TEATRO DELLE ARIETTE
A TEATRO NELLE CASE
Festival d’autunno
1 > 10 ottobre 2014
Valsamoggia (BO)
località di Bazzano, Monteveglio e Castello di Serravalle
Sentire vicino,
guardare lontano
continuare
seminare
immaginare
vedere
vivere
praticare
una realtà diversa
Sentire vicino, guardare lontano. “Dopo 25 anni continuare il
cammino, riannodare i fili, seminare ancora, vivere amare, ridere forte,
trovare la forza di immaginare, vedere, praticare una realtà diversa”.
Dall’1 al 10 ottobre, nel Comune di Valsamoggia (Bologna),
nelle località di Bazzano, Monteveglio e Castello di Serravalle, si svolgerà la diciottesima edizione del Festival d’autunno “A TEATRO NELLE CASE”,
un progetto nato nel 1997, direzione artistica del Teatro delle Ariette, con il contributo
di Regione Emilia-Romagna, Comune di Valsamoggia, Fondazione Rocca dei
Bentivoglio, in collaborazione con l’Associazione Carta | Bianca.
Nella casa delle Ariette, e nel territorio circostante, saranno ospitati
artisti e compagnie incontrate in questi anni nel percorso creativo,
vicini per tensione etica e poetica.
In apertura di festival una novità e un esperimento:
il cinema (1 ottobre ore 21, Fondo Palazzina/Monteveglio) con il film
di Germano Maccioni “Lo stato
di eccezione. Processo per Monte Sole 62 anni dopo” sulle verità,
a lungo negate, intorno a uno degli episodi più atroci della storia
italiana, la strage nazifascista che ebbe luogo dal 29 settembre al
5 ottobre 1944 in numerose località intorno a Marzabotto. Il film rappresenta
l’unica documentazione esistente del processo che tra il 2000 e il
2007 ha condotto a una storica sentenza di colpevolezza. A seguire l’incontro
con Loris Lepri, sceneggiatore
e autore dei testi, e Andrea Speranzoni, avvocato
di parte civile. In collaborazione con il progetto “Sulle tracce di
Dossetti” - Associazione Carta | Bianca.
Il mistero che tiene uniti viaggio, memoria e narrazione:
è “The Walk” della Compagnia Cuocolo Bosetti (2, 3,
4 ottobre ore 19, per le strade del centro storico di Bazzano), considerata
la punta di diamante della performance contemporanea australiana, vincitrice
di numerosi riconoscimenti di critica e pubblico a livello internazionale.
I loro spettacoli sono presentati nelle case o in hotel dove vivono,
esponendo lo spazio intimo e domestico allo sguardo dello spettatore-ospite
alla ricerca di un’impossibile, illecita geografia dell’intimità.
In “The Walk” il pubblico, composto da 25 spettatori, è invitato
a camminare insieme nella città. Camminare come modalità del pensiero,
come pensiero pratico.
Dentro una casa contadina, in una situazione di grande
intimità, attorno ad un tavolo, nello scenario fisico vicino agli eventi
narrati è “Un cristiano. Don Giovanni Fornasini
a Monte Sole” di e con Alessandro Berti (2 ottobre
ore 21, Casa Graldi a Oliveto di Monteveglio), in collaborazione con
il Progetto “Sulle tracce di Dossetti” – Associazione Carta|Bianca. Un Cristiano è la storia dell’ultimo
anno di vita di Don Giovanni Fornasini, giovane parroco di Sperticano,
piccolo borgo alle pendici di Monte Sole, riconosciuto come ‘l’angelo
di Marzabotto’.
Il Festival dedica uno spazio particolare a Babilonia Teatri al Deposito Attrezzi con due spettacoli: lo storico “Made in Italy”
(3 ottobre ore 21) che affronta in modo ironico, caustico e dissacrante,
come in un video-clip, le contraddizioni del nostro tempo, e il recente “Pinocchio” progettato
con l’Associazione Gli Amici di Luca (4 ottobre ore 21), composta
da persone con esiti di coma e volontari. Lo spettacolo, di Valeria
Raimondi e Enrico Castellani, incontra l’umanità nelle sue debolezze
e incoerenze, il contrasto tra innocenza e consapevolezza, l’assunzione
o la fuga dalle responsabilità. Pinocchio rappresenta tutto questo.
E, nelle parole degli autori, ‘corrisponde al bisogno di fare un teatro
necessario, dove la vita irrompe sulla scena senza essere mediata dalla
finzione’.
Un’ incursione nel mercato di Bazzano alla ricerca
di qualcosa da mangiare insieme; una radio walkshow, una conversazione itinerante, è quella condotta da Carlo Infante-Urban Experience, docente di performing media, in “Da vicino
nessuno è normale” (4 ottobre ore 11.30, mercato settimanale
di Bazzano), caratterizzata dall’ausilio di
cuffie collegate ad una radioricevente che permette di ascoltare le
voci del conduttore e dei suoi ospiti-spettatori mentre esplorano l’ambiente,
mixate con paesaggi sonori e insert audio pertinenti. Protagonisti sono
i walking-talking heads: il conduttore e gli spettatori-ospiti attivi
che si mettono in gioco attraversando uno spazio, rendendolo più pubblico,
come negli eventi di urbanistica partecipativa.
Il Festival sarà anche luogo di discussione e riflessione: Massimo Marino, studioso e critico teatrale, curerà l’incontro “Il Teatro, i Teatranti e
gli Spettatori” (4 ottobre ore 15, Rocca dei Bentivoglio).
L’incontro nasce dalla necessità del Teatro delle Ariette di condividere
una riflessione che accompagna da tempo il proprio fare teatro. Un percorso
di studio e ricerca, iniziato lo scorso 23 marzo, sulla relazione che
lega i tre elementi costitutivi dell'evento teatrale: il Teatro, i Teatranti
e gli Spettatori. Il resoconto degli incontri effettuati è consultabile
su http://www.teatrodelleariette. it/progetti-teatro-teatranti- spettatori.html.
La poetessa Azzurra D’Agostino, nata sull'Appennino Tosco-Emiliano dove
attualmente vive, con “Canti di
un luogo abbandonato” (5 ottobre ore 11, Oratorio San Rocco,
Abbazia di Monteveglio), insieme a Andrea Biagioli, darà vita ad un
viaggio nel tempo (proprio e passato) attraverso l'incontro con i resti
di case, residui di pozzi, tetti, dettagli di un'umanità scomparsa.
Il poemetto “Canti di un luogo abbandonato” nasce dall'ascolto delle
voci di un popolo e di una cultura che non ci sono più. Nasce dall'incontro
con i ruderi, dall'abbandono, dall'irrequietezza di anime che sembrano
non trovare pace nel vedere il proprio mondo spopolato. Nasce da una
domanda che il presente pone: chi è che se n'è andato per davvero?
Perché affinché un luogo sia disabitato, occorre prima averlo saputo
abitare.
Ospite d’eccezione di questa edizione del festival sarà il
maestro Giuliano Scabia che per
l’occasione torna alle Ariette a presentare “Albero
stella di poeti rari” (5 ottobre ore 16, Borgo e Oratorio di
Oliveto, Monteveglio) tratto da “Canti del guardare lontano” (Einaudi
2012). Poeta estroso e raffinato, scrittore, drammaturgo, narratore
dei propri testi, Giuliano Scabia è protagonista di alcune tra le esperienza
teatrali più vive degli ultimi decenni. La sua scrittura si snoda su
diversi percorsi: la poesia, la saga e il ciclo del Teatro Vagante,
avventura terrestre e cosmica di attori in cerca del senso della vita
e delle loro visioni.
In chiusura, al Deposito Attrezzi, il frutto di un
anno di lavoro del Teatro delle Ariette sarà mostrato (5 ottobre ore
19) nell’anteprima di “2781”
appunti per un film di Stefano Massari. 2781 è il numero civico delle
Ariette, in via Rio Marzatore, dove Paola Berselli e Stefano Pasquini
vivono, da venticinque anni, un presente luminoso fatto di luci e di
ombre, gioie, dolori, teatro e terra. Il film è il racconto dello sguardo
di Massari sulla loro vita.
A conclusione di Festival, dopo l’anteprima a Volterrateatro,
al Deposito degli Attrezzi sarà presentato in prima nazionale il nuovo
lavoro del Teatro delle Ariette “Sul tetto del mondo” (9 e 10 ottobre
ore 20.30), con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Pasquini,
regia Stefano Pasquini. A un chilometro e mezzo dalle Ariette, salendo
su per via Cassole, si arriva alla cima del colle più alto della piccola
valle del Rio Marzatore, luogo chiamato dalle Ariette “Il tetto del
mondo”.
Da venticinque anni ormai, viviamo
all’ombra di quel colle e ogni tanto, a piedi, saliamo su fino in
cima per guardare il mondo. Quando siamo su in cima, ci teniamo per
mano, restiamo in silenzio e guardiamo lontano. Abbiamo fatto questo
spettacolo per condividere con voi questo sguardo, che non sappiamo
spiegare con le parole.
Al centro dello spazio scenico due grandi tavole
basse, con sopra le cose da mangiare che la natura e il lavoro dell’uomo
ci offrono per celebrare le gioie ed alleviare i dolori dell’esistenza.
Sul fondo un teatrino-finestra per guardare fuori, ogni tanto. Il resto
sono gesti e parole che raccontano il tempo della vita come se fosse
un gioco, un teatro delle utopie e delle passioni, il sogno di due spaventapasseri.
Film “Lo stato di eccezione” ingresso 5 Euro
“Da vicino nessuno è normale” ingresso 5 Euro
“Canti di un luogo abbandonato” ingresso 5 Euro
“Sul tetto del mondo” ingresso 15 Euro (alla fine dello spettacolo è prevista la cena)
“2781” ingresso gratuito
“Il Teatro, i Teatranti e gli Spettatori” ingresso gratuito
Info: Teatro delle Ariette, Via Rio Marzatore 2781, loc.Castello di Serravalle-Valsamoggia (BO)
Tel. e fax +39.051.6704373
info@teatrodelleariette.it - www.teatrodelleariette.it
Mercoledì
1 ottobre
Ore 21 – Fondo Palazzina (Monteveglio)
“Lo stato
di eccezione. Processo per Monte Sole 62 anni dopo”
un film di Germano Maccioni
a seguire incontro con Loris Lepri e Andrea Speranzoni
in collaborazione con Associazione Carta |
Bianca - Sulle tracce di Dossetti
Giovedì
2 ottobre
Ore 19 - strade del centro storico (Bazzano)
Compagnia Cuocolo Bosetti
“The walk”
Ore 21 – Casa Graldi (Oliveto di Monteveglio)
Alessandro Berti
“Un cristiano.
Don Giovanni Fornasini a Monte Sole”
di e con Alessandro Berti
in collaborazione con Associazione Carta | Bianca
- Sulle tracce di Dossetti
Venerdì
3 ottobre
Ore 19 - strade del centro storico (Bazzano)
Compagnia Cuocolo Bosetti
“The walk”
Ore 21 - Le Ariette Deposito Attrezzi (Castello di Serravalle)
Babilonia Teatri
“Made in
Italy”
Sabato
4 ottobre
Ore 11.30 - Mercato settimanale (Bazzano)
“Da vicino
nessuno è normale” radio walkshow
a cura di Carlo Infante-Urban Experience
Ore 15 - Rocca dei Bentivoglio (Bazzano)
“Il Teatro, i Teatranti
e gli Spettatori”
incontro condotto da Massimo Marino
Ore 19 - strade del centro storico (Bazzano)
Compagnia Cuocolo Bosetti
“The walk”
Ore 21 - Le Ariette Deposito Attrezzi (Castello di
Serravalle)
Babilonia Teatri e gli amici di
Luca
“Pinocchio”
Domenica
5 ottobre
Ore 11 - Oratorio San Rocco (Abbazia di Monteveglio)
“Canti di
un luogo abbandonato”
Lettura poetica di Azzurra D’Agostino
Ore 16 - Borgo e Oratorio di Oliveto (Monteveglio)
“Albero stella di poeti rari”
di e con Giuliano Scabia
Ore 19 - Le Ariette Deposito Attrezzi (Castello di Serravalle)
“2781”
appunti per un film di Stefano Massari
Giovedì
9 e venerdì 10 ottobre
Ore 20.30 – Le Ariette Deposito Attrezzi (Castello
di Serravalle)
Teatro delle Ariette
“Sul tetto
del mondo”
prima nazionale