13° FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA
Premio Museo Cervi – Teatro
per la Memoria
70° Anniversario della Resistenza
Gattatico (Reggio Emilia), Museo Cervi
7 > 27 luglio 2014
Giunge alla sua tredicesima edizione il Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo
che anche quest’anno porterà in scena, dal 7 al 27 luglio, al Museo Cervi di Gattatico
(Reggio Emilia) sette compagnie di rilievo
nazionale individuate sulla base del Bando di Concorso uscito a marzo.
Il Festival è ideato e promosso dall’Istituto
Alcide Cervi e da Cooperativa Borea, con il patrocinio dell’Istituto per i Beni
Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del
Comune di Reggio Emilia e Comune di Parma, della Provincia di Reggio
Emilia, dei Comuni di Gattatico, Campegine, Castelnovo di Sotto, Poviglio,
in collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione
Teatro Due di Parma, Festival ErmoColle, Festival Teatro Civile della
Val d’Enza, Arci Parma, Quinta Parete, Teatro del Cerchio, Teatro
MaMiMO, Comune di Fontanellato, Strada dei Vini e dei Sapori Colline
di Scandiano e Canossa, Associazione Culturale Dai CampiRossi.
Le lotte sindacali, la condizione del lavoro femminile,
la sicurezza sul lavoro, le problematiche dell’emigrazione e dell’immigrazione,
la mancanza di prospettive delle nuove generazioni, i diritti sociali
e civili, il conflitto tra cultura contemporanea e neocapitalista, la
questione ambientale: questi alcuni dei temi che gli spettacoli porteranno
in scena rimanendo fondamentale il richiamo alla Resistenza e alla sua
memoria, ai valori di libertà, democrazia, giustizia sociale che la
hanno motivata e che hanno attraversato Casa Cervi.
La collocazione stessa del Festival, negli spazi esterni della casa
contadina abitata dalla famiglia Cervi, oggi moderno Museo di Storia contemporanea,
contribuisce a sua volta a determinarne i temi ricorrenti. Elemento unificante degli spettacoli è lo stimolo
che intendono portare, sensibilizzando alla riflessione ma anche all'azione
come presa di posizione, come risveglio urgente a tempi sempre più
incerti. Sempre forte dunque il compito del Festival di rinnovare la
memoria, dando anche in questa edizione un contributo alla sedimentazione
di saperi vitali, dinamici, intorno alle più importanti questioni della
vita individuale e collettiva. Tutt’altro quindi che una semplice
testimonianza.
La coincidenza della tredicesima edizione del Festival
con il 70° Anniversario della Resistenza
e delle relative Celebrazioni costituisce un motivo in più di aggiornamento
e richiamo forte a non derubricare storia e memoria, a non abbassare
l'attenzione a fronte di revisionismi sempre più agguerriti, a riproporre
valori, storie e narrazioni.
Il Programma
Ad inaugurare
questa tredicesima edizione, lunedì 7 luglio (ore
20.15) nel 54° Anniversario dei Caduti di Reggio Emilia, sarà “Teatro appena scritto”,
lettura di scene tratte dal laboratorio di drammaturgia condotto da Emanuele Aldovrandi
al Museo Cervi nei mesi di maggio e giugno scorsi, su testi di Carla
Affaticati, Enrico Bossi, Ilaria Cecchini, Anna Mazzola, Simone
Oliva, Carlo Stanzani, Giulia Storchi, Cristina Tazzioli, con gli attori
allievi del Centro Teatrale MaMiMò. Alle ore 21.30 seguirà La Pentola Nera con “Radio Belice non trasmette” liberamente
ispirato a ‘I ministri dal cielo’ di Lorenzo Barbera, di Giacomo
Guarneri, anche regista insieme a Marcello Vaccarino, e interprete con
Dario Muratore. Vincitore del Premio Etica in Atto 2013, è ambientato
nella Sicilia degli anni’50, nella Valle del Belice, dove studenti,
sindacalisti, braccianti, intellettuali e volontari provenienti da tutta
Europa, insieme a Danilo Dolci, danno vita ad una stagione di lotta
non violenta e disobbedienza civile che si espande in tutta la Vallata.
Giovedì 10 luglio (ore 21.30) si
prosegue con “Scintille” del Teatro Cargo, testo e regia di Laura Sicignano,
con Laura Curino, ambientato nella New York del 1911 quando esplose
la fabbrica di camicette TWC provocando 146 vittime fra le 600 persone
che vi lavoravano, per la maggior parte ragazze immigrate italiane o
dall’Europa dell’Est. I vari processi portarono all’assoluzione
dei proprietari della fabbrica malgrado il mancato rispetto delle norme
di sicurezza. La ‘scintilla’ fece esplodere la protesta e la vicenda
diventerà uno dei precedenti storici della Festa della Donna.
Martedì 15 luglio (ore 21.30) la Compagnia IF PRANA presenta “R…Esistere. 13 buoni motivi per rinunciare
al suicidio”, drammaturgia Laerte Neri, con Matteo Romoli,
Caterina Simonelli, regia di Caterina Simonelli. La drammaturgia crea
un ponte fra lo spirito che ha animato la Resistenza e le nuove generazioni,
alle prese con la ‘resistenza’ al precariato, con la difficoltà
a programmare un futuro, con la superficialità e il degrado culturale.
Questi alcuni dei motivi che fanno incontrare due ragazzi nel momento
in cui hanno deciso di farla finita su un cornicione, a 30 metri dal
suolo. La speranza rinasce con uno sguardo diverso sulla realtà insieme
al bisogno di reagire alla disillusione e alle difficoltà.
Il venir meno
dei padri al loro ruolo e la mancanza di punti di riferimento familiari
e sociali, è il tema di “Patres” di Scenari Visibili in
scena giovedì 17 luglio
(ore 21.30), drammaturgia Saverio Tavano, regista insieme a Dario Natale,
in scena lo stesso Dario Natale con Gianluca Vetromilo. Al centro di ‘Patres’ c’è l’assenza e il dolore per una perdita
che si rinnova ogni giorno, perdita dell’altro e della centralità
del donarsi agli altri, come solidarietà, appartenenza. Protagonista un ragazzo non vedente - un nuovo Telemaco – che attende il ritorno
del padre fuggito da casa tanto tempo prima, lasciando solo il figlio
col suo handicap.
Domenica 20 luglio (ore 21.30) la Compagnia Arditodesìo/Teatro
Portland presenta “Libero nel Paese della Resistenza”,
di e con Andrea Brunello, regia Christian Di Domenico. Protagonisti
delle spettacolo sono i disegni che Libero (una persona speciale che
si esprime a suoni e non a parole, non vuole essere toccato) compone
la mattina del 2 settembre 1943, seduto alla finestra della casa di
Portèla, il quartiere antico di Trento, che quel giorno verrà devastato
dalle bombe di demolizione americane. Una storia di quartiere, animato
dai personaggi più diversi, le cui vicende intrecciate assumono i tratti
di una narrazione di più ampio respiro, una ‘parabola universale’
degli anni del fascismo e della seconda guerra.
Un dramma sulla schiavitù moderna e sulla tragedia
che attraversano i popoli migranti è al centro di “Chi ha paura delle badanti?”
dell’Associazione Culturale A.C.Sutta
Scupa, regia Giuseppe Massa, con Emiliano Brioschi, Simona Malato,
Cristiano Nocera in scena martedì 22 luglio (ore
21.30). Emil e George sono due
rumeni che fingono di essere donne per aggiudicarsi i due posti di badante
di cui Olga, giovane italiana paraplegica, ha bisogno. La finzione e
l’ambiguità che arriva a legare i destini di Olga e dei due rumeni
e a condizionare i loro rapporti, genera un gioco degli equivoci che
non nasconde le umiliazioni cui spesso la necessità di lavorare costringe
i tanti migranti che con i loro lavori sono ormai parte integrante della
nostra quotidianità.
Giovedì 24 luglio (ore 21.30) il Collettivo InternoEnki
presenta “M.E.D.E.A.Big Oil”, Vincitore Premio
Scenario per Ustica 2013, testo e regia Terry Paternoster, con Maria
Vittoria Argenti, Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry
Paternoster, Gianni D’Addario, Raffaele Navarra, Donato Paternoster,
Alessandro Vichi. In “M.E.D.E.A.” (acronimo di Management dell’Economia
dell’Energia e dell’Ambiente, master organizzato da Eni) viene raccontato
il dramma della Basilicata devastata dalle trivellazioni petrolifere.
Al notissimo mito greco di Medea fa da contrappunto il mito della Madonna
Nera, venerata sul Monte Sacro di Viaggiano, vicino a Potenza, ai piedi
del quale arde la ‘fiamma perenne’ del Centro Oli della Val d’Agri.
In questa terra il Dio Petrolio e la Vergine Nera si fronteggiano da
secoli fra promesse elettorali e feste patronali, clientelismo e preghiere,
slogan pubblicitari e canti popolari, che disegnano una post-modernità
senza tempo, nell’incredibile povertà della regione Basilicata che
possiede il più grande giacimento di petrolio su terraferma d’Europa.
Serata conclusiva del Festival domenica 27 luglio. Si
inizia alle ore 21, in collaborazione con Fondazione Teatro Due di Parma,
con la lettura - mise en espace realizzata dagli Attori dell’Ensemble Stabile
di Teatro Due del testo selezionato da Teatro documento 2014: Bando di
Nuova Drammaturgia. Promosso in collaborazione con
Fondazione Teatro Due, il bando, rivolto alla produzione di nuove scritture
di Teatro Civile, con particolare attenzione alla memoria della Resistenza
e alla vicenda dei sette Fratelli Cervi, è un’occasione per rilanciare
nuovi modi di raccontare uno snodo e un periodo fondamentali della nostra
storia.
Alle ore 22 si svolgerà la cerimonia di premiazione: sarà Moni Ovadia, una della maggiori personalità della scena artistica e culturale italiana, ad assegnare il “Premio Museo Cervi. Teatro per la Memoria” alla Compagnia vincitrice del Festival, l’Assegnazione del secondo premio alla Compagnia seconda classificata e l’Assegnazione del Premio del Pubblico, che vuole promuovere un maggior coinvolgimento del pubblico nelle serate del Festival, sottolineando quell'aspetto di aggregazione che ne costituisce una delle caratteristiche fondanti. A seguire Moni Ovadia presenterà lo spettacolo “Il registro dei peccati. Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle” da lui diretto ed interpretato.
FESTIVALEVENTI
Il cartellone del Festival presenta anche quest’anno
alcuni eventi collaterali di approfondimento, spunto per nuove incursioni
nel teatro contemporaneo e di impegno civile.
Il 10 luglio alle ore 19 si svolgerà “Per un teatro di discorso.
Transito ‘millenario’ dalla parola alla narrazione” incontro
con Gabriele Vacis, regista
e drammaturgo, direttore artistico “I Teatri” di Reggio Emilia.
Il 15 luglio alle ore 19 si svolgerà l’incontro “Lucia Sarzi, signora delle parole, padrona della
scena” con Laura Artioli, autrice
del libro “Storia delle storie di Lucia Sarzi: il teatro, la Resistenza,
la Famiglia Cervi” (Corsiero Editore).
Il 17 luglio alle ore 19 Alessandro Averone, attore
e regista, vincitore del Premio della Critica 2013, sarà ospite dell’incontro “Il mestiere dell’attore fra teatro e cinema”
intervistato da Iefte Manzotti.
Il 22 luglio alle ore 18 si svolgerà la tavola rotonda “Teatro Resistente?”, incontro/confronto
con artisti, compagnie, teatri, istituzioni, operatori sul Teatro di
Resistenza e sulla resistenza del Teatro.
FESTIVALETERRITORI
Il Festival di Resistenza come luogo della partecipazione
e dell’incontro ha consentito nel tempo di sedimentare relazioni forti con altre realtà
di Festival, Rassegne e Teatri che si muovono sul terreno del
teatro civile che hanno posto le basi per l’avvio di una rete di esperienze,
nel segno dell’elaborazione di un ‘teatro diffuso’ dove si richiamino
temi, spettacoli, compagnie, progetti, a partire da esperienze già
consolidate nella Provincia di Reggio Emilia, come il Festival Teatro Civile in Val
d’Enza, che si svolgerà a San Polo d’Enza a fine giugno,
in quattro serate che – fra spettacoli di narrazione, musicali, di
teatro civile - punteranno alla valorizzazione di giovani esperienze,
con attenzione ai temi legati alle tante e ricorrenti ‘emergenze’
civili e sociali del nostro paese e alle innumerevoli storie e figure,
spesso dimenticate, impegnate nel rendere sempre più civile il nostro
presente.
Altrettanto consolidato è il rapporto con la dodicesima
edizione del Palio Poetico Musicale ErmoColle
che si svolgerà dall’1 al 13 agosto nei comuni montani della provincia
di Parma con il quale si è avviato già da qualche anno un significativo
percorso di condivisione dei progetti pervenuti che possono così essere
tenuti in considerazione per la costruzione di entrambi i Festival (www.ermocolle.eu).
E se rimangono confermati i reciproci rimandi con
la Rassegna di teatro e dibattiti Fino al cuore della rivolta
di Fosdinovo (Massa), si consolida il rapporto con la Compagnia Quinta Parete
di Casalgrande (Reggio Emilia).
Fra i partner del Festival si riconfermano anche
la Fondazione I Teatri di Reggio
Emilia, Fondazione Teatro Due di Parma,
il Teatro Comunale di Fontanellato
(Parma), il Teatro del Cerchio (Parma),
la Compagnia Centro Teatrale MaMiMò
(Reggio Emilia), realtà importanti e attive con le quali si sono avviate
significative condivisioni di progetti e pubblici.
FESTIVALPRIMAEDOPO: i piccoli
momenti conviviali
Il teatro ha sempre rappresentato, nelle campagne
e per i contadini, una forma di intrattenimento e di incontro oltre
che di conoscenza e di riflessione. Ne è un esempio il ‘teatro di
stalla’ che con la messinscena di testi della tradizione orale recitati
da contadini, braccianti, piccoli artigiani, costituiva di fatto anche
un momento di incontro e socializzazione.
Il Festival di Resistenza, pur così lontano, guarda
a quella tradizione, e anche in questa edizione come già nelle precedenti
intende tenere alti i valori dell’accoglienza e dell’intrattenimento
anche attraverso l’incontro con alcuni aspetti della cucina tipica
del territorio. E’ in questa ottica che ogni serata terminerà con
una degustazione di prodotti tipici
del territorio, quest’anno
a cura di Aziende del Consorzio Strada dei
Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa.
Il Progetto del Festival è
a cura di Paola Varesi, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, con la collaborazione
di Alice Lugli, Silvia Tirelli, William Bigi.
La Giuria è composta da:
Alessandro Averone, Lorenzo Belardinelli, Stefano Campani, Gigi Dall’Aglio,
Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, Jefte Manzotti, un rappresentanti della
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, un rappresentante dell’Istituto
Cervi.
In caso di maltempo gli spettacoli
si terranno al chiuso.
L’ingresso è a offerta libera.
E’ consigliata la prenotazione presso la Segreteria Organizzativa
del Festival.
Informazioni e prenotazioni
Museo Cervi, via Fratelli Cervi 9 - Gattatico (Reggio
Emilia)
Tel.0522.678356 – Fax 0522.477491
Il Museo Cervi è aperto alle visite durante le sere
di spettacolo. Servizio di Punto Ristoro e Bar, durante la programmazione
del Festival, aperto dalle ore 19 alle ore 24. Su prenotazione, fino
alle ore 22, è disponibile anche un servizio Ristorante con specialità
del territorio. Per prenotare +39.345.1850406, ristorazione@museocervi.it.
13° FESTIVAL
TEATRALE DI RESISTENZA
Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria
70° anniversario della Resistenza
Gattatico (Reggio Emilia), Museo
Cervi
7 > 27 luglio 2014
Il Festival di Resistenza si svolge come tutti gli
anni, nel mese di luglio, negli spazi esterni del Museo Cervi. E’ una rassegna di Teatro Civile che, sviluppando
temi propri di Casa Cervi, è cresciuta negli anni grazie alla qualità
degli spettacoli, alle narrazioni che riesce a proporre ma anche alle
forme di intrattenimento che parallelamente riesce a produrre.
Anche quest’anno il debutto coinciderà con la
storica data del 7 luglio. La serata di
premiazione del Festival sarà invece posticipata al 27 luglio. Una data nuova
dunque, motivata dalla necessità di dare più spazio al progetto e
al momento della premiazione delle Compagnie vincitrici della rassegna.
Come consuetudine ogni serata terminerà con una degustazione di prodotti tipici del territorio, quest’anno a cura di Aziende del Consorzio Strada dei
Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa.
Il Festival è ideato e promosso da Istituto
Alcide Cervi e da Cooperativa
Boorea con il patrocinio dell’Istituto per
i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con
il patrocinio dei Comuni di
Reggio Emilia, Comune di Parma, della Provincia di Reggio Emilia,
dei Comuni di Gattatico, Campegine, Castelnovo Sotto, Poviglio; in collaborazione con Festival ErmoColle, Fondazione I Teatri di Reggio
Emilia, Fondazione Teatro Due di Parma, Festival Teatro Civile della Val d’Enza, Arci
Parma, Quinta Parete, Teatro del Cerchio, Teatro MaMiMo; Comune di Fontanellato, Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano
e Canossa; Associazione Culturale DaiCampiRossi.
Programma
7 luglio
INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL
54° Anniversario
dei Caduti di Reggio Emilia
Ore 20.15
Teatro appena scritto
Lettura di scene dal laboratorio di drammaturgia
condotto da Emanuele Aldrovandi
(Museo Cervi, maggio – giugno 2014)
testi di Carla Affaticati, Enrico Bossi, Ilaria Cecchini,
Anna Mazzola, Simone Oliva,
Carlo Stanzani, Giulia Storchi, Cristina Tazzioli,
con gli attori allievi del Centro Teatrale MaMiMò
a cura di Emanuele Aldrovandi
Ore 21.30
PRODUZIONE LA PENTOLA NERA – C.R.E.S.M.
Radio Belice non trasmette
Vincitore Premio Etica in Atto 2013
liberamente ispirato a ‘I ministri dal cielo’
di Lorenzo Barbera
di Giacomo Guarneri
regia Marcella Vaccarino e Giacomo Guarneri
con Dario Muratore, Giacomo Guarneri
Sicilia, Valle del Belice, anni
Cinquanta. Unendosi “all’agitatore” Danilo Dolci, studenti, sindacalisti, braccianti, intellettuali e volontari
da tutta l’Europa, inaugurano una stagione di lotta non violenta e
disobbedienza civile che contagia l’intera Vallata. Sperimentando
una forma partecipata di “democrazia dal basso”, e mettendo
in atto uno straordinario modello di protagonismo politico, la nuova
parola d’ordine è “collaborare esattamente alla vita”.
La Valle inaugura così un periodo segnato dal rapporto “d’amore-odio”
col potere costituito, ritenuto non rappresentativo, e che tocca l’apice
della crisi nel gennaio 1968 col terremoto. Radio Belice non trasmette
trae vita dallo spunto storico offerto da Radio Libera fondata
da Danilo Dolci, Pino Lombardo e Franco Alasia a Partinico, radio di
“denuncia” e prima in Italia a trasmettere su frequenze non pubbliche
nel 1970. La rappresentazione nasce da una ricerca sul campo (che ha
portato alla raccolta di testimonianze dirette) e dalla rielaborazione
di testi letterari e di suggestioni cinematografiche.
10 luglio
Ore 19
Per un teatro di discorso.
Transito ‘millenario’ dalla
parola alla narrazione
incontro con Gabriele Vacis, regista
e drammaturgo,
direttore artistico “I Teatri” di Reggio Emilia
Ore 21.30
TEATRO CARGO
Scintille
testo e regia Laura Sicignano - con Laura Curino
New York 25 marzo 1911: mancano pochi minuti alla chiusura della
fabbrica TWC che produce camicette. In un attimo una scintilla scatena
il fuoco nel grattacielo che ospita la fabbrica, provocando 146 vittime
fra le 600 persone che vi lavorano, quasi tutte ragazze immigrate italiane
o dall’Europa dell’Est. Nella serie di processi che seguirono, i
proprietari della fabbrica verranno assolti anche se non furono messe
in atto le più elementari norme di sicurezza. Questo non eviterà alla
scintilla della protesta di esplodere: la vicenda diventerà infatti
uno dei precedenti storici della Festa della Donna, il più significativo
dei molti che hanno contribuito a dar vita alla ricorrenza. La
rievocazione, che avviene dal punto di vista delle protagoniste, una
madre e una figlia emigrate dall’Italia in cerca di fortuna, rimanda
alla storia dimenticata delle donne che hanno fatto la grande Storia,
e insieme alla storia delle prime forme di organizzazione sindacale
e ai temi attuali della sicurezza sul lavoro e delle speranze dei migranti,
di ogni tempo e paese.
15 luglio
Ore 19
Lucia Sarzi, signora delle
parole, padrona della scena
interviene Laura Artioli, autrice
del libro “Storia delle storie di Lucia Sarzi: il teatro,
la Resistenza, la Famiglia Cervi” Corsiero Editore
Ore 21.30
COMPAGNIA IF PRANA
R...Esistere. 13 buoni motivi
per rinunciare al suicidio
drammaturgia Laerte Neri - regia Caterina Simonelli - con Matteo Romoli, Caterina
Simonelli
La drammaturgia di R...Esistere. 13 buoni motivi per rinunciare al suicidio ha voluto creare un ponte fra
lo spirito che ha animato la Resistenza e le nuove generazioni, alle
prese con la ‘resistenza’ al precariato, con la difficoltà a programmare
un futuro, ma anche con la superficialità e il degrado culturale. Sono
questi solo alcuni dei motivi che fanno incontrare due ragazzi, proprio
quando hanno deciso di farla finita. Su un cornicione, a 30 metri dal
suolo, nasce però la speranza di uno sguardo diverso sulla realtà
che li circonda, la voglia di R… Esistere e di reagire alla disillusione
ma anche alle obiettive difficoltà. Proprio come hanno fatto i giovani
che hanno deciso 70 anni fa di Resistere per riconquistare la libertà
di tutti. “Nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri
dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque
è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate
lì, o giovani, col pensiero…” (Piero Calamandrei)
17 luglio
Ore 19
Il Mestiere dell’Attore fra
Teatro e Cinema
incontro con Alessandro Averone, attore
e regista, vincitore Premio della Critica 2013 Intervista a cura di
Iefte Manzotti
Ore 21.30
SCENARI VISIBILI
Patres
drammaturgia Saverio Tavano - regia Dario Natale, Saverio Tavano
con Dario Natale, Gianluca Vetromilo
Un ragazzo non vedente (quasi
un nuovo Telemaco) aspetta il ritorno del padre
fuggito da casa tanto tempo prima, lasciando solo il figlio col suo
handicap. Aspetta aprendo le braccia all’orizzonte in cerca di un
padre che finalmente arrivi a riempirgli un mondo che per lui si è
svuotato di senso. Ma le sue braccia si riempiono solo della brezza
della sera, che non consola mai abbastanza. Al centro di Patres c’è l’assenza e il dolore
per una perdita che si rinnova ogni giorno, che è anche perdita dell’altro
e della centralità del donarsi agli altri, come solidarietà, appartenenza.
C’è l’attesa, tempo teatrale per eccellenza, e c’è il vuoto
provocato dalla mancanza di valori, dal venir meno dei padri al loro
ruolo, e dei punti di riferimento non soltanto familiari, ma anche e
soprattutto sociali e culturali.
20
luglio
Ore 21.30
COMPAGNIA ARDITODESÌO | TEATRO PORTLAND
Libero nel Paese della Resistenza
di e con Andrea Brunello - regia Christian Di Domenico
Protagonisti delle spettacolo
sono i disegni che Libero (una persona speciale che non cerca il contatto visivo con gli altri, si esprime a suoni
e non a parole, non vuole essere toccato) compone nella mattina di giovedì
2 settembre 1943, fra le 6,20 e le 11,56, seduto alla finestra della
casa di Portèla, il quartiere antico di Trento, muffoso e gonfio di
umanità, che verrà devastato proprio quel giorno dalle bombe di demolizione
americane.
Libero nel Paese della Resistenza mette in scena una storia di
quartiere, sorta di microcosmo favoloso animato dai personaggi più
diversi, di tutte le estrazioni sociali, le cui vicende intrecciate
assumono i tratti di una narrazione di più ampio respiro diventando
una ‘parabola universale’ degli anni drammatici del fascismo e della
seconda guerra.
22
luglio
Ore 18
Tavola Rotonda
Teatro Resistente?
Incontro/confronto con artisti, compagnie, teatri,
istituzioni, operatori
sul Teatro di Resistenza e sulla resistenza del Teatro
Ore 21.30
ASSOCIAZIONE CULTURALE A.C. SUTTA SCUPA
Chi ha paura
delle badanti?
regia Giuseppe Massa - con Emiliano Brioschi, Simona Malato,
Cristiano Nocera
Chi ha paura delle badanti? è
un dramma sulla schiavitù moderna e sulla tragedia che attraversano
i popoli migranti. Emil e George sono due rumeni che pur di lavorare
fingono di essere donne per aggiudicarsi i due posti
di badante di cui Olga, giovane italiana paraplegica, ha bisogno. La
finzione e l’ambiguità che arriva a legare i destini di Olga e dei
due rumeni (finte donne) e a condizionare i loro rapporti, genera un
gioco degli equivoci (il rimando è a Le Serve di Jean Genet), che non nasconde
le umiliazioni cui spesso la necessità di lavorare costringe i tanti
migranti che pure con i loro lavori e servizi sono oramai parte integrante
e spesso insostituibile della nostra quotidianità.
24 luglio
Ore 21.30
COLLETTIVO “INTERNOENKI”
M.E.D.E.A.Big
Oil
Vincitore Premio Scenario per Ustica 2013
testo e regia Terry Paternoster - con Maria Vittoria
Argenti, Maria Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry
Paternoster, Raffaele Navarra, Gianni D’Addario,
Donato Paternoster, Alessandro Vichi
In M.E.D.E.A. (acronimo di Management dell’Economia
dell’Energia e dell’Ambiente, il master organizzato da Eni) viene
raccontato il dramma della Basilicata devastata dalle trivellazioni
petrolifere, giocato sul rimando al mito greco di Medea. Al notissimo
mito greco fa qui da contrappunto il mito della Madonna Nera, venerata
sul Monte Sacro di Viaggiano, vicino a Potenza, ai piedi del quale arde
la ‘fiamma perenne’ del Centro Oli della Val d’Agri. In questa
terra il Dio Petrolio e la Vergine Nera si fronteggiano da secoli in
una sfida senza vincitori, fra promesse elettorali e feste patronali,
fra clientelismo e preghiere, slogan pubblicitari e canti popolari,
che disegnano una post – modernità senza tempo, dove si compie una
delle più drammatiche contraddizioni del nostro tempo, fra l’incredibile
povertà della regione Basilicata che pure possiede il più grande
giacimento di petrolio su terraferma d’Europa.
27
luglio
Serata conclusiva del Festival
Ore 21
in collaborazione con Fondazione Teatro Due di Parma
Teatro documento
2014: Bando di Nuova Drammaturgia.
Nuove scritture per un Teatro della Memoria
Lettura - mise en espace realizzata dagli Attori dell’Ensemble Stabile
del Teatro Due – Parma
Ore 22
Cerimonia di Premiazione con MONI OVADIA
Assegnazione del “Premio Museo
Cervi. Teatro per la Memoria” ed 2014
Alla Compagnia Vincitrice del Festival
Assegnazione del secondo premio alla
Compagnia seconda classificata
Assegnazione del Premio del Pubblico
Moni Ovadia in
Il registro dei peccati
Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni
e storielle
testi e regia Moni Ovadia
con Moni Ovadia
Il Progetto del Festival è a cura di Paola Varesi, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, con la
collaborazione di Alice Lugli, Silvia Tirelli, William Bigi.
La Giuria è composta da: Alessandro Averone, Lorenzo Belardinelli,
Stefano Campani, Gigi Dall'Aglio, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, Jefte
Manzotti, un rappresentante di “I Teatri” di Reggio Emilia, un rappresentante
dell’Istituto Cervi.
L’ingresso agli spettacoli è a offerta libera. E’ consigliata la prenotazione presso la Segreteria Organizzativa del Festival.
Museo Cervi, via Fratelli Cervi, 9 - Gattatico (Reggio Emilia)
Tel. 0522. 678356 - fax. 0522 477491
info@istitutocervi.it - museo@fratellicervi.it
www.istitutocervi.it
Servizio di Punto Ristoro e Bar, durante la programmazione
del Festival, aperto dalle ore 19 alle ore 24. Su prenotazione, fino
alle ore 22, è disponibile anche un servizio Ristorante con specialità del territorio.
Per prenotare + 39.345-1850406; ristorazione@museocervi.it
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