La rassegna si presenta al pubblico romano con un tema d'attualità: "Il pensiero resistente delle donne soprattutto di quelle donne, che pure in condizioni difficili, disastrose o pericolose hanno il coraggio di resistere alla violenza e alla sopraffazione, grazie a un pensiero continuo che si mette in moto nelle loro menti e che permette di compiere azioni coraggiose e salvifiche per sé e per gli altri!"
Domenica 8 Marzo ore 21,00
"Donna Non Rieducabile"
Memorandum Teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini
Memorandum Teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini
Un progetto di e con Elena Arvigo
A cura di Rosario Tedesco Luci e Video di Andrea Basti Grafica Serena Carminati
Produzione Compagnia Gank In collaborazione con SantaRita Teatro e Associazione Ex Lavanderia
A cura di Rosario Tedesco Luci e Video di Andrea Basti Grafica Serena Carminati
Produzione Compagnia Gank In collaborazione con SantaRita Teatro e Associazione Ex Lavanderia
"Donna non rieducabile" e' un memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, giornalista russa nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. Tutt'oggi l'inchiesta è ancora aperta.
Martedì 10 marzo ore 21,00
Claudel N.2 - Secondo studio su Camille Claudel
Reading di e con Alice Spisa
Si ringraziano per il contributo artistico Giuseppe Roselli, Maria Chiara Pederzini e Marta Genovese
“Del sogno che è stata la mia vita, questo è l’incubo…” Dal manicomio di Montdevergues, in cui passerà gli ultimi trent’anni della sua vita, la scultrice Camille Claudel ripercorre le tappe del suo calvario: la storia d’amore con Rodin, il complesso rapporto col fratello scrittore Paul, le difficoltà nel farsi accettare come artista indipendente e innovativa in una società maschilista, la discesa nella paranoia, fino all’internamento forzato. Ogni capitolo si trasforma in una stanza della mente che copre una diversa fase della sua vita, uno sprofondamento programmato in cui prendono vita più personaggi: dai fiduciosi, romantici abbandoni de La Valse, all’amara consapevolezza de L’Età Matura, alla solitudine desolata di Niobe ferita.
Mercoledì 11 marzo ore 21,00
Giustapposizione (pseudo dramma in un atto) di Maria Antonietta Bertoli
interpretato da Cristina Pensiero regia di Carlo Lizzani
disegni e pitture Mauro De Luca
Una giovane donna. Alla disgrazia di chiamarsi Elettra si aggiunge quella di amare troppo il padre, e quindi sublimare il maschile. Evento molto raro in un’epoca in cui le donne odiano gli uomini. I fidanzati vengono tutti sottoposti alla giustapposizione: tremendo confronto. Il padre era bello, nobile e puro, molto diverso dai rospi messi alla prova. L’eterna Lolita rinuncerà così all’amore e alla vita. E’ l’olocausto di chi la vuole tutta per sé. Per sempre. In prigione.
Giovedì 12 Marzo (doppia replica ore 20,30 e 21,30)
La profana azione
a cura di Gianluca Bottoni con Daniela Pagani voce di Cinzia Villari
registrato e mixato da Francesco Fazzi, presentato in anteprima al Festival di Santarcangelo 2014
Restituire ad un campo temperato come "il suono" il nostro corpo e in questo riportare l'attenzione al suo uso, nel buio della sala: per dirla con Agamben "una delle forme più efficaci di profanazione si realizza per contatto, contagione". Invitiamo in questo viaggio acusmatico il pubblico a lasciarsi coinvolgere dal gesto di una donna contro il rischio di "impietrimento", come suoni impercettibili del vulcano i suoi pensieri e i suoi movimenti sono sotterranee tracce di resistenza pronte a fluire all'esterno, con i ma...e i dubbi di ogni caso...(Tutti i suoni di ambiente e i rumori dei corpi sono stati registrati in spazi occupati e restituiti all'uso).
a cura di Gianluca Bottoni con Daniela Pagani voce di Cinzia Villari
registrato e mixato da Francesco Fazzi, presentato in anteprima al Festival di Santarcangelo 2014
Restituire ad un campo temperato come "il suono" il nostro corpo e in questo riportare l'attenzione al suo uso, nel buio della sala: per dirla con Agamben "una delle forme più efficaci di profanazione si realizza per contatto, contagione". Invitiamo in questo viaggio acusmatico il pubblico a lasciarsi coinvolgere dal gesto di una donna contro il rischio di "impietrimento", come suoni impercettibili del vulcano i suoi pensieri e i suoi movimenti sono sotterranee tracce di resistenza pronte a fluire all'esterno, con i ma...e i dubbi di ogni caso...(Tutti i suoni di ambiente e i rumori dei corpi sono stati registrati in spazi occupati e restituiti all'uso).
Venerdì 13 Marzo ore 21,00
Elettra da Sofocle
di e con Jasmin Steck
actor actingcoach Serena Grandicelli
producer Ronald Flug
Elettra è una tragedia di Sofocle. Quest'opera è dunque il dramma dell’odio, in cui non c’è spazio per rimorsi o pentimenti: i due fratelli compiono la loro vendetta senza alcuno scrupolo, con un crudele senso di gioia e di liberazione. L’odio è ciò che divora interiormente Elettra, ma che al tempo stesso le dà la forza di andare sempre avanti, nell’attesa e poi nella pianificazione dell'assassinio. A riprova di ciò, il dramma si chiude non appena la vendetta è compiuta, come a voler sottolineare che dopo il duplice omicidio nulla di importante resta da dire.
Sabato 14 Marzo ore 21,00
Tessuto
di Alessandra De Luca con Daniela Scarpari, regia e produzione Cascina Barà
disegno live Alessio Trillini, musica live Lorf e Aledelu
Teresinha è un’immigrata che lavorava come sarta, scomparsa misteriosamente, fin da piccola collezionava parole, stava costruendo un diario-patchwork. Mia, sua figlia, ha affrontato un lungo viaggio per cercarla, un viaggio in cui si è persa ed ha scoperto se stessa. Mia racconta la storia di sua madre dal momento in cui ritrova il diario-patchwork all’arrivo in casa sua, ma la casa è vuota; l’assenza di sua madre continua ad essere una specie di persecuzione ineluttabile. Leggendo il diario Mia scopre parti di se stessa ed inizia a conoscere più a fondo la storia di questa donna che non ha mai potuto occuparsi di lei: la durezza della sua vita, la fuga, la violenza, la miseria.
Domenica 15 Marzo ore 17,30
Lunedì 16 Marzo ore 21,00
"Donna Non Rieducabile"
Memorandum Teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini
Memorandum Teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini
Un progetto di e con Elena Arvigo
A cura di Rosario Tedesco Luci e Video di Andrea Basti Grafica Serena Carminati
A cura di Rosario Tedesco Luci e Video di Andrea Basti Grafica Serena Carminati
Produzione Compagnia Gank In collaborazione con SantaRita Teatro e Associazione Ex Lavanderia"Donna non rieducabile " e' un memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, giornalista russa nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. Tutt'oggi l'inchiesta è ancora aperta.
Martedi 17 marzo ore 21.00
Artemisia
Compagnia Teatrale MANER MANUSH
di e con Cinzia Grande, Andrea Lattari pittori in scena Luis Alberto Alvarez, Roberto Farinacci, Antonio Russo musica originale dal vivo Luis Alberto Alvarezscene e sonoro Domenico Canino
costumi Cinzia Grande
Lo spettacolo Artemisia della Compagnia Teatrale MANER MANUSH è un omaggio alla grande pittrice del Seicento Artemisia Gentileschi, che riuscì ad affermarsi brillantemente come artista, nonostante lo stupro e il processo che subì in un'epoca dominata da icone di santi ed eretici, mistiche e streghe. La sua mano ha saputo infondere vita alle protagoniste dei suoi quadri, rivelando, tra ombre e luci, inesplorati modi di essere. Il suo sguardo è stato quello dell'artista che ha presentato finalmente il punto di vista femminile nell'Arte, confermando che la Pittura è donna. Donna come Creazione. La sua mano dipinge Musica, il suo corpo si fa Teatro, il suo sangue si fa Pittura.
Mercoledì 18 Marzo ore 21,00
Veleni di famiglia: ovvero le femine velenose”
uno spettacolo di Silvia Martorana Tusa
con Silvia Martorana Tusa e Sergio Bartolone
musiche Barbara Sartori
La donna del veleno o il veleno della donna nel seno della vita e della storia; dalla Sicilia al Nord Italia si consuma sulla scena, per universalizzarsi nei rapporti umani, nell'amore coniugale o nell'amore segreto, nelle vendette trasversali e nei giochi di bambine. Un itinerario nei meandri della psiche femminile, del suo erotismo, della sua bellezza ora fedifraga, ora celeste, ora ancora maledetta.
Giovedì 19 Marzo ore 21,00
Marie Curie, una donna
con Cristina Gardumi
drammaturgia di Dario Focardi, coordinamento di Paolo Giommarelli
luci e scene di Fabio Giommarelli, Produzione Teatri della Resistenza/ Consorzio EGO
Marie Sklodowska Curie, è stata prima di tutto una scienziata donna. Le grandi scienziate della nostra epoca affermano di avere ricevuto dal suo esempio l'ispirazione decisiva. Come Marie, anche loro devono affrontare la nemesi del pregiudizio di genere, la fatica di essere madri e scienziate. La fatica di essere semplicemente donne. In scena vedrete il ritratto di una persona ardente e sospinta lontano, nei territori ancora inesplorati della sperimentazione scientifica, da una volontà ferrea e da una sete di conoscenza inestinguibile. Una passione totalizzante che l'ha portata a sacrificare la salute ed a trascurare gli affetti più cari, fino a rinunciare alla sua stessa vita in nome della Scienza.
Venerdi 20 Marzo ore 21.00
Tragicamente rosso
di Michela Zanarella, regia Giuseppe Lorin
con Chiara Pavoni
musiche originali del M° Mauro Restivo
"Tragicamente rosso" è un monologo contro la violenza sulle donne scritto da Michela Zanarella, diretto da Giuseppe Lorin, interpretato dall'attrice Chiara Pavoni con le musiche originali del M° Mauro Restivo. "Tragicamente rosso” è stato concepito come monologo “prova d’attrice” dove l’interprete riesce a far vibrare le corde dell’ironia e della satira attraverso la commedia ed il dramma per dar sfogo al tripudio inevitabile della tragedia dopo l’incontro con l’uomo incapace d’amare che sceglie la violenza come ultimo suo rifugio.
Sabato 21 Marzo ore 21,00
La misteriosa scomparsa di W di Stefano Benni
con Nadia Ristori
La donna che ha perduto meta’ di se stessa, cosi’, come si perde sbadatamente un oggetto, naufragando nel mare dei condizionamenti piu’ diversi, incarnati nelle figure affettive custodi del danno interiore, personaggi il cui nome inizia con la doppia W, il nonno Wilfredo, l’amante Wolmer, il coniglietto Walter, l’amica Wilma, comuni vicende della vita, vissute in una condizione dove la gioia e’ sempre parziale, un costante inappagamento causato da una falla interiore nella protagonista; il suo W doppio è diventato V semplice, privandola dell’interezza della sua vita. Un testo multiforme e multisfaccettato, nel quale il grottesco e il drammatico camminano insieme, in andamento a vortice, dove le emozioni si rincorrono e sfumano l’una nell’altra, in quarantacinque minuti circa senza posa.
Domenica 22 Marzo ore 17,30
Compagnia Ilaria Drago
Ergastolo bianco
scritto diretto e interpretato da Anna Rita Severini
in collaborazione con Ilaria Drago
Luci e tecnica Max Mugnai
Questo lavoro è una suggestione indelebile nata dal confronto con il mondo nascosto, terribile e solitario degli OPG. Attingendo da fatti realmente accadutiergastolo bianco è la storia di una donna internata in un ospedale psichiatrico giudiziario a causa di una depressione e di un banale incidente. Un incidente d’amore! Nonostante la violenza, le umiliazioni, gli psicofarmaci e l’elettrochoc subiti durante la detenzione, in quel luogo terra di mezzo in cui non si è né morti né vivi, questa piccola donna ritroverà la forza per fare sbocciare come un fiore la sua parola d'amore, lanciata in aria come un sasso, come una domanda che in ognuno chiede risposta e nuoce ai cuori indifferenti.
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