venerdì 16 dicembre 2016

Intervista a Cristina Canali, autrice della mostra NASI-cani e gatti della Muratella

  1. La fotografia è forse una delle forme di arte in cui il messaggio arriva più immediato dall' 11 febbraio presso la Biblioteca Comunale di Viale Marconi ci sarà la mostra di Cristina Canali NASI- cani e gatti di Muratella. Cristina farà un'anteprima domenica 18 dicembre dalla 19.00 alle 23.00 presso il Caffè sospeso sito in Via Gentile da Mogliano 172, zona pigneto. Per me è stato un grande piacere incontrarla e porle alcune domande. Le domande e le risposte sono precedute da una breve biografia di Cristina e seguite da un pensiero che Eleonora Ciolli, una delle volontarie di Muratella ha voluto dedicare a Cody un ospite del canile che è stato fotografato da Cristina.

  2.  Cristina Canali ,insegnante di scuola primaria, inizia la sua carriera scolastica giovanissima  insegnando nelle carceri della sua città, Roma. Nel 2009 è menzione speciale europea con il progetto tecnologico “Speranza, la città ecosostenibile  dei bambini” per il concorso “Scuole d’Europa” indetto da Eni. Flautista, si specializza nella didattica musicale per bambini e nel teatro sperimentale ottenendo molti riconoscimenti a livello nazionale. Nel 2010   vince la Rassegna Regionale di teatro delle scuole del Lazio di Formello . Nel 2011 è vincitrice con la sua classe della 30° Rassegna Nazionale di Teatro  delle scuole  di Serra San Quirico. Da sempre unisce la passione per la musica e il teatro a quella della fotografia. Nel 2012 la sua prima mostra fotografica “Il mio Blues”; nel 2013-2014 la mostra fotografica-poetica itinerante “La Strada”in collaborazione con la scrittrice Maria Elena Alberti.  Nel maggio 2015 la mostra musicale "Suoni di Terra" per il Festival di Musica Popolare italiana sotto la direzione artistica del maestro Stefano Saletti. Da gennaio 2015 ha proposto il progetto letterario-fotografico “Via Portuense” in collaborazione con lo scrittore Alberto Criscuolo concluso in questi giorni. Per il Premio Arvalia ha partecipato nel marzo del 2016 alla collettiva fotografica “Le storie del Trullo” in collaborazione con il gruppo di fotografia UFR, sempre per il Municipio Arvalia ha presentato il libro “Metroromantici”  a cura dei Poeti anonimi del Trullo. Nel maggio 2016 vince il secondo premio del concorso Arvalia in Mostra  con il corto fotografico “Forte Portuense” realizzato con la collaborazione dei fotografi Ligresti e Verrillo.  Ora il suo nuovo lavoro fotografico “NASI… cani e gatti di Muratella” per ricordare l'antica amicizia tra cane e uomo tramutata in un solo animale che cammina muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada

  3. Come  ti sei avvicinata al mondo animale? Fin da quando ero bambina passeggiavo tra le campagne brulle e verdeggianti della Tuscia. Lì mio nonno, contadino nato nei primi anni del '900, aveva la sua fattoria e i suoi animali, trattati secondo la mentalità del tempo da "servitori" dell'uomo! Per me invece, ognuno di loro era un essere con cui relazionarsi, giocare, correre. Vite da ascoltare, accarezzare e coccolare. Creature con le quali trascorrere il mio tempo così come lo passavo con gli amichetti coetanei. Ognuno di Loro,  cani o gatti, vitelli o agnelli erano “compagni di viaggio”, voci da ascoltare, amici da imitare…"NASI" è un atto d'amore, è dare un volto a tutti quei cani e gatti che vedevo vagare da soli, affamati e spesso malati. E' dare parola a quelle "voci dentro" che si esprimevano allora come oggi in modo così diverso dal linguaggio umano! "NASI" è per ricordare l'antica amicizia tra cane e uomo tramutata in un solo animale che cammina muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada...

  4. Il 18 dicembre al Caffè sospeso in via Gentile da Mogliano 172 ci sarà unanteprima della tua mostra fotografica NASI cani e gatti della Muratella,e  poi dal 4 febbraio la vera e propria mostra alla biblioteca comunale di viale Marconi, in cosa si differenzierà lanteprima dalla vera e propria mostra? 

  5.  Lanteprima della mostra fotografica ha una finalità più immediata rispetto alla presentazione di febbraio. Siamo in prossimità delle feste natalizie e spesso il regalo più spontaneo è quello di comprare un cucciolo per poi, magari disfarsene pochi mesi dopo perché quel batuffolo si è trasformato in un pony che si aggira per casa. E importante, credo, sensibilizzare adozioni consapevoli e ragionate, un animale non è un giocattolo da prendere e poi disfarsene. Ma è anche importante informare sul dove rivolgersi nel caso di questa scelta. Poche persone hanno consapevolezza che un canile ospita una varietà di amici a quattro zampe illimitata, che aspetta solo una famiglia da amare.
  6. Una mostra fotografica è un racconto fatto di immagini, questa mostra cosa vuole raccontare? 
  7. "NASI" è un atto d'amore, è dare un volto a tutti quei cani e gatti che vedevo vagare da soli, quando ero piccola, affamati e spesso malati. NASI  è dare parola a quelle "voci dentro" che si esprimevano allora come oggi in modo così diverso dal linguaggio umano! NASI nasce nel Canile di Muratella, il canile comunale della città di Roma, il più grande d’Europa che in questo periodo  sta attraversando momenti difficili di gestione per gli ausiliari e per i pelosi ospitati. "NASI" è per ricordare l'antica amicizia tra cane e uomo tramutata in un solo animale che cammina muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada...
  1. Che criterio hai seguito nello scegliere le immagini, e la sequenza con cui vengono mostrate al pubblico? 
  2. In primis la scelta èstata dettata dal cuore, ci sono sempre scatti che parlano più di altri e rimandano vibrazioni più intense! Poi mi sono soffermata sul racconto vero e proprio: cosa significa il canile per un animale, come è la sua vita lì dentro, chi li accudisce e come, e cosa può diventare un cane o un gatto libero di esprimere la sua vera identità una volta sia stato adottato.
  1. Ci puoi descrivere le tue sensazioni durante la preparazione di questa mostra


    Entrare in canile è stato come entrare la prima volta nella scuola del carcere di Regina Coeli, la gabbia che si è chiusa dietro le mie spalle, gli occhi di tanti esserini che mi guardavano, chi in silenzio, chi attirando la mia attenzione…suoni, immagini, odori che tornavano alla memoria con forme e linguaggi diversi! Ho incontrato persone, volontari ed ausiliari, sfiorato i loro mondi, intrecciato i loro pensieri…ascoltato guaiti e parole…ogni espressione umana o canina è andata ad arricchire quella parte di me profonda che le parole non riescono a restitutire. A questo servono le immagini, a restituire quel caleidoscopio interiore di vibrazioni che si chiamano emozioni!

    Ed ecco a voi il dolce e intimo pensiero che Eleonora ha voluto rivolgere a Cody:
    "Non è facile descrivere a parole ciò che Cody rappresenta per me.
    Sono due occhi incrociati per caso in un giorno qualunque, in una
    gabbia qualunque, così profondi e dolci da penetrare l'anima di chi li
    guarda davvero e restarci aggrappati senza più mollare la presa. E'
    una coda, prima nascosta fra le zampe per la paura e poi giorno dopo
    giorno sempre più alta, fino a diventare un'elica di felicità. E' la
    fiducia conquistata a piccol

    i passi, è la sicurezza di quando si sente
    che affrontando gli ostacoli in due tutto andrà bene. E' l'amicizia,
    quella vera che non ha bisogno di parole, che rende indimenticabili
    anche attimi semplici, pochi minuti passati insieme a giocare e fare
    le buche in un prato. Lui mi ha strappato uno dei primi sorrisi dopo
    che ho perso mio padre. Cody è tutto questo e tanto altro. Il piccolo
    tratto di vita che abbiamo condiviso lo custodirò per sempre nel
    cuore."

    Grazie di cuore a Cristina Canali e a Eleonora Ciolli per le loro parole sugli animali e per il loro, diverso, operato di tutti i giorni.
    Miriam Comito

    Nessun commento:

    Posta un commento