mercoledì 28 settembre 2011

UN AMORE E UNA VENDETTA nuova fiction Mediaset in onda dal 12 ottobre

"Un amore e una vendetta" in onda, in prima serata, su Canale5 dal 12 ottobre per 8 puntate è un thrilller sentimentale, realizzato da Mediavivere. La serie, per la regia di Raffaele Mertes, è liberamente ispirata al romanzo di Alexandre Dumas "Il conte di Montecristo." Il romanzo di Dumas, pubblicato nel 1844 è stato il prototipo, per  molte serie televisive, fra cui, quelle più aderenti al testo rimangono quella interpretata da Andrea Giordana, e quella interpretata da Gerard Depardieu. In "un amore e una vendetta" la storia di Edmond Dantès (ispirazione originale) è rielaborata e adattata ad un contesto attuale, la storia qui narrata non mostra le precedenti  vicissitudini: il tradimento, la prigionia, la fuga, ma parte dal momento del ritorno e della vendetta.
E' un giorno felice per la famiglia Castellani, Laura (Anna Valle), unica figlia di Alberto Castellani (Ray Lovelock), noto imprenditore della cantieristica di Trieste, sta per sposarsi con Marco (Lorenzo Flaherty) che finalmente dopo 10 anni, è riuscito a portarla all'altare. la cerimonia però verrà interrotta da una raccapriciante scoperta: sulla spiaggia vicino al luogo delle nozze, viene ritrovato uno scheletro di donna in abito da sposa. Sono tutti sconvolti. Tutti tranne uno, Lorenzo Bermann (Alessandro Preziosi), un misterioso e affascinante imprenditore appena giunto in città: il suo piano di vendetta, infatti, è appena iniziato.
La scelta del casting, almeno per quanto riguarda i personaggi principali, era stata già stabilita dall'inizio, per il personaggio di Laura: una donna forte e fragile allo stesso tempo si era subito fatto il nome di Anna Valle a cui è piaciuta subito la storia, per il personaggio di Marco la scelta è caduta subito su Lorenzo Flaherty, e poi bisognava scegliere l'attore che avrebbe interpretato il protagonista Lorenzo Bermann, in produttori volevano Alessandro Preziosi, il loro timore era solamente quello che Preziosi pur avendo debuttato in Mediaset con "Vivere" adesso fosse troppo impegnato tra cinema, teatro e scrittura per poter accettare la parte, invece Preziosi, rimasto affascinato dal trattamento della storia, non solo ha accettato, ma ha anche, in collaborazione con il regista partecipato con dei suggerimenti su sfumature e sottotesti. "solitamente le mie scelte erano basate sul tipo di regia, sui partener con cui dovevo lavorare, o sulla possibilità per me di colmare alcune lacune storiche, questa volta, invece, è stata una scelta di impatto, emotiva, mi ha affascinato il tema del riscatto- certi eroi possono insegnare a vivere meglio la propria vita nonostante le difficoltà sociali."
Miriam Comito
UN AMORE UNA VENDETTA
in onda su Canale5 dal 12 ottobre ore 21.10
Regia di Raffaele Mertes
Personaggi                              Interpreti
Lorenzo Bermann                   Alessandro Preziosi
Laura Castellani                      Anna Valle
Marco Damiani                      Lorenzo Flaherty
Olga Bernardi                        Elisabetta Pellini
Alberto Castellani                  Ray Lovelock
Luca Calligaris                       Paolo Seganti
Gabriella Bianchi                   Simona Borioni
Massimiliano Bianchi             Federico Costantini
Kadisha                                Desirèe Noferini
Paolo Bianchi                        Giovanni Guidelli
Monica                                 Giulia elettra Gorietti
Betta                                     Fiorenza Marchegiani
Madre Angela                       Benedetta Massola
Rosati                                    Robert Madison
Rita                                      Marina Pennafina
Viola Stocchi                       Susanna Smit
Il piccolo Mattia                   Alessandro Cannavà
Alfonso Bernardi                  Eugenio Marinelli.


lunedì 26 settembre 2011

In anteprima al Romafiction fest "IL DESTINO DEL MAESTRO DI SPADA "

In anteprima internazionale assoluta BABEL, il canale 141 di Sky, presenta al Romafictionfest " Il destino del maestro di spada", la prima serie televisiva cinese trasmessa in Italia. Babel- Tutti i colori d'Italia nato da meno di un anno è il primo canale televisivo dedicato ai "nuovi italiani". Babel è una finestra aperta sugli usi, i costumi i volti delle persone che vivono in Italia, e al tempo stesso una guida dell'Italia, per conoscerne la lingua, le leggi e le modalità per vivere al meglio, perchè l'integrazione passa sempre dal confronto, per vedere l'immigrazione non sempre e soltanto come un'emergenza, ma anche come produzione e intrattenimento. Con "Il destino del maestro di spada" Babel inaugura la sua programmazione dedicata alla comunità cinese in Italia, che comprenderà cortometraggi, documentari e produzioni originali, per aprire una finestra sulla cultura, le tradizioni televisive e le storie di una comunità significativa e in crescita. In Cina ci sono circa 4.000 canali televisivi, la Cina è il primo produttore di fiction, lo scorso anno ha prodotto 500 serie televisive.
"Il destino del maestro di spada" (Sword heroes Fate) è una produzione televisiva, di grande livello e  ad alto budget, con ambientazioni, costumi e effeti speciali curatissimi, prodotta dalla CCTV nel 2011, ancora inedita al di fuori del paese asiatico, e che appartiene al filone wuxiapian  un genere cinematografico e televisivo (molto amato da Quentin Tarantino) paragonabile all'occidentale "cappa e spada" con una marcata influenza di elementi fantasy. Il wuxiapian  nasce dalla tradizione letteraria chiamata wuzia composto da due caratteri WU che si riferisce alle arti marziali, e XIA che si riferisce alle persone e può essere tradotto coem cavaliere o eroico guerriero. In Italia questo genere cinematografico è diventato famoso con "La tigre e il dragone" di Ang Lee. La vicenda narrata ne "Il destino del mestro di spada" è ambientato nella Cina del 2030 ma attraverso un gioco on line chiamato JX003, con l'utilizzo di speciali sensori i giocatori entrano in una realtà virtuale, come se fosse un mondo reale, che li riporta alla Cina di 1.000 anni prima esattamente nel 753 d.c. durante il regno della dinastia Tang, conosciuto anche come l'Era dei Mestri di Spada. Il test è solamente per sette persone, ma viene manomesso da Zhao Xiao Zhao pirata informatico, e campione di video giochi on line, che entra nel sistema per sfidare Ye Fan per il titolo di maestro del mondo virtuale, anche Ye Jing e Ning Xin, rispettivamente fidanzate del primo e del secondo si trovano coinvolte nella sfida. Poco dopo l'entrata nel gioco dei 4 protagonisti, un misterioso personaggio impedisce loro di ritornare nel futuro bloccando la loro memoria reale e lasciandoli prigionieri del gioco. catteristica principale di questa fiction e dunque l'elemento storico. il parallelo della Cina del 753 d.c. con la Cina attuale.
IL DESTINO DEL MAESTRO DI SPADA  andrà in onda in anteprima internazionale assoluta su BABEL (Sky 141) dal 16 novembre ogni mercoledi alle 21
Miriam Comito

domenica 25 settembre 2011

"UN ALIBI DI SCORTA" libro esordio di Enrico Montesano


“UN ALIBI DI SCORTA”
libro - esordio di Enrico Montesano (Gremese Editore)
Domenica 25 settembre, ore 21:00 , Sala Polifunzionale del Museo Crocetti,  Via Cassia 492 – Roma.


L’Associazione M.Arte domenica 25 settembre, alle ore 21:00 in Via Cassia 492 – Roma presso la Sala Polifunzionale del Museo Crocetti,  sede dell'associazione, presenta “Un alibi di scorta”,  il libro esordio di Enrico Montesano edito da Gremese Editore. Alla serata, introdotta dalle note del  pianista  Simone Sala, oltre l’autore parteciperanno il giornalista Roberto Rosseti ed il critico letterario Simonetta Bartolini.
Il romanzo del poliedrico neo-scrittore è stato scritto pensando al cinema. Montesano stesso l’ha definito, “scrittura per immagini” declinata in 154 pagine di libro agro-dolce.
Un alibi di scorta”(sintetizzato con la formula thriller-humour-commedia-suspense), è il primo libro di Enrico Montesano, ed ha come protagonista un geometra che, in seguito ad una caduta durante un’ispezione in un cantiere edile, rimane paralizzato dalla vita in giù. La disgrazia cambia drammaticamente il corso della sua esistenza, senza però spegnere in lui la speranza di tornare a camminare.
In un’ostinata ansia di vita, l’uomo prende a battere la città a bordo della sua carrozzina e una notte, in cerca di calore umano, e forse anche di sesso facile, si imbatte nel manipolo di travestite e prostitute da sempre accampato nei paraggi del suo ex cantiere, diventandone amico.
Di giorno in cerca di un riscatto e alle prese con una moglie che ormai lo disprezza, di notte in giro per la città insieme ai suoi nuovi compagni di ventura, l’uomo diventa parte integrante del gruppo assumendo per loro l’insolita veste di fattorino.
Alboreto, soprannominato così per la sua imprevista abilità, scopre anche di essersi invaghito di Gaby, una delle travestite della bislacca compagine.
Questa, in realtà, è solo l’inizio della vicenda raccontata dallo stesso protagonista al commissario di polizia che lo sta interrogando per motivi che si chiariranno solo alla fine in un disvelamento progressivo e sorprendente della verità che non risparmierà, oltre a Gaby, la famiglia stessa di Alboreto.
Una storia “cinematografica”, agile come una sceneggiatura ma con il respiro di un vero romanzo. Un thiller con risvolti comici, «un giallo- come lo ha definito Francesco Giro, sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali-  che diventa anche noir, una denuncia sociale, una satira di costume, una storia d'amore».

ROMAFICTIONFEST V edizione

ROMAFICTIONFEST
V edizione
25-30 Settembre 2011
Auditorium Parco della Musica
Auditorium Conciliazione
Casa del Cinema
 
Programma del 26 settembre
TUTTI PAZZI PER AMORE 3  - GASSMAN E BRIGNANO PER NATALE PER DUE - IWAN RHEON PER MISFITS
BABEL PRESENTA “WORLD HEROE'S FATE” LA PRIMA FICTION CINESE PRODOTTA IN CINA
“Il mondo Publispei” sarà protagonista di un evento speciale dedicato a Carlo Bixio, produttore scomparso di recente. Nel corso della serata verranno proiettati i primi due episodi di “Tutti pazzi per amore 3” (Publispei per Raifiction) con Emilio Solfrizzi, Antonia Liskova, Ricky Memphis, Carlotta Natoli.  Il pomeriggio è dedicato al pubblico più giovane e a tutti gli appassionati della serie cult “Misfits” (Clerkenwelle Films /E4/ Fox e Rai4): il pubblico potrà incontrare Iwan Rheon, uno dei protagonisti della serie inglese più acclamata dalla critica. In attesa di vedere la terza stagione il ventiseienne attore di Cardiff dialogherà con i presenti mentre verranno proiettati compilation video con frammenti delle prime due stagioni, anticipazioni e behind-the-scene. Due le anteprime italiane della giornata: l’esordio alla regia di Diego Abatantuono con “Area Paradiso” (Colorado per Rti-Mediaset), commedia agrodolce con Ale & Franz, Ricky Memphis e lo stesso attore milanese. Alle 22.30 in Sala Petrassi l’evento speciale di Sky “Un Natale per due”. Una commedia on the road prodotta da Sky Cinema e realizzata da Wildside che segna il debutto di nuova irresistibile coppia comica: Alessandro Gassman ed Enrico Brignano. I due attori interpretano Claudio (Gassman), businessman cinico e donnaiolo, e Danilo (Brignano), un impiegato goffo ed invadente ma dal cuore d’oro. I due lavorano per la stessa azienda in Sicilia. Diversissimi tra loro, ma legati dalla comune necessità di tornare a Natale dalle rispettive famiglie, entrambe residenti al nord, per una serie di coincidenze e disavventure si trovano a condividere la stessa auto. Il loro viaggio on the road da Catania a Torino si trasforma in un’odissea, ricca di divertenti contrattempi, malintesi, equivoci e situazioni comiche, durante il quale si odieranno, si scontreranno, impareranno a conoscersi fino a stringere una forte quanto inaspettata amicizia.
Atteso anche l’evento live con Johnny Palomba il losco critico mascherato con le sue critiche “recinzioni”, per la prima volta dedicate alle fiction tv, italiane e non.
Una “nuova”  Biancaneve – rilettura originale degli autori “Lost” - in “Once upon a time” (ABC Studios per Abc); mentre la vendetta e il confronto tra due donne, un’amante e una figlia, sono al centro di “Revenge” (ABC Studios per ABC), fiction diretta dal regista de “Il collezionista di ossa”, Phillip Noyce, con Madeleine Stowe. Con gli episodi finali della decima stagione di “Smallville” (Warner Bros International per The Cw/Syfy su Steel Mediaset Premium) si potrà vedere il gran finale delle avventure del giovane Superman. Spazio anche alle anteprime delle produzioni di Cina, Sudafrica e Australia. Il mondo dei videogiochi virtuali con “Word heroe’s fate” (Hubei Tv Station per CCTV/Babel Tv), la famiglia sgangherata di una trentenne ostetrica con “Offspring” (Southern Star International per Network Ten Australia), le confidenze erotiche tra quattro giovani donne dentro un salone di bellezza  in “4play: sex tips for girls” (Curious Pictures per Etv). Pupi Avati, uno dei grandi narratori del cinema italiano, prossimamente  in tv con una fiction Rai, incontrerà il pubblico del Festival insieme al direttore Steve della Casa. Per l’omaggio al grande Mario Monicelli, scomparso quest’anno, la regista Cinzia TH Torrini presenterà “Primi Piani 2011”, realizzato con gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” che ripropongono scene tratte dai capolavori di Monicelli. Mentre Walter Chiari è il protagonista del primo appuntamento alla Casa del Cinema della retrospettiva “Noi ridevamo”, dedicata ai grandi attori della comicità italiana. Oltre alla proiezione di film e video, verrà presentato il libro “Walter Chiari: un animale da palcoscenico” di Michele Sancisi, edito da Mediane.

venerdì 23 settembre 2011

IL FLAUTO MAGICO SECONDO L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO (RECENSIONE)

In scena dal 22 settembre al 2 ottobre 2011 al Teatro Olimpico "Il flauto magico secondo l'Orchestra di piazza Vittorio" è una felice trasposizione della celeberrima opera musicale di W. A. Mozart, realizzata dall'Orchestra di Piazza Vittorio, composta da una ventina di musicisti provenienti da tutto il mondo, per l'occasione "L'orchestra" si è avvalsa di un ospite di eccezione: La cantante Maria Laura Martorana, nella parte della Regina delle Notti. L'idea è partita da una proposta di Daniele Abbado per la Notte Bianca di Reggio Emilia, ed è stata sviluppata come se l'opera di Mozart facesse parte di tutte le culture che abitano Piazza Vittorio, come se fosse una favola tramandata in forma orale e quindi passibile di trasformazione sia nelle vicende dei personaggi che nella partitura musicale, seguendo anceh una suggestione presente nel Flauto di Igmar Bergman (1975) in cui durante l'overture si susseguono i primi piani del pubblico, come a cercare "Il flauto" nella società, e i personaggi tra la gente comune. Vari generi musicali si avvicendano nel corso dello spettacolo creando una koinè piena di colori e suggestioni, la scenografia, con proiezione di acquarelli  curata da Lino Fiorito è molto più di uno sfondo, aiuta lo spettatore a entrare nella versione dell'opera, e nel suo significato, se nei primi momenti vediamo i colori della bandiera italiana spiccare su tutti, piano piano ci si accorge come gli altre tinte si fondono con le nostre e l'ultimo acquerello che viene proiettato presenta una serie si figure tutte vestire più o meno uguali ma con le teste di diversi animali: sono entrambe, chiaramente, messaggi di fratellanza a ciò è legata la decisione di cambiare il finale dell'opera, Pamina non decide fra Tamino e Papageno.
                         L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
Interpreti                                                                          Personaggi
Houcinee Ataa  (Tunisia) voce                                          Monostatos
Peppe D'Argenzio (Italia) sax, baritono e  soprano, clarinetti
Evandro Cesar Dos Reis (Brasile9 voce, chitarra classica e elettrica
cavaquinho-ragazzo
Omar Lopez Valle (Cuba) tramba filicorno                        Narratore
Always Ernesto Lopez Maturell (Cuba) batteria, congas     Tamino
Zsuzsanna krasznai (ungheria) violoncello                            Dama
John Maida (Stati Uniti) violino                                           Dama
Gaia Orsoni (Italia) viola                                                     Dama
Carlos Paz Duque (Equador) voce, fluti andini                     Sarastro
Pino Pecorelli (Italia) contrabbasso, basso elettrico             Ragazzo
Raul Scebba (Argentina) marimba, percussioni, timpani       Sacerdote
El Hadji Yeri Samb (Senegal) voce, djembe, dumdum, sabar  Papageno
Dialy Mady Sissoko (Senegal) voce kora                             Ragazzo
Ziad Trabelsi (Tunisia) oud, voce- Messaggero della Regina della Notte
                           MUSICISTI OSPITI
Leandro Piccioni (Italia) pianoforte
Maria Laura Martorana (Italia) voce                         Regina della Notte
Sylvie Lewis (Inghilterra) voce                                  Pamina
Sanjay  Kansa Banik (India) tablas  voce
Fausto Bottoni (Italia) trombone euphonium canto
IL FLAUTO MAGICO SECONDO L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
dal 22 settembre al 2 ottobre 2001
Teatro Olimpico
P.zza Gentile da Fabriano 17
Roma
Miriam Comito


giovedì 22 settembre 2011

IL LETTO OVALE AL TEATRO TRASTEVERE

La compagnia dei panni sporchi porta in scena al Teatro Trastevere dal 21 al 25 settembre 2011 "Il letto ovale" di Ray Cooney e John Chapman, una divertente commedia, originariamente ambientata nell'Inghilterra degli anni 60', e trasposta dalla compagnia nella Roma degli anni 80'. Lo spettacolo è godibilissimo, il centro di tutto è "il letto ovale" attorno a cui, in  un continuo fuori e dentro dato dal testo, (una tipica commedia degli equivoci) si avvicendano i vari personaggi : i due padroni di casa Filippo e Giovanna sposati da dodici anni e che abitano proprio sopra l'ufficio della casa editrice di libri per bambini in cui lui lavora insieme al socio Enrico, a sua volta sposato con Linda, amica di Giovanna, Altero, un pittoresco interior design, Walter un mammone amante di Linda, una ragazza alla pari che vive nell'appartamento, una disinibita centralinista. A complicare maggiormente la situazione interverrà la signorina Smirne, autrice di libri sulle avventure dei suoi amatissimi cani oramai diventati un cult della letteratura per l'infanzia. Lo spettacolo è molto divertente ed è capace di tenere desta l'attenzione degli spettatori, non solo per il testo agevole da seguire, ma anche per la bravura degli attori , molto espressivi che tengono la scena mostrando una capacità professionale non solo con le parole ma anche con la mimica facciale e con la postura del corpo.
IL LETTO OVALE
di
Ray Cooney a John Chapman
regia
Barbara Lalli e Alessandro Corazzi
con: Laura Cirioni, Alessandro Ibba, Alessandro Perini, Monica Ceruti, Andrea Rettagliati, Donatella Cervelli, Viviana Taddei, Luca Rasi, Giorgia Ciotola.
dal 21 al 25 settembre 2011
Teatro Trastevere
Via Jacopa De Sette Soli 3
Miriam Comito

mercoledì 21 settembre 2011

NATHALIE RAPTI GOMEZ sfida MANUELA ARCURI in "Sangue caldo"


Nathalie Rapti Gomez
entra in scena in Sangue caldo e sfida Manuela Arcuri
L’attrice greco colombiana torna su Canale 5, dopo Le due facce dell’amore, in Sangue caldo, la fiction in onda tutti i venerdì sera sulla rete ammiraglia Mediaset. Nathalie sarà in scena a partire dal terzo episodio, in concomitanza dell’arrivo di Manuela Arcuri, di cui sarà una rivale in amore un po’ sopra le righe.
Dopo Medicina Generale, Piper, L’ispettore Coliandro, Ris – Delitti imperfetti, Sotto il cielo di Roma e Le due facce dell’amore, Sangue caldo rappresenta una conferma di Nathalie come una delle attrci giovani più richieste della fiction, senza però abbandonare il cinema dove la rivedremo in L’estate sta finendo di Stefano Tummolini.
Nella serie Nathalie interpreta il ruolo di Valentina. Bellissima e bionda, è stata compagna di collegio di Antonia (Manuela Arcuri), snob e calcolatrice fin da piccola. La ritroviamo perdutamente innamorata di Manuele (Giulio Berruti), per il quale è disposta ad ogni azione abietta e meschina, pur di non cederlo alla rivale Antonia.


PIERLUIGI MANZOALESSIOPICCIRILLO
UFFICIO STAMPA E CONSULENZA ARTISTICA

Il giadino dei ciliegi al Nuovo Teatro Colosseo dal 20 al 25 settembre (Recensione)

In scena al Nuovo Teatro Colosseo dal 20 al 25 settembre 2011 "Il giardino dei ciliegi" una delle opere più intense di Anton Cechov: una famiglia allargata con tanto di figlie adottive, amici stretti, personaggi legati in qualche modo alla tenuta, "uno dei luoghi più belli del mondo" una distesa di ciliegi che in maggio fiorisce e si trasforma in un meraviglioso giardino  è il nido che a un tempo riunisce tutti i personaggi e li fa oziare in un limbo che rappresenta un tempo oramai passato per certi versi rimpianto, per altri appositamente dimenticato. E' la fine di un'era, non c'è più divisione tra nobili e contadini, la tenuta  va all'asta. La regista Viviana Di Bert ha voluto dedicare questo spettacolo  al Giappone colpito lo scorso anno da un cataclisma, in Giappone il ciliegio è simbolo di forza d'animo di fermezza, nell'Impero del sole si racconta che un tempo i fiori dei ciliegi erano bianchi e che sono diventati rosa per il sangue dei samurai che come l'albero rimangono stoicamente al loro posto, fino all'estremo sacrificio. Nella messa in scena questo concetto è  ben esplicato dalla figura di Firs  (qui donna)anziana cameriera che al momento in cui in Russia fu abolita la servitù della gleba scelse di rimanere con i padroni, rinunciando alla libertà, lei è un samurai che raccoglie, al momento in cui tutti gli altri personaggi, una volta che la tenuta è stata venduta, di partire per iniziare una nuova vita, non sapendo in realtà nenache dove stavano andando e soprattutto cosa avrebbero fatto, Firs raccoglie ciò di cui gli altri si sono liberati partendo, tutto ciò che li legava al giardino dei ciliegi, oggetti simbolicamente rossi come le ciliege. Alla sua fermezza corrisponde il frenetico movimento di tutti gli altri che vorticosamente si muovono alla ricerca di una nuova vita, con un andirivieni spasmodico, proprio di chi è stato immobile per secoli, e all'improvviso, grazie ad un'accadimento viene liberato.
Il giardino dei Ciliegi
Di Anton Cechov
Regia Viviana DI Bert
Con: Irene Romalli, Paola Delfino, Giovanna Rumma, Paola Meloni, Andrea Bellocchio, Gianluca Esposito, Valeria De Matteis, Laura Corona, Francesco Cau, Marzia Masiello, Gloria Annovazzi, Graziano Sonnino, Morgana Lengfeld, Piera Saladino.
Idea Scenica: Fabio Maria Alecci
Costumi: Alessandra Pinzani Milani
Luci: Caterina Guia
Pianista: Margherita Giunti
Arpista: Linnea Malmberg

Teatro Nuovo Colosseo
Via Capo D’Africa 29 a
Dal 20 al 25 settembre
Ore 21.00
Domenica ore 17
Info 067004932
Biglietti: intero 12.00
              Ridotto 10.00

martedì 20 settembre 2011

IL FLAUTO MAGICO SECONDO L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO

In scena al Teatro Olimpico dal 22 settembre al 2 ottobre 2011 " Il flauto magico secondo l'orchestra di piazza Vittorio". L'orchestra di Piazza Vittorio collettivo diretto da Mario Tronco riunisce musicisti di differenti provenienze geografiche, e ha sin dall'inizio rotto tutti gli schemi della formazione musicale, della concezione orchestrale, dell'uniformità della formazione culturale. Dal salvataggio dello storico Cinema Apollo di Roma dal Bingo e dalla volontà di trasformarlo in un Laboratorio Internazionale di Cinema, Musica e Scrittura, si sviluppa l'idea di creare un'orchestra composta da circa 20 musicisti provenienti da comunità e culture diverse, ognuno con i suoi strumenti e il suo bagaglio di musica popolare, in una fusione di culture, tradizioni, memorie, antiche e nuove sonorità, strumenti sconosciuti, melodie magicamente universali, voci nel mondo. L'Orchestra di Piazza Vittorio il 22 settembre apre la stagione del Teatro Olimpico con una rilettura dell'opera mozartiana "Il flauto magico" a ritmo di jazz, rap, mambo, pop, attraverso tutte le culture musicali del mondo. I musicisti diretti da Mario Tronco che con Leandro Piccioni ha curato l'elaborazione musicale sono anche i personaggi dell'opera e rompono con il tradizionale confine tra la buca d'orchestra e il palcoscenico inventando un nuovo rapporto tra pubblico e scena. L'orchestra intreccia l'idea della partitura originale ai colori della nuova drammaturgia. Un "Flauto magico"  riletto, smontato, reinventato, rielaborato in 7 lingue (arabo, inglese, italiano, portoghese, spagnolo, tedesco,wolof) come se l'opera di Mozart facesse parte di tutte le culture musicali di Piazza Vittorio, come se fosse una favola tramandata in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei musicisti. Come avviene ogni volta che la storia viene trasmessa di bocca in bocca le vicende e i personaggi si trasformano e anche la musica si allontana dall'originale, in questo caso diventando "Il flauto magico secondo l'orchestra di piazza Vittorio"
Lo spettacolo prima di approdare a Roma è stato presentato in numerose città europee tra le quali: Parigi, Lione, Atene, Barcellona, Aix en Provence, Amsterdam e Rotterdam e dopo il debutto italiano approderà a Milano e a Cagliari.
"Il flauto magico secondo l'orchestra di Piazza Vittorio" è uno spettacolo come non se ne produce da tempo nel nostro paese, orami da anni costretto a importare musical d'oltre ocenano, un prodotto italiano, ma realizzato con artisti provenenti da tutto il mondo.
        IL FLAUTO MAGICO SECONDO L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
                             L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO 
Interpreti                                                  Personaggi
Houcine Ataa (Tunisia) voce                     Monostastos
Peppe D'Argenzio (Italia) sax baritono  e soprano, clarinetti
Evandro Cesar Dos Reis (Brasile) voce, chitarra classica e elettrica cavaquinho- Ragazzo
Omar Lopez Valle (Cuba) tromba,  filicorno Narratore
Always Ernesto Lopez Maturell (Cuba) batteria, congas. Tamino
Zsuzsanna Krasnzai (Ungheria) violoncello -Dama
John Maida (Stati Uniti) violino -Dama
Gaia Orsoni (Italia) viola -Dama
Carlos paz Duque (Equador) voce, flauti andini- Sarastro
Pino Pecorelli (Italia) Contrabbasso, basso elettrico- Ragazzo
Raul Scebba (Argentina) marimba, percussioni, timpani- Sacerdote
El Hadji Yeri Samb (Senegal) voce, djembe, dumdum, sabar- Papageno
Dialy Mady Sissoko (Senegal) voce, kora-Ragazzo
Ziad Trabelsi (Tunisia) Oud, voce-Messaggero della Regina della Notte
                           MUSICISTI OSPITI
Leandro Piccioni (Italia) pianoforte
Maria Laura Martorana (Italia) voce- Regina della Notte
Sylvie Lewis (Inghilterra) voce- Pamina
Sanjay Kansa Banik (India) tablas, voce
Fausto Bottoni (Italia) trombone, euphonium, canto

dal 22 settembre al 2 ottobre 2011
Teatro Olimpico
P.zza Gentile da Fabriano 17 Roma
Miriam Comito
                              

domenica 18 settembre 2011

TEATRO DELL'OPPRESSO : appuntamenti del mese di ottobre

sabato 1° ottobre dalle 14.00 alle 18.30

Il museo del non detto

all’interno di Logos- festa della Parola
che si terrà al C.S.O.A ex Snia in via Prenestina 173

Un laboratorio per fare uscire dal museo le nostre oppressioni più profonde, per raccontare con il corpo, senza esporsi, le situazioni più difficili o delicate da esprimere. Attraverso un metodo divertente, graduale e progressivo le partecipanti potranno mettersi in scena e parlare di ciò che la vita quotidiana spesso non ci consente di condividere.
Questo ci permetterà di capire quali sono le oppressioni che tutte abbiamo in comune, come conoscerle meglio e come affrontarle.
Il laboratorio è aperto solo alle donne. Parteciperanno attivamente il corso d’italiano per donne del Consultorio di Piazza dei Condottieri e il Centro donne D.A.L.I.A.
Il laboratorio verrà condotto da Ilaria Olimpico, che oltre a una lunga esperienza nell’educazione non formale collabora con Parteciparte da due anni.

Sottoscrizione : 10 € ( a sostegno del Centro Donne Dalia)



2)
L’8 e 9 ottobre al casal de Merode
Formazione di Teatro Dell’Oppresso
In un’epoca molto dispersiva dove diritti difficilmente conquistati vengono tolti uno dopo l’altro, laddove ogni categoria che perde un diritto è sempre più frammentata, divisa e isolata, c’è urgenza di collettivizzare le lotte quotidiane per affrontare in modo creativo l’oppressione.
Il teatro dell’oppresso è uno strumento che consente di mettere in scena le situazioni più problematiche del nostro quotidiano, per affrontarle tutti insieme, capirle meglio e allenarsi a risolverle.
Questo strumento graduale e progressivo, è molto coinvolgente e permette a tutti di esprimersi senza esporsi.
La formazione è un viaggio dall' “io” al “noi”, dove ciascuno può raccontare ed estetizzare le proprie storie con una metodologia ludico teatrale divertente.
Questa formazione ha anche per obiettivo, quello di creare degli spettacoli che si possano poi portare in giro. La domenica alle ore 19.00, i partecipanti che lo desiderano, potranno presentare le scene che hanno creato durante la formazione.
La formazione, condotta da Olivier Malcor, si svolgerà al Casal De Merode,
un casale occupato autogestito molto accogliente.
Chi lo desidera potrà pranzare sul luogo della formazione: primo, insalata e caffè 5€ (da prenotare)

Orari: 10-13.30 15.00- 18.30
Spettacolo finale la domenica alle ore 19.00
Chiusura delle iscrizioni il 1° ottobre
 Prezzo della formazione 50€
3)
Sabato 22 ottobre alla Snia
Performance di Teatro Immagine

Un Jolly, 50 persone(o di più), senza uno spettacolo a disposizione. Come si può avviare un dialogo sull’oppressione al più presto, fare un analisi profonda e lavorare su delle soluzioni ?

Il teatro immagine è uno strumento che produce delle performance. Si può usare immediatamente, senza molta preparazione. Si può usare per strada, durante manifestazioni o conferenze, nelle scuole e università, nel lavoro e in movimento. Se sai usare il Teatro Immagine, la gente potrà capire con I propri occhi, parlare con le mani e votare con i piedi.

Lavorare col teatro immagine vuol dire fare le giuste domande, usare metafore e tradurle dalle parole alle immagine.

Nella seconda parte del workshop, i partecipanti produrranno un proprio mini workshop sulle problematiche che ritengono più importante.

Il Workshop leader Ronald Matthijssen di C-LinQ, basato in Olanda, ha lavorato col teatro immagine come strumento di performance per più di 10 anni in molti paesi del mondo.
La formazione si svolgerà in Italiano

Sabato 22 ottobre 2011
Costo della formazione: 25€
Orario  12.30- 19.00

venerdì 16 settembre 2011

TEMPORARY SHOW "Ritmo d'Autunno"

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presenta

“RITMO d’AUTUNNO”
TEMPORARY SHOW

Giovedì 22 Settembre 2011 ore 19:00 - Inaugurazione
e Venerdì 23 Settembre - dalle 10:00 alle 20:00  – Ingresso libero

Officina Arte al Borghetto – Piazza della Marina, 27 Roma 

Realizzazione di Tiziana Mazzi, Viviana Famulari e Benedetta von Normann

A Roma per la prima volta il Temporary Show Ritmo d’Autunno, uno spazio che racchiude la “casa ideale” con pezzi unici di antiquariato e modern design.

Mostra d’arte, show room, abitazione? Tutto questo e molto altro nel grande loft al centro di Roma (Officina Arte al Borghetto) che il 22 e 23 settembre ospita l’esposizione temporanea in cui con stile e fantasia la casa dei nostri sogni prende corpo, costruita con mobili e oggetti di antiquariato, modernariato, contemporaneo, re-cycle.
Un luogo magico, una casa all’avanguardia, di circa 400 metri quadri divisi in quattro grandi zone – pranzo, salotto, notte e bagno – informale ma funzionale, dove ognuno di noi desidererebbe accogliere, incontrare e condividere.
Sono più di trenta i professionisti del settore con base a Roma che partecipano alla prima edizione dell’evento, nato dall’idea dell’esperta di modern design Tiziana Mazzi.
Da Lamps ’60 con un tavolo Borsani ad Animalier con mobili industrial design, da Attik di Valentina Leoni - specializzata nel modern design danese - ad Artefici, che partecipa con un pianoforte a coda  di cartone riciclato, da Devi Forme di Via dei Coronari  all’antiquario Alberto Robiony,  fino a Flair di Via Margutta. 
Lontano anni luce dalla tradizionale idea di spazio espositivo, ogni partecipante contribuirà con vari pezzi alla realizzazione della “casa”. La cucina con la tavola per il pranzo è pronta per essere apparecchiata con  piatti e bicchieri di Sushi Sushi, alle pareti le decorazioni di Cuadros Lifestyle; il salotto con lo spazio lettura ospita le poltrone deco’ di Lilia Leoni; il bagno con una grande vasca ovale Devon & Devon presentata da 175ADeangelis,  mobili restyling e vintage  francesi  di Retrobottega e una parete realizzata da Mosaico Digitale, per un mix unico che mescola avanguardia e gusto classico, praticità ed eleganza.  
Fulcro del loft è la zona salotto/lettura/conversazione, con una specchiera di Pietro Chiesa per Fontana Arte del 1940, una poltrona in acciaio di Shlomo Arush, pezzo unico del 2008, e una scrivania di Gio' Ponti, che l'architetto e designer progettò nel 1950. Ancora di Gio’ Ponti, Modernauta presenta due poltrone e un tavolino da salotto del Parco dei Principi di Roma. Ponti ha sempre applicato la sua fantasia non solo all'architettura ma, come in questo caso, al disegno di mobili e arredi dal design innovativo. Dal bellissimo negozio di Maurizio De Nisi in via Panisperna sempre di Ponti una riedizione di un tavolino da salotto con una grande lente accanto una piantana di Willy Rizzo degli anni ‘70. Le carte da parati sono di Carlo Stanga – Cobalti Wallpaper d’autore - illustratore di fama internazionale (in Italia collabora con Repubblica e RCS, vincitore del Creative Quarterly 20 Award in occasione della realizzazione del poster per i 25 anni della metropolitana di New York), con i temi squame di pesce stilizzate, motivi veneziani reinterpretati, codici a barre, cartine della metropolitana … Il magnifico divano è di Martin Margiela – stilista belga e nome di riferimento nel campo della moda d'avanguardia, presentato da Sferaotto, mentre la panca è un pezzo del 2010 della designer olandese Kiki Van Eijk, famosa per la sua capacità di infondere divertimento e allegria nei suoi lavori, presentata dalla design gallery Secondome. Accanto alla sua panca troviamo un vero e proprio pezzo d’arte moderna: il tavolo con cubi colorati in silicone di Alessandro Ciffo del 2009.  Tutto si mischia, tra utilizzi reali e virtuali, tra oggetti modernissimi e antiquariato e, proprio a proposito di antiquariato, possiamo trovare nella parete divisoria della zona notte e guardaroba un Paravento veneziano del settecento in legno dorato e alcune Lanterne veneziane Luigi XV in lamiera dipinta, in arrivo dalla Galleria Sinopia.
Una scintillante armatura da samurai in urushi nuri e oro del periodo Edo ‘700,  di Antichità  D’andrea, ci introduce nella zona notte dove regna un sontuoso letto cinese da Mandarino di metà 800 (periodo Ching),  intagliato rosso lacca e oro, di Daniel Capitanu. Nella zona notte è allestito anche un vero e proprio guardaroba con abiti, scarpe e gioielli di designer di ultima generazione: le scarpe d’autore del giapponese Masaki Matsushima, proposte dal negozio Smalto shoes and wine del Rione Monti; gli abiti e accessori in tessuto per arredamento della stilista  Silvia Paradiso  in collaborazione con   Class Design arredamenti con materiali innovativi   ; i gioielli in argento, bronzo e pietre dure, vere e proprie sculture, della creatrice Stefania Alcarani. E ancora, indossati da manichini anni ’50 le creazioni di Scala 14, una chic  sartoria di Trastevere, le scarpe di Guidi e le borse in spugna riciclata di LouLou, elegante negozio di via dei Banchi Vecchi, sciarpe, cappelli e golf di cachemire di Blu Cachemire. Saremo inoltre inebriati dalle fragranze che propone Nobile 1942, una famiglia che da tre generazioni utilizza materie prime naturali per la composizione di profumi.
Alle pareti i quadri astratti de I colori del tempo, i quadri iperrealisti con immagini di buick cubane dell’artista Stefano Altieri e alcune grandi stampe della fotografa Livia Mucchi. Non mancherà una  scrivania di Gio’ Ponti ,  di Babuino novecento , che ospiterà un Pc con le immagini e i video dei lavori degli allievi dello IED. Il tutto è illuminato con lampade anni ’50, ’60, ’70 e dagli Artigiani della Luce che proporranno fasci di luce in fibra ottica e led.
Temporary Show Ritmo D'Autunno vedrà inoltre la partecipazione di due allievi del corso di Product Design dello IED (Istituto Europeo di Design) con due  creazioni: “Bucky Ball” e “Good Auspicious”. Bucky Ball è un contenitore ideato da Susanna Mazzilli e Sara Paludi, sviluppato per rispondere alle esigenze dell’abitare co-housing. L'idea nasce con l'obiettivo di riflettere – con creatività e ricercando soluzioni confortevoli – sulle potenzialità della casa come spazio che costruisce relazioni. All'interno di un progetto di Design per il Social Business verrà presentato l'appendiabito Good Auspicious proposto da Ombretta Valenti. Un prodotto innovativo che, unendo due culture, racchiude in se l'incontro fra il design europeo e le botteghe artigianali, riscoperte da questa giovane designer presso la casa famiglia di  Mother and Child a Todhupuzha, nella regione Kerala del sud dell’India.

Ospiti speciali dell'inaugurazione saranno alcune artiste burlesque, come Dixie Ramone (vincitrice del Dixie Evans Burlesque Festival di Las Vegas ed unica partecipante italiana del New York Burlesque Festival), Vampfire e Ines Boom Boom dell'Accademia dell'arte del burlesque del Micca Club insieme  a, direttamente da Lady Burlesque, Albadoro Gala e Sweety-J, quest'ultima vincitrice del reality di Sky.  Si potrà ascoltare la selezione musicale del Dj Luca Spataro, prendere un aperitivo con finger food di Gargani e gustare i vini dell’Azienda del Lazio Casale del Giglio. E per chi non beve alcolici, acqua Filette!

 

Note della curatrice Tiziana Mazzi
In una società così veloce e distratta si sta perdendo il gusto e il piacere della ricerca, dell'attesa di un oggetto giusto da collocare nella propria casa. L'arredamento come l'architettura deve riflettere i continui cambiamenti della società, senza i pregiudizi che limitano la creatività e la fantasia, senza distinzione tra antico, contemporaneo o pezzi vintage. Il tutto può avere un equilibrio armonioso, bellezza ed eleganza di un lusso relativo alla sensibilità e alla personalità di chi lo vive.
E' quello che "Ritmo d'Autunno"  vuole proporre per la prima volta nella città di Roma, insieme a tutti gli addetti ai lavori che nei loro negozi, showroom, botteghe artigiane esprimono  il meglio dell'arredamento, dell'arte, dell'out-fit, con uno sguardo al passato rivolto al futuro, nella ricerca continua dell'estetica come "sensazione mediata dai sensi", dando  il massimo valore all'oggetto pensato e realizzato con sapiente lavoro da artisti e artigiani.
Oggi più che mai e' importante coltivare il senso estetico per recuperare un'etica culturale /politica che si sta perdendo, un valore imprescindibile per il nostro benessere quotidiano.
 La bellezza salverà il mondo, scriveva Dostoevskij e noi ne siamo più che certe!

HOME TEMPORARY HOME Associazione Culturale Arte Antiquariato e Design
Tiziana Mazzi +39 335 6675340
Viviana Famulari +39 335 7801282
Benedetta von Normann +39 347 6160130





mercoledì 14 settembre 2011

SUGO FINTO Al Teatro Manzoni dal 13 al 25 settembre 2011

In scena al Teatro Manzoni dal 13 al 25 settembre 2011 "Sugo finto", spettacolo già vincitore della rassegna "Attori in cerca di autori" diretta da Ennio Coltorti. Due sorelle: Addolorata (Paola Tiziana Cruciani) e Rosaria (Alessandra Costanzo) entrambe zoppe lavorano nel piccolo negozio di merceria ereditato dai genitori e convivono nella stessa casa. Due modi diversi di intendere la vita Rosaria è una virago, grande lavoratrice, attenta al risparmio,amante della casa, e gran divoratrice di telegiornali ama la cucina leggera in particolare il sugo finto, più economico di quello "vero" con la carne. Addolorata passa le sue giornate davanti alla TV, sogna una vita più agiata, fatta di aspirapolveri, lavatrici funzionanti, pietanze vere.... Rosaria domina, addolorata subisce, le due sorelle non si sopportano più ogni cosa, anche la più insignificante diventa motivo di grande discussione. Ma cosa potrebbe succedere se un accadimento dovesse rivoltare le posizioni di potere?
Questa divertente commedia è stata scritta appositamente da Gianni Clementi per le due attrici e si avvale della regia di Ennio Coltorti. "Sugo finto" fa divertire, ma anche commuovere e riflettere su cosa siano e su cosa si basino i rapporti di forza all'interno di un nucleo ristretto grazie alla puntuale e efficace scrittura di Clementi e alla bravura di Alessandra Costanzo e Paola Tiziana Cruciani, capaci di tenera viva l'attenzione del pubblico con la loro grande espressività e presenza scenica
SUGO FINTO
di
Gianni Clementi
Regia
Ennio Coltorti
con: Paola Tiziana Cruciani, Alessandra Costanzo
dal 13 al 25 settembre 2011
Teatro Manzoni
Via Monte Zebio 14c
Roma
Miriam Comito


sabato 10 settembre 2011

Luca De Bei vince il premio Le maschere con "Le mattine dieci alle quattro"

Luca De Bei con lo spettacolo LE MATTINE 10 ALLE 4
vince il premio Le Maschere del Teatro, come
"Miglior Autore di Novità Italiana" 
Napoli, 8 settembre 2011 - Luca De Bei con lo spettacolo LE MATTINE 10 ALLE 4 ha vinto oggi 8 settembre a Napoli, presso il Teatro San Carlo, il prestigioso premio Le Maschere del Teatro, come "Miglior Autore di Novità Italiana".
Il Napoli Teatro Festival Italia organizza da quest'anno il Premio Le Maschere del Teatro Italiano, in collaborazione con l'AGIS (Associazione Generale Italiana Spettacolo), rinnovando la tradizione del Premio Eti - Gli Olimpici del Teatro.
Lunedì 13 giugno si era tenuta la Serata delle Nomination al Teatro Valle di Roma dove la Giuria del Premio ha formato le terne dei finalisti, discutendo e votando davanti ad una platea di addetti ai lavori. Le terne sono poi state sottoposte all'Assemblea dei Votanti (composta da oltre 500 artisti e professionisti del teatro) che hanno votato a scrutinio segreto i vincitori per ciascuna categoria. Oggi 8 settembre durante la Cerimonia di Premiazione, che si è tenuta al Teatro San Carlo di Napoli, nella sezione "Miglior Autore di Novità Italiana", in cui gareggiavano Luca De Bei, Gianni Clementi ed Erri De Luca, è stato premiato proprio Luca De Bei quale vincote con l testo LE MATTINE 10 alle 4.
Lo spettacolo di De Bei, che è stato in scenna a Roma lo scorso anno al Teatro Sala Uno, e quest'anno al Teatro Della Cometa, tornerà nella capitale al Teatro Roma diretto da Pietro Longhi dal 31 gennaio al 19 febbraio 2012, e sarà poi a Milano al Teatro Elfo Puccini dal 15 al 20 di maggio 2012.  
TRAMA DE “LE MATTINE DIECI ALLE QUATTRO”
scritto e diretto da LUCA DE BEI,
protagonisti: Federica Bern, Riccardo Bocci, Alessandro Casula. 
A Roma ogni mattina, alla stessa ora dell'alba, due ragazzi e una ragazza aspettano l'autobus che dalla periferia li porterà ai loro lavori in "nero", pericolosi e sottopagati. I due ragazzi, uno italiano l'altro straniero, lavorano in un cantiere edile. La ragazza, italiana, fa le pulizie. La loro realtà è fatta di levatacce, di turni massacranti, di tentativi di fuga dal quotidiano nello stordimento dell'alcool, della droga o della musica di una discoteca. Ma è fatta anche di aspirazioni, di sogni, della voglia di una vita migliore e, soprattutto, di un disperato bisogno d'amore.
Le “mattine dieci alle quattro”, ha vinto anche il Premio Golden Graal per la regia 2010, è stato finalista al premio “Enrico Maria Salerno per la drammaturgia” 2007. Inoltre nel 2009 è stato finalista al Premio Riccione per il teatro. Nel 2010, la casa editrice Titivillus, ha pubblicato il libro dal titolo omonimo. Lo spettacolo, è patrocinato dall’ Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico
 
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Maya Amenduni
Ufficio stampa Luca De Bei e Le Mattine 10 alle 4
3475828061
mayaamenduni@gmail.com
mayaamenduni@virgilio.it

Il giadino dei ciliegi al Nuovo Teatro Colosseo dal 20 al 25 settembre

La Compagnia Sperimentale Viviana Di Bert
 Con il Patrocinio
 dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storici
 Presenta
>
> AL TEATRO NUOVO COLOSSEO
>
> dal 20 al 25 settembre
> IL GIARDINO
> DEI CILIEGI
> Di Anton Cechov
> Regia Viviana Di Bert
>
> La Compagnia Sperimentale Viviana Di Bert, con il patrocinio
> dell'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, porta in scena,
> dal 20 al 25 settembre al Teatro Nuovo Colosseo, uno dei testi teatrali più
> intensi di Anton Cechov: Il giardino dei ciliegi.
> Una famiglia dell’alta borghesia russa cerca di conservare la proprietà
> della sua estesa tenuta di campagna messa all’asta. Qui un antico frutteto
> di ciliegi, nel mese di maggio. Si ricopre di fiori bianchi trasformandosi
> in un meraviglioso giardino, simbolo quest’ultimo, per coloro che lo
> abitano, di rimpianti, di speranze e di sogni. A contemplare questo miracolo
> per l’ultima volta, riuniti nella grande casa d’infanzia, i personaggi della
> commedia non possono che scorgere su di sé, o nell’altro, i segni del tempo
> che passa, il miracolo che su di loro non si compie, l’approssimarsi di una
> resa dei conti col proprio destino.
>
> Ritroviamo così in quest'opera il tema della futilità culturale, sia la
> futilità dell’aristocrazia per mantenere la relativa condizione, che la
> futilità della borghesia nel trovare i significati nel materialismo appena
> scoperto.
>
>
>
>
>
> Note di regia
> Questo spettacolo teatrale, è dedicato ai recenti disastri avvenuti in
> Giappone, a ricordo della forza e della dignità che questo paese ha
> dimostrato
> Per il popolo giapponese, l’albero del ciliegio, oltre ad essere il simbolo
> del Giappone, è l’immagine della bellezza e della caducità della vita. Per
> questo motivo ho voluto allestire lo spettacolo ispirandomi alla cultura
> giapponese.
> Un’antica  storia narra che la pianta del ciliegio Sakura avesse i fiori
> bianchi. Un imperatore fece seppellire sotto i ciliegi i samurai caduti in
> battaglia. Da quel giorno i petali dei fiori divennero rosa per il sangue di
> questi eroi. Il fiore del ciliegio raggiunge la sua massima bellezza, poi si
> stacca e il vento lo porta via. Questo fiore riflette la filosofia dei
> Samurai di sopportare fino ad accettare anche il sacrificio estremo, cioè,
> la morte.
> Ogni anno tra marzo e aprile in tutto il Giappone per la fioritura
> dell’albero del ciliegio è grande festa, si balla, si canta, sotto questa
> pianta.  Quest’anno in pochi attimi una catastrofe ha cambiato ogni cosa.
> Tutto è sparito. Ma il fiore del ciliegio no. E’ vivo nel pensiero e nel
> cuore coraggioso dei nipponici. Silenziosi eroi. Samurai del nostro tempo.
> Il loro orgoglio e la loro dignità sono modello per tutti noi.
>
>
> Il giardino dei Ciliegi
> Di Anton Cechov
> Regia Viviana DI Bert
> Con: Irene Romalli, Paola Delfino, Giovanna Rumma, Paola Meloni, Andrea
> Bellocchio, Gianluca Esposito, Valeria De Matteis, Laura Corona, Francesco
> Cau, Marzia Masiello, Gloria Annovazzi, Graziano Sonnino, Morgana Lengfeld,
> Piera Saladino.
> Idea Scenica: Fabio Maria Alecci
> Costumi: Alessandra Pinzani Milani
> Luci: Caterina Guia
> Pianista: Margherita Giunti
> Arpista: Linnea Malmberg
>
> Teatro Nuovo Colosseo
> Via Capo D’Africa 29  Dal 20 al 25 settembre
> Ore 21.00
> Domenica ore 17
> Info 067004932
> Biglietti: intero 12.00
             Ridotto 10.00