Il TEATRO DEI CONCIATORI –
C.U.T. – Contemporary Urban Theatre presenta la stagione 2014/2015: 100% TAGLIO CONTEMPORANEO
Il TEATRO DEI CONCIATORI – C.U.T. – Contemporary
Urban Theatre, con la stagione 2014/2015 dal titolo: 100% TAGLIO CONTEMPORANEO,
ribadisce la propria vocazione di spazio dedicato alla drammaturgia
contemporanea di qualità, e rafforza la propria posizione sul territorio
romano e nazionale. Una Direzione Artistica attenta alle novità e sempre
pronta a confrontarsi con forme nuove di espressione e il coraggio di
guardare sempre “un pò oltre” senza paura - oltre all’assoluta
volontà di non sottostare necessariamente alle banali “leggi di mercato”
- hanno permesso a questo piccolo spazio di 90 posti di “essere libero”
e di creare in sole due stagioni un interesse crescente tra gli operatori
del settore e nel pubblico che ama questo spazio perché ricco di energia
positiva.
EMOZIONARE! STUPIRE! DIVERTIRE!
Queste le parole d’ordine del regista Antonio Serrano e dell’attrice Gianna Paola Scaffidi, direttori artistici
di questo spazio URBAN STYLE, per questa terza stagione che vede un ricchissimo cartellone con ben 23 titoli, di cui 9 in abbonamento 100% rimborsato.
Si! 100% rimborsato! Grande rivoluzione per chi si abbonerà. Per
ogni abbonamento acquistato il teatro dei Conciatori regalerà al titolare
dell’abbonamento un carnet di sconti di valore uguale al costo dell’abbonamento
stesso. Come dire: UN ABBONAMENTO PRATICAMENTE GRATIS!!!
Ecco intanto i nove bellissimi titoli proposti in abbonamento: dal
14 ottobre al 2 novembre 2014 RAPSODIA UNGHERESE, il nuovo testo di
Luca de Bei presentato in Prima Nazionale, che lo vede anche interprete
accanto a due straordinarie artiste come Paila Pavese e Federica Bern
per la regia di Norma Martelli; sempre in Prima Nazionale dal 13 al
23 novembre 2014 il nuovo spettacolo di Pino Ammendola L’INCREDIBILE
CASO DI BENIAMINO TODISCO che porta in scena il giovanissimo Marco Todisco
ed Enrico Patella; e ancora un’altra Prima Nazionale dal 2 al 21 dicembre
2014 con Georgia Lepore che firma la regia di OLTRE I VERDI CAMPI di
Nick Withby interpretato da Giorgio Marchesi, Gabriele Sabatini, Marco Quaglia,
Davide Lepore, Sonia Barbadoro, Tommaso Ramenghi e Federico Lima Roque;
segue quindi dal 13 al 25 gennaio 2015 IL CASO BRAIBANTI di Massimiliano
Palmese con in scena Fabio Bussotti e Mauro Conte per la regia di Giuseppe
Marini; dal 3 al 15 febbraio 2015 sarà la volta di ELISABETTA I, LE
DONNE E IL POTERE di David Norisco per la regia di Filippo d’Alessio
interpretato da Maddalena Rizzi; dal 24 marzo al 5 aprile 2015 un’altra
Prima Nazionale per lo spettacolo CAMERINI COMUNICANTI scritto e diretto
da Francesca Draghetti che dirige Roberto Stocchi, Gerolamo Alchieri, Antonella Alessandro,
Giovanni Caravaglio, Ughetta d'Onorascenzo, Simone Crisari, Sandra Conti;
la stagione in abbonamento continua dal 7 al 26 aprile 2015 con SHAKESPEA
RE DI NAPOLI, lo straordinario spettacolo scritto e diretto da Ruggero
Cappuccio e interpretato da Claudio Di Palma e Ciro Damiano che proprio
al Teatro dei Conciatori festeggerà il suo ventesimo anno di repiche;
dal 28 aprile al 10 maggio 2015 sarà in scena CLARA SCHUMANN, NATA
WIECK di Antonio Serrano, anche regista, e Gianna Paola Scaffidi che
ne è anche interprete accompagnata dal concertista Biagio Andriulli
al Pianoforte; di nuovo una Prima Nazionale dal 12 al 24 maggio per
lo spettacolo FERRO di Francesco Di Chio per la regia di Marco Mattolini
e interpretato da Blas Rocha Rey e Maddalena Rizzi.
Per quel che riguarda invece la stagione complessiva con gli spettacoli
fuori abbonamento, il sipario si apre il 16 di settembre con lo
spettacolo EVVIVA BUSCIO’ di J. Dell e G. Sibleyras di cui firma la
regia Àlida Mancini con Andrea Rizzoli, Simone Tuttobene,
e Mimmo Ruggiero; segue dal 23 settembre al 5 ottobre 2014 la
Prima Nazionale del nuovo spettacolo di Paolo Civati I CONIGLI NON
HANNO LE ALI interpretato da Francesca Ciocchetti e Tommaso Cardarelli;
dal 7 al 12 ottobre 2014 SONATA PER RAGAZZA SOLA, OMAGGIO A IRENE NEMIROVSKY,
un progetto di Federica Bern, anche interprete, e Francesco Villano
che ne cura anche la regia. Un’altra Prima Nazionale dal 4 al 9 novembre 2014 per LA DANZA NELLE TENEBRE
scritto e diretto da Michele Suozzo e interpretato da Michele Cesari
con musiche eseguite Live da Roberto Petrocchi e Alessandro Petrucci;
dal 25 al 30 novembre un testo di Giuseppe Manfridi IL LETTO diretto
da Luca Milesi e interpretato da Concetta Liotta e Giovanna Maya Vassallo;
dal 27 dicembre 2014 al 4 gennaio 2015 VOLEVAMO ESSERE BIANCANEVE
di Annalisa Calanducci per la regia di Tommaso Busiello interpretato
da Maddalena Caravaggi; dal 6 al 11 gennaio 2015 uno struggente spettacolo
AGNESE DI DIO di John Pielmeier di cui firma la regia Antonio Serrano,
interpretato da un superbo trio di attrici: Alessandra Fallucchi, Gianna
Paola Scaffidi, Michetta Farinelli; dal 27 gennaio al 1 febbraio
2015 BRECHTSKABARET di Davide Strava che ne firma la regia interpretato
da Sarah Bianchi; dal 17 al 22 febbraio 2015 Francesco Branchetti firma
la regia di SENSO di Gianni Guardigli, liberamente ispirato alla novella
di Camillo Boito e interpretato da Isabella Giannone. Un’altra Prima
Nazionale dal 24 febbraio al 8 marzo 2015 con A GHOST PLAY scritto e
diretto da Enzo Masi e interpretato da Silvia Falabella e Federica Fornabaio;
dal 10 al 15 marzo 2015 Beatrice Visibelli è LA CAMERIERA DI PUCCINI
testo e regia di Nicola Zavagli con in scena Giovanni Esposito, la soprano
Anna Aurigi e Rodolfo Alessandrino al pianoforte; dal 17 al 22 marzo
2015 Gianni de Feo dirige e interpreta LA BAMBOLA SPEZZATA – STORIA
DI UN INCONTRO IMPOSSIBILE di Emilia De Rienzo con in scena Manuela
Massarenti mentre Paola Torsi al Violoncello accompagnerà con
il suo Violoncello; dal 26 al 31 maggio 2015 il tema della mafia verrà
trattato nello spettacolo PAOLO E GIOVANNI scritto e diretto da Gianluca
Barbagallo con i scena lo stesso autore e Nicola Diodati; dal 2 al 7
giugno ancora una Prima Nazionale a chiudere la stagione: LA NOTTE CHE
CADDE UNA STELLA di Giovanna Caico per la regia di Giuseppe Convertini
interpretato da Giulio Farnese, Daniele Tammuriello e Riccardo Monitillo.
E come dire… Buona Stagione a tutte e a tutti.
dal 16 al 21 settembre 2014
EVVIVA BUSCIO’
di J. Dell e G. Sibleyras - regia di Àlida Mancini
con Andrea Rizzoli, Simone Tuttobene, Àlida Mancini, Mimmo Ruggiero
Il testo è del collaudato duo Dell/Sibleyras (premio
Molière 2003 per "Un piccolo gioco senza conseguenze") che
dopo le commedie di costume agro-dolci cambia registro per dedicarsi
alla satira demenziale, con questo spettacolo tutto da godere. Umorismo
e grande ritmo, condito da effetti comici altamente efficaci, sono gli
ingredienti per una storia folle ma divertente allo stesso tempo e a
tratti inquietante per la sorprendente attualità. Busciò è un piccolo
villaggio spopolato, sperduto, dimenticato dal mondo, che sembra vivere
in un'altra dimensione, dove gli abitanti usano l'unica cabina telefonica
come sala polivalente. Per salvare Busciò dal degrado e dall'abbandono,
il Sindaco si avvale da anni in modo fraudolento delle sovvenzioni europee,
aiutato dalla sua fedele segretaria, che si ritrova a capo di una piantagione
di banane di 200 ettari, e da suo fratello, che per mantenere la scuola
aperta, malgrado la mancanza di alunni, si ritrova in prima media a
40 anni. Tutto sembra andare per il meglio fino a un inaspettato arrivo:
un funzionario inviato da Bruxelles, che deve effettuare controlli sulla
veridicità delle loro continue richieste.
dal 23 settembre al 5 ottobre 2014
I CONIGLI NON HANNO LE ALI
scritto e diretto da Paolo Civati
con Francesca Ciocchetti e Tommaso Cardarelli
Un bambino getta il suo coniglietto (vivo) dalla finestra
dopo avergli infilato un paio di mutande da Superman. Un genitore salta
addosso al bambino, l'altro lo segue. La sorellina guarda. "I conigli
non hanno le ali" è la ricostruzione di come sia possibile perdere
il controllo senza essersene accorti; di come la violenza possa nascere
in maniera silente, imprevedibile, dentro di noi e scattare fuori, così,
apparentemente all'improvviso. Al centro della vicenda Richard e Marianne,
una giovane coppia americana addormentata nella società in cui vive,
una coppia ripiegata su una quotidianità incredibilmente anonima e
inzuppata di piccole violenze verbali e fisiche, di frustrazioni e compressioni,
di ossessioni per il loro futuro e quello dei loro figli: Lucas e Sarah.
Il tema di questa vicenda è il perché intrinseco dell'essere coppia,
dove finiscono le individualità che l'hanno originariamente composta,
cosa c'è di strano e inquietante in due persone che si forzano nello
stare assieme perché ormai è così. Un processo, senza giudizio, a
due comunissimi mostri. Un viaggio nell'immaginario ispirato alle pellicole
di Cassavetes e Allen, dai romanzi di Franzen e Yates.
dal 7 al 12 0ttobre 2014
SONATA PER RAGAZZA SOLA, OMAGGIO
A IRENE NEMIROVSKY
regia di Francesco Villano
con Federica Bern
Due storie. Una ragazzina, scalza su un ponte sulla
Senna, una sera qualsiasi al crepuscolo, medita se lasciarsi trascinare
nelle acque buie del fiume o trovare la forza di combattere contro il
suo nemico numero uno: sua madre. Antoinette scatena la sua vendetta
preventiva contro una madre autoritaria, vanitosa e gaudente che sa
solo imporre tempi, regole e doveri. Una donna sulla quarantina è sola
nella sua stanza della toeletta. Anche lei si prepara ad una nuova
vita. Forse avrà inizio proprio questa sera, quando aprirà le porte
del suo lussuoso appartamento e avrà inizio la sua prima "soirée".
Due donne di carattere e di spirito opposti, unite inconsapevolmente
dagli stessi desideri e fantasie, irrevocabilmente dallo stesso sangue:
sono madre e figlia. Mai due persone potevano essere così lontane.
E così vicine. È da questa vicinanza, totalmente inconsapevole, che
ha inizio la guerra al femminile per eccellenza: quella tra madre e
figlia. O per dirla con la Némirovsky: "Ho passato tutta la vita
a combattere contro un sangue odioso, ma esso è dentro di me, scorre
nelle mie vene...".
dal 14 0ttobre al 2 novembre 2014
RAPSODIA UNGHERESE (Spettacolo
in Abbonamento)
di Luca De Bei - regia di Norma Martelli
con Paila Pavese, Federica Bern e Luca De Bei
Lui, la madre, l' altra. In un rapporto strettissimo,
simbiotico tra una madre e un figlio si inserisce, per la prima volta
e a sorpresa, una giovane donna. Lui, infatti, dopo molti anni di certezze
rispetto al proprio orientamento sessuale, ora dichiara alla genitrice
e al mondo intero il suo clamoroso "coming out". Questo sembra
destabilizzare completamente la madre, che rischia di perdere l'esclusività
d'essere l'unica presenza femminile nella vita del figlio. La donna
però non si arrende al fato crudele che sembra privarla dell'unico
punto fermo della sua vita e del suo impegno civile nel mondo Glbt e
dichiara battaglia all'intrusa. Ecco allora che l'altra dovrà difendersi
dagli attacchi della Madre impegnata nella sua personale crociata, ma
dovrà anche riflettere a sua volta su se stessa e sulle sue scelte.
Le carte si scombinano, gli equilibri saltano, i nervi affiorano, le
tensioni esplodono, gli orizzonti si trasformano mentre ogni certezza
viene messa in discussione, persino la musica per pianoforte di Franz
Liszt.
dal 4 al 9 novembre 2014
LA DANZA NELLE TENEBRE
testo e regia di Michele Suozzo
con Michele Cesari
Figura capitale nella storia del teatro del Novecento,
Vaslav Nijinsky (1890 - 1950) è stato probabilmente il più grande
ballerino di tutti i tempi. Coreografo avvenirista e rivoluzionario,
infaticabile inventore di un nuovo sistema di scrittura della "partitura"
coreografica, personaggio tra i più incensati, detestati e discussi
del suo tempo, Vaslav Nijinsky redasse, nell'inverno 1918 - 19, proprio
nel momento in cui stava sprofondando nelle tenebre della pazzia, un
testo
caotico e febbrile, scritto in russo e in polacco,
in cui convergono ricordi, reali o immaginari, considerazioni filosofiche,
politiche e letterarie e proclami di tipo messianico: un magma incandescente,
micidiale e abbagliante, di irresistibile fascino. Pubblicato molti
anni dopo, più volte riproposto in versioni più o meno "rivedute"
e censurate, questo testo (impropriamente chiamato "Diario")
appare ora (e certamente non per la prima volta) sulle scene, con la
smisurata ambizione di rendere tangibile e toccante la tragica solitudine
del protagonista, la sua grandiosa espansività, il carattere profondamente
ingenuo, inscindibilmente legato a una natura selvaggia,quasi ferina,
impasto contraddittorio e divino, legato, fin dalle origini, e per sempre,
alla mitologia dell'artista e al suo calvario.
dal 13 al 23 novembre 2014
L’INCREDIBILE CASO DI BENIAMINO
TODISCO (Spettacolo in Abbonamento)
Testo e regia di Pino Ammendola
con Marco Todisco e Enrico Patella
Come si comporterebbe un giovane con l'esperienza
di un vecchio? E come sarà stata la vita di un vecchio che ha vissuto
sempre con la testa di un bambino? Marco Todisco, straordinario attore
sedicenne, partner di Enrico Brignano in svariate fiction televisive,
ci racconta la sua affascinante avventura. Attraverso la sottile trama,
distesa da l'abile penna di Pino Ammendola, passano davanti ai nostri
occhi ottanta anni di storia personale, coniugati a tutti gli eventi
più importanti del secolo passato: dalla deportazione dal ghetto, allo
sbarco sulla Luna, dalla morte del Che, alla passione popolare per "Lascia
o raddoppia". Il curioso racconto si muove tra i registri del comico
e del drammatico, osando incursioni in territori scandalosi, soprattutto
nelle parole di un interprete così giovane, come l'amore e la politica!
Il racconto sembrerebbe ovattato dall'indulgenza ed il fascino di cui
sono dotati i ricordi, in una prospettiva a ritroso che emoziona per
sincerità: ma c'è qualcosa che non quadra. L'arrivo di un altro personaggio
in scena scatena una serie di domande che spiazzano il pubblico, per
liberarlo in finale solo attraverso una risata catartica. Uno spettacolo
sicuramente fuori da ogni ordinarietà, che, in rispetto al credo brechtiano,
tradisce il rito del teatro e 'gode' dello scandalo 'legittimamente
puro'!
dal 26 al 30 novembre 2014
IL LETTO
di Giuseppe Manfridi - regia di Luca Milesi
con Concetta Liotta, Luca Milesi e Giovanna Maya Vassallo
Avete mai provato a spiare dal buco della serratura?
Si, senza alcun dubbio: eravate attirati dai segreti che nasconde un
bagno, come le api dal miele: e vi sarete anche accorti di potervi specchiare
nelle azioni della malcapitata o del malcapitato di turno, allo stesso
modo in cui Lei/Lui stava ammirando la propria immagine riflessa nel
cristallo sopra il lavandino. E quanto vi piacerebbe osservare (senza
essere visti, per carità!) due sconosciuti, o anche due amici, che
confabulano occupando un bel letto a due piazze poco prima o appena
dopo "averlo fatto"? Anche quello sarebbe un bell'esercizio
per mettersi a nudo senza farsi vedere da nessuno, per scoprire magari
una parte repressa di se stessi, se non addirittura per riconoscersi
(affar vostro, tanto non vi vede nessuno). Et voilà! È possibile!
Addirittura le due cavie avranno un nome: saranno sempre e solo Bruno
e Chiara. La commedia "IL LETTO", di Giuseppe Manfridi, è
una graffiante incursione nei segreti di una coppia di amanti clandestini,
ma anche fra quelli del marito e della moglie per antonomasia, come
fra quelli un po' meno segreti ma ugualmente piccanti di due illustri
sconosciuti che si sono telefonati solo per farlo. Un letto è il protagonista
della scena, nonché la casa che ospita quattro incontri di altrettante
coppie diverse, che in un costante susseguirsi di colpi di teatro impersonano
i quattro imperativi che ciascuno di noi almeno una volta ha rivolto
al proprio partner: "capiscimi", "guardami", "salvami",
"credimi".
dal 2 al 21 dicembre 2014
OLTRE I VERDI CAMPI (Spettacolo
in Abbonamento)
di Nick Withby - regia di Georgia Lepore
con Giorgio Marchesi, Gabriele Sabatini, Marco Quaglia, Davide Lepore,
Sonia Barbadoro, Tommaso Ramenghi e Federico Lima Roque
Basato su fatti reali e ambientato durante la Grande
Guerra, il testo racconta la storia dell'equipaggio multietnico di un
carro armato inglese, la notte prima di un attacco in territorio francese.
Gli otto uomini, capeggiati dal carismatico Tenente Child, vengono a
conoscenza di qualcosa che li porterà a discutere tutta la notte tra
loro per prendere una decisione cruciale: fare il loro dovere e morire,
oppure disertare e salvarsi. Ognuno di essi porta nel confronto il proprio
vissuto, la propria filosofia, la propria religione; offrendo così
sulla vita, la morte e la guerra punti di vista diversissimi tra loro
ma estremamente attuali nella ricerca di un "senso" a tutto
questo. "Green Fields" è infatti il termine che indica la
fine dell'ultima esercitazione dell'equipaggio, e la frase "To
the green fields beyond" risuona prima dell'epilogo come un comando
militare pronunciato insieme da tutti e otto gli uomini. Una speranza
di vita cui fa riferimento il colore verde, contrapposto al marrone
del fango da cui provengono, e al rosso del sangue attraverso cui devono
passare. Ciascun membro dell'equipaggio infatti, indossa una fascia
intorno al braccio di colore marrone, rosso e verde il cui significato
verrà svelato solo alla fine dell'opera.
dal 27 dicembre al 4 gennaio 2015
VOLEVAMO ESSERE BIANCANEVE
di Annalisa Calanducci - regia di Tommaso Busiello
con Maddalena Caravaggi e Anna Calanducci
Siamo a casa di Anna e Lena, due attrici squinternate
molto amiche nonché coinquiline che in una mattina come tante stanno
aspettando un'importante telefonata.. qualcosa che cambierà radicalmente
la loro carriera. È il gioco della vita dove si attende sempre qualcosa
che rivoluzioni l'esistenza sia nel caso della bionda e bella Lena (donna
piena di nevrosi e manie) che in quello dell'inconcludente Anna (la
"sorellina" scema e piena di insicurezze). Il tempo della
commedia è scandito in cinque giorni in cui la telefonata tarda ad
arrivare e si alternano vicende amorose e personali che coinvolgono
il bel vicino di casa, Cesare. Ogni volta che squilla il telefono le
due corrono a rispondere speranzose ma non è chi si aspettano. Chi
sarà? Mentre il bel vicino di casa cambia di continuo "fidanzata"...
ma alla fine? Esilarante sarà la convivenza e il rapporto tra le due
amiche e sul perché avrebbero voluto essere Biancaneve (la donna delle
favole, la donna perfetta). Una commedia intelligente che fa riflettere
tra le risate e che termina con un esilarante colpo di scena!
dal 6 all’11 gennaio 2015
AGNESE DI DIO
di John Pielmeier - regia di Antonio Serrano
con Alessandra Fallucchi, Gianna Paola Scaffidi e Michetta Farinelli
Agnese, una giovane suora, partorisce in convento
un neonato che viene trovato poco dopo dalla madre superiora morto soffocato,
in un cestino della carta straccia. Agnese dichiara alla polizia di
non ricordare nulla né del parto, né della gravidanza e tantomeno
del concepimento. Viene accusata di omicidio e il tribunale assegna
il caso ad una psichiatra, Martha Livingstone, per verificare se Agnese
può essere dichiarata inferma di mente. Nella sua ricerca della verità
Martha incontra Madre Miriam Ruth, superiora del convento in cui vive
Agnese che vuole credere che quanto successo sia opera di Dio. Seppur
animate dallo stesso desiderio di arrivare ad una soluzione del mistero,
fra le due donne lo scontro è inevitabile perché Madre Ruth non vuole
più domande e Martha Livingstone vuole ancora risposte. E durante gli
incontri-scontri fra le due donne si scopre il passato di Agnese caratterizzato
da traumi e privazioni subiti da una madre con evidenti problemi relazionali.
L'epilogo lascia tutti insoddisfatti. La verità è davvero molto più
scontata.
dal 13 gennaio al 25 gennaio 2015
IL CASO BRAIBANTI (Spettacolo in Abbonamento)
di Massimiliano Palmese - regia di Giuseppe Marini
con Fabio Bussotti e Mauro Conte
"Il caso Braibanti" rievoca uno dei più
clamorosi scandali giudiziari della storia italiana del Novecento. Con
un testo costruito su documenti d'archivio, lettere e arringhe, Massimiliano
Palmese ha ripercorso il processo a cui fu sottoposto nel 1968 Aldo
Braibanti - ex-partigiano torturato dai nazifascisti, comunista e omosessuale,
artista, poeta, appassionato di filosofia e studioso della vita delle
formiche - accusato di "plagio" ai danni del suo giovane amante
Giovanni Sanfratello. In scena Fabio Bussotti e Mauro Conte, nei panni
dei due protagonisti, danno voce anche a tutti gli altri personaggi
della vicenda, mentre le musiche di Mauro Verrone eseguite dal vivo
da Stefano Russo fanno de "Il caso Braibanti", diretto da
Giuseppe Marini, uno spettacolo-concerto dedicato a un intellettuale
schivo e appartato, la cui vicenda ricorda da vicino quella di Pier
Paolo Pasolini. Il processo a Braibanti si aprì il 12 giugno 1968,
mentre infiammava la Contestazione e i giovani di tutto il mondo chiedevano
a gran voce più ampie libertà. Aldo Braibanti finì col divenire il
capro espiatorio di un duro scontro generazionale.
dal 27 gennaio al 1 febbraio 2015
BRECHTSKABARET
testo e regia di Davide Strava - con Sarah Biacchi e Giovanna Famulari
al Violoncello Ivano Guagnelli - al Pianoforte Davide Strava
2067. Stato unificato di Pangea. L'archivista dell'Unione
Culturale Abramo intervista Zoe, prigioniera politica incolpata per
aver cantato delle canzoni censurate dagli ispettori culturali delle
Emittenti Generali (organo incaricato per la comunicazione nello Stato
unificato di Pangea). La storia si svolge all'interno di una dittatura
mediatica e politica il cui scopo è preservare l'umanità da emozioni
troppo forti ed allontanarla dalla ricerca della verità. La verità
viene infatti considerata pericolosa perché spinge l'uomo verso le
passioni, la fame di altro, la sofferenza. Le Emittenti Generali invece
costruiscono goccia a goccia una verità collettiva, controllata, pilotata,
che garantisca al mondo pace e felicità: lo fanno attraverso il controllo
della cultura e della comunicazione. Soltanto una forte volontà di
ricerca della verità può guidare Zoe nel suo dialogo con l'archivista
Abramo. Dialogo universale e profondo che la porterà a difendere la
spontaneità, il caos, la diversità tra gli uomini, la loro spinta
verso il sapere e contro ogni banalità. Le musiche Brechtiane, cantate
dagli attori e suonate dal Violoncello e dal Pianoforte, ci porteranno
a riflettere sul nostro futuro e su una lezione importante: la tv generalista
e la cattiva politica sociale stanno mettendo le basi per la morte della
libertà e dell'unicità di pensiero.
dal 3 al 15 febbraio 2015
ELISABETTA I – LE DONNE AL POTERE (Spettacolo
in Abbonamento)
di David Norisco - regia di Filippo d’Alessio
con Maddalena Rizzi
l tema del potere da sempre vive di un immaginario
al maschile, anche quando è una donna al posto di comando. Lo sguardo
che osserva i comportamenti e le dinamiche che identificano il potere
è spesso distorto dall'antico retaggio che gli uomini hanno imposto.
Come le donne si sono orientate in rapporto al potere, dentro questi
stretti confini, è ciò che con attenzione proviamo ad indagare ed
Elisabetta I ne è la figura emblematica. I confini del potere si disegnano
in strategie, tattiche, linee orizzontali e verticali: una partita a
scacchi immaginata dagli uomini giocata da una donna. Cosi tutto cambia,
i contorni assumono colori imprevisti, il rapporto con il potere vive
di continui conflitti, le tensioni sono stridenti, le soluzioni impreviste.
Il potere come una macchina infernale è sempre pronto a prendere il
sopravvento.
dal 17 al 22 febbraio 2015
SENSO
di Gianni Guardigli - regia di Francesco Branchetti
con Isabella Giannone
L'amore cieco per un ufficiale del Reich prende la
forma della più atroce delle vendette quando la bella e matura Contessa
Livia Serpieri scopre il tradimento dell'amato. La contessa rivive da
numerosi anni il giorno della sua vendetta, attimo per attimo, prigioniera
di quell'azione commessa per dolore, umiliazione e profonda disperazione.
Tutto diventa monologo interiore. La signora è condannata, da una sorta
di Tribunale che ha la sua sede all'interno di sé stessa, a ripercorrere
tutte le mattine le tappe della sua Via Crucis personale, seduta a uno
scrittoio e a ricostruire con l'ossessione dell'esattezza tutti i momenti
della vicenda con l'assoluta precisione del particolare. "Scrivere.
Devo scrivere. Ogni mattina. Sedermi allo scrittoio". La notte
a implorare, a piangere, a risentire il tonfo del corpo del suo amato
che cade per l'esecuzione capitale avvenuta per fucilazione. Un supplizio
estremo, un girone dantesco eterno e avvitato in se stesso. Uno dei
terribili esiti che possono stamparsi su una vita quando ha preso la
strada di "un amore sbagliato". La regia di Francesco Branchetti
intende "centrare" la messinscena su tre temi portanti quali
il difficile, ambiguo, e pericoloso rapporto tra status sociale e passione,
la solitudine dell' "atto compiuto" del "fatto"
e infine l'impotenza dell'uomo, all'interno del conflittuale rapporto
tra bene e male, nei confronti delle passioni eccessive. È un monologo
dalla forza straziante che abbraccia nel ricordo un arco narrativo di
molti anni.
dal 24 febbraio all’ 8 marzo
2015
A GOSTH PLAY
testo e regia di Enzo Masci - con Silvia Falabella,
Enzo Masci e Federica Fornabaio
Rossella ha appena perso la casa: i lavori saltuari
che riesce a trovare non sono bastati per pagare gli ultimi affitti,
così è stata cacciata via senza troppi giri di parole. Amedeo non
ha più un corpo: in vita era un musicista ucciso in modo brutale perché
non potesse più comporre, ed ora vive da più di trecento anni nella
casa dove si spense la sua scintilla. La casa ora è un deposito di
vecchi oggetti: l'affitto è gratis, purché chi ci vada a vivere si
occupi di tutto. Rossella e Amedeo si trovano così a convivere loro
malgrado: "Punto primo: non ti farai vedere né sentire mentre
io sono in casa, né farai alcuna cosa che possa spaventarmi. Punto
secondo: non userai né nasconderai le mie cose. Punto terzo: visto
che ci vivi anche tu, aiuterai a proteggere la casa e chiunque vi abiti".
Questo è l'accordo. Poi nella casa arriva un pianoforte. Amedeo ritrova
i suoi fantasmi, Amedeo compone e suona. Rossella registra e vende dischi
con il suo nome, diventa famosa in ogni angolo del pianeta. Fino a quando
qualcuno non scopre il loro segreto e Rossella è costretta ad accettare
di esibirsi, per la prima volta, in pubblico. Ma lei non sa suonare
e non può prestare il suo corpo ad Amedeo, sarebbe condannata in eterno
al suo stesso limbo per avere interferito col mondo ultraterreno. Né
Amedeo può possederla per propria scelta, sarebbe lui a interferire
col mondo umano e ad essere condannato per l'eternità. Sarà il sacrificarsi
di entrambi per l'altro senza chiedere nulla in cambio a salvarli. Una
storia dove la musica unisce un'amicizia pura e impossibile, un amore
oltre le dimensioni del tempo e dello spazio.
dal 10 al 15 marzo 2015
LA CAMERIERA DI PUCCINI
testo e regia di Nicola Zavagli
con Beatrice Visibelli e Giovanni Esposito - soprano
Anna Aurigi - al pianoforte Rodolfo Alessandrini
Siamo a Torre del Lago, nella villa di Puccini, nel
1908. Arriva da Firenze un giovane giornalista per intervistare il Maestro.
Viene accolto in malo modo da Marianna, la cameriera di casa. Sulle
prime non vuole farlo entrare perché "oggi è successa una disgrazia".
Poi lo invita ad aspettare il ritorno del Maestro sperando che nel frattempo
il giovane, appena laureato in botanica, l'aiuti a guarire le sue rose
ammalate. Tra i due cresce una specie di intimità che porterà Marianna
a raccontare. E così, per bocca di questa simpatica cameriera, con
la sua bella lingua toscana, si andrà a conoscere Giacomo Puccini:
dall'emozionanti storie delle sue opere alle pieghe più intime della
sua vita. Ma anche il suo essere mondano, la sua simpatia, e quella
sua dolorosa malinconia che si riflette nella calma immobilità del
piccolo lago. Il racconto dell'appassionata cameriera si tingerà anche
di giallo, prendendo il risvolto di un'indagine tra le pieghe di quel
mistero che avvolse casa Puccini: il caso Doria Manfredi, per il quale
furono coinvolti il maestro e la moglie. Marianna lo difenderà fino
in fondo, finché potrà, anche lei, come tutti, innamorata di lui.
Entreremo così nel mondo poetico e musicale del grande Puccini dalla
porta della sua vita e insieme alla sua musica, che entra nello spettacolo
con cinque tra le più celebri romanze.
dal 17 al 22 marzo 2015
LA BAMBOLA SPEZZATA – STORIA
DI UN INCONTRO IMPOSSIBILE
dI Emilia de Rienzo da Helga Schneider - regia di
Gianni De Feo
con Gianni De Feo, Manuela Massarenti - alla Fisarmonica
Luca Zanetti - al Violoncello Paola Torsi
Due personaggi, una madre e sua figlia, si rivedono
dopo lunghi anni di abbandono per affrontarsi in un ultimo dialogo catartico.
Si scrutano, si riconoscono, si respingono, sospesi in uno spazio onirico
e irreale. La madre, scolpita in un'età indefinibile, bianca come marmo,
accartocciata su uno sgabello simile a un rapace pronto all'attacco,
è deturpata dai segni evidenti di una vita consacrata alla fede nazista.
La figlia, abbandonata da quella stessa madre fin dalla prima infanzia,
è ora decisa ad andare fino in fondo per toccare con mano l'orrore
e riscattare infine il suo dolore. Spera, in fondo, in un pentimento
da parte del rapace/carnefice che possa far nascere una riconciliazione.
Come in un ring, i due animali si affrontano in un emozionante e feroce
scontro tra vittima e carnefice. Grottesca e patetica la madre, in preda
ad improvvisi attacchi di pianto, chiede, pretende, implora addirittura
di essere chiamata, forse per la prima volta, mamma; passionale e carnale
la figlia, oscillante tra lucida consapevolezza e smarrimento emotivo,
stordita dal dubbio, rifiuta, incapace di pronunciare quella parola
mai detta finora. I ricordi, evocati dal suono ipnotico di una ninna
nanna, riaffiorano da una vecchia valigia
dove rimane custodita una bambola, unica testimone
del reale.
dal 24 al 5 aprile 2015
CAMERINI COMUNICANTI (Spettacolo
in Abbonamento)
testo e regia di Francesca Draghetti
con Roberto Stocchi, Gerolamo Alchieri, Antonella Alessandro, Ughetta
d’Onorascenzo, Sandra Conti, Giovanni Caravaglio, Simone Crisari
Il camerino, croce e delizia di ogni attore. Il camerino,
un giorno buen retiro, un giorno luogo di espiazione per recite da buttare.
Un luogo dove il tempo si ferma e ogni attore ritrova il suo intimo
mondo, fatto di sogni, speranze, stanchezze, ultimi bilanci della giornata,
smorfie e boccacce a sé stessi, un ultimo ripasso, guardarsi allo specchio
e trovarsi splendidi o sempre più vecchi, ma comunque irresistibili.
Ma quando, per un caso, in un teatro grande ma di provincia, i camerini
sono COMUNICANTI, i mondi si mischiano, saltano le gerarchie naturali
delle cose, si fondono tutte le cose. E a quel punto, se lo spettacolo
è sul palco‚ dietro le quinte son FUOCHI D'ARTIFICIO !
dal 7 al 26 aprile 2015
SHAKESPEA RE DI NAPOLI (Spettacolo
in Abbonamento)
testo e regia di Ruggero Cappuccio
con Claudio Di Palma e Ciro Damiano
Per chi furono scritti i Sonetti di Shakespeare? In
Shakespea Re di Napoli il segreto dei Sonnets si addensa in una storia
in cui le suggestioni legate a Willie Huges, interprete misterioso del
teatro elisabettiano, sfociano in un racconto che nell'indagine immaginativa
pone radici per una pura intuizione poetica sulla natura dei Sonetti.
Nel progetto bilingue palcoscenici a fronte, la straordinaria musicalità
della lingua di Shakespeare viene assimilata alla grande vocazione lirica
della cultura letteraria del barocco napoletano. Il senso del suono
diviene, nell'inesausto intreccio di endecasillabi e settenari suono
dei sensi. Tutto fiammeggia in una lingua che è intima di un'idea della
partitura, della concertazione, del suono, in cui i sensi impongono
una comunicazione intuitiva fondata sull'indicibile del compositore,
l'indicibile dell'interprete, l'indicibile dell'ascoltatore. Solo il
non detto è degno di essere letto. Solo i silenzi possono veramente
essere ascoltati. Il conflitto e confronto del teatro elisabettiano
con le forme espressive della Napoli barocca sono i presupposti per
l'invenzione di una sinfonia del dire specchiata in significati e ritmi
che tendono alla sospensione assoluta di una storia nel tempo. La menzogna,
l'indimostrabilità, la falsificazione dei fatti come gesto eversivo
in grado di estendere i confini della verità sono in questa scrittura
le luci che affermano e negano ogni cosa. Dopo tutto l'arte somiglia
alla ricerca di prove che dimostrino eventi mai accaduti. Forse.
dal 28 aprile al 10 maggio 2015
CLARA SCHUMANN, NATA WIECK (Spettacolo
in Abbonamento)
di A. Serrano e G. P. Scaffidi - regia di Antonio
Serrano
con Gianna Paola Scaffidi - al Pianoforte Biagio Andriulli
Lo spettacolo è un omaggio a Robert Schumann, alla
sua musica e a Clara, sua moglie e musa ispiratrice, concertista di
fama internazionale scomparsa nel 1896. Siamo nel 1856, pochi giorni
prima della morte di Robert Schumann in un ospedale psichiatrico. Protagonista
della storia è Clara Wieck, moglie del grande compositore e madre di
otto bambini. Clara non vede il marito dal giorno del suo internamento
che risale a oltre due anni prima e non accetta l'idea che a una donna
"non è concesso di far visita al proprio marito". Riesce
a ottenere il permesso per visitarlo solo pochi giorni prima della sua
morte. "È magro e gli occhi incavati sembravano spenti‚ forse
non mi ha neppure riconosciuta". Ma la morte non spezza il legame
che prepotentemente Clara ha voluto costruire. E sembra che davvero
Robert sia ancora lì, accanto a lei che guida le sue dita sui tasti
del pianoforte, che l'aiuta a girare le pagine del diario che tenevano
insieme, che la esorta a riprendere la sua attività di concertista.
dal 12 al 24 maggio 2015
FERRO (Spettacolo in Abbonamento)
di Francesco di Chio - regia di Marco Mattolini
con Blas Rocha Rey e Maddalena Rizzi
Un uomo, all'interno della cella in cui è rinchiuso
per omicidio, ripercorre e ricostruisce la notte che ha cambiato per
sempre la sua esistenza. La notte in cui, quattro uomini mascherati,
violentarono fino alla morte la sua compagna. Le parole e le azioni
del protagonista danno vita a un terribile viaggio verso l'accettazione
di un dramma devastante (difficile anche da ricordare) che lo porterà
alla consapevolezza che soltanto affrontando i propri fantasmi si può
ricominciare a vivere, soltanto affrontando i propri incubi ci si può
sentire davvero nuovamente liberi di sognare. È un viaggio ad ampio
respiro, che lascia spazio al ragionamento, all'immaginazione e soprattutto
all'analisi di una società al contempo piena di bellezza e violenza;
una società artefice delle contraddizioni che mette in mostra e attraverso
cui "alleva" le sue creature. Un viaggio fatto anche di sentimento,
passione e verità; vissuto attraverso gli occhi di un personaggio coraggioso,
guerriero non per scelta, artefice di tanti errori, che evoca a tratti
una figura femminile centrale della sua vita, predominante, che per
lui rappresenta la purezza, l'imperfezione (umana e della società),
il passato e infine la via per il futuro. Questo è "Ferro",
testo inconsueto di un giovane autore romano, che, con cruda e violenta
poeticità, attraverso un linguaggio moderno e asciutto, unisce sensibilità
generazionali diverse analizzando tematiche umane di grandissimo spessore
come la morte, l'amore, il femminicidio e la giustizia, partendo dalla
semplicità di un gesto che, un pomeriggio di un giorno qualunque, fece
innamorare i nostri due semplici eroi.
dal 26 maggio al 31 giugno 2015
PAOLO E GIOVANNI
scritto e interpretato da Gianluca Barbagallo e Nicola
Diodati
In una stanza del carcere di massima sicurezza dell'Asinara
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino passano insieme ventinove giorni:
il tempo di preparare i documenti necessari ad istituire il primo maxi
processo alla mafia. In questo luogo di costrizioni i due personaggi
partendo dalle origini raccontano la nascita e lo sviluppo di quella
che ancora oggi è un male incurabile: la mafia. Parallelamente vengono
ripercorsi quasi 150 anni della storia italiana e soprattutto di storia
della Sicilia, che della mafia è stata la madre. Un racconto vivo,
forte, un pugno allo stomaco per gli spettatori che assisteranno ad
una rappresentazione - lezione immaginaria fatta da due tra i più fransi
eroi dell'era moderna, coloro che per il bene e amore dello Stato si
sono issati a bersaglio dando la loro vita per il loro ideale e per
il bene comune. Uno spettacolo multimediale condito di video originali
ed esclusivi e da musiche dal forte impatto emotivo.
dal 2 al 7 giugno 2015
LA NOTTE CHE CADDE UNA STELLA
di Giovanna Caico - regia di Giuseppe Convertini
con Giulio Farnese, Daniele Tammuriello e Riccardo Monitillo
Che cos'è veramente il successo? Il contatto con
il dito dell'Eterno che sfiora pochi eletti nella storia dell'umanità?
Il giusto tributo riservato dalle folle al miracolo di un talento eccezionale?
O il successo è altrimenti il prodotto del lavoro indefesso e instancabile
di una macchina plurima e collettiva che produce, oltre se stessa e
il proprio moto incessante, soprattutto un'immensa, extraumana, montagna
di soldi? Cosa succede all'anima, o alla fonte della propria arte, quando
il talento di un'artista è diretto, amministrato, costruito, calcolato,
"inventato", indirizzato da una serie di altre forze? Quell'arte
e quell'artista, teleguidati e telecomandati, esistono ancora come tali?
O accade, come spesso la cronaca registra, che il supporto umano, che
pure conteneva talento e la capacità di suscitare l'amore delle folle
sotto forma del corpo stesso dell'artista, venga modificato, consunto
o si dilati, e a causa di questa stessa trasformazione finisca la sua
vita prima del tempo? Il successo è una pistola fumante puntata verso
il palcoscenico?
TIPOLOGIA BIGLIETTI
Intero € 18,00 - Ridotto € 13,00 -
Ridotto € 10,00
ORARIO SPETTACOLI:
martedì, mercoledì, giovedi, venerdì e sabato ore 21,00
domenica ore 18,00
TEATRO DEI CONCIATORI - Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA
Tel. 06.45448982 – 06.45470031 - info@teatrodeiconciatori.it
Il Teatro ha il patrocinio gratuito del Municipio VIII (ex XI)