Esce nelle sale il 13 giugno IL MIO REGNO PER UNA FARFALLA, secondo film da regista di Sergio Assisi, dopo A NAPOLI NON PIOVE MAI del 2015.
Ambientato completamente nell'isola di Ischia, Il mio regno per una farfalla è un film corale, che narra le vicende di Sasà Belladonna (Sergio Assisi) squattrinato discendente, seppur illegittimo di una nobile famiglia ischitana, intorno a lui ruotano una serie di personaggi, tutti ben caratterizzati e definiti, da Beppe ( Giuseppe Cantore) fedele amico di Sasà, alle due cattivone Direttrice dell'albergo dove Sasà alloggia a sbafo e Donna Luisella, padrona del ristorante dove Sasà mangia, sempre a sbafo, interpretate da Tosca D' Aquino e Barbara Foria, quest'ultima madre di Sabrina (Anna Tangredi), storica fidanzata di Sasà, all' avvocato Passalacqua (Gianni Ferreri), Padre Gennaro (Giobbe Covatta) Zia Iole (Nunzia Schiano)
Questo film nasce da un desiderio, e non da un'esigenza produttiva, il desiderio di Assisi, e da una filosofia di vita ben precisa: cercare di fare nella vita quello che ci fa stare bene, questo tipo di approccio alla vita , ha permesso a tutto il cast di lavorare in armonia e serenità, questo è ciò che si evince dalle parole delle attrici e degli attori presenti in conferenza stampa, intervenuti in gran numero.
Questo film è un divertissement, ma fatto con intelligenza, nulla è lasciato al caso, partendo dalla location un 'isola, quindi un luogo circoscritto, ma dove c'è tutto, metafora quindi di un'esistenza, dentro una gabbia dorata, all'interno della quale c'è tutto, ma rimane sempre una gabbia, dove Sasà vive, anzi sopravvive, seppur negli agi, fino a che, arriva una farfalla imperatrice: Anna (Federica De Benedittis)
Una commedia all'italiana, che vuole essere un'omaggio ai grandi attori scomparsi che l'hanno fatta grande da Totò a Massimo Troisi, e Gigi Proietti.
Sergio Assisi, ebbe un debutto di tutto rispetto, il suo primo film come attore, fu, infatti nel 1999 Ferdinando e Carolina per la regia di Lina Wertmuller, nella cui casa Sergio abitò per 1 anno.
Questo film pur essendo una commedia leggera, quindi senza la pretesa di insegnare nulla, Assisi lotta infatti per la commedia, in quanto la realtà è già presente e la viviamo tutti quotidianamente, lotta per la commedia, per portare il sorriso agli altri, e questo è senza dubbio un nobile gesto, e portatore, comunque di messaggi subliminali, ma il regista lo ha lasciato fare alla metafora e alle immagini, in un modo quindi leggero ma presente,
il paragone con gli insetti, che, spesso sono schifati da i più ma che il personaggio di Anna descrive come gli esseri più evoluti del pianeta, e la loro levità, parafrasano benissimo, l'infrangersi della gabbia dorata in cui la cetonia aurata Sasà, non cade vittima di una mantide religiosa, ma incontra una farfalla, ma ricordiamoci che è sempre una commedia è....
Assolutamente degne di nota le musiche originali di Sergio Colicchio, che ha composto un tema per ogni personaggio.
Il mio regno per una farfalla ha ricevuto come contributo statale solo la Tax Credit he danno a tutti i film è quindi frutto di una produzione privata la VARGO Gianluca Varriale e Alessandro Riccardi. in collaborazione con Quisquilie production
Avere uno scopo nella vita è importante e se il proprio è quello di "Far sorridere gli altri" come ha dischiarato Sergio Assisi, in conferenza stampa, beh tanto di cappello.
Il film verrà presentato in anteprima a Napoli l'11 giugno e a Ischia il 12.
Miriam Comito
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