Presentazione del romanzo noir “Lo Sgarro – Rocco Sigaro e il delittaccio della Garbatella”, del giornalista Leonardo Jattarelli, edito dalla casa editrice indipendente Ned Edizioni di Pier Paolo Mocci
E' stato presentato giovedì 16 giugno presso il Contestaccio di Roma (via di Monte Testaccio, 65), “Lo Sgarro – Rocco Sigaro e il delittaccio della Garbatella” (208 pp, 15 euro), romanzo noir del giornalista Leonardo Jattarelli, edito da Ned Edizioni, la casa editrice romana indipendente fondata dal giornalista Pier Paolo Mocci specializzata in libri di cinema, arte da leggere, romanzi e sceneggiature. Il romanzo contiene un'appendice di fotografie in bianco e nero del quartiere Garbatella realizzate da Marco Rocchi.
IL LIBRO
Annunciato come il giallo metropolitano dell’Estate Romana, “Lo Sgarro” è un noir fortemente caratterizzato da luoghi evocativi, strade, vicoli, piazze, fontane della Garbatella, Rione popolare di Roma, che conserva forse l’ultimo baluardo di romanità e che connota i personaggi del libro. Un giallo dall’animo popolare, dai personaggi bonaccioni, gretti e “de core”, oltre al protagonista, Rocco Sigaro, un ex poliziotto alla ricerca di se stesso contornato da figure che richiamano il cinema di Monicelli, i suoi “I soliti ignoti” o ritratti sopra le righe, sognanti e sentimentali, vicini ai bozzetti del primo Fellini del “Marc’Aurelio”.
<<Lo sgarro è il mio atto d'amore nei confronti di un quartiere, la Garbatella, dove vivo da oltre 25 anni, che ti regala ancora la voglia di essere romano>>, racconta l’autore Leonardo Jattarelli, giornalista del Messaggero attualmente impegnato nella pagina della cultura e dello spettacolo. <<Nel macrocosmo di una metropoli come Roma, questo antico Rione è una sorta di album di emozioni e ricordi, profumi e immagini che appartengono ad una "romanità" perduta. Qui la gente è ancora autentica, qui la gente si chiama popolo. I personaggi a forti tinte come Pompa, Pesciolino, Tinta, Mariuccio, sono maschere di una Roma in via d’estinzione>>.
Chi è Rocco Sigaro, il protagonista? Un antieroe che non somiglia a nessun detective della tradizione noir. Un uomo in cerca della verità, dell’onestà. Uno “normale”, che prende benzodiazepine per calmare l’ansia invece che sniffare cocaina.
Un romanzo a sfondo sociale, “Lo Sgarro”, nel quale storia e leggenda si uniscono attraverso un’analisi ricercata dei luoghi e delle tradizioni.
Annunciato come il giallo metropolitano dell’Estate Romana, “Lo Sgarro” è un noir fortemente caratterizzato da luoghi evocativi, strade, vicoli, piazze, fontane della Garbatella, Rione popolare di Roma, che conserva forse l’ultimo baluardo di romanità e che connota i personaggi del libro. Un giallo dall’animo popolare, dai personaggi bonaccioni, gretti e “de core”, oltre al protagonista, Rocco Sigaro, un ex poliziotto alla ricerca di se stesso contornato da figure che richiamano il cinema di Monicelli, i suoi “I soliti ignoti” o ritratti sopra le righe, sognanti e sentimentali, vicini ai bozzetti del primo Fellini del “Marc’Aurelio”.
<<Lo sgarro è il mio atto d'amore nei confronti di un quartiere, la Garbatella, dove vivo da oltre 25 anni, che ti regala ancora la voglia di essere romano>>, racconta l’autore Leonardo Jattarelli, giornalista del Messaggero attualmente impegnato nella pagina della cultura e dello spettacolo. <<Nel macrocosmo di una metropoli come Roma, questo antico Rione è una sorta di album di emozioni e ricordi, profumi e immagini che appartengono ad una "romanità" perduta. Qui la gente è ancora autentica, qui la gente si chiama popolo. I personaggi a forti tinte come Pompa, Pesciolino, Tinta, Mariuccio, sono maschere di una Roma in via d’estinzione>>.
Chi è Rocco Sigaro, il protagonista? Un antieroe che non somiglia a nessun detective della tradizione noir. Un uomo in cerca della verità, dell’onestà. Uno “normale”, che prende benzodiazepine per calmare l’ansia invece che sniffare cocaina.
Un romanzo a sfondo sociale, “Lo Sgarro”, nel quale storia e leggenda si uniscono attraverso un’analisi ricercata dei luoghi e delle tradizioni.
LA DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE: NEGOZI, BISTROT E TOUR
Fino a Natale 2016 il libro non si troverà in libreria. Sarà esclusivamente venduto durante i vari tour di presentazione (a luglio è prevista una serata omaggio Califano con musica, letture e cibo) e in sole quattro attività su Roma: Arion a Testaccio, Segni di Sogni (Galleria d’arte alla Montagnola), Pas vù (negozio di abbigliamento e accessori in Via del Pellegrino) e presso la copisteria Legatoria Iris a Piazza Bologna.
“Dare un libro al Distributore, affinché lo possa portare in tutte le maggiori librerie significa rinunciare al 60% del prezzo di copertina. Significherebbe allora rinunciare a tutto. Significherebbe realizzare un libro, a proprie spese, e regalare un prodotto finito al Distributore che andrà a guadagnare il suo 30% e con l’altro 30% ci si pagherà le spese di distribuzione. No, se le piccole case editrici vogliono sopravvivere senza dove chiedere favori a Stato, Fondazioni, ecc.. va affrontato questo aspetto, ed io non posso fare altro che tentare di mettere in atto una distribuzione indipendente e alternativa”, lo dichiara l’editore Pier Paolo Mocci, classe 1980 ex giornalista del Messaggero.
Fino a Natale 2016 il libro non si troverà in libreria. Sarà esclusivamente venduto durante i vari tour di presentazione (a luglio è prevista una serata omaggio Califano con musica, letture e cibo) e in sole quattro attività su Roma: Arion a Testaccio, Segni di Sogni (Galleria d’arte alla Montagnola), Pas vù (negozio di abbigliamento e accessori in Via del Pellegrino) e presso la copisteria Legatoria Iris a Piazza Bologna.
“Dare un libro al Distributore, affinché lo possa portare in tutte le maggiori librerie significa rinunciare al 60% del prezzo di copertina. Significherebbe allora rinunciare a tutto. Significherebbe realizzare un libro, a proprie spese, e regalare un prodotto finito al Distributore che andrà a guadagnare il suo 30% e con l’altro 30% ci si pagherà le spese di distribuzione. No, se le piccole case editrici vogliono sopravvivere senza dove chiedere favori a Stato, Fondazioni, ecc.. va affrontato questo aspetto, ed io non posso fare altro che tentare di mettere in atto una distribuzione indipendente e alternativa”, lo dichiara l’editore Pier Paolo Mocci, classe 1980 ex giornalista del Messaggero.
L'AUTORE
Leonardo Jattarelli è nato a Roma nel 1961. Giornalista professionista, scrittore e autore teatrale, lavora dal 1989 al quotidiano Il Messaggero per le pagine di Cultura e Spettacoli dopo aver iniziato come cronista di “nera” al quotidiano Il Tempo. Si occupa di editoria e cinema. Autore e regista teatrale, ha portato in scena “Killer”, “Contatti”, “Schizzata”, “Come un pacchetto vuoto di Chesterfield a mezzanotte”. “Lo Sgarro - Rocco Il delittaccio della Garbatella” (NED Edizioni) è il suo secondo romanzo dopo “RottAmami” (Edizioni Galassia Arte).
Leonardo Jattarelli è nato a Roma nel 1961. Giornalista professionista, scrittore e autore teatrale, lavora dal 1989 al quotidiano Il Messaggero per le pagine di Cultura e Spettacoli dopo aver iniziato come cronista di “nera” al quotidiano Il Tempo. Si occupa di editoria e cinema. Autore e regista teatrale, ha portato in scena “Killer”, “Contatti”, “Schizzata”, “Come un pacchetto vuoto di Chesterfield a mezzanotte”. “Lo Sgarro - Rocco Il delittaccio della Garbatella” (NED Edizioni) è il suo secondo romanzo dopo “RottAmami” (Edizioni Galassia Arte).
LA CASA EDITRICE
Ned Edizioni ha pubblicato la sceneggiatura del film di Ivano De Matteo, La bella gente (Valentina Ferlan), il racconto La madre, della scrittrice e giornalista Orietta Cicchinelli e Lo Sgarro – Il delittaccio della Garbatella, di Leonardo Jattarelli. Da febbraio 2016 NED pubblica il mensile freepress su Roma (25 mila copie) diretto da Mario Sesti e Claudio Trionfera.
Ned Edizioni ha pubblicato la sceneggiatura del film di Ivano De Matteo, La bella gente (Valentina Ferlan), il racconto La madre, della scrittrice e giornalista Orietta Cicchinelli e Lo Sgarro – Il delittaccio della Garbatella, di Leonardo Jattarelli. Da febbraio 2016 NED pubblica il mensile freepress su Roma (25 mila copie) diretto da Mario Sesti e Claudio Trionfera.
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