Coinvolgente, commovente, divertente:Luca Barbareschi, e il suo " Cercando segnali d'amore nell'universo". Uno spettacolo veramente molto piacevole da ascoltare, da vedere, da immaginare, si da immaginare, perchè in scena c'è "solo " lui con la sua carica, la Marco Zurzolo band e la vocalist Angelica Barbareschi. La scenografia è esigua, e non è un caso allo spettatore è richiesto di trasformare in immagini, cosa non difficile vista l'eloquenza verbale e fisica dell'attore le parole e i gesti attraverso i quali Barbareschi propone il diario di bordo della sua vita. All'inizio ci troviamo su una nave diretta in Uruguay dove il "fagiolino" ancora dentro la pancia di sua mamma si appresta a fare la traversata marittima, poi i primi anni i colori i sapori del Sud America, gli interminabili viaggi in macchina comprensivi di tornanti, non certo graditi da chi soffre il mal d'auto, per andare a sciare sulle Ande, seguendo la volontà di un padre plastico, dinamico, sportivo, difficile, diverso dal figlio, ma sempre un padre e quindi comunque un punto di riferimento. Il ritorno in Italia, il difficile rapporto con la mamma ebrea sefardita, donna di grande cultura, in grado di comunicare con il piccolo Luca solo attraverso i libri, in seguito l'abbandono subito, in conseguenza della creazione da parte della madre di un'altra famiglia. Anni difficili grazie soprattutto alle speciali attenzioni che Luca ha dovuto subire da un prete cattolico suo insegnante. Reazione, andare avanti scoprire i "Tre segreti di Fatima" ma quelli milanesi, quelli degli adolescenti ,ne sveliamo uno....in centro a MIlano si diceva che c'erano delle "Tardone"... che non aspettavano altro di incontrare dei ragazzetti. Ma anche l'incontro fondamentale con un amico che gli mostrerà l'importanza della cultura dello studio dell'applicazione e che purtroppo lo lascerà dopo breve tempo per una malattia.E poi il trasferimento in America, la voglia, la volontà di diventare attore, nonostante l'assoluto divieto paterno. La conoscenza dell'opera di Mamet e del modo in cui Mamet scrive. Avventure carambolesche, in parte dissipamento in parte esperienza, comunque esperienza. Ritorno in Italia, matrimonio, figlie, tradimenti, maturità. Tutto ciò condito da citazioni shakesperiane dall' "EnricoV", E di Eschilo, Prometeo che aveva voluto rubare il fuoco agli dei per portarlo agli uomini. Il fuoco della conoscenza, il fuoco della civiltà, la fiamma della libertà.Andate a vedere Barbareschi al teatro non vi deluderà.Miriam Comito
www.teatroeliseo.com
Teatro Eliseodal 22 dicembre al 03 gennaio
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Teatro Eliseodal 22 dicembre al 03 gennaio
CERCANDO SEGNALI D’AMORE NELL’UNIVERSO
ORARI SPETTACOLI
martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 20.00
mercoledì e domenica ore 16.00
24 e 25 dicembre 2015 riposo
Un mosaico di episodi e di energia lungo quarant’anni. Per festeggiare il compleanno “importante” della carriera di attore, regista e produttore, Luca Barbareschi dà vita al suo diario di bordo, racconto del percorso artistico e pretesto del cammino personale. Cercando segnali d’amore nell’universo prende in prestito la saggezza di Shakespeare e l’arguzia di Mamet, le parole di Eschilo e le musiche di Mozart amalgamandole con la più grande delle risorse: l’ironia.
Il risultato è un one man show ritmato e dai confini dilatati che tocca i sensi di chi non ha smesso di sperare nei cieli notturni, nelle storie antiche, nelle lunghe attese. Uno spettacolo che è una vita.
Il risultato è un one man show ritmato e dai confini dilatati che tocca i sensi di chi non ha smesso di sperare nei cieli notturni, nelle storie antiche, nelle lunghe attese. Uno spettacolo che è una vita.
CERCANDO SEGNALI D’AMORE NELL’UNIVERSO
di LUCA BARBARESCHI
con LUCA BARBARESCHI e MARCO ZURZOLO BAND
regia CHIARA NOSCHESE
PRODUZIONE
CASANOVA TEATRO
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