venerdì 22 gennaio 2016

MUMBLE MUMBLE Recensione

MUMBLE MUMBLE
ovvero
CONFESSIONI DI UN ORFANO D’ARTE

di Emanuele Salce e Andrea Pergolari

con Emanuele Salce
e Paolo Giommarelli


TEATRO BRANCACCINO
dal 21 al 24 gennaio

Dopo una tournée che ha toccato diversi teatri d'Italia torna a Roma Mumble Mumble confessioni di un orfano d'arte. Dal 21 al 24 gennaio Emanuele Salce torna in scena con Paolo Giommarelli al Teatro Brancaccino di Roma.



Ieri sera, per me è stata la seconda volta che vedevo "Mumble mumble" e quindi questa è la mia seconda recensione di uno stesso spettacolo. Non era mai successo prima, quando mi è arrivata la comunicazione stampa, invece di rispondere. l'ho già visto, l'ho già recensito, ho risposto vengo al Brancaccino!! Tutto ciò semplicemente perchè avevo voglia di rivederlo. Qualcosa è cambiato dalla prima versione, ora c'è una maggiore presenza di Paolo Giommarelli, che funge da personaggio- spettatore dialogante con l'attore.
MUMBLE MUMBLE soprannome dato ad Emanuele Salce da bambino per esplicare con un suono onomatpeico e fumettistico il suo essere accortocciato su se stesso, cosa abbastanza normale a cospetto di cotanta arte intorno a lui essendo figlio di Luciano Salce ed essendo cresciuto a casa Gassman. Il racconto dei primi 50 anni di Emanuele ci viene proposto dall'attore in modo fantasmagorico e realistico allo stesso tempo, un racconto che fa da una parte riflettere, specialmente nella narrazione delle morti del padre naturale prima e di quello adottivo poi su cosa succede quando muore una persona famosa, quale freddezza altrui si debba sopportare a come sia difficile avere un momento intimo proprio, ma come anche poi si emerga e si decida di far pubblicare per il proprio padre un necrologio intimo come ha fatto Emanuele per suo padre Luciano " A papà quel grandissimo abbraccio che non ci siamo mai dati." L'ironia è il cavallo portante di questo spettacolo che risulta essere godibilissimo, ma anche commovente e metaforico i pesi in un certo senso vanno espulsi, vanno evacuati in qualche modo, nella parte finale MUMBLE MUMBLE  ci narra di come è riuscito ad effettuare una propria e vera catarsi.
Grazie a Emanuele Salce per la sua volontà di portare in scena, e quindi condidere con noi un racconto profondamente intimo.
Miriam Comito

Un racconto ironico, dissacrante, intimo, coraggioso: una tragicomica confessione di un orfano d'arte. La narrazione divertente di due funerali... e mezzo. Emanuele Salce, con l'ironia e la verve che lo caratterizzano, è il narratore di tre morti: quella di suo padre naturale, il regista Luciano Salce, quella del secondo marito di sua madre e suo padre adottivo, Vittorio Gassman e, infine, quella metaforica: la sua.
Nelle prove in camerino di un teatro parrocchiale di una sperduta provincia italiana, Emanuele Salce cerca di conciliare la verità assoluta che trova nelle pagine di Dostoevskij, ai momenti più grotteschi dei funerali dei suoi padri, dove spiccano personaggi singolari, tra presenzialisti e volti bizzarri. Lo spettacolo si chiude con il racconto dell’incontro con un’irresistibile bionda australiana ed una sciagurata boccetta di lassativi. Un tentativo di liberazione da un peso (non solo simbolico) che diventa una morte metaforica, una vera e propria catarsi. A fare da contraltare l'ironico e discreto personaggio-spettatore Paolo Giommarelli, ora complice, ora provocatore di una confessione che narra di personaggi pubblici e allo stesso tempo teneramente privati,
Un infuriare di ricordi surreali, grotteschi, ironici. Un intreccio inestricabile di cultura e provocazione, di attese insoddisfatte e di traiettorie felicemente impreviste. Un paradossale e compiaciuto autodafé laico. La testimonianza di un orfano d’arte partecipe di un mondo assurdamente logico.


Mumble Mumble – Confessioni di un orfano d'arte.
Di Emanuele Salce  e Andrea Pergolari
con Emanuele Salce e Paolo Giommarelli

Teatro Brancaccino – Via Mecenate, 2 – Roma
dal 21 al 24 gennaio 2016
dal Giovedì al Sabato 20.00 / Domenica 17.30
Info & Prenotazioni 06 – 80687231
Biglietti 15.50 intero; 11.50 ridotto

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