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venerdì 4 aprile 2014

BRANCHIAMO

Torna a grande richiesta

La Compagnia “I Babbani” de "La Bottega dell’attore"
dopo il successo della scorsa settimana

replica eccezionalmente

BRANCHIAMO

5 e 6 Aprile – ore 21,00...


Regia

Alessandro Bergallo, Anna Fraioli, Christian Galizia

con

Roberto Alesse, Serena Calabrese, Cesare Del Beato ,Laura Di Tommaso, Alessandro Madau, Elisabetta Madau, Valentina Palumbo, Piero Piccinin, Ilaria serafini, Fabio Tamburini, Matteo Teodori
A tutti sarà capitato di incontrare un marito distratto e una moglie delusa. Un nonno all’antica e due nipoti che da anni frequentano la medesima classe al liceo. Una donna perennemente arrabbiata con il suo lui e una irrimediabilmente affetta da un dissacrante cinismo, una impiegata pettegola, un avvocato con l’ars oratoria, un barista come sempre psicologo e una astrologa esperta che sa perfettamente che di un “gemelli” non ci si può fidare! Ma siamo sicuri che non vi sarà mai capitato di vederli tutti insieme, in un esilarante turbinio di equivoci e comicità nel momento più serio della vita di ogni italiano: il Derby della Capitale!



RECENSIONI



Donne e uomini in crisi con sé stessi e il mondo che li circonda: una commedia basata sui fraintendimenti e la non comunicazione. L’elemento di unione? Una partita di calcio, non una qualunque, ma il derby della Capitale, croce e delizia delle famiglie romane.La storia è quella di un gruppo di amiche e colleghe che si ritrovano ogni giorno a raccontarsi e a sostenersi tra i numerosi impegni socio-familiari: ognuna con la sua peculiarità cerca di essere utile al “branco” mostrando interesse e distribuendo consigli che spesso si scoprono di dubbia efficacia. Ragazze in cerca del buon partito, trentenni in crisi e ciniche, mogli sull’orlo di una crisi di nervi: un mix esplosivo che fa da contraltare a un gruppo di uomini ben assortiti giornalmente riuniti nel bar del quartiere. Un barista dispotico e geloso, un anziano militare in pensione e i suoi due nipoti nullatenenti, l’avvocato piacione e il marito distratto. Gli ingredienti ci sono tutti per uno spettacolo ricco e di forte impatto sul pubblico che non può esimersi da un processo di immedesimazione. Nessun uomo è un’isola: l’unione fa la forza. E’ questo forse il messaggio che scaturisce da “Branchiamo”: sentirsi meno soli è spesso la chiave di volta per trovare soluzioni che all’inizio sembrano impossibili. Ognuno con le proprie differenze, ma alla fine tutti uguali: fissi e in trepidazione davanti una tv al led a vedere la propria squadra del cuore. Cosa vuoi di più dalla vita? La felicità. (Francesca Ceccarelli)

"Bravissimi, bravissimi tutti! Autori, registi, attori. Spettacolo direi perfetto: impostazione, ritmo, rapporto e coinvolgimento del pubblico! Un disegno di tutti, proprio tutti. Funzionale la scelta, molte trovate, tutte molto divertenti! Insomma:lo spettacolo funziona e funziona molto bene."

giovedì 21 luglio 2011

Intervista a Anna Fraioli- "Ognuno di noi ha dentro di se un potenziale illimitato"

D. Ciao Anna, tu sei laureata in giurisprudenza, però hai anche un'altra attività professionale che è quella del teatro. Queste due passioni ti sono nate parallellamente una all'altra?
R. La passione per la giurisprudenza e in particolare per il diritto amministrativo, l'ho sempre avuta fin dai tempi delle scuole superiori, parallelamente a questa non ho avuto la passione per il teatro ma la passione aratistica in generale, infatti, per un periodo di tempo ho studiato pianoforte, convogliavo tutta la mia energia creativa là, e sulla scrittura che è una passione che mi accompagna da sempre,  fin da piccola scrivevo racconti, poesie, indovinelli, cose spiritose, e ora questa mia passione si è trasformata in una professione.
D. Cosa ti piace scrivere di più?
R. Le storie di vita comune, io traggo da quello che c'è intorno..le "follie" della vita degli uomini, e delle donne, le loro storie che si intersecano, vedendole con un occhio ironico, descrivendo delle situazioni che a volte sono anche tragiche e le porto in teatro.
D. Tu reciti anche?
R.  Si io recito anche, la passione  per la recitazione è arrivata più o meno 13-14 anni fa, ma era già latente in me. Il teatro è un posto, una magia dove si parla della persona, dove tu utilizzi le esperienze che hai avuto, quello che sai, e lo metti a disposizione di un personaggio, interpretando un ruolo, tutto il tuo corpo e tutta la tua esperienza diventano degli strumenti per costruire un personaggio, che a sua volta diventa un mezzo per trasmettere quello che ha scritto l'autore al pubblico. Il pubblico si riconosce, o non si riconosce in un personaggio.
D. Molti attori dicono che quando interpretano un personaggio scoprono di se dei lati che non conoscevano ancora. Tu cosa ne pensi di questa cosa?
R. E' un po' vero e un po' no. Secondo me può essere vero nel senso che ognuno di noi  ha delle parti di se che non approfondisce bene, perchè se non si ha l'occasione di tirare fuori una parte di se, non ci si interroga su questo lato della personalità, se invece, un copione mette davanti proprio quella parte di se che si è tenuta nascosta, o che non si conosce ci si lavora sopra, e quindi, iniziano a venire fuori tutta quella serie di emozioni, sensazioni, e ricordi. Non sono d'accordo quando questa frase si dice come se fosse la parte di un manuale. In fondo noi conosciamo sempre le nostre parti, in modo più o meno consapevole, noi loi sappiamo quelo che siamo, non lo portiamo alla consapevolezza, ma dentro di noi c'è tutto.
D. Anna ci vuoi parlare della tua formazione teatrale?
R. La mia formazione teatrale inizia con Sergio Zecca, ho iniziato con i suoi laboratori al Teatro 7, che ho seguito per molti anni, e da lì mi sono completamente innamorata del teatro. Poi ho studiato con Julio Solinas, che adesso non c'è più, con Lucilla Lupaioli, fino poi all'incontro con Danny Lemmo, ho continuato la formazione in 10 anni continuamente, attraverso stage e corsi intensivi, e laboratori, in seguito ho iniziato a crearmi dei gruppi miei. La formazione è chiaramente questa però bisogna dire che nella formazione conta tantissimo fare l'attore, più lo fai e più ti formi.
D. Che lavori teatrali hai fatto?
R. Con la compagnia di Capocroce abbiamo fatto tutte le commedie di Garinei e Giovannini, e la cosa che ricordo con più simpatia è "Se il tempo fosse un gambero" e  il teatro veniva giù io interpretavo, pur essendo molto magra, Sora Cleofe  questa donna molto cicciona per cui indossavo un vestivo di gommpiuma, e cantavo, ballavo, cantavamo in diretta live. E' stata una bella soddisfazione perchè il teatro era molto grande ed era sempre pieno. La commedia, in se stessa, era molto bella e c'èra un grandissimo Andrea Arieti che faceva il protagonista, e c'erano i miei amici di sempre Carlo Tollo e Christian Galizia.
D. Tu hai interpretato anche delle cose che hai scritto tu?
R. Si, la cosa che mi sta dando soddisfazione e che ora ripropongo il 20 agosto ad Approdo alla lettura, e il 27 Agosto al Teatro del Macro Testaccio è "Vi dichiaro marito e moglie" che è una commedia sul matrimonio, ma sulle follie del matarimonio, sulle isterie della coppia, è incentrata attorno a questi due coniugi, che litigano per qualsiasi motivi, per le spese pazze che fa lei, il problema che ha con le scarpe, le bugie che dice quando prende le multe, e il fatto che lui è sempre attratto dalla televisione un pò un uomo un po' una poltrona. Ci sono delle situazioni molto comiche perchè su un equivoco scoppia una dinamica molto divertente. Nella prima versione l'ho fatta con Christian Galizia, Carlo Tollo, Marco Funaro e Lorenza Ferraro, con la regia di Fulvio Calderoni, adesso la rifarò con Alessandro Bergallo,  Carlo Tollo,Christian Galizia, e Sara Francesca Spelta. Nel ruolo del vicino rompiscatole si alterneranno Alessandro Bergallo e Marco Funaro a seconda degli impegni di entrambe.
D. Avete creato il marchio VIVA LA TIVU', ci vuoi parlare di questo progetto che in parte si è già realizzato.
R. Il progetto è essenzialmente di Alessandro Bergallo e Paolo Serra e poi del gruppo di VIVA LA TV' facciamo parte io, Christian Galizia, Enzo De Santo e Fabio Bucca. E' un contenitore, in cui si trova, innanzitutto, lo spettacolo che è uno spettacolo format sia per la televisione sia per il teatro, si parla di comunicazione e in particolare di quella televisiva. Questo perchè noi abbiamo visto che parlando di televisione, si parla anche della società, perchè nè un po' l'immagine,ne è lo specchio, quindi non sappiamo più dove finisce la realtà e dove inizia la televisione e quindi abbiamo pensato che parlando di questo tema così particolare  si potesse parlare non solo del tema che di per se  è così affascinante, il tema della comunicazione contiene in se tante di quelle articolazioni, ma si potesse parlare di uno spaccato della società.  Abbiamo quindi riproposto attraverso uno spettacolo format  delle serie televisive degli spettacoli, delle situazioni, ma non scimmiottandoli, ma come se facessimo noi la televisione, un po' creando noi, un po' prendendo in giro i programmi che già ci stanno, il tutto sotto forma di varietà, quindi con tanta musica. Con tutto il rispetto ci siamo ispirati a quello che fa Renzo Arbore, abbiamo ricreato quello che è la televisione, ma prendendola in giro a volte in maniera molto cinica, facendo vedere alle persone le dinamiche che ci sono dentro alla televisione. Certo questa è una parte, poi c'è anche la televisione buona, noi non la vogliamo  buttare via la televisone  a noi piace la televisione "Qualcosa è buono ma il resto non va" come dice il testo di una delle nostre canzoni. Per cui Viva La Tv' è un format fatto da professionisti e in più è un laboratorio creativo che dà la possibilità a tutti quelli che persone che anche se non hanno mai fatto teatro vogliono farlo,vogliono approcciarsi a questo tema, imparando con noi, in maniera tranquilla e leggera, ma allo stesso tempo è creativo quindi si possono esprimere le proprie idee  e punti di vista, una partecipazione quindi attiva. Gli insegnatnti danno delle dritte su come stare sul palcoscenico, sul lavoro dell'attore, uno studio dei testi e poi si fa uno spettacolo creato da me e da Alessandro Bergallo.  Abbiamo creato anceh dei personaggi come il tuttologo, il politico onesto, prendendoli dalla televione ma rielaborandoli  in modom originale con il nostro solito occhio ironico. La cosa a cui tengo è che noi vogliamo diventare un'alternativa culturale.
D. Questo è stato il primo anno, avete intenzione nel prossimo futuro di continuare approfondendo?
R.  Al livello di laboratorio è stato il primo anno,noi vogliamo continuare, approfondendo quello che abbiamo cominciato, sia a livello di laboratorio creativo perchè abbiamo visto che dà dei frutti, le persone che hanno aprtecipato quest'anno, pur se nuovi della materia hanno tirato fuori molta creatività, per cui è un filone che vogliamo portare avanti aprendo il laboratorio in varie parti di Roma e anche a Genova dove c'è il seme di questa cosa perchè c'è Alessandro Bergallo. Un'altra cosa è che andremo, spero, tra fine settembre e ottobre, in giro con lo spettacolo fatto dai professionisti.  I ragazzi del laboratorio i non professionisti noi li chiamiamo "gli underground"  anche nel laboratorio abbiamo trovato dei talenti che vanno potenziati, portati avanti  e poi di volta in volta  faranno parte del format ufficiale, loro porteranno avanti lo spettacolo degli underground e noi quello dei professionisti, vanno avanti parallelamente.
D. Anna tu il format di Viva La TV' lo hai voluto portare anche in un ambiente particolare, che è il carcere di Rebibbia, che esperienza è stata? Ti ha toccato in modo particolare?
R. E' un ambiente particolare, ci sono delle difficoltà che è inutile nascondere, ci sono persone che nonè che hanno scelto di fare un laboratorio perchè vogliono fare teatro, ma persone che stanno là forzatamente perchè hanno commesso dei reati, hanno una convivenza forzata e una serie di problemi che è facile da immaginare, anche se poi quando li tocchi con mano ti rendi conto che sono molto maggiori di quelli che si possono pensare, io sono rimasta molto toccata già solo da questo. 
D. Perchè hai scelto di fare questa cosa?
R. Questa domanda me l'hanno fatta anche loro, in maniera provocatoria,  il primo giorno che sono andata là. Non è stato per nessun motivo di ritorno nè economico. Il principio che mi muove è il solito che a me muove con le persone, a me piace l'umanità e secondo me non si deve far distinzione di alcun tipo quando si parla di esseri umani, perchè ognuno ha la propria sensibilità ognuno ha la propria storia, ha la propria  dignità. Ho pensato che in un ambiente come questo ceh presente tutte quelle criticità a cui accennavo prima  un lavoro di questo tipo su se stessi e un lavoro di tipo creativo e al tempo stesso divertente potesse far bene a loro. In termini pratici è stato tostissimo, perchè hanno  ho avuto nessun aiuto, è stato anche complicato gestire la cosa con le istituzioni.
D. Quest'esperienza  rispetto ad altri laboratori ti ha laciato qualcosa in più o di diverso?
R. Le persone hanno tutte un loro mondo, per cui i legami che si creano  nell' ambito del laboratorio, nell'ambito dello scambio di emozioni  quando si parla di palcoscenico, di interpretare delle emozioni, noi ci viviamo sulle emozioni, non è tanto diverso con le persone del laboratorio e le persone del carcere che per me è laboratorio anche quello, e che lì in quella situazione di grandissima sofferenza vederle crescere, vederle ridere  a crepapelle, forse costituisce una cosa in più, loro mi hanno sempre ripagato, alla fine delle tre ore mi dicevano "ma che sono già passate tre ore? Ma che giorno torni la prossima settimana?". Abbiamo fatto i testi con loro, e loro hanno messo tutta la dedizione possibile e mi hanno ripagato durante lo spettacolo, perchè anceh se avevano paura hanno dato il massimo, la cosa da dire è che hanno dato un valore diverso da quello che può dare una persona che è in libertà, perchè fare un'eperimento tale quando si è una situazione di privazione, di implosione, e molto difficile e coraggioso. 
Miriam Comito

mercoledì 8 giugno 2011

VIVA LA TV

WLATV' - IL FORMAT


WLATV' - IL FORMAT - WLATV - vivalatv
WLATV si presenta come una nuova realtà teatrale e di produzione audiovisiva.
Un marchio che rappresenta un Format nel quale ci si concentra sugli aspetti comici del vastissimo mondo della TV e della sua rappresentazione mediatica.


WLATV’ è  essenzialmente un “contenitore” con cui ci  si propone di provocare attenzione sul mondo della comunicazione, in particolare su quella televisiva.
           
L’idea parte dal presupposto dell’esistenza di un rapporto complesso e articolato tra televisione e società e dalla consapevolezza dei tanti livelli in cui la televisione opera nella vita quotidiana. WLATV’ vuole essere, dunque, un momento di riflessione, sebbene scanzonato e divertente, su questo tema. In particolare intende soffermarsi su quella televisione sempre più orientata alla spettacolarizzazione di episodi della vita comune e in generale, pronta ad accogliere qualsiasi tipo di esibizione, a patto che essa produca l’innalzamento degli indici di ascolto.

Il titolo WLATV’ denuncia però, al tempo stesso, una simpatia per questo strumento di comunicazione che, nonostante tutto, si ritiene idoneo ad essere un reale strumento di informazione, cultura, comunicazione e arte.


Del Progetto fa parte  la gestione di laboratori creativi, volti alla  all’ideazione di uno spettacolo originale su quanto elaborato durante gli stessi.
Le fasi fondamentali del lavoro consistono nell’ideazione, stesura e messa in scena di monologhi, sketch, canzoni sul macrotema della comunicazione.

La parte autoriale è del gruppo di WLATV’, gli  spettacoli sono tutti su copione, varietà, Teatro insomma.

Il Format “ufficiale” di  WLATV’ è interpretato da attori e musicisti professionisti, di comprovata esperienza e di diversa estrazione, che danno vita a personaggi stravaganti e provocatori, propongono storie e situazioni musicali originali,  frutto del lavoro creativo individuale e di gruppo. Sono, inoltre,  introdotti momenti di informazione e di cultura sull’argomento e sugli aspetti che ad esso si ricollegano, anche con l’intervento di docenti  esperti.  La “mission” del team è quindi quella di far passare, attraverso  una divertente e divertita “critica” a quanto offre il panorama  attuale, una valida alternativa culturale.
    
       Partendo dalla convinzione che una reale alternativa culturale (della non omologazione soprattutto) passi e si alimenti essenzialmente con l’individuazione e il sostegno delle capacità creative e la  sperimentazione di nuove forme di creatività, il laboratorio di WLATV’ mira,  attraverso la  continua ricerca artistica e culturale, ad individuare e a valorizzare tutte le forme di energie creative nell’espressione artistica.

 
Il gruppo diWLATV ha inoltre l'ambizione di svilupparsi sempre più come Format di riferimento, diventando contenitore e luogo d'incontro per idee e nuovi progetti con il quale confrontarsi e rinnovarsi.
Gruppo di WLATV’: (Alessandro Bergallo, Anna Fraioli, Fabio Bucca, Christian Galizia ed Enzo di
Santo).

 Direttore Artistico: Alessandro Bergallo
Direttore Laboratorio: Anna Fraioli
Coordinamento Registico: Fabio Bucca

http://www.vivalatv.it/

venerdì 22 aprile 2011

HOLY MATRIMONY! AL TEATRO ALLO SCALO

In scena fino al 24 aprile al Teatro allo Scalo "Holy Matrimony!" di Stacey Engels, è una commedia caustica rappresentata per la prima volta in teatro: I giovani Diana (Anna Fraioli) e Andrew (Sandro Torella) vivono insieme da tempo e quindi convinti di conoscersi alla perfezione decidono di sposarsi, ma la notte prima delle nozze ricevono un misterioso regalo da parte della sorella di lei... un antico calice, i due brinderanno, e poi si abbandoneranno al sonno. Al risveglio li accoglierà una situazione disarmante per entrambe: lei è nel corpo di lui e lui in quello di lei! Allo stupore iniziale, segue via via, una consapevolezza ben precisa, e già perché essendo uno nel corpo dell'altra e viceversa, potranno, più o meno agevolmente, conoscere i veri pensieri, quelli più intimi, non solo del partner, ma anche degli amici più cari. Si perché come tutte le coppie che si rispettino anche loro hanno un migliore amico, e una migliore amica ( interpretati da  Carlo Di Clemente, e Irene Fiasconaro) ma saranno veramente amicizie vere fedeli? Da rilevare la capacità attoriale dei due protagonisti, "Costretti" in un ruolo che non gli è proprio per natura, ma che riescono a rendere credibile grazie ad una padronanza sia delle espressioni del viso e nella postura del corpo. Holy matrimony! è un testo particolare "forte", specialmente nella parte affidata ad Anna Fraioli quando interpreta il corpo di Diana, con la mente di Andrew, ma che la Fraioli, con la sua auto-ironia sa ben sostenere. Da notare anche il lavoro di trasposizione, per portare la vicenda dalla upper class newyorchese alla borghesia romana.
HOLY MATRIMONY!
          di
Stacey Engels
        Regia
Sandro Torella
Con: Anna Fraioli, Sandro Torella, Irene Fiasconaro, Carlo di Clemente.
fino al 24 aprile 2011
Teatro Allo Scalo
Via dei Reti 36
http://www.teatroalloscalo.it/
Miriam Comito

lunedì 28 febbraio 2011

UNO SPETTACOLO NUOVO DI ZECCA

 In scena al Teatro Sette dal 15 febbraio al 6 marzo 2011 " Uno spettacolo nuovo di Zecca." 
Un' esilarante parodia di uno show televisivo di quelli che vanno di gran moda negli ultimi tempi, neanche tanto parodia perché nel nuovo spettacolo di Sergio Zecca, ci sono tutti gli ingredienti propri di ciò che ci propina la televisione. Si ride dall'inizio alla fine, lo spettacolo è ben congegnato, come se fosse un vero e proprio format televisivo con  collegamenti con inviati speciali, e partecipanti a fantomatici reality, spezzoni di fiction popolari, ospiti più o meno socievoli in diretta, e persino un assistente di studio che interagisce con il pubblico reale in sala, pubblico che ad un certo punto del delirante show verrà direttamente coinvolto nello spettacolo.
Zecca & friends e si,  l'attore e regista, qui, porta con se alcuni dei suoi amici appassionati di teatro come Roberto Celestini (l'uomo salame) inviato dalla casa di produttrice di salumi, sponsor della trasmissione, Anna Fraioli ( La  dottoressa Monica Frappa...sessuologa con il frustino sempre a portata di mano), Fabio Antonelli (nel ruolo di Fabio Antonelli, musicista di cui il primo CD ha una sola traccia e dura ben 2 ore e 17 minuti...ma solo nella finzione)
Ben ritmato, veloce, uno spettacolo per tutti.
Zecca è stato coadiuvato nella scrittura da Morgana Giovannetti, ex bambina prodigio che ora è diventata una donna con una verve comica da non fare invida a nessuno.

Note di regia: di Sergio Zecca
Se, come diceva un antico detto, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… ciò che conta è saper nuotare! In queste poche ed essenziali parole si possono comprendere le ragioni culturalmente più elevate che giustificano la messa in scena di questo spettacolo: 1. Recitare - 2. Mangiare - 3. Recitare per mangiare. Uno spettacolo ironico e surreale dedicato ad una razza in via di estinzione: l’attore. Attraverso la rappresentazione di un bizzarro show televisivo riportato in teatro “Sergio Zecca & Friends” apriranno ogni sera una scatola a sorpresa coinvolgendo anche il pubblico stesso in un’interazione totale e… “nulla sarà più come prima”!
UNO SPETTACOLO NUOVO DI ZECCA
         di
   Sergio Zecca
      Regia
   Sergio Zecca
Collaborazione ai testi e alla regia: Morgana Giovannetti
Con:  Fabio Antonelli, Roberto Celestini, Sara Felci, Anna Fraioli, Christian Galizia, Fabio Gallo, Morgana Giovannetti, Gianluca Mandarini, Fabio Mussino, Maurizio Perone, Simona Pettinari, Sergio Zecca,
dal 15 febbraio al 6 marzo 2011
Teatro Sette
Via Benevento 23
Miriam Comito

venerdì 29 ottobre 2010

VI DICHIARO MARITO E MOGLIE finchè morire dal ridere non vi separi


In scena al Teatro Duse dal 28 ottobre  al 7 novembre 2010 " VI DICHIARO MARITO E MOGLIE finchè morire dal ridere non vi separi" e una divertente commedia scritta e interpretata da Anna Fraioli. Alessandra (Anna Fraioli) e Paolo (Christian Galizia) sono più o meno felicemente sposati tra loro ci sono quelle piccole divergenze che fanno compagnia alla maggior parte delle coppie: la domenica si vede la partita o si va al centro commerciale? Non ti sei accorto che sono ingrassata! Almeno, se mi vuoi davvero bene, fai la dieta con me e via dicendo. La vita della coppia è animata dalla presenza di due inquetanti vicini di casa, Teresa un bravissima Lorenza Ferraro, proprietaria di due telefonini, ma non sempre presente a se stessa e Roberto (Marco Funaro) un intellettuale innamorato della donna ideale. Un susseguirsi di equivoci, nel solco della buona commedia, porteranno i due coniugi  a condurre dialoghi esilaranti tra loro e con i due vicini quasi due alter ego dei protagonisti, o forse la loro parte più nascosta, più estrema fino ad intrecciare la realtà delle cose con le fantasie più aberranti. Una commedia brillante ben scritta e ben recitata con una cadenza ritmica che tiene alta l'attenzione dello spettatore e non solo per l'evidente comicità delle battute, ma anche perchè dietro alle battute ci sono pensieri.
VI DICHIARO MARITO E MOGLIE 
 Finchè morire dal ridere non vi separi
       di
Anna Fraioli
Regia
Fulvio Calderoni
con: Anna Fraioli, Lorenza Ferraro, Christian Galizia, Marco Funaro, Carlo Tollo
dal 28 ottobre al 7 novembre 2010
Teatro Duse
Via Crema 8
info e prenotazioni  347.4522827- 347.8627986- 345.6441115
Miriam Comito