Quartieri dell’Arte XXI edizione
6 settembre / 5 novembre 2017
EU Collective Plays!, EACEA Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura dell’Unione europea (programma Creative Europe), Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Lazio, Fondazione Carivit, Comune di Viterbo, Comune di Vitorchiano, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografi, Università degli Studi della Tuscia, Ianus, La Dramaturgie, GB EditoriA, Rinascimentiamo Gallery, Arci Viterbo, Egidio 17, Archeoares snc- Museo del Colle del Duomo, Promotuscia, Associazione di Promozione Sociale “Il Bagnaccio”.
Fondatore: Gian Maria Cervo
Direttori artistici: Gian Maria Cervo e Alberto Bassetti
Assistente alla direzione artistica: Riccardo Sinibaldi
Coordinamento: Alessandra Caruso e Simone Carletti
Direttore Tecnico: Paolo Meglio
Responsabile degli allestimenti: Mattia Aprile
Collaborazioni curatoriali: Gianni Dessì, Francesco Moschini, Enzo Bentivoglio, Simonetta Valtieri, Ginevra Bentivoglio, Manuel Anselmi, Francesco di Mauro, Federico Meschini, Antonio Rocca, Giovanni D’Ottavio, Leila Tavi, Giuseppe Giulio, Francesco Cerra, Barabara Reggio, Francesca Ruggiero, Giuseppina Giummarra.
Web e social media: Federico Meschini, Rocco Franceschi
Staff: Fabrizio D'Eletto, Michele Baldi, Alessandro Berni, Luca Iapichino
Grafica ed editing: Rocco Franceschi Arth Creative ItaliaFondatore: Gian Maria Cervo
Direttori artistici: Gian Maria Cervo e Alberto Bassetti
Assistente alla direzione artistica: Riccardo Sinibaldi
Coordinamento: Alessandra Caruso e Simone Carletti
Direttore Tecnico: Paolo Meglio
Responsabile degli allestimenti: Mattia Aprile
Collaborazioni curatoriali: Gianni Dessì, Francesco Moschini, Enzo Bentivoglio, Simonetta Valtieri, Ginevra Bentivoglio, Manuel Anselmi, Francesco di Mauro, Federico Meschini, Antonio Rocca, Giovanni D’Ottavio, Leila Tavi, Giuseppe Giulio, Francesco Cerra, Barabara Reggio, Francesca Ruggiero, Giuseppina Giummarra.
Web e social media: Federico Meschini, Rocco Franceschi
Staff: Fabrizio D'Eletto, Michele Baldi, Alessandro Berni, Luca Iapichino
Grafica ed editing: Rocco Franceschi Arth Creative Italia
INFO E PRENOTAZIONI:
Introduzione programmatica di Gian Maria Cervo
Il Festival Quartieri dell’Arte inizia nel 2017, in occasione della sua XXI edizione, un nuovo ciclo tematico denominato “Ricostruzione di una Città” che terminerà nel 2020. “Ricostruzione” sarà una celebrazione transnazionale e intergenerazionale di Viterbo e dei geni creativi che l’hanno abitata attraverso i secoli e si concentrerà soprattutto sui tratti storici e identitari della Città colpiti da damnatio memoriae.
Saranno realizzati progetti dal deciso taglio contemporaneo su figure come Michelangelo Buonarroti, Vittoria Colonna, Cecco del Caravaggio, Salvator Rosa, Giacomo Leopardi.
Nel 500° anniversario dalla Riforma protestante, nel 2017, saranno realizzati progetti su alcuni importanti esponenti della cosiddetta “ecclesia viterbiensis” come Egidio Antonini (maestro di Martin Lutero e consulente iconografico di Michelangelo e Raffaello) e Reginald Pole.
Saranno inoltre celebrati i rapporti di Viterbo con Napoli, Londra, la Toscana, l’area lombardo-veneta e la Germania a partire dal XV secolo. Ma “Ricostruzione di una Città” sarà anche l’occasione per proporre attraverso progetti teatrali, riflessioni e pratiche estetiche e politiche dai tratti marcatamente innovativi, con partner provenienti dall’Italia, dall’Europa e dal mondo.
Quest'anno si inaugura una rilevante collaborazione su iniziative dal forte carattere transdisciplinare con l'Accademia Nazionale di San Luca.
Tra le prestigiose presenze di questa edizione Fabrizio Arcuri, Ugo Bentivegna, Carla Chiarelli, Enzo Cosimi, Giorgio Barberio Corsetti, Lorenzo d’Amico de Carvalho, Concita De Gregorio, Giulio Forges DavanzatiLiliana Garcia Sosa, Gian Marco Montesano, Monica Nappo, Luigi Ontani, Silvio Peroni, Anna Romano, Peter Stein, Massimiliano Vado le Compagnie Angius/Festa, Accademia degli Artefatti, Ludwig, Teatro Stabile di Napoli, Cie Twain, Florian Metateatro, Fattore K, Polifemo, Nutrimenti Terrestri ealcune delle voci più interessanti della drammaturgia contemporanea italiana, europea e mondiale come Duccio Camerini, Anne Riitta Ciccone, Chris Goode, Laura Grimaldi, Giorgio Nisini, Aldo Nove, Pier Lorenzo Pisano, Laurent Plumhans, Raven Rüell, Benedetto Sicca, Rafael Spregelburd, Daniella Lillo Traverso, Yasen Vasilev, Gianni Vastarella.
Forteresse e il Teatro Reale di Zetski Dom sono i due partner ospiti del Festival nell'ambito del progetto di drammaturgia collettiva e polivocale EU Collective Plays! co-finanziato dal Programma Creative Europe dell'Unione Europea, che continua a sviluppare il processo di creazione delle 9 grandi opere collettive e polivocali che saranno visibili in varie località europee nel 2018.
Una sezione speciale del Festival esplorerà la visione della cultura tedesca riformata dell’Italia e del Rinascimento attraverso l’opera di Schiller. E’ in questo contesto che si colloca, assieme a una messa in scena della raramente rappresentata “Fiesco” e a un progetto di drammaturgia contemporanea che lega la poesia di Schiller e di Sannazzaro alla pittura di Massimo Rao, l’ospitalità di una versione site-specific della “Maria Stuarda” a Vitorchiano prodotta dal Teatro Due di Roma, con la regia di Marco Lucchesi e le interpretazioni degli allievi provenienti dalla Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma affiancati e sostenuti da Daniela Giordano e Viola Graziosi. Una messa in scena che assume la forma di un community project grazie al consistente apporto dell’Associazione Ianus, del Comune di Vitorchiano e delle molte sue vivaci realtà.
Se in occasione dello scorso ciclo abbiamo associato la grande spettacolarità all’invisibile, mostrando il potere della festa teatrale ma anche il processo creativo necessario a farla, con “Ricostruzione di una Città” ci concentreremo sui processi che rendono un evento site-responsive oltre che site-specific. Solo per fare un esempio in “Michelangelo Entangled”, spettacolo teatrale che si interseca con i mezzi del participatory museum, del social museum, del film e della performance-installazione, l’associazione di uno scheletro di plot-points con l’improvvisazione genera una curiosa latitudine espressiva che permette ai performer di raccontare storie su o anche di fare vaghi cenni a dettagli o scelte di vestiario o accessori dei visitatori/spettatori, ricorrendo a una strategia che allo stesso tempo allarga e mette in crisi il concetto di museo.
Ma è anche chiaro che agendo su un territorio che ha da poco recuperato il suo principale edificio teatrale, dovremo anche lavorare in direzione di una coscienza della vita e della pratica di palcoscenico per il pubblico giovane e per chi, all’interno di quel pubblico, vuole avvicinarsi all’arte del teatro.
Alle Istituzioni che da molti anni ci sostengono diciamo grazie, invitandole anche a reagire con noi al cliché per il quale se le risorse mancano l’immaginazione e la creatività possono sopperire, perché, come amiamo ripetere da anni in una strenua difesa del processo creativo, l’immaginazione e la creatività hanno un costo che va sostenuto.
EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union mira a promuovere la creazione di testi che sono il risultato di una collaborazione di drammaturghi di diverse nazionalità. Gli autori si incontrano e collaborano per creare una struttura narrativa che sia organica, ma che allo stesso tempo incorpori diversi punti di vista, stili, lingue e idiomi. In ciascuna opera collettiva la stesura definitiva del testo è normalmente affidato ad un drammaturgo che non deve mai cercare di omologare i diversi stili, ma, al contrario, deve cercare di evidenziare i loro contrasti creando una struttura narrativa che assomigli a un dipinto cubista. Il risultato di ogni processo artistico in un contesto di scrittura collettiva è la creazione di un'opera inclusiva e polivocale. Questo laboratorio di drammaturgia collettiva mira inoltre a promuovere la produzione di opere teatrali polivocali attraverso la creazione di gruppi teatrali transnazionali. Grazie alla loro dimensione inclusiva, polivocale, (mix di elementi pop e colti raccontati in diverse lingue e idiomi), i testi creati all'interno EU Collective Plays! hanno una complessità che comporta la creazione di compagnie teatrali transnazionali, per la loro messa in scena. Le priorità EU Collective Plays! includono:
-promuovere la cooperazione internazionale tra autori e organizzazioni teatrali di diverse nazionalità nella creazione e messa in scena di opere teatrali collettive al fine di internazionalizzare e/o rafforzare la loro reputazione internazionale, la carriera e le attività a livello europeo e mondiale;
-sperimentare un allargamento del pubblico teatrale attraverso la diffusione di narrazioni caratterizzate da dialogismo interiore;
-stimolare l'interesse del pubblico nei confronti di testi teatrali europei, ampliando il concetto di cittadinanza europea attraverso l'uso della scrittura polivocale;
-tentare nuove forme di collaborazione e gestione di gruppi teatrali e produzioni transnazionali;
-rappresentare le opere nate all'interno di questo laboratorio di drammaturgia collettiva nei più importanti Festival europei.
Opere collettive commissionate e sviluppate nell’ambito di EU Collective Plays!:
Il tempo libero
di Gian Maria Cervo (Italia) e i Fratelli Presnyakov (Russia)
Narcissus
di James Bidgood (USA), Michel Marc Bouchard (Canada), Gian Maria Cervo(Italia), Chris Goode (UK), Antonio Ianniello (Italia), Anna Romano (Belgio-Italia) con materiali aggiuntivi di Alberto Bassetti (Italia)
Mirrors\Specchi (titolo provvisorio)
di Joele Anastasi (Italia), Rasim Erdem Avşar (Turchia), Emily Gillmor Murphy (Irlanda) e Danielle Pearson (UK) – vincitori della EUCP playwriting competition in memory of Matteo Latino per drammaturghi under 30.
Darkness
di Gianluca Iumiento (Italia- Norvegia), Tale Naess (Norvegia), Kristín Eiríksdóttir (Islanda), Albert Ostermaier (Germania) e Sigbjørn Skåden (Norvegia)
Das Kapital & Jelena Savojska
di AA.VV. e Arpad Schilling (Ungheria)
Memoria
progetto sviluppato dalla Fura dels Baus (Spagna) con un team internazionale di scienziati
Moving Mountains
di Vincent Vella (Malta) con found materials di AA. VV.
Leaves
di Françoise Berlanger (Belgio), Stéphane Oertli (Francia-Belgio), Anna Romano (Belgio-Italia), Aboud Saeed (Siria) e Maria Pia Selvaggio (Italia).
Progetto in definizione
di Prime Cut Productions (UK)
Titoli inclusi nel programma 2017 del Festival facenti parte delle attività di workshow/workshop production del progetto
6-9 settembre TUSCANIA, Supercinema ore 21,00
MI SA CHE FUORI È PRIMAVERA PRIMA MONDIALE
di Concita De Gregorio. Regia di Giorgio Barberio Corsetti
Produzione di Festival Quartieri dell'Arte, Forteresse, Fattore K, Fondazione Odyssea.
19-20 settembre VITERBO, Mat ore 21,00
MEN IN THE CITIES PRIMA NAZIONALE ASSOLUTA
di Chris Goode. Regia di Silvio Peroni.
Produzione di Festival Quartieri dell’Arte, Ludwig Officine linguaggi contemporanei, Fondazione Odyssea, Forteresse.
28-29 settembre VITORCHIANO, location varie ore 17,30- ore 21,00
TUFFATORI: N. 1, 2, 3, 4, 5
di AA.VV. Found materials Friedrich Schiller, Jacopo Sannazzaro e Massimo Rao. Regia Anna Romano. Autori/dramaturg Anna Romano e Laurent Plumhans (Belgio), Maria Pia Selvaggio (Italia). Con Maria Cristina Mastrangeli, Orlando Cinque, Alessia D’Anna e alcuni giovani attori del Centro di Preformazione attoriale di Ferrara diretta da Massimo Malucelli in stage di formazione professionale.
Produzione di Festival Quartieri dell'Arte, Forteresse, Intercity Festival/Teatro della Limonaia, Fondazione Odyssea.
OMAGGIO A PETER STEIN - FAUST FANTASIA (2000) composizione tratta da testi di J.W. Goethe su musiche di Arturo Annecchino, eseguite al piano da Giovanni Vitaletti. Con e a cura di Peter Stein. A seguire proiezione di filmati
12-14 ottobre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
OPERAZIONE CONDOR, IL VOLO DI LAURA
Idea originale di Liliana Garcia Sosa. Drammaturgia di Daniella Lillo Traverso. Regia e messa in scena di Liliana Garcia Sosa e Ugo Bentivegna. Design teatrale (scenografia e disegno luci) di Gianfranco Foschino. Scene (realizzazione in Italia) e costumi di Erminia Palmieri. Musica Originale: Inti Illimani-Camilo Salinas. Responsabile di produzione per l’America latina: María Fernanda García Iribarren. Direttori di Produzione: Rosina Zímbaro e Paolo Monaci Freguglia.
Produzione di Festival Quartieri dell’Arte, Fattore K, Fondazione Odyssea, Forteresse in collaborazione con Polifemo.
20-21 ottobre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
ERASMEGIDIO, DI API E DI CAOS PRIMA MONDIALE
di Laura Grimaldi e Yasen Vasilev. Riscritture di “Papa Giulio escluso dal Cielo” di Erasmo da Rotterdam e il dialogo “Egidio” di Giovanni Pontano. Regia di Riccardo Festa e Matteo Angius.
Produzione Urteatro.
25-27 ottobre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
FIESCO PRIMA
Riscrittura de “La congiura del Fiesco a Genova” di Friedrich Schiller elaborata da Anne Riitta Ciccone con interventi narrativi di Pier Lorenzo Pisano. Regia di Lorenzo D’Amico de Carvalho. Con gli allievi del secondo anno di recitazione del Centro sperimentale di cinematografia – Scuola nazionale di Cinema.
Produzione Festival Quartieri dell’Arte.
29 ottobre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
L’UOMO PIÙ CRUDELE PRIMA
di Gian Maria Cervo. Regia, scenografie e costumi di Monica Nappo. Con Pavle Popović, Petar Novaković, Aleksandar Gavranić, Zoran Vujović, Ana Vujošević. Disegno luci Monica Nappo e Mirko Radonjić. Selezione musiche Monica Nappo e Rajko Radulović.
Produzione Teatro reale di Zetski Dom (Montenegro).
8 settembre- 5 novembre Viterbo e BAGNAIA – ore 17 ,00
CECCO DEL CARAVAGGIO
di Gian Maria Cervo e Francesco Di Mauro da Richard Symonds. Regia di Francesco Di Mauro. Con Giles Smith.
Coproduzione Festival Quartieri dell'Arte e Fondazione Odyssea
PRIMA MONDIALE
L’Accademia Nazionale di San Luca
al Festival Quartieri dell’Arte
Introduzione di Gianni Dessì
L’Accademia Nazionale di San Luca ha accolto l’invito del Festival del Teatro Internazionale Quartieri dell’Arte di Viterbo (6 settembre - 5 novembre 2017) disegnando, all’interno della sua programmazione, un itinerario diversificato dove la storia del territorio, le opere d’arte e di architettura vengono animate da interventi di storici dell’arte e di artisti contemporanei. Il programma Percorsi nell'Arte prevederà la presenza di alcuni studiosi che accompagneranno il pubblico in un racconto storico-artistico, soffermandosi su opere di allievi della primissima ora di Caravaggio, quali Bartolomeo Cavarozzi e Francesco Boneri detto Cecco del Caravaggio, e delle scuole successive, quali Giovanni Battista Passeri e Giovanni Francesco Romanelli. Gli incontri si svolgeranno sia a Viterbo sia a Roma, presso Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca. All'interno della manifestazione saranno coinvolti, inoltre, cinque artisti invitati ad intervenire in spazi diversi della città di Viterbo e provincia.
Luigi Ontani - a cui L’Accademia Nazionale di San Luca ha dedicato un’ampia mostra retrospettiva in corso nella sua sede - interverrà con un’installazione nella Cappella del Palazzo dei Priori, in relazione alla Visitazione di Bartolomeo Cavarozzi. A questo si aggiungerà la prima del film Passo in maschera. Luigi Ontani a Bomarzo, opera di Federico e Francesco De Melis, dedicato alla performance che Ontani ha realizzato nel Parco dei Mostri di Bomarzo nel 2012. Andrea Aquilanti interverrà nel Complesso di Sant’Agnese di Vitorchiano e a Viterbo.
Le opere di Marina Paris saranno presentate negli spazi del Museo Archeologico Etrusco Rocca Albornoz di Viterbo. Pier Paolo Perilli collocherà il suo lavoro nel retropalco del Teatro dell’Unione e, infine, le opere di Simone Cametti occuperanno luoghi differenti, tra i quali il coro barocco della Cattedrale di San Lorenzo, in dialogo con le opere di Giovanni Battista Passeri e di Giovanni Francesco Romanelli.
Ulteriore tappa di questo itinerario sarà il Teatro dell’Unione - opera di Virginio Vespignani inaugurata nel 1855 - recentemente restaurato, e aperto al pubblico lo scorso marzo. Qui si concentreranno tre diversi appuntamenti:
- una mostra, ospitata all’interno del foyer, sui progetti originali del teatro;
- la presentazione dell'esperienza progettuale del Teatrino Scientifico ideato da Franco Purini con Laura Thermes nel 1979 e commissionato da Renato Nicolini, allora Assessore alla cultura della giunta di Giulio Carlo Argan. Questo spazio ideale voleva rappresentare un tentativo di spazio alternativo per la sperimentazione teatrale che si andava sviluppando e che ebbe molto peso sulla scena culturale italiana e, di riflesso, sui programmi dell’allora nascente Estate Romana. A questo tentativo di fondazione e costruzione fa da contraltare il ‘crollo fisico’ e simbolico del palco di Castel Porziano, avvenuto durante l’ultima giornata del Festival Internazionale dei Poeti nell’estate dello stesso anno. A testimonianza di quei giorni, l’incontro con il regista Andrea Andermann durante il quale verrà proiettato il suo film documentario Castelporziano, Ostia dei poeti;
L'evento prevederà un omaggio a Peter Stein, in occasione dei suoi ottant’anni, autentico protagonista internazionale del teatro che da tempo ha scelto di risiedere nel nostro Paese. L’Accademia Nazionale di San Luca gli dedicherà un’intera giornata di celebrazioni durante la quale il Maestro eseguirà il Faust/Fantasie, composizione tratta da testi di Goethe su musiche di Arturo Annecchino, eseguite al piano da Giovanni Vitaletti.
Verrà proiettato nel portico di Palazzo Carpegna il film biografico Le Maratone di Peter di Giovanni Visentin, dopo il quale avrà inizio una non stop di filmati sulle sue diverse regie, di teatro lirico e non, con replica a Viterbo.
Elenco appuntamenti previsti dall’Accademia Nazionale di San Luca
- 8 settembre, Viterbo
Claudio Strinati interviene con una conferenza sulla cultura viterbese: Da Lorenzo da Viterbo a Bartolomeo Cavarozzi.
- 3 ottobre, Roma – Accademia Nazionale di San Luca
Peter Stein, opera Faust Fantasia (2000) composizione tratta da testi di J.W. Goethe su musiche di Arturo Annecchino, eseguite al piano da Giovanni Vitaletti. A seguire proiezione di filmati.
- 11 ottobre, Roma – Accademia Nazionale di San Luca
Francesco Papi presenta l’opera di Bartolomeo Cavarozzi.
- 18 ottobre, Roma – Accademia Nazionale di San Luca
Alessandro Zuccari interviene con una conferenza sulla produzione artistica di Scipione Pulzone.
Gli artisti coinvolti
Gli interventi di arte contemporanea, all'interno dell'articolato programma con cui l'Accademia Nazionale di San Luca affianca il Festival del Teatro Internazionale Quartieri dell’Arte, vedono coinvolti cinque artisti. Coordinamento e cura di: Giuseppina Giummarra, Barbara Reggio, Francesca Ruggiero
Luigi Ontani - a cui si è voluto conferire il ruolo di "immagine-guida" del Festival - presenta un'opera nella suggestiva Cappella Palatina del Palazzo dei Priori, affiancando laVisitazione di Bartolomeo Cavarozzi.
Inoltre, per omaggiare l'artista recentemente insignito del Premio Presidente della Repubblica 2015, avverrà, in luogo da destinarsi, la proiezione della prima del film Passo in maschera. Luigi Ontani a Bomarzo - opera di Federico e Francesco De Melis - che ripropone la performance realizzata da Ontani nel Parco dei Mostri di Bomarzo nel 2012.
Altri quattro artisti, di generazioni differenti, sono stati invitati a partecipare a Percorsi nell'Arte: Andrea Aquilanti, Simone Cametti, Marina Paris e Pier Paolo Perilli.
Le opere proposte da ciascun artista instaurano un dialogo sottile e coerente con il contesto storico e culturale di Viterbo e Provincia, restituendo una lettura inedita ed attuale delle bellezze architettoniche e del patrimonio culturale del territorio.
Andrea Aquilanti interviene nell’antico complesso di Sant’Agnese a Vitorchiano, con un esteso progetto site-specific che ne riattiva la memoria e ne recupera il valore culturale. A Viterbo l’artista presenta un’ulteriore opera che, legandosi concettualmente a Pier Paolo Pasolini, intrattiene un rapporto immediato con i territori della Tuscania così cari all’intellettuale bolognese.
Simone Cametti propone a Viterbo diverse opere che abbracciano la sua diversificata produzione artistica, tra cui un lavoro comprendente un’installazione audio e quattro lavori in marmo. Il marmo sarà elemento fondamentale di un secondo intervento installativo che l'artista propone per il coro della Cattedrale di San Lorenzo, in armonia con la sontuosità della cappella.
Marina Paris presenta un nuovo lavoro che si pone in relazione con il reperto archeologico presente nel territorio etrusco di Viterbo, intervenendo con un’esposizione di tavole e marmi a metà tra il concetto di frammento e documentazione d’archivio.
Pier Paolo Perilli gioca con le fascinazioni del Teatro dell’Unione a Viterbo per mettere in scena un’installazione immersiva intensa. L'intervento dell'artista invade tutto il retropalco del teatro, disseminandolo di opere dalla forte vena immaginifica, in bilico tra delicato lirismo e irruenza onirica, suggerendo nuove ed inaspettate prospettive di visione che conferiscono al luogo una nuova e imprevista vitalità.
Progetto Schiller
Una sezione speciale del Festival esplorerà la visione della cultura tedesca riformata dell’Italia e del Rinascimento attraverso l’opera di Schiller. E’ in questo contesto che si collocano una messa in scena della raramente rappresentata “Fiesco” diretta da Lorenzo d’Amico de Carvalho, un progetto di drammaturgia contemporanea che lega la poesia di Schiller e di Sannazzaro alla pittura di Massimo Rao “I tuffatori” diretto da Anna Romano e l’ospitalità di una versione site-specific della “Maria Stuarda” a Vitorchiano prodotta dal Teatro Due di Roma, con la regia di Marco Lucchesi.
15-17 settembre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese
MARIA STUARDA PRIMA
di Friedrich Schiller. Con Daniela Giordano, Viola Graziosi e gli allievi della Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma. Allestimento e regia Marco Lucchesi.
Produzione Associazione culturale Teatro Due Roma. Progetto Speciale MIBACT 2017.
28-29 settembre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
TUFFATORI N. 1, 2, 3, 4, 5 PRIMA MONDIALE
di AA.VV. Found materials Friedrich Schiller, Jacopo Sannazzaro e Massimo Rao. Regia Anna Romano. Autori/dramaturg Anna Romano e Laurent Plumhans (Belgio), Maria Pia Selvaggio (Italia). Con Maria Cristina Mastrangeli, Orlando Cinque, Alessia D’Anna e alcuni giovani attori del Centro di Preformazione attoriale di Ferrara diretta da Massimo Malucelli in stage di formazione professionale.
Produzione di Festival Quartieri dell'Arte, Forteresse, Intercity Festival/Teatro della Limonaia, Fondazione Odyssea.
EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union
25-27 ottobre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
FIESCO PRIMA
Riscrittura de “La congiura del Fiesco a Genova” di Friedrich Schiller elaborata da Anne Riitta Ciccone con interventi narrativi di Pier Lorenzo Pisano. Regia di Lorenzo D’Amico de Carvalho. Con gli allievi del secondo anno di recitazione del Centro sperimentale di cinematografia – Scuola nazionale di Cinema.
Produzione Festival Quartieri dell’Arte.
EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union
Ciclo Ecclesia Viterbiensis
10 settembre VITERBO, Terme del Bagnaccio/Terme del Bacucco ore 18,00
MICHELANGELO ALLE TERME PRIMA ASSOLUTA
ARCADIA \ MICHELANGELO- LA CARNE DEL MARMO \ L’ETÀ DELL’ORO \ ECCLESIA VITERBIENSIS
Arcadia di Jacopo Sannazzaro, Età dell’oro di Egidio da Viterbo, Michelangelo- La carne del marmo di Gian Maria Cervo, Ecclesia Viterbiensis di Antonio Rocca. Regia di Giorgio Barberio Corsetti. Intervengono Matteo Vignati e Anna Ferraioli.
Produzione Polifemo. In collaborazione con Associazione di Promozione Sociale “Il Bagnaccio”.
30 settembre-1 ottobre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 18,30 -h 21,00
MICHELANGELO E IL PUPAZZO DI NEVE ANTEPRIMA
di e con Carlo Vanoni. Regia di Gian Marco Montesano. Collaborazione artistica e cura Giulia Basel. Elementi scenografici Elisabetta Gabbioneta. Video mapping Stefano Di Buduo. Luci Matteo Dalla Noce. Assistente in scena Edoardo De Piccoli. Voci fuori campo Giulia Basel, Umberto Marchesani, Massimo Vellaccio. Foto di scena Federica Palmarin.
Produzione Florian Metateatro Centro di Produzione Teatrale.
20-21 ottobre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
ERASMEGIDIO, DI API E DI CAOS PRIMA MONDIALE
di Laura Grimaldi e Yasen Vasilev. Riscritture di “Papa Giulio escluso dal Cielo” di Erasmo da Rotterdam e il dialogo “Egidio” di Giovanni Pontano. Regia di Riccardo Festa e Matteo Angius.
Produzione Urteatro.
EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union
1-5 novembre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 17,00 ore 21,00
MICHELANGELO ENTANGLED PRIMA MONDIALE
di Gian Maria Cervo con found materials di AA.VV. classici e contemporanei. Regia di Francesco Di Mauro.
Produzione La Dramaturgie, in collaborazione con Ianus.
Fashion for Theatre
Fashion for Theatre è un progetto che associa il percorso creativo e artistico di brand, stilisti e artisti europei a quello di eccezionali interpreti e autori del teatro internazionale contemporaneo.
30 ottobre VITERBO Mat – ore 18,00
SPEECH di e con Enzo Cosimi - Un viaggio nelle collaborazioni artistiche tra Enzo Cosimi e alcuni dei maggiori stilisti e brand italiani della storia. Con al centro il problema di raccontare la danza e la moda attraverso la parola.
Questo ciclo di spettacoli, tratto dall’Antologia di racconti curata da Giorgio Nisini Un Bacio in bocca, mira al recupero della memoria storica della città mettendo in scena gli spettacoli laddove un tempo sorgevano librerie e stamperie di pregio viterbesi.
CICLO LIBRARIO I
CHE DICE LA MEZZANOTTE, PAULINE? \ DOVE VANNO A FINIRE I GIOIELLI DI FAMIGLIA \ LE GAZZE NON FUMANO \ REMAKE \ RINASCIMENTO \ PORTATEMI IN TRIONFO! Dove vanno a finire i gioielli di famiglia di Chiara Gamberale, Le gazze non fumano di Lorenzo Marone, Remake di Errico Buonanno, Rinascimento di Annarita Briganti,Portatemi in trionfo! di Romana Petri. A cura di Beniamino Marcone.
14 ottobre VITERBO Librerie del centro storico ore 17,00 e ore 19,00
CICLO LIBRARIO II
WOOBINDA REMIX (IL BAGNOSCHIUMA 2015) \ AMARANTA \ COSA FARE A VETUS URBS QUANDO SEI MORTO \ FRANCESCO ZAZZI Woobinda Remix (Il bagnoschiuma 2015) di Aldo Nove, Che dice la mezzanotte, Pauline? di Giuseppe Aloe, Amaranta di Valentina D’Urbano, Cosa fare a Vetus Urbs quando sei morto di Marco Peano, Francesco Zazzidi Giuseppe Culicchia. A cura di Riccardo Sinibaldi
Altri spettacoli
9 settembre VITERBO da Piazza della Rocca a Piazza San Lorenzo ore 18,00
SALVATOR ROSA ALLE ACQUE \ SALVATOR ROSA: SATIRA I PRIMA
da Salvator Rosa. Coreografia e regia Loredana Parrella. Assistente alla produzione Yoris Petrillo.
Con Elisa Melis, Maeva Curco Llovera, Yoris Petrillo, Luca Zanni.
Produzione Cie Twain physical dance theatre.
13 settembre VITERBO Mat – ore 21,00
I MIRAGGI INTORNO A MICHELE BESSO - COMICA APOCALITTICA PRIMA MONDIALE
Scritto e diretto da Duccio Camerini. Aiuto Regia Alberto Puxeddu. Con Ciro Carlo Fico, Cristina Pedetta, Matteo Micheli, Barnaba Bonafaccia, Sandro Calabrese, Maria Vittoria Pellecchia, Dario Guidi, Igor Mattei , Marika De Chiara, Francesca Sgheri. Musiche dal Vivo Matteo Colasanti.
Produzione Ianus.
14 settembre VITERBO Teatro dell’Unione – ore 21,00
IO, MIA MOGLIE E IL MIRACOLO
scritto e diretto da Gianni Vastarella. Con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella. Disegno luci Giuseppe Di Lorenzo. Costumi Daniela Salernitano. Collaborazione artistica e organizzazione Marina Dammacco. Si ringrazia la Scuola Elementare del Teatro di Napoli.
Produzione 369 gradi Punta Corsara con il sostegno di NUOVOIMAIE.
15 settembre-5 novembre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese / MAT VITERBO ore 20,30
RESPONSE PLAYS PRIMA
di e con Aldo Pennello.
Produzione di La Dramaturgie e ass. Carlo Vincenti
5-7 ottobre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
LA DEMOLIZIONE DEL MAMMUTH \ LA LOTTATRICE DI SUMO \ LA CITTÀ DI ADAMO PRIME
di Giorgio Nisini. Con Carla Chiarelli
Produzione Nutrimenti Terrestri.
9-11 ottobre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
LA CHIAVE DELL’ASCENSORE
di Agota Kristof. Regia Fabrizio Arcuri. Con Anna Paola Vellaccio.
Produzione Florian Metateatro Centro di Produzione Teatrale, Accademia degli Artefatti.
4 novembre VITERBO Teatro Caffeina ore 21,00
LA MORTE DELLA BELLEZZA
scritto e diretto da Benedetto Sicca tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Patroni Griffi. Con Francesco Aricò, Benedetto Sicca. Scene Luigi Ferrigno. Costumi Zaira De Vincentiis. Disegno luci Marco Giusti. Regista collaboratrice Cecilia Ligorio. Foto di scena Laura Micciarelli.
Produzione Ludwig officina di linguaggi contemporanei e Teatro Stabile di Napoli.
CECCO DEL CARAVAGGIO PRIMA MONDIALE
di Gian Maria Cervo e Francesco Di Mauro da Richard Symonds. Regia di Francesco Di Mauro. Con Giles Smith.
Coproduzione Festival Quartieri dell'Arte e Fondazione Odyssea
PROGRAMMA ESTESO
6-9 settembre TUSCANIA, Supercinema
MI SA CHE FUORI È PRIMAVERA
di Concita De Gregorio. Regia di Giorgio Barberio Corsetti
Produzione di Festival Quartieri dell'Arte, Forteresse, Fattore K, Fondazione Odyssea.
EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union
PRIMA MONDIALE
Ferite d’oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. È un’antica tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno orgoglioso di rinascita. Anche per le persone è così. Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore. Questa è la storia di Irina, che ha combattuto una battaglia e l’ha vinta. Una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore. Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina.
Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l’uomo si uccide. Delle bambine non c’è più nessuna traccia. Rivelazione dopo rivelazione, a un ritmo che fa di questo spettacolo un autentico thriller psicologico e insieme un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile, Irina conquista brandelli sempre più luminosi di verità e ricuce la sua vita. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriva una luce nuova. La possibilità di amare ancora, l’amore che salda e che resta.
Giorgio Barberio Corsetti si afferma già dalla seconda metà degli anni settanta come uno degli esponenti di spicco della ricerca teatrale europea, sia come regista che come drammaturgo. Le sue opere sono state prodotte in ambiti prestigiosi quali la Biennale di Venezia, documenta 8 di Kassel, il Theatre National de Bretagne, l' Expo di Lisbona, l'Auditorium Parco della Musica e il Festival Romaeuropa di Roma, il Theatre de l'Odeon di Parigi, il Napoli Teatro Festival Italia, il Teatro La Fenice di Venezia, il Theatre Chatelet di Parigi, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro dell'Opera di Roma, la Comedie Francaise.
9 settembre VITERBO da Piazza della Rocca a Piazza San Lorenzo
SALVATOR ROSA ALLE ACQUE \ SALVATOR ROSA: SATIRA I
da Salvator Rosa. Coreografia e regia Loredana Parrella. Assistente alla produzione Yoris Petrillo.
Con Elisa Melis, Maeva Curco Llovera, Yoris Petrillo, Luca Zanni.
Produzione Cie Twain physical dance theatre.
PRIMA
Salvator Rosa (1615-1673) è l’ultimo genio poliedrico della storia dell’arte italiana. Pittore, attore, organizzatore di intrattenimenti, musicista, compositore, fu tra le altre cose autore della tradizionale canzone napoletana Michelemmà, e membro dell’Accademia di San Luca. Quartieri dell’Arte ne celebra la presenza a Viterbo, dove si conserva L’incredulità di San Tommasoe ne ricorda il legame con Napoli attraverso i secoli creando questa performance che si snoda sul percorso del Corpus Domini, voluto nel 1462 da Papa Pio II, riportato in vita in termini post-moderni con Corpus1462 dal Festival Quartieri dell’Arte nel 2015.
Loredana Parrella è coreografa e danzatrice, regista e attrice. Loredana Parrella unisce nel proprio lavoro l’arte della danza e una visione teatrale della scena e dell’azione, che approda a spettacoli di grande forza spettacolare e coreutica.
Dopo una lunga attività interpretativa che l’ha portata a calcare grandi palcoscenici (dal Teatro alla Scala di Milano all’Opera di Roma) diretta da grandi registi (da Ronconi a De Simone), dagli anni ’90 ha firmato drammaturgia e regia di produzioni di danza contemporanea (tra cui Aterballetto, Balletto Teatro di Torino). Negli anni coreografa e regista per i più importanti teatri italiani ed esteri come Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Modena, Birmingham TouringOpera, OperaZuid_Maastricht, Maggio Musica Fiorentino, Teatro Carlo Felice di Genova.
Oggi Direttrice artistica di Cie Twain physical dance theatre - Compagnia Produzione Danza sostenuta dal MiBACT, e dei progetti OfficinaTwain 14/16 e TWAIN Residenza di spettacolo dal vivo.
Dopo una lunga attività interpretativa che l’ha portata a calcare grandi palcoscenici (dal Teatro alla Scala di Milano all’Opera di Roma) diretta da grandi registi (da Ronconi a De Simone), dagli anni ’90 ha firmato drammaturgia e regia di produzioni di danza contemporanea (tra cui Aterballetto, Balletto Teatro di Torino). Negli anni coreografa e regista per i più importanti teatri italiani ed esteri come Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Modena, Birmingham TouringOpera, OperaZuid_Maastricht, Maggio Musica Fiorentino, Teatro Carlo Felice di Genova.
Oggi Direttrice artistica di Cie Twain physical dance theatre - Compagnia Produzione Danza sostenuta dal MiBACT, e dei progetti OfficinaTwain 14/16 e TWAIN Residenza di spettacolo dal vivo.
Yoris Petrillo, figlio d’arte, all’età di soli 6 anni è già accanto a grandi artisti come il Tenore Josè Carreras, e viene diretto da registi quali Ugo Chiti, Franco Ripa di Meana, Ugo De Ana, nei più importanti Teatri italiani quali il Teatro alla Scala di Milano, lo Sferisterio di Macerata, il Teatro Rossini di Pesaro. Si forma sia come attore che come danzatore con i maestri quali:Loredana Parrella,Loris Petrillo,Anton Lachky,Wayne Byars,Giorgio Rossi, Roberto Lun, Salvo Romania, Roberto Cocconi, Edivaldo Ernesto per la danza; Piero Cherici, Roberta Nicolai, Peppe Barile, Massimiliano Civica per il teatro. Per Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli Teramo Opera lirica "Otello" 2009, Margine Operativo 2009 "La Nuova Cosa", Teatro dell'Opera di Roma 2009 Opera Lirica "Carmen", Musica e Arte AC 2011 opera "Histoire du Soldat". Nel 2011 interprete di Féroce présence che vince il Primo Premio alla Miglior Coreografia al CortinDanza 2011 al T.Off di Cagliari. Nel 2011 “Simple” sua prima creazione viene inserita nella programmazione della Stazione Estiva di Laterina, IX edizione della Festa della Luna ( Arezzo), nel 2012 collabora sempre come interprete per Compagnia Hunt di Giosy Sampaolo "In a Flat", Compagnia Petrillo Danza 2012 One+One=One; 2013 è assistente al movimento e regia per la nuova produzione Fondazione Teatro Comunale di Modena "Olympia.2000"; dal 2014 interprete per Cantieri Culturali Creativi Rovigo diretto da Romina Zangirolami "Time on the Bodies" coproduzione De Micheli Danza Festival.Nel 2015 è interprete di Don Quijote di Loris Petrillo produzione Cie Twain/Compagnia Petrillo Danza, e di Carmen, Les Hommes di Cie Twain coproduzione Fondazione Cantiere Internazionale d'Arte Montelpuciano. Dal 2010 danza con Cie Twain.
10 settembre VITERBO Terme del Bagnaccio/Terme del Bacucco ore 18,00
MICHELANGELO ALLE TERME
ARCADIA \ MICHELANGELO- LA CARNE DEL MARMO \ L’ETÀ DELL’ORO \ ECCLESIA VITERBIENSIS
Arcadia di Jacopo Sannazzaro, Età dell’oro di Egidio da Viterbo, Michelangelo- La carne del marmo di Gian Maria Cervo, Ecclesia Viterbiensis di Antonio Rocca. Regia di Giorgio Barberio Corsetti. Con Matteo Vignati e Anna Ferraioli.
Produzione Polifemo. In collaborazione con Associazione di Promozione Sociale “Il Bagnaccio”.
PRIMA ASSOLUTA
Un ciclo di spettacoli sull’avvincente stagione dell’ecclesia viterbiensis e del Rinascimento viterbese, animata da figure come Egidio Antonini- Egidio da Viterbo- (consulente iconografico per Raffaello e Michelangelo, maestro e ispiratore di Martin Lutero, figura di riferimento dell’Accademia Pontaniana di Napoli e corrispondente di Giulio Camillo), Michelangelo Buonarroti, Vittoria Colonna e Reginald Pole.
13 settembre VITERBO Mat
I MIRAGGI INTORNO A MICHELE BESSO - COMICA APOCALITTICA
Scritto e diretto da Duccio Camerini. Aiuto Regia Alberto Puxeddu. Con Ciro Carlo Fico, Cristina Pedetta, Matteo Micheli, Barnaba Bonafaccia, Sandro Calabrese, Maria Vittoria Pellecchia, Dario Guidi, Igor Mattei , Marika De Chiara, Francesca Sgheri. Musiche dal Vivo Matteo Colasanti.
Produzione Ianus.
PRIMA MONDIALE
Il testo viene definito come “comica apocalittica”, e si inserisce in un filone “satirico” contro il Potere, il Palazzo che lo rappresenta, nella consapevolezza che neppure nelle più avanzate democrazie, la “democrazia” mette davvero in salvo i cittadini da autoritarismo, derive violente, ingiustizie. Il paese descritto nel testo è l’Italia, ma un’Italia un po’ più e un po’ meno di quella che conosciamo: un po’ più semplice (nel senso favolistico) nei suoi snodi criminali, perpetrati dalla fine della seconda guerra mondiale alla fine della prima, seconda e terza repubblica. Un po’ meno concreta di quanto effettivamente è, poiché la storia raccontata vira poi in una dimensione quasi fantascientifica, con la messa a punto di un meccanismo capace di donare al Neodittatore del testo una vita individuale di migliaia di anni, grazie ad un complesso sistema di addormentamenti “indotti”.
Il progetto nasce espressamente per creare una nuova occasione di “incontro” per un gruppo che già da tempo collabora con “La casa dei Racconti”, l’associazione di cui è direttore artistico Duccio Camerini, e che ha prodotto in passato “Risorgi”, in scena già da due anni, e ultimamente nella stagione del Teatro Eliseo. Un gruppo vario e proveniente da esperienze molto diverse, vario anche per l’età dei suoi componenti.
Duccio Camerini. Scrittore, regista, attore. Autodidatta, ha iniziato a fare teatro come attore, lavorando con Giancarlo Sepe, Gabriele Lavia, Antonio Calenda, e in cinema come assistente di Mario Monicelli. Nel 1987 comincia a scrivere testi suoi per il teatro, e a metterli in scena. Da allora dirige anche classici e contemporanei, tra cui Pinter, Moravia, Cechov (su cui tiene un laboratorio di un anno alla Sapienza di Roma), Manfridi, Campanile, Scola, Shakespeare, Molière. Come autore teatrale, scrive e dirige per Rocco Papaleo, Arturo Brachetti, Maria Paiato, Lucrezia Lante della Rovere, Marco Giallini, Massimo Wertmuller, Antonio Catania, Giorgio Tirabassi, Chiara Noschese, Ennio Coltorti, e altri interpreti. Collabora con il Teatro Argot di Roma, che produce i suoi spettacoli, tra cui “Cinque” (1994) e “Privacy” (1997). Pubblica i suoi testi con Editoria & Spettacolo, il Ventaglio, Clueb di Bologna, e sulle principali riviste teatrali. Dirige due film, “Nottataccia” (1991) dalla sua commedia omonima, con Stefania Sandrelli, prodotto da Massimo Troisi, e nel 1996 “Bruno aspetta in macchina” con Valerio Mastandrea e Antonello Fassari, scritto con Suso Cecchi d’Amico. Nel 1997 fonda “La Casa dei Racconti”, compagnia di cui è drammaturgo, producendo da sé i suoi nuovi spettacoli, “Tribù” (2000) , “Mondo Secondo” (2002) , “Orienti” (2004) , “I sonetti di Shakespeare” (2005) , “Bambinacci” (2007). Con la compagnia emigra fino in Spagna, Francia, Slovenia, Egitto, Rwanda, Svizzera; nel 2007 nasce il circuito teatrale “Il Cammino dei Racconti”, con dodici teatri in Provincia di Rieti, di cui ha la direzione artistica. Il suo dramma “How long is now”, nel 2012 è finalista segnalato al 50° Premio Riccione per il teatro italiano. E’ attore di cinema, avendo lavorato tra gli altri con registi come David Frankel (regista de “Il Diavolo veste Prada”) Daniel Percival (Crossing Lines) Marco Risi (Fortapasc), Woody Allen (The Bop Decameron), Daniele Vicari (Diaz-don’t clean up this blood), Stefano Sollima (Romanzo Criminale) Barry Morrow (Smitten). In teatro, ha girato tutta l’Italia con lo spettacolo “L’Ebreo”, di cui è stato protagonista con Ornella Muti. Nel 2015 gira La strada spianata , film indipendente da lui diretto e prodotto, un viaggio corale nella provincia italiana con più di cinquanta interpreti.
14 settembre VITERBO Teatro dell’Unione
IO, MIA MOGLIE E IL MIRACOLO
scritto e diretto da Gianni Vastarella. Con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella. Disegno luci Giuseppe Di Lorenzo. Costumi Daniela Salernitano. Collaborazione artistica e organizzazione Marina Dammacco. Si ringrazia la Scuola Elementare del Teatro di Napoli.
Produzione 369 gradi Punta Corsara con il sostegno di NUOVOIMAIE.
Prima regia e testo di Gianni Vastarella (co-autore anche di Hamlet Travestie, con Emanuele Valenti), Io, mia moglie e il miracolo è il racconto tratteggiato di un paese senza luogo e di relazioni che hanno perso l’equilibrio. In questo paese, partiamo dalla storia di una famiglia: un marito, sua moglie e la figlia, che forse è stata reclutata dalla Scuola Moderna per far parte di un nuovo progetto educativo: l’orario prolungato senza fine. A sconvolgere famiglia e paese, arriva un guaritore che non professa nessuna religione ma che ha il dono di riportare in vita oggetti e persone. Anche quando nessuno, apparentemente, sembra essere morto.
La compagnia Punta Corsara ha debuttato al Napoli Teatro Festival 2017 con UNA COMMEDIA DI ERRORI riscrittura shakespeariana di cui sono co-autori Emanuele Valenti, Gianni Vastarella e Marina Dammacco, per la regia di Emanuele Valenti. Attualmente, Punta Corsara è impegnata nella tournée de IL CIELO IN UNA STANZA, drammaturgia Emanuele Valenti e Armando Pirozzi, presentato al Teatro Bellini nell’ambito del Festival di Napoli 2016 (produzione Fondazione Teatri di Napoli – 369gradi); Hamlet Travestie, Il Convegno, azione teatrale sul tema delle periferie, PETITOBLOK Il baraccone della morte ciarlatana e Il signor di Pourceaugnac farsa minore da Molière (nel 2014, i due spettacoli sono stati presentati in un unica serata, MolièrePetitoBlok per il Teatro Alighieri di Ravenna), tutte regie di Emanuele Valenti. Punta Corsara vince nel 2017 il Premio Hystrio Iceberg e il Premio Nazionale Franco Enriquez Città di Sirolo; nel 2015 il Premio Teatri del Sacro per lo spettacolo Io Mia Moglie e il Miracolo; nel 2014 il Premio della Critica; nel 2013 il PREMIO IN-BOX con Il Convegno, nel 2012 il Premio Ubu Nuovo Attore Under 30; nel 2010 il Premio Speciale Ubu e il premio Hystrio – Altre Muse. Dal 2012, la compagnia è sostenuta e prodotta da 369gradi.
15-17 settembre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese
MARIA STUARDA
di Friedrich Schiller. Con Daniela Giordano, Viola Graziosi e gli allievi della Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma. Allestimento e regia Marco Lucchesi.
Produzione Associazione culturale Teatro Due Roma. Progetto Speciale MIBACT 2017
PRIMA
Quella di Schiller non è una pittura in bianco e nero. Elisabetta, che sembrerebbe una sovrana di ferro, scoppia in lagrime quando legge la lettera in cui Maria prigioniera le chiede un incontro, e Maria sa quello che fa quando invia il proprio ritratto a un suo ex spasimante, ora passato dalla parte avversa. Maria vuole l’incontro con la rivale per vedere con i propri occhi se Elisabetta, nel condannarla a morte, agisca davvero di propria volontà, mentre costei esita fino all’ultimo a firmare la condanna perché non sa distinguere chiaramente tra i motivi concreti e le motivazioni nascoste che la spingono a farlo.
L’apice della tragedia è il faccia a faccia tra le due regine, perché qui si scontrano pubblico e privato, senso dello Stato e libertà individuale, ma nello stesso tempo e anzi soprattutto due donne. Anche se la cortesia dell’inizio precipita ben presto nell’alterco e nell’offesa, l’incontro ha un risultato palesando quanto difficile sia per l’una come per l’altra separare la ragione dai sentimenti, la giustizia dai propri istinti e dalle proprie esperienze di vita. E questo è anche lo spettacolo che Schiller si propone di dare e che per l’alternarsi dei sentimenti coinvolti costituirà sempre una prova per grandi attrici. Le poche didascalie parlano di sguardi penetranti, di lacrime, di gesti inaspettati e rivelatori che sostengono un’azione drammatica che fino all’ultimo deve oscillare, come voleva Schiller, tra il timore della catastrofe e l’illusione di un suo risolversi improvviso. È sintomatico che nel momento cruciale le due regine arrivino alle stesse conclusioni sulla vanità delle glorie umane e sul fallimento dei propri disegni. Insieme alla grandiosità del progetto estetico-filosofico che sostiene l’azione scenica, è questo, ossia l’equità con cui l’autore guarda alla contesa, a fare di questa tragedia un capolavoro.
Immaginiamo oggi di proporre questo tema ad una platea contemporanea per condividerne le ragioni, i dubbi e gli sconcerti profondi che assalgono queste due donne tragico/romantiche entrambe agite dal potere della solitudine; Elisabetta come Creonte e Maria Stuarda come Sisifo, due epiloghi che si traversano lasciando ferite mortali.
Marco Lucchesi è uno dei più rispettati registi italiani della sua generazione. Ha diretto nel 1997 la compagnia stabile del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Ha portato in scena prime mondiali di Edoardo Sanguineti e Manlio Santanelli
Daniela Giordano. Attrice, cantante, regista, autrice, studiosa di teatro contemporaneo internazionale. Lavora in teatro, cinema, televisione e radio, in Italia e all'estero. È fondatore del Centro di Ricerche Teatrali Scenamadre e direttore artistico di Festad'Africa - Festival Internazionale delle culture dell'Africa contemporanea. Nel 2016 è stata nominata dal Ministro della Cultura d'Egitto, Membro Permanente dell'High Committee Of SITFY- International Theatre for Youth.
Viola Graziosi. Figlia d'arte, nata a Roma e cresciuta in Tunisia, debutta a 16 anni in una commedia di Turgenev. A 17 anni Carlo Cecchi la sceglie per interpretare Ofelia nell'Amleto di Shakespeare. Con lui partecipa al progetto Trilogia Shakespeariana che farà tournée internazionali. Si trasferisce a Parigi e viene ammessa al prestigioso Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique dove consegue il diploma di recitazione. Lavora con Marcel Maréchal, Alain Françon, Hélène Vincent, Catherine Hiegel, Laurence Sendrowicz. Inin Italia con Cecchi, Giorgio Ferrara, Consuelo Barilari, Gioia Costa, Piero Maccarinelli, Cristina Comencini, Franco Però, Gabriele Lavia, Daniele Salvo, Paolo Magelli. Nel cinema esordisce con Le parole di mio padre di Francesca Comencini. È diretta anche da Pupi Avati, Ulderico Pesce, Andrea Biglione. Partecipa ad alcune fiction televisive.
15 settembre-5 novembre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 20,30
RESPONSE PLAYS
di e con Aldo Pennello. Regia di Aldo Pennello.
Produzione di La Dramaturgie e ass. Carlo Vincenti
I response plays sono delle opere scritte dagli spettatori in risposta o in reazione alla visione di un’altra opera. In questo caso sono affidati ad Aldo Pennello, amante della tecnica del collage e della performance artistica e storico spettatore di grandi Festival e di Quartieri dell’Arte.
19-20 settembre VITERBO, Mat ore 21,00
MEN IN THE CITIES
di Chris Goode. Regia di Silvio Peroni. Con Giulio Forges Davanzati.
Produzione di Festival Quartieri dell’Arte, Ludwig Officine linguaggi contemporanei, Fondazione Odyssea, Forteresse.
EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union
PRIMA NAZIONALE ASSOLUTA
Men in the cities di Chris Goode è un'esplorazione cruda ed emotiva di ciò che significa essere un uomo in Gran Bretagna oggi. Incorniciato da due morti violente - il suicidio apparentemente inspiegabile di un giovane uomo gay e l'omicidio del batterista Lee Rigby fuori dai Royal Artillery Barracks di Woolwich nel maggio 2013 - Men in the cities è un avvincente monologo sul male e la complicità, e sulle forze che determinano le nostre relazioni. Attraverso istantanee frastagliate di vite apparentemente scollegate, Chris Goode ci presenta un racconto provocatorio ma radicalmente umano su come viviamo oggi, un ritratto scuro e sfrenato della virilità moderna e dell'enorme effetto frammentario della vita cittadina.
Chris Goode è una delle figure più interessanti nell'ambito della sperimentazione artistica in Gran Bretagna. Il suo lavoro spazia dalla drammaturgia alle arti visive ed è stato ospitato da una varietà di istituzioni, dal Royal Court Theatre alla Tate Gallery, dalla West Yorkshire Playhouse al Teatro dell’Opera di Sidney. In entrambi i campi Goode mira a creare spazi accoglienti e strutture interessanti per far succedere qualcosa di inaspettato al loro interno.
28-29 settembre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
TUFFATORI: N. 1, 2, 3, 4, 5
di AA.VV. Found materials Friedrich Schiller, Jacopo Sannazzaro e Massimo Rao. Regia Anna Romano. Autori/dramaturg Anna Romano e Laurent Plumhans (Belgio), Maria Pia Selvaggio (Italia). Con Maria Cristina Mastrangeli, Orlando Cinque, Alessia D’Anna e alcuni giovani attori del Centro di Preformazione attoriale di Ferrara diretta da Massimo Malucelli in stage di formazione professionale.
Produzione di Festival Quartieri dell'Arte, Forteresse, Intercity Festival/Teatro della Limonaia, Fondazione Odyssea.
EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union
PRIMA MONDIALE
“Tuffo fisico o virtuale, poco importa – scrive Anna Romano – è l’abbandono fiducioso e pieno di speranze al vuoto, alla sorpresa, al lasciarsi sorprendere, che conta. Il fiato sospeso, gli occhi aperti ad ingoiare tutto, cosa accadrà? E soprattutto, accadrà davvero? Dalla giovinezza alla maturità, cambiano le alture e cosi il tuffo: la misura del rischio, la forza delle passioni, le forme del desiderio, la storia dei corpi. Il tuffo come metafora del coraggio, passando per Schiller e Jacopo Sannazzaro in compagnia di Laurent Plumhans, Raven Ruell e consigliati da Maria Pia Selvaggio. Una storia d’amore insomma. E un omaggio a Massimo Rao, pittore straordinario, ancora un nemo profeta”.
Anna Romano (Belgio-Italia) si forma e si perfeziona in teatro con: Marco Baliani, Marco Martinelli, Gabriele Vacis, Laura Curino, Thierry Salmon, Mohamed Driss, Judith Malina, , Marcel lì Antunez Roca (Fura dels Baus), Francois Pesenti, Materic Mladen, Giorgio Barberio Corsetti, Cesare Lievi, Al Yamanuchi, Chilla Lacatos, Cécile Thieblemont, Irène Tassembedo, Renata Molinari (drammaturgia), Gabriella Munari. Nel 1998 fa un incontro fondamentale con Matthias Langhoff, durante la sua formazione alla regia all’École des Maîtres. Seguiranno numerose collaborazioni finalizzate al suo perfezionamento in quanto regista e dramaturg. Nel 2008 il centro di scrittura e drammaturgia la Chartreuse d’Avignone le attribuisce la prestigiosa borsa alla traduzione per la seconda parte di Beards Trilogy dell’autore belga Stephan Oertli, grazie alla riconosciuta qualità della sua traduzione della prima parte Daemoniae, sul mito di Barbablù. Nel 2009 traduce verso il francese con Frédérique Loliée Piccola Antigone e Medea di Antonio Tarantino per l’ARCHE Editore. Nel 2010 scrive “Sex Politex: conferenza seriamente comica per una giusta educazione sessuale degli adolescenti” tradotta da Inbal Yalon. Lo spettacolo è diretto da Pierre la Fleur nel 2011, con una tournée di due anni nelle scuole medie e licei belgi. Nel 2012 riceve la borsa alla scrittura dalla SACD per la stesura di “Burn-out”. È direttrice della Compagnia Forteresse.
30 settembre-1 ottobre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
MICHELANGELO E IL PUPAZZO DI NEVE
di e con Carlo Vanoni. Regia di Gian Marco Montesano. Collaborazione artistica e cura Giulia Basel. Elementi scenografici Elisabetta Gabbioneta. Video mapping Stefano Di Buduo. Luci Matteo Dalla Noce. Assistente in scena Edoardo De Piccoli. Voci fuori campo Giulia Basel, Umberto Marchesani, Massimo Vellaccio. Foto di scena Federica Palmarin.
Produzione Florian Metateatro Centro di Produzione Teatrale.
ANTEPRIMA
Il testo sembra mettere insieme una serie di aneddoti sulla vita di Michelangelo Buonarroti ma si rivela, nell’arco della sua evoluzione, un’analisi complessa della personalità di Michelangelo. Il titolo prende spunto da un fatto accaduto all’inizio della carriera del Buonarroti: dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, Michelangelo si ritrovò senza committenti e di conseguenza senza casa; pertanto, quando due anni dopo gli si presentò l’occasione di rientrare alla corte fiorentina, egli fu costretto a cedere al piccolo ricatto di Piero de’ Medici detto “il Fatuo”, figlio e successore del Magnifico, il quale gli commissionò una statua fatta, appunto, di neve. L’artista toscano, come intuibile, vinse la sfida realizzando un bellissimo pupazzo in un cortile di Via Larga a Firenze. Lo spettacolo riporta Michelangelo Buonarroti “sulla terra”, togliendolo dalla dimensione mitologica e libresca che troppo spesso accompagna i grandi artisti del passato. Tra capolavori, aneddoti e fragilità, viene raccontato Michelangelo uomo e non solo l’artista che ha fatto grande la Firenze dei Medici e la Roma del secondo Cinquecento. Michelangelo dal carattere duro come il marmo e Michelangelo che si commuove, Michelangelo artista che combatte come un pugile sul ring anche quando le circostanze sembrano avverse. E non si arrende. Mai. Nemmeno quando s’innamora. In scena Carlo Vanoni, attore performatico che entra ed esce dal personaggio, che si accompagna con la chitarra elettrica e proietta immagini avvalendosi di tecnologie video, tenendo saldo il filo di una narrazione in grado di sovvertire i luoghi comuni e di stupire. Tutto questo per restituire ciò che Michelangelo era: il più grande professionista al servizio del potere, in un’epoca in cui il potere non poteva fare a meno dell’arte.
Carlo Vanoni comincia la sua carriera come musicista chitarrista, diplomandosi a Colonia in chitarra jazz contemporanea. Si laurea prima in Sociologia dei mass media e comunicazione all’università Urbino e successivamente in Conservazioni dei beni culturali all’università Ca’ Foscari di Venezia. Intraprende quindi l’attività di consulente per gallerie, curando mostre di prestigiosi artisti, e di presentatore televisivo. Ha pubblicato il libro “Andy Warhol era calvo”, una raccolta di testi scritti per la rivista Arte iN dove tiene una rubrica fissa. Con Luca Berta è autore del saggio “A letto con Monna Lisa. Storia dell’arte per pendolari” tradotto in inglese (“In bed with Monna Lisa”) da cui è tratto il suo spettacolo teatrale "L'arte è una caramella", per la regia di Gian Marco Montesano, un viaggio appassionante lungo la storia dell’arte da Giotto ai giorni nostri. Ospite di trasmissioni radiofoniche (Radio 101, Radio 2) e televisive (“Cominciamo bene estate”, Geo & Geo, entrambe Rai3), è protagonista con il comico Leonardo Manera dello spettacolo teatrale “I migliori quadri della nostra vita”, un mix di comicità e storia dell’arte tutt’ora in tournée nei teatri italiani.
Gian Marco Montesano. Tra i più noti artisti italiani contemporanei. Dopo aver partecipato al Köln Show nel 1990, dopo le mostre newyorkesi del 1991/92 alla Annina Nosei Gallery, nel 1993 è invitato alla Biennale di Venezia. Nel 2007 a Palazzo Reale di Milano nella Rassegna “Arte Italiana” e, per la seconda volta, alla Biennale di Venezia nel 2009. Fin dal 1978 aveva sconfinato dalle Arti Visive verso il Teatro, fondando (con Giulia Basel e Massimo Vellaccio) la Compagnia FLORIAN oggi Florian Metateatro Centro di Produzione Teatrale, con sede a Pescara. Montesano è Autore e Regista (vincitore nel 1982 del Premio Flaiano all’autore con “E’ autunno signora” e nell’83 del Premio Anticoli Corrado con “Kazak-Il destino probabilmente”). Con la sua compagnia ha messo in scena molti lavori, soprattutto testi suoi a cominciare dallo spettacolo rivelazione “Fascino-Luisa Ferida e Osvaldo Valenti” nel 1980, ma anche di scrittori e teorici quali Philippe Sollers, Jean Baudrillard, Felix Guattari, Achille Bonito Oliva con i quali ha condiviso percorsi intellettuali e artistici. Tra i suoi spettacoli più recenti ricordiamo una splendida edizione dei “Dialoghi delle Carmelitane”di G. Bernanos, “L’Arte è una Caramella” con Carlo Vanoni e “Era una notte che pioveva” con Giulia Basel.
5-7 ottobre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
LA DEMOLIZIONE DEL MAMMUTH \ LA LOTTATRICE DI SUMO \ LA CITTÀ DI ADAMO
di Giorgio Nisini
Produzione Nutrimenti Terre
stri.
PRIME
Giorgio Nisini pubblica il suo primo romanzo nel 2008, La demolizione del Mammut, con cui vince il Premio Corrado Alvaro opera prima e arriva tra i cinque finalisti del Premio Pier Vittorio Tondelli. Il suo secondo romanzo La città di Adamo (2011), storia di un imprenditore agricolo costretto a fare i conti con un'insidiosa ombra che grava sul passato della sua famiglia, viene selezionato tra i dodici finalisti della LXV edizione del Premio Strega. I due romanzi, insieme a La lottatrice di sumo (2015), compongono quella che l'autore ha definito Trilogia dell'incertezza. A proposito del suo stile la critica ha parlato di realismo metafisico, dal momento che le sue storie nascono da un contrasto tra una visione del mondo logica e iper-razionalista e una realtà che tende a fuggire da qualsiasi tentativo di comprensione e interpretazione. I suoi romanzi, infatti, mettono in scena personaggi molto pragmatici e razionali (un architetto, un imprenditore), che all'improvviso s'imbattono in qualcosa che scardina le loro certezze conoscitive e le identità delle persone che li circondano. La piattaforma "realistica" scivola verso un orizzonte più oscuro, metafisico appunto, che li spinge a interrogarsi sul senso dell'esistenza e su Dio. Nella sua scrittura sono molto forti le suggestioni provenienti da ambito architettonico e figurativo.
7 ottobre VITERBO Librerie del centro storico ore 17,00 e ore 19,00
CICLO LIBRARIO I
CHE DICE LA MEZZANOTTE, PAULINE? \ DOVE VANNO A FINIRE I GIOIELLI DI FAMIGLIA \ LE GAZZE NON FUMANO \ REMAKE \ RINASCIMENTO \ PORTATEMI IN TRIONFO!
Dove vanno a finire i gioielli di famiglia di Chiara Gamberale, Le gazze non fumano di Lorenzo Marone, Remake di Errico Buonanno, Rinascimento di Annarita Briganti, Portatemi in trionfo! di Romana Petri. A cura di Beniamino Marcone.
PRIME
Che cos’è la passione? Un’inclinazione dell’animo che può essere controllata o un impulso senza legge? Questa antologia prova a rispondere a una domanda tanto difficile quanto importante, mettendo in campo i sentimenti più diversi – odio, amore, devozione, paura, attrazione – nella convinzione che solo la letteratura possa cogliere le sfumature più nascoste e impercettibili dell’animo umano. Ad essere coinvolti sono stati sedici scrittori italiani tra i più interessanti nel panorama attuale, autori dalla personalità diversissima che hanno raccontato la passione ciascuno con la propria sensibilità e il proprio stile. Dosando sapientemente ironia e romanticismo, tensione drammatica ed eros (come suggerisce il titolo stesso dell’antologia, curata da Giorgio Nisini), Un bacio in bocca racconta di amori destinati a finire alle prime luci dell’alba e che invece avranno un seguito inaspettato; di amori nati da una piccola, innocente bugia; di amori che sembrano spariti, sepolti sotto la noia del quotidiano, ma che si risvegliano di colpo, in modo del tutto inatteso. E molto altro ancora.
Prima parte del ciclo di reading, performance e concerti con letture che si svolgono nei luoghi viterbesi in cui si trovano o si sono trovate, dal Cinquecento ai giorni nostri, cartiere, stamperie, tipografie, librerie e biblioteche.
9-11 ottobre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
LA CHIAVE DELL’ASCENSORE
di Agota Kristof. Regia Fabrizio Arcuri. Con Anna Paola Vellaccio.
Produzione Florian Metateatro Centro di Produzione Teatrale, Accademia degli Artefatti.
Frasi brevi, una sintassi cruda, dialoghi ridotti all'essenziale, assenza di aggettivi: il fascino di quest’opera sta proprio nell'economia di mezzi e nella sua intensità. La chiave dell'ascensore, scritto nel 1977, è la storia, drammatica e crudele, di una donna tenuta sotto sequestro dal proprio marito che, con l'aiuto di un medico compiacente, infierisce su di lei sottoponendola a orrende mutilazioni. I due uomini arrivano al punto di privarla dell'uso delle gambe e a renderla cieca. Il testo teatrale si costruisce sulla figura della donna straziata, alla quale rimane solo la voce per gridare al mondo la sua orribile storia e denunciare i soprusi subiti.
L’amore è anche volontà di possedere l’altro. Quando questo istinto va fuori controllo gli esiti sono nefasti, perché un essere umano non si riduce mai ad un solo ruolo, sarà sempre anche altro rispetto alla parte che riveste in un determinato rapporto sociale (la coppia, ad esempio) e quindi non potrà mai esser totalmente dominato dall’altro. E' una lotta che l’oppressore non può vincere, sembra dirci Kristóf, almeno sul piano dell’assoggettamento mentale: il desiderio di libertà è insopprimibile; la Donna, piegata, resa folle, scissa, conserva comunque la volontà di essere un individuo e non cede all’assimilazione. Potranno toglierle la vita, ma non si farà strappare la voce per gridare al mondo la sua condizione. Nel teatro, luogo dell’incontro per eccellenza, essendo fondato sul rapporto diretto tra attori e pubblico, l’autrice trova il mezzo ideale per esprimere il suo messaggio: la speranza è nella parola, nella comunicazione con gli altri.
Ágota Kristóf, nata nel 1935 a Csikvánd, un villaggio dell'Ungheria nel 1956, in seguito all'intervento dell'Armata Rossa per soffocare la rivolta popolare contro l'invasione sovietica, fugge con il marito e la figlia in Svizzera e si stabilisce a Neuchâtel, dove vivrà fino alla morte. Non perdonerà mai al marito la decisione di allora, presa per paura di essere arrestato dai sovietici, tanto che in una intervista dirà: «Due anni di galera in Urss erano probabilmente meglio di cinque anni di fabbrica in Svizzera».
Anna Paola Vellaccio. Laureata con lode al DAMS di Bologna. Debutta in teatro a 15 anni in Paradis di Philippe Sollers, regia di Gian Marco Montesano per il Florian, Teatro Stabile di Innovazione di Pescara, con il quale da allora collabora costantemente. Tra gli spettacoli che la vedono protagonista: Nadja di Claudio Collovà, La Cerimonia di Giuseppe Manfridi, regia di Walter Manfrè, Dialoghi delle Carmelitane di G. Bernanos, regia di G. M. Montesano; Luce e Fiamma di Valentino Zeichen, regia di Ugo Margio. Per la regia di Giorgio Marini Occhi Felici di Ingeborg Bachmann, I gemelli di Fleur Jaeggy, Il giavellotto dalla punta d'oro di Roberto Calasso. Anna Livia Plurabella da Joyce e Nella Pietra di Kristha Wolf, con la regia di Enrico Frattaroli. Con il Metateatro di Pippo Di Marca: Pirandello; Giulietta e Romeo; l'Imperatore della Cina; La Parte di Bolano: il quinto cavaliere. Nel 2014 ”Inverno” di Jon Fosse con la regia di Vincenzo Manna, debutta al RIC Festival di Rieti. Ha inoltre collaborato con Fortebraccio Teatro di Roberto Latini in Buio re; con L'Accademia degli Artefatti in Attentati alla vita di lei di Martin Crimp, regia di Fabrizio Arcuri; con Argot Produzioni di Maurizio Panici in Edipo (con Edoardo Siravo e Paola Gassman); Spettacoli con i quali è stata presente in cartelloni e rassegne nazionali, come il Teatro India di Roma (dal 2005 tutte le stagioni), Festival di Montalcino, Festival del Racconto di Cremona, Short Theatre, Festival di Santarcangelo, C.R.T. Teatro dell'Arte di Milano, Teatro Biondo di Palermo, Biennale Teatro di Venezia. Recita ne “La coscienza di Zeno”, regia di Maurizio Scaparro (con Giuseppe Pambieri), produzione del Teatro Carcano di Milano che la impegna nelle stagioni 2012/13 e 2013/14 in due anni di tournèe nei maggiori teatri italiani (Pergola di Firenze, Mercadante di Napoli, Duse di Bologna, Quirino di Roma, Rossetti di Trieste, Donizetti di Bergamo, ecc.). Ha recitato inoltre in cortometraggi, tv (Diritto di difesa, Rai due), cinema (Il siero della vanità di Alex Infascelli, Notizie degli scavi di Emidio Greco) e radio, partecipando a diversi radiodrammi prodotti da RAI RadioTre (tra gli altri Orchidee al chiaro di luna di Carlos Fuentes, assieme a Iaia Forte, regia di Emidio Greco; Il re muore di Ionesco, con Paolo Bonacelli e Ludovica Modugno, regia di Pippo Di Marca; Tre donne alte di Albee, regia di Giorgio Marini). Radiodramma di Giovanni Guareschi con la regia di Marco Baliani, trasmesso in diretta su Rai RadioTre dal Festival di Cremona.
12-14 ottobre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
OPERAZIONE CONDOR, IL VOLO DI LAURA
Idea originale di Liliana Garcia Sosa. Drammaturgia di Daniella Lillo Traverso. Regia e messa in scena di Liliana Garcia Sosa e Ugo Bentivegna. Design teatrale (scenografia e disegno luci) di Gianfranco Foschino. Scene (realizzazione in Italia) e costumi di Erminia Palmieri. Musica Originale: Inti Illimani-Camilo Salinas. Responsabile di produzione per l’America latina: María Fernanda García Iribarren. Direttori di Produzione: Rosina Zímbaro e Paolo Monaci Freguglia.
Produzione di Festival Quartieri dell’Arte, Fattore K, Fondazione Odyssea, Forteresse in collaborazione con Polifemo.
EU Collective Plays! Project co-funded by the Creative Europe Programme of the European Union
La compagnia italo-latinoamericana mette in scena questo spettacolo legato ai fatti del recente processo dell’Aula Bunker di Rebibbia sugli assassinii di italo-uruguaiani, cileni e argentini che furono perpetrati nell’ambito del Piano Condor.
“Operazione Condor. Il volo di Laura” è ambientato negli anni bui delle dittature sudamericane e narra la storia di Laura, una dei molti desaparecidos dell’America Latina, che trova la morte non ancora ventenne con i famigerati “voli della morte”. La mise en scène sviluppa la narrazione su due piano temporali distinti: quello della contemporaneità della fase finale di un processo del gennaio 2017 nell’aula bunker del carcere di Rebibbia, a quello storico, quando nel continente latino-americano migliaia di persone scomparivano nel nulla. Sul palco quattro attori: un giudice, un imputato, lo spirito di Laura, e Tamara, sua figlia, rapita alla nascita dal presunto assassino della madre. Questa iniziativa contrappone alla repressione dell’Operazione Condor la diffusione della cultura nelle sue molteplici accezioni: la conoscenza della storia drammatica di quegli anni, l’utilizzo del teatro quale veicolo di comunicazione, la ricchezza della diversità, la tolleranza, la legalità, la verità e la giustizia.
Liliana Garcia Sosa. Attrice di indiscussa fama in Cile, Uruguay e in tutta l’America Latina. Inizia il suo percorso artistico nel 1974 presso la “Escuela de Arte Dramatico de la Institucion Teatral El Galon” a Montevideo (Uruguay). Allo stesso tempo, studia Giurisprudenza nella “Universidad de la Republica” dove si impegna, come dirigente studentesca, nella lotta contro l’intervento militare della dittatura nell’Università portando avanti, inoltre, una importante attività come dirigente sindacale nella “Sociedad Urugaya de Actores”. Nel 1987 si trasferisce in Cile, dove continua la sua militanza sindacale (SIDARTE) e contribuisce alla creazione della Società di Gestione dei Diritti degli Attori CHILEACTORE nella quale ricoprirà per nove anni la carica di membro del Consiglio di Direzione. Realizza workshop e corsi di formazione a livello nazionale ed internazionale, con importanti figure quali Eugenio Barba, Aderbal Junior, José Struch, Patrizia Ariza, Santiago Garcia, Atahualpa del Cioppo e Nelly Goitino.
Ugo Bentivegna. Attore palermitano, si diploma presso la scuola di teatro Teatès diretta da Michele Perriera; nel 2003 si trasferisce a Roma dove si laurea all’Università “La Sapienza”, e nel 2005 prosegue la sua formazione a Londra dove studia presso il City Lit Colloge of London, collaborando come attore e aiuto regia al Globe di Londra con la compagnai de Lions Part vincendo una borsa di studio presso il TVI Actor’s Studio di Losa Angeles. Tornato in Italia è impegnato come attore in diverse serie televisive: Un medico in famiglia, Don Matteo, I Cesaroni, Squadra Antimafia, Provaci Ancora Prof, Nati Ieri, Agrodolce. La sua passione per il Teatro lo porterà a lavorare come Assistente alla Regia dei più importanti registi del panorama teatrale italiano: Maurizio Scaparro, Massimo Ranieri, Giorgio Barberio Corsetti, Fabio Massimo Iaquone, Fabio Grossi. Da qualche anno è coordinatore didattico ed insegnante di recitazione e dizione della sezione spettacolo dell’Accademia delle Arti di Roma oltre che regista di numerosi spettacoli tra cui Pulsazioni, Dietro i tuoi passi e Refugges.
14 ottobre VITERBO Librerie del centro storico ore 17,00 e ore 19,00
CICLO LIBRARIO II
WOOBINDA REMIX (IL BAGNOSCHIUMA 2015) \ AMARANTA \ COSA FARE A VETUS URBS QUANDO SEI MORTO \ FRANCESCO ZAZZI
Woobinda Remix (Il bagnoschiuma 2015) di Aldo Nove, Che dice la mezzanotte, Pauline? di Giuseppe Aloe, Amaranta di Valentina D’Urbano, Cosa fare a Vetus Urbs quando sei morto di Marco Peano, Francesco Zazzi di Giuseppe Culicchia. A cura di Riccardo Sinibaldi
PRIME
Che cos’è la passione? Un’inclinazione dell’animo che può essere controllata o un impulso senza legge? Questa antologia prova a rispondere a una domanda tanto difficile quanto importante, mettendo in campo i sentimenti più diversi – odio, amore, devozione, paura, attrazione – nella convinzione che solo la letteratura possa cogliere le sfumature più nascoste e impercettibili dell’animo umano. Ad essere coinvolti sono stati sedici scrittori italiani tra i più interessanti nel panorama attuale, autori dalla personalità diversissima che hanno raccontato la passione ciascuno con la propria sensibilità e il proprio stile. Dosando sapientemente ironia e romanticismo, tensione drammatica ed eros (come suggerisce il titolo stesso dell’antologia, curata da Giorgio Nisini), Un bacio in bocca racconta di amori destinati a finire alle prime luci dell’alba e che invece avranno un seguito inaspettato; di amori nati da una piccola, innocente bugia; di amori che sembrano spariti, sepolti sotto la noia del quotidiano, ma che si risvegliano di colpo, in modo del tutto inatteso. E molto altro ancora. Seconda parte del ciclo di reading, performance e concerti con letture che si svolgono nei luoghi viterbesi in cui si trovano o si sono trovate, dal Cinquecento ai giorni nostri, cartiere, stamperie, tipografie, librerie e biblioteche.
20-21 ottobre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
ERASMEGIDIO, DI API E DI CAOS
di Laura Grimaldi e Yasen Vasilev. Riscritture di “Papa Giulio escluso dal Cielo” di Erasmo da Rotterdam e il dialogo “Egidio” di Giovanni Pontano. Regia di Riccardo Festa e Matteo Angius.
Produzione Urteatro.
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PRIMA MONDIALE
Due talenti emergenti della drammaturgia europea, Laura Grimaldi e il bulgaro Yasen Vasilev, presentano radicali riscritture di “Papa Giulio escluso dal Cielo” di Erasmo da Rotterdam e il dialogo “Egidio” di Giovanni Pontano.
Papa Giulio II, una volta morto, cerca di varcare le porte del paradiso ma viene respinto da san Pietro. Si arrabbia e così cerca di convincerlo che la sua idea di Chiesa è ormai superata cercando di convertirlo agli ideali della forza, del denaro e del potere. Invano, perché nonostante le minacce con tanto di armate, rimarrà fuori dal Paradiso. L’istituzione del papato ne esce così altamente degradata. Il pamphlet non fu firmato da Erasmo da Rotterdam e ne negò la paternità quando i luterani lo prenderanno come libro-bandiera. In realtà alcuni filologi moderni, tra cui Silvana Seidel Menchi, lo riattribuiranno a lui a circa 5 secoli. In maniera inoppugnabile. Un testo che ripercorre gli anni della Riforma e incrocia i principali protagonisti dello scontro teologico dell’epoca.
L’Aegidius di Giovanni Pontano, amico di Egidio da Viterbo, rievoca la figura del teologo ispiratore del Luteranesimo in un Dialogo. Un dibattito di idee utile per evidenziare l’importanza che avranno le idee Egidio nella storia.
Laura Grimaldi. Nata e cresciuta a Roma si è laureata in Letteratura e Comunicazione dei Mass Media con il massimo dei voti nel 2011. Ha frequentato il corso di Sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia da 2012 al 2014. Dopo il diploma ha lavorato come autrice TV (Sconosciuti - 2015, Un posto al sole - 2016), sceneggiatrice (La Gente Resta, documentary, Special Jury Award at 33° Torino Film Festival - 2015) e drammaturga (Non lo so dire, Città del Teatro, Cascina - 2013, Escape, Teatro Stabile, Potenza - 2015, Non ce ne voglia Shakespeare, Teatro Stabile, Potenza - 2016, Lemmings - 2016). Dal 2014 al 2017 è stata autrice e consulente per Rai Ficion. Attualmente lavora a nuovi progetti relativi a documentari, serie tv, webseries, opere teatrali e film. È finalista del tredicesimo Premio Solinas (2016) con il dramedy “Posso piangere 5 minuti?”
Yasen Vasilev (1988) è un poeta e scrittore bulgaro. Ha studiato teatro presso accademie di Sofia e di Shangai. Autore di due raccolte di poesie e di numerose performance e di quattro opere teatrali The Walled In Ones (2012-2013, Nikolay Binev Theatre, Sofia; published by Asymptote), Borgestriptych (2014, Swatch Art Peace Hotel, Shanghai; 2016, DNK, Sofia), Elevation 506 (2015-2016, letture e workshops presso Theatre Drachengasse, Vienna; Red House, Sofia; Drama League of New York) and Ishmael (2016, Nau Ivanow, Barcelona, part of the PIIGS: dramaturgy of the crisis contest). È coerografo di Nutricula (2015-2016, Minsheng Museum, Shanghai; Atalaia Artes Performativas, Ourique e Lisbon, Portugal; Arts Printing House, Vilnius, Lithuania). Yasen è stato artista in residenza presso Swatch Art Peace Hotel, Shanghai (2014), KulturKontakt, Federal Chancellery of Austria a Vienna (2015) e The Drama League of NewYork (2016).
25-27 ottobre VITORCHIANO, Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
FIESCO
Riscrittura de “La congiura del Fiesco a Genova” di Friedrich Schiller elaborata da Anne Riitta Ciccone con interventi narrativi di Pier Lorenzo Pisano. Regia di Lorenzo D’Amico de Carvalho. Con gli allievi del secondo anno di recitazione del Centro sperimentale di cinematografia – Scuola nazionale di Cinema.
Produzione Festival Quartieri dell’Arte.
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PRIMA
Genova, 1547. La storica repubblica marinara è governata dall'anziano Andrea Doria che si appresta a farne un ducato ereditario in favore del suo crudele e dissoluto nipote Giannettino. Nonostante il crescente scontento fra i cittadini, nessuno osa ribellarsi, finché un liberatore non appare sulla scena: Fiesco, conte di Lavagna. Un eroe con un piano ingegnoso pronto a rischiare tutto per mettere fine alla tirannia dei Doria. Ma quale sarà il suo vero obiettivo, la libertà o il potere? Seconda, e meno nota, tragedia di Friederich Schiller dopo il successo dei Masnardieri, La congiura di Fiesco a Genova compie un ulteriore e decisivo passo avanti nello studio della figura dell'eroe plutarchiano combattuto fra potenza e libertà. Sullo sfondo storico di fatti realmente accaduti, lo Schiller mette in scena il conflitto interiore di un eroe posto di fronte al dovere di farsi carico del benessere pubblico salvandolo dalla tirannide, e la tentazione di diventare egli stesso un tiranno per salvare il popolo da se stesso. Un tema particolarmente attuale nel nostro presente storico, stretto fra populismi che mettono quotidianamente in luce i limiti della democrazia, e crescenti tentazioni autoritarie.
Questa nuova versione riscritta e adattata da Anne Riitta Ciccone con interventi narrativi di Pier Lorenzo Pisano vuole infatti proporre una riflessione sulla figura del leader e sul sottile confine fra guidare un popolo e sottometterlo, attraverso una riscrittura del testo di Friedrich Schiller che tenga conto di temi e problematiche proprie del nostro tempo presente.
9 ottobre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 21,00
L’UOMO PIÙ CRUDELE
di Gian Maria Cervo. Regia, scenografie e costumi di Monica Nappo. Con Pavle Popović, Petar Novaković, Aleksandar Gavranić, Zoran Vujović, Ana Vujošević. Disegno luci Monica Nappo e Mirko Radonjić. Selezione musiche Monica Nappo e Rajko Radulović.
Produzione Teatro reale di Zetski Dom (Montenegro).
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PRIMA MONDIALE
Un testo tra pulp fiction, farsa e stranezza poetica sulla storia come favola e sulla infinita ricerca del discernimento da parte dell’umanità, popolato da figure come Vlad Tepes Dracul (il Dracula storico) e Virginia Woolf.
Monica Nappo ha partecipato come attrice a tournee internazionali, con produzioni italiane ed europee, alternando a lavori legati perlopiù all’ espressività fisica, quelli con attori e registi come Carlo Cecchi ( sua aiuto-regista per “Sik-Sik,e Le nozze”), Mario Martone, Tony Servillo. Come performer e regista ha introdotto in italia testi di drammaturgia contemporanea, ed e’stata la prima in italia ad interpretare lavori come “4;48 Psychosis” di Sarah Kane e “Quale droga fa per me” di Kai Hansel ed “East Coast” di Tony Kushner. E’stata la prima donna a vincere il premio nazionale per comici “La zanzara d’oro.”.Ha al suo attivo anche un album di poesia e musica elettronica “Kyo” progetto con Marco Messina,dei 99posse e l’attore M.Dalisi. In cinema ha all’attivo molte prestigiose interpretazioni da protagonista e coprotagonista in film come “To Rome with Love” di Woody Allen, “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, “La kriptonite nella borsa” di Ivan Cotroneo, “Venaria Reale. Peopling the Palaces” di Peter Greenaway, “Agata e la tempesta” di Silvio Soldini, “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino, “Estate romana” di Matteo Garrone.
30 ottobre VITERBO Mat ore 18,00
SPEECH
di e con Enzo Cosimi
Un viaggio nelle collaborazioni artistiche tra Enzo Cosimi e alcuni dei maggiori stilisti e brand italiani della storia. Con al centro il problema di raccontare la danza e la moda attraverso la parola.
Enzo Cosimi, coreografo regista tra i più autorevoli della coreografia contemporaneaitaliana. Coreografo ospite del Teatro Alla Scala di Milano e del Teatro Comunale di Firenze, firma nel tempo con la sua Compagnia produzioni per i più prestigiosi festival e teatri internazionali, collaborando con artisti dell’eccellenza italiana e internazionale, tra i quali Miuccia Prada, Luigi Veronesi, Richie Hawtin, Aldo Tilocca, Louis Bacalov, Aldo Busi, Daniela Dal Cin, Robert Lippok e Fabrizio Plessi con il quale crea Sciame, primo lavoro di video danza italiano. Nel 2006 firma la regia e la coreografia della Cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, protagonista l’étoile Roberto Bolle e 250 interpreti. Nel marzo 2012 viene riallestito Calore, primo lavoro di Enzo Cosimi all’interno del Progetto RIC.CI. a cura di Marinella Guatterini.
Nella sua carriera, mette a segno con la sua Compagnia più di 40 produzioni, tra cui Sopra di me il diluvio, presentato alla Biennale di Venezia nel 2014 che ottiene il Premio Danza&Danza 2014 come Migliore Produzione Italiana dell’Anno e il Premio Tersicore 2015 a Paola Lattanzi come Migliore interprete contemporaneo. Nel 2015 debutta Fear party, prima tappa del progetto Sulle passioni dell’anima. Nel 2016 viene presentato, in co-produzione con il Teatro di Roma, la seconda creazione del progetto, Estasi, che indaga il rapporto tra il Desiderio e i suoi aspetti più profondi generati oggi nella società contemporanea. Parallelamente dal 2015 la Compagnia si dedica a creazioni legate all’ambito sociale e politico, creando nel 2015 La bellezza ti stupirà, coinvolgendo nel lavoro un gruppo di homeless. Lo spettacolo è all’interno del Progetto Ode alla bellezza – 3 creazioni sulla diversità. Nel 2016 è stata presentata la seconda tappa, Corpus Hominis, un’indagine sull’omosessualità in età matura in rapporto alla contemporaneità. Le creazioni della Compagnia Enzo Cosimi sono state rappresentate negli anni nei maggiori Teatri e Festival italiani, e portate in tournée in Europa, Stati Uniti, Perù, Australia, India, Giappone. Enzo Cosimi da alcuni anni collabora come coreografo residente alla Scuola Civica Paolo Grassi di Milano.
1-5 novembre VITORCHIANO Complesso di Sant’Agnese ore 17,00 -ore 21,00
MICHELANGELO ENTANGLED
di Gian Maria Cervo con found materials di AA.VV. classici e contemporanei. Regia di Francesco Di Mauro. Con Carla Chiarelli e Massimiliano Vado.
Produzione La Dramaturgie, in collaborazione con Ianus.
PRIMA MONDIALE
Un’installazione che crea un universo parallelo e fa emergere, attraverso la comicità e il divertimento, i tratti rimossi dell’identità del territorio, dal Circolo degli Spirituali di Michelangelo Buonarroti, Reginald Pole e Vittoria Colonna ai caravaggeschi Cecco del Caravaggio e Bartolomeo Cavarozzi. Si inscena il famoso scambio di lettere sul Giudizio Universale tra Pietro Aretino e Michelangelo: fin lì tutto sembra andare come nella storia ufficiale, con Michelangelo che, non senza una certa ironia, rifiuta i consigli dell’amico letterato. Ma poi gli spettatori vengono invitati a una cena con Buonarroti, Aretino, la Colonna, Pole e altre imprevedibili figure. Un colpo di scena. Michelangelo ci ha ripensato e ha dipinto il Giudizio secondo i consigli del grande Aretino. Si aggiungono alla cena personaggi improbabili, prima di epoca barocca, poi di mondi fantastici. Gli spettatori mangiano con i protagonisti, si vestono alla rinascimentale (o alla barocca) e la cena diventa oggetto di un film che viene girato in tempo reale, di cui gli spettatori stessi, che sono obbligati a firmare una liberatoria, potrebbero diventare protagonisti.
4 novembre VITERBO Teatro Caffeina 0re 21,00
LA MORTE DELLA BELLEZZA
scritto e diretto da Benedetto Sicca tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Patroni Griffi. Con Francesco Aricò, Benedetto Sicca. Scene Luigi Ferrigno. Costumi Zaira De Vincentiis. Disegno luci Marco Giusti. Regista collaboratrice Cecilia Ligorio. Foto di scena Laura Micciarelli.
Produzione Ludwig officina di linguaggi contemporanei e Teatro Stabile di Napoli.
Le vicende di Eugenio e Lilandt, che si innamorano perdutamente l'uno dell'altro, impreparati ad accogliere la passione e il sentimento che li travolgono. Attraverso il teatro, in un dialogo diretto con il pubblico, Benedetto Sicca si pone di fronte al romanzo di formazione di Patroni Griffi sulla bellezza dell’oscenità, con l’intento di trasmettere il desiderio di leggerlo e di azzardare una tenue speculazione affettiva insieme a chi già lo avesse letto.
Benedetto Sicca è un regista, drammaturgo, formatore e attore italiano Lavora per il cinema e come attore e autore per la radio e la televisione; in teatro collabora con Luca Ronconi, Massimo Castri, Mario Martone. Lavora inoltre con Abel Ferrara, Michele Placido, Robert Wilson e con la Socìetas Raffaello Sanzio; scrive per il teatro in prosa e musicale, per il cinema e la televisione. Docente presso l’Accademia di Perfezionamento Rodolfo Celletti di Martina Franca e coordinatore didattico del Summer Program del Campus di Molino, dal 2014 è anche regista per l’opera lirica. Dal 2015 è membro del cda di Mare Culturale Urbano e, dal 2017, direttore artistico del festival Tramedautore al Piccolo Teatro di Milano.
Francesco Aricò nasce e cresce in provincia di Messina. Dopo un anno a Roma e l'inizio degli studi teatrali, si trasferisce a Milano per frequentare la Civica Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi, dove si diplomerà nel luglio 2016. Dopo aver conseguito il diploma prende parte agli spettacoli "Quando il sale non era l'unico fiore" per la regia di Benedetto Sicca e "Bussole Rotte" con la supervisione di Giampiero Solari. Lavora per la compagnia habitas con "Quel noioso giorno d'estate" e debutta al teatro Libero di Milano con "L'uomo Palloncino" scritto da Giulia Lombezzi. Parallelamente alle esperienze teatrali, inizia a lavorare su set di cortometraggi fino a girare il primo lungometraggio "Labbra blu" nell'estate del 2017. È tra i 10 attori under 35 selezionati dal Centro teatrale SantaCristina per la scuola d'estate fondata da Luca Ronconi e diretta da Roberta Carlotto.
8 settembre - 5 novembre Viterbo e Bagnaia ore 17,00 (in concomitanza delle conferenze e della visita speciale a Villa Lante)
CECCO DEL CARAVAGGIO
da Richard Symonds. Regia di Francesco Di Mauro. Con Giles Smith.
Coproduzione Festival Quartieri dell'Arte e Fondazione Odyssea
PRIMA MONDIALE
Un progetto di avvicinamento all’opera di Cecco del Caravaggio attraverso la scoperta delle opere sue e di Bartolomeo Cavarozzi in Tuscia e attraverso nuova evidenza trovata sull’artista, in relazione all’epoca in cui era modello e assistente del grande Merisi, da Gian Maria Cervo in Puglia. Il progetto culminerà il prossimo anno con un testo concepito sia per il cinema che per il teatro da Gian Maria Cervo con la regia di Francesco Di Mauro.
Nel percorso di scoperta sul territorio delle opere di Cecco e Cavarozzi si potrà usufruire di una guida attraverso l’app “Viterbo ART City”: l’app per scoprire Viterbo e le sue bellezze.
COMUNICATO STAMPA
ARM23, in virtù della partnership con il comune di Viterbo, ha sviluppato "Viterbo ART City”, un'applicazione disponibile per dispositivi iOS e Android, scaricabile gratuitamente, che permette ai cittadini e ai turisti di godere in maniera innovativa delle bellezze di Viterbo e del Trasporto della Macchina di Santa Rosa , la sera 3 settembre.
Scaricando “Viterbo ART City" sul proprio smartphone, ogni utente potrà vivere un'esperienza interattiva e coinvolgente alla scoperta dei punti di interesse di Viterbo e potrà monitorare, attraverso un sistema di geolocalizzazione, il percorso della Macchina, evento inserito da due anni nel Patrimonio immateriale dell’Unesco.
L’applicazione si compone di tre sezioni: la prima riguarda le informazioni pratiche sulla città (eventi, servizi, numeri utili e contatti); la seconda accompagna il visitatore alla scoperta dei punti di interesse artistico-culturale della città di Viterbo, corredati da dettagliate informazioni in realtà aumentata e da esclusivi audio immersivi appositamente realizzati. L’ultima sezione, offre la possibilità di conoscere la storia della più importante manifestazione di Viterbo, e di localizzare l’esatta posizione della Macchina di Santa Rosa durante tutti i momenti del Trasporto in tempo reale, nonché di vederlo in diretta.
“Viterbo ART City” è uno dei progetti tecnologici implementati da ARM23, un’azienda tecnologica che si è già occupata della realizzazione di diversi applicativi per musei nazionali e internazionali, tra cui il Museo del Colle del Duomo di Viterbo.
L’applicazione, che gode il sostegno dell’amministrazione cittadina, intende offrire un’esperienza unica ai cittadini e a tutti i visitatori che vogliono conoscere Viterbo e le bellezze che essa custodisce, rappresenta altresì un ulteriore e importante passo verso un percorso di modernizzazione e potenziamento dei circuiti culturali e turistici, già in atto nella città di Viterbo.
Il lancio dell’app, che sarà gratuita e scaricabile dagli store Android e iOS, è previsto per il 3 settembre 2017: EVENTO SPECIALE - ENZO BENTIVOGLIO su Virginio Vespignani.
INFO E PRENOTAZIONI:
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