TREND
nuove frontiere della scena britannica – XXII edizione
festival a cura di Rodolfo di Giammarco
1 novembre – 17 dicembre 2023
Teatro Belli – piazza Sant'Apollonia 11/a- 06 5894875
spettacoli ore 21,00 - ingresso posto unico € 18
17 dicembre ore 21
EVERY BRILLIANT THING
(Le cose per cui vale la pena vivere)
di Duncan Macmillan con Johnny Donahoe
regia Fabrizio Arcuri
co-regia e interpretazione Filippo Nigro
aiuto regia Antonietta Bello
oggetti di scena Elisabetta Ferrandino
traduzione Michele Panella
co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Sardegna Teatro
Every Brilliant Thing è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta
nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete).
La pièce - un’autobiografia brillante scandita da liste di “cose per cui vale la pena vivere” -
è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al
Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale, fra Inghilterra, Australia e
Nuova Zelanda.
Nel 2021 viene messo in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a
quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo,
per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Sardegna Teatro.
Filippo Nigro, uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano, porta in scena
un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel
tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere.
Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino a enumerare un
milione di valide ragioni.
La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono
confidenziale, coinvolgente, intimo - è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta
di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e
sottobicchieri del pub.
Every Brilliant Thing dà vita a un racconto/confessione umano e informale di momenti
speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, durante il
quale mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il
fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà.
Alla fine, la lista, più che alla madre, sarà stata utile a sé stesso almeno a comprendere
che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito
totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non
sei stato molto attento!”.
Con la complicità di alcuni spettatori - chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i
ricordi del passato prendano vita - e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e
divertente, Every Brilliant Thing riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale
leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.
In questa personale versione, Every Brilliant Thing diventa una pièce partecipativa che
costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza.
Grazie alla risposta dell’audience, alla temperatura emotiva e alle reazioni che ogni sera si
creano in teatro, lo spettacolo non è mai lo stesso, può essere ogni sera diverso. Di fatto,
Filippo Nigro riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare.
In questa direzione Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari
collettivi che affrontano sempre riflessioni sulla vita, sulla società in cui viviamo e sul senso
del teatro.
Duncan Macmillan
Scrittore e regista, ha scritto moltissimo per il teatro, oltre a lavorare per la radio, per il cinema e la
televisione, soprattutto per la BBC. Ha vinto l’UK Theatre Award come Miglior Regista per lo
spettacolo 1984 dal romanzo di George Orwell, Miglior Nuovo Spettacolo all’Off West End Awards
nel 2014 ed il suo lavoro è stato selezionato al Festival di Avignone. Sia 1984 che People Places
and Things hanno ricevuto una nomination all’Olivier Award come Miglior Nuovo Spettacolo. Ha
diretto le sue opere sia a Londra che a New York. Vive a sud di Londra.
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