giovedì 3 luglio 2014

13° FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA Premio Museo Cervi- Teatro per la memoria

13° FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA
Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria
70° Anniversario della Resistenza


Gattatico (Reggio Emilia), Museo Cervi
7 > 27 luglio 2014

Giunge alla sua tredicesima edizione il Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo che anche quest’anno porterà in scena, dal 7 al 27 luglio, al Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia) sette compagnie di rilievo nazionale individuate sulla base del Bando di Concorso uscito a marzo.
Il Festival è ideato e promosso dall’Istituto Alcide Cervi e da Cooperativa Borea, con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del  Comune di Reggio Emilia e Comune di Parma, della Provincia di Reggio Emilia, dei Comuni di Gattatico, Campegine, Castelnovo di Sotto, Poviglio, in collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Due di Parma, Festival ErmoColle, Festival Teatro Civile della Val d’Enza, Arci Parma, Quinta Parete, Teatro del Cerchio, Teatro MaMiMO, Comune di Fontanellato, Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa, Associazione Culturale Dai CampiRossi.

Le lotte sindacali, la condizione del lavoro femminile, la sicurezza sul lavoro, le problematiche dell’emigrazione e dell’immigrazione, la mancanza di prospettive delle nuove generazioni, i diritti sociali e civili, il conflitto tra cultura contemporanea e neocapitalista, la questione ambientale: questi alcuni dei temi che gli spettacoli porteranno in scena rimanendo fondamentale il richiamo alla Resistenza e alla sua memoria, ai valori di libertà, democrazia, giustizia sociale che la hanno motivata e che hanno attraversato Casa Cervi.
La collocazione stessa del Festival, negli spazi esterni della casa contadina abitata dalla famiglia Cervi, oggi moderno Museo di Storia contemporanea, contribuisce a sua volta a determinarne i temi ricorrenti. Elemento unificante degli spettacoli è lo stimolo che intendono portare, sensibilizzando alla riflessione ma anche all'azione come presa di posizione, come risveglio urgente a tempi sempre più incerti. Sempre forte dunque il compito del Festival di rinnovare la memoria, dando anche in questa edizione un contributo alla sedimentazione di saperi vitali, dinamici, intorno alle più importanti questioni della vita individuale e collettiva. Tutt’altro quindi che una semplice testimonianza.
La coincidenza della tredicesima edizione del Festival con il 70° Anniversario della Resistenza e delle relative Celebrazioni costituisce un motivo in più di aggiornamento e richiamo forte a non derubricare storia e memoria, a non abbassare l'attenzione a fronte di revisionismi sempre più agguerriti, a riproporre valori, storie e narrazioni.

Il Programma
Ad inaugurare questa tredicesima edizione, lunedì 7 luglio (ore 20.15) nel 54° Anniversario dei Caduti di Reggio Emilia, sarà “Teatro appena scritto”, lettura di scene tratte dal laboratorio di drammaturgia condotto da Emanuele Aldovrandi al Museo Cervi nei mesi di maggio e giugno scorsi, su testi di Carla Affaticati, Enrico Bossi, Ilaria Cecchini, Anna Mazzola, Simone Oliva, Carlo Stanzani, Giulia Storchi, Cristina Tazzioli, con gli attori allievi del Centro Teatrale MaMiMò. Alle ore 21.30 seguirà La Pentola Nera con “Radio Belice non trasmette” liberamente ispirato a ‘I ministri dal cielo’ di Lorenzo Barbera, di Giacomo Guarneri, anche regista insieme a Marcello Vaccarino, e interprete con  Dario Muratore. Vincitore del Premio Etica in Atto 2013, è ambientato nella Sicilia degli anni’50, nella Valle del Belice, dove studenti, sindacalisti, braccianti, intellettuali e volontari provenienti da tutta Europa, insieme a Danilo Dolci, danno vita ad una stagione di lotta non violenta e disobbedienza civile che si espande in tutta la Vallata.

Giovedì 10 luglio (ore 21.30) si prosegue con “Scintille” del Teatro Cargo, testo e regia di Laura Sicignano, con Laura Curino, ambientato nella New York del 1911 quando esplose la fabbrica di camicette TWC provocando 146 vittime fra le 600 persone che vi lavoravano, per la maggior parte ragazze immigrate italiane o dall’Europa dell’Est. I vari processi portarono all’assoluzione dei proprietari della fabbrica malgrado il mancato rispetto delle norme di sicurezza. La ‘scintilla’ fece esplodere la protesta e la vicenda diventerà uno dei precedenti storici della Festa della Donna.

Martedì 15 luglio (ore 21.30) la Compagnia IF PRANA presenta “R…Esistere. 13 buoni motivi per rinunciare al suicidio”, drammaturgia Laerte Neri, con Matteo Romoli, Caterina Simonelli, regia di Caterina Simonelli. La drammaturgia crea un ponte fra lo spirito che ha animato la Resistenza e le nuove generazioni, alle prese con la ‘resistenza’ al precariato, con la difficoltà a programmare un futuro, con la superficialità e il degrado culturale. Questi alcuni dei motivi che fanno incontrare due ragazzi nel momento in cui hanno deciso di farla finita su un cornicione, a 30 metri dal suolo. La speranza rinasce con uno sguardo diverso sulla realtà insieme al bisogno di reagire alla disillusione e alle difficoltà.

Il venir meno dei padri al loro ruolo e la mancanza di punti di riferimento familiari e sociali, è il tema di “Patres” di Scenari Visibili in scena giovedì 17 luglio (ore 21.30), drammaturgia Saverio Tavano, regista insieme a Dario Natale, in scena lo stesso Dario Natale con Gianluca Vetromilo. Al centro di ‘Patres’ c’è l’assenza e il dolore per una perdita che si rinnova ogni giorno, perdita dell’altro e della centralità del donarsi agli altri, come solidarietà, appartenenza. Protagonista un ragazzo non vedente - un nuovo Telemaco – che attende il ritorno del padre fuggito da casa tanto tempo prima, lasciando solo il figlio col suo handicap.

Domenica 20 luglio (ore 21.30) la Compagnia Arditodesìo/Teatro Portland presenta “Libero nel Paese della Resistenza”, di e con Andrea Brunello, regia Christian Di Domenico. Protagonisti delle spettacolo sono i disegni che Libero (una persona speciale che si esprime a suoni e non a parole, non vuole essere toccato) compone la mattina del 2 settembre 1943, seduto alla finestra della casa di Portèla, il quartiere antico di Trento, che quel giorno verrà devastato dalle bombe di demolizione americane. Una storia di quartiere, animato dai personaggi più diversi, le cui vicende intrecciate assumono i tratti di una narrazione di più ampio respiro, una ‘parabola universale’ degli anni del fascismo e della seconda guerra.

Un dramma sulla schiavitù moderna e sulla tragedia che attraversano i popoli migranti è al centro di “Chi ha paura delle badanti?” dell’Associazione Culturale A.C.Sutta Scupa, regia Giuseppe Massa, con Emiliano Brioschi, Simona Malato, Cristiano Nocera in scena martedì 22 luglio (ore 21.30). Emil e George sono due rumeni che fingono di essere donne per aggiudicarsi i due posti di badante di cui Olga, giovane italiana paraplegica, ha bisogno. La finzione e l’ambiguità che arriva a legare i destini di Olga e dei due rumeni e a condizionare i loro rapporti, genera un gioco degli equivoci che non nasconde le umiliazioni cui spesso la necessità di lavorare costringe i tanti migranti che con i loro lavori sono ormai parte integrante della nostra quotidianità.

Giovedì 24 luglio (ore 21.30) il Collettivo InternoEnki presenta “M.E.D.E.A.Big Oil”, Vincitore Premio Scenario per Ustica 2013, testo e regia Terry Paternoster, con Maria Vittoria Argenti, Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry Paternoster, Gianni D’Addario, Raffaele Navarra, Donato Paternoster, Alessandro Vichi. In “M.E.D.E.A.” (acronimo di Management dell’Economia dell’Energia e dell’Ambiente, master organizzato da Eni) viene raccontato il dramma della Basilicata devastata dalle trivellazioni petrolifere. Al notissimo mito greco di Medea fa da contrappunto il mito della Madonna Nera, venerata sul Monte Sacro di Viaggiano, vicino a Potenza, ai piedi del quale arde la ‘fiamma perenne’ del Centro Oli della Val d’Agri. In questa terra il Dio Petrolio e la Vergine Nera si fronteggiano da secoli fra promesse elettorali e feste patronali, clientelismo e preghiere, slogan pubblicitari e canti popolari, che disegnano una post-modernità senza tempo, nell’incredibile povertà della regione Basilicata che possiede il più grande giacimento di petrolio su terraferma d’Europa.

Serata conclusiva del Festival domenica 27 luglio. Si inizia alle ore 21, in collaborazione con Fondazione Teatro Due di Parma, con la lettura - mise en espace realizzata dagli Attori dell’Ensemble Stabile di Teatro Due del testo selezionato da Teatro documento 2014: Bando di Nuova Drammaturgia. Promosso in collaborazione con Fondazione Teatro Due, il bando, rivolto alla produzione di nuove scritture di Teatro Civile, con particolare attenzione alla memoria della Resistenza e alla vicenda dei sette Fratelli Cervi, è un’occasione per rilanciare nuovi modi di raccontare uno snodo e un periodo fondamentali della nostra storia.   

Alle ore 22 si svolgerà la cerimonia di premiazione: sarà Moni Ovadia, una della maggiori personalità della scena artistica e culturale italiana, ad assegnare il “Premio Museo Cervi. Teatro per la Memoria” alla Compagnia vincitrice del Festival, l’Assegnazione del secondo premio alla Compagnia seconda classificata e l’Assegnazione del Premio del Pubblico, che vuole promuovere un maggior coinvolgimento del pubblico nelle serate del Festival, sottolineando quell'aspetto di aggregazione che ne costituisce una delle caratteristiche fondanti. A seguire Moni Ovadia presenterà lo spettacolo “Il registro dei peccati. Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle” da lui diretto ed interpretato.


FESTIVALEVENTI
Il cartellone del Festival presenta anche quest’anno alcuni eventi collaterali di approfondimento, spunto per nuove incursioni nel teatro contemporaneo e di impegno civile.
Il 10 luglio alle ore 19 si svolgerà “Per un teatro di discorso. Transito ‘millenario’ dalla parola alla narrazione” incontro con Gabriele Vacis, regista e drammaturgo, direttore artistico “I Teatri” di Reggio Emilia.
Il 15 luglio alle ore 19 si svolgerà l’incontro “Lucia Sarzi, signora delle parole, padrona della scena” con Laura Artioli, autrice del libro “Storia delle storie di Lucia Sarzi: il teatro, la Resistenza, la Famiglia Cervi” (Corsiero Editore).
Il 17 luglio alle ore 19 Alessandro Averone, attore e regista, vincitore del Premio della Critica 2013, sarà ospite dell’incontro “Il mestiere dell’attore fra teatro e cinema” intervistato da Iefte Manzotti.
Il 22 luglio alle ore 18 si svolgerà la tavola rotonda “Teatro Resistente?”, incontro/confronto con artisti, compagnie, teatri, istituzioni, operatori sul Teatro di Resistenza e sulla resistenza del Teatro.

FESTIVALETERRITORI
Il Festival di Resistenza come luogo della partecipazione e dell’incontro ha consentito nel tempo di sedimentare relazioni forti con altre realtà di Festival, Rassegne e Teatri che si muovono sul terreno del teatro civile che hanno posto le basi per l’avvio di una rete di esperienze, nel segno dell’elaborazione di un ‘teatro diffuso’ dove si richiamino temi, spettacoli, compagnie, progetti, a partire da esperienze già consolidate nella Provincia di Reggio Emilia, come il Festival Teatro Civile in Val d’Enza, che si svolgerà a San Polo d’Enza a fine giugno, in quattro serate che – fra spettacoli di narrazione, musicali, di teatro civile - punteranno alla valorizzazione di giovani esperienze, con attenzione ai temi legati alle tante e ricorrenti ‘emergenze’ civili e sociali del nostro paese e alle innumerevoli storie e figure, spesso dimenticate, impegnate nel rendere sempre più civile il nostro presente.
Altrettanto consolidato è il rapporto con la dodicesima edizione del Palio Poetico Musicale ErmoColle che si svolgerà dall’1 al 13 agosto nei comuni montani della provincia di Parma con il quale si è avviato già da qualche anno un significativo percorso di condivisione dei progetti pervenuti che possono così essere tenuti in considerazione per la costruzione di entrambi i Festival (www.ermocolle.eu).
E se rimangono confermati i reciproci rimandi con la Rassegna di teatro e dibattiti Fino al cuore della rivolta di Fosdinovo (Massa), si consolida il rapporto con la Compagnia Quinta Parete di Casalgrande (Reggio Emilia).
Fra i partner del Festival si riconfermano anche la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Due di Parma, il Teatro Comunale di Fontanellato (Parma), il Teatro del Cerchio (Parma), la Compagnia Centro Teatrale MaMiMò (Reggio Emilia), realtà importanti e attive con le quali si sono avviate significative condivisioni di progetti e pubblici.

FESTIVALPRIMAEDOPO: i piccoli momenti conviviali
Il teatro ha sempre rappresentato, nelle campagne e per i contadini, una forma di intrattenimento e di incontro oltre che di conoscenza e di riflessione. Ne è un esempio il ‘teatro di stalla’ che con la messinscena di testi della tradizione orale recitati da contadini, braccianti, piccoli artigiani, costituiva di fatto anche un momento di incontro e socializzazione.
Il Festival di Resistenza, pur così lontano, guarda a quella tradizione, e anche in questa edizione come già nelle precedenti intende tenere alti i valori dell’accoglienza e dell’intrattenimento anche attraverso l’incontro con alcuni aspetti della cucina tipica del territorio. E’ in questa ottica che ogni serata terminerà con una degustazione di prodotti tipici del territorio, quest’anno a cura di Aziende del Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa.

Il Progetto del Festival è a cura di Paola Varesi, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, con la collaborazione di Alice Lugli, Silvia Tirelli, William Bigi.
La Giuria è composta da: Alessandro Averone, Lorenzo Belardinelli, Stefano Campani, Gigi Dall’Aglio, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, Jefte Manzotti, un rappresentanti della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, un rappresentante dell’Istituto Cervi.

In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al chiuso.
L’ingresso è a offerta libera. E’ consigliata la prenotazione presso la Segreteria Organizzativa del Festival.

Informazioni e prenotazioni
Museo Cervi, via Fratelli Cervi 9 - Gattatico (Reggio Emilia)
Tel.0522.678356 – Fax 0522.477491

Il Museo Cervi è aperto alle visite durante le sere di spettacolo. Servizio di Punto Ristoro e Bar, durante la programmazione del Festival, aperto dalle ore 19 alle ore 24. Su prenotazione, fino alle ore 22, è disponibile anche un servizio Ristorante con specialità del territorio. Per prenotare +39.345.1850406, ristorazione@museocervi.it.


13° FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA
Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria
70° anniversario della Resistenza

Gattatico (Reggio Emilia), Museo Cervi
7 > 27 luglio 2014

Il Festival di Resistenza si svolge come tutti gli anni, nel mese di luglio, negli spazi esterni del Museo Cervi. E’ una rassegna di Teatro Civile che, sviluppando temi propri di Casa Cervi, è cresciuta negli anni grazie alla qualità degli spettacoli, alle narrazioni che riesce a proporre ma anche alle forme di intrattenimento che parallelamente riesce a produrre.
Anche quest’anno il debutto coinciderà con la storica data del 7 luglio. La serata di premiazione del Festival sarà invece posticipata al 27 luglio. Una data nuova dunque, motivata dalla necessità di dare più spazio al progetto e al momento della premiazione delle Compagnie vincitrici della rassegna.
Come consuetudine ogni serata terminerà con una degustazione di prodotti tipici del territorio, quest’anno a cura di Aziende del Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa.

Il Festival è ideato e promosso da Istituto Alcide Cervi e da Cooperativa Boorea con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio dei Comuni di Reggio Emilia, Comune di Parma, della Provincia di Reggio Emilia, dei Comuni di Gattatico, Campegine, Castelnovo Sotto, Poviglio; in collaborazione con Festival ErmoColle, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Due di Parma, Festival Teatro Civile della Val d’Enza, Arci Parma, Quinta Parete, Teatro del Cerchio, Teatro MaMiMo; Comune di Fontanellato, Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa; Associazione Culturale DaiCampiRossi.

Programma

7 luglio
INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL
54° Anniversario dei Caduti di Reggio Emilia

Ore 20.15
Teatro appena scritto
Lettura di scene dal laboratorio di drammaturgia condotto da Emanuele Aldrovandi
(Museo Cervi, maggio – giugno 2014)
testi di Carla Affaticati, Enrico Bossi, Ilaria Cecchini, Anna Mazzola, Simone Oliva,
Carlo Stanzani, Giulia Storchi, Cristina Tazzioli,
con gli attori allievi del Centro Teatrale MaMiMò
a cura di Emanuele Aldrovandi

Ore 21.30
PRODUZIONE LA PENTOLA NERA – C.R.E.S.M.
Radio Belice non trasmette
Vincitore Premio Etica in Atto 2013
liberamente ispirato a ‘I ministri dal cielo’ di Lorenzo Barbera
di Giacomo Guarneri
regia Marcella Vaccarino e Giacomo Guarneri
con Dario Muratore, Giacomo Guarneri
Sicilia, Valle del Belice, anni Cinquanta. Unendosi “all’agitatore” Danilo Dolci, studenti, sindacalisti, braccianti, intellettuali e volontari da tutta l’Europa, inaugurano una stagione di lotta non violenta e disobbedienza civile che contagia l’intera Vallata.  Sperimentando una  forma partecipata di “democrazia dal basso”, e mettendo in atto uno straordinario modello di protagonismo politico, la nuova parola d’ordine è “collaborare esattamente alla vita”.  La Valle inaugura così un periodo segnato dal rapporto “d’amore-odio” col potere costituito, ritenuto non rappresentativo, e che tocca l’apice della crisi nel gennaio 1968 col terremoto. Radio Belice non trasmette trae vita dallo spunto storico offerto da Radio Libera fondata  da Danilo Dolci, Pino Lombardo e Franco Alasia a Partinico, radio di “denuncia” e prima in Italia a trasmettere su frequenze non pubbliche nel 1970. La rappresentazione nasce da una ricerca sul campo (che ha portato alla raccolta di testimonianze dirette) e dalla rielaborazione di testi letterari e di suggestioni cinematografiche.

10 luglio
Ore 19
Per un teatro di discorso.
Transito ‘millenario’ dalla parola alla narrazione
incontro con Gabriele Vacis, regista e drammaturgo,
direttore artistico “I Teatri” di Reggio Emilia

Ore 21.30
TEATRO CARGO
Scintille
testo e regia Laura Sicignano - con Laura Curino

New York  25 marzo 1911: mancano pochi minuti alla chiusura della fabbrica TWC che produce camicette. In un attimo una scintilla scatena il fuoco nel grattacielo che ospita la fabbrica, provocando 146 vittime fra le 600 persone che vi lavorano, quasi tutte ragazze immigrate italiane o dall’Europa dell’Est. Nella serie di processi che seguirono, i proprietari della fabbrica verranno assolti anche se non furono messe in atto le più elementari norme di sicurezza. Questo non eviterà alla scintilla della protesta di esplodere: la vicenda diventerà infatti uno dei precedenti storici della Festa della Donna, il più significativo dei molti che hanno contribuito a dar vita alla ricorrenza.  La rievocazione, che avviene dal punto di vista delle protagoniste, una madre e una figlia emigrate dall’Italia in cerca di fortuna, rimanda alla storia dimenticata delle donne che hanno fatto la grande Storia, e insieme alla storia delle prime forme di organizzazione sindacale e ai temi attuali della sicurezza sul lavoro e delle speranze dei migranti, di ogni tempo e paese.

15 luglio
Ore 19
Lucia Sarzi, signora delle parole, padrona della scena
interviene Laura Artioli, autrice del libro “Storia delle storie di Lucia Sarzi: il teatro,
la Resistenza, la Famiglia Cervi” Corsiero Editore

Ore 21.30
COMPAGNIA IF PRANA
R...Esistere. 13 buoni motivi per rinunciare al suicidio
drammaturgia Laerte Neri - regia Caterina Simonelli - con Matteo Romoli, Caterina Simonelli

La drammaturgia di R...Esistere. 13 buoni motivi per rinunciare al suicidio ha voluto creare un ponte fra lo spirito che ha animato la Resistenza e le nuove generazioni, alle prese con la ‘resistenza’ al precariato, con la difficoltà a programmare un futuro, ma anche con la superficialità e il degrado culturale. Sono questi solo alcuni dei motivi che fanno incontrare due ragazzi, proprio quando hanno deciso di farla finita. Su un cornicione, a 30 metri dal suolo, nasce però la speranza di uno sguardo diverso sulla realtà che li circonda, la voglia di R… Esistere e di reagire alla disillusione ma anche alle obiettive difficoltà. Proprio come hanno fatto i giovani che hanno deciso 70 anni fa di Resistere per riconquistare la libertà di tutti. “Nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero…” (Piero Calamandrei)

17 luglio
Ore 19
Il Mestiere dell’Attore fra Teatro e Cinema
incontro con Alessandro Averone, attore e regista, vincitore Premio della Critica 2013 Intervista a cura di Iefte Manzotti

Ore 21.30
SCENARI VISIBILI
Patres
drammaturgia Saverio Tavano - regia Dario Natale, Saverio Tavano
con Dario Natale, Gianluca Vetromilo

Un ragazzo non vedente (quasi un nuovo Telemaco) aspetta il ritorno del padre fuggito da casa tanto tempo prima, lasciando solo il figlio col suo handicap. Aspetta aprendo le braccia all’orizzonte in cerca di un padre che finalmente arrivi a riempirgli un mondo che per lui si è svuotato di senso.  Ma le sue braccia si riempiono solo della brezza della sera, che non consola mai abbastanza. Al centro di Patres c’è l’assenza e il dolore per una perdita che si rinnova ogni giorno, che è anche perdita dell’altro e della centralità del donarsi agli altri, come solidarietà, appartenenza. C’è l’attesa, tempo teatrale per eccellenza, e c’è il vuoto provocato dalla mancanza di valori, dal venir meno dei padri al loro ruolo, e dei punti di riferimento non soltanto familiari, ma anche e soprattutto sociali e culturali.






20 luglio
Ore 21.30
COMPAGNIA ARDITODESÌO | TEATRO PORTLAND
Libero nel Paese della Resistenza
di e con Andrea Brunello - regia Christian Di Domenico

Protagonisti delle spettacolo sono i disegni che Libero (una persona speciale che non cerca il contatto visivo con gli altri, si esprime a suoni e non a parole, non vuole essere toccato) compone nella mattina di giovedì 2 settembre 1943, fra le 6,20 e le 11,56, seduto alla finestra della casa di Portèla, il quartiere antico di Trento, muffoso e gonfio di umanità, che verrà devastato proprio quel giorno dalle bombe di demolizione americane.
Libero nel Paese della Resistenza mette in scena una storia di quartiere, sorta di microcosmo favoloso animato dai personaggi più diversi, di tutte le estrazioni sociali, le cui vicende intrecciate assumono i tratti di una narrazione di più ampio respiro diventando una ‘parabola universale’ degli anni drammatici del fascismo e della seconda guerra.

22 luglio
Ore 18
Tavola Rotonda
Teatro Resistente?
Incontro/confronto con artisti, compagnie, teatri, istituzioni, operatori
sul Teatro di Resistenza e sulla resistenza del Teatro

Ore 21.30
ASSOCIAZIONE CULTURALE A.C. SUTTA SCUPA
Chi ha paura delle badanti?
regia Giuseppe Massa - con Emiliano Brioschi, Simona Malato, Cristiano Nocera

Chi ha paura delle badanti? è un dramma sulla schiavitù moderna e sulla tragedia che attraversano i popoli migranti. Emil e George sono due rumeni che pur di lavorare fingono di essere donne per aggiudicarsi i due posti di badante di cui Olga, giovane italiana paraplegica, ha bisogno. La finzione e l’ambiguità che arriva a legare i destini di Olga e dei due rumeni (finte donne) e a condizionare i loro rapporti, genera un gioco degli equivoci (il rimando è a Le Serve di Jean Genet), che non nasconde le umiliazioni cui spesso la necessità di lavorare costringe i tanti migranti che pure con i loro lavori e servizi sono oramai parte integrante e spesso insostituibile della nostra quotidianità.

24 luglio
Ore 21.30
COLLETTIVO “INTERNOENKI”
M.E.D.E.A.Big Oil
Vincitore Premio Scenario per Ustica 2013
testo e regia Terry Paternoster - con Maria Vittoria Argenti, Maria Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry Paternoster, Raffaele Navarra, Gianni D’Addario,
Donato Paternoster, Alessandro Vichi

In M.E.D.E.A. (acronimo di Management dell’Economia dell’Energia e dell’Ambiente, il master organizzato da Eni) viene raccontato il dramma della Basilicata devastata dalle trivellazioni petrolifere, giocato sul rimando al mito greco di Medea. Al notissimo mito greco fa qui da contrappunto il mito della Madonna Nera, venerata sul Monte Sacro di Viaggiano, vicino a Potenza, ai piedi del quale arde la ‘fiamma perenne’ del Centro Oli della Val d’Agri. In questa terra il Dio Petrolio e la Vergine Nera si fronteggiano da secoli in una sfida senza vincitori, fra promesse elettorali e feste patronali, fra clientelismo e preghiere, slogan pubblicitari e canti popolari, che disegnano una post – modernità senza tempo, dove si compie una delle più drammatiche contraddizioni del nostro tempo, fra l’incredibile povertà della regione Basilicata  che pure possiede il più grande giacimento di petrolio su terraferma d’Europa.

27 luglio
Serata conclusiva del Festival

Ore 21
in collaborazione con Fondazione Teatro Due di Parma
Teatro documento 2014: Bando di Nuova Drammaturgia.
Nuove scritture per un Teatro della Memoria
Lettura - mise en espace realizzata dagli Attori dell’Ensemble Stabile del Teatro Due – Parma 

Ore 22
Cerimonia di Premiazione con MONI OVADIA
Assegnazione del “Premio Museo Cervi. Teatro per la Memoria” ed 2014
Alla Compagnia Vincitrice del Festival
Assegnazione del secondo premio alla Compagnia seconda classificata
Assegnazione del Premio del Pubblico  

Moni Ovadia in
Il registro dei peccati
Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle
testi e regia Moni Ovadia
con Moni Ovadia





Il Progetto del Festival è a cura di Paola Varesi, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, con la collaborazione di Alice Lugli, Silvia Tirelli, William Bigi.
La Giuria è composta da: Alessandro Averone, Lorenzo Belardinelli, Stefano Campani, Gigi Dall'Aglio, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, Jefte Manzotti, un rappresentante di “I Teatri” di Reggio Emilia, un rappresentante dell’Istituto Cervi.

In caso di maltempo si terranno al chiuso.
L’ingresso agli spettacoli è a offerta libera. E’ consigliata la prenotazione presso la Segreteria Organizzativa del Festival.


Informazioni e prenotazioni
Museo Cervi, via Fratelli Cervi, 9 - Gattatico (Reggio Emilia)
Tel. 0522. 678356 - fax. 0522 477491
info@istitutocervi.it - museo@fratellicervi.it
www.istitutocervi.it

Il Museo Cervi è aperto alle visite durante le serate di spettacolo.
Servizio di Punto Ristoro e Bar, durante la programmazione del Festival, aperto dalle ore 19 alle ore 24. Su prenotazione, fino alle ore 22, è disponibile anche un servizio Ristorante con specialità del territorio. Per prenotare + 39.345-1850406; ristorazione@museocervi.it

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