sabato 28 gennaio 2017

SERIAL KILLER PER SIGNORA Recensione

Ente Teatro Cronaca Vesuvio Teatro

presenta

GIANLUCA GUIDI e GIAMPIERO INGRASSIA

SERIAL KILLER PER SIGNORA
musical di Douglas J. Cohen
da un racconto di William Goldman

traduzione e adattamento di Gianni Fenzi e Gianluca Guidi
traduzione delle liriche Giorgio Calabrese

con
TERESA FEDERICO e ALICE MISTRONI

scene e costumi ANNAMARIA MORELLI

regia
GIANLUCA GUIDI

produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
24 GENNAIO – 5 FEBBRAIO 2017



SERIAL KILLER PER SIGNORA in scena alla Sala Umberto dal 24 gennaio al 5 febbraio 2017, è uno spettacolo tratto dal testo di William Goldman "No way to treat a lady" del 1964. Nello spettacolo si confrontano e si fondono due personaggi apparentemente lontani e antitetici tra loro, ma con caratteristiche endogene assolutamente simili seppur declinate in maniera diversa. Da una parte troviamo Cristopher Kit Gill interpretato da Gianluca Guidi, un caso estremo di uomo irrealizzato perchè cresciuto all'ombra di una madre forse troppo presa dalla propria carriera, un uomo irrisolto, ma allo stesso tempo ambizioso che non trova altro modo per diventare famoso se non quello di uccidere donne. Dall'altra parte il detective Morris Bromo interpretato da Giampiero Ingrassia, un uomo tranquillo che si accontenta di ciò che la vita gli offre, vive ancora con sua madre con cui ha un rapporto si conflittuale, ma comunque regolato dalla convenienza. Lo spettacolo inizia, non a caso, con un radio giornale, perchè il punto base è proprio questo: la notorietà  a tutti i costi se on sei conosciuto non sei nessuno, e sono i giornali attraverso la  diffusione delle notizie a decretare il nostro valore o disvalore a seconda dei casi, la ricerca della notorietà può essere voluta  o può arrivare  malgrado noi, come ei rispettivi casi dei due protagonisti. Nemici, ma legati a doppio filo (telefonico) i due personaggi si confrontano, duellano fino ad arrivare al punto di non ritorno, che non è detto che sia un punto morto. William Goldman ha perso il padre suicida in età adolescenziale avvenimento che insieme alla sordità fisica della madre contribuì a far crescere il ragazzo in un contesto familiare stressante, e ce potrebbe aver sviluppato in lui un senso di straniamento, dovuta al'incomunicabilità nei confronti della figura materna. Vari sono gli argomenti che questo spettacolo tratta, in primis, come detto prima il rapporto con la notorietà, i rapporti familiari, in particolare quello madre/figlio. Il tutto sotto forma di musical, un musical noir, che va anche a toccare la sacralità dell'arte in particolare quella teatrale, ci sono infatti delle citazioni shakesperiane in particolare tratte dal Macbeth, e da Un tram chiamato desiderio di Tennessee Williams. Spettacolo piacevole, interessante, per la scelta del testo perfetto per due protagonisti con delle scenografie mobili che permettono un velocissimo spostamento degli attori. Un musical noir ma anche divertente, per quanto, in alcuni tratti, senza svelare troppo della trama ci si trova davvero immersi in un'atmosfera da thriller.

Miriam Comito

Cristopher Kit Gill e Morris Bromo sono i protagonisti di Serial Killer per signora.
Non si conoscono. Nessuno dei due sa dell’esistenza dell’altro.
Kit è un attore disoccupato, da poco orfano di una madre che ne ha marchiato a fuoco la vita. Una grande attrice, troppo impegnata per donare l’affetto e le attenzioni di cui un figlio avrebbe bisogno, della quale Kit tenta di emulare il successo in modo assai diverso.
Morris è un detective della polizia di New York, non più giovanissimo. Ha scelto di rimanere vivo e di non cercare clamori carrieristici. Nemmeno la vita privata brilla: vive ancora a casa con la madre, una signora ebrea invadente e possessiva.
Poi il primo omicidio: commesso da una psiche malata, tanto malata da telefonare al distretto di Polizia per lamentarsi della poca attenzione che la stampa gli ha dedicato.
Kit cerca Morris. Inizia un rapporto simbiotico tra i due e le loro rispettive “carriere”.

NOTE DI REGIA
“Un killer in città, può provocare il caos, e che detective loimpacchetterà” canta Morris ad un certo punto della commedia. Questa frase stigmatizza il percorso dei due protagonisti. Kit, uccidendo, ottiene la prima pagina del New York Times, secondo la sua mente malata raggiunge il successo. Morris ne diventa l’inseguitore e potenziale carnefice, dando lustro alla sua sbiadita carriera. Nutrendosi uno dell’altro, iniziano una gara senza esclusione di colpi che, inevitabilmente, avrà un solo vincitore.

Se volessimo addentrarci brevemente in una descrizione più profonda del loro rapporto, potremmo tranquillamente asserire che, sebbene in forma assai più lieve e edulcorata, sono l’uno il compendio dell’altro, quasi a voler risvegliare un saggio shakespeariano a firma di René Girard, intitolato Il Teatro dell’Invidia in cui si descrive quella spirale che, a partire dal desiderio dell’essere di un altro (il desiderio mimetico), innesca un conflitto la cui violenza è domata solo sporadicamente mediante il sacrificio di una vittima designata.
Si intrecciano le vite dei nostri due eroi e del loro “Amore” (come dice Shakespeare ne I Due Gentiluomini di Verona): l’uno per l’altro, con altri rapporti normali e protagonisti di vite terrene: due madri, tre vittime ed una affascinante giovane donna dell’Upper Class newyorkese, che contribuirà non poco a mettere confusione nella vita del povero Detective Morris Bromo.

Appunti di viaggio di Gianluca Guidi
Ciò che più atterrisce un regista è scrivere le note di regia o la presentazione di uno spettacolo che metterà in scena dopo 6 mesi. Spesso le buone idee arrivano poco prima della prova generale, e mentre sei felice di aver risolto uno o più problemi, ti dici: “bello, certo le note di regia di sei mesi fa… ah, se avessi potuto scriverle ora!” Nel caso di Serial Killer per Signora, però, – mi si consenta il paragone più che mai
azzeccato – si tratta di un ritorno sulla scena del delitto. Era il 2001 quando ho prodotto e diretto (senza interpretarlo) questo spettacolo per la prima volta. Fu un’esperienza felice: la mia prima regia. Piacque tantissimo, mettendo d’accordo critica e pubblico.
A distanza di quindici anni ne curo una seconda edizione, con delle differenze: non produco più, ne sono sempre il regista, interpreto uno dei due ruoli maschili ma spero nel medesimo esito. Ecco perché reputo più appropriato chiamare queste poche righe ”appunti di viaggio”.

Il testo di Douglas J. Cohen (autore sia delle musiche che della drammaturgia) mi è familiare da 15 anni, ed il mio viaggio teatrale dopo 3 lustri mi riporta qui. Il teatro, tendenzialmente, dovrebbe sempre raccontare una storia; a volte, purtroppo, la si sacrifica per qualche non meglio identificato onanismo di palcoscenico che non porta acqua al mulino di nessuno.
Dalla precedente edizione porto con me la brillante e colta versione delle liriche di un grande maestro della musica leggera italiana Giorgio Calabrese, la direzione musicale originale di Riccardo Biseo con materiale aggiunto e orchestrato da Ciro Caravano e parte della traduzione di allora a firma del mio grande amico Gianni Fenzi.

Dopo il successo di Taxi a due piazze, virare decisamente verso qualcosa di completamente diverso, è sembrata la scelta più naturale che Giampiero Ingrassia ed il sottoscritto avrebbero dovuto fare. Speriamo di incontrare di nuovo il favore di pubblico e critica che ci hanno accompagnati nel precedente spettacolo. E poi chissà, magari faremo un viaggio sulla luna, che di ‘sti tempi, anche per disintossicarsi un po’…
Con il medesimo affetto che dura da 30 anni di palcoscenico, ma (purtroppo) un po’ più disilluso.

Vostro
Gianluca Guidi





SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. 06 6794753

martedì, giovedì e venerdì ore 21, mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17
Prezzi da 32€ a 23€




venerdì 13 gennaio 2017

LA DIVINA Recensione


 

 ALESSANDRO FULLIN LA DIVINA 
con
Alessandro Fullin Tiziana Catalano Sergio Cavallaro  Simone Faraon
Paolo Mazzini Mario Contenti  Ivan Fornaro 
   coreografie di Sergio Cavallaro 
costumi di Monica Cafiero

scritto e diretto da
ALESSANDRO FULLIN


produzione Nuove Forme
distribuzione Terry Chegia 

 LA DIVINA,  in scena alla Sala Umberto dal 12 al 22 gennaio 2017, è una rielaborazione intertestuale della Divina Commedia, fatta da Alessandro Fullin, prendendo spunto dall'annuncio al mondo da parte di Papà Ratzinger che il purgatorio non esiste. E Dante, allora cosa deve fare rimettere mano alla sua opera più famosa' Sembrerebbe proprio di si, eccolo ricalarsi nell'ade per porre rimedio alla sua "invenzione". Certo ne sono passati di anni dal 1304, e molte cose sono cambiate, il mondo è cambiato, e nella parodia anche i personaggi, sia nei loro modi di essere che nelle loro aspettative. Dante, si innamora di Caronte, Francesca da Rimini è scappata con Gabriele D'annunzio, quindi Paolo Malatesta è rimasto solo, ma niente paura Beatrice Portinari si è assolutamente stufata dell'amor cortese..., tutti troveranno una loro collocazione anche nel marasma gettato dall'inesistenza del purgatorio. Lo spettacolo, nel complesso, è piacevole, le scenografie di un'evidenza balzante agli occhi, in effetti in perfetto e deliberato stile kitch accolgono ballerini, pattinatori, attori, spesso impegnati in più ruoli.
Miriam Comito




Nel 2009 Papa Ratzinger annuncia al mondo che il Purgatorio, come luogo fisico, non esiste più.
Dante Alighieri, saputa la notizia, si precipita per la seconda volta nell’Oltretomba per dipanare la spinosa questione e riscrivere la Divina Commedia.

Ma dove mettere ora gli invidiosi? Gli iracondi? Gli accidiosi? Dubbi e tormenti attendono il Poeta, che inoltre scopre che l’amore per Beatrice, dopo sette secoli, si è un po’ appannato.

Tra demoni e cherubini, fiumi infernali e rinfrescanti panchine ecco una rilettura in chiave camp dell’immortale poema che getta nella stessa bolgia Paolo Malatesta con gli Abba, Farinata degli Uberti con Liz Taylor.

Dopo il successo di Piccole Gonne Alessandro Fullin, con gli attori di Nuove Forme, torna a teatro con una nuova parodia, condita come sempre da aforismi esilaranti e da pungenti ironie.



Dal 12 al 22 gennaio 2017


SALA UMBERTO di Roma
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. 06 6794753
giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17

Prezzi da 32€ a 23€

giovedì 12 gennaio 2017

RING Recensione

Stagione teatrale 2016 | 2017

11 | 29 gennaio 2017

Michela Andreozzi e Massimiliano Vado

RING

di Léonore Confino

traduzione Antonella Questa

regia Massimiliano Vado

scene Mauro Paradiso

costumi Teresa Acone

musiche Antonio Di Pofi

luci Stefano Pirandello

movimenti coreografici Valeria Andreozzi




Spettacolo molto interessante quello in scena al Teatro della Cometa dall '11 al 29 gennaio 2017, sul palco troviamo un vero e proprio ring, e come un ring che si rispetti c'è un  combattimento, quello più antico del mondo...quello fra uomo e donna. All'inizio furono Adamo ed Eva, i progenitori da cui tutti siamo nati, e quindi siamo tutti consanguinei. Il testo di Léonore Confino nella traduzione di Antonella Questa, ci propone una serie di personaggi al maschile e al femminile che si confrontano e si scontrano, tutti interpretati da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado. La gamma è veramente ampia e variegata, i due attori infatti si trovano a doversi misurare non solo con tipologie di rapporti diversi ma, e soprattutto con le più svariate sfumature caratteriali, chiaramente accessoriate da movenze e toni di voce nonché modalità espressive diverse, per non lesinare sul fatto che la Andreozzi e Vado si sono prodotti anche in più di un accento e non solo quello napoletano per lei e ligure per lui, che gli possono essere congeniali dal punto di vista geografico, ma anche altri accenti lontani dalle loro origini geografiche. Lo spettacolo è ideato come un vero è proprio combattimento di pugilato, con tanto di allenamento e di telecronaca in sottofondo tra uno sketch e l'altro del famoso incontro tra  George Foreman e Muhammad Ali. Lo spettacolo è piacevole da vedere fa ridere, fa commuovere, è uno spettacolo completo, a parte il testo francese Michela Andreozzi e Massimiliano Vado ci hanno messo del loro, d'altronde la regia è dello stesso Vado. Vale la pena di andarli a vedere. Fino al 29 gennaio al Teatro della Cometa. 

Miriam Comito



Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, sono gli attesi protagonisti al Teatro della Cometa - dall’ 11 al 29 gennaio 2017 - dello spettacolo RING di Léonore Confino per la regia di Massimiliano Vado.


RING, ovvero 1quadri sulla vitdi coppia, sulla vita a due, sull’esplosionemotiva che si svilupptra abbracci euppercut, euforia e certezze, risate dramma.


Lo spettacolo, grande successo parigino della stagione e attualmente in tournéeè stato scritto da Léonore Confino, come a raccontare la coppia e le sue infinite possibilità: genitori, amanti, sconosciuti, mariti e mogli, Adamo e Eva, divorziati e vedovi; tutti combattono con i loro istinti, dando vita ad udivertissement denso come la vita reale.


Da una scintilla si propaga un incendio, un malinteso fa scoppiare una guerra, il pretestp insignificante diventa unspunto comicoogni storicontribuisce disegnare lo sforzo sovrumandciascundnonedover coesistere col’altro sesso e il non poterne fare p a meno.


Su un palco, che è anche il ring del titolo, tutti i personaggitutti interpretati da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado,con i mille volti della stessa umanità, si attraggono, si respingono, discutono, capiscono insieme, si amano, ballano.


La vita non è necessariamente una battaglia già persa.


Il testo è stato candidato nel 2014, in Francia, al Premio Molière per il Teatro






Teatro della Cometa  - Via del Teatro Marcello, 4 – 00186 Orario prenotazioni e vendita biglietti: dal martedì al sabato, ore 10:00 -19:00 (lunedì riposto), domenica 14:30 – 17:00 - Telefono: 06.6784380

Orari spettacolo: dal martedì al venerdì ore 21.00. Sabato doppia replica ore 17,00 e ore 21,00. Domenica ore 17.00. Costo biglietti: platea 25 euro, prima galleria 20 euro, seconda galleria 18 euro.

RIDUZIONI PER I LETTORI DI MEDIA&SIPARIO e SALTINARIA

        




mercoledì 11 gennaio 2017

IL VIAGGIO NELL'OPERETTA con KATIA RICCIARELLI - 16 GENNAIO

TEATRO MARCONI

 “VIAGGIO NELL’OPERETTA”,
DI GIANNI GORI E ALESSANDRO GILLERI,
REGIA DI SANDRO CORELLI

CON KATIA RICCIARELLI
STRAORDINARIA PROTAGONISTA


Fa tappa al Teatro Marconi il Viaggio nell'Operetta con la grande Katia Ricciarelli. Lunedì 16 gennaio alle ore 21.00, il sipario del teatro diretto da Felice Della Corte si apre su questo straordinario evento di Gianni Gori e Alessandro Gilleri, con la regia di Sandro Corelli.

Un affascinante percorso scenico nel tempo, dalla fine dell’Ottocento agli anni trenta del Novecento, cinquant’anni lungo le fortune della cosiddetta “piccola lirica” (in realtà autentico scrigno di perle e di delizie musicali) di cui è straordinaria “chaperon” un’illustre protagonista della grande lirica: Katia Ricciarelli. Con lei, sul palco, Andrea Binetti, Marzia Postogna, Nicola Malagnini, Antonella Profera ed Enrica Musto e la nuova compagnia Sandro Massimini. Lo spettacolo L’OPERETTA E VIENNA, la prima delle quattro tappe del viaggio nell’Operetta, che ha già incantato il pubblico del Teatro delle Muse, del Teatro Tor Bella Monaca di Roma,  proseguirà il 26 gennaio al Teatro Bobbio di Trieste.


Il Viaggio nell’Operetta, in scena da gennaio ad aprile 2017, prevede quattro percorsi: l’OPERETTA E VIENNA, L’OPERETTA E BUDAPEST, L’OPERETTA E PARIGI-LONDRA e infine L’OPERETTA E ROMA. Quattro spettacoli per raccontare quattro luoghi storici dell’Operetta, dedicando la prima serata a Vienna, la seconda a Budapest e all’operetta danubiana, la terza a Parigi e Londra, la quarta a Roma e all’Italia, che andranno in scena al Boni di Acquapendente, al Delle Muse, Tor Bella Monaca e Marconi di Roma e al Bobbio di Trieste, per far conoscere l’Operetta con una protagonista d’eccezione come Katia Ricciarelli.
Dalla Vienna di Strauss e Lehár alla Budapest dell’operetta danubiana, dalla Parigi di Offenbach alla Londra di Gilbert&Sullivan, a Roma, al piccolo mondo dell’operetta italiana che guarda anche alla Commedia Musicale, VIAGGIO NELL’OPERETTA impagina una ricchissima sintesi delle situazioni teatrali, dei momenti musicali più significativi vissuti da questo repertorio teatrale tuttora amato dal pubblico.  Strauss, Lehar, Kalman, Abraham, Gilbert&Sullivan, Jones, Youmans, Lombardo, Pietri, Leoncavallo Ranzato, Modugno, Kramer, Trovajoli e Garinei & Giovannini, il “Viaggio” firmato da Gianni Gori e Alessandro Gilleri ci porta per mano in un mondo che va da Vienna a Budapest, da Parigi e Londra a Roma. Dal “Viaggio” partirà poi la Nuova Compagnia Sandro Massimini – Trieste, per mantenere vivo il ricordo dell’ultimo grande interprete dell’operetta scomparso da ormai vent’anni, formando così una nuova generazione di interpreti e di pubblico.

Questo il Cartellone degli spettacoli del VIAGGIO NELL’OPERETTA:

l’Operetta e Vienna
7 gennaio 2017 Teatro Boni Acquapendente
11 gennaio 2017 Teatro delle Muse Roma
12 gennaio 2017 Teatro Tor Bella Monaca Roma
16 gennaio 2017 Teatro Marconi Roma
26 gennaio 2017 Teatro Bobbio Trieste

l’Operetta e Budapest
28 gennaio 2017 Teatro Boni Acquapendente
29 gennaio 2017 Teatro Tor Bella Monaca Roma
30 gennaio 2017 Teatro Marconi Roma
7 febbraio 2017 Teatro delle Muse Roma
23 febbraio 2017 Teatro Bobbio Trieste

l’Operetta e Parigi - Londra
26 febbraio 2017 Teatro Tor Bella Monaca Roma
27 febbraio 2017 Teatro delle Muse Roma
4 marzo 2017 Teatro Boni Acquapendente
6 marzo 2017 Teatro Marconi Roma
16 marzo 2017 Teatro Bobbio Trieste

l’Operetta e Roma
11 marzo 2017 Teatro Boni Acquapendente
12 marzo 2017 Teatro Tor Bella Monaca Roma
13 marzo 2017 Teatro delle Muse Roma
10 aprile 2017 Teatro Marconi Roma


Viaggio nell'operetta
di Gianni Gori e Alessandro Gilleri
con Katia Ricciarelli
regia Sandro Corelli
Teatro Marconi
viale Guglielmo Marconi 698 e
Ore 21,00
Biglietto Unico: Intero 24.00 – Ridotto 20.00

martedì 10 gennaio 2017

“S.P.E.M” di Cristina Pelliccia e Giulia Trippetta in scena al Teatro dell’Orologio dal 12 al 15 gennaio



















Teatro dell’Orologio
stagione 2016 - 2017
NESSUN TEATRO SI SALVA DA SOLO
www.teatroorologio.com

S.P.E.M
dal 12 al 15 gennaio 2017
SALA MORETTI
dal giovedì al sabato h.21.30 | domenica h.18.30

liberamente ispirato a S.C.U.M. Manifesto di Valerie Solanas
regia e drammaturgia Cristina Pelliccia e GiuliaTrippetta
con Elena Crucianelli, Bianca Friscelli, Stefano Guerrieri, Cristina Pelliccia, Giulia Trippetta


Il 2017 al Teatro dell’Orologio si apre con lo spettacolo S.P.E.M. di Cristina Pelliccia e Giulia Trippetta, in scena dal 12 al 15 gennaio. Dopo il debutto in occasione del “Festival ContaminAzioni 2015”, lo spettacolo torna, infatti, al Teatro dell’Orologio all’interno della stagione 2016/2017.

Liberamente ispirato all’opera di Valerie Solanas del 1967 S.C.U.M. Manifesto, lo spettacolo, tramite la forma di una “conferenza-show”, è una performance acuta, provocatoria, esplicita ed ironica in cui il nuovo “genere” di essere umano, le S.P.E.M., diviene l’unica soluzione per il miglioramento del nostro mondo.

In questa società la vita, nel migliore dei casi, è una noia sconfinata e nulla riguarda le donne: dunque, alle donne responsabili, civilmente impegnate e in cerca di emozioni sconvolgenti, non resta che rovesciare il governo, eliminare il sistema monetario, istituire l'automazione globale e distruggere il sesso maschile. Con queste parole l’autrice statunitense apriva il suo trattato che, all’epoca delle grandi contestazioni della fine degli anni ’60, emergeva nel panorama letterario contemporaneo come analisi socio-culturale atta a porre nettamente in discussione il pensiero e l’organizzazione antropocentrica della società.

Da quest’assunzione dell’ideologia portata avanti da Valerie Solanas si origina il progetto teatrale di Cristina Pelliccia e Giulia Trippetta.
S.P.E.M. nasce, infatti, nel 2015 come breve performance liberamente ispirata al manifesto femminista della Solanas, riadattato e interpretato dalle due attrici per il Premio delle Arti Claudio Abbado” aggiudicandosi, in quell’occasione, il primo premio in recitazione. A seguito di una riscrittura, debutta come spettacolo al Festival ContaminAzioni 2015”, festival autogestito di liberi esperimenti teatrali degli allievi dell'Accademia d'Arte Drammatica Silvio d’Amico” al Teatro dell’Orologio.

Il progetto è, inoltre, sostenibile aderendo alla campagna di crowfunding attiva fino al 9 gennaio al link https://www.eppela.com/it/projects/11544-s-p-e-m.

CREDITI SPETTACOLO

liberamente ispirato a S.C.U.M. Manifesto” di Valerie Solanas
regia e drammaturgia Cristina Pelliccia e GiuliaTrippetta
con Elena Crucianelli, Bianca Friscelli, Stefano Guerrieri, Cristina Pelliccia, Giulia Trippetta
produzione Cristina Pelliccia/Giulia Trippetta
musiche originali Paolo Gatti
luci Javier Delle Monache
con la partecipazione in video di Luca di Giovanni e Fabrizio Stefan
foto Riccardo Freda


INFO & PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente consigliata: 06 6875550,
biglietteria@teatroorologio.com
INTERO: 15 euro, RIDOTTO: 12 euro, UNDER25 e UNIVERSITARI: 8 euro
ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 5 euro

Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A
00186 - Roma
fermata bus: Chiesa Nuova [linee 46, 64]