14.83.528

prevendita sul circuito CiaoTicket (www.ciaoticket.com)


Biografie


Valentino Infuso, classe '76, attore, drammaturgo, regista e mascheraio. La sua formazione va dalla prosa al teatro-danza, dal mimo alla scherma teatrale, dalla danza butoh al canto. Studia con maestri quali Ettore Massarese, Raul Manso, Silvya Kanter, Hector Malamoud, Yves Lebreton, Antonio Fava, Danio Manfredini, Giorgio Rossi, Atsushi Takenouchi, Yumiko Yoshioka, Maria Consagra, Lindsay Kemp, collaborando con coreografi del calibro di Raffaella Giordano e Roberto Castello. Cofondatore, assieme alla coreografa Elisabetta Faleni, della compagnia Teatro in Polvere, realizza dal 2000, come ideatore e coautore, “Teatro-Cucina®”, spettacolo che, con oltre 500 repliche, ha dato nome ad un vero e proprio genere. Tra le sue scritture e regie teatrali “Sushidio®”, “Il Piccolo Attore”, “Dojo-Ji” (con la cantante giapponese Shinobu Kikuchi) e, attualmente sulle scene, “PFF” con Valentina Cidda. Alternando la creazione di spettacoli teatrali al lavoro d'attore (è Michelangelo nel “Giudizio Universale” di Marco Balich) e all'attività di formazione (in Italia e all'estero), è attualmente impegnato nella pubblicazione dei suoi testi teatrali (13 ad oggi) e nella scrittura del suo primo romanzo. La sua attività di ricerca teatrale è attualmente oggetto di una tesi di laurea presso l'Università di Bologna, col titolo “Il teatro di Valentino Infuso”.


Valentina Cidda, classe 1978, comincia fin da bambina, sia sul palcoscenico che in sala di doppiaggio al fianco del padre, Mario Maldesi prestando la sua voce in numerosi film. Comincia a scrivere fin da giovanissima e riceve numerosi premi e riconoscimenti.
La passione per la scrittura da ragazza la porterà a lavorare come dialoghista e adattatrice cinematografica firmando le versioni italiane di film quali: “L’estate di Kikugiro” di Takeshi Kitano, “Una storia vera” di David Linch, “La tigre e il dragone” di Ang Lee, “Regole d’onore” e “The Hunted”, di Wiliam Friedkin, “Eyes wide shut” di Stanley Kubrick. Studia pianoforte e composizione in conservatorio. Si distacca poi dall’ambiente classico attratta sempre più da ambiti di sperimentazione e ricerca e la musica diventa componente importante del proprio lavoro teatrale e performativo in generale. Studia e cresce come attrice con maestri quali: Danio Manfredini, Cezar Brie, Giorgio Rossi, Raffaella Giordano, Mitsuru sasaki, Kristin Linklater, Marcel Marceau e molti altri. Nel 2002 fonda la compagnia teatrale Il Guazzabugllio, attiva per anni in tutto il territorio italiano con spettacoli propri. Laureata in Filosofia della Comunicazione, 110 e lode, con una tesi dal titolo "Ai margini dell’evoluzione: spunti riflessivi sul corpo tra biologia e tecnologia", attento studio sul corpo, tra arte performativa e espressione comunicativa, e delle sue contaminazioni con la tecnologia. Nel 2005 istituisce il gruppo di ricerca e produzione teatrale Dulcamarateatro. Ancora nel 2006 aderisce alla fondazione della band indie-pop Kiddycar, riconosciuta e stimato da pubblico e critica italiana e internazionale. Nel 2008 diventa autrice e conduttrice radiofonica di Radio Rai. (Il Buongiorno di Radio1; “Music Club” su Radio 1; “Effetto Notte” Radio 2 di cui è anche ideatrice).



_____________________

Nessun commento:

Posta un commento