venerdì 23 febbraio 2024

STORIA D’INCROCI E D’ANARCHIA, spettacolo scritto e interpretato da Veronica Milaneschi, con la regia di Patrizio Cigliano, in scena il 4 e il 25 marzo al Teatro Cometa Off- Roma

 


Storia d’incroci e d’anarchia

Di e con Veronica Milaneschi

Regia di Patrizio Cigliano

4 e 25 marzo ore 21

Teatro Cometa Off-Roma


Torna in scena a Roma, al Teatro Cometa Off, il 4 e il 25 marzo, STORIA D’INCROCI E

D’ANARCHIA, monologo scritto e interpretato da Veronica Milaneschi, con la regia di Patrizio

Cigliano.

Siamo a Roma in questi giorni e una donna si arrabbia, contro se stessa, contro la sua famiglia e la
società. Ma c’ è un particolare: si sente un’erinni moderna chiamata dalle divinità più potenti
dell’Olimpo per punire gli uomini per le loro nefandezze. Invece di andare in giro sul carro di
Apollo, si muove con “Cesare Augusto” il suo motorino: ”senza parabrezza, senza casco, senza
freni, ‘na pazza”. E’ un grande circolo vizioso da cui la nostra eroina non uscirà mai. Con Ironia e
sincerità, attraverso mille dialetti e stili recitativi diversi verrete condotti per mano tra le strade
più belle di Roma, dove molte cose ci sono ancora da scoprire. Dal Mosè Ridicolo, alla storia di
Righetto passando per casa di Nino Manfredi e Mastroianni, senza scordarci Albertone e poi la
Roma Razionalista, quella Umbertina, il quartiere Coppedé fino al Vaticano e qui ci saranno delle
sorprese. La rabbia come motore pulsante di un essere umano, un essere umano che si specchia in
una città che vorrebbe essere sempre più veloce ma che si trova bloccata nel traffico tra le
macchine. E il traffico, gli incroci e le macchine sono proprio gli elementi con cui si gioca in questo
spettacolo; spunti comici che danno vita a momenti di spettacolo esilaranti e surreali. Una storia
ambientata a Roma ma che può essere immaginata in qualunque città d’Italia.

Note di Regia
Ci sono spettacoli che pizzicano le corde comiche, ma non solo (!), di tutti. È il caso di “STORIA
D’INCROCI E D’ANARCHIA”, che affonda la sua graffiante e spassosa comicità nel disagio urbano di
molti e nella difficoltà (sempre pericolosamente crescente) di gestione della rabbia e del
nervosismo che tracima copiosamente dal fiume della pazienza. E Nika, il personaggio che
Veronica Milaneschi ha sapientemente scritto, sente su di sé il peso dell’impegno civico e sociale
per ripristinare un ordine superiore - partendo da quello urbano - con cui rendere più sostenibile e
meno stressante la convivenza cittadina. Nika è arrabbiata, insofferente verso l’approssimazione
altrui, verso i soprusi metropolitani degli altri cittadini, sempre troppo pronti a infrangere le regole
del codice della strada. Ma questi soprusi stradali diventano metafora ben più alta: la convivenza
ha delle regole necessarie al rispetto di tutti. Non solo sulla strada. E infatti Nika, cercando un
perché al suo eccessivo rigore, va a pescare lontano. E in una specie di grottesca seduta
psicanalitica, trova nella Nika bambina, alcune delle sue risposte. Un’infanzia indirizzata dalla
famiglia alla giustizia, al rigore, alle regole, al rispetto, e uno sviluppo scolastico fatto di qualche
inattesa delusione, l’hanno portata a auto-nominarsi “salvatrice del traffico cittadino”, e a dar vita
a innumerevoli racconti esilaranti di questa missione salvifica. Forse non riuscirà nell’’ audace
intento, ma per un’ora di spettacolo, ci travolgerà con la grinta e la grande teatralità di una vera
mattatrice. E dirigerla (e guardarla in scena) è stato un piacere, perché quando un’attrice riesce a
fondere una grandissima tecnica attoriale con la necessaria umanità della persona, l’attore che ne
esce è “totale”, capace di farci ridere davvero tanto con un monologo in cui, attraverso una dozzina
di personaggi, ci porta in un mondo popolare ma coltissimo, pieno di riferimenti addirittura
“epico/mitologici”, ricco di situazioni paradossali ed esilaranti, ma altrettanto capace di farci
intravedere, fra le crepe del comico, qualcosa di più profondo: un disagio che sta sotto pelle, spesso
ignorato, ma pronto a ruggire e piangere, come un mostro ben poco sicuro di sé. E in fondo come
tutti noi.
Patrizio Cigliano
 Teatro Cometa Off_ Via Luca Della Robbia, 47 Roma
Biglietto Intero :  € 15,00 (+ tessera associativa di € 2,50)
Telefono:
06 57284637
Sito web:
www.cometaoff.it
 Ufficio Stampa
Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

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