sabato 24 febbraio 2018

ELISABETTA POZZI IN ELENA ALL'OFF OFF THEATRE

Dal 20 febbraio al 4 marzo 2018
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Fondazione Teatro Due
presenta

ELISABETTA POZZI
ELENA
Di Ghiannis Ritsos

Regia Andrea Chiodi

musiche Daniele D'Angelo - costumi Ilaria Ariemme - disegno luci MarL



Fino al 4 marzo Elisabetta Pozzi sarà in scena all 'Off-off Theatre di via Giulia, con ELENA di Ghiannis Ritsos.
La scena è composta da sgabelli, su uno dei quali sono poggiate delle scarpe dal tacco molto alto, quando Elena entra in scena è scalza e solo dopo qualche minuto usa le calzature, un'Elena dimessa quindi, non più giovane, apparentemente smemorata, ci accoglie nella sua casa che conserva ancora un sentore di bellezza, di cui però il tempo non ha avuto pietà. Il testo dell'autore greco Ristos è un inno contro le guerre e contro ogni tipo di effimero e caduco bene materiale, o isola mentale come la gloria, per dare spazio invece, alla cultura, all'esperienza, ai suoni , ai profumi. Elena ricorda a stento i nomi dei suoi amanti, ma perfettamente le sensazioni vissuta da bambina, non si cura delle angherie delle ancelle, ma va oltre, il suo pensiero corre libero attraverso una voluta dimenticanza delle cose inutili per concentrarsi su la sua libertà, seppur immaginaria, e allora la ritroviamo camminare in punta di piedi, sul far della sera, sulle altissime mura di Troia. Bella, esposta, al fuoco delle frecce, in elevazione sul mondo, i soldati non la colpiscono con le lor frecce, ma sono loro stessi colpiti dalla folgorante bellezza di lei. Non dobbiamo scordare che questo testo è stato scritto nel 1970, in pieno periodo della dittatura militare dei colonnelli.
Elisabetta Pozzi bravissima, a interpretare questa versione di un personaggio solitamente molto discusso. Uno spettacolo affascinante e suggestivo fatto di parole , gesti e musica.
Miriam Comito







E’ una donna lontana dagli stereotipi e aderente al presente a noi più vicino, l’Elena di Ghiannis Ritsos, che la grandissima Elisabetta Pozzi farà vivere all’OffOff Theatre dal 20 febbraio al 4 marzo, diretta da Andrea Chiodi.

Chi non è rimasto affascinato dalla figura di Elena, una delle più belle donne dell'antichità? Per lei si scatenò a Troia una sanguinosa guerra durata dieci anni. Eppure un'altra Elena si scopre ai nostri occhi nel monologo lirico che il poeta Ghiannis Ritzos compose nel 1970. La versione del mito che Ritsos ci offre è un vero e proprio ribaltamento dell'immagine di Elena che la tradizione letteraria ci ha donato.
La Elena presentata da Elisabetta Pozzi fa a meno della bellezza effimera, quella è andata via molti anni addietro, la sua bellezza adesso e ben altra, quella dell'esperienza.
L’esperienza di una vita vissuta all’insegna dell’amore, tra le braccia forti dei vari amanti trepidanti per lei: quell'amore diventato adesso un ricordo che non genera più alcuna passione, ma solo malinconia e forse rimpianto. Questa Elena è una donna del presente, a noi più vicina, quasi un’amica che tra un bicchiere di whisky e una sigaretta si confida ad un soldato o al fantasma di un amante valutando la propria esistenza, eccezionale certo, ma che adesso sta volgendo alla fine. Senza più ritegno offre di se un ritratto assai impietoso non vergognandosi di presentare nella sua vecchia abitazione fatiscente quel degrado e senso di vuoto che ora la circonda, oramai derisa anche da ancelle irriverenti che le fanno dispetti. Eppure la "vecchia” Elena di Elisabetta Pozzi oltre a regalare memorie, riflessioni, immagini che il tempo non scalfisce offre al suo pubblico il fascino eterno di chi ha acceso i cuori degli eroi, rendendo per questo anche lei un’eroina immortale. Recita con la classe della grande attrice, al colmo della maturità espressiva, dosando parole a gesti, sussurri a declamazioni, ondeggiando ii corpo dentro il suo lungo abito nero sulle belle note della musica di D'Angelo

Note di regia di Andrea Chiodi
Quando Elisabetta mi ha chiesto di lavorare con lei e di curare la regia di questo lavoro ho pensato subito, grazie anche alle straordinarie intuizioni musicali di Daniele D’Angelo, a una donna dello spettacolo, ad una diva dimenticata, rinchiusa nei suoi ricordi nelle sue glorie che ormai sono lontane, una vecchia diva che però mantiene il suo fascino, la sua sensualità, e beve fino a morire. Ecco l’esplorazione di un'altra figura femminile straordinaria, dopo Medea e Giovanna D’Arco, sempre con Elisabetta, ora Elena, per raccontare ancora del grande segno femminile nella storia, per riesplorare oggi i grandi moti del cuore, per ridirci ancora che solo una totale dedizione alla propria storia e al proprio destino, possono rendere l’uomo autentico, l’uomo che è fatto di tragedia, di dramma e di riso. Ho immaginato  un Elena capace di vivere nella tragedia e nel dramma con il sorriso di una diva divenuta una cantante da night … così Elena da diva dei grandi palcoscenici si ritira in uno squallido night  perpetuando la sua gloria in eterno, rifugiandosi nel passato, rileggendo l’Iliade come fosse un rotocalco sulla sua vita e i suoi amori, perché così  l’ha restituita anche Ritsos rappresentandola vecchia e circondata di ricordi nel suo letto, letto che per noi si è trasformato in sgabelli da night pronti a rievocare perfino gli amori di un tempo dove Elena canterà e ballerà la sua vita.


OFF/OFF THEATRE
Costo Biglietti: intero 25 €; ridotto 18 € Over 65 e Under 26; 10 € per gruppi – info@altacademy,it
Dal martedì al sabato h. 21,00 – Domenica h. 17,00



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