giovedì 28 aprile 2011

Adidas Originals da il via a Mega Party 2011 primo progetto di geolocalizzazione dedicato all'Italia

adidas Originals da il via a Mega Party 2011,
primo progetto di geolocalizzazione dedicato all’Italia

adidas Originals, marchio lifestyle di adidas, punta agli screen-agers con Mega Party 2011.

Con un grande investimento che ha coinvolto brand, comunicazione e trade, Mega Party 2011 è il progetto più imponente e significativo dedicato ai giovani che il Trifoglio abbia mai realizzato in Italia.

Mega Party è il progetto di punta del 2011 di adidas Originals. Coinvolgerà 10 città da Marzo a fine Maggio(6/03 Torino, 02/04 Padova, 09/04 Bologna, 16/04 Cagliari, 23/04 Riccione, 30/04 Roma, 07/05 Napoli, 14/05 Bari, 21/05 Palermo, 28/05 Milano)
attraverso eventi con i dj più importanti del momento, con l'obiettivo di portare gli idoli dei giovani nei luoghi in cui vivono. L’ingresso ai party sarà gratuito ma con un drive-to-store - senza obbligo d’acquisto - per ritirare i pass.

A Roma i giorni 27, 28 e 29 aprile sarà allestito uno showroom temporaneo all’interno del barcone  del Circolo Sportivo GILDA SUL TEVERE a Lungotevere G. Oberdan, 2 (altezza ponte viale Mazzini).
Adidas Originals riporterà sulla storica barca, costruita nel 1946 e che ha visto tra i suoi ospiti la diva Rita Hayworth a cui è stata dedicata, i fasti degli anni ’60 e la Hollywood sul Tevere, invitando giovani attori del cinema e del mondo dello spettacolo, oltre ad una serie di importanti sportivi a livello nazionale.

Mega Party 2011 a Roma si concluderà sabato 30 aprile dalle ore 22 presso lo Spazio Novecento (piazza G. Marconi, 26 b) con ospiti i Dj internazionali Cassius + Reset!
I Cassius, duo di house-music francese composto dai produttori Philippe Cerboneschi e Hubert Blanc-Francard. Esponenti di punta della scena electro-clash internazionale, i Cassius sono gli autori di alcuni pezzi di grandissimo successo, che hanno saputo sconfinare dal mondo dance, imponendosi come vere e proprie hit anche ai non appassionati di musica elettronica.
A fare da spalla al duo francese, ci pensa Reset!, il gruppo collettivo di dj, produttori musicali e creativi che da qualche anno domina la scena house della movida milanese e che, nell’ambiente dei nottambuli, è ormai sinonimo di party memorabili e sonorità sperimentali.






“Vogliamo essere apripista per nuovi metodi di comunicazione, per continuare il dialogo con i consumatori più giovani e consolidare la nostra presenza in diverse città strategiche, creando engagement e aumentando la brand awareness del marchio come leader del segmento sport lifestyle.” Ha dichiarato Tecla Citterio, Brand Marketing Manager Style. “Continuiamo a “celebrare l’originalità” che è in ciascuno di noi, promuovendo la libertà di espressione e di divertimento”.

Mega Party 2011 supporta il lancio della nuova linea di calzature MEGA, focus del brand per la Primavera/Estate 2011. adidas Originals MEGA è un nuovo concetto di calzature tech-lifestyle, contraddistinte da due delle tecnologie più rappresentative e straordinarie di adidas - Torsion e Softcell - reinterpretate in chiave moderna, creando così scarpe contemporanee, con un’estetica sensazionale e vivace.

lunedì 25 aprile 2011

LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI"Dire di no sempre possibile, specialmente quando il grembo da cui nacque il mostro ancora fecondo"

In scena al Teatro Argentina di Roma, fino al 29 aprile "La resistibile ascesa di Arturo Ui" di Bertolt Brecht, scritta dal drammaturgo di Augusta nel 1941 durante l'esilio finlandese, rispecchia in pieno le teorie brechtiane sul teatro epico, dove c'è un decentramento della narrazione e  dello spazio scenico a favore di un maggiore coinvolgimento dello spettatore che diventa destinatario non passivo della finzione scenica,ma indotto al ragionamento attivo. Il teatro epico è per natura politico, essendo diretto allo sviluppo collettivo del livello culturale e sociale del pubblico, proprio per questo motivo, nel teatro epico, si procede alla c.d. "rottura della quarta parete"così che i personaggi siano in grado di interagire con gli spettatori. L'arturo Ui è quindi, un dramma didattico, che pur se scritto settanta anni fa, rimane tristemente attuale, con questa sua opera Brecht voleva dimostrare ai suoi contemporanei come sarebbe stato possibile arrestare l'ascesa di Hitler e del nazismo e dare un monito ai posteri, così che potessero riconoscere, se mai si riverificassero....   quali sono le condizioni sociali, che insieme all'indifferenza del popolo e all'adulazione di personaggi mediocri diventano terreno fertile per l'ascesa politica di delinquenti, ma anche che i nazisti sono stati dei criminali e non figure carismatiche e temerarie come a volte, vengono, purtroppo dipinte nelle menti di una borghesia che non sopporta la diversità ed è sempre in lotta per la supremazia di classe. Dopo la scena iniziale, di forte impatto e chiaramente metaforica , per tutto il resto dello spettacolo lo spettatore è guidato,  all'inzio dal prologo in cui vengono spiegati i personaggi e il contesto, e in cui è dichiarato l'intento di far capire che si sta parlando proprio  dell'ascesa al potere di Hitler. In seguito da scritte, didascaliche, che non lasciano dubbi sul contesto della scena. Arturo Ui (Umberto Orsini) è Adolf Hitler, Ernesto Roma (Lino Guanciale) è Ernst Rohm, Dogsborough (Michele Nani) e Paul Von Hinderburg, il trust del cavolfiore, di cui la banda di Ui si vuole impadronire e controllare sono gli junker (proprietari terrieri tedeschi), Giuseppe Givola (Luca Micheletti) è Goebbels, Chicago è Berlino, Cicero è l'Anschluss dell' Austria, l'incendio dei magazzini è l'incendio dello  Reichstag Lo spettacolo all'Argentina per la regia di Claudio Longhi vede confrontarsi un attore con una grande carriera alle spalle come Umberto Orsini, con giovani attori molto talentuosi come Lino Guanciale, che personalmente avevo potuto già ammirare in altri spettacoli teatrali come "Prendi un piccolo fatto vero" tratto da testi Edoardo Sanguineti sempre con la regia di Claudio Longhi, e Luca Micheletti, che dell'Arturo Ui ha curato anche la drammaturgia."
E voi, imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare".L'orrore deve far spalancare i cuori e gli occhi."
"Dire di no sempre possibile, specialmente quando il grembo da cui nacque il mostro ancora fecondo"
 Bertolt Brecht
LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI
                         di
             Bertolt Brecht
Regia : Claudio Longhi
Drammaturgia : Luca Micheletti
Personaggi :                      Interpreti
Arturo Ui, un attore         Umberto Orsini
Ernesto Roma, prologo, 
avvocato accusatore        Lino Guanciale
Giuseppe Givola,
un saxofonista                 Luca Micheletti
      
Tedd Ragg,
O'Casey,
avvocato difensore,
quello di Chicago           Ivan Olivieri
 Clark
 Fish                              Nicola  Bortolotti
Dogsborough junior
Bowl
Inna
Quello di Cicero           Simone Francia
Una fisarmonicista
un servo                        Olimpia Greco
Una donna
Dockdaisy
Betty Dullfeet                Diana Manea
Dogsborough
un giudice                      Michele Nani
Sheet
Emanuele Giri                Giorgio Sangati
Flake
Hook
Ignazio Dullfeet              Antonio Tintis
Teatro Argentina dal 29 marzo al 29 aprile 2011
Largo di torre Argentina 52
Miriam Comito




                  

venerdì 22 aprile 2011

HOLY MATRIMONY! AL TEATRO ALLO SCALO

In scena fino al 24 aprile al Teatro allo Scalo "Holy Matrimony!" di Stacey Engels, è una commedia caustica rappresentata per la prima volta in teatro: I giovani Diana (Anna Fraioli) e Andrew (Sandro Torella) vivono insieme da tempo e quindi convinti di conoscersi alla perfezione decidono di sposarsi, ma la notte prima delle nozze ricevono un misterioso regalo da parte della sorella di lei... un antico calice, i due brinderanno, e poi si abbandoneranno al sonno. Al risveglio li accoglierà una situazione disarmante per entrambe: lei è nel corpo di lui e lui in quello di lei! Allo stupore iniziale, segue via via, una consapevolezza ben precisa, e già perché essendo uno nel corpo dell'altra e viceversa, potranno, più o meno agevolmente, conoscere i veri pensieri, quelli più intimi, non solo del partner, ma anche degli amici più cari. Si perché come tutte le coppie che si rispettino anche loro hanno un migliore amico, e una migliore amica ( interpretati da  Carlo Di Clemente, e Irene Fiasconaro) ma saranno veramente amicizie vere fedeli? Da rilevare la capacità attoriale dei due protagonisti, "Costretti" in un ruolo che non gli è proprio per natura, ma che riescono a rendere credibile grazie ad una padronanza sia delle espressioni del viso e nella postura del corpo. Holy matrimony! è un testo particolare "forte", specialmente nella parte affidata ad Anna Fraioli quando interpreta il corpo di Diana, con la mente di Andrew, ma che la Fraioli, con la sua auto-ironia sa ben sostenere. Da notare anche il lavoro di trasposizione, per portare la vicenda dalla upper class newyorchese alla borghesia romana.
HOLY MATRIMONY!
          di
Stacey Engels
        Regia
Sandro Torella
Con: Anna Fraioli, Sandro Torella, Irene Fiasconaro, Carlo di Clemente.
fino al 24 aprile 2011
Teatro Allo Scalo
Via dei Reti 36
http://www.teatroalloscalo.it/
Miriam Comito

martedì 19 aprile 2011

Due atti impuri di Ennio Speranza: Ero/Leandro, e Neurosi delle 7.47

TEATRO SALA UNO
E
Sycamoretcompany
presentano

DUE ATTI IMPURI

di Ennio Speranza



Dal 18/04/2011 al 22/04/2011
ERO/LEANDRO
di Ennio Speranza

con Caterina Gramaglia
Gabriele Granito
Gabriele Sabatini

regia di Marco Maltauro
aiuto regia Federico Malafronte

(Il 18, il 20 e il 22/04/2011 alle ore 20 ; il 19 e il 21/04/2011  alle ore 21,15)

Ero/Leandro, tragedia greca attribuita a Museo Grammatico dà lo spunto a Ennio Speranza, per costruirci sopra la triste e comune vicenda di Ero (Caterina Gramaglia) una giovane ragazza moldava, a cui era stato promesso un lavoro dignitoso in Italia, e che, invece, ovviamente, viene buttata in strada e costretta a confrontarsi con ogni tipo di uomo. Leandro, (Gabriele Sabatini) come in tutte le tragedie che si rispettino si innamora della giovane prostituta e tenta di salvarla....la bravura dell'autore in questa trasposizione è quella di individuare i punti in comune tra l'epoca in cui la tragedia è stata scritta, nel quale tempo c'era un maggior uso di metafore per il raccontare e quelli del nostro tempo, in modo da veicolarli al meglio. Ero, sacerdotessa del tempio di Venere  diventa una prostituta, entrambe non hanno potuto scegliere la propria vita, Leandro vive sulla sponda opposta, Ero si serve di piccoli lumi per far capire all'amente che può andare a trovarla, il fuoco che accendono le prostitute, ma anche la luce dell'amore della speranza...il buio, la notte, la dispersione, la tempesta che uccide Leandro, è parallela all tempesta formata dagli uomini che hanno promesso alla ragazza moldava di trovargli un buon lavoro in Italia, e che travolgerà insorabilmente il loro amore. Questo spettacolo si caratterizza anche per la regia di Marco Maltauro, che è presente in scena nella persona di Gabriele Granito: un po' attore, un po' regista dentro lo spettacolo.


                       
Dal 18/04/2011 al 22/04/2011

NEUROSI DELLE 7 E 47
di Ennio Speranza

con Gabriele Sabatini
regia di Gabriele Guidi e Massimo Natale

(Il 18 , il 20 e il 22 /04/2010 alle ore 21,15 ; il 19 e il 21/04/2011 alle 20,00)
Neurosi delle 7.47 vuole essere una parodia all'amatriciana della "Nevrosi delle 4.48 " di Sarah kane, ma è riuscita benissimo un uomo (Gabriele Sabatini) bravissimo, e in continua crescita come attore, sta aspettando un autobus che non passa, e nella snervante attesa, snocciola la sua neurosi. Lui non si sente meglio degli altri, anzi si sente peggio degli altri, questo almeno all'inizio delle sue meditazioni, piano piano i suoi pensieri, seppur contorti, fluiscono verso lo spettatore, e ci si accorge  di come una vita apparentemente normale possa rivelare, al suo interno, una serie di cuniculi, da cui è difficile non solo uscire, ma addirittura intravederne l'uscita, ci si avvolge su stessi, e si ripetono sempre gli stessi pensieri, e le stesse azioni... i dottori la chiamano "coazione a ripetere", a volte non si sà se una cosa è successa veramente o la si è solo sognata, se veramente si è riusciti a liberarsi dalle strettoie o si è ancora schiacciati.
Miriam Comito