giovedì 31 ottobre 2024

PREMI TUTTOTEATRO.COM 2024_La kermesse approda al Teatro Biblioteca Quarticciolo con otto giornate di spettacoli, proiezioni, laboratori, dibattiti. Al via il 7 e 8 novembre con le semifinali del Premio alle arti sceniche Dante Cappelletti XVIII Edizione



PREMI TUTTOTEATRO.COM 2024


Nel ventennale della sua nascita, la kermesse approda al TBQ con otto giornate di spettacoli, proiezioni, laboratori, dibattiti


IL 7 E L’8 NOVEMBRE LE SEMIFINALI DEL PREMIO ALLE ARTI SCENICHE DANTE CAPPELLETTI XVIII EDIZIONE



I PREMI TUTTOTEATRO.COM, diretti da Mariateresa Surianello, approdano al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma con otto intense giornate di spettacoli, proiezioni, laboratori, dibattiti, mostre per incontrare la creatività contemporanea e sollecitare il  dialogo tra artisti e spettatori intorno alle urgenze del nostro presente. Un nuovo corso per il tradizionale appuntamento autunnale di Tuttoteatro.com, che a vent’anni dalla prima edizione - nel 2004 nasceva il Cappelletti, articola l’intera programmazione in un unico spazio. E chiama l’artista Areta Gàmbaro a firmare il manifesto 2024. 

 

La kermesse inizia il 7 e 8 novembre con le semifinali della  XVIII edizione del Premio alle arti sceniche Dante Cappelletti, in cui verranno presentati i sedici studi scenici selezionati dalla giuria, presieduta da Grazia Maria Ballerini e composta da Massimo Marino, Elisabetta Reale, Andrea Pocosgnich, Attilio Scarpellini e Mariateresa Surianello.


Giovedì 7 novembre dalle ore 15.00 andranno in scena: Non taccio, per amore - Simone Faloppa (Milano); Ghost Track - Daniele Turconi (Milano); Siamo ovunque - Antonio Anzilotti De Nitto (Lecce); 35 - Studio su una catastrofe - Giovanna Chiara Pasini (Firenze); Quattro pezzi facili meno una - Kollettivo Kontrora (Cosenza); Wikipedia dice che sono una m*rda (La vera storia di Gigi Miami) - Taxiphone-Nicolò Sordo - (Lazise - Verona); Che buffi saremo se non ci avranno nemmeno avvisati - Bernardo Casertano (Roma); La casa dell'Orsa - Matteo Vignati (Roma).


Venerdì 8 novembre dalle ore 15.00 sarà la volta di: Overdose - Sathya Nardelli, Nicholas Turba (Milano); Riviere - Andrea Volpetti (Roma); MS - Mattia Favaro – (Vicenza); La questione dell'imbuto - Cecilia Foti (Messina); Emilia e basta - Mammut Teatro (Lamezia Terme - Catanzaro); Non è uno sport acquatico - Daniele Parisi (Roma); Lettere dall'aldilà - Yuri Casagrande Conti (Roma); Sono - Silvia Mai (Torino).

La giuria ne selezionerà poi sette, che saranno presentati in forma di studio scenico il 6, 7 e 8 dicembre 2024.  Tra questi verrà scelta l’opera vincitrice, alla quale andrà un premio di 6.000 euro quale contributo alla produzione.

Sabato 23 novembre dalle 18.00 si terranno, invece, le semifinali del Premio Miglior Teaser VI edizione con la proiezione dei dieci teaser video semifinalisti selezionati dalla giuria, composta da Federico Betta, Chiara Lagani, Claudio Morici, Marina Pellanda, Leopoldo Santovincenzo. A seguire incontro sul rapporto audiovisivo/spettacolo dal vivo e alle 21.00, in anteprima assoluta, lo spettacolo Mercoledì delle ceneri di  Fort Apache Cinema Teatro, scritto e diretto da Valentina Esposito.

Dal 4 all’8 dicembre, le finali saranno accompagnate da una serie di incontri, performance e spettacoli, immergendo i Premi in un’atmosfera da festival. Quattro giornate in cui poter esplorare e vivere a pieno il teatro contemporaneo, le sue voci e le sue forme.

Si inizia mercoledì 4 dicembre con la proiezione del docufilm Fort Apache di Ilaria Galanti, Simone Spampinato, Valentina Esposito/Fort Apache Cinema Teatro e l’incontro con Valentina Esposito su Teatro sociale, inclusione, sostenibilità.

Giovedì 5 dicembre dalle ore 17.00 si terrà l’incontro-dibattito Circuitazioni interrotte. Quale distribuzione per lo spettacolo dal vivo? e alle 21.00 il debutto  dello spettacolo Amore cointestato di Enoch Marrella.

Successivamente, venerdì 6 dicembre dalle ore 15.00 verranno presentati due studi finalisti del Premio Dante Cappelletti, mentre fuori concorso dalle ore 21.00 sarà la volta di  Pelle ~2 di e con Elisabetta Mancini e Massimiliano De Rossi, Per piacere di e con Annalisa Limardi e Risonanze di e con Carlotta Assisi e Ramona Genna.
Sabato 7 dicembre dalle ore 15.00 spazio ai tre finalisti Premio Dante Cappelletti e dalle 21.00 allo spettacolo No di e con Annalisa Limardi, La Vacca - B.E.A.T Teatro di Elvira Buonocore con la regia di Gennaro Maresca, vincitore della XIII edizione del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2019. Per concludere,  domenica 8 dicembre dalle  ore 15.00 andranno in scena altri due studi finalisti del Premio Dante Cappelletti e alle ore 21.00 lo spettacolo Quello che non c’è di e con Giulia Scotti, progetto di spettacolo vincitore della XVII edizione, 2023. A seguire le premiazioni e l’incontro con il vincitore dell’XI edizione del Premio Tuttoteatro.com Renato Nicolini.

Nei giorni 6, 7, 8 dicembre si terrà, inoltre, i laboratori di guida alla visione condotto da Gigi Borruso (info e iscrizioni su tuttoteatro.com) e le mostre Una memoria per immagini 2004-2024.


Informazioni e aggiornamenti sul sito www.tuttoteatro.com

Pagina facebook, instagram e telegram @tuttoteatrocom





Teatro Biblioteca Quarticciolo_ Via Ostuni 8, Roma

Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

MANCO FOSSI LAURA CHIATTI un one woman show di e con Danila Stàlteri in scena il 7 novembre al Teatro de' Servi- Roma

 


MANCO FOSSI LAURA CHIATTI

un one woman show di e con Danila Stàlteri


Il 7 novembre 2024 al Teatro de’ Servi di Roma va in scena Danila Stàlteri nel decennale del suo brillante e più famoso monologo



Nel decennale dello spettacolo, che dal suo debutto nel 2014 a oggi è cresciuto a dismisura in termini di notorietà e apprezzamento, Danila Stàlteri porta in scena - in una data unica e per l’ultima volta a Roma - il suo one woman show “Manco fossi Laura Chiatti”. L’appuntamento è per giovedì 7 novembre 2024 (ore 21.00) al Teatro de’ Servi (via del Mortaro 22, Roma) con il brillante e a tratti esilarante spettacolo che ha fatto divertire le platee di tutta Italia per un decennio e che oggi è ancora tremendamente attuale. 


Danila Stàlteri, attrice di teatro, cinema e fiction televisiva, racconta, in un monologo da lei scritto, diretto e interpretato, cosa succede ad un artista non ancora affermato quando scende dal palcoscenico o quando si spengono le luci del set, ovvero quando viene nuovamente scaraventato dal sogno della finzione scenica alla realtà della vita quotidiana fatta di pregiudizi, difficoltà, lavori saltuari e bollette da pagare…

Una, nessuna e centomila Danila si alternano sul palco dando vita a personaggi reali e di fantasia; verosimili perché quasi del tutto veri, ma con quel pizzico di follia che rende il racconto un concentrato di aneddoti esilaranti, tragicomici, a volte più veri del vero nella loro reale assurdità. 


E’ davvero emozionante portare il mio cavallo di battaglia per il suo decennale nella mia città, Roma, e in un teatro importante come quello de’ Servi con il quale vi è un grande rapporto di collaborazione, avendo già ospitato diversi miei spettacoli. Questo monologo ha calcato i palcoscenici di tutta Italia, ma questa serata unica al Teatro de’ Servi, che mi vede portare in scena ancora una volta reali e incredibili episodi della mia vita, è un vero e proprio ritorno al passato che mantiene al contempo lo sguardo verso il futuro” afferma l'attrice Danila Stàlteri a pochi giorni dalla data romana del decennale.


Un viaggio tra personaggi incredibili, travestimenti, canzoni e ironia…perché senza un approccio leggero e scanzonato, senza il dovere di non prendersi mai troppo sul serio, non sarebbe mai possibile essere un vero attore.
















TEATRO DE' SERVI

7 novembre 2024 | ore 21.00

MANCO FOSSI LAURA CHIATTI                                                                   

regia e drammaturgia di Danila Stàlteri

con Danila Stàlteri

Luci e fonica: Cri.escions

Costumi: StArtLab

Produzione: StArt LAB



INFORMAZIONI GENERALI

Teatro de' Servi 

Via del Mortaro, 22 | 00187 Roma

Per informazioni e biglietti: 

tel. 06.6795130 | info@teatroservi.it

Orari biglietteria: 

dal martedì a sabato ore 10.30 - 20.00 | domenica ore 15.00 -18.00















Spazio Diamante: Barabba e The wasp dal 7 al 10 novembre




PERLA AMBROSINI | SILVIA D’ANASTASIO

THE WASP 

di Morgan Lloyd Malcom

traduzione Enrico Luttmann | direzione organizzativa Alice Staccioli

scenografia Michelangelo Raponi, aiuto regia Martina Grandin


regia VALENTINA COGNATTI

produzione Margot Theatre Company


Spettacolo finalista per la stagione 2023-2024 International Fringe Encore Series

Soho Playhouse (New York)


Dal 7 novembre al 10 novembre

SPAZIO DIAMANTE

SALA WHITE




THE WASP è un thriller psicologico con un andamento inquietante e affascinante, una trama ricca di colpi di scena e un testo intimo, ma crudo e diretto.

Due donne, Erin e Kate, si incontrano dopo molti anni e il loro dialogo, caratterizzato da un linguaggio diretto e tagliente, darà vita ad una serie di svolte che invischieranno le protagoniste in una spirale sempre più serrata di eventi.

Il testo scritto da Morgan Lloyd Malcolm è un chiaro promemoria della persistenza del passato nel presente, del continuo riproporsi di ombre e menzogne, del delicato gioco di potere che ha luogo nel rapporto tra esseri umani. La regia di Valentina Cognatti propone l’opera nella sua dissacrante semplicità, in una scenografia simbolica e scarna; l’attenzione della messa in scena sarà rivolta all’orchestrazione di una tensione mai banale, data dal muoversi dei personaggi nel loro spazio fisico e mentale, teatro di quotidiana violenza e fonte di domande irrisolte sull’animo umano.


There is an impact to everything a person does.

Uno spettacolo che parla di umanità, che parla dell'Altro. Il volto dell'altro che per primo incontriamo. Cosa ci suscita? Amore o odio? Cosa c'è dietro la violenza? Esiste un'alternativa? Tutto quello che una persona fa lascia un segno. Anche nel tempo, questo segno non si cancella. Punge forte e rimane dentro. Eppure, un’alternativa esiste sempre.



Immagine che contiene bianco, Carattere, design

Descrizione generata automaticamente

Via Prenestina 230B 00176, Romawww.spaziodiamante.it

Giovedì, venerdì e sabato h 21:00 – domenica h 17:00

prezzo biglietto 14,00 € disponibili su www.ticketone.it o negli orari di apertura del BOTTEGHINO della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO

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UFFICIO STAMPA
Silvia Signorelli  silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com    T. 338 / 99 18 303
Monica Menna ufficiostampasignorelli@gmail.com T. 328 / 94 48 311
Alessandra Teutonico alessandra.teutonico@comunicazioneeservizi.com   T. 392 / 50 89 173
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“BEAUTY DARK QUEEN - Lo strano caso di Elena di Troia”. Secondo appuntamento con la trilogia di Stefano Napoli.



 Compagnia Colori Proibiti

40esimo anno

Trilogia Dark Queen

Teatro degli Eroi

Prossimi appuntamenti:

6 novembre | 27 novembre, ore 20.30


BEAUTY DARK QUEEN - Lo strano caso di Elena di Troia

regia Stefano Napoli

con Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Simona Palmiero, Luigi Paolo Patano, Giacomo

Galfo.

supervisione sonora Federico Capranica - foto Dario Coletti Daniela Annino

musiche G. Gershwin, A. Korzeniowski, Screamin’ Jay Hawkins, C.M. Von Weber

durata spettacolo: 50’ circa

Teatro degli Eroi

6 novembre ore 20.30


VANITY DARK QUEEN - Niobe Regina di Tebe

regia Stefano Napoli

con Paolo Bielli, Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Paolo Di Caprio, Simona Palmiero, Luigi

Paolo Patano.

disegno luci: Mirco Maria Coletti

supervisione sonora: Federico Capranica

armeria: Zaccherini

foto: Dario Coletti - per i costumi e gli accessori si ringrazia: Sasà Salzano

musiche di: V. Bellini, A. Desplat, R. Ortolani, G. Puccini, R. Sakamoto, R. Wainwright ed altri.

durata dello spettacolo: 60’ circa

Teatro degli Eroi

27 novembre ore 20.30


Secondo appuntamento per la trilogia di Stefano Napoli al Teatro degli Eroi. La compagnia Colori

Proibiti – per celebrare i 40 anni di attività - in questa stagione invernale, sta portando in scena la

trilogia ideata dal fondatore della compagnia: il regista Stefano Napoli. Dopo “CIRCUS DARK

QUEEN ricordando Antonio e Cleopatra”, adesso è la volta di “BEAUTY DARK QUEEN - Lo strano caso di

Elena di Troia”, che andrà in scena mercoledì 6 novembre alle ore 20.30 presso il Teatro degli Eroi.

Chiuderà la trilogia “VANITY DARK QUEEN - Niobe Regina di Tebe” (mercoledì 27 novembre ore

20.30). Un percorso importante quello delle tre regine, frutto del potente potere creativo di

Stefano Napoli, che lavora su un linguaggio che mescola il figurato, l’astratto e il sonoro.

Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Simona Palmiero, Giacomo Galfo, Luigi Paolo Patano

saranno i protagonisti di “BEAUTY DARK QUEEN - Lo strano caso di Elena di Troia”. Due uomini, una

donna, una dea, una statuetta. Sono Menelao, Paride, Elena, Afrodite, Eros. La storia è nota. Una

dark queen dalla bellezza fatale, il capriccio degli dei, un rapimento, una guerra. Un po’ pochade


(Paride, ospite di Menelao, gli rapisce la moglie Elena proprio sotto gli occhi), un po’ tragedia (per

la voluttà di accecamento che a volte sembrano avere gli esseri umani), la storia di Elena racconta

di uomini che non sanno amare ma solo possedere, di donne che si difendono chiudendosi nella

freddezza del cuore e nello splendore effimero di un bel vestito, del tempo che consuma corpi e

passioni, di un mondo in cui l’amore viene rubato e venduto. Elena sopravvisse a tutti gli uomini

che l’avevano amata.

La terza ‘dark queen’ di Stefano Napoli, in scena il 27 novembre alle 20.30 al Teatro degli Eroi sarà

invece “VANITY DARK QUEEN - Niobe regina di Tebe”. Lo spettacolo che chiude la trilogia, vede

protagonisti Paolo Bielli, Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Paolo Di Caprio, Simona

Palmiero, Luigi Paolo Patano. Niobe, l’antica regina di vanità, che volle farsi felice - anche per il

numero dei suoi figli -contro l’antica saggezza per cui solo gli dei potevano dirsi felici. “Cose umane

agli umani”, ovvero accetta l’incostanza della sorte e impara il limite. Niobe, ribelle al pari di

Prometeo, trasformata in roccia di lacrime, Niobe segnava il confine da non superare. Nel tempo la

sua immagine trascolora fino a diventare, con i suoi figli, decorativo elemento di giardini e

fontane. Cosa può dirci ancora questa mater dolorosa? Forse in lei, come in un prisma, possiamo

vedere riflessi il nostro orgoglio, la nostra fragilità, la nostra paura.

Le cifre stilistiche del teatro di Stefano Napoli sono tutte presenti e vivide in queste opere: esiliata

la parola ai confini del significante, il linguaggio è interamente assegnato al gesto, agli attori, alle

luci e alla musica. Questi elementi sono qui la pulsazione vitale dello spettacolo. Gli attori stessi si

spogliano a tal punto della loro identità umana da essere percepiti, nella loro integrità, come

personaggi che intrecciano le corporeità costruendo di scena in scena delle vere e proprie tele,

dando prova di un’abilità fisica e artistica. Un drappo, una benda, una sedia, oggetti minimali e

solitari, bastano a far da scenografia interattiva, continuamente maneggiati, indossati, spostati a

creare un paradossale dinamismo.

Da quarant’anni Stefano Napoli, con la Compagnia Colori proibiti da lui fondata, sonda le pieghe

più cupe dell’animo umano e dell’esistenza dando ad esse forme visibili, implacabilmente

suggestive. Spesso la mitologia è stata sua fonte di ispirazione (si pensi a Ifigenia, o a Icaro, solo

per citarne alcuni), secondo uno schema creativo che dalla leggenda conduce alla realtà,

invertendo il percorso antropologico che si sviluppa in senso propriamente opposto. Regista colto

e originale, Stefano Napoli, insieme alla sua compagnia Colori Proibiti, da anni porta avanti un

rigoroso percorso di sperimentazione, fondato sul linguaggio del corpo. Un teatro che cerca la

parentela con l’arte figurativa, nel quale i corpi degli attori, quasi sempre muti, si esprimono in

quadri plastici di forte emozione che, accompagnati da un impianto sonoro variamente evocativo,

sollecitano la memoria visiva dello spettatore. Sempre

Teatro degli Eroi

Via Girolamo Savonarola, 36/m Roma

Tel. 335 719 4572

www.teatrodeglieroi.it

3290294840

Posto unico 18 euro - Ridotto 15 euro

Ufficio Stampa Stefano Napoli e Compagnia Colori proibiti

Maya Amenduni – Agenzia di Comunicazione

+39 392 8157943

mayaamenduni@gmail.com

mercoledì 30 ottobre 2024

Appuntamento a Londra - dal 4 novembre in Sala Umberto

 


produzione Teatro Stabile Catania

LUCIA LAVIA e LUIGI TABITA


APPUNTAMENTO A LONDRA


di Mario Vargas Llosa

regia CARLO SCIACCALUGA

scene e costumi Anna Varaldo

musiche originali nogravity4monks

luci Gaetano La Mela

4 al 5 novembre 2024

SALA UMBERTO


Londra. La camera di un albergo. Un uomo d'affari riceve la visita di una donna, che dice di

essere la sorella di un suo vecchio amico. Dall'oscurità del passato iniziano a riemergere

storie antiche, pulsioni represse, sentimenti sepolti. L'identità della donna si fa sempre più

sfumata. Il premio Nobel Mario Vargas Llosa affronta uno dei temi che più gli stanno a

cuore: la creazione della verità. La verità non è, si crea, esiste solo nella relazione tra un

soggetto e l'altro, è, per citare Nietzsche, “un esercito mobile di metafore”. Chispas e

Raquel, i due protagonisti, si scoprono a vicenda, si determinano a vicenda, donano a sé e

all'altro sempre nuove identità. Chi è davvero Raquel? Cosa è accaduto anni prima tra

Chispas e il suo migliore amico? In Appuntamento a Londra incontriamo la metafisica

dell'amore. Ogni amore è, in fondo, una narrazione condivisa: se le storie che ci

raccontiamo non coincidono tra loro, però, ecco scaturire la sorgente della guerra. Ma

Chispas e Raquel, attraversando conflitti anche violenti e rivelazioni sconvolgenti, sapranno

mettere al di sopra di tutto la volontà di conoscersi. Sullo sfondo, una domanda eterna:

siamo chi diciamo di essere, o è solo l'altro, testimoniandoci, a poterci dare un'identità? La

verità, probabilmente, anche qui sta nel mezzo. In una relazione. In un amore.


SALA UMBERTO

Via della Mercede, 50, 00187 Roma - prenotazioni@salaumberto.com

4 - 6 NOVEMBRE 2024

lun. 4 novembre h 20.30

mart. 5 novembre h 20.30

merc. 6 novembre h 20.30

prezzo biglietto da 25 € a 18 € disponibili su www.salaumberto.com - www.ticketone.it

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UFFICIO STAMPA

Silvia Signorelli – silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com T. 338 / 99 18 303

Monica Menna ufficiostampasignorelli@gmail.com

Alessandra Teutonico alessandra.teutonico@comunicazioneeservizi.com T. 392 / 50 89 173

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LA NOTTE BIANCA spettacolo scritto e diretto da Maria Sofia Palmieri torna in scena in una nuovissima edizione il 9 e 10 novembre al Teatro Anfitrione-Roma

 


La Acrobatic Dance-Theater Company di Maria Sofia Palmieri


presenta

LA NOTTE BIANCA


Con Maria Sofia Palmieri, Morena Mancinelli, Irene Boncompagni,

E con la partecipazione di Sofia Fronzi, Greta Fronzi e il corpo di

ballo della scuola DanzArti di Simona Sensini, e l’esibizione della


cantante Freaky Bea


Tratto dall’omonimo libro di Maria Sofia Palmieri


Regia di Maria Sofia Palmieri

Aiuto regia, tecnico luci Adriano Galvagno


Styling Petronilla Corsaro

Coreografie Sabina Domanico

Fotografo locandina Pierluigi d’Ambrosio

Fotografi di scena Rocco Romano e Paolo Di Giulio


9 novembre ore 20.30

10 novembre ore 17.30


Teatro Anfitrione- Roma-Via di San Saba 24


 

 

La rinnovata Compagnia Acrobatic-Dance-Theater di Maria Sofia Palmieri

(compagnia di danza acrobatica, aerea, teatro di prosa e sperimentale) torna in

scena con una nuovissima edizione dello spettacolo “La notte bianca” al

Teatro Anfitrione di Roma, il 9 e il 10 novembre 2024. Lo spettacolo è tratto

dall’omonimo libro di Maria Sofia Palmieri, edito da AG Book Publishing, 

diretto dalla stessa Maria Sofia Palmieri. Questo spettacolo sará il preludio al

secondo libro, e primo romanzo di Maria Sofia Palmieri, in uscita a dicembre, La

ballerina senza memoria, seguito de La notte Bianca, questa volta in versione

romanzo.

 

In questa nuova edizione teatrale de La notte Bianca, assistiamo alla storia di

Bianca; una bambina che soffre di Dislessia, ama la danza classica, osservare

il cielo e viaggiare in aereo. Una notte, il suo più grande desiderio, quello di

andare sulla Luna, sembra essere esaudito da una misteriosa figura femminile

che la condurrà in un viaggio attraverso scale magiche, montagne rocciose e

cascate ghiacciate, superando paure, incertezze e ostacoli come quelli che

bisogna affrontare per crescere e realizzare i sogni in cui si crede. In scena al


fianco di Maria Sofia Palmieri, Morena Mancinelli, scrittrice, giornalista e attrice,

Irene Boncompagni, la perfomer e ballerina Sabina Domanico, e le due sorelle

Fronzi.

 

Maria Sofia Palmieri è nata a Roma nel 1992. È un’attrice teatrale,ballerina

acrobata e scrittrice, è inoltre psicologa attiva nell’ambito della ricerca sulla

danzaterapia. Ha iniziato il suo percorso artistico a diciannove anni, spaziando

dal teatro classico al metodo Stanislavskij-Strasberg. Ha studiato al Lee

Strasberg Institute di LA, mentre a Roma ha studiato per quattro anni

all’accademia di Yvonne D’Abbraccio e alla scuola di Gisella Burinato. Ha scritto

il soggetto del film “I Love You, Maria” (2022), dal quale è stato girato l’omonimo

corto che le è valso vari premi fra cui quello come migliore attrice protagonista al

Berlin Short Film Festival, e al Los Angeles Global Shorts, . “La notte Bianca” è il

suo primo racconto per ragazzi e ha ispirato l’omonimo spettacolo teatrale.

Attualmente è in uscita con il suo secondo libro, e primo romanzo, “La ballerina

senza memoria”, edito dalla Casa Editrice AG Book Publishing.

 

 

 

Per prenotazione: laplautina@gmail.com o chiamare il 3205586743

Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

Una riflessione sulla precarietà e sul teatro al Teatro Lo Spazio THE JOYCE AUDITION



The Joyce audition
, testo e regia di Riccardo Mini, si viene subito avvolti da un'atmosfera in cui regnano varie sensazioni,  tutte confluenti nella precarietà esistenziale che immergono lo spettatore nel mondo  dello scrittore irlandese,

Due attori italiani , un uomo, ( Mario Migliucci) e una donna( Angelica Cacciapaglia) sono a Londra, in un albergo di periferia, che ben presto dovranno lasciare, poichè costa ben 50 sterline a giorno, scappati dal bel paese, dove "si va a vanti solo se si è raccomandati, anche se si è bravi" sperano di vincere il provino per la rappresentazione dell'unica opera teatrale di James Joyce. "Gli esuli" scritta a Trieste nel 1915.

Mentre i due sono sospesi tra  la speranza di vincere il provino, voler guardare  la partita, irrompe sulla scena un terzo personaggio (Stefania Lo Russo) che con le sue considerazioni, va  a scavare nell'intimo dei due attori, mettendo a nudo le loro mancanze, le loro fragilità,  le giustificazioni, la paura di affrontare la realtà.

Il testo di Mini, prende come pretesto questa audizione non solo per attualizzare i temi cari allo scrittore irlandese, che sono poi ahimè eterni, e che possono essere applicati a tutte le categorie lavorative, o come in questo caso aspiranti lavoratori, che anelano, al lavoro, ad essere attivi, a  partecipare alla vita attiva, ma che per, volte, davvero per congiunzioni astrali negative, ma a volte anche per inettitudine, e qui ci avviciniamo anche a Italo Svevo che non a caso Joyce conobbe mentre viveva a Trieste, ma anche per narrare tutto ciò che molto spesso c'è intorno al teatro e di cui spesso lo spettatore e inconsapevole.

Questo testo , per certi versi è costruito come se fosse un gioco di scatole cinesi, ne apri una è c'è ne è un'altra dentro, e poi ancora un'altra.

Gli attori sono tutti perfettamente calati nelle loro parti, Mario Migliucci riesce con grande lievità a passare da un registro recitativo ad un altro con grande agevolezza  e mestiere.

Angelica Cacciapaglia è perfetta nel suo ruolo, trasmette chiaramene la voglia che ha il suo personaggio di emergere, di coronare il suo sogno di diventare attrice, pur in mezzo a mille paure e insicurezze.

Stefania Lo Russo ha un ruolo minore ma non meno importante, ed è molto precisa nel suo ruolo.

Lo spettacolo è recitato in parte in lingua italiana in parte in lingua inglese, le parti tratte dall'opera di Joyce.

                                             Miriam Comito


martedì 29 ottobre 2024

Nuovo Teatro Ateneo: "Risveglio di primavera" con la regia di Gabriele Vacis



Lunedì 11 ore 20.30 | 12 novembre ore 10.30

Risveglio di primavera di PoEM con la regia di Gabriele Vacis

con la compagnia PoEM 

allestimento e scenofonia di Roberto Tarasco



Prosegue la stagione di uno dei luoghi più rilevanti e iconici della storia del teatro italiano: il Nuovo Teatro Ateneo. Sarà in scena lunedì 11 novembre alle ore 20.30 e il 12 novembre in matinée alle 10,30, lo spettacolo Risveglio di primavera con la regia di Gabriele Vacis; in scena la compagnia PoEM, allestimento e scenofonia di Roberto Tarasco.

Nel Risveglio di primavera di Wedekind ci sono Moritz, Melchior, Wendla, Hänschen, Ilse, Martha, appena quattordici anni a testa. E intorno a loro, insieme a loro, c’è una generazione che non sa di essere persa. Come tutte le generazioni di adolescenti. Gli adulti sono muti, non hanno le parole per reggere il cambiamento che sta arrivando, e quando parlano non sanno cosa dire, e fanno guai. I ragazzi sentono il loro corpo cambiare, il risveglio del titolo anima i loro sogni e le loro paure, non ci sono maestri che possano insegnargli come si fa a sopravvivere. E così il sesso, lo stupro, l’aborto, l’omosessualità e il suicidio vanno a braccetto con i compiti di matematica, i nastri rosa da passare nelle camicie, i nontiscordardimé da cogliere al fiume. È una tragedia di ragazzi – come dice il sottotitolo – e in questa tragedia si riflettono tutti gli spettri di un Novecento che stava arrivando. Fino al nostro nuovo millennio che protrae all’infinito le adolescenze. 

L’Evento è organizzato dal Prof. Locatelli, con il contributo di LABS Sapienza / Dipartimento SARAS.

Lo spettacolo verrà replicato anche martedì 12 novembre h 10:30. 

Ingresso a pagamento – costo dei biglietti per l’11 novembre: 20 euro + prevendita; 15 euro + prevendita per i dipendenti Sapienza; 8 euro + prevendita per gli studenti Sapienza e riduzioni di legge. Costo dei biglietti per il 12 novembre: 8 euro

+ prevendita.

Clicca qui per il link per l’acquisto dei biglietti.


Il Nuovo Teatro Ateneo è un’istituzione culturale di grande rilevanza che si inserisce nella lunga tradizione teatrale e accademica della città di Roma e di tutta la storia del teatro italiano. Il Teatro Ateneo fu costruito nel 1935. Nel 1954 fu fondato l’Istituto del Teatro, con il compito primario di programmare l’attività del Teatro Ateneo. Ad esso si appoggiò l’insegnamento di Storia del teatro e dello spettacolo della Facoltà di Lettere e filosofia, tenuto prima da Giovanni Macchia e poi da Ferruccio Marotti. Successivamente, dal 1980 al 2014, il Centro Teatro Ateneo ha contribuito a tutti gli effetti a fare del Teatro Ateneo un luogo noto a livello internazionale.


La nascita del Teatro Ateneo è il frutto di un'idea di valorizzazione della cultura teatrale all’interno dell’università, con uno spazio dedicato a produzioni artistiche e ad eventi che possano coinvolgere non solo gli studenti, ma anche il pubblico cittadino. Durante gli anni, il Teatro Ateneo ha visto esibirsi numerosi artisti di fama, contribuendo così a consolidare la reputazione del teatro come un crocevia di talenti emergenti e affermati. Il Teatro Ateneo ha saputo adattarsi ai mutamenti sociali e culturali, affrontando tematiche attuali e rilevanti e rimanendo al passo con le esigenze del pubblico moderno. Questo approccio dinamico ha contribuito a rendere il Teatro Ateneo non solo un luogo di spettacolo, ma anche un’importante fucina di idee e di creatività.


Oggi, il Nuovo Teatro Ateneo ambisce ad essere nuovamente un faro di cultura a Roma, rappresentando un esempio di come l’arte possa integrare e arricchire le esperienze della comunità accademica e cittadina, promuovendo il dialogo e la condivisione attraverso la magia del palcoscenico. Forte della sua grande e prestigiosa storia – che ha visto passare sulle tavole del palcoscenico i più grandi nomi del teatro italiano ed europeo – il Nuovo Teatro Ateneo propone la sua prima Stagione sperimentale, che si distingue per una programmazione che spazia dal teatro classico alla drammaturgia contemporanea e alla danza.


Dopo un lungo periodo di chiusura terminato nel 2020, il Nuovo Teatro Ateneo intende riproporsi sulla scena culturale romana con un cartellone formato da quattordici spettacoli di prosa e di danza di richiamo nazionale e internazionale. La scelta degli spettacoli è stata effettuata dai docenti delle discipline dello spettacolo di Sapienza – in particolare, dai proff.ri Vito Di Bernardi, Guido Di Palma, Stefano Locatelli e Sonia Bellavia

ed è stata coordinata dal Centro Sapienza Crea-Nuovo Teatro Ateneo, diretto dal prof. Marco Benvenuti.


I PROSSIMI SPETTACOLI SARANNO: Andrea Cosentino, Giovedì 21 novembre h 21.00, sarà in scena con Not Here Not Now. Un incontro/scontro da teatranti con la body art, il lazzo del clown che gioca con il martirio del corpo come testimonianza estrema. Martedì 26 e Mercoledì 27 novembre h 21.00, Première, con i danzatori del Balletto di Roma e la coreografia di Andrea Costanzo Martini, celebra l’umanità, indaga le biografie, le storie uniche e irripetibili di ognuno, dal più delicato al più selvaggio e feroce, e ci svela che una compagnia di danza in fondo è un villaggio, una tribù, con i suoi bisogni primari che tentano di essere soddisfatti dall’organizzazione in codici e regole. Tra luci e ombre, come sotto i riflettori. Martedì 10 e Mercoledì 11 dicembre h 21.00, spazio al progetto Vestiti della vostra pelle; non è un laboratorio dove si trasmettono tecniche o metodi da applicare, ma un luogo di incontro e di scambio. Il progetto di residenze didattiche universitarie “Per un teatro necessario” – terza edizione è un atelier creativo guidato da Andrea Cosentino.

Giovedì 19 dicembre h 21.00 con Lezione aperta con Emio Greco e Pieter C. Scholten (ICK Dans Amsterdam) "The Body in Revolt. A glimpse in the creative work of Emio Greco"


Lunedì 11 novembre h 20.30

Lo spettacolo verrà replicato anche martedì 12 novembre h 10:30.

Ingresso a pagamento – costo dei biglietti per l’11 novembre: 20 euro + prevendita; 15 euro + prevendita per i dipendenti Sapienza; 8 euro + prevendita per gli studenti Sapienza e riduzioni di legge. Costo dei biglietti per il 12 novembre: 8 euro

+ prevendita.

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Info

Sapienza Università di Roma

Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo

Centro di servizi per le attività ricreative, culturali, artistiche, sociali e dello spettacolo

Edificio del Teatro Ateneo CU017 Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma

Telefono: +390649914115

Mail: segreteria.nuovoteatroateneo@uniroma1.it Sito: www.sapienzacrea.uniroma1.it

Instagram: @sapienzacrea


Ufficio Stampa Stagione sperimentale Nuovo Teatro Ateneo Maya Amenduni

mayaamenduni@gmail.com

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