martedì 8 aprile 2025

TANGO PER RICOMINCIARE scritto e diretto da Rosario Galli, dal 10 aprile al 26 giugno presso SpazioArte Teatro (Eur Mostacciano, Roma)


 Romameria


presenta


TANGO

PER RICOMINCIARE


scritto e diretto da 

ROSARIO GALLI


con 

PAOLO GASPARINI e FRANCESCA CECI



aiuto regia MARINA TORRE

grafica MDESIGN STUDIO

luci STEFANO QUAGLIOZZI

costumi TITTI DEL TORO



DAL 10 APRILE FINO AL 26 GIUGNO 2025

TUTTI I GIOVEDÌ

ore 20:30 – aperitivo

ore 21:00 – spettacolo

ore 22:30/23:30 – milonga riservata agli spettatori 



SPAZIOARTE TEATRO

(Via Sergio De Vitis 100 – Eur Mostacciano - Roma)



I protagonisti dello spettacolo sono un’insegnante di lingue ed un elettricista, amante del tango, che decidono di iscriversi ad un seminario teatrale organizzato da un “guru italo-argentino”, tale Julius, che non compare mai di persona, ma comunica con i due attraverso i rispettivi cellulari.

La donna e l’uomo si trovano così in un Teatro, dove devono trascorrere un giorno e una notte, dormendo sul palcoscenico, per cercare di liberarsi dalle ansie e dai problemi che li opprimono, attraverso una serie di scene, dialoghi, situazioni, che Julius comanda loro di rappresentare, inviando degli SMS.

La novità crea momenti di esilarante comicità, ma anche di riflessione sulle rispettive vite; l’uomo e la donna raggiungono momenti di grande allegria, giocano a fare teatro, improvvisano delle scene d’amore in cui litigano, si sfidano, si confrontano, si odiano, fanno pace.

A poco a poco tra i due, nonostante le profonde differenze culturali, si stabilisce un legame di complicità e di solidarietà.

Il tango, metafora della vita, senza bisogno di parole, ci insegna che la vita è una danza e bisogna godersi il viaggio. Un viaggio emozionante che unisce divertimento, emozione e cultura. Lo spettacolo rappresenta un’esplorazione profonda dell’animo umano, che grazie a una narrazione avvincente, coinvolge il pubblico trasportandolo in un mondo di passione, eleganza e intensità emotiva, attraverso una storia d’amore, di sfida e redenzione. 



Info e prenotazione (obbligatoria):


 


Tel. 327 8906775 – 331 4045107



Ingresso

€ 20,00




Ufficio Stampa

Alma Daddario e Nicoletta Chiorri

347 2101290 – 338 4030991

info@deccommunication.it 

http://www.deccommunication.it


lunedì 7 aprile 2025

L'uomo Amleto al Teatro Lo Spazio - SEMBRA AMLETO di e con Francesco Zaccaro




 L'Amleto è stato da sempre uno dei testi più studiati e rappresentati di Shakespeare, ma nel caso di SEMBRA AMLETO, scritto e interpretato da Francesco Zaccaro, siamo di fronte ad una cosa diversa, ovvero c'è la narrazione della storia del principe danese, ma non è lui al centro dello spettacolo, non è la sua malinconia farla da padrone, non è vestito di nero con il colletto bianco, quello di Zaccaro è un Amleto contemporaneo, che si trova a piangere sulla tomba della madre.

L'ambientazione è, infatti, un cimitero, dove ci sono crocifissi, vasi pieni di terra, un libro e un'uomo che dialoga con la madre defunta.

Lo spettacolo che si avvale della regia di Ivano Picciallo è diviso in due parti, nella prima il pubblico si trova ad un'atmosfera, a dispetto dell'ambientazione, calda, la narrazione è quasi giullaresca, dalle suggestioni dei racconti popolari dell'Italia del sud, pieni di immagini e di colori, che arrivano in sala tramite la narrazione tra realtà e finzione della storia di Amleto.

A volte la scenografia negli spettacoli è solo un contorno, in SEMBRA AMLETO no, la scenografia è vera e propria drammaturgia.

Zaccaro è un attore molto versatile che riesce perfettamente ad interpretare i vari personaggi della tragedia shakespiriana, dando vita ad un testo che non è una mera trasposizione, ma piuttosto, un testo che nasce dall'esigenza vedere le cose da un diverso punto di vista. Amleto non è chiuso dentro al guscio di una noce, preda delle sue indecisioni, è un Amleto Rosso e non nero, è un Amleto esplosivo, a cui Zaccaro dà vita attraverso la parola è una gestualità e una mimica, davvero pregnanti.

Nella seconda parte la follia deflagra, e l'atmosfera si fa cupa, sgorga un fiume di rabbia nei confronti della madre, il personaggio è morto, ma l'uomo è ancora vivo, ma riuscirà a liberarsi, o rimarrà intrappolato?

                                                          Miriam Comito

SEMBRA AMLETO

scritto e interpretato da Francesco Zaccaro 

regia di Ivano Picciallo

scene Alessandra Solimene luci Joseph Geoffriau

organizzazione Sonia Polimeno
produzione IAC Centro Arti Integrate - MALMAND TEATRO

5 APRILE ORE 18

6 APRILE ORE 17

TEATRO LO SPAZIO-ROMA


TEATRO LO SPAZIO

Biglietti: intero 15 euro – ridotto 12 euro


Spettacoli: Sabato ore 18; domenica ore 17


Teatro Lo Spazio

Via Locri 43, Roma

informazioni e prenotazioni

339 775 9351 / 06 77204149

info@teatrolospazio.it


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com



domenica 6 aprile 2025

Bukowski al Teatro Villa Lazzaroni con L' EBBREZZA DELLA VOLATA FINALE di Valerio Molinaro


 E' andato in scena dal 4 al 6 aprile al Teatro di Villa Lazzaroni: L'EBBREZZA DELLA VOLATA FINALE, testo di Valerio Molinaro per la regia di Gianni Aureli.

Uno spettacolo diverso da quelli che si vedono in giro, perché non è una commedia brillante, né una commedia romantica, né tanto meno un monologo, e neanche teatro di ricerca.

Il testo di Molinaro trae ispirazione da PULP-UNA STORIA DEL XX SECOLO di Charles  Bukowski pubblicato postumo nel 1994.

Molinaro sposta la vicenda, che vede al suo centro uno strampalato detective, qui chiamato Chuck Malone (Francesco Latilla), da Los Angeles a Miami alla soglia dello scadere del secolo scorso, o meglio dello scorso millennio. Intorno a lui che si muovono vari personaggi, una misteriosa Donna Morte  (Cristina Tassone), che gli commissiona di trovare Charles Bukowski che a suo dire non è morto (Giancarlo Porcari),e un cliente misterioso che gli chiede di trovare la fenice rossa.

Portare il pulp  a teatro non è impresa facile, in parte perché i film pulp, sono pieni di azioni e di spazi, nonché di effetti speciali.

L'idea è sicuramente buona, durante lo spettacolo oltre al richiamo chiaro a Quentin Tarantino, ho avvertito anche delle suggestioni provenienti dal film Tutti pazzi per Mary.

Completano il cast: Gabriele Bax, Matilde Macera, e Lorenzo Mastrangeli e tutti e tre recitano in più ruoli, ruoli tutti eccentricamente bukowskiani.

Lo spettacolo, come ho scritto all'inizio è uno spettacolo, diverso e particolare, perché, grottesco, cinematografico, Il protagonista, Francesco Latilla, perfettamente calato nel ruolo è un  allievo di Lino Capolicchio, bravo anche Porcari, e Bax, Macera e Mastrangeli, chiamati a ricoprire più ruoli, la Macera ci delizia anche con la sua voce. La Tassone poteva essere più incisiva nel suo ruolo.

La regia  di Gianni Aureli è calzante : fa girare vorticosamente intorno al detective in modo veloce e continuo i vari personaggi, tutti coinvolti nell'ebbrezza della volata finale, che è una corsa contro il nulla.

                                                               Miriam Comito

L’Ebbrezza della volata finale


Di Valerio Molinaro


Con Francesco Latilla, Giancarlo Porcari, Cristina Tassone, Gabriele Bax, Matilde


Macera, Lorenzo Mastrangeli


Aiuto Regia Cristina Tassone e Paolo Sebastiani

Scenografia e costumi Marco Blumetti

Produzione Gaia Moretti per WeBreak

Regia di Gianni Aureli


Lo spettacolo è patrocinato dal “Premio Vincenzo Crocitti International Vince


Award”


DAL 4 AL 6 APRILE


TEATRO DI VILLA LAZZARONI-ROMA

ORARIO SPETTACOLI: Venerdì e sabato ore 21; domenica ore 17:30

Teatro di Villa Lazzaroni _ Via Appia Nuova 522/Via Tommaso Fortifocca 71

(Parcheggio gratuito) Roma

Info e prenotazioni: 392 4406597 –  info@teatrovillalazzaroni.com

www.teatrovillalazzaroni.com

Link acquisto biglietti: https://www.i-ticket.it/location/teatro-di-villa-lazzaroni-roma


Ufficio Stampa Spettacolo

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com


Ufficio stampa Teatro di Villa Lazzaroni

Federica Guidozzi (+39) 347 7749976

comunicazione@fondamentateatroeteatri.it

guidozzifederica05@gmail.com



lunedì 31 marzo 2025

Manuel Paruccini si dimette dalla direzione del Teatro Lo Spazio di Roma



Manuel Paruccini si dimette dalla direzione del Teatro Lo Spazio di Roma



Manuel Paruccini si dimette dalla direzione del Teatro Lo Spazio di Roma.

Il direttore artistico, già Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, dal 2020 era alla guida del teatro off nel cuore del quartiere San Giovanni, divenuto punto di riferimento della scena teatrale contemporanea romana.

Una scelta dettata da divergenze con la società a capo del Teatro, che Paruccini esplica con queste motivazioni: 

A causa di ingerenze inaccettabili, di una gestione non condivisa delle scelte amministrative e delle attività correlate allo spazio teatrale, non mi sento più di affiancare il mio nome e il mio operato ad una situazione non più in linea con i miei ideali artistici. Pur con grandissimo dispiacere per tutto il lavoro svolto, sono costretto ad allontanarmi da questa realtà che non mi rappresenta più.

Vorrei ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto nel mio progetto e mi hanno sostenuto e supportato. Ringrazio e dal profondo del mio cuore tutti gli artisti che hanno creduto in me e nel mio operato, i collaboratori, a partire dall’ufficio stampa, per finire ai tecnici e agli amministrativi. Vorrei ufficialmente inchinarmi al grande lavoro svolto da mia moglie Antonella Granata, direttore di produzione, che ha lavorato, accudito e protetto quel teatro come solo una grande donna e professionista poteva fare, a lei va tutta la mia stima.

 Sono orgoglioso e fiero del lavoro svolto fino ad oggi, ma purtroppo l’assetto aziendale parla una lingua per me incomprensibile. Ho una dignità artistica che devo rispettare e intendo salvaguardare il lavoro di chi mi è stato vicino in tutti questi anni.”

Dopo cinque anni di successi e di crescita artistica, qualitativa e di pubblico, dal 1 aprile, dunque, la stagione del Teatro Lo Spazio, proseguirà senza la guida di Manuel Paruccini.


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel.3480803972;palmaccimaresa@gmail.com 


 

mercoledì 26 marzo 2025

Oltre la malattia: BIANCO di Giuseppe Tantillo al Teatro Belli fino al 30 marzo


 In scena fino al 30 marzo nell'ambito della rassegna EXPO- TEATRO ITALIANO CONTEMPORANEO:
BIANCO scritto dall'attore, drammaturgo e regista Giuseppe Tantillo.

BIANCO è uno spettacolo, che mi ha tenuto con il fiato sospeso, pur sapendo l'argomento trattato, ovvero come giovani adulti possano affrontare  la vita dopo una diagnosi di cancro.
Purtroppo questa malattia fa sempre più vittime, ed è sempre  più diffusa,  tra i giovani adulti, la genetica c'entra sicuramente, ma è ciò che respiriamo, ciò che mangiamo, che ne ha causato l'incremento.
Tantillo è riuscito pienamente a parlare di un argomento così importante con lievità, con un sorriso, si perché in questo spettacolo oltre a riflettere, si sorride anche e mi ha tenuto con il fiato sospeso, perché pensavo-ora cosa dirà lui, e lei? come continueranno la vita? Cosa penseranno?

Un uomo e una donna 37 anni lei, 40 lui si incontrano in un reparto oncologico, lui polmoni, lei seno con entrambe i genitori morti, ma nonostante ciò il loro è comunque un bell'incontro.

All'inizio sembrano essere due giocatori  di scherma ironici che scommettono su chi delle persone che vedono lascerà prima questa terra, ben consapevoli del loro stato di persone a rischio.
 La percezione del tempo che può avere un malato oncologico è alla base del testo di Tantillo, che insieme a Valentina Carli danno vita e corpo a queste due persone, entrambe con pregi  e difetti ma che comunque decidono di vivere la vita, di viaggiare, entrambi vestiti con delle magliette bianche, che richiamano il titolo dello spettacolo, titolo che racchiude in se una dicotomia, le cellule tumorali quando provocano infezione fanno diventare la parte del corpo malata bianca, e bianchi sono anche i capelli delle persone anziane.
L' anzianità, la terza età da sempre vista come un'anticamera della fine negli ultimi tempi è ,invece, assurta,  a età dell'oro, età agognata, dove non ci sono più affanni e ci si può godere la vita, può sembrare un paradosso ma molti la vivono come una seconda giovinezza...certo quelli che ci arrivano!
I protagonisti di BIANCO non sanno se ci arriveranno alla vecchiaia, ed è ovvio che vorrebbero arrivarci ma non sanno, decidono quindi di travestirsi da anziani.
Tantillo è riuscito pienamente a cogliere i cambiamenti sociali e soprattutto come cambia la percezione delle cose.
La scenografia essenziale e bianca è correlata con i costumi indossati, ma le fa da contraltare la proiezione di sfondi allegri e colorati, inframmezzati da disegni di letti di ospedale, che sembrano però avere delle ruote, ruote che fanno proseguire la vita, lunga o corta che sia.
                                                                   Miriam Comito




EXPO - TEATRO ITALIANO CONTEMPORANEO 

rassegna diffusa di drammaturgia italiana contemporanea 


BIANCO

Testo e regia  Giuseppe Tantillo

Con Valentina Carli e Giuseppe Tantillo

Scenografia Antonio Panzuto

Costumi Alessandro Lai

Assistente alla regia Andrea Console

Produzione Binario Vivo Teatro Nuovo / Accademia perduta Romagna teatri / Teatri molisani

Un progetto Bestfriend teatro


DAL 25 AL 30 MARZO

Teatro Belli
Piazza di Sant’Apollonia 11 Roma 

Giuseppe Tantillo si diploma come attore all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Dal 2013, all’attività di attore, affianca quella di regista e drammaturgo.
A teatro è stato protagonista di “Best friend” e “Senza Glutine” da lui stesso scritti e diretti e, tra le altre cose, di “Nessun luogo è lontano” di Giampiero Rappa, che nel 2016 gli è valso il Premio Vincenzo Cerami come miglior giovane attore.
Sul grande schermo è uno dei protagonista del film “L’estate sta finendo” di S.Tummolini, di “Via Castellana Bandiera” di E.Dante e di “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, in concorso all’81esima Mostra del Cinema di Venezia. In televisione è tra i protagonisti di serie tv come Squadra Antimafa, il Bosco, Romanzo Siciliano ed è conosciuto al grande pubblico per aver preso parte alla serie tv Mare fuori.
Come autore, oltre alla Segnalazione al Premio Riccione, nel 2018 è stato finalista di Biennale College Teatro under 40 ed ha vinto per ben due volte, il contributo selettivo MIBACT per sviluppo sceneggiatura lungometraggi, nel 2021 per “Santa Lucia” e nel 2023 per “Aniello Morris”, quest’ultimo scritto a sei mani con Stefano Tummolini e Antonio Merone. 

Valentina Carli si diploma come attrice all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. In teatro è stata diretta, tra gli altri, da Gabriele Lavia ne “I giorni del buio”, è stata protagonista di “Ex Antigone” e di “Tempesta” per la regia di Maurizio Panici, di “The believers” per la regia di Gianluca Iumiento e di “Senza Glutine”, scritto e diretto da Giuseppe Tantillo.
Lo stesso Tantillo ha scritto per lei il monologo “Familiare” con cui nel 2013 ha vinto il Premio Artari per il teatro. È stata poi Arianna nello spettacolo “La classe”, in tournee dal 2018 al 2022 nelle maggiori città italiane, diretta da Giuseppe Marini.
Per questa interpretazione nel 2022 ha vinto il Premio Le Maschere del Teatro Italiano come Miglior Attrice/Attore emergente. Sul grande schermo è protagonista del film, attualmente in post produzione, “Twinky doo’s magic world”de I Licaoni, è stata Rosy Gigliotti nel film “Dalida” diretta da Lisa Azuelos, ha interpretato Caresse Crosby in “Mer de sable”, film breve sulla vita di Henry Cartier Bresson, per la regia di Michele Malea, e preso parte a numerosi altri cortometraggi e serie televisive. 

Bianco è un progetto Bestfriend teatro, che ha già portato in scena Bestfriend e Senza Glutine. www.bestfriendteatro.it 


Orari da martedì a venerdì ore 21.00

sabato ore 19.00

domenica ore 17.30


Prezzi: Interi € 18,00 – Ridotti € 15,00


TEATRO BELLI

piazza Santa Apollonia, 11a

tel. 065894875

info@teatrobelli.itwww.teatrobelli.it


Ufficio Stampa

                                       Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com





lunedì 24 marzo 2025

Emozioni pure all'Altrove Teatro Studio con PIAF



Quante emozioni ho provato ieri al Teatro Studio Altrove, dove è andato in scena PIAF di Federico Malvaldi con Veronica Rivolta.

La vita di Edith Giovanna Gassion è nota, ma in questo spettacolo è stata  raccontata con un'empatia fuori dal comune.

Veronica Rivolta ha conquistato totalmente il pubblico dell'Altrove Teatro Studio, interpretando non la Piaf, ma la voce della Piaf, che ci ha portato lungo le vie parigine , iniziando da quella Rue Belleville in cui cui al numero 72 in una fredda mattina di dicembre Edith venne alla luce, figlia di Line Marsa una cantante di strada, e Louis Gassion un contorsionista.

Edith non nacque sotto una buona stella almeno per quanto riguarda il lato economico e la stabilità familiare, fu mandata a balia prima dalla nonna materna; Emma Saìd Ben Mohamed, detta Aicha, una addestratrice di pulci che era stata amica della Goulue ballerina di can can e musa ispiratrice di  Toulouse- Lautrec.

Un contesto povero, ma ricco di arte, di arte di strada, la trascuratezza di Aicha fecero spostare la piccola Edith dalla nonna paterna Louise Lèontine Dechamps tenutaria di un bordello, dopo qualche anno Louis decisa che era tempo che Edith lo seguisse nelle sue peregrinazioni artistiche, e fu proprio durante duna di queste peregrinazioni che la piccola Edith si esibì per la prima volta, cantando davanti ad una massa di paesani la marsigliese, il violento inno francese.

Con l'arrivo dell'adolescenza per lei la strada fu fonte di guadagno,, attraverso il canto e un bel giorno fu notata da Louis Leplee, da lì parti la sua carriere.

Lo spettacolo scritto da Federico Malvaldi fa parlare attraverso l'interprete Veronica Rivolta, la voce di Edith, come se fosse  e lo è la sua natura più, raccontando l'infanzia sballottata, il dramma della morte della figlia, i primi successi , la consacrazione, la disperazione per la morte di Marcel Cerdan ma soprattutto fa emergere, grazie alla modalità con cui ha scritto lo spettacolo, quanto fosse grande la voce, l'anima, la voglia, il carattere dell'usignolo di Francia, contrapposta purtroppo ad un fisico debole, che l'ha portata via a soli 47 anni, ma 47 anni vissuti intensamente, nemmeno i 4 incidenti di macchina che ha avuto la fermarono dall'esibirsi, appena si rimise in piedi.

E questa intensità l'ho ritrovata nell'interpretazione di Veronica Rivolta, nella prosa si ma soprattutto nelle parti cantate, le ha interpretate in  un modo assolutamente coinvolgente, si avverte chiaramente che sente dentro questo spettacolo e l'anima di questo usignolo.

                                                                      Miriam Comito

PIAF

di Federico Malvaldi

con Veronica Rivolta

regia Rivolta/Malvaldi


Domenica 23 marzo ore 17

Biglietti: Intero 15€_ Ridotto 10€

Altrove Teatro Studio - Via Giorgio Scalia 53, Roma
Per informazioni e prenotazioni: telefono 3518700413, email ipensieridellaltrove@gmail.com


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com 



Altrove Teatro Studio - Via Giorgio Scalia, 53

                                                      

domenica 23 marzo 2025

Un omaggio di Ivan Festa a Louis - Ferdinand Cèline. Guerre all' Ar.Ma. Teatro


 Guerre  è un  intenso monologo quello portato in scena da Ivan Festa all'AR.MA Teatro, un monologo tratto da delle cartelle ritrovate non molto tempo fa a Montmartre, cartelle che il dottor Destouches scrisse nelle stesso periodo in cui scrisse il suo romanzo più famoso : Viaggio al termine della notte.

Ivan festa è un profondo conoscitore dell'opera di Louis-Ferdinand Cèline, ha letto tutte le sue opere, e porta in scena  questo adattamento teatrale, in cui fa emergere l'essenza dell'artista Francese, ovvero la sua capacità di descrivere la realtà che lo circonda, una realtà di guerra, Cèline  classe 1984 partì volontario, come tanti suoi coetanei  per il fronte quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale, descrive quindi una realtà di disperazione di sofferenza, fatta di piccole meschinerie, ma la cosa fondamentale è che lo fa senza giudicare, lo fa in modo oggettivo, anche duro , spigoloso, ma mai giudicante.

Per lui l'esperienza della guerra fu traumatica, e non solo a parole, ma a fatti, ebbe danni irreversibili ad un braccio e problemi psicologici, per questo non voleva più sentir parlare di conflitti, ma sappiamo bene quanto il 900' sia tao un secolo insanguinato, fu accusato di collaborazionismo ed espulso dalla Francia, riparò in Danimarca.

Festa si trasforma in Cèline, porta lo scrittore a teatro, a confrontarsi con gli astanti,  e usa un registro recitativo volutamente quasi imperturbabile, perché così era Cèline, che fa da contrapposto ad una scenografia e ad un gioco di luci, che acceca lo spettatore, in modo apposito per dare l'idea della violenza della guerra, e poi ci sono i costumi originari.

E' un viaggio che fa riflettere questo spettacolo, fa riflettere su come certe cose non cambino nel tempo, ma mutino solo a volte colore, come si possa illudersi da giovani, per poi ritrovarsi con l'uso di un braccio compromesso, come la povertà far diventare cinici, anche se nel senso migliore del termine, come non sia difficile essere accusati di essere qualcosa, come  sia difficile essere accettati quando si dice la verità, come iniziare a preferire gli animali alle persone, e circondarsi di cani e gatti piùun pappagallo come ha fatto Louis-Ferdinand Cèline


                                                        Miriam Comito

Guerre

Di Louis-Ferdinand Céline


Riduzione teatrale di Ivan Festa

Con Ivan Festa

Regia di Ivan Festa


DAL 14 AL 16 MARZO E DAL 21 AL 23 MARZO

AR.MA TEATRO -ROMA


GUERRE

Dal 14 al 16 marzo e dal 21 al 23 marzo

Venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18


BIGLIETTI: 15 euro


AR.MA TEATRO_ Via Ruggero da Lauria, 22- Roma


Per info e prenotazioni_0651964061; infoarmateatro@gmail.com 


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com