mercoledì 29 novembre 2023

Fra' con Giovanni Scifoni dal 5 dicembre a Sala Umberto

 


produzione  Viola Produzioni - Centro di produzione teatrale


in collaborazione con Mismaonda

GIOVANNI SCIFONI

FRA'


San Francesco, la superstar del medioevo


di Giovanni Scifoni


musiche di Luciano Di Giandomenico


strumenti antichi LUCIANO DI GIANDOMENICO • MAURIZIO PICCHIÒ • STEFANO


CARLONCELLI


Regia di FRANCESCO FERDINANDO BRANDI

DAL 5 DICEMBRE AL 23 DICEMBRE 2023


SALA UMBERTO


Come si fa a parlare di San Francesco D’Assisi senza essere mostruosamente banali? Come

farò a mettere in scena questo spettacolo senza che sembri una canzone di Jovanotti?

Se chiedo a un ateo anticlericale “dimmi un santo che ti piace” lui dirà: Francesco.

Perché tutti conoscono San Francesco? Perché sono stati scritti decine di migliaia di testi

su di lui? Perché è così irresistibile? E perché proprio lui? Non era l’unico a praticare il

pauperismo. In quell’epoca era pieno di santi e movimenti eretici che avevano fatto la

stessa scelta estrema, che aveva di speciale questo che oggi potremmo definire un

“frikkettone” che lascia tutto per diventare straccione?

Aveva di speciale che era un artista. Forse il più grande della storia. Le sue prediche erano

capolavori folli e visionari. Erano performance di teatro contemporaneo. Giocava con gli

elementi della natura, improvvisava in francese, citando a memoria brani dalle chanson de

geste, stravolgendone il senso, utilizzava il corpo, il nudo, perfino la propria malattia, il

dolore fisico e il mutismo.

Il 24 dicembre celebreremo gli 800 anni del presepe di Greccio, la più geniale (e più

copiata) invenzione di Francesco.

Il monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di

Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, si interroga sull’enorme potere

persuasivo che genera su noi contemporanei la figura pop di Francesco, e percorre la vita

del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma,

fino al logoramento fisico che lo porterà alla morte.


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UFFICIO STAMPA

Silvia Signorelli – silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com T. 338 / 99 18 303

Monica Menna ufficiostampasignorelli@gmail.com

Alessandra Teutonico alessandra.teutonico@comunicazioneeservizi.com

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martedì 28 novembre 2023

IL GRANDE GRABSKI con la regia di Paolo Vanacore in scena dal 5 al 17 dicembre al Teatro de' Servi-Roma



 Camera Musicale Romana

presenta


IL GRANDE GRABSKI


Adattamento teatrale di Marco Rinaldi e Paolo Vanacore dall’omonimo romanzo di


Marco Rinaldi (Fazi Editore)


con
Toni Fornari, Riccardo Bàrbera, Carmen Di Marzo


Regia Paolo Vanacore

Musiche originali Alessandro Panatteri

Scene Alessandro Chiti


DAL 5 AL 17 DICEMBRE

TEATRO DE’ SERVI-ROMA


Va in scena al Teatro de’ Servi, dal 5 al 17 dicembre, IL GRANDE GRABSKI, adattamento

teatrale a cura di Marco Rinaldi e Paolo Vanacore dall’omonimo romanzo di Marco Rinaldi, con

Toni Fornari, Riccardo Bàrbera e Carmen Di Marzo.

Maurizio (Toni Fornari), già ultraquarantenne, soffre di eiaculazione precoce. Francesca (Carmen

Di Marzo), la moglie di Maurizio, donna bellissima e irraggiungibile, dura e severa, si convince

della malattia di Maurizio dopo la lettura di libri su libri di argomento psicanalitico. La donna

passa con disinvoltura dalle teorie di Freud alle tecniche orientali in una gran confusione di

discipline e studi sui più svariati argomenti, obbligando il marito a intraprendere una terapia

psicanalitica dal fantomatico Dott. Grabski (Riccardo Bàrbera). Peccato che il Dottor Grabski sia

un cialtrone e caotico psicanalista freudiano, poi lacaniano, poi junghiano, a seconda del

momento e dell’estro, che coinvolgerà il protagonista in un’improbabile quanto grottesca cura

psicanalitica facendo subire al paziente tutte le tecniche possibili, declinate con metodi ortodossi

e meno ortodossi caratterizzati da una serie di dialoghi esilaranti tra il dottore e Maurizio, nei

quali il dottore tra l’altro vuole a tutti i costi far ammettere al suo paziente di essere un

omossessuale latente, di odiare suo padre e desiderare sessualmente sua madre. Durante la cura,

Maurizio, oltre a perdere tutti i suoi soldi per star dietro al dottore, imparerà a proprie spese cosa

vuol dire transfert, soffrirà, si metterà in discussione, avvolto dai dubbi, fino a far morire di

crepacuore i genitori, a farsi lasciare e tradire dalla moglie e a rischiare di perdere il lavoro, tutto

questo unicamente per rivendicare il proprio orgoglio ferito.

Lo spettacolo, tratto da un romanzo di grandissimo successo, è una metafora irriverente nei


confronti del mondo della psicoterapia e dei rapporti di coppia, trattati con naturalezza e

disinvoltura in modo del tutto originale, alternando una comicità esplicita, a tratti travolgente, sul

tema del disturbo sessuale, ad un umorismo più colto e raffinato che va a toccare gli ambiti

scientifico-professionali della psicanalisi. Le battute, i continui botta e risposta tra marito e

moglie e tra paziente e medico tengono alto il ritmo dello spettacolo senza interrompere il

cammino verso la guarigione psichica del povero protagonista. Si può ridere delle proprie paure,

dunque? La risposta è nella leggerezza e nel taglio tragicomico di una vicenda divertente e allo

stesso tempo, per certi versi, così universale. Siamo tutti un po’ Maurizio (anche se non soffriamo

di eiaculazione precoce) alla ricerca della nostra strada, alle prese con i condizionamenti che ci

vengono dalle persone vicine (familiari o medici ma anche colleghi di lavoro, parenti, amici)

impegnati a trovare conforto, guida e illuminazione attraverso le innumerevoli proposte che la

nostra società moderna mette sul piatto (sesso, yoga, spiritualità, psicanalisi, ecc.). Che poi la

soluzione non c’è ma ridere di tutto questo sembra un ottimo modo per tirare un sospiro di

sollievo e vivere la vita con molta più serenità.

INFORMAZIONI GENERALI

Teatro de' Servi

Via del Mortaro, 22 | 00187 Roma

Per informazioni e biglietti:

tel. 06.6795130 | info@teatroservi.it

Orari spettacoli:

da martedì a venerdì ore 21

sabato ore 17.30 e ore 21

domenica ore 17.30

Biglietti: 25 euro


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

Teatro di Rebibbia: LA FORMULA DI GRÜBLER, drammaturgia e regia di Laura Andreini, con i detenuti-attori di Rebibbia



 La Ribalta Centro Studi Enrico Maria Salerno

TEATRO LIBERO DI REBIBBIA – REBIBBIA FESTIVAL 2023

29 novembre 2023 ore 16.00

La Formula di Grübler

Drammaturgia e regia di Laura Andreini

con i Detenuti-attori di Rebibbia

Giuditta Cambieri Regista assistente

Francesca Di Giuseppe Collaborazione alla drammaturgia

Paola Pischedda Scene e Costumi

Marco Catalucci Disegno luci

Alessandro De Nino Organizzazione

Fabio Cavalli Direzione di Progetto

Produzione La Ribalta – Centro Studi “Enrico Maria Salerno”


Sarà in scena al Teatro di Rebibbia N.C., il 29 novembre 2023 alle ore 16.00, lo spettacolo LA

FORMULA DI GRÜBLER, drammaturgia e regia di Laura Andreini, con i detenuti-attori di Rebibbia.

Esiste una formula algebrica, piuttosto complicata, che definisce quanti sono i gradi della libertà di

movimento di un corpo nello spazio. È chiamata Formula di Grübler, dal nome del matematico che

l’ha concepita. È scritta così: ngdl = 3(m – 1) – 2C1 – C2. Per chi non sa nulla di scienza meccanica

sembra un geroglifico astruso, eppure i detenuti-attori sul palcoscenico del Carcere di Rebibbia, usano

la formula per descrivere la loro condizione di uomini reclusi. La ricerca della libertà è il tema intorno

al quale circumnavigano venticinque naufraghi sopravvissuti ad un’apocalisse esistenziale e relegati su

un’isola, fra i relitti di mondi idealizzati. Da un primo approccio dialettico, attraverso le biografie dei

partecipanti al Laboratorio teatrale in carcere, si è delineato un percorso di ricerca fra la parola

narrante, il gesto e il movimento, verso l’espressione del vissuto interiore di ciascuno.

Lo spettacolo di svolge nell’ambito del Rebibbia Festival 2023 realizzato con il sostegno del Ministero

della Cultura - Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell'Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo

fuori dal Centro - Anno 2023 promosso da Roma Capitale - Dipartimento Attività Culturali.

Il Rebibbia Festival, realizzato da La Ribalta Centro Studi Enrico Maria Salerno presso il carcere di

Rebibbia Nuovo Complesso, prevede laboratori artistici rivolti alla popolazione detenuta, con la

produzione di spettacoli e contenuti digitali fruibili dal vivo e on line sul sito enricomariasalerno.it

La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno” è diretta da Laura Andreini e Fabio Cavalli. Dal 2003

lavora alla creazione e promozione di arte e cultura nel sistema penitenziario e in particolare presso il

Carcere di Rebibbia, con il coinvolgimento di centinaia di persone recluse in progetti pluriennali.

Nasce così l’esperienza del Teatro Libero di Rebibbia, che nel 2023 compie venti anni di attività. Sede

principale è l’Auditorium del carcere, con 340 posti a sedere e un grande palcoscenico che ospita

molte delle attività di formazione e una Stagione di spettacoli che hanno come protagonisti i detenuti.

Molti degli eventi proposti sono aperti anche al pubblico esterno con 70.000 presenze in 20 anni di


attività, con 40 produzioni teatrali e cinematografiche, con oltre 300 alzate di sipario. Recentemente

sono state inaugurate la Sala “Enrico Maria Salerno” e la Sala d’Arte “Vittorio Taviani”, riservate al

cinema ed alle arti visive – art director Alessandro De Nino. L’attività del Teatro Libero di Rebibbia,

negli anni si è aperta ai principali teatri della Capitale che hanno ospitato grandi produzioni con i

detenuti-attori. La massima visibilità è stata ottenuta col successo internazionale di Cesare deve

morire dei fratelli Taviani con Fabio Cavalli. La Ribalta con Rai Cinema e Clippermedia ha anche

coprodotto il Viaggio della Corte Costituzionale nelle carceri, Naufragio con spettatore e Rebibbia

Lockdown presentati alla Mostra del Cinema di Venezia.

29 novembre 2023 ore 16.00

Teatro della Casa Circondariale Roma Rebibbia Nuovo Complesso

Via Raffaele Majetti, 70 – Roma (Rm)

Ingresso gratuito con accreditamento obbligatorio

Mail: rebibbiafestival@gmail.com - Tel: 06 9079216

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

Ufficio Stampa Centro Studi “Enrico Maria Salerno”

Maya Amenduni +39 392 8157943 - mayaamenduni@gmail.com

LE BOMBE SONO TUTTE BUTTANE spettacolo di Giuseppe Arnone con la regia di Simona Epifani in scena il 2 e 3 dicembre al Teatro Kopò-Brindisi

 




LE BOMBE SONO TUTTE BUTTANE

di GIUSEPPE ARNONE

Con Giuseppe Arnone e Claudio Boschi

REGIA di Simona Epifani

PRODUZIONE  Teatro Kopó

2-3 DICEMBRE

TEATRO KOPO’-BRINDISI


Debutta al Teatro Kopò di Brindisi, il 2 e 3 dicembre, LE BOMBE SONO TUTTE BUTTANE, spettacolo di Giuseppe Arnone, diretto da Simona Epifani.

È il 9 Maggio del 1978, giorno in cui hanno ammazzato Peppino Impastato. Di cose importanti ne sono successe in quegli anni e Fabrizio, killer professionista, non poteva immaginare di incontrare e doversi confrontare con Mimmo, un ragazzo genuino, “semplice” come si direbbe in paese, le cui stupide intuizioni renderanno speciale tale incontro.

Un incontro che segnerà̀ la “vita” di Fabrizio, vissuto nella Sicilia di quegli anni caratterizzata da uccisioni e bombe. Quelle stesse bombe che ammazzarono Peppino.

LE BOMBE SONO TUTTE BUTTANE 

2 DICEMBRE ORE 21

3 DICEMBRE ORE 18


Biglietti: 13 euro
  

Teatro Kopó

Via Sant’Angelo 67/69

Brindisi

Tel. 0831 260169

Mob. 375 5311802

 

Acquisto biglietti: www.brindisi.teatrokopo.it


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci

tel. 348 0803972

palmaccimaresa@gmail.com




Al via la tournèe di Donne in Pericolo



 Marioletta Bideri per Bis Tremila produzioni

presenta


DONNE IN PERICOLO

DI WENDY MACLEOD


con

VITTORIA BELVEDERE - BENEDICTA BOCCOLI – GABRIELLA GERMANI

con la partecipazione di 

FRANCESCO SCIMEMI

e con

BEATRICE COPPOLINO e CLAUDIO CAMMISA


Regia di
ENRICO MARIA LAMANNA




Quando una donna di mezza età, reduce da un divorzio difficile, si fidanza e ritrova la passione, è sempre una gran bella notizia!

"La vita è in grado di riservare delle sorprese!", "Non  mai troppo tardi!", " A cinquant'anni ho ritrovato la mia femminilità!", sono tutte frasi iconiche, stampate nell'immaginario collettivo, simbolo di speranza di un'esistenza piena, ricca e soddisfacente.

Tutto bellissimo. Ma come la mettiamo con le amiche?


L'arrivo di un uomo rende tutte felici, anche solo per spirito di solidarietà femminile ma, diciamoci la verità, va anche a compromettere certe abitudini: c'è meno tempo a disposizione, ci si isola un po' e questo può scatenare qualche forma di invidia o, peggio ancora, di gelosia.


È proprio quello che succede in DONNE IN PERICOLO, una commedia frizzante e irresistibilmente divertente, in cui Mary e Jo sono determinate a recuperare la loro amica, caduta nelle grinfie di un nuovo amore che la sta pericolosamente allontanando da loro. Tra inquietanti serial killer, strambi poliziotti e ragazzi un po' troppo spregiudicati, si snoda una vera propria avventura fatta di tranelli, sospetti, frecciatine e colpi bassi, in cui la determinazione delle donne e la loro capacità di fare squadra, la fa da padrona.

Il messaggio agli uomini è molto chiaro: prima ancora di sedurre la donna che vi piace, conviene conquistare le sue amiche!





TUTTE LE DATE

1° dicembre 2023 – Teatro Dei Fluttuanti ARGENTA

7 dicembre 2023 – Teatro Comunale ATRI 

8 dicembre 2023 – Teatro Europa APRILIA 

14 al 17 dicembre 2023 – Torino Gioiello  TORINO

12 gennaio 2024 – CODIGORO

14 gennaio 2024 – Teatro Comunale VENTIMIGLIA

19 gennaio 2024 – Cinema Teatro Comunale “Fabrizio De Andrè” MANDELLO DEL LARIO

Dal 15 al 18 febbraio 2024 – Teatro Pubblico Pugliese 

20 febbraio 2024 – SOVERATO

21 febbraio 2024 – RENDE

23 febbraio 2024 – SARNO

24 febbraio 2024 – FERRANDINA

25 febbraio 2024 - FRANCAVILLA

lunedì 27 novembre 2023

BUNKER SULLE NUVOLE spettacolo scritto e diretto da Andrea De Rosa in scena il 5 e 6 dicembre al Piccolo Teatro San Paolo-Roma

 


BUNKER SULLE NUVOLE

Scritto e diretto da Andrea De Rosa


Con Andrea De Rosa, Chiara Mastalli, Ermanno De Biagi

Con la partecipazione in video di Alessandra Raspa


Scenografia Oliver Montesano

Riprese Video Mattia Montesano

Locandina Edoardo Peltrini

5-6 DICEMBRE ORE 21

PICCOLO TEATRO SAN PAOLO-ROMA


Dopo il grande successo del debutto al Teatro Anfitrione di Roma, Andrea De Rosa torna in

scena, il 5 e 6 dicembre al Piccolo Teatro San Paolo con la commedia romantica “Bunker

sulle nuvole”. Sul palco con lui, Ermanno De Biagi (reduce dal successo teatrale di “Pole

Dance di Sargis Galstyan e de “Il Grande Vuoto” di Fabiana Iacozzilli) e Chiara Mastalli

(recentemente protagonista della fiction targata Canale 5, “Anima gemella” per la regia di

Francesco Miccichè.)

La storica coppia di ”Notte Prima degli Esami” si riunisce a teatro, dunque, dopo quasi diciotto

anni, per dare vita a una storia che mescola arte, ironia, sentimenti e vita.

All'ultimo piano di un grattacielo vive un artista in pensione, di nome Bunker. Un giorno

scrive una poesia e la ricopia su vari fogli, li trasforma in tanti piccoli aeroplanini che lancia

fuori dalla finestra. Dopo qualche giorno un ragazzo va a fargli visita perché ne ha trovato uno

e fa amicizia con lui. Tempo dopo bussa alla sua porta una ragazza, anche lei incuriosita per lo

stesso motivo e parlandoci, si rende conto che conosce il ragazzo di pochi giorni prima e forse

ha un conto in sospeso con lui.

A questo punto, l'artista decide che i suoi due nuovi amici saranno i protagonisti del suo

quadro. Ha solo bisogno che si incontrino e si mettano in posa uno di fronte all'altro. Ma

questo potrebbe essere un problema...

Il "Bunker sulle nuvole" è un luogo che sta al riparo dal mondo e al di sopra del caos della

città, come una sorta di anticamera fra terra e cielo, razionalità e fantasia, vita e morte.

Bunker è anche il nome dell'artista che ci vive dentro. Abbandonato dal mondo e da sua

moglie, continua a scrivere e dipingere, semplicemente per non morire. Lo fa per "esigenza"

ma anche per spirito di servizio.

Forse è ultimo "Don Chisciotte" rimasto, perché, malgrado tutto, crede ancora nella magia

curativa dell'arte ed è convinto che il suo disordine interno, trasformato in poesia e

raffigurato sulla tela di un quadro, potrà cicatrizzare le ferite e il rancore di due ragazzi che

non si parlano e con cui sente fin da subito un'affinità. Come una canzone di Pierangelo

Bertoli, che dice: "Riempiró i bicchieri del mio vino. Non so com'è, però vi invito a berlo."

anche Bunker non sa com'è e soprattutto cosa accadrà...ma sa che qualcosa si è mosso, sia per

lui che per i due ragazzi...

Andrea De Rosa, inoltre, dal 23 novembre è nelle sale cinematografiche con “Good vibes”,

opera prima di Janet De Nardis.

BUNKER SULLE NUVOLE

5-6 DICEMBRE ORE 21

PICCOLO TEATRO SAN PAOLO-ROMA


PER INFO E PRENOTAZIONI

fuoriorario86@gmail.com

Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

domenica 26 novembre 2023

TEATRO ALTROVE STUDIO, UN VIAGGIO NEGLI ANNI 90 TRA MUSICA E PSICOLOGIA: LEVIATANO



Che bello andare a  teatro e vedere  la sala piena, specialmente di questi tempi, gli ultimi anni sono stati molto pesanti  per tutti, ma una delle categorie più colpite è stata certamente quella delle persone che lavorano nell'ambito dello spettacolo dal vivo. Il covid senza dubbio, li ha colpiti duramente, ma è più di un anno che ormai non ci sono più restrizioni, ma c'è un altro grave problema , ancora irrisolto e che a differenza del covid non tutti conoscono, a Roma , si proprio la capitale del nostro paese, in questi ultimi anni hanno chiuso vari teatri, per un motivo o per un altro. Sono chiusi l'Eliseo e il Piccolo Eliseo, il Teatro della Cometa, il Teatro Valle, il Teatro dell'Orologio, tutti situati nel centro di Roma, per fortuna a questa tragedia fanno da controcanto delle realtà locali nei quartieri delle sale aperte che ospitano spettacoli di qualità come L'Altrove Teatro Studio,  ieri sera era pieno, e anche la replica di oggi pomeriggio dello spettacolo LEVIATANO è sold out,  ed è stato deciso quindi di aggiungere una data per venerdì 1 dicembre. 

I romani vogliono andare a teatro, questo è un dato di fatto!

LEVIATANO è uno spettacolo poliedrico, prosa, ma anche rock , un'ibrido molto ben riuscito, che diverte e fa riflettere, e sappiamo bene quanto ce ne sia bisogno sia di ridere che di riflettere.

Dalla collaborazione tra Riccardo Tabilio  autore del testo, Carmen Italia: Alessia Sorbello, Giulio Forges Davanzati, Andrea Trovato  e La Confraternita del Chianti: Chiara Boscaro e Marco di Stefano nasce questo spettacolo pieno di adrenalina,  Uno storytelling a più voci e chitarre elettriche,  due vicende che si incrociano tra loro, ma che non si sovrappongono. Entrambe le vicende, prendono spunto da fatti realmente accaduti, da una parte una fatto di cronaca occorso nell'America degli anni 90', decennio a cui è dedicato questo spettacolo, in cui un uomo, da solo e a viso scoperto rapinò due banche  senza paura di essere identificato, la seconda è quella legata all'accademico e matematico statunitense Kaczynski individuato come Unabomber,  

Questo spettacolo prende il titolo dal romanzo di Paul Auster  Leviatan, che in qualche modo si ispira, appunto, alle vicende di Kaczynski, per andare a narrare cosa può portare un uomo di successo, per essere fedeli al titolo, a far uscire il mostro interno, appunto il leviatano, che è visto tradizionalmente come una rappresentazione del caos, per poi diventare stato assolutista e tiranno in Hobbes, e forse le due cose non sono così agli antipodi, lo stato assoluto, la mancanza di libertà individuale, può portare allo scatenarsi di un caos interno al singolo individuo.

Le rapine a viso scoperto effettuate da McArthur Wheeler hanno portato, ad una scoperta fondamentale nella psicologia sociale: il cosiddetto effetto Dunning-Kruger, ovvero che ci sono persone, e purtroppo nella stretta attualità ne abbiamo di esempi lampanti a iosa,  che non sono in grado di fare un autovalutazione, realistica delle proprie competenze in una determinata materia, da ciò ne deriva una sopravvalutazione, con tutte le conseguenze del caso.  Questo assunto psicologico può essere usato per appiattire e uniformare sulla mediocrità il talento.

Le due vicende narrate in questo spettacolo sono state rielaborate e caratterizzate, con delle aggiunte di personaggi, vestite di colori nuovi per esigenze drammaturgiche e di attualizzazione.

Avete ancora la possibilità di vederlo a Roma, venerdì 1 dicembre 2022

                                                Miriam Comito


LEVIATANO

Di Riccardo Tabilio


Con Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello, Andrea Trovato


Drammaturgia Chiara Boscaro

Regia Marco Di Stefano


Una coproduzione Network NdN, Teatro Libero Palermo, Fondazione Atlantide Teatro Stabile


di Verona, Centro Teatrale MaMiMò


Col supporto di TRAC – Centro di residenza teatrale Pugliese, AterlierSì, Dracma – Centro


sperimentale di arti sceniche


Venerdì e Sabato ore 20

Domenica ore 17

Biglietti: Intero 15€_ Ridotto 10€

Altrove Teatro Studio - Via Giorgio Scalia 53, Roma

Per informazioni e prenotazioni: telefono 3518700413, email ipensieridellaltrove@gmail.com


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci

Tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

sabato 25 novembre 2023

TREND 2023_ "BELONGINGS" di Morgan Lloyd Malcom regia Jacopo Bezzi dal 27 al 29 novembre 2023 ore 21 Teatro Belli-Roma



 TREND


nuove frontiere della scena britannica – XXII edizione

festival a cura di Rodolfo di Giammarco

1 novembre – 17 dicembre 2023


Teatro Belli – piazza Sant'Apollonia 11/a- 06 5894875

spettacoli ore 21,00 - ingresso posto unico € 18

dal 27 al 29 novembre ore 21

BELONGINGS

di Morgan Lloyd Malcolm

regia Jacopo Bezzi


con Massimo Roberto Beato Stefano Guerrieri

Federica Quartana Veronica Rivolta

traduzione Enrico Luttmann

produzione La Compagnia dei Masnadieri


Dal deserto, paesaggio di una guerra moderna, al campo di battaglia di una cucina di

Chippenham, nel Wiltshire, una cittadina nell’Inghilterra del sud.

Un testo teso, forte, drammatico. Un’altra opera che mette sotto i riflettori il ruolo della

donna nella nostra società, raccontandoci la sua estenuante ricerca di un’identità e di un

luogo tranquillo da poter chiamare casa.

Deb è un soldato. Un bravo soldato. È stata in Afghanistan dove ha fatto il suo dovere.

Quando torna a casa, però, non viene accolta come un eroe; trova in quella che una volta

era casa sua una situazione a cui non solo non riesce ad adattarsi, ma che neanche vuole

accettare: la sua migliore amica, Jo - di cui lei è sempre stata innamorata - che adesso sta

col padre di Deb, – è completamente succube di questo rapporto fatto di soprusi e

violenza psicologica a cui lei si sottomette senza lottare, mentre suo padre, Jim, con

l’orgoglio dell’imprenditore, annuncia alla figlia di aver aperto vari siti web pornografici e

passa la maggior parte del suo tempo chiuso nel suo ufficio (l’ex cameretta di Deb) a

guardare video e foto porno.

Su tutto questo aleggia il fantasma della madre di Deb, una donna debole, forse

psicologicamente instabile, che è sparita anni prima, lasciando un’abissale mancanza e un

dolore atroce nella figlia che non riesce né a dimenticarla né tantomeno a perdonarla.

Inoltre c’è anche il rapporto di Deb con Sarko, il suo compagno d’armi, mentre era in

Afghanistan, con cui condivideva l’alloggio e un’intimità forzata dalle circostanze. In una

serie di flashback brillantemente costruiti dall’autore vedremo cosa è davvero successo tra

di loro e scopriremo che Deb ha tante cose con cui fare i conti.


Morgan Lloyd Malcolm

Drammaturga e sceneggiatrice. Incaricata dal Globe a scrivere Emilia, che è diventato uno

spettacolo di successo nell'estate 2018 prima di trasferirsi nel West End nel 2019,

vincendo tre premi Olivier. Sta adattando tre delle sue opere teatrali per il cinema, tra cui

Emilia, e sta lavorando a una serie di progetti TV che vanno da un adattamento di

Damage for Moonage e Gaumont, con Richard Armitage e Indira Varma, a Dreamland,

una commedia drammatica per Merman Films. Ha lavorato a lungo con Clean Break, una

compagnia teatrale femminista che lavora con donne con esperienza in carcere. Typical

Girls, un'opera teatrale ambientata in una prigione femminile, è andata in scena allo

Sheffield Crucible nel 2021. La sua nuova opera teatrale Mum è andata in scena al

Plymouth Theatre Royal e al Soho Theatre lo scorso autunno, con un'altra nuova

commedia When the Long Trick's. Le precedenti opere teatrali di Morgan, Belongings e

The Wasp sono state entrambe prodotte all'Hampstead Theatre e ai Trafalgar Studios.

Lacrime della Duse: Alessandro Serra in “La danza delle omissioni” al Teatro Basilica



LE LACRIME DELLA DUSE

Il patrimonio immateriale dell’attore

Progetto a cura della Compagnia Mauri Sturno


finanziato dal MIC, con il supporto dell’Università di Roma La Sapienza


consulenza culturale del CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro necessario – Residenze


didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma,


diretto dal Prof. Guido di Palma.


Al via il ciclo di incontri Artigiani di una tradizione vivente


Prossimi appuntamenti


martedì 28 novembre ore 15:00 Alessandro Serra (TeatroBasilica)

spettacolo La danza delle omissioni. A seguire incontro col pubblico

venerdì 1° dicembre ore 16:00 Mimmo Cuticchio (Teatro Ateneo)

lunedì 4 dicembre ore 16.00 Lino Musella (Vetrerie Sciarra)


Prosegue il ciclo di incontri Artigiani di una tradizione vivente nell’ambito del progetto Le lacrime della

Duse - Il patrimonio immateriale dell’attore.

Il progetto - di grande valore artistico – nato per recuperare l’antica cultura artigiana del teatro che punta a

preservare e valorizzare il patrimonio immateriale dei saperi teatrali, dopo il primo ciclo di formazione

teatrale e drammaturgica per giovani attori under 35 curata da Glauco Mauri, inaugura ora il secondo step

dedicato agli “Artigiani della tradizione vivente”, un ciclo di incontri con grandi attori e attrici della

tradizione teatrale condotti da Guido Di Palma. Dopo i primi appuntamenti con Umberto Orsini e Isa

Danieli, e Gabriele Lavia il prossimo incontro vedrà protagonista Alessandro Serra che martedì 28

novembre alle ore 15:00 al TeatroBasilica, proporrà lo spettacolo “La danza delle omissioni”; a seguire

incontro col pubblico a partire dal libro “La tempesta dal testo alla scrittura scenica” edito da Luca

Sossella editore.

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L'incontro è organizzato in collaborazione con il TeatroBasilica.

Le lacrime della Duse. Il patrimonio immateriale dell’attore, curato dalla Compagnia Mauri Sturno, è un

progetto finanziato dal MIC ed ha coinvolto l’Università di Roma La Sapienza che fornisce il supporto

logistico e una consulenza culturale attraverso il CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro


con il contributo di

necessario – Residenze didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma, diretto dal Prof. Guido

di Palma.

Come nasce l’idea? Nel 1954 durante una tournée in Sud America Memo Benassi, allievo devoto della Duse

che con lei interpretava Oswald negli Spettri di Ibsen, si accorse che il giovane Glauco Mauri, neo

diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, lo spiava dalle quinte. Qualche giorno dopo lo

chiamò in camerino. Il vecchio attore che a 63 anni aveva appena interpretato Osvald disse al giovane

attore: “Vorrei che tu tenessi questa giacca con cui recitavo Osvald. Ora non posso più indossarla, mi viene

stretta”. Il giovane attore, stupito, ringrazia commosso ma sull’uscio della porta viene fermato. Benassi si

alza e dice: “Tienila da conto. Vedi questa spalla? Qui la Duse versava le sue lacrime”. Era un gesto antico

legato alla tradizione. Era il riconoscimento che l’invisibile artigianato del vecchio attore aveva trovato un

erede. In una sorta di rituale di passaggio di consegne, la giacca è in seguito stata donata da Glauco Mauri

a Roberto Sturno, scomparso il 22 settembre di quest’anno.

“La cultura teatrale non può essere affidata solo alla scrittura e tantomeno ai video – afferma il Prof.

Guido Di Palma – essa vive principalmente nella presenza e nelle relazioni delle persone che la agiscono. 

Per questo le residenze didattiche universitarie sono pensate come un luogo di scambio. Passato e presente

s'incrociano in uno spazio protetto affinché i saperi teatrali non vengano dimenticati e possano essere

rivivificati nell’incontro tra generazioni. Per questo, nel quadro della Terza Missione universitaria la

Sapienza sostiene il progetto Le lacrime della Duse”.

I prossimi appuntamenti vedranno protagonisti: venerdì 1° dicembre ore 16:00 Mimmo Cuticchio (Teatro

Ateneo) e Lino Musella (4 dicembre ore 16:00 - Vetrerie Sciarra).


Le attività si svolgono presso il Nuovo Teatro Ateneo, le Vetrerie Sciarra e il TeatroBasilica. Ingresso

gratuito.

A questo link è possibile prenotare

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdCLfa2Pcjjr1hTjeGJ3so-AzUnWWK24AMqQBKsOShK-

iH_zA/viewform?pli=1


Ufficio Stampa Progetto “Le lacrime della Duse”

Agenzia Maya Amenduni comunicazione

Maya Amenduni +39 392 8157943

mayaamenduni@gmail.com 

TeatroBasilica: COMPAGNIA LICIA LANERA con Guarda come nevica 1. Cuore di cane



 TeatroBasilica

dal 30 novembre al 3 dicembre 2023

COMPAGNIA LICIA LANERA

“GUARDA COME NEVICA 1. CUORE DI CANE”

di Michail Bulgakov

adattamento e regia Licia Lanera

Con Licia Lanera e Qzerty

Sound design Tommaso Qzerty Danisi

Luci Vincent Longuemare

Costumi Sara Cantarone

Maschera Sarah Vecchietti

Assistente alla regia Annalisa Calice

Tecnici di compagnia Cristian Allegrini e Francesco Curci

co-produzione TPE-Teatro Piemonte Europa

con il sostegno del MiBAC e Regione Puglia e dell’Assessorato all’industria Turistica e Culturale, Gestione e

Valorizzazione dei Beni Culturali


Sarà in scena al TeatroBasilica dal 30 novembre al 3 dicembre 2023 la COMPAGNIA LICIA LANERA con

Guarda come nevica 1. Cuore di cane. Lo spettacolo porta la firma registica di Licia Lanera che sarà in

scena insieme al compositore di musica elettronica Tommaso Qzerty Danisi.

Guarda come nevica è un lungo progetto in tre tempi partito nel 2018 con Cuore di Cane di Bulgakov, a cui

sono seguiti Il Gabbiano di Cechov nel 2019 e I sentimenti del maiale di Majakovskij nel 2020.

Licia Lanera ha sempre usato il teatro come una sonda che entra nell’umano per svelarne le paure più

grandi e gli istinti più feroci, non è un caso se in questo la letteratura russa è stata sua alleata. Al

TeatroBasilica di Roma porta il primo capitolo della Trilogia, a quasi 100 anni dalla sua pubblicazione; ad

accompagnare in scena l’arte di Licia Lanera, la decisa struttura musicale del compositore pugliese Qzerty

con cui ha collaborato per altri due spettacoli, The Black’s Tales Tour (che condivide con Cuore di cane

anche il tema dell’ossessione per la bellezza e la giovinezza e le relative conseguenze sociali) e Love Me.

Due Pezzi di Antonio Tarantino.

Gli effetti sonori contribuiscono a catapultare lo spettatore nell’atmosfera moscovita, riprendendo la

bufera, le lamiere che sbattono, matite che scrivono su pagine di diari, trivelle e seghe che aprono scatole

craniche, tacchi di scarpe che corrono e voci, voci, voci, tutte affidate alle sperimentazioni vocali di Licia. Il

suo viso, coperto da una maschera, porta chi la guarda in un altro tempo e un altro spazio, perché solo

scardinando ogni rapporto con il realismo si può arrivare all’essenza del teatro, al nocciolo della questione.

Bulgakov nel corso della sua vita riuscì a pubblicare pochi scritti, per la maggior parte censurati e diffusi

solo dopo la sua morte, tra cui Cuore di Cane. Lo scrittore e drammaturgo russo continuamente osteggiato,

perseguitato, censurato, ha sofferto fino ad essere sopraffatto dal senso di sconfitta che ha riportato nei

racconti e nei romanzi in cui è manifesta la condizione dell’intellettuale in costante conflitto con il proprio

tempo. In Cuore di Cane il professor Filipp Filippovič riceve nel suo ricco appartamento di Mosca tutti


coloro che rifiutano la decadenza e la vecchiaia ed interviene sui loro corpi installando degli organi animali

e donando loro la giovinezza, fino a quando un giorno sperimenta il processo contrario: impianta nel corpo

di un cane randagio ipofisi e testicoli umani. Da questa operazione ne conseguono avventure

rocambolesche e tragiche verità.

Cuore di cane è un libricino che mi ha lasciato l’amaro in bocca, che mi ha lasciato la visione di una società

malata e sconfitta, in fondo profondamente attuale. Raccontare i vizi, i difetti e le sclerosi della società

attraverso l’iperbole e il fantastico, è la cosa che amo di più […].

In un’atmosfera di bufera di neve (con tanto di macchina spara neve a seguito), e poi in un salottino buono

di inizio ‘900, io e Qzerty saremo ben vestiti e imprigionati dalle luci di Vincent Longuemare, il quale

ricreerà un’ambientazione che renderà ancora più corpose le parole. Infine l’adattamento. La forma è

quella della narrazione, ma ho riscritto i dialoghi, inventato monologhi, per rendere dinamico il racconto,

ma soprattutto per operare una scelta definita sul tema che mi sta più a cuore tra i tanti presenti in questo

testo: quello della contraddizione all’interno del credo politico e soprattutto la fine della coscienza e

dell’ideologia politica. La lingua è poliedrica e spesso ho scelto dei dialetti per alcuni personaggi, ancora

una volta per renderli quanto più miseramente vivi e vicini a noi.

(Licia Lanera)


INFORMAZIONI

Il “TeatroBasilica” è diretto da l’attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro. Organizzazione

del collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici, con la supervisione artistica di Antonio

Calenda. Tutte le info sul TeatroBasilica a questo link: https://www.teatrobasilica.com/

Orari:

lunedì ore 19:00 - dal martedì al sabato ore 21:00 - domenica 16:30

Prezzi: Biglietto intero € 18,00

Biglietto ridotto € 12,00 (studenti, under 26, operatori)

Biglietto online € 15,00

Carnet 4 spettacoli € 40,00

Dove siamo:

Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma

www.teatrobasilica.com

email: info@teatrobasilica.com

telefono: +39 392 9768519

Link utili

Sito https://teatrobasilica.com/

Facebook https://www.facebook.com/TeatroBasilica

Instagram https://www.instagram.com/teatrobasilica/

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Ufficio Stampa TeatroBasilica

Agenzia Maya Amenduni comunicazione

Maya Amenduni +39 392 8157943

mayaamenduni@gmail.com

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GrimmRock al Teatro Cometa Off 26 novembre



 GRIMMROCK


I MUSICISTI DI BREMA


TEATRO COMETA OFF


Domenica 26 novembre 2023 – h 11.00

con Claudia Ligorio e Marco Zicari

regia e adattamento Valeria Freiberg


“I musicisti di Brema” è la famosa favola dei Fratelli Grimm, che ha divertito ed

appassionato generazioni di bambini. La Compagnia Teatro A la ripropone in una

versione teatrale rock e multimediale; aggiorna la messa in scena, con la

consapevolezza che i più piccoli hanno necessità di nuovi stimoli. Ma il contenuto, il

messaggio della fiaba cult restano immutati.

La Compagnia Teatro A è una delle realtà teatrali maggiormente impegnate in attività

di ricerca teatrale e di divulgazione culturale; nell’ambito della rassegna “TeatroFest”,

domenica 26 novembre alle ore 11.00, propone, al Teatro Cometa Off, la

rappresentazione “GrimmRock/I Musicisti di Brema”.

L’articolata azione scenica, con musiche e visioni rock la rendono una favola

contemporanea adatta a tutta la famiglia. Si vogliono coinvolgere i bambini nel gioco

teatrale dandogli la possibilità di esprimere loro stessi.

La regia è di Valeria Freiberg; in scena, agli attori della Compagnia Teatro A Claudia

Ligorio e Marco Zicari.

Protagonisti il giovane Trovatore e i suoi amici; un asino, un cane, un gatto e un gallo

che giungono a Brema per allestire uno spettacolo musicale. Nella fiaba originale gli

animali venivano trattati male dai loro padroni, in questa nuova ed aggiornata

edizione trovano un loro riscatto.

Sottolinea la regista Valeria Freiberg: “Nella nostra favola i quattro animali sono

finalmente liberi, vivono senza padroni e si riuniscono in una banda musicale. Inoltre

hanno dei nuovi e coraggiosi amici: una Principessa che si innamorerà perdutamente


del giovane Trovatore, un investigatore privato che vorrà ostacolare il loro amore e un

Re buffo, ma tenero e alla moda”.

Sono presenti anche dei briganti. Lungo la via gli artisti affronteranno molte avventure

e le strade di Brema saranno un palcoscenico perfetto dove esibirsi per far divertire i

bambini.

Lo spettacolo ha diverse morali, insegna ai bambini l’importanza del lavoro di squadra,

a non arrendersi di fronte alle difficoltà ed a rendere le proprie diversità un punto di

forza.

“GrimmRock/I Musicisti di Brema” – conclude la regista – con linguaggio moderno,

indica ai piccoli spettatori la strada verso il coraggio, l’altruismo e la fedeltà, ma è

anche un monito al rispetto degli animali”.


Teatro Cometa Off

Via Luca della Robbia, 47, Roma

Dom. 26 novembre h 11.00

GrimmRock/I Musicisti di Brema

di & da Fratelli Grimm

regia Valeria Freiberg

con Claudia Ligorio, Marco Zicari

biglietto 10 euro - prenotazione obbligatoria

Per informazioni e prenotazioni:

e-mail ateatro.assariadne@gmail.com

cellulare 331.3584190

whatsapp: 371.4125639

www.compagniateatroa.it


TEATRO COMETA OFF

via Luca Della Robbia, 47 Roma

biglietto unico 10 €

Debutta CUBANO-STORIA DEL BLOQUEO, spettacolo di Salvatore Riggi e Mariano Viggiano, dal 1 al 3 dicembre al Teatro della Visitazione-Roma

 


La Compagnia Teatrale “POST-IT 33”


presenta


“CUBANO - Storia del Bloqueo”

di SALVATORE RIGGI e MARIANO VIGGIANO


Regia di Post-it 33

Con:


Giorgia Lunghi | Mariano Viggiano | Salvatore Riggi | Dalila Aprile


con il sostegno e il patrocinio dell' Associazione Nazionale Amicizia Italia Cuba - Circolo di


Roma e l'Ambasciata Cubana.

DAL 1 AL 3 DICEMBRE

TEATRO DELLA VISITAZIONE-ROMA


Debutta, dal 1 al 3 dicembre al Teatro della Visitazione, CUBANO-STORIA DEL

BLOQUEO, spettacolo di Salvatore Riggi e Mariano Viggiano, con la regia collettiva della

Compagnia Post-it 33. La storia della Rivoluzione Cubana e il Covid-19. Due eventi storici

apparentemente lontani nel tempo e nello spazio. C’è, però, un filo che li lega. Josè, giovane

medico cubano inviato in Italia durante la pandemia, e Celeste, neo laureata non più sicura del

suo percorso, sono i protagonisti di questa vicenda umana. Il caso internazionale e poco

conosciuto del “Bloqueo” è al centro delle nuove conoscenze di Celeste che prima di conoscere

di Josè ignorava il dramma del popolo cubano e la prepotenza vergognosa degli Stati Uniti

d’America.

La pièce analizza la genesi, l'evoluzione e l'attualità di uno dei fatti di cronaca mondiale

divenuto l'emblema della paura degli USA nei confronti di ciò che non sono riusciti a

conquistare: l'embargo contro Cuba. Gli effetti della sanzione economica e politica più dura

imposta dai tempi della Rivoluzione Castrista, riflessi sulla vita di persone comuni, divise da

tre generazioni ma unite dallo stesso spirito di sacrificio, pilastro fondamentale dell'essere

Cubano.

Per aumentare preservare lo status attivo della diffusione del messaggio a livello teatrale,

l'idea di messa in scena risulta semplice e concreta. Pochi attori calcano lo spazio e parlano

direttamente agli spettatori, senza filtri, muovendosi all'interno di una storia, fatta di

emozioni vere, di speranze e ambizioni canoniche dell'essere umano. Nella vicenda romanzata

si intrecciano

le vite dei protagonisti che raccontano di una generazione cresciuta nel disagio ma che non ha

mai perso l'orgoglio di chi ha sconfitto moralmente una potenza mondiale come gli Usa. Le

scene supportate dalla presenza della mappatura 3D, mettono in relazione gli attori con i


piccoli oggetti creando momenti onirici e d'azione, alternando la narrazione alla recitazione in

primo grado.


PRODUZIONE

La compagnia di produzione teatrale POST-IT 33 è invitata dall'Associazione Nazionale

Amicizia Italia Cuba, a creare uno spettacolo che miri a sensibilizzare il pubblico sull'ardua

questione dell'embargo di Cuba, meglio chiamato "El bloqueo" e dei problemi che da esso ne

derivano.

Tenendo in considerazione le precedenti collaborazioni con l'Associazione, ritenuto

l'argomento di rilevante interesse culturale, la compagnia propone una collaborazione solo ed

esclusivamente a titolo di patrocinio, poiché lo spettacolo sarà scritto, diretto, prodotto e

distribuito principalmente tramite i canali della compagnia stessa nella prossima stagione

teatrale.


LA COMPAGNIA:

La Compagnia Teatrale POST-IT 33 nasce a Roma nel 2017 da un gruppo di giovani attori e registi accademici

provenienti da più parti d’Italia. Attori e Clown, nel 2018 creano lo spettacolo CLOWNDESTINI, vincitore di vari

premi tra cui: Migliori musiche, Miglior Regia e Miglior Spettacolo (Roma Comic Off 2018). Premio Teatro de’

servi, Premio Teatro Civico di Rocca di Papa, Premio Teatro Benevento Città Festival, Premio Teatro Nuovo

Premio Sala Gassman di Civitavecchia, Menzione speciale Sele D'Oro del Mezzogiorno. Attivi in Italia e all’estero

negli Istituti Italiani di Cultura (Lima, Parigi, Etc …) come giovani rappresentanti del Teatro Italiano. Negli anni la

Compagnia ha fatto dell’arte del Clown, e della commedia fisica una firma inconfondibile che ha inserito in ogni

spettacolo. Ricordiamo fra i vari: FELICI MA NON TROPPO, LOADING 2101, FLY CLOWN, IL POMO DELLA

DISCORDIA, VIVA LA VIDA, IL MIRACOLO, LE NOZZE DI OTELLO.

Scene a cure di Post-it 33 | Service - Madman Productions | Tecnico Audio Luci - Francesco Rossini


TEATRO DELLA VISITAZIONE

Via Dei Crispolti, 145 - Roma

1 - 2 - 3 Dicembre

Venerdì e Sabato ore 21:00

Domenica ore 18:00

Info e prenotazioni:


Compagnia Teatrale Post-it 33 (Facebook)


post_it33 (Instagram)

infoteatropostit33@gmail.com (Email)


Ufficio Stampa


Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com