IL FOLLE VOLO CONTINUA…
Stagione teatrale 2015/2016
Il Folle Volo Continua, questo è il
tema scelto per la nuova stagione artistica 2015/2016 dell’Argot Studio. Un
ponte con la scorsa stagione - Il Folle
Volo - che annunciava un nuovo percorso artistico e progettuale legato
all’anniversario dei trent’anni di attività dello storico spazio di Trastevere,
ancora oggi uno dei luoghi più importanti per la diffusione del contemporaneo. Nato
nel 1984 sotto la direzione artistica di
Maurizio Panici, ideatore e fondatore, affiancato da altri due importanti
soci fondatori, Marco Delogu e Sergio Colabona, dal 2008 la gestione dello
spazio è affidata alla nuova direzione artistica Francesco Frangipane e Tiziano
Panici, affiancati per un breve periodo
dal regista Francesco Giuffrè.
Anche
quest’anno Argot Studio costruisce
la sua programmazione sulla nuova drammaturgia nazionale e internazionale
riconfermando la forte attenzione per le nuove leve di attori che ogni anno
contribuiscono a cambiare e rinnovare il modo di fare teatro.
Saranno in
tutto dieci gli spettacoli di lunga tenitura che guideranno la programmazione
dell’Argot Studio, tra questi
quattro novità assolute e cinque produzioni Argot. Due le rassegne teatrali, La Scena
Sensibile, storica rassegna rivolta alla scena femminile curata da Serena
Grandicelli e Dominio Pubblico Officine
– La città agli Under 25, dedicata alle giovani generazioni; iniziativa
nata all’interno del progetto di stagione congiunta Dominio Pubblico in collaborazione con il Teatro dell’Orologio di Roma.
Si inizia
ufficialmente il 6 ottobre 2015 alle ore 21.00 con EFFIMERA, testo inedito di Stefano
Benni produzione Argot interpretato dalla giovanissima Dacia D’Acunto, in scena fino al 18 di ottobre. Si
prosegue con NOVE, testo mai
rappresentato di Edoardo Erba che ha
debuttato questa estate nella prestigiosa vetrina del Todi Festival 2015. Gli interpreti Massimiliano Franciosa e Claudia
Crisafio, diretti dal regista Mauro
Avogadro, saranno in scena dal 10 al
29 novembre.
Nel mese di
dicembre e di febbraio è il momento di altre due nuove produzioni Argot che
portano la firma di Giampiero Rappa, come
regista nello spettacolo ALBANIA CASA MIA in programma dall’1 al 13 dicembre scritto dal giovane autore albanese Aleksandros
Memetaj, e come autore di NESSUN LUOGO È LONTANO (debutto
nazionale) in scena dal 2 al 21 febbraio 2016.
Durante
le feste natalizie all’Argot Studio saranno protagonisti tre spettacoli
dedicati a un pubblico di tutte le età e per questo presentati anche in matinée
e pomeridiana: dal 21 fino alla
mattina della vigilia del 24 dicembre
il CANTO DI NATALE di Charles Dickens, ormai storica
produzione di Argot per la regia di Tiziano
Panici, ripreso per il quinto anno consecutivo e per la prima volta a Roma.
Seguono due progetti firmati da Giovanna
Mori: lo storico MI LASCIO,
scritto con la collaborazione del drammaturgo Jean-Claude Carriere per
la regia di Maurizio Panici in scena dal 27 al 31 dicembre. Per la serata di
capodanno, replica straordinaria accompagnata da molte sorprese.
Per
finire dal 7 al 10 gennaio 2016 ospiteremo una residenza creativa dello spettacolo
PREGO, vincitore della IV edizione del PREMIO FEDERGAT I TEARI DEL SACRO di cui Giovanna Mori è sia
interprete che autrice.
Continua
inoltre la fruttuosa collaborazione con il gruppo Uffici Teatrali, ensamble artistico riconosciuto e in residenza
stabile presso l’Argot Studio di cui fanno parte Pier Giorgio Bellocchio, Massimiliano Benvenuto, Vincenzo De Michele,
Beppe Filipponio, Francesco Frangipane, Filippo Gili, Arcangelo Iannace, Omar
Sandrini, Vanessa Scalera. Dal 12 al 24 gennaio 2016 presenteranno ANGELI di
Filippo Gili, che ne firma anche la
regia. In scena Arcangelo Iannace e Pier Giorgio Bellocchio.
A
seguire un omaggio al grande artista Carmelo
Bene, firmato da una delle sue più storiche collaboratrici, Stefania De Santis che per l’occasione
porta in scena AMLETO-QUALIS ARTIFEX
PEREO! dalla penna di Jules Lafourge.
In scena dal 1 al 13 marzo con due
giovani interpreti d’eccezione: Luca
Micheletti e Eva Riccobono.
Ancora Uffici Teatrali presenterà una nuova
fase del progetto SISTEMA CHECOV che
ha ottenuto grande riscontro di critica e pubblico nella passata stagione. Dal
22 marzo al 17 aprile si alterneranno sul palco la ripresa di Tre Sorelle e la nuova rilettura di Zio Vanja.
Chiude
la stagione Elena Arvigo con lo
spettacolo DONNA NON RIEDUCABILE di Stefano Massini, ispirato ai reportage
di Anna Politkovskaja.
In dieci mesi ospiteremo più di
cinquanta gruppi artistici. In contemporanea mondiale festeggeremo inoltre i 400 anni dalla scomparsa di Shakespeare.
Lo faremo con un festival internazionale dal titolo Shakespeare Re-Loaded in collaborazione con Sycamore T Company, Cantina Shakespeare, Kit Theatre. Dal 19
aprile al 2 maggio il bardo sarà
celebrato attraverso sei riscritture di grandi classici firmate da altrettanti
giovani autori europei e internazionali da Amleto,
passando per Il Mercante di Venezia, Romeo e Giulietta, il Machbeth, l’Otello e la Tempesta. Ospiti
d’eccezione la Bedlam Theatre Company di
New York in Italia grazie alla collaborazione con Keiros Italy Theatre Company e In
Scena! Italian Theatre Festival NY.
All’interno della ricca stagione di
Argot Studio non mancano laboratori e progetti speciali.
Per la sezione ARGOTLAB ricordiamo il laboratorio di scrittura a cura di Stefano Benni, il laboratorio di
scrittura creativa e drammaturgica di Filippo
Gili, il laboratorio di scrittura critica a cura di Teatro e Critica Lab e infine CinemArgot,
workshop intensivi per registi e attori professionisti condotti da Edoardo Leo, Massimiliano Bruno e Rolando Ravello, ideato da Francesco
Frangipane e Massimiliano Franciosa.
Per ARGOTPROJECT:
Free Music Factory, progetto
musicale curato dal musicista Francesco
Leineri che riunisce in questo contenitore sei musicisti di prim’ordine,
provenienti da diverse parti d’Italia, di solida formazione accademica in una
vera e propria officina musicale riunendo insieme i più diversi linguaggi
musicali, dal free jazz al math rock, dai canti popolari al minimalismo.
In ultimo Incontra il tuo autore format dedicato agli autori e al loro
pubblico. Una volta al mese, all’ora del tramonto, nell’accogliente foyer dell’Argot
Studio, gli autori di questa stagione incontrano il pubblico per raccontarsi e
raccontare la propria poetica in una chiave del tutto nuova.
Da quest’anno,
in occasione dei trent’anni di attività le due strutture Argot Produzioni e Argot
Studio annunciano alla città un evento importante; due entità si fondono
per ripartire insieme: “dopo cinque anni
di Teatro Stabile di Innovazione ad Orvieto l’Argot torna a riunirsi nella sede
storica di Argot Studio. Argot Produzioni e Argot Studio diventano di fatto una
realtà stabile nella città di Roma con un nuovo meccanismo produttivo e un
nuovo pensiero; per un teatro di ricerca teso al rinnovamento dei linguaggi e
della scena teatrale contemporanea italiana. Dopo grandi riconoscimenti vissuti
non come punto di arrivo ma come una ripartenza.
Ripartire
significa lavorare insieme al nuovo patto generazionale che vede saldarsi due
strutture all’interno di un progetto unico, comune, condiviso”.
Maurizio Panici
Un stagione quasi stabile..
Nel mezzo del cammin di nostra vita. Ecco dove ci troviamo ora.
E aveva
ragione il buon Dante Alighieri: oggi questo luogo dell’anima appare oscuro e
intricato, pieno di deviazioni e scelte da prendere.
Il mondo in
cui viviamo sembra essere un eterno presente
in cui sembra difficile rintracciare una possibilità di futuro. A fare da
scenario a questa commedia, una città anch’essa eterna: eternamente rinviata,
eternamente stanca e corrotta, eternamente potente e immobile. Eppure in mezzo
al suo frastuono, al suo traffico, alla sua fretta si muovono e si trasformano
negli anni le identità dei luoghi, specie quelli dove si fa spettacolo, dove si
celebra l’arte. L’Argot, nel suo
continuo mutare, nel suo non essere mai stabile,
ha attraversato tre generazioni e approda oggi alla sua trentesima stagione
proponendo un ulteriore cambiamento: presenta un cartellone ‘fuori misura’ con
otto titoli di lunga tenitura. Quasi tutti testi inediti firmati da alcuni
degli autori più importanti della scena italiana: Benni, Massini, Erba, Rappa,
Gili. Come sempre portati in scena da interpreti eccellenti o da giovani
talenti emergenti. Quattro di questi titoli sono produzioni Argot e questo dato
indica una precisa scelta, ovvero di tornare ad essere un luogo di produzione
oltre che di sperimentazione.
Oltre ad
essere una casa accogliente per gli artisti, Argot potrebbe tornare ad essere
una stazione importante da cui partono grandi progetti, come in passato,
destinati ad essere il teatro del futuro. Oltre a questo si rinnovano percorsi
e collaborazioni importanti, come Dominio Pubblico o la Scena Sensibile. Si inaugurano
nuove vetrine di respiro internazionale - è il caso del progetto Shakespeare
Re-Loaded - e allo stesso tempo si aprono le porte a progetti residenti come
per l’orchestra Free Music Factory o per l’ensamble
Uffici Teatrali.
Tutto questo è
stato possibile negli anni solo grazie alla passione e alla dedizione di tutti
i collaboratori che hanno fatto di questo luogo una casa e oggi è ancora
possibile grazie ad un nuovo staff che sa gestire e tenere in ordine questa
casa: la ama e la abita tutti i giorni tenendola aperta per ogni spettatore,
cittadino, straniero che citofonerà al n°27 di via Natale del Grande.
Oggi
questo viaggio sembra più che mai sensato e resta una realtà concreta, un fatto
tangibile che in una piccola stanza nascosta in un cortile di Trastevere,
passino ogni anno più di 10.000 persone.
Per
questo continueremo sulla strada che abbiamo intrapreso, continuando a
sostenere il nostro ruolo in questa comedìa,
che forse oggi ha poco di divino ma
ancora troppo di umano. Il folle volo
continua...
La
direzione artistica
STAGIONE
6 | 18 OTTOBRE
2015
ARGOT
PRODUZIONI
EFFIMERA
di Stefano Benni
con Dacia D’Acunto
scene e costumi Pietro Perotti
regia Stefano Benni e Viviana Dominici
Ha
delle meravigliose ali, ma deve ancora imparare a volare. È una farfalla, o
forse una giovane fata, o una strega, o una ragazza come tante. Buttata nel
bosco del mondo. Sapendo che la sua vita sarà breve, e che bisogna goderne ogni
attimo, in bilico tra l’ironia e la paura. (Stefano Benni)
Un
monologo inedito di Stefano Benni con Dacia D’Acunto e i costumi di Pietro
Perotti, una riflessione profonda e ironica sul tema dell’apparire.
[durata:
1h e 15 min.]
Stefano Benni: Scrittore. Giornalista. Poeta.
Umorista. Attore. Ha pubblicato una ventina di libri molti dei quali sono stati
tra i grandi best-seller degli ultimi anni. Benni è un autore poliedrico e tra
i suoi scritti troviamo romanzi, racconti, poesie come anche drammaturgie,
articoli di vario genere e ancora scritti di diversa natura e disegni.
Soprannominato Lupo perché da piccolo, non riuscendo a dormire, usciva di
soppiatto, la notte con i suoi cani, per
la montagna. Debutta nel 2012 nella regia teatrale con Le Beatrici, liberamente
tratto dal suo testo e presentato al Festival di Spoleto. Ha portato in scena
Lolita, La Terra Desolata di Eliot, Poe e ha lavorato con moltissimi musicisti
jazz e classici.
10 | 29
NOVEMBRE 2015
COMPAGNIA
UMBERTO ORSINI
NOVE
di Edoardo Erba
con Massimiliano Franciosa e Claudia Crisafio
regia Mauro Avogadro
Lo
spettacolo si compone di nove frammenti. Non sono sketch o schizzi, sono invece
commedie concentrate in dieci minuti. In
poche battute, dopo aver delineato nitidamente i personaggi, l'autore tira
dritto al punto di svolta, al colpo di scena. I temi e i soggetti delle scene
sono diversi, ma lo stile è comune: l'autore parte da situazioni quotidiane,
concrete, molto riconoscibili e "flettendo" la realtà fa decollare la
vicenda, che in pochi minuti sconfina nel surreale. L'abilità della scrittura
sta tutta nella rapidità della costruzione:
nessun mattone è
sprecato, e ogni
dettaglio ha una doppia lettura, che si rivela appieno solo
nel finale.
[durata:
1 h e 20 min.]
Edoardo Erba è nato a Pavia, si è formato alla
scuola del Piccolo Teatro di Milano e vive a Roma. Maratona di New York è il
titolo più conosciuto fra i suoi scritti teatrali insieme a Muratori e
Margherita e il Gallo. Maratona è stata tradotta in diciassette lingue,
pubblicata in otto e rappresentata in tutto il mondo. Muratori è un cult alla
tredicesima stagione di repliche. Margarita e il gallo è stata presantata nei
maggiori teatri italiani. E’ docente di Scrittura per la Scena all’Università
di Pavia e patron per l’Italia al Theatre Biennial of Staatstheater Wiesbaden. È considerato tra i talenti più brillanti
della sua generazione. Nelle sue trame si intrecciano tutte le sfumature, dal
giallo alla vena comica della commedia.
(Dizionario dello
spettacolo del 900 - Baldini e Castoldi, 1998).
1 | 13
DICEMBRE 2015
ARGOT
PRODUZIONI
ALBANIA CASA MIA
di e con Aleksandros Memetaj
regia Giampiero Rappa
aiuto regia Alberto Basaluzzo
25
febbraio 1991, Albania. Il regime comunista che per 40 anni aveva controllato e
limitato la libertà dei cittadini albanesi è ormai collassato. Il malcontento
del popolo si esprime in sanguinose manifestazioni, in sabotaggi, criminalità.
Il centro della violenza si stabilisce a Nord, in Kosovo, ma si espande come un
cancro in tutta la nazione e raggiunge le città principali di Tirana, Durazzo e
Valona. In questo scenario il presidente Ramiz Alia riapre i confini dello
Stato e permette l'espatrio. Migliaia di persone cercano in qualsiasi modo di
scappare verso il mondo occidentale partendo dai porti di Valona e Durazzo con
navi, pescherecci e gommoni diretti verso l’Italia. Tra questi c'è anche
Alexander Toto, uomo di 30 anni che scappa da Valona a bordo del peschereccio
"Mirdita" (Buon giorno) e giunge a Brindisi. In quel peschereccio c'è
anche Aleksandros Memetaj, bimbo di 6 mesi. Albania casa mia è la storia di un
figlio che crescerà lontano dalla sua terra natia, in Veneto, luogo che negli
anni non gli darà mai un pieno senso di appartenenza.
[durata
1 h]
Aleksandros Memetaj attore e autore. Nasce il
19-6-1991 a Valona (Albania). A soli 6 mesi viene portato in Italia, in
provincia di Venezia. Dopo aver conseguito il diploma frequenta inizialmente la
Facoltà di Filosofia dell’ "Università degli studi di Padova". Dal
2011 al 2014 frequenta l’Accademia di recitazione "Fondamenta". Non
appena esce dall'Accademia sono tre gli incontri che gli permettono lo slancio
nel mondo dello spettacolo: primo in ordine di tempo è l'incontro con l'agente
Flavia Benedetto che lo inserisce nel suo entourage (Film Studio Effe). Poi
l'ingresso nella compagnia Nogu Teatro di Roma. Infine sancisce il sodalizio
con Giampiero Rappa, conosciuto durante l'ultimo anno di accademia, con il
quale cura il progetto "Albania casa mia", come autore e attore,
affidandogli la regia.
21 | 24
dicembre 2015
ARGOT
PRODUZIONI
A
CHRISTMAS CAROL
CANTO DI NATALE
di Charles Dickens
traduzione e adattamento
teatrale di Tiziano Panici e Alice Spisa
regia Tiziano Panici
con Renato Campese, Emanuele Avallone, Rosa
Diletta Rossi,
Daniele
Spadaro, Eugenio Di Vito
musiche
originali Gabriele Rendina
Canto
di Natale è una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens. Una
favola sull’importanza del Natale e sulla riscoperta dei sentimenti. Charles
Dickens scrisse quest’opera col desiderio di coinvolgere grandi e bambini
attraverso una favola, cercando di risvegliare sentimenti puri come l’amore e
la tolleranza, il rispetto per gli altri e la capacità di apprezzare le piccole
cose della vita. A Christmas carol
per la regia di Tiziano Panici, ripercorre attraverso la messa in scena il
medesimo stile letterario di Dickens, un linguaggio immediatamente teatrale che
mantiene sul suo pubblico una presa emotiva ininterrotta.
[durata
1h e 15min]
Tiziano
Panici giovane
regista e interprete, nato a Roma nel 1985. Dedica molte delle sue prime messe
in scena alla nuova drammaturgia italiana e straniera. Dal 2010 è responsabile
della direzione artistica del teatro Argot Studio di Roma. Nel 2013, condivide
la direzione artistica del progetto Dominio Pubblico: una speciale
programmazione artistica che ha come principale obbiettivo quello di diffondere
e promuovere le arti sceniche contemporanee e di implementare il coinvolgimento
di un pubblico attivo all'interno del progetto stesso.
28 | 31
dicembre 2015
ARGOT
PRODUZIONI
MI LASCIO
di Giovanna Mori e Rosa Mascipinto
con la
collaborazione di Jean-Claude Carrière
regia Maurizio Panici
produzione Argot Produzioni
Uno
spettacolo tenero, crudele, sentimentale e feroce. È il bisogno di tutti di
prendere una pausa, un respiro per uscire fuori dai meccanismi di un quotidiano
che sempre più ci soffoca con i suoi ritmi insostenibili e con competizioni
sfibranti. Lo spettacolo è anche un veloce esercizio fonetico, ci ricorda il
migliore Raymond Queneau di “Esercizi di stile”. Mi lascio è anche il racconto della protagonista in cerca di un
possibile incontro con un lui che fatica a trovare la propria identità. È una
storia che ci riguarda tutti, resa con semplice virtuosismo da Giovanna Mori.
Lo spazio è un luogo altro, una pista circense dove poesia e humor offrono un
diverso punto di vista della realtà.
[durata
1h]
Giovanna Mori attrice e autrice per il teatro e
per il cinema. Nata in Austria da una famiglia di musicisti, studia a Parigi.
Ecole du Cirque e all’Ecole J. Lecoq. Da fine anni ’80 al 2000 è parte insieme
a Rosa Masciopinto del duo Opera Comique.
Lo spettacolo Prego da lei scritto e
interpretato vince il Premio Federgat 2015. Dal 2000 è docente e co/direttrice
della scuola del Teatro di Anghiari (Arezzo). Tiene regolarmente seminari
presso l’Università di Nantes, Central Saint Martins College of Art and Design
London, Wansee Forum Berlino, San Pietroburgo, Torino, (master teatro sociale
2011/ 2013), Roma, Aosta, Roma, Anghiari. Dal 2000 oltre che per il
teatro scrive sceneggiature per il cinema: Riprendimi
di Anna Negri, Italian movie di
Matteo Pellegrini Leone nel basilico
di Leone Pompucci.
7 | 10 gennaio
2016
TEATRO DI
ANGHIARI
PREGO residenza creativa
di e con Giovanna Mori
luci Gianfranco Lucchino
costume Anna
Lenti
scelte musicali Leone
Pompucci
tutor Giorgio Testa
produzione Compagnia Teatro di Anghiari
spettacolo
vincitore della IV edizione del Premio
Federgat | Teatri del sacro
Quattro
giorni di residenza creativa intorno allo spettacolo Prego, vincitore della IV edizione del Premio Federgat | Teatri del
Sacro. Prego è la storia dell’incontro
tra una donna e una gallina. La donna capisce quello che la gallina dice. Non
ci può credere. La donna e la gallina si
mettono a parlare. Escono. Camminano insieme. E quando la donna chiede alla
gallina: “Tu che di sicuro sai chi è nato prima tra l’uovo e la gallina e che
quindi conosci il mistero, dimmelo per favore, ne ho bisogno”. E la gallina
dice: “Zitta e ascolta”.
[durata
1 h]
Giovanna Mori attrice e autrice per il teatro e
per il cinema. Nata in Austria da una famiglia di musicisti, studia a Parigi.
Ecole du Cirque e all’ Ecole J. Lecoq. Da fine anni ’80 al 2000 è parte insieme
a Rosa Masciopinto del duo Opera Comique.
Lo spettacolo Prego da lei scritto e
interpretato vince il Premio Federgat 2015. Dal 2000 è docente e co/direttrice
della scuola del Teatro di Anghiari (Arezzo).Tiene regolarmente seminari presso
l’Università di Nantes, Central Saint Martins College of Art and Design London,
Wansee Forum Berlino, San Pietroburgo, Torino, (master teatro sociale 2011/
2013), Roma, Aosta, Roma, Anghiari. Dal 2000 oltre che per il
teatro scrive sceneggiature per il cinema: Riprendimi
di Anna Negri, Italian movie di
Matteo Pellegrini Leone nel basilico
di Leone Pompucci.
12 | 24
gennaio 2016
UFFICI
TEATRALI
ANGELI
di Filippo Gili
con Pier Giorgio Bellocchio, Arcangelo Iannace
regia Filippo Gili
un
progetto di Uffici Teatrali
E
se essere uno dei pochi uomini nella storia ad avere l’impressionante
privilegio di stare accanto a un vicario di Dio rappresentasse il più beffardo
degli eventi? Se quest’ala di Dio venuta dall’alto per rendere felice un uomo
si dimenticasse, al dunque, la formula della felicità? Due attori, una mise en
scene giocata su uno spazio che sarà la stramba casa intorno alla quale,
disseminati, “invisibili”, gli spettatori si ritroveranno a spiare, da dentro,
come fantasmi silenziosi, la strana vicenda dell’apparente fortuna di Angelo
Colautti, e di questo sprovvedutissimo, incauto, disgraziato angelo.
[durata
1h e 30 min.]
Filippo
Gili diplomato
come attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di
Roma. Ha recitato diretto da Luca Ronconi in “Besucher” di B. Strauss, ‘Gli
ultimi giorni dell’umanità’ di K. Kraus, “La pazza di Chaillot” di J. Giradoux,
‘Misura per misura’ di W. Shakespeare, “Sturm und drang” di F. Von Klinger. Ha
diretto i lungometraggi “Casa di Bambola”, “Prima di andar via”, “L'ultimo
raggio di luce”, ed è in fase di montaggio “Il gabbiano”. Ha firmato le recenti
regie di “Porte chiuse”, da Sartre, “Spettri”, da Ibsen, “Oreste” da
Euripide/Bellocchio scritto a quattro mani con Marco Bellocchio. All'interno
della stagione #Argot30 con la compagnia Uffici Teatrali ha messo in scena “Sistema
Cechov: Tre sorelle | Il Gabbiano”. Tratta da una messa in scena di Francesco
Frangipane, una nuova versione del suo “Prima di andar via” è stata girata (e
presto sarà in uscita al cinema) da Michele Placido.
2 | 21 febbraio
2016
ARGOT
PRODUZIONI
NESSUN LUOGO È LONTANO
scritto e diretto
da Giampiero Rappa
con Valentina Cenni, Totò Onnis, Giuseppe
Tantillo
aiuto regia Alberto Basaluzzo
musiche
Stefano Bollani
Una
baita sperduta tra le montagne. Una ragazza giovane e misteriosa affronta un
lungo viaggio per entrare in contatto con Mario, uomo di mezza età, burbero e
cinico che da tre anni ha chiuso ogni rapporto con il mondo. Che cosa vuole
ottenere la ragazza da lui? E che cosa cerca e nasconde Ronny, il giovanissimo
e irruento nipote di Mario che a sorpresa e con entusiasmo torna a trovarlo
dopo tanto tempo? Perché l’entusiasmo si trasforma a poco a poco in rabbia e
rancore? Riuscirà l’uomo a difendere la
sua baita dall’intrusione dei due ragazzi? O forse è proprio quell’intrusione
che sta attendendo da tempo senza saperlo? Mistero, leggerezza, silenzi, ritmi
serrati, colpi di scena e comicità in un testo che parla di orgoglio, conflitti
tra genitori e figli, amore, perdono.
[1h
e 30 min.]
Giampiero Rappa autore e regista, docente di
recitazione. Nato a Genova nel 1973, frequenta nel 1994 la Scuola di
Recitazione del Teatro dello Stabile di Genova. Il suo primo lavoro, “Gabriele”,
scritto con Fausto Paravidino vincitore della Terza Rassegna di Drammaturgia
Emergente, nel 2005 è Finalista ai Premi Olimpici del Teatro dell’ ETI come
novità italiana. Ha scritto inoltre i testi “Zenit” (con Barbara Petrini), “Tutta
colpa di cupido” (scritto con Lello Arena e Fausto Paravidino), “Il Riscatto”,
“Prenditi cura di me” (vincitore del Premio Enrico Maria Salerno per la
Drammaturgia Europea - XIII Edizione), la commedia “Sogno d’amore” ed infine “Il
coraggio di Adele”. I suoi testi sono stati tradotti in sei lingue. Ha diretto “Gabriele”,
“Zenit”, “Il riscatto”, “Sogno d’amore”, “Prenditi cura di me”, “Il coraggio di
Adele”, “La macchina dei desideri”, “Adele’s Heart” per il Fringe Festival di Edimburgo, “Mr.Placebo”
di Isabel Wright e “A Slow air” di David Harrower.
1 | 13 marzo
2016
STEFANIA DE
SANTIS
QUALIS ARTIFEX PEREO!
da Jules Laforgue
un progetto di Stefania De Santis e Luca Micheletti
con Luca Micheletti e Eva Riccobono
regia Stefania De Santis
Nell’Amleto
di Laforgue (divenuto un testo cardine del teatro contemporaneo grazie alle
plurime reinvenzioni di Carmelo Bene) l’originale di Shakespeare viene riattraversato
come un rebus e assume la forma d’una piccola “moralità leggendaria”. L’enigma,
celato sotto il velo della parodia, è quello contraddittorio della sottrazione
di sé: tema “amletico” e “teatrale” insieme, che induce a riflettere tanto
sulle forme dell’essere attore, quanto sullo stigma del “sapere” (Amleto è
chiamato al sapere “senza essere nato per questo”). Amleto attraversa la
psicosi della pietà filiale (che lo indurrebbe all’azione) ma il suo vero
dramma, in Laforgue, non è quello di agire, ma quello di recitare bene, alla
ricerca dello spazio più congeniale per farlo: la corte di Elsinor, infatti,
annoia tremendamente il principe in cerca d’evasione dalla “camera della
tortura delle parole”.
durata
[1 h e 15 min.]
Stefania De Santis attrice/casting/regista/acting-coach.
Studia a Roma dal 1977 al 1980 alla scuola di mimo di Angelo Corti e Marise
Flach. Nel 1980 si trasferisce a Parigi e frequenta la scuola Internazionale di
Teatro di Jacques Lecoq. Studia danza contemporanea (con insegnanti quali
Gillian Hobart, Bob Curtis, Roberta Garrison) e segue stages con diversi
artisti e compagnie teatrali (Maria Fux, Michiko Hirayama, Philippe Gaulier, l’Odin
Teatret). Collabora come attrice, drammaturga, aiuto regia e casting con alcuni
dei più grandi artisti e intellettuali italiani, Carmelo Bene, Marco Travaglio,
Filippo Timi, Marco Bellocchio, Anna Negri, Wilma Labate, Paolo Franchi, Abel
Ferrara, Michele Placido, Fausto Brizzi, Antonietta De Lillo, Angelo Antonucci,
Carlo Mazzacurati, Stefano Grossi, Gianluca Fumagalli.
22 marzo | 17
aprile 2016
UFFICI
TEATRALI
SISTEMA CECHOV: TRE SORELLE, ZIO VANJA
di Anton Cechov
un progetto di Uffici Teatrali
regia Filippo Gili
Unire
Zio Vanja alle Tre sorelle, significa pescare dal mazzo inesauribile di Cechov altri
quattro jolly da infilare in un ecosistema identico a quello di casa Prozorov.
Più che mai, anche qui, il Tempo come Chrono, che scardina goccia dopo goccia
le aspettative di realizzazione, soffoca il Tempo come Kairos, confonde le
topiche della vita in attimi qualsiasi, le annichilisce e le fa fuggire
lasciando in una perenne stazione i viaggiatori. E in Zio Vanja,
particolarmente, è il fuoco massimo di questa confusione, sì, ma soprattutto il
luogo massimo di un perché non fatale, ma vile, di quella fuga mancata, di quel
rimanere a terra col peso di eternare non un senso, una ragione, una
individualità, ma il punto interrogativo dietro a tutto questo.
[durata
spettacoli: 2 h]
Filippo
Gili diplomato
come attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di
Roma. Ha recitato diretto da Luca Ronconi in “Besucher” di B. Strauss, ‘Gli
ultimi giorni dell’umanità’ di K. Kraus, “La pazza di Chaillot” di J. Giradoux,
‘Misura per misura’ di W. Shakespeare, “Sturm und drang” di F. Von Klinger. Ha
diretto i lungometraggi “Casa di Bambola”, “Prima di andar via”, “L'ultimo
raggio di luce”, ed è in fase di montaggio “Il gabbiano”. Ha firmato le recenti
regie di “Porte chiuse”, da Sartre, “Spettri”, da Ibsen, “Oreste” da
Euripide/Bellocchio scritto a quattro mani con Marco Bellocchio. All'interno
della stagione #Argot30 con la compagnia Uffici Teatrali ha messo in scena “Sistema
Cechov: Tre sorelle | Il Gabbiano”. Tratta da una messa in scena di Francesco
Frangipane, una nuova versione del suo “Prima di andar via” è stata girata (e
presto sarà in uscita al cinema) da Michele Placido.
3 | 15 maggio
2016
TEATRO DELLE
DONNE
DONNA NON
RIEDUCABILE
Memorandum teatrale di Anna Politkovskaja
di Stefano Massini
un progetto di e
con Elena Arvigo
Donna non rieducabile è un memorandum immaginario
ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, giornalista russa nota per il suo
impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per
la sue critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il 7
ottobre 2006, Anna Politkovskaja viene assassinata nell'ascensore del suo
palazzo, mentre stava rincasando. Tutt'oggi l'inchiesta è ancora aperta. Appena
ho letto Donna non rieducabile mi è
sembrato subito evidente che non si trattava di un testo semplicemente da
mettere in scena ma piuttosto di un progetto di studio, un cammino per cercare
di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. sia di Stefano Massini che ha
scritto il testo ispirandosi a questi appunti disordinati ai margini della vita
in Russia. È una goccia nell'oceano che diventa una riflessione assieme e con
il pubblico sulla libertà di stampa, sul mestiere di giornalista, sulla
responsabilità di sapere e continuare a farsi domande. (Elena Arvigo)
[durata:
1h e 40 min.]
Stefano Massini, laureato in Lettere Antiche, si
avvicina al teatro come assistente ospite di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di
Milano. Nel 2005 decolla la sua attività di drammaturgo, vincendo all'unanimità
con "L’odore assordante del bianco" il Premio Pier Vittorio Tondelli,
massimo riconoscimento per la scrittura teatrale in Italia. Nel 2007 al Piccolo
Teatro di Milano riceve il Premio Nazionale della Critica, mentre la
prestigiosa casa editrice Ubulibri di Franco Quadri pubblica in successione ben
tre libri con i suoi testi teatrali: "Una quadrilogia",
"Trittico delle gabbie" e "Donna non rieducabile",
memorandum su Anna Politkovskaja. Quest’ultimo testo in Italia è diventato
anche un mediometraggio, applaudito alla 66° Mostra del Cinema di Venezia e poi
messo in onda sugli schermi RAI. Ma il più grande riconoscimento della
drammaturgia di Stefano Massini giunge per un’ambiziosa trilogia teatrale sulla
storia della banca Lehman Brothers: il testo debutta a Parigi nel novembre 2013
(Premio della Critica miglior spettacolo francese 2013-2014), viene pubblicato
in italiano da Einaudi e viene scelto dal Piccolo Teatro di Milano come nuova
produzione 2015 diretta da Luca Ronconi, in una stagione in cui già debutta
"7 minuti" con la regia di Alessandro Gassmann e un cast di 11
attrici capitanate da Ottavia Piccolo. Da quest’anno è stato scelto alla guida
del Piccolo Teatro di Milanoo.
18 aprile 2016 | 2
maggio 2016
SHAKESPEARE
RE-LOADED un progetto di
SYCAMORE T COMPANY (Roma) | CANTINA SHAKESPEARE
(Verona) | KIT THEATRE (NY)
Quest’anno nel mese di
aprile 2016, festeggeremo una ricorrenza davvero speciale: i 400 anni dalla
scomparsa del creatore del Teatro Moderno, in contemporanea mondiale attraverso
un festival internazionale dal titolo Shakespeare
Re-Loaded. Si tratta di un unicum che punta a creare un fil rouge in grado
di unire Roma a Verona, città di Shakespeare per antonomasia. Per celebrare
l’unicità della ricorrenza la direzione artistica del Teatro Argot Studio in
collaborazione con la Sycamore T Company
di Cinzia Storari e Kit Theatre ha
deciso di coinvolgere la Fondazione Casa
Shakespeare di Verona. In entrambe le città, il Bardo sarà celebrato
attraverso sei riscritture di grandi classici firmate da altrettanti giovani
autori europei ed internazionali da Amleto,
passando per Il mercante di Venezia,
Romeo e Giulietta, Macbeth, Otello e La Tempesta. Ospiti d’eccezione la Bedlam Theatre Company (NY), presenti grazie alla collaborazione
con Kairos Italy Theater, la realtà
teatrale italiana di New York Indicata dal quotidiano Huffington Post come
“compagnia che dovrebbe essere seguita da tutti”.
30 maggio
| 5 giugno 2016
DOMINIO PUBBLICO_La
città agli Under 25
Nell'ambito del progetto
di stagione congiunta Dominio Pubblico il Teatro Argot Studio e il Teatro
dell'Orologio danno il via per il terzo anno consecutivo il progetto Dominio Pubblico - Under 25. Un
percorso di formazione che coinvolge 50 ragazzi, nati dopo il 1 gennaio
1990. Ognuno di loro sarà chiamato ad
operare attivamente nell'organizzazione del Festival Dominio Pubblico Officine - La città agli under 25, dedicato a
giovani artisti under 25, che verrà realizzata a Roma dal 31 maggio al 5 giugno
2016. Nei mesi precedenti il gruppo sarà seguito regolarmente da un gruppo
formato dallo staff di Dominio Pubblico e dal mese di gennaio 2016 i 50 ragazzi
avranno l'opportunità di seguire 12 spettacoli delle stagioni teatrali di Argot
e Orologio, incontrando gli artisti prima e dopo gli spettacoli.
6 | 26
giungo 2016
SCENA
SENSIBILE _a cura di Serena Grandicelli
Scena Sensibile,
rassegna di teatro al femminile, arriva quest’anno alla sua 22 edizione. Sposta
la classica data da Marzo a Giugno e inizia una ricerca di Sostenitori e
Sponsor privati per garantire come ogni anno un perfetto equilibrio tra arte ed
economie.
Quest’anno il tema della
rassegna punterà all’espressione del femminile in tutte le sue varie forme:
dall'orrore per la guerra alla bellezza dell'essere umano come solo e unico
possibile riscatto al degrado, passando per personaggi che trovano dentro di sé
la forza e il coraggio di andare a testa alta, ma con sensibile ironia,
incontro al loro destino.
FREE MUSIC FACTORY a cura di
Francesco Leineri
Free
Music Factory è il contenitore caleidoscopico nel
quale si inserisce un collettivo di liberi musicisti molto particolare:
Francesco Leineri, pianista e compositore, riunisce per la prima volta sei fra i
suoi più fidati musicisti - fil rouge la loro particolare propensione ad un
linguaggio free e di improvvisazione radicale - con i quali la collaborazione
professionale e il rapporto affettivo si è consolidato negli anni in modo
straordinariamente sanguigno. Su suggerimento del teatro Argot di Roma, Leineri
ha unito come sei tessere di un domino sei musicisti di prim’ordine,
provenienti da diverse parti d’Italia, di solida formazione accademica ma
sensibili ai più eterogenei fra i linguaggi, dal free jazz al math rock, dai
canti popolari al minimalismo: una vera e propria officina musicale, un
caravanserraglio nel deserto, una rayuela le cui singole caselle si uniscono in
un unico grande percorso, dalla Terra al
Cielo.
Francesco
Leineri Compositore, pianista, polistrumentista e performer,
Francesco Leineri intraprende nel 2008 gli studi in Composizione presso il
Conservatorio Santa Cecilia di Roma, sotto la rigorosa e preziosa guida del M°
Matteo d’Amico. Rilevanti sono state le svariate esperienze di scrittura in
ambito di musica per il teatro, ambiente nel quale opera ‐ anche a livello
performativo ‐
da diversi anni, collaborando con istituzioni, teatri, registi e compagnie
emergenti. Svariate sono state le tournèe in piano solo e le prime esecuzioni
assolute di sue composizioni all’interno di rassegne concertistiche e
cartelloni teatrali (in Italia e all’estero) che gli hanno permesso di
riscuotere apprezzamenti dalla critica, commissioni e pubblicazioni
discografiche. Free Music Factory, collettivo caleidoscopico di musicisti da
lui selezionati, è il suo ultimo e neonato progetto.
INCONTRA IL TUO AUTORE a cura di
Argot Studio
Incontra il tuo autore è
un’iniziativa di Argot Studio. Una volta al mese, all’ora del tramonto,
nell’accogliente foyer dell’ Argot Studio, gli autori della stagione Argot
Studio Il Folle Volo Continua incontrano il pubblico per raccontarsi e
raccontare la propria poetica in una versione totalmente inedita. Prima dello
spettacolo dalle ore 19.00 Stefano Benni,
Edoardo Erba, Giovanna Mori, Stefania De Santis, Giampiero Rappa, Aleksandros
Memetaj, Filippo Gili, Stefano Massini /
Elena Arvigo daranno il proprio contributo artistico e personale per un
momento di riflessione intorno all’arte, all’incontro e al contemporaneo. Gli
incontri, gli autori e il pubblico saranno accolti e coordinati dalla direzione
artistica Argot Studio Francesco
Frangipane e Tiziano Panici che
veicoleranno l’interazione tra gli ospiti attraverso racconti, aneddoti sulla
storia del teatro e della letteratura. L’iniziativa ha come obiettivo quello di
creare sempre più forte un rapporto esclusivo con i nostri artisti e il nostro
pubblico
Gli incontri sono a
ingresso gratuito solo per i soci Argot Studio.
Novembre 2015
LA VOCE NARRANTE a cura di Stefano Benni
La
voce narrante è un seminario già tenuto in varie città d'Italia. E' una
riflessione e un approfondimento sulla lettura da alta voce, sul suo rapporto
con gli strumenti tecnici, con la musica
,con i diversi spazi . Cerca di dare spunti a attori professionisti, ma anche a
persone che vogliano organizzare nelle scuole o a casa piccoli esperimenti di
lettura. non è una scuola di teatro ma spinge a aver coraggio nell'usare la
propria voce, la propria esperienza di lettore, la propria voglia di
comunicare. Una parte e teorica, ma alla fine chi ne ha voglia può salure sul
palco, da solo o in gruppo. All'inizio verranno forniti una ventina di testi
suggeriti per lavorare, preferendo libri
e poesie a testi scritti per il teatro, ma possono nascere suggestioni nuove.
Oltre a Benni che spiega le possibilità e le difficoltà d passare dal libro al
reading, ci sono musicisti, tecnici del suono, registi, a dare il loro
contributo. Venite!
(Stefano
Benni)
Stefano Benni Scrittore. Giornalista. Poeta.
Umorista. Attore. Ha pubblicato una ventina di libri molti dei quali sono stati
tra i grandi best-seller degli ultimi anni. Benni è un autore poliedrico e tra
i suoi scritti troviamo romanzi, racconti, poesie come anche drammaturgie,
articoli di vario genere e ancora scritti di diversa natura e disegni.
Soprannominato Lupo perché da piccolo, non riuscendo a dormire, usciva di
soppiatto, la notte con i suoi cani, per
la montagna. Debutta nel 2012 nella regia teatrale con Le Beatrici, liberamente
tratto dal suo testo e presentato al Festival di Spoleto. Ha portato in scena
Lolita, La Terra Desolata di Eliot , Poe e ha lavorato con moltissimi musicisti
jazz e classici.
Novembre 2015 / Maggio 2016
REGOLE, AUTONOMIA, PENSIERO a cura
di Filippo Gili
laboratorio di scrittura creativa e drammaturgica
Tarkowsky
diceva che il cinema è una scultura del tempo. Parafrasandolo, potremmo dire
che la drammaturgia è l’organizzazione di un’anima. Il tabù della scrittura è
uno dei più antichi; nell’era postmoderna s’è fatto pesante, con implicazioni e
risvolti di censura sessuale, sociale, affettiva. Una grande opera non è sempre
frutto di una grande anima: ma dell’orizzonte grande che la società gli offre.
Scrivere è affrontare un tabù: che lo si diventi o meno, drammaturghi o
romanzieri di successo, scrivere è scolpire non un pensiero, ma la sua libertà
a procedere, a ramificarsi, a sorprendere. Scrivere, più che parlare, è libertà
di pensiero. Perché si è soli. Liberi, cioè. Il nostro è un corso per aiutare
un mondo interno a divenire esterno: individuandone la specificità. Perché si
scrive con delle regole; perché il pensiero, senza regole, rimane petrolio: ma
non si pensa con delle regole. E la scrittura, senza pensiero, senza autonomia,
può, delle regole, fare quello che fa un vaso senza la terra dentro.
Regole,
autonomia, pensiero, perciò. I tre orizzonti della scrittura. Per imparare,
prima ancora di scrivere, a sapere quel che non si deve scrivere, lì dove non
siamo noi, lì dove, ad arte o sgamati, non si parla, non si scrive, non si
pensa: semplicemente, si imita. (Filippo
Gili)
Filippo Gili diplomato come attore presso
l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma. Ha recitato
diretto da Luca Ronconi in ‘Besucher’ di B. Strauss, ‘Gli ultimi giorni
dell’umanità’ di K. Kraus, “La pazza di Chaillot”di J. Giradoux, ‘Misura per
misura’ di W. Shakespeare, ‘Sturm und drang’ di F. Von Klinger. Ha diretto i
lungometraggi 'Casa di Bambola', 'Prima di andar via', 'L'ultimo raggio di
luce', ed è in fase di montaggio 'Il gabbiano'. Ha firmato le recenti regie di
'Porte chiuse', da Sartre, 'Spettri', da Ibsen, “Oreste” da Euripide/Bellocchio
scritto a quattro mani con Marco Bellocchio. All'interno della stagione
#Argot30 con la compagnia Uffici Teatrali ha messo in scena ‘Sistema Cechov:
Tre sorelle | Il Gabbiano’. Tratta da una messa in scena di Francesco
Frangipane, una nuova versione del suo 'Prima di andar via' è stata girata (e
presto sarà in uscita al cinema) da Michele Placido.
*Per
tutti gli studenti e frequentatori del corso di drammaturgia abbiamo previsto
una speciale CARD STUDENTI acquistabile presso il botteghino Argot che
permetterà di avere una vantaggiosa riduzione sul biglietto per tutti gli
spettacoli in stagione (5 euro a spettacolo anziché 12 euro + la tessera
gratuita che prevede a sua volta uno sconto presso due ristoranti di
Trastevere).
CINEMARGOT
workshop intensivi per attori e registi a cura di Massimiliano Franciosa e Francesco
Frangipane
CinemArgot è un progetto di workshop
intensivi sulla recitazione cinematografica affidati alla nuova generazione di
registi cinematografici: Rolando Ravello, Edoardo Leo, Massimiliano Bruno in
quel luogo magico, l’Argot Studio, in cui cinema e teatro si fondono
indissolubilmente rinnovando ogni sera il miracolo del ‘Cinema Vivo’. Due
giorni a contatto con chi il cinema lo fa e dove il cinema prende vita. E’ un
progetto a cura di Massimiliano Franciosa e Francesco Frangipane.
TEATRO E CRITICA LAB workshop
di visione e scrittura critica a cura di
Teatro e Critica
La
scena ha bisogno di sguardi aperti per poter essere osservata, interpretata e
messa in crisi; la scrittura può essere il mezzo adatto per ragionare sulle
arti performative. Teatro e Critica da Gennaio 2016 attraverserà con occhi
nuovi la trentesima stagione del Teatro Argot, cercherà di riflettere su quel
“folle volo” che dà il titolo al cartellone. Un workshop di visione che
attraverso lo strumento della scrittura si confronterà con prospettive di
analisi e comprensione. Lavoreremo con tutti quegli spettatori che non si
accontentano e che hanno bisogno di svelare i meccanismi teatrali. Il workshop
si terrà 2 volte al mese negli spazi del Teatro Argot e comprenderà la visione
di 10 spettacoli in stagione.
Teatro e Critica in questi ultimi due anni ha
avuto la possibilità di applicare il proprio metodo di lavoro (Teatro e Critica
LAB) in diversi contesti: accademici (con un laboratorio svolto per tre anni
presso l’Università La Sapienza di Roma) e all’interno di rassegne o festival
(è il caso di Short Theatre 2012, Teatri di Vetro 2013, stagione Teatro
Palladium 2013, Testimonianze Ricerca Azioni 2013, Dominio Pubblico, Ric –
Rieti festival 2014, Dominio Pubblico, Zoom Festival 2014, Teatro dell’Orologio
2014/2015, Orizzonti Festival 2015)
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