mercoledì 4 dicembre 2019

"Non nutrite le piante (Il potere)"- La piccola bottega degli orrori alla Sala Umberto

ALESSANDRO LONGOBARDI
VIOLA PRODUZIONI IN COPRODUZIONE CON OTI - OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO  E CON BOTTEGA TEATRO MARCHE PRESENTANO
GIAMPIERO INGRASSIA – SEYMOUR          FABIO CANINO – MUSHNIK
BELIA MARTIN – AUDREY

TESTI E LIBRETTO DI HOWARD ASHMAN    MUSICHE DI ALAN MENKEN
BASATO SUL FILM DI ROGER CORMAN - SCENEGGIATURA DI CHARLES GRIFFITH

e con
EMILIANO GEPPETTI - ORIN SCRIVELLO
LORENZO DI PIETRO in arte VELMA K - AUDREY II
GIOVANNA D’ANGI – CRYSTAL          STEFANIA FRATEPIETRO – CHIFFON
CLAUDIA PORTALE – RONNETTE

ENSEMBLE
MICHELE ANASTASI, LUCREZIA DE MATTEIS, ROSITA DENTI, MARIO PIANA

SCENE GIANLUCA AMODIO | COSTUMI FRANCESCA GROSSI
COREOGRAFIE LUCA PELUSO | DIREZIONE MUSICALE DINO SCUDERI | REALIZZAZIONE BASI RICCARDO DI PAOLA
DISEGNO LUCI OSCAR LEPORE | DISEGNO SUONO LUCA FINOTTI 
ADATTAMENTO E REGIA  
PIERO DI BLASIO

DIRETTORE DI PRODUZIONE CARLO BUTTO’       SUPERVISIONE ARTISTICA ALESSANDRO LONGOBARDI

ASSISTENTE DI PRODUZIONE E AMMINISTRATORE DI COMPAGNIA CARLA DE GASPERIS | AIUTO REGIA ALICE GUIDI
DIRETTORE DI SCENA PASQUALE BERTUCCI |MACCHINISTA GERARDO ESPINOZA
DATORE LUCI OSCAR LEPORE | ELETTRICISTA MICHELA PILO | FONICO DI SALA LUCA FINOTTI | SARTA DI SCENAFRANCESCA GROSSI | ASSISTENTI SCENOGRAFI FLAMINIA LATINIGIORGIO RODINÒ | SCENOGRAFIA SCENARIO | NOLEGGIO IMPIANTO AUDIO E LUCI SUONO E LUCI TRASPORTI EMANUELE FRAGARIA | FOTO DI SCENA E LOCANDINAMASSIMILIANO FUSCO
UFFICIO STAMPA SILVIA SIGNORELLI | COORDINAMENTO COMUNICAZIONE LIVIA CLEMENTI | GRAFICA FABIO REA


Con il sostegno di


                                                                       

 Green thoughts, and other stories, di John collier, è il racconto del 1932, solo tre anni dopo la grande depressione, a cui si ispirò Roger Corman  nel 1960 per il film Little shops of horrors, storia che circa venti anni dopo sarebbe stata ripresa in un musical, e un remake cinematografico. Nel 2019 questa storia, che dal titolo fa presagire una storia, che gira attorno ad un piccolo posto,adibito ad esercizio commerciale dove avvengono cose orribili. Il punto è perchè avvengono, ci sarà una  connessione con il fatto che l'ispirazione nata dal racconto di Collier sia andata avanti per quasi 100 anni? C'è sicuramente un ponte,  tra le due epoche ,alcune caratteristiche da cui è affetto l'essere umano non passano mai di moda, adesso come 90 anni fa. La storia è ambientata in uno Skid row, ovvero un posto malandato di una città, un posto dove vivono persone senza soldi, ma non senza speranze, anzi, a Skid row puoi trovare un fiorista che sogna una vita diversa come  Seymur krelborn interpretato da Giampiero Ingrassia, un proprietario di negozio disperatamente avido come Mushnik (Fabio Canino) una ragazza in difficoltà, ma che sogna una bella casa fuori città e soprattutto un compagno amorevole: Audrey (Belia Martin), chi ha scelto di assecondare la decadenza del posto come il dentista sadico Orin (Emiliano Geppetti) tutti sono uniti da una forza comune quanto devastante, la sete di un mix tra potere e successo. Questa sete si incarna, e nell'accezione più letterale del termine in Audrey 2 (Vekma K), una pianta sconosciuta che sfugge ad ogni classificazione botanica. 
Lo spettacolo merita di essere visto perchè ha una sua morale, abbastanza evidente nelle ultime scene, ma comunque facilmente intuibile, se studiate un po' prima di andare a teatro, l'impianto scenico è notevole e coinvolgente dalla scenografia vera e propria, agli abiti, alle luci. Giampiero Ingrassia sia cala perfettamente nel ruolo, e d'altro canto sappiamo che il musical è la sua vocazione, Fabio Canino, ovviamente, nelle parti ballate, e cantate un po' meno, l'ho trovato abbastanza calzante in alcuni punti della parte recitata. Vekma K una rivelazione, davvero coinvolgente con una grande presenza scenica.
LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI 
in scena alla Sala Umberto fino al 22 dicembre 2019
Miriam Comito



Che cosa saresti disposto a fare per ottenere quello che hai sempre desiderato?
Saresti disposto a mentire? Saresti disposto ad ingannare? Saresti disposto ad ammazzare... di risate?
Tutto questo è possibile grazie ad una pianta un po’ particolare... diversa.
La “queen” di tutte le piante, che si trova solo in una Piccola Bottega... molto vicino a te!
Non mi credi? Chiedi a Seymour, il garzone del negozio. O ad Audrey, la ragazza che lui ama. O all’avido Mushnik.
O al povero dentista squinternato. Insomma, chiedi a chi vuoi, ti diranno tutti la stessa cosa: i tuoi desideri si avvereranno solo venendo nella Piccola Bottega Degli Orrori.
Te lo prometto: Morirai... dal ridere!
Un saluto dalla Pianta... ehm... da una cliente mooolto soddisfatta!

Dopo 30 anni esatti GIAMPIERO INGRASSIA torna ad interpretare il ruolo di Seymur ne LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI - il primo musical italiano prodotto dalla Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi - che ha segnato nel 1989 il suo primo debutto in un genere che negli anni lo ha visto con successo protagonista di grandi titoli internazionali.

Sarà in scena con lui FABIO CANINO, già attore di esperienza nel teatro di prosa, che affronta con grande entusiasmo per la prima volta il musical, interpretando il ruolo di Mushnik.
Ad affiancarli nel ruolo di Audrey l’esplosiva BELIA MARTIN che torna in Italia dopo lo straordinario successo di Sister Act prodotto da Alessandro Longobardi.

Questa quarta edizione italiana, riadattata e diretta da PIERO DI BLASIO, vedrà nel ruolo della pianta Audrey II VEKMA K, una Drag Queen internazionale. A completare il cast EMILIANO GEPPETTI nel ruolo di Orin il dentista, tre strepitose coriste sempre in scena: GIOVANNA D’ANGI, STEFANIA FRATEPIETRO e CLAUDIA PORTALE e l’ensemble composto da 4 performer.


LA TRAMA
New Yorkanni ‘60. Seymour Krelborn lavora nel negozio di fiori del signor Mushnick insieme ad Audrey, la sua giovane collega. Quando Mushnik decide di chiudere il negozio per la poca clientela Audrey gli consiglia di esporre la strana piantina che possiede Seymour, presa in un negozio cinese durante un'eclissi.
In effetti la pianta, soprannominata da Seymur "Audrey 2", esposta in vetrina attira nuovi clienti, ma inizia a morire proprio quando gli affari del negozio migliorano, preoccupando Seymur che prova di tutto per farla star meglio. Nulla funziona, finché tagliandosi accidentalmente un dito scopre che Audrey 2 si nutre esclusivamente di sangue umano per vivere e crescere.
Diventato una celebrità, Seymour prova a chiedere ad Audrey di uscire con lui, ma lei rifiuta l’invito per via del suo fidanzato, il dottor Orin Scrivello, un sadico e violento dentista. In realtà Audrey segretamente ricambia l'amore che Seymour prova per lei.
Una notte, non appena Seymour chiude il negozio, Audrey 2, sempre più grande, inizia a parlare chiedendogli di ricevere più sangue, ma Seymour non è più in grado darle il proprio. Allora la pianta gli propone di uccidere la gente per nutrirla, promettendogli che in cambio lo farà diventare ricco e famoso. Inizialmente Seymour rifiuta l'orribile proposta, ma quando vede Audrey che viene maltrattata da Scrivello, cambia idea e decide di sacrificarlo. 
Da lì in poi gli eventi sfuggono di mano al povero Seymour in un susseguirsi di omicidi e risate, fino ad arrivare ad un finale inaspettato e “diverso”.


LA STORIA
Little Shop of Horrors, il musical basato sull'omonimo film del 1960 diretto da Roger Corman, debutta nel maggio del 1982 al Works Progress Administration Theatre di New York, per poi spostarsi nel luglio dello stesso anno all'Orpheum Theater, uno dei più importanti teatri Off-Broadway. La produzione, diretta dallo stesso Ashman, riceve critiche molto positive, vincendo diversi premi sia a New York che a Londra. Dopo 2.209 repliche, è il terzo musical più a lungo rappresentato nella storia dei teatri Off-Broadway.
Nel 2003 il musical fa il salto di qualità e debutta in un teatro di Broadway, il Virginia Theater, dove rimane in scena per quasi un anno.
Nel 1986 la trasposizione cinematografica diretta da Frank Oz ottiene due candidature agli Oscar: miglior canzone originale (“Mean Green Mother from Outer Space”, che insieme al brano che dà il titolo al musical e a “Skid Row”, “Somewhere That's Green”, “Suddenly Seymour” diventa una hit) e migliori effetti speciali.
In Italia il musical è stato prodotto per la prima volta dalla Compagnia della Rancia nel 1988 per la regia di Saverio Marconi e poi ripreso in diverse edizioni successive. Dopo 12 anni torna nei teatri italiani grazie a Viola Produzioni (in coproduzione con OTI - Officine del Teatro Italiano e con Bottega Teatro Marche) che ne ha riacquistato i diritti ed è pronta a presentarlo nella sua versione 2.0.


I NUMERI MUSICALI


ATTO I

  1. OPENING /PICCOLA BOTTEGA
  2. SKID ROW
  3. DA DOO
  4. CRESCERAI
  5. WSKID RADIO JINGLE
  6. IO NON CI CREDO
  7. QUEL POSTO LÌ
  8. QUI SI RINNOVA TUTTO
  9. DENTISTA
  10. MUSHNIK & CO
  11. FAME
  12. GAS
  13. FINE PRIMO TEMPO


II ATTO

  1. CHIAMI DOMANTTINA
  2. E ADESSO SEYMUR
  3. SUPPERTIME
  4. MEEK INHERIT
  5. QUINDI È DECISO
  6. LEXOTAN
  7. IO TI MANGERÒ
  8. QUEL POSTO LÌ reprise
  9. MORTE DI AUDREY
  10. MORTE DI SEYMUR
  11. FINALE  NON NUTRITE LE PIANTE

SALA UMBERTO
3 – 22 DICEMBRE 2019

Via della Mercede, 50 Roma
Dal martedì al venerdì ore 21, sabato ore 17 e ore 21, domenica ore 17,
Prezzi da 28 a 38 euro



Ufficio stampa Silvia Signorelli signorellisilvia@libero.it Mob. +39 338 9918303
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