lunedì 31 marzo 2025

Manuel Paruccini si dimette dalla direzione del Teatro Lo Spazio di Roma



Manuel Paruccini si dimette dalla direzione del Teatro Lo Spazio di Roma



Manuel Paruccini si dimette dalla direzione del Teatro Lo Spazio di Roma.

Il direttore artistico, già Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, dal 2020 era alla guida del teatro off nel cuore del quartiere San Giovanni, divenuto punto di riferimento della scena teatrale contemporanea romana.

Una scelta dettata da divergenze con la società a capo del Teatro, che Paruccini esplica con queste motivazioni: 

A causa di ingerenze inaccettabili, di una gestione non condivisa delle scelte amministrative e delle attività correlate allo spazio teatrale, non mi sento più di affiancare il mio nome e il mio operato ad una situazione non più in linea con i miei ideali artistici. Pur con grandissimo dispiacere per tutto il lavoro svolto, sono costretto ad allontanarmi da questa realtà che non mi rappresenta più.

Vorrei ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto nel mio progetto e mi hanno sostenuto e supportato. Ringrazio e dal profondo del mio cuore tutti gli artisti che hanno creduto in me e nel mio operato, i collaboratori, a partire dall’ufficio stampa, per finire ai tecnici e agli amministrativi. Vorrei ufficialmente inchinarmi al grande lavoro svolto da mia moglie Antonella Granata, direttore di produzione, che ha lavorato, accudito e protetto quel teatro come solo una grande donna e professionista poteva fare, a lei va tutta la mia stima.

 Sono orgoglioso e fiero del lavoro svolto fino ad oggi, ma purtroppo l’assetto aziendale parla una lingua per me incomprensibile. Ho una dignità artistica che devo rispettare e intendo salvaguardare il lavoro di chi mi è stato vicino in tutti questi anni.”

Dopo cinque anni di successi e di crescita artistica, qualitativa e di pubblico, dal 1 aprile, dunque, la stagione del Teatro Lo Spazio, proseguirà senza la guida di Manuel Paruccini.


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel.3480803972;palmaccimaresa@gmail.com 


 

mercoledì 26 marzo 2025

Oltre la malattia: BIANCO di Giuseppe Tantillo al Teatro Belli fino al 30 marzo


 In scena fino al 30 marzo nell'ambito della rassegna EXPO- TEATRO ITALIANO CONTEMPORANEO:
BIANCO scritto dall'attore, drammaturgo e regista Giuseppe Tantillo.

BIANCO è uno spettacolo, che mi ha tenuto con il fiato sospeso, pur sapendo l'argomento trattato, ovvero come giovani adulti possano affrontare  la vita dopo una diagnosi di cancro.
Purtroppo questa malattia fa sempre più vittime, ed è sempre  più diffusa,  tra i giovani adulti, la genetica c'entra sicuramente, ma è ciò che respiriamo, ciò che mangiamo, che ne ha causato l'incremento.
Tantillo è riuscito pienamente a parlare di un argomento così importante con lievità, con un sorriso, si perché in questo spettacolo oltre a riflettere, si sorride anche e mi ha tenuto con il fiato sospeso, perché pensavo-ora cosa dirà lui, e lei? come continueranno la vita? Cosa penseranno?

Un uomo e una donna 37 anni lei, 40 lui si incontrano in un reparto oncologico, lui polmoni, lei seno con entrambe i genitori morti, ma nonostante ciò il loro è comunque un bell'incontro.

All'inizio sembrano essere due giocatori  di scherma ironici che scommettono su chi delle persone che vedono lascerà prima questa terra, ben consapevoli del loro stato di persone a rischio.
 La percezione del tempo che può avere un malato oncologico è alla base del testo di Tantillo, che insieme a Valentina Carli danno vita e corpo a queste due persone, entrambe con pregi  e difetti ma che comunque decidono di vivere la vita, di viaggiare, entrambi vestiti con delle magliette bianche, che richiamano il titolo dello spettacolo, titolo che racchiude in se una dicotomia, le cellule tumorali quando provocano infezione fanno diventare la parte del corpo malata bianca, e bianchi sono anche i capelli delle persone anziane.
L' anzianità, la terza età da sempre vista come un'anticamera della fine negli ultimi tempi è ,invece, assurta,  a età dell'oro, età agognata, dove non ci sono più affanni e ci si può godere la vita, può sembrare un paradosso ma molti la vivono come una seconda giovinezza...certo quelli che ci arrivano!
I protagonisti di BIANCO non sanno se ci arriveranno alla vecchiaia, ed è ovvio che vorrebbero arrivarci ma non sanno, decidono quindi di travestirsi da anziani.
Tantillo è riuscito pienamente a cogliere i cambiamenti sociali e soprattutto come cambia la percezione delle cose.
La scenografia essenziale e bianca è correlata con i costumi indossati, ma le fa da contraltare la proiezione di sfondi allegri e colorati, inframmezzati da disegni di letti di ospedale, che sembrano però avere delle ruote, ruote che fanno proseguire la vita, lunga o corta che sia.
                                                                   Miriam Comito




EXPO - TEATRO ITALIANO CONTEMPORANEO 

rassegna diffusa di drammaturgia italiana contemporanea 


BIANCO

Testo e regia  Giuseppe Tantillo

Con Valentina Carli e Giuseppe Tantillo

Scenografia Antonio Panzuto

Costumi Alessandro Lai

Assistente alla regia Andrea Console

Produzione Binario Vivo Teatro Nuovo / Accademia perduta Romagna teatri / Teatri molisani

Un progetto Bestfriend teatro


DAL 25 AL 30 MARZO

Teatro Belli
Piazza di Sant’Apollonia 11 Roma 

Giuseppe Tantillo si diploma come attore all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Dal 2013, all’attività di attore, affianca quella di regista e drammaturgo.
A teatro è stato protagonista di “Best friend” e “Senza Glutine” da lui stesso scritti e diretti e, tra le altre cose, di “Nessun luogo è lontano” di Giampiero Rappa, che nel 2016 gli è valso il Premio Vincenzo Cerami come miglior giovane attore.
Sul grande schermo è uno dei protagonista del film “L’estate sta finendo” di S.Tummolini, di “Via Castellana Bandiera” di E.Dante e di “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, in concorso all’81esima Mostra del Cinema di Venezia. In televisione è tra i protagonisti di serie tv come Squadra Antimafa, il Bosco, Romanzo Siciliano ed è conosciuto al grande pubblico per aver preso parte alla serie tv Mare fuori.
Come autore, oltre alla Segnalazione al Premio Riccione, nel 2018 è stato finalista di Biennale College Teatro under 40 ed ha vinto per ben due volte, il contributo selettivo MIBACT per sviluppo sceneggiatura lungometraggi, nel 2021 per “Santa Lucia” e nel 2023 per “Aniello Morris”, quest’ultimo scritto a sei mani con Stefano Tummolini e Antonio Merone. 

Valentina Carli si diploma come attrice all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. In teatro è stata diretta, tra gli altri, da Gabriele Lavia ne “I giorni del buio”, è stata protagonista di “Ex Antigone” e di “Tempesta” per la regia di Maurizio Panici, di “The believers” per la regia di Gianluca Iumiento e di “Senza Glutine”, scritto e diretto da Giuseppe Tantillo.
Lo stesso Tantillo ha scritto per lei il monologo “Familiare” con cui nel 2013 ha vinto il Premio Artari per il teatro. È stata poi Arianna nello spettacolo “La classe”, in tournee dal 2018 al 2022 nelle maggiori città italiane, diretta da Giuseppe Marini.
Per questa interpretazione nel 2022 ha vinto il Premio Le Maschere del Teatro Italiano come Miglior Attrice/Attore emergente. Sul grande schermo è protagonista del film, attualmente in post produzione, “Twinky doo’s magic world”de I Licaoni, è stata Rosy Gigliotti nel film “Dalida” diretta da Lisa Azuelos, ha interpretato Caresse Crosby in “Mer de sable”, film breve sulla vita di Henry Cartier Bresson, per la regia di Michele Malea, e preso parte a numerosi altri cortometraggi e serie televisive. 

Bianco è un progetto Bestfriend teatro, che ha già portato in scena Bestfriend e Senza Glutine. www.bestfriendteatro.it 


Orari da martedì a venerdì ore 21.00

sabato ore 19.00

domenica ore 17.30


Prezzi: Interi € 18,00 – Ridotti € 15,00


TEATRO BELLI

piazza Santa Apollonia, 11a

tel. 065894875

info@teatrobelli.itwww.teatrobelli.it


Ufficio Stampa

                                       Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com





lunedì 24 marzo 2025

Emozioni pure all'Altrove Teatro Studio con PIAF



Quante emozioni ho provato ieri al Teatro Studio Altrove, dove è andato in scena PIAF di Federico Malvaldi con Veronica Rivolta.

La vita di Edith Giovanna Gassion è nota, ma in questo spettacolo è stata  raccontata con un'empatia fuori dal comune.

Veronica Rivolta ha conquistato totalmente il pubblico dell'Altrove Teatro Studio, interpretando non la Piaf, ma la voce della Piaf, che ci ha portato lungo le vie parigine , iniziando da quella Rue Belleville in cui cui al numero 72 in una fredda mattina di dicembre Edith venne alla luce, figlia di Line Marsa una cantante di strada, e Louis Gassion un contorsionista.

Edith non nacque sotto una buona stella almeno per quanto riguarda il lato economico e la stabilità familiare, fu mandata a balia prima dalla nonna materna; Emma Saìd Ben Mohamed, detta Aicha, una addestratrice di pulci che era stata amica della Goulue ballerina di can can e musa ispiratrice di  Toulouse- Lautrec.

Un contesto povero, ma ricco di arte, di arte di strada, la trascuratezza di Aicha fecero spostare la piccola Edith dalla nonna paterna Louise Lèontine Dechamps tenutaria di un bordello, dopo qualche anno Louis decisa che era tempo che Edith lo seguisse nelle sue peregrinazioni artistiche, e fu proprio durante duna di queste peregrinazioni che la piccola Edith si esibì per la prima volta, cantando davanti ad una massa di paesani la marsigliese, il violento inno francese.

Con l'arrivo dell'adolescenza per lei la strada fu fonte di guadagno,, attraverso il canto e un bel giorno fu notata da Louis Leplee, da lì parti la sua carriere.

Lo spettacolo scritto da Federico Malvaldi fa parlare attraverso l'interprete Veronica Rivolta, la voce di Edith, come se fosse  e lo è la sua natura più, raccontando l'infanzia sballottata, il dramma della morte della figlia, i primi successi , la consacrazione, la disperazione per la morte di Marcel Cerdan ma soprattutto fa emergere, grazie alla modalità con cui ha scritto lo spettacolo, quanto fosse grande la voce, l'anima, la voglia, il carattere dell'usignolo di Francia, contrapposta purtroppo ad un fisico debole, che l'ha portata via a soli 47 anni, ma 47 anni vissuti intensamente, nemmeno i 4 incidenti di macchina che ha avuto la fermarono dall'esibirsi, appena si rimise in piedi.

E questa intensità l'ho ritrovata nell'interpretazione di Veronica Rivolta, nella prosa si ma soprattutto nelle parti cantate, le ha interpretate in  un modo assolutamente coinvolgente, si avverte chiaramente che sente dentro questo spettacolo e l'anima di questo usignolo.

                                                                      Miriam Comito

PIAF

di Federico Malvaldi

con Veronica Rivolta

regia Rivolta/Malvaldi


Domenica 23 marzo ore 17

Biglietti: Intero 15€_ Ridotto 10€

Altrove Teatro Studio - Via Giorgio Scalia 53, Roma
Per informazioni e prenotazioni: telefono 3518700413, email ipensieridellaltrove@gmail.com


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com 



Altrove Teatro Studio - Via Giorgio Scalia, 53

                                                      

domenica 23 marzo 2025

Un omaggio di Ivan Festa a Louis - Ferdinand Cèline. Guerre all' Ar.Ma. Teatro


 Guerre  è un  intenso monologo quello portato in scena da Ivan Festa all'AR.MA Teatro, un monologo tratto da delle cartelle ritrovate non molto tempo fa a Montmartre, cartelle che il dottor Destouches scrisse nelle stesso periodo in cui scrisse il suo romanzo più famoso : Viaggio al termine della notte.

Ivan festa è un profondo conoscitore dell'opera di Louis-Ferdinand Cèline, ha letto tutte le sue opere, e porta in scena  questo adattamento teatrale, in cui fa emergere l'essenza dell'artista Francese, ovvero la sua capacità di descrivere la realtà che lo circonda, una realtà di guerra, Cèline  classe 1984 partì volontario, come tanti suoi coetanei  per il fronte quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale, descrive quindi una realtà di disperazione di sofferenza, fatta di piccole meschinerie, ma la cosa fondamentale è che lo fa senza giudicare, lo fa in modo oggettivo, anche duro , spigoloso, ma mai giudicante.

Per lui l'esperienza della guerra fu traumatica, e non solo a parole, ma a fatti, ebbe danni irreversibili ad un braccio e problemi psicologici, per questo non voleva più sentir parlare di conflitti, ma sappiamo bene quanto il 900' sia tao un secolo insanguinato, fu accusato di collaborazionismo ed espulso dalla Francia, riparò in Danimarca.

Festa si trasforma in Cèline, porta lo scrittore a teatro, a confrontarsi con gli astanti,  e usa un registro recitativo volutamente quasi imperturbabile, perché così era Cèline, che fa da contrapposto ad una scenografia e ad un gioco di luci, che acceca lo spettatore, in modo apposito per dare l'idea della violenza della guerra, e poi ci sono i costumi originari.

E' un viaggio che fa riflettere questo spettacolo, fa riflettere su come certe cose non cambino nel tempo, ma mutino solo a volte colore, come si possa illudersi da giovani, per poi ritrovarsi con l'uso di un braccio compromesso, come la povertà far diventare cinici, anche se nel senso migliore del termine, come non sia difficile essere accusati di essere qualcosa, come  sia difficile essere accettati quando si dice la verità, come iniziare a preferire gli animali alle persone, e circondarsi di cani e gatti piùun pappagallo come ha fatto Louis-Ferdinand Cèline


                                                        Miriam Comito

Guerre

Di Louis-Ferdinand Céline


Riduzione teatrale di Ivan Festa

Con Ivan Festa

Regia di Ivan Festa


DAL 14 AL 16 MARZO E DAL 21 AL 23 MARZO

AR.MA TEATRO -ROMA


GUERRE

Dal 14 al 16 marzo e dal 21 al 23 marzo

Venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18


BIGLIETTI: 15 euro


AR.MA TEATRO_ Via Ruggero da Lauria, 22- Roma


Per info e prenotazioni_0651964061; infoarmateatro@gmail.com 


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com


sabato 22 marzo 2025

Un omaggio del Il Teatrino di Bisanzio a Louise Brooks al Teatro Planet

Ho visto ieri sera  al Teatro Planet LOUISE BROOKS E IL VASO DI PANDORA, uno spettacolo corposo, nel senso più pieno del termine, uno spettacolo che il pubblico sente dentro di se.

Louise Brooks chi se la ricorda? Valentina di Crepax? forse qualcuno in più, beh le due sono strettamente correlate, Louise Brooks è stata un'attrice americana nata nel 1906, una diva del cinema muto che ha incarnato il mito della femme fatale, sicuramente perché ha interpretato Lulu, personaggio di fantasia nato dalla penna di  Frank Wedekind, che la rese protagonista di ben due sue opere: Lo spirito della terra e Il vaso di Pandora. Lulu vuole incarnare la donna naturale senza le sovrastrutture imposte dalla società e dalla morale cristiana, proprio per questo diventerà il simbolo della donna emancipata, spregiudicata, libera, e fatale, per chi gli si avvicina.


Louise Brooks la interpretò nel film di Wihlem Pabst, Il vaso di Pandora, ed è un personaggio che le rimase dentro, probabilmente le somigliava , poi quel taglio nuovo di capelli: neri, corti con la frangetta.

Lo spettacolo di apre su una Louise, interpretata da Anna Giarrocco quarantenne che riceve a casa, questo personaggio misterioso, enigmatico, Schigolch interpretato come tutti i personaggi maschili da Andrea Benfante, che ha curato anche la drammaturgia e la regia dello spettacolo, che le porta un vaso di pandora, fatto a forma di contenitore per bobine cinematografiche.

Lei inizia a ripercorrere tutta la sua vita, dalle violenze subite da piccola, ai primi lavori come ballerina, ai film americani ed europei che ha girato.

l'America di quegli anni , trenta- quaranta del secolo scorso non era un paese facile nemmeno per gli attori, anzi l'industria hollywoodiana era una delle più spietate e non c'era posto per teste ribelli.

Dopo un periodo di ombra, la Brooks riesce a riprendersi sotto una  diversa veste, se la sua voce non era adatta al sonoro, poteva ben scrivere, e diventò critica cinematografica, e poi Guido Crepax vide i suoi film e prese ispirazione per creare Valentina, una Lulu moderna.

All'inizio di questa recensione ho scritto che questo spettacolo per molteplici ragioni innanzitutto fa molto riflettere sulla dimenticanza, soprattutto per quanto riguarda le ultime generazioni, poi per Il Teatrino di Bisanzio è Riuscito davvero a far apparire Louise fra noi, con tutto il suo dramma e non solo il suo, ma di tutti quelli che sono stati stritolati dall'industria cinematografica americana, poi perchè non si può rimanere impassibili con una storia del genere.

                                                           Miriam Comito

IL TEATRINO DI BISANZIO

presenta


LOUISE BROOKS E IL VASO DI PANDORA

con Anna Giarrocco e Andrea Benfante

drammaturgia e regia di Andrea Benfante

scene e costumi di Bartolomeo Benfante

sound design di Andrea Benfante

luci e fonica di Antonio Carletti


14-15 MARZO ORE 21

TEATRO LE SEDIE- ROMA


21 MARZO ORE 21

TEATRO PLANET- ROMA


TEATRO LE SEDIE_ Via Veientana Vetere, 51- Roma

Ingresso: € 12; tessera associativa: € 3 info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821 link della loro pagina: https://www.teatrolesedie.it/eventi/louise-brooks-e-il-vaso-di-pandora/



TEATRO PLANET_ Via Crema,14- Roma

Ingresso: € 12; tessera associativa: € 3; info e prenotazioni WA +39 339 522 3492



Ufficio Stampa

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com


venerdì 21 marzo 2025

SIGNORINE NEL TEMPO. L'epopea delle signorine buonasera in scena al Teatro Lo Spazio fino al 23 marzo

 


In scena al Teatro Lo Spazio fino al 23 marzo SIGNORINE NEL TEMPO, L'epopea delle signorine buonasera, scritto da Veronica Liberale e diretto da Pietro De Silva è uno spettacolo piacevolmente dolce amaro, dolce perché viene messa in luce la determinazione delle donne, una forza dolcemente travolgente, e amaro, perché la delusione può essere dietro l'angolo.

La storia è suddivisa in tre piani paralleli da una parte c'è la giovane Sandra Adelini ( Camilla Bianchini) commessa in prova in un negozio di elettrodomestici, siamo nel 1954,

Il 1954 è stato un anno che ha sconvolto per sempre la comunicazione, è nata la televisione, che adesso ce ne è almeno una in tutte le case, ma allora no, allora era solo per i ricchi, e chi voleva vederla senza acquistare una doveva recarsi in un negozio in un locale, a mezzogiorno preciso iniziavano le trasmissioni...la scatola magica che conquistò l'Italia.

Una figura emblematica sin dagli esordi della scatola magica furono le signorine buonasera, fra tutte la prima : Nicoletta Orsomando che ha ispirato il personaggio di Nicolina (Giada Fradeani), sempre pronta a condurre per mano i spettatore in questo nuovo mondo, sempre con il sorriso, sempre pronta a rassicurare il pubblico, con un sorriso , anche quando fu soppressa la trasmissione di Raimondo Vianelloe Ugo Tognazzi. Un due tre.

Fino al 2003 ci sono state le annunciatrici, tutte donne che avevano studiato per esserlo, poi tutto cambiò, l'ultima fu Alessandra Canale, cui è ispirato il personaggio di Maria Rosella ( Veronica Liberale), un solo attore in scena, Luigi Pisani che fa tutti i ruoli maschili, bravissimo nel passare da un registro all'altro.

Questo spettacolo racconta un mondo che, non esiste più, seppur non perfetto, perché abbiamo visto come la satire fosse ferocemente forse più di ora, era sicuramente un mondo in cui la comunicazione era più garbata, lo spettatore, anzi il telespettatore veniva in qualche modo coccolato, non  violentato come adesso, non si urlava all'epoca, era tutto più ovattato, rispecchiava la società dell'epoca.

                                                            Miriam Comito

Alt Academy 

presenta

SIGNORINE NEL TEMPO

L’EPOPEA DELLE SIGNORINE BUONASERA

di Veronica Liberale

con Camilla Bianchini, Giada Fradeani, Veronica Liberale e Luigi Pisani

Regia di Pietro De Silva

DAL 19 AL 23 MARZO

TEATRO LO SPAZIO-ROMA

SPETTACOLI

 Da Mercoledì a venerdì alle ore 21.00

 Sabato alle ore 18.00, domenica alle ore 17

 

Teatro Lo Spazio

Via Locri, 42, 00183 Roma RM

Orario spettacoli: ore 21.00

prezzo biglietto: 15 euro – ridotto: 12 euro

(bar aperto per aperitivo dalle 20.30)


PER INFO E PRENOTAZIONI

06/77076486 Cell. 3397759351

info@teatrolospazio.it


Ufficio Stampa Teatro Lo Spazio

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com 

mercoledì 19 marzo 2025

Un Caustico Bernhard al Teatro Basilica- A COLPI D'ASCIA- UN IRRITAZIONE

 In scena ancora stasera al Teatro Basilica A COLPI D'ASCIA- UN'IRRITAZIONE.

Un monologo che origina dalla trilogia di Thomas Bernhard sulle arti, di cui fa parte anche Il soccombente, e Antichi maestri.

Marco Sgrosso che oltre a recitare nella parte dell'io narrante, ne ha curato anche l'adattamento teatrale,  ha reso questo testo già caustico di per se, assolutamente esilarante, e incisivo.

Scritto nel 1984 è un testo di stretta attualità, chi frequenta il mondo del teatro lo sa bene.

Dal suicidio di  Joana una coreografa  nasce un'irritazione, del protagonista, che non è solo dispiacere per la ex compagna morta, ma una vera e propria esplosione di un sentimento evitato per be 20 lunghi anni, che adesso deflagra, un sentimento di irritazione appunto per tutto quel contorno fondante che c'è intorno al teatro. Il tutto si concretizza in una cena artista dove il protagonista va perchè invitato, una di quelle cene che disertava da anni in casa dei coniugi Auersberger, una coppia di borghesi, a cui piaceva giocare a fare gli intellettuali, ma che di teatro, di arte non capivano assolutamente nulla, ma vivono , prosperano, mentre Joana si è impiccata, in queste cene di aspetta con dovizia l'arrivo dell'attore famoso, che se dovesse arrivare il sole in una giornata di pioggia, ma che in realtà spesso è più famoso che bravo e senza dubbio capace di  rovinare la più bella commedia,  tutta  questa ipocrisia provoca nel protagonista, seduto a margine della grande tavolata un  profondo fastidio, per la falsità e l'ignoranza dilagante, che fa diventare l'irritazione una colata lavica che si abbatte sui partecipanti alla cena, di cui viene messa in evidenza la profonda ignoranza teatrale e le meschinerie.

Un bosco pieno di alberi malati che l'autore vorrebbe eliminare a colpi d'ascia

                                                 Miriam Comito

TeatroBasilica

DAL 18 AL 19 MARZO 2025

MARCO SGROSSO in

A COLPI D'ASCIA - UN’IRRITAZIONE

di Thomas Bernhard

traduzione Agnese Grieco e Renata Colorni

riduzione drammaturgica, regia e interpretazione Marco Sgrosso

musiche dal vivo Cristiano Arcelli

disegno luci Loredana Oddone

cura del suono Roberto Passuti

grazie per la voce a Elena Bucci 

produzione Le Belle Bandiere

con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Russi

INFORMAZIONI

Il “TeatroBasilica” è diretto dall'attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro. Organizzazione del collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda. Tutte le info sul TeatroBasilica a questo link: https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo



Orari:

Prezzi: Biglietto intero € 18,00

Biglietto ridotto € 12,00 (studenti, under 26, operatori)

Biglietto online € 15,00

Carnet 4 spettacoli € 40,00

Dove siamo:

Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma

www.teatrobasilica.com

email: info@teatrobasilica.com

telefono: +39 392 9768519


Link utili

Sito https://teatrobasilica.com/

Facebook https://www.facebook.com/TeatroBasilica

Instagram https://www.instagram.com/teatrobasilica/


Ufficio stampa TeatroBasilica e Gruppo della Creta

Maya Amenduni 

+39 392 8157943
mayaamenduni@gmail.com