22 e 24 Agosto 2014
Serena Pasqualini e Fabrizio Romagnoli
in
CARMEN. 
Confessioni di 
un brigadiere
testo, drammaturgia e regia
di
Paolo Baiocco
si ringraziano per la collaborazione: La Proloco TCT, la Schola Cantorum “G. Bezzi” e il Comune di Tolentino.
Dopo la positiva sperimentazione dello scorso anno 
con l’adattamento de La Gitana tratta dal Trovatore 
di Giuseppe Verdi, la grande lirica torna dopo diversi decenni a Tolentino 
con lo spettacolo Carmen. Confessioni di un brigadiere 
che debutterà il 22 agosto al Castello della Rancia alle ore 21.15, 
per poi replicare il 24 agosto sempre alle ore 21.15.
Il progetto scaturisce da una felice intuizione di Serena Pasqualini, cantante 
lirica che si è esibita nei maggiori teatri mondiali, che torna nella 
sua città d’origine, dopo una recente tournée in Brasile, per dar 
vita ad uno spettacolo che unisce, grazie alla collaborazione con la 
Schola Cantorum “Giuseppe Bezzi”, opera lirica, drammaturgia e balletto, 
riuscendo anche a coinvolgere attori e alcune delle realtà culturali 
e musicali tra le più importanti del territorio. Fondamentale il sodalizio 
artistico nato con Paolo Baiocco regista nei 
più importanti teatri italiani, in Europa, Canada, Corea e Giappone 
che cura anche l’adattamento del testo e della drammaturgia dell’opera.
Ne deriva uno spettacolo che ha il pregio di essere 
messo in scena in un luogo ideale, il Castello della Rancia e 
che certamente non mancherà di emozionare gli spettatori sia per le 
scelte dettate dal regista che per la bravura degli interpreti.
Si tratta di un progetto che intende valorizzare e sostenere la cultura 
e in particolare l’opera lirica, che pur essendo un vessillo della 
magnificenza musicale italiana all’estero, in Italia è quasi completamente 
ignorata; valorizzare i musicisti e gli artisti locali, dando loro una 
occasione in più di lavoro e di riconoscibilità nel loro territorio; 
valorizzare le aziende locali, sia coinvolgendole nella realizzazione 
dell’evento, sia sensibilizzandole a partecipare con un contributo 
economico, proprio per risvegliare quel mecenatismo che storicamente 
ha sempre sostenuto la cultura e lo spettacolo e senza il quale è sempre 
più difficile, se non impossibile, portare aventi progetti basati su 
questi valori.
Note di regia
Un “Noir” e allo stesso tempo una storia d’amore. 
Lo spettacolo si apre sulla tragedia già compiuta come in due film 
indimenticabili di Billy Wilder, “La fiamma del peccato” e “Viale 
del tramonto”, e prosegue con il racconto della storia, vissuta come 
un lungo flash-back.  Altro film-cult di riferimento è “Rocco 
e suoi fratelli” di Luchino Visconti.
Il narratore, proprio come in “La fiamma del peccato” 
è l’assassino: un brigadiere che ha ucciso la sua donna, una donna 
per la quale aveva rinunciato a tutto, alla carriera, alla rispettabilità, 
una donna che, non più innamorata di lui, lo stava lasciando per un 
altro.
E’ una storia d’oggi, ma parte da un soggetto 
vecchio di oltre due secoli. E’ costruita sulla Carmen di Mérimée 
musicata da Bizet e racconta una storia ambientata nel XXI secolo. Protagonisti, 
come nell’opera lirica, sono il brigadiere José e la zingara Carmen.
Il ruolo del brigadiere è affidato a due interpreti: 
un attore nella parte di José quando esce dalla lunga prigionia e il 
tenore, che risulterà come una proiezione del brigadiere stesso venti 
anni prima.
Il ruolo della protagonista, Carmen, è affidato 
al mezzo soprano Serena Pasqualini che canta nella sua lingua, il francese, 
perché, come dirà ella stessa, “je ch’ante pur moi meme…”
Il terzo personaggio Escamillo, rivale del brigadiere, 
è affidato a un attore, mentre sono cantanti Frasquita e Mercedes.
Tutti gli interpreti, attori e cantanti, sono inseriti 
nella struttura musicale creata da Bizet che prevedeva, tra l’altro, 
brani recitati veri e propri. 
Nella nuova versione di questa opera famosissima, 
la novità è nella lunga confessione di José, interpretato dall’attore Fabrizio Romagnoli, che, entrando negli 
angoli bui del suo animo tormentato d’assassino, ripercorre a ritroso 
la storia.
Con questo meccanismo diventa chiara, “clamorosa” 
fino all’assurdo, la diversità e l’incomunicabilità tra i protagonisti: 
usano infatti linguaggi diversi come il canto e la recitazione e lingue 
diverse, il francese e l’italiano.
Un gruppo di danzatori di flamenco darà un colore 
più acceso e se possibile più tragico a questa operazione di commistione-fusione 
tra opera, teatro e danza.
Castello della Rancia
Contrada Rancia, Tolentino (Macerata)
Info e prenotazioni alla Pro Loco TCT – informazioni@vivitolentino.it - 0733.972937
Orario spettacoli: venerdì 22 agosto e domenica 24 agosto ore 21,15
Prezzo biglietti: 20 euro


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