In prima visione
“Confessioni di un’ereditiera – Gloria Vanderbilt raccontata da Anderson Cooper”
Il ritratto intimo della famiglia Vanderbilt, tra le più potenti e influenti americane, attraverso la voce dei protagonisti: l’ereditiera Gloria e suo figlio Anderson Cooper, noto anchorman della CNN
venerdì 15 luglio alle 21.10
Trasmesso ad aprile dalla HBO venerdì 15 luglio alle 21.10, arriva in prima visione su Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky) “Confessioni di un’ereditiera – Gloria Vanderbilt raccontata da Anderson Cooper” (Nothing Left Unsaid) il documentario diretto da Liz Garbus che, attraverso la conversazione tra Gloria Vanderbilt e suo figlio Anderson Cooper, noto anchorman della CNN, ripercorre novant’anni di storia americana.
Privilegi, amore, perdita e sopravvivenza contraddistinguono l’esistenza di Gloria Vanderbilt. Figlia di uno degli uomini più ricchi del mondo, Reginald Vanderbilt e della sua giovane moglie Gloria Morgan, Gloria ha vissuto sotto la luce dei riflettori per più di novant’anni, inseguendo l’amore, la famiglia e carriera in maniera anticonvenzionale e vivendo al contempo grandi successi e immani tragedie.
A soli 15 mesi fa esperienza della sua prima grande perdita: suo padre infatti muore improvvisamente all’età di 45 anni e Gloria, dato che sua madre era spessa assente, viene cresciuta prevalentemente dalla sua adorata tata, nota come Dodo. “La vedevo come una bellissima e sfuggente creatura – rivela di sua madre nel documentario -. Non eravamo mai così a lungo insieme da poter parlare”. All’età di 10 anni diventa oggetto di un’amara e pubblica battaglia per il suo affidamento alla fine della quale viene affidata a sua zia. A 17 anni conduce già una vita autonoma ad Hollywood, dove incontra star del calibro di Errol Flynn and Ray Milland. E a 20 anni, dopo un breve e non riconosciuto matrimonio con il suo agente, sposa il 63enne conduttore Leopold Stokowski con cui resta dodici anni e da cui ha due figli: Stan e Chris. Poi seguiranno un’avventura con Frank Sinatra, un’altra battaglia, da lei vinta, per l’affidamento dei suoi figli, e un nuovo matrimonio con il celebre regista Sidney Lumet dal quale divorzia dopo sette anni. Poi arriva il grande amore, il più felice, quello con Wyatt Cooper, un gentiluomo del Mississipi, con cui Gloria vive sedici anni e da quest’ultimo matrimonio nascono due figli: Anderson e Carter, morto suicida.
A 91 anni, la nota ereditiera, designer, scrittrice e attrice decide di raccontarsi davanti alle telecamere e ripercorre i passi della sua incredibile vita rispondendo alle domande di Anderson Cooper, il figlio più piccolo, che ha deciso di intervistarla per non “lasciare nulla di non detto” tra lui e sua madre.
Nel corso del documentario, che intreccia materiali di archivio e video domestici inediti, Cooper confida di sua madre: “Da bambino ho sempre intuito che c’era della tristezza in lei”, ma allo stesso tempo sottolinea come sua madre sia la persona “più ottimista e giovanile che conosca”. Dal suo canto Vanderbilt, intervistata da suo figlio su come sia riuscita a superare le tragedie che hanno accompagnato la sua vita confessa: “Dentro di me ho sempre portato l’immagine di un diamante che niente e nessuno può spezzare o scalfire”.
Il documentario “Confessioni di un’ereditiera – Gloria Vanderbilt raccontata da Anderson Cooper” è un ritratto familiare che attraversa un secolo e che cerca di raccontare il rapporto tra una madre e suo figlio, al di là della patina dorata di fama e ricchezza che li ha avvolti.
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