Nell'ambito della rassegna di teatro Indipendente Giovane Curioso Civile a cura di Marianella Bargilli, è andato in scena ieri, al teatro Qurino, in anteprima nazionale "Sono soltanto animali" la voce di unico attore: Antonio Tintis per una polifonia a 6 voci che si alternano in uno zapping come se ci fosse un telecomando nascosto in qualche parte della sala pronto a cambiare canale, lo scopo è quello di indagare l'essere umano e il suo atteggiamento di fronte alla responsabilità delle proprie azioni. Seppur l'argomento sia molto noto : lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, i due autori Luciano Colavero e Federico Olivetti, hanno strutturato lo spettacolo in modo da far chiaramente percepire allo spettatore, che lo scopo non è quello di raccontare passivamente le tristi vicende che tutti conoscono, ma dare una voce in più su quella che è la nostra attualità, perché la storia si sa è destinata a ripetersi, e dal passato bisogna apprendere per orientarsi nel presente. Antonio Tintis riesce molto bene nel passare da un personaggio ad un altro sia con i toni di voce completamente diversi l'uno dall'altro sia con una grande "espressività mobile" del viso, viso che quasi si trasforma passando velocemente da un personaggio ad un altro.
"Il nostro lavoro è partito dalle testimonianze dei sopravvissuti, dai diari delle vittime, dai documenti dei processi, dalle dichiarazioni dei comandanti, dalle interviste rilasciate da chi non si è mosso dal ruolo di spettatore. Questi materiali li abbiamo rielaborati liberamente, per metterli in comunicazione con il nostro presente, per fare in modo che le schegge di storia da noi raccolte potessero aiutarci a trovare una risposta alle domande che ci pone ogni giorno la realtà, deformata e parziale, che riceviamo dai media e dai nostri stessi occhi. Lavorando in questo modo, prendendo progressivamente coscienza delle distanze e delle prossimità tra il presente e il passato, ci siamo resi conto di quanto avesse ragione Bauman affermando che l'olocausto non è stato che un raro, ma che tuttavia significativo e affidabile test delle possibilità occulte insite nella società moderna, Auschwitz non è stata un'eccezione, prendiamone atto"
Luciano Colavero
SONO SOLTANTO ANIMALI
di
Luciano Colavero e Federico Olivetti
Regia
Luciano Colavero
con: Antonio Tintis
Festival Autogestito 2011 II edizione
Teatro Quirino 29 maggio 2011
Miriam Comito
Nessun commento:
Posta un commento