Annibale Ruccello è morto nel 1986, ma quando si scrivono testi come ANNA CAPPELLI si rimane vivi per sempre, Ruccello attore e drammaturgo laureato con una tesi in antropologia culturale ha da sempre nei suoi testi scandagliato l'animo umano, scoprendone le parti più fragili, in particolare la sua ricerca volgeva a quelle persone che in qualche modo venivano compresse dalla società nella loro natura.
Anna Cappelli è una giovane ragazza, costretta a trasferirsi dalla sua città di origine Orvieto a Latina, città di nuova fondazione, con poche tradizioni alle sue spalle, anzi all'epoca nessuna popolata da persone provenienti da altri luoghi d'Italia. Gli anni 60' sono stati glia anni del boom economico, anni in cui si affacciava l'emancipazione femminile, ma non era ancora davvero effettiva.
Negli anni del Boom in cui sembrava chela crescita economica non potesse avere una fine, c'era un bombardamento mediato, forse non pari a quello attuale, ma comunque moto sostenuto che si basava sulla precisa volontà di far correre agli acquisti e di sviluppare il senso del possesso nelle persone.
Questo fenomeno economico e di costume si andava a scontrare con un Italia, ancora per gran parte rurale, con una popolazione impreparata ad accogliere la novità.
Anna Cappelli se da una parte è convinta di essere una donna emancipata, d'altronde se ne è andata di casa, nel concreto non lo è, vive a casa della sua affittuaria, con cui non va d'accordo, sogna di avere un marito e una famiglia sua.
Se all'inizio della rappresentazione troviamo una figura giocosa, quasi serena, è solo una maschera che la ragazza indossa nei momenti di circostanza, maschera che le cadrà quando si ritroverà davanti ad una realtà per lei inaccettabile.
Questo è il terzo anno che questo monologo interpretato da Giada Prandi per la regia di Renato Chiocca è in scena al Teatro Cometa Off.
La scenografia è essenziale ma molto significativa: un cubo in cui la Prandi si muove, a significare lo spazio ristretto in cui il personaggio è costretto a vivere, strettoie costituite dai genitori oppressivi, che hanno ceduto la sua camera alla sorella Giuliana, il lavoro al comune di Latina, dove non ha fatto amicizie, la società consumistica, chiudono in un cubo l'anima di questa ragazza, portandola verso false consapevolezze e spingendola verso una linea di confine.
Giada Prandi è , davvero, molto brava, la sua Anna Cappelli, conquista il cuore, lo spettatore da prima la studia, la scruta e poi patisce con lei, ed è per certi versi straniante come il personaggio richiede.
Miriam Comito
Da martedì 25 febbraio a domenica 2 marzo 2025
presso il Teatro Cometa OFF, in via Luca della Robbia, 47 – Roma
Do7 Factory presenta
Giada Prandi
in
ANNA CAPPELLI
di Annibale Ruccello
regia Renato Chiocca
Storia di un’impiegata nella Latina degli Anni ’60
scena Massimo Palumbo - costumi Anna Coluccia
luci Gianluca Cappelletti - musiche originali Stefano Switala
tecnico luci Luca Carnevale
ANNA CAPPELLI
Da Martedì 25 Febbraio a Sabato 1 Marzo 2025 alle ore 21.00
Domenica 2 Marzo 2025 alle ore 18.00
Teatro Cometa Off_ Via Luca Della Robbia, 47 Roma
Biglietto Intero : € 17,00
Ufficio Stampa
Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com