venerdì 30 settembre 2016

L'ESILIO Recensione

TEATRI DI VETRO
festival delle arti sceniche contemporanee
10^ edizione
Roma e Regione Lazio, dal 14 settembre al 22 ottobre 2016

DIFETTO DI MASSA
direzione artistica Roberta Nicolai
Festival multidisciplinare
sostenuto dal MiBACT - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo triennio 2015-17.
Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città per il biennio 2015-16
realizzato con il contributo di Roma Capitale in collaborazione con la SIAE
ed è inserito nell’edizione 2016 dell’ESTATE ROMANA “Roma, una Cultura Capitale”


La Piccola Compagnia Dammacco di nuovo ospite di Teatri di Vetro
con lo spettacolo Esilio

Giovedì 29 settembre, ore 21
Centrale Preneste
Roma


L'ESILIO è uno splendido esempio di teatro sociale, l'io narrativo, si scinde in due elementi,  che come di consuetudine sono uno esterno,il corpo (Serena Balivo), e uno interno: l'anima (Mariano Dammacco). Può accadere, in circostanze "eccezionali" che la parte interna sia costretta ad uscire allo scoperto, a mostrarsi nella sua nudità e fragilità, ed ecco che l'anima stessa si sente smarrita, fuori posto..ma cosa è successo, perché l'anima è dovuta uscire dal corpo?
La tragedia odierna, fatta di mille sfaccettature può concretizzarsi nella vita di un uomo che da un momento all'altro e senza motivo perde il lavoro, l'inutile ricerca di un nuovo lavoro lo porterà ad approdare, per mancanza di altro, ad "abbonarsi" ad una sedicente agenzia interinale che gli proporrà il lavori più strambi.In mezzo a tutto questo c'è l'odissea che l'uomo vive, passando ciclicamente attraverso vari stati d'animo, che lo porteranno a credere nell'esistenza di un complotto internazionale ordito ai suoi danni. Quest'uomo è l'emblema e il portavoce del cittadino, del cittadino normale come potrebbe essere ciascuno di noi, in effetti, non si può dire che non sia reale l'esistenza di un complotto molto ben congegnato per ridurre all'osso la popolazione, stordirla e poterla manipolare a proprio piacimento. Il cittadino, che non ha caso non ha un nome viene presentato come una marionetta, bravissima Serena Balivo in tutto, le espressioni del viso, il modo di muoversi, che creano da una parte empatia con il personaggio, e dall'altra l'impressione di assistere ad una farsa dove l'umanità è rappresentata, appunto, come un burattino.
Miriam Comito



Tratta un tema di forte attualità, quale la perdita del lavoro, la nuova creazione della Piccola Compagnia Dammacco“Esilio”, in scena a Roma al Festival Teatri di Vetro, alla Centrale Prenestegiovedì 29 settembre alle ore 21, che vede in scena Serena Balivo e Mariano Dammacco, ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco.

“Esilio” è la storia di un uomo come tanti al giorno d’oggi, un uomo che perdendo il suo lavoro, perde gradualmente il proprio ruolo nella società fino a smarrire l’identità, a sentirsi abbandonato e solo seppure all’interno della sua città, fino a sentirsi finalmente costretto a chiedersi come e perché è finito in tale situazione.
E così gli spettatori possono partecipare al goffo e grottesco tentativo di quest’uomo di venire a capo della situazione dialogando con se stesso, con la sua coscienza forse, con la sua anima o magari con le sue ossessioni.

Drammaturgia originale e lavoro d’attore sono struttura portante in uno spettacolo che vuole offrire una riflessione sul nostro presente e creare una sorta di memoria dell’oggi.
I linguaggi scelti sono quelli del surrealismo e dell’umorismo perché lo spettacolo possa offrire a ogni spettatore visioni della vita di tutti noi in una forma trasfigurata che ne evidenzi le contraddizioni e suggerisca qualche interrogativo su questo nostro modo di vivere.

“Esilio” è il secondo passo della “Trilogia della Fine del Mondo” ideata da Mariano Dammacco nel 2010. Il primo passo è stato lo spettacoloL’ultima notte di Antonio prodotto da Piccola Compagnia Dammacco e Asti Teatro nel 2012, con la collaborazione di Campsirago Residenza e di L’arboreto Teatro Dimora di Mondaino mentre il terzo passo è in programma per il 2018 con la realizzazione dello spettacolo La buona educazione.

Giovedì 29 settembre, ore 21
Centrale Preneste (via Alberto da Giussano, 58, Roma)
ESILIO
con Serena Balivo, Mariano Dammacco
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
con la collaborazione di Serena Balivo
disegno luci Marco Oliani
immagine di locandina Stella Monesi
ufficio stampa Raffaella Ilari
produzione Piccola Compagnia Dammacco
con il sostegno di Campsirago Residenza
con la collaborazione di L’arboreto Teatro Dimora
e di Associazione C.R.E.A. / Teatro Temple, Associazione L’attoscuro


Per informazioni


Prossima data: dal 3 al 5 novembre, Milano, Campo Teatrale



La Piccola Compagnia Dammacco, con sede a Modena, è nata nel 2009 dall’incontro tra Mariano Dammacco, attore, autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale e alcuni giovani artisti che hanno aderito alla sua poetica per poi sviluppare una ricerca artistica comune realizzata in particolare da Dammacco insieme all’attrice Serena Balivo.
La compagnia svolge le proprie attività su tutto il territorio nazionale, perseguendo un’idea di teatro etico, un teatro che sia d’arte e d’autore e, al tempo stesso popolare, ovvero accessibile a tutti per contenuti e linguaggi. La compagnia ha portato il proprio lavoro all’interno di numerosi festival quali Primavera dei Teatri, Asti Teatro, Castel dei Mondi, Vie, Torino Fringe Festival, L’opera galleggiante e Il giardino delle esperidi, e ha avviato collaborazioni con ERT-Emilia Romagna Teatro, ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna, L’arboreto Teatro Dimora, Campsirago Residenza. Il lavoro artistico della compagnia ha ricevuto riconoscimento dalla vittoria del Premio di drammaturgia Il centro del discorso, del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro, dei bandi Cantiere Campsirago (2012) e Cantiere Campsirago 2014-2016; nel 2016, con lo spettacoloL’inferno e la fanciulla, la Piccola Compagnia Dammacco è finalista al Premio In-box – rete di sostegno per la promozione del nuovo teatro. La compagnia si occupa della produzione di spettacoli teatrali di drammaturgia contemporanea originale: L’ultima notte di Antonio (2012), L’inferno e la fanciulla (2014), Esilio (2016) e dell’ideazione e realizzazione di laboratori teatrali di Teatro Sociale e di Comunità, fondando la propria metodologia d’intervento sulla pratica dell’auto-narrazione e sulla cura di drammaturgie originali collettive.





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Piccola Compagnia Dammacco
telefono: 334 213 19 15 / 338 346 20 84 e-mail: compagniadammacco@libero.it

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