giovedì 27 febbraio 2014

IL RISCATTO- Dall'inferno dei quartieri spagnoli alla Toscana di Dante e della Resistenza italiana



Associazione La Ruzzola



Associazione La Ruzzola – onlus



IL RISCATTO
Dall’Inferno dei quartieri spagnoli alla Toscana di Dante e della Resistenza italiana

di Giovanna Taviani,
con Salvatore Striano, Enzo Cintelli, Lisandro Nacci


PROGETTO DI PREVENZIONE DELLA DEVIANZA
PER L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado
del Comprensorio del Cuoio, con il Comune di Empoli e di Greve

LUN 3 - VEN 7 MARZO 2014

con il sostegno di




Comune di San Miniato    Comune di Montopoli    Comune di Castelfranco   Comune di Santa Croce





    Comune di Greve             Comune di Empoli



“La notte in cella guardavo fisso il soffitto e non riuscivo ad addormentarmi.
Allora leggevo Dante e Shakespeare e sognavo di risvegliarmi in quei testi,
non nel grigio racconto del mio compagno di cella…”
 [Salvatore Striano]

L’idea nasce dall’incontro tra Salvatore Striano, protagonista del film Cesare deve morire, nei panni di Bruto, e la gente di San Miniato, paese di origine dei fratelli Taviani, in occasione della presentazione del film avvenuta a Palazzo Grifoni e della cerimonia avvenuta in Comune nel Novembre 2012. Camminando per le strade leonardesche del paese, tra il Duomo, dove avvenne la famosa strage del 44 narrata dai due registi nel loro film più radicato nella patria di origine, La Notte di San Lorenzo, e la Rocca del paese, dove le leggende narrano che vi fu rinchiuso un altro “prigioniero”, ma di segno diverso e di una diversa epoca, Pier Delle Vigne, i cui lamenti si odono ancora oggi tra i cespugli che circondano il piazzale della rocca, Striano mi disse una cosa che mi colpì nel profondo: “Le persone assomigliano ai paesi da cui provengono. Ora capisco perché son così belli i Taviani. Perché bello è il luogo da cui provengono.”

Fare incontrare due mondi così diversi: da una parte il mondo di Striano, segnato dal buio dei quartieri spagnoli di Napoli, dal sangue della camorra e dall’orrore del carcere, prima Poggioreale, poi il  Carcere di Rebibbia, sezione di massima sicurezza, dove è rimasto per dieci anni, con una pena di diciassette poi scontata per condono; dall’altra il passato glorioso della Toscana, segnato dalla luce della Resistenza e della lotta partigiana, ma anche dall’armonia del paesaggio che così bene si accorda con la storia dell’uomo e con i sogni di una collettività. Questa è stata la scintilla che mi ha portato realizzare il documentario.

Da qui sono partita, per raccontare due diversi Striano, quello del carcere e quello del “riscatto”. Il riscatto di un uomo che ha trovato nell’arte e nella cultura la forza per rinascere e per potersi perdonare. Dalla cella storica di Arezzo, dove furono trucidati tre partigiani in fuga per la libertà, con cui il nostro protagonista parla sottovoce, in un dialogo immaginario volto a capire cosa significa morire e uccidere per delle idee nobili e non per un ordine bieco della camorra, alle valli di San Miniato dove quei morti rivivono nella memoria degli abitanti e nella cultura dantesca che tanto ha a che fare con l’inferno di chi ha passato gli anni più belli della propria vita in una cella, senza più cielo. 

Il film si chiude con la salita di Salvatore Striano alla rocca di San Miniato, il punto più alto della città da cui è possibile vedere oltre l’orizzonte anche il mare. Nel 1944 dopo la strage del Duomo, narrata nella Notte di San Lorenzo, fu rasa al suolo, e per molti sanminiatesi fu uno choc tornare dalla guerra e non vedere più il simbolo di san Miniato. Poi fu ricostruita e oggi alla sua base vi è una iscrizione che riporta i versi dell’Inferno di Dante. La leggenda infatti narra che Pier delle Vigne fu rinchiuso dentro la rocca, dopo l’accusa di tradimento nei confronti di Federico II, e lì dentro per dolore si uccise battendo la testa al muro. I vecchi guardiani dicono che ancora si odono i lamenti tra i cespugli che circondano la rocca, e che secondo la parola dantesca racchiudono l’anima dei suicidi.

Con un ramoscello in mano, Sasà comincia la sua salita simbolica verso la cima della rocca, più di 120 gradini che conta ad uno ad uno, mentre i ricordi del passato lasciano spazio al nuovo uomo del presente. Tra sé e sé, ancora una volta, pensa a quell’altro compagno di cella, Pier Delle Vigne, che come lui fu rinchiuso dentro una cella, e che non resse l’onta del carcere. 

Giovanna Taviani


L’INIZIATIVA

Il progetto consiste in un tour del docufilm di Giovanna Taviani, IL RISCATTO, con Salvatore Striano, nelle scuole medie superiori dei Comuni adiacenti San Miniato, dove il film è stato girato: San Miniato, Castelfranco di Sotto, Montopoli, Santa Croce, Empoli, con la collaborazione del Comune di Greve.

Gli incontri con gli studenti si terranno in sale attrezzate per la proiezione e avranno una durata di 2 ore e mezzo, durante le quali, sarà proiettato il film breve (25 minuti), che racconta la storia di Salvatore Striano, già Bruto nel film Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani: un ex detenuto proveniente dal mondo della camorra - ora attore affermato di cinema e di teatro - nato e cresciuto nell’inferno dei Quartieri Spagnoli di Napoli, si risveglia nella Toscana di Dante e, dalla Torre di San Miniato, paese di origine dei F.lli Taviani e set della La notte di San Lorenzo, parla di come arte e cultura hanno salvato la sua vita.

Ad accompagnare il film saranno la regista, Giovanna Taviani, già saggista e docente universitaria, l’attore Salvatore Striano, e i due fondatori dell’Associazione Giuseppe Gori, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci, coprotagonisti del film, che racconteranno ai ragazzi una esperienza umana, storica, e insieme cinematografica: quella di un uomo che si è riscattato dalla illegalità e dalla devianza attraverso la Storia, la memoria, e la cultura. Al termine dell’incontro possibile intervento del Prof Romano Luperini sul tema: “La storia, la memoria, e il dovere di ricordare”.

Le matinées saranno seguite da proiezioni serali per il pubblico cittadino del film Cesare deve morire e della Notte di San Lorenzo, in occasione del 70° anniversario dalla Strage del Duomo di San Miniato (luglio 1944), nell’ambito delle iniziative dei singoli Comuni per il giorno della memoria.

Il cinema, l'arte, la musica possono portare un contributo nella lotta alla criminalità, alle mafie, alla violenza, alla sopraffazione? Noi crediamo di sì. Così Don Luigi Ciotti che, con “LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", ha dato il suo patrocinio al docu-corto Il Riscatto, accompagnandolo nella sua distribuzione nei paesi dei beni confiscati alla mafia.

CONFERENZA STAMPA MARTEDÌ 4 MARZO
COMUNE DI SAN MINIATO

Giovanna Taviani e Salvatore Striano illustrano il progetto alla presenza dei Sindaci Vittorio Gabbanini (San Miniato), Alessandra Vivaldi (Montopoli), Osvaldo Ciaponi (Santa Croce), Gabriele Toti (Castelfranco di Sotto) Luciana Cappelli (Empoli) Alberto Bencistà (Greve), del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Antonio Guicciardini Salini, del Presidente del Centro Paolo e Vittorio Taviani Carlo Baroni, del Presidente dell’Associazione Onlus La Ruzzola.

Partecipano gli editori scolastici Palumbo Editore (distributori del film Il Riscatto scuole), i fondatori del Comitato Giuseppe Gori, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci, coprotagonisti del film, il Provveditore delle Carceri Toscane Carmelo Cantone, comparsa del film, la Direttrice del carcere di Volterra e della Gorgona, Mariagrazia Giampiccolo, il Direttore della Casa Circondariale di Arezzo, set per le riprese del film, Paolo Basco, i Marchesi Frescobaldi per il progetto Frescobaldi per La Gorgona, la presidente della Fondazione “Il cuore si scioglie” Daniela Mori (Unicoop Firenze).

Con la collaborazione di Savini Tartufi.


PROGRAMMA


Lunedì 3
Comune di Greve
H 9.00  - Cinema Arrigo Boito (viale Rosa Libri, 4)
Proiezione per le scuole del Riscatto (25’) e Incontro con Giovanna Taviani Salvatore Striano, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci, Comitato Giuseppe Gori
H 21.00 Cinema Arrigo Boito (viale Rosa Libri, 4)
Proiezione pubblica di Cesare deve morire, alla presenza di Giovanna Taviani e Salvatore Striano

Martedì 4
Comune di San Miniato
H 12.00 Sala del Consiglio
CONFERENZA STAMPA
H 21.00 Circolo Arci Casa Culturale (via G. Pizzigoni, 2)
Proiezione pubblica di La notte di San Lorenzo, alla presenza di Giovanna Taviani, Salvatore Striano, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci

Mercoledì 5
Comune di Empoli
H 10.00 Cenacolo del Convento degli Agostiniani (via de' Neri)
Proiezione per le scuole del Riscatto (25’) e incontro con Giovanna Taviani Salvatore Striano, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci, Comitato Giuseppe Gori.
H 21.30 Cinema La Perla (via de' Neri)
Proiezione finale di La notte di San Lorenzo, girato in parte nella piazza del Duomo di Empoli, alla presenza delle istituzioni, di Giovanna Taviani, Salvatore Striano, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci. Possibile intervento di uno storico del luogo sul tema “La Notte di San Lorenzo e il dovere di ricordare”.

Giovedì 6
Comune di San Miniato
H 9.00 -  Auditorium dell’I.T.S. "C. Cattaneo" (Via Catena, 3)
Proiezione per le scuole del Riscatto (25’) e incontro con Giovanna Taviani Salvatore Striano, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci, Comitato Giuseppe Gori.
Possibile intervento del Prof. Romano Luperini sul tema: “San Miniato, la Resistenza, e il dovere di ricordare”.
H 21.00 Circolo Arci Casa Culturale (via G. Pizzigoni, 2)
Proiezione pubblica di Cesare deve morire e del Riscatto alla presenza di Giovanna Taviani, Salvatore Striano, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci

Venerdì 7
Comune di Montopoli
H 9.00 e H 10.30 - via San Sebastiano, 27
Proiezione per le scuole del Riscatto (25’) e incontro con Giovanna Taviani Salvatore Striano, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci, Comitato Giuseppe Gori.



ASSOCIAZIONE LA RUZZOLA 
via della gioventù, 3 – 56024 Ponte a Egola (PI) tel. 0571 – 49614 – fax 497121
Codice  Fiscale 910138440508


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